El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, crimini

El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, crimini

Messaggioda Berto » mer ago 20, 2014 9:12 pm

El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, crimini
viewtopic.php?f=24&t=1092

Gnaona de łe sete o varianse del crestianexemo ła xe parona de l’ebreo Cristo, de ła so paroła, de ła so storia e tanto manco ła xe parona de Dio, del Pare Nostro Çełeste.

Anca el catołiçexemo lè na seta:

http://www.etimo.it/?term=setta
Immagine

No ga enportansa el nomaro de łi sewitanti o segoaçi; se considere anca ke el catołiçexemo roman no lè stà ła prima dotrina cristiana, łi primi cristiani no łi jera catołego-romani.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, ...

Messaggioda Berto » mer ago 20, 2014 9:12 pm

PROTESTANTI E INQUISITORI

Consideriamo, per esempio, Spagna e Italia e mettiamole a confronto con altre contrade europee, come la Svizzera o la Germania (Norimberga), sempre nell'arco di tempo cui abbiamo fatto riferimento più sopra e cioè nel periodo compreso tra il XIV e il XVI secolo.
Ebbene, i dati che Stark mette a nostra disposizione sono davvero sbalorditivi. Se nei primi due paesi 14,4 imputati di stregoneria per milione di abitanti vengono condannati a morte, in Svizzera la cifra sale a 376,9, per sfondare poi il tetto dei 956,5 a Norimberga.

Che dire di fronte a dati così schiaccianti?
Soltanto che il "civile" Nord luterano e calvinista pare si sia spaventato per diavolo e sabba assai più dell'"incolto" sud dell'Europa cattolica.
Che le forze dell'inconscio collettivo abbiano predominato in misura assai maggiore nella Ginevra di Calvino che nella Roma papale.
E che la ragione, quella con la "r" minuscola - e che dunque non si spinge al di là del buon senso - spesso e volentieri abbia causato meno danni all'umanità della sua sorellastra con la "r" maiuscola. La Ragione dei Kant e degli Hegel, degli antitaliani alla Giorgio Bocca e della mia collega di passeggiate alpine.
Che si tormenta per la fine di Giordano Bruno ma dimentica o finge di dimenticare ciò che accadde ad alcune sue correligionarie in quel di Salem.

Alessandro MASSOBRIO
Protestanti e inquisitori
tratto da: Secolo d’Italia 23.9.2003.

Gli amici spesso non si scelgono ma ci vengono imposti. A me, per esempio, nei giorni di vacanza in Valle d'Aosta, mi è frequentemente toccato di risalire qualche cornice di monte in compagnia d'una ex collega di scuola, insegnante di disegno con velleità artistiche e di formazione protestante.
Il protestantesimo, oggi, in Italia è ridotto a ben poca cosa, a parte qualche esigua propaggine valdese, che si annida ancora all'interno delle valli del Piemonte. Ciò nonostante, la collega in questione è quanto mai agguerrita circa il suo credo religioso e, per di più, pronta a far fuoco sul mio.
Vale a dire il cattolicesimo romano.
Naturalmente il materiale polemico è sempre lo stesso: l'intolleranza della Chiesa, le crociate, ma, soprattutto, l'inquisizione nelle salse più varie e romanzate.
Il riferimento è naturalmente agli eretici e alle streghe, una categoria, quest'ultima, che insieme con quella dei maghi e maghetti alla Harry Potter, sta vivendo un'incredibile boom mediatico.

Quanto però alla polemica su streghe e Chiesa cattolica, avevo in serbo per la mia partner di meditazioni sulle cime alpine alcuni argomenti che mi sembravano e continuano a sembrarmi fatti ad hoc per zittire coloro che parlano per sentito dire, senza il necessario approfondimento storico.
Rodney Stark è docente, presso l'Università di Washington, di sociologia delle religioni e autore, insieme con Massimo Introvigne, di un volume di prossima pubblicazione per i tipi della Piemme di Casale Monferrato, che si intitolerà "Dio è tornato. La rivincita di Dio in Occidente".
La sua fama, tuttavia, è affidata ad un altro saggio, non ancora tradotto in italiano, che porta il significativo titolo di "For the Glory of God. How Monotheism Led to Reformation, Science, Witch-Hunts, and the End of Slavery".

Autore serio e preparato, Stark - come osserva anche Andrea Menegotto nell'ultimo numero di "Il Timone" - di tutto può essere accusato fuorché di filo o cripto cattolicesimo. La sua è una formazione tipicamente laicistica, in cui la sociologia delle religioni è utilizzata solo come chiave interpretativa di fenomeni a cui il vecchio materialismo di matrice positivistica non saprebbe dare risposta.

Ebbene, ciononostante, la sua disincantata indagine su stregoneria e caccia alle streghe conduce lo studioso statunitense a risultati sorprendenti. Innanzitutto, una prima precisazione, che serve a chiarire l'intero problema.
Perché la Chiesa cattolica, a partire dalla Didaché, ma con motivazioni che affondano le proprie radici nell'Antico Testamento, ha sempre combattuto streghe, maghi,e magia? Per la semplice ragione - risponde Stark - che laddove l'uomo religioso invoca da Dio la grazia di cui necessita, il negromante pretende invece di manipolare le forze soprannaturali, piegandole a fini personali.

La sua, perciò, più che una esperienza del sacro e del divino (ierofania), è una esperienza del potere (cratofania). Vissuta come presunzione di onnipotenza e quindi di pratica superstiziosa, se al termine "superstizione" attribuiamo il significato etimologico di star sopra, di pretendere di sottoporre al proprio controllo le leggi stesse della natura.

Intesa in questo senso e cioè come superstizione, la magia diventa materia ordinaria di quella "cura d'anime", la cui gestione spetta a vescovi e sacerdoti.
Solo nel caso in cui in questa pratica si possano individuare elementi di eresia, entra allora in campo la figura straordinaria dell'inquisitore.

Ma anche qui la "leggenda nera", costruita pazientemente in età illuministica e ancora in grado di orientare la coscienza dell'uomo contemporaneo, ha operato travisamenti e distorsioni della realtà. Dipingendo l'inquisitore con lo stereotipo di Torquemada, sul cui volto si disegna un sinistro sorriso, mentre la macchina di tortura strazia le membra della pretesa strega di turno.
Viceversa, i dati storicamente accertabili in nostro possesso parlano di una realtà assai più complessa. Come fa osservare oggi Stark, ma come facevano osservare alcuni anni orsono Rino Cammilleri e Franco Cardini, la figura dell'inquisitore assume in questo contesto una posizione di mediazione e moderazione, mai estremismo fanatizzante.

Incaricato dalla Chiesa di condurre una indagine su quelle forme di eresia che hanno inevitabili ricadute anche in ambito civile, il nostro personaggio, provvede a vagliare fonti e interrogare testi. Non si accontenta dei "si dice", ma procede deciso alla ricerca della prova, introducendo in un contesto di forti passioni collettive, la luce della razionalità.

E un esempio quanto mai eloquente ci è fornito dalla stessa Spagna dei Re Cattolici e poi di Carlo V e Filippo II, autentica "bestia nera" degli illuministi che si ritrova tra il XIV ed il XVI secolo a governare un paese bizzoso come le Fiandre, sempre sul punto di scavalcare di sella il Duca d'Alba di turno.
Per rivendicare la propria indipendenza nazionale. Ebbene, proprio in questo periodo e proprio ad opera dei famigerati inquisitori spagnoli, i Paesi Bassi fanno registrare la percentuale più bassa d'Europa per quanto riguarda gli imputati di stregoneria condannati alle fiamme.

???
Questo accade sempre? Non sempre, a dire il vero. Ma il fatto curioso è che, quando questo non si verifica e le presunte streghe vengono quindi abbandonate al furore fanatico delle folle, l'ambiente che compare sullo sfondo è generalmente quello dell'Europa settentrionale, in cui, a partire dal sedicesimo secolo, domina la confessione riformata. Ma, per comprendere meglio il problema, procediamo con qualche altro dato comparato.
Consideriamo, per esempio, Spagna e Italia e mettiamole a confronto con altre contrade europee, come la Svizzera o la Germania (Norimberga), sempre nell'arco di tempo cui abbiamo fatto riferimento più sopra e cioè nel periodo compreso tra il XIV e il XVI secolo. Ebbene, i dati che Stark mette a nostra disposizione sono davvero sbalorditivi. Se nei primi due paesi 14,4 imputati di stregoneria per milione di abitanti vengono condannati a morte, in Svizzera la cifra sale a 376,9, per sfondare poi il tetto dei 956,5 a Norimberga.
???

Che dire di fronte a dati così schiaccianti? Soltanto che il "civile" Nord luterano e calvinista pare si sia spaventato per diavolo e sabba assai più dell'"incolto" sud dell'Europa cattolica.
Che le forze dell'inconscio collettivo abbiano predominato in misura assai maggiore nella Ginevra di Calvino che nella Roma papale.
E che la ragione, quella con la "r" minuscola - e che dunque non si spinge al di là del buon senso - spesso e volentieri abbia causato meno danni all'umanità della sua sorellastra con la "r" maiuscola. La Ragione dei Kant e degli Hegel, degli antitaliani alla Giorgio Bocca e della mia collega di passeggiate alpine. Che si tormenta per la fine di Giordano Bruno ma dimentica o finge di dimenticare ciò che accadde ad alcune sue correligionarie in quel di Salem.


Ke demensa ke łi scrive!

Rodney Stark è docente, presso l'Università di Washington, di sociologia delle religioni e autore, insieme con Massimo Introvigne, di un volume di prossima pubblicazione per i tipi della Piemme di Casale Monferrato, che si intitolerà "Dio è tornato. La rivincita di Dio in Occidente".

No xe Dio kel xe tornà, parké Dio el ghè ognora; coel ke xe tornà xe łe edeołoje de łi omani ke vol metarghe ła cavesa/caena a Dio par dopararlo come on can da goardia o da ofelanda.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, ...

