Ƚi cristian catoƚego-(romani ?)

Re: Ƚi cristian catoƚego-(romani ?)

Messaggioda Berto » dom set 23, 2018 11:03 am

Quella chiesa – moschea del prete “mangiaisraele”
20 aprile 2018
Gerardo Verolino

http://www.italiaisraeletoday.it/quella ... ngiaisrale

Nella quotidiana ricognizione su antisemitismo e dintorni, capita spesso di imbattersi anche in situazioni imbarazzanti verso gli ebrei da parte di membri della Chiesa cattolica. L’ultima in ordine di tempo l’abbiamo scovata, pochi giorni fa, grazie al professore Valentino Baldacci dell’Università di Firenze, sul cui profilo Facebook abbiamo potuto osservare delle foto scattate proprio da lui all’interno della Chiesa della Madonna della Tosse di Firenze, una parrocchia guidata da un prete “contro”, don Giacomo Stinghi.

Nelle foto pubblicate dal professor Baldacci si può notare che don Stinghi ha affisso (o ha lasciato affiggere) nella bacheca pubblica della Chiesa della Madonna della Tosse un’immagine del Che Guevara il che già è alquanto strano per un prete (anche se in epoca terzomondista bergogliana tutto può accadere).

Ma, soprattutto, compare anche la foto di un terrorista di Hamas nell’atto di lanciare un ordigno esplosivo,una immagine estremamente fuori luogo dal momento che a Gaza si vivono le tensioni legate alla Marcia del ritorno palestinese . Incredibile.

La foto del terrorista di Hamas nella bacheca della Chiesa fiorentina (foto Valentino Baldacci)Un prete che fa politica schierandosi, addirittura, con i terroristi? Ma vediamo chi è don Giacomo Stinghi questo sacerdote decisamente fuori dalle regole che Dante Pastorelli pur lodandone le doti intellettuali descrive come un uomo “dal carattere troppo spigoloso, burbero ed anche scorretto sino alla violenza verbale”. Scopriamo che è un signore che, nel bene e nel male, ha già ha fatto parlare di sé in passato.

Anzitutto, e gli va dato merito, ha fondato il Centro di solidarietà di Firenze, un’associazione che si occupa del recupero dei tossicodipendenti.
Ma per il resto si è distinto per le sue posizioni alquanto controverse anche per un prete “di rottura” come lui, e che si fatto conoscere negli anni (oggi ne ha 83) per le sue posizioni eterodosse all’interno della Chiesa.

È apertamente schierato contro il celibato dei preti (e transeat) ma si dichiara anche a favore del matrimonio omosessuale. Posizioni legittime per un laico ma che, per un cattolico, non appaiono perfettamente in linea con la dottrina della Chiesa.

Lo scandalo però più grande che lo vede protagonista è quando, in nome di una celebrazione “creativa”, recita una preghiera a Maometto durante la
messa.

Ecco un passo significativo: “Signore, infondi in noi la fermezza dei credenti musulmani nel confessare le proprie idee davanti al mondo senza curarsi della derisione e del disprezzo degli altri. Insegnaci che la vera guerra, come disse il Profeta (Maometto) è quella che si fa a se stessi, nell’intimo e senza odio né spargimento di sangue”. Un prete che “mischia” Gesù e Maometto è a dir poco bizzarro se non blasfemo. D’altronde, l’abitudine a schierarsi con Hamas non è nuova per don Stinghi che già, in passato, aveva affisso sulla sua bacheca la foto di un terrorista palestinese suscitando il malumore della comunità ebraica fiorentina.

Ma il suo non è un caso isolato. Preti che si spendono per la causa del terrorismo palestinese ogni tanto compaiono. Nel 2014 don Pio Gianelli, un sacerdote del quartiere livornese di Corea, imbratta con una bomboletta spray il Duomo e altre tre chiese con la scritta “W Hamas”. Ci sono anche preti che chiedono l’abolizione del Giorno della Memoria come don Vincenzo Lopano, parroco di Altamura perché Israele si comporterebbe allo stesso modo di uno Stato nazista.
Ma il prete, in Italia, più famoso, apertamente schierato con la Palestina e contro Israele è stato sicuramente Don Andrea Gallo (“comunista, angelicamente anarchico, partigiano, new global, antiproibizionista” e anche grillino per sua ammissione) il quale si rallegrava con la comunità palestinese quando “l’Onu apriva un’inchiesta a Gaza per l’attacco disumano”.

Ma era anche il prete che spingeva per la costruzione di una Moschea a Genova sulla cui edificazione molti come Magdi Allam, vedono una situazione di pericolo per il possibile consolidarsi del radicalismo, Uradicalsimo, però, che don Gallo riteneva infondato in quanto “la comunità islamica non ha mai lanciato un proclama contro Israele” (sic).

Don Gallo, il “prete degli ultimi” venerato da Moni Ovadia, che, poco prima di morire nel 2014, vuole celebrare una messa in memoria del dittatore venezuelano Hugo Chavez definendolo “un grande statista sudamericano nella fede cattolica” e “capace di unire varie culture nella lotta al capitalismo e a difesa del suo paese”. Preti che sbagliano: ma contro Israele.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Ƚi cristian catoƚego-(romani ?)

Messaggioda Berto » dom set 23, 2018 11:12 am

Bergoglio e la Cina
Giulio Meotti
23 settembre 2018

https://www.facebook.com/giulio.meotti/ ... 2632718131

Papa Francesco ha appena stretto un incredibile patto col regime comunista cinese, svendendo i vescovi che si sono fatti la prigione, accettando che Pechino dica la sua sulle future nomine e riconoscendo i vescovi-fantocci scelti dal regime, è appena nata una chiesa cattolica comunista. Che vergogna! Quando l'accordo sembrava imminente a febbraio, l'arcivescovo di Hong Kong, il cardinale Joseph Zen, denunció la potenziale riconciliazione che avrebbe messo i cattolici cinesi in una "gabbia" controllata dai comunisti e accusó il Vaticano di "svendere" quei fedeli. Ieri il cardinale Zen ha invitato il segretario di Stato vaticano Parolin a dimettersi sul “tradimento” dei cattolici cinesi, 12 milioni di persone che devono aver dato non poco fastidio al miliardo e passa di cinesi. E ai vescovi morti in Cina dopo decenni di prigione, di lavori forzati, di campi di rieducazione, di arresti domiciliari, a chi sta ancora dentro, a chi per decenni non si è piegato al regime, che dice a loro Papa Francesco?
Ridicolo pretendere poi che il Vaticano si batta per i cristiani perseguitati nel mondo islamico. Viviamo nel tempo del grande tradimento.
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