Culto de Mitra ente łe tere de ła X Rejo

Culto de Mitra ente łe tere de ła X Rejo

Messaggioda Berto » lun gen 25, 2016 11:09 pm

Culto de Mitra ente łe tere de ła X Rejo

viewtopic.php?f=200&t=2181
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Culto de Mitra ente łe tere de ła X Rejo

Messaggioda Berto » lun gen 25, 2016 11:10 pm

CULTO DI MITRA NEI TERRITORI DELLA X REGIO
lunedì 20 aprile 2015

http://veneto-tradizioni-storia.blogspo ... lla-x.html

Riguardo al culto di Mitra invece devo ricordare che a distanza di trent’anni dalla pubblicazione fondamentale delle ricerche di Ianovitz sul “culto solare nella X Regio” ad Aquileia non sono stati fatti ulteriori ritrovamenti a differenza invece dei territori di Tergeste (Trieste).

Negli anni Sessanta venne esplorata una grotta adibita al culto di Mitra dominante le sorgenti del Timavo, mentre ai confini con l’Istria (ricordo che sia il Friuli meridionale che l’Istria erano parte del territorio dei Veneti) nel 1995 fu ritrovata una stele mitraica opistoglifa che ebbe la gloria di aiutare i ricercatori nell’interpretare questo culto in questi luoghi.

Ad Aquileia non esiste un luogo di culto mitraico ovvero un mitreo a tutt’oggi scavato ma di questo si conosce solo l’ubicazione di massima anche se è molto probabile che vi fosse una pluralità di luoghi di culto pubblici e l’esistenza di sacelli privati annessi a grandi dimore come accadeva a Roma.

La ricostruzione del santuario (sempre discutibile) pone due altari a sostegno della stele con la tauroctonia, ma fortunatamente son state ritrovate numerose offerte di lucerne e monete. Sicuramente il mitreo del Timavo si trova sotto la chiesa di San Giovanni. Sempre ad Aquileia vi è menzionato uno speleo eretto “ cum omni apparatu” e particolare significato veniva dato alla raffigurazione piuttosto rara di Mitra su un cavallo con braccio alzato, messa in relazione con il rito di consacrazione dei mitrei e si segnala anche la presenza di una gemma opistoglifa rinvenuta nel Settecento ed oggi perduta di cui si conserva però il disegno : da un lato il sacrificio del toro e dall’altro la raffigurazione sopra descritta.

Alla fine dell’Ottocento a Monastero in un quartiere ubicato ad oriente del fiume che alimentava il porto venne individuato un altro mitreo ed anche vi era un tempio dedicato ad Iside ed a Serapide i cui resti erano visibili nella metà dell’Ottocento e l’indicazione “ Ab Ise et Serapide deo” su una lastrina rinvenuta in zona ricorda l’analoga situazione avvenuta a Roma dove tutto un quartiere prese il nome dal santuario di culto egizio.

Ritornando al culto di Mitra nelle terre della X Regio Ianovitz ipotizza che esso venisse praticato nella seconda metà del II sec.a.C
caposaldo rimane infatti un’iscrizione aquileiense datata al 204 in base ai consoli menzionati, tuttavia i materiali rinvenuti presso il Timavo (offerte votive, lucerne etc.) ci permettono di datare alla fine del I sec ., l’utilizzo di questa cavità e di alzare la datazione di tale religione data la vicinanza alla cultura altoadriatica, importata forse dalle legioni aquileiensi e venete che avevano combattuto in Oriente ma probabilmente al fatto stesso che quelle zone del Friuli e del Veneto sono sempre state in contatto con l’Oriente anche a livello mercantile.

Non è neppure facile determinare la “scomparsa” di questo culto religioso come del resto è errato definire con termini cronologici precisi il termine del paganesimo in Italia perché come è ben noto, esso non è mai del tutto scomparso anzi si è propagato in termini di continuità culturale sino ai giorni nostri, tuttavia si possono fare due ipotesi per quanto riguarda il mitreo del Timavo e di Elleri. Il Timavo o meglio lo speleo che ospitava il mitreo, venne distrutto nel periodo Teodosiano o probabilmente nel V sec.d.C , Elleri venne distrutto nel periodo di Magnezio mentre per Aquileia vi sono indizi che il culto si fosse protratto fino ad un’epoca tarda, grazie a ritrovamenti di numerose lucerne culturali con segni di bruciatura a canale aperto con disco su cui è rappresentato un CORAX con la maschera che indicano il fatto che il mitreo venne distrutto durante il sacco di Aquileia fatto nel 452 da Attila.

Dopo questi incresciosi fatti non stupisce che dalla seconda metà del IV sec.d.C. nella città iniziò a fiorire un intenso “dibattito dottrinale cristiano” che rese protagonisti i principali padri della chiesa. Eusebio nella sua “storia ecclesiastica” pose l’accento sulla “vittoria della vera fede sulle false credenze pagane” portando ad esempio di ciò la distruzione fatta dai cristiani del tempio di Serapide ad Alessandria.