Messaggioda Berto » mer ago 20, 2014 9:32 pm

Mi a so veneto e no tałian e so’ antitałian par tuto el mal ke łi tałiani e ła Tałia ła ga fato ai veneti.

Ła colpa o pecà pì grando del catołiçexemo roman lè coeła de ver eredetà l’ogneversałeixmo enperial roman e el papa, cao de ła çexa catołego-romana, coeła de verse tolto ła veste/funsion de l’enperador roman;

dapò ghè coeła de ver sconto ke a copar Cristo łi xe stà i romani e no łi ebrei, de ver persegoità łi ebrei e de esar stà ła caouxa del stermegno miłenaro de łi ebrei ente tuto el mondo:

Łi sasini de l’ebreo Cristo - I romani
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... dtS1k/edit
Immagine
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, ...

Messaggioda Berto » mer ago 20, 2014 9:49 pm

Ła persecusion catołega de i Catari e ła croxada del Papa roman contro de lori, guidà dal preve ke dapò el xe devegnesto S. Antonio da Pava, el stermegno dei catari:

http://it.wikipedia.org/wiki/Catarismo

Nello scontro tra eretici e anti-eretici si giunse a gravi fatti di sangue.
Entrambi gli schieramenti furono responsabili di atroci violenze, che perpetuavano e accrescevano l'odio reciproco. Le forze anti-eretiche ebbero il sopravvento e si giunse a vere e proprie stragi avvenute nel sud della Francia nei confronti delle popolazioni catare. Si ricordano - fra le tante - la strage di Béziers, dove furono massacrate circa 20.000 persone (questi i numeri stimati dai legati papali, tuttavia gli stessi crociati, al loro rientro dal massacro, stimarono di aver sterminato "almeno un milione di persone" in tutto.), sia cattolici che catari, uomini, donne, bambini, anziani, e il massacro di Marmande nel 1219, descritto così nella Canzone della crociata albigese:

« Corsero nella città [le armate dei Cattolici], agitando spade affilate, e fu allora che cominciarono il massacro e lo spaventoso macello. Uomini e donne, baroni, dame, bimbi in fasce vennero tutti spogliati e depredati e passati a fil di spada. Il terreno era coperto di sangue, cervella, frammenti di carne, tronchi senza arti, braccia e gambe mozzate, corpi squartati o sfondati, fegati e cuori tagliati a pezzi o spiaccicati. Era come se fossero piovuti dal cielo. Il sangue scorreva dappertutto per le strade, nei campi, sulla riva del fiume. »
Il cronista cistercense Cesario di Heisterbach riporta che - durante il massacro di Béziers - dei Catari trovarono rifugio con dei Cattolici in una chiesa. Il legato pontificio Arnaud Amaury, non potendo distinguere gli eretici ma risoluto a non porre fine al massacro, ordinò quindi:

(LA)
« Caedite eos! Novit enim Dominus qui sunt eius »
(IT)
« "Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi" »

Recentemente il saggista Vittorio Messori ha proposto una differente lettura dei fatti, riducendone l'effettiva dimensione e contestualizzandoli all'interno dei rapporti intercorsi tra i Catari e la Chiesa di Roma. Tale presa di posizione ha innescato una querelle con il filologo Francesco Zambon. Anche in Italia si verificarono uccisioni di Catari, a Concorezzo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, ...

Messaggioda Berto » mer ago 20, 2014 9:58 pm

Łi cristiani coakeri no łi ga mai fato małegràsie:

viewtopic.php?f=24&t=1073
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, ...

Messaggioda Berto » gio ago 21, 2014 7:05 am

Ke difarensa a ghè tra coel ke, pal pasà, feva łi cristiani e łi catołeghi contro i raxianti (ereteghi):

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... lijoxi.jpg

http://cristianesimo.it/inquisizione.htm
LA "SANTA" INQUISIZIONE
Per oltre 500 anni la chiesa cattolica ha imposto la propria supremazia spirituale con la violenza, eliminando fisicamente ogni oppositore dalle zone sotto la sua influenza politica.
In tempi recenti, qualcuno prova ad operare una sorta di "revisionismo storico" per tentare di negare il crudele sterminio di milioni di persone.
Tuttavia, poichè tali crimini non erano dovuti a "deviazioni" occasionali, ma rappresentavano pienamente l'ortodossia cattolica, col pieno consenso dei vari papi coinvolti e di tutti gli ordini ecclesiastici, oggi disponiamo di molti documenti ufficiali, paradossalmente prodotti dalle stesse autorità ecclesiastiche cattoliche, che forniscono le dettagliatissime prove storiche delle stragi compiute in nome di Dio.
L'arroganza della chiesa cattolica era talmente sconfinata da non far comprendere, all'epoca, che tali documenti, un giorno, potevano essere visti non come "atto di fede", (come essi definivano gli omicidi degli "eretici") bensì come spietata repressione delle opinioni altrui.



da coel ke fa ancò łi fanