La bufala di MedjugorjeLa Santa Sede sembra vicina a esprimere un giudizio ufficiale sui presunti miracoli di Medjugorje, ma la ‘Lourdes dei Balcani’ non è quella che credono i pellegrini…
Stefano Dalla Casa
giugno 12, 2015
http://www.wired.it/play/cultura/2015/0 ... MedjugorjeNella sua omelia di martedì scorso Papa Franscesco è tornato sul tema del rapporto tra apparizioni mariane e fede cristiana. Radio Vaticana riporta:
“Ci sono ‘quelli che sempre hanno bisogno di novità dell’identità cristiana’ e hanno ‘dimenticato che sono stati scelti, unti’ che ‘hanno la garanzia dello Spirito’ e cercano: ‘Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio?’ Per esempio, no? E vivono di questo. Questa non è identità cristiana. L’ultima parola di Dio si chiama ‘Gesù’ e niente di più.”
Papa Francesco non lo ha detto esplicitamente, ma è ovvio che il riferimento ai presunti veggenti riguarda Medjugorje: a gennaio sono terminati i lavori della Commissione d’Inchiesta voluta da Ratzinger e pochi giorni fa Bergoglio aveva raccontato ai giornalisti che le decisioni della Congregazione per la Dottrina delle Fede erano vicine.
Le dure parole dell’omelia confermerebbero quindi lo storico scetticismo della Chiesa Cattolica sui presunti fenomeni soprannaturali che hanno reso famosa la città bosniaca, e in Italia i tanti vip che li hanno promossi sono già sulla difensiva.
Comunque vada a finire tra la Chiesa Cattolica e le decine di milioni di pellegrini, rimane il fatto che è possibile indagare sui presunti miracoli usando gli strumenti della scienza e della razionalità. Stabilire se una guarigione è realmente inspiegabile, o se un certo oggetto è davvero una reliquia, non è cioè una esclusiva di chi esercita la Fede. Le indagini su Medjugorje non mancano, e il quadro che da tempo è emerso è molto distante dall’immagine che ne hanno fedeli.
Sesso, guerra e politica
Secondo molti credenti, a Medjugorje la Madonna ha cominciato a a manifestarsi nel 1981 agli occhi di 6 bambini, 4 femmine e 2 maschi, di età compresa tra 10 e 17 anni. Da allora, quasi quotidianamente, avrebbe cominciato a lasciare precisi messaggi da riferire.
All’inizio la figura si sarebbe manifestata sopra una collina, poi la sede ufficiale delle apparizioni è stata spostata in una vicina chiesa. La presenza della Madonna a Medjugorje sarebbe confermata da diversi altri fenomeni frequentemente dichiarati nei santuari mariani: guarigioni inspiegabili, miracoli del sole, rosari di argento trasmutati in oro, ecc…
Già nel 1993 l’investigatore Joe Nickell scriveva nel libro Looking for a Miracle i motivi per cui a Medjugorje non stava avvenendo proprio nulla di inspiegabile. I racconti dei bambini erano contraddittori e i messaggi riferiti erano banali, sgrammaticati, e teologicamente ridicoli: per esempio Nostra Signora di Medjugorje è stata soprannominata ironicamente La Madonna Protestante, visto che ha negato dogmi come l’Immacolata Concezione.
Persino il vescovo Pavao Zanic, all’inizio entusiasta di assistere alla nascita di una Lourdes dei Balcani, si rese rapidamente conto della natura molto terrena dei messaggi quando la presunta Madonna prese le parti dei Francescani, che non solo gestivano la Parrocchia di San Giacomo dove avvenivano le apparizioni, ma si stavano contendendo con la Chiesa (e, quindi, con Zanic) il territorio.
Il vescovo, morto nel 2000, ha infatti sempre accusato Tomislav Vlasic, il francescano guida spirituale dei veggenti, di essere il burattinaio che ha fatto diventare Medjugorje famosa nel mondo.
Se è difficile identificare un unico responsabile per l’emergenza del culto, è però utile ricordare che nel 2009 Vlasic ha chiesto di essere ridotto allo stato laicale: si rifiutava infatti di accettare le sanzioni della Santa Sede nei suoi confronti non solo per accuse che andavano dal sospetto misticismo alla manipolazione delle coscienze, ma anche per uno scandalo sessuale consumatosi nel 1976, quando Vlasic divenne padre a tutti gli effetti mettendo incinta una suora, che poi nascose in Germania.
Oggi Vlasic è coinvolto in un progetto religioso chiamato Nucleo Centrale che sembra pescare a piene mani dalla New Age. Per un profano è un po’ complicato capire dove si voglia andare a parare, ma è certo che gli alieni non mancano.
Insomma, dal punto di vista del dogma cattolico, le scelte della Madonna di Medjugorje sembrano perlomeno un po’ bizzarre, mentre per quanto riguarda le manifestazioni annesse non esiste nessuna prova di guarigioni, i miracoli del sole sono illusioni e un rosario di argento si “trasforma in oro” solo se in realtà si tratta, come spesso accade, di ottone placcato in argento…
In una prospettiva più ampia è plausibile che quanto accaduto a Madjugorje, così come in altre sedi di presunte apparizioni mariane, sia stato fortemente determinato dal clima politico e sociale. Il professore di sociologia Raymond A. Eve spiega che in piena Guerra Fredda nella Yugoslavia di Tito la religione era osteggiata e ridicolizzata con ogni mezzo ma, specialmente nelle comunità rurali, la fede rimaneva molto forte. In questo clima la notizia dei giovani veggenti si diffuse rapidamente, perché credere (e far credere) nel miracolo era per molti anche una forma di opposizione e affermazione della propria identità.
Miracoli da esportazione
La mania di Medjugorje si è diffusa in tutto il mondo, al punto che persino negli Stati Uniti esistono diversi santuari che presentano una connessione con la cittadina bosniaca. Anche questi miracoli in franchising, però, non erano tali. Per l’Italia è utile ricordare il caso delle madonne piangenti.
Sì, perché la famosa Madonnina di Civitavecchia, che nel 1995 ha riempito i telegiornali, è stata realizzata da un artigiano croato e venduta a Medjugorje in uno dei tanti negozi che ancora campano grazie alla storia dei 6 giovani veggenti.
L’oggetto inizialmente si trovava in un giardino privato, ma venne poi rapidamente spostato nella parrocchia di Sant’Agostino. A oggi la Chiesa Cattolica non si è ancora espressa sulla natura miracolosa del fenomeno, eppure dalle indagini è lampante che dietro c’è una mano umana.
Far piangere una madonna non è particolarmente complicato: il chimico Luigi Garlaschelli del Cicap, per esempio, spiega:
“Basta usare una statuetta cava, di materiale poroso, come il gesso, smaltata. Si pone del liquido nella cavità interna. Il gesso si imbeve, ma la smaltatura impedisce che esso trasudi esternamente. Se si graffia in modo impercettibile lo smalto sugli occhi, il liquido fuoriuscirà solo in quel punto, e si vedranno lacrime prodursi dal nulla.”
Ma nel caso di Civitavecchia, e probabilmente nella maggior parte dei tentativi di imitazione, la bufala è assai meno sofisticata: basta applicare il liquido sul volto della statua dall’esterno, magari con un contagocce o con un dito. E questa è infatti la conclusione delle perizie eseguite per la Questura. Alle analisi il liquido rosso con cui era stata imbrattata la statua si rivelò effettivamente sangue ma, sorpresa, apparteneva a un individuo di sesso maschile.
Questa rivelazione non ebbe però grandi contraccolpi sui credenti, già numerosi, per esempio il vescovo Girolamo Grillo difese il miracolo dicendo che anche il sangue di Gesù doveva essere maschile.
Se non era proprio possibile prelevare il sangue di Gesù per un confronto, sarebbe stato però utile prelevare il sangue dei proprietari della statuetta, che però si opposero.
Sulla scelta del sangue per la messa in scena, Garlaschelli ha commentato:
“Oggigiorno le madonne piangono sangue. Io penso che questo accada perché ora abbiamo la tv a colori.”