Neppure la X Regio si salvò dalla barbarie incivile cristiana, ad Aquileia segnali di distruzione di sedi culturali pagane si deducono dal reimpiego di alcune dediche a Belenus ed anche elementi religiosi statuari ed epigrafici riferibili al culto Mitraico sono stati debitamente spezzati.

Tuttavia i fedeli al dio Mitra riuscirono a salvare, reimpiegandoli e mentendo intatti alcuni rilievi ovvero una tauroctonia e la Petra Genetrix. Molti oggetti cultuali sono stati rinvenuti nelle terre venete ed i luoghi legati a mitrei, essi erano oggetti utilizzati durante lo svolgimento dei rituali misterici dedicati al Dio Mitra e fra i più importanti si annoverano lucerne e gemme incise con i simboli dei gradi iniziatici.

Per le lucerne (rinvenute ad Aquileia) del III-IV secolo si parla della categoria “oggetti parlanti” per l’iscrizione sulla spalla in cui venivano incisi i nomi dei gradi iniziatici (come ad esempio “LEO” corrispondente al quarto grado di iniziazione) oppure di “ Atlante XC” in cui un individuo con braccia alzate in atteggiamento orante indossa vesti orientali e porta una maschera di uccello con becco ricurvo ovvero un “CORAX” secondo grado iniziatico ai misteri mitraici in cui i partecipanti indossavano realmente delle maschere rituali ed in particolare il Corax o corvo rivestiva grande importanza nella celebrazione del “Banchetto del Sole e Mitra”.
L’uso di Lucerne rituali quali offerte votive ma anche usate proprio per “illuminare” è noto nei mitrei veneti, ed anche nelle lucerne vi è spesso la raffigurazione del Corax spesso integre con il beccuccio annerito per l’uso. Esse vennero usate fino al tardo V sec.d.C. Le gemme invece hanno una produzione vasta ed alcuni esemplari sono andati purtroppo perduti mentre altri sono dislocati in collezioni varie, mentre le gemme aquileiensi sono di produzione egizia e non italica. Per le gemme mitraiche non è facile distinguere se si tratti di un uso riferibile alla religiosità privata dei fedeli oppure di un uso magico nel rituale mitraico stesso per magie amorose o salutifere. Le gemme di uso personale invece segnavano il grado iniziatico del possessore, pertanto ritroviamo numerosi “Corax” e “Leo” gradienti associati a stelle o crescenti lunari, forse a simbolo della costellazione del Leone? Infine l’”Heliodromus” ovvero rappresentazioni del Sole busto con frusta su luna crescente e sei stelle.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Culto de Mitra ente łe tere de ła X Rejo

Messaggioda Berto » lun gen 25, 2016 11:10 pm

Il culto di Mithra e la sua diffusione nella X Regio
http://www.archeoadria.eu/sites/default ... Mithra.pdf
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Culto de Mitra ente łe tere de ła X Rejo

Messaggioda Berto » lun gen 25, 2016 11:12 pm

https://it.wikipedia.org/wiki/Vita_del_ ... rio_romano

Dal II secolo i culti orientali salvifici, basati sulla centralità di una sola divinità (benché non necessariamente monoteisti), su sacre verità rivelate solo agli iniziati e sul concetto di salvezza, si diffusero ampiamente nell'impero, ed il politeismo subì un graduale e definitivo declino. Uno di questi culti era quello del Sol Invictus (il Sole invincibile) che divenne culto ufficiale al tempo dell'Imperatore Aureliano (270-275), rimanendo tale fino al tempo di Costantino I.
E comunque il culto più popolare tra l'esercito romano era quello di Mitra, basato su una divinità orientale persiana o forse derivata dalle stesse province orientali dell'Impero romano, in particolare dalla Frigia.

Il mitraismo costituiva una unione sincretica di elementi e pratiche di diversi culti. Da qui l'apparente adozione di una divinità persiana, del rito del taurobolium, mutuato dal culto di Cibele, e dello stesso copricapo frigio. Basato su un rito segreto di iniziazione, questo culto è attestato, per esempio, grazie alla scoperta di un Mithraeum (tempio dedicato a Mitra) a Brocolitia, forte nei pressi del vallo di Adriano. L'adepto, secondo quanto scritto in una dedica rinvenuta a Nida (presso Heddernheim), non dipendeva da condizioni sociali.

Il cristianesimo era invece meno comune tra i soldati, almeno fino a quando questo culto non fu favorito da Costantino I, agli inizi del IV secolo. Tuttavia è probabile che avesse dei seguaci clandestini tra i militari già durante il II e III secolo, specialmente in Oriente, dove si diffuse ampiamente. La scoperta di una chiesa cristiana, con dipinti databili agli inizi del III secolo nella fortezza di Dura Europos in Siria potrebbe indicare un elemento cristiano in quella guarnigione.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Culto de Mitra ente łe tere de ła X Rejo

Messaggioda Berto » mar gen 26, 2016 9:44 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Culto de Mitra ente łe tere de ła X Rejo

Messaggioda Berto » ven dic 28, 2018 4:01 am

Note storiche sul Natale e Gesù Cristo - Natale, Cristo, Mitra e il Culto del sole
viewtopic.php?f=200&t=2819
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm


Torna a Zoroastrismo o Mazdeismo e Mitraismo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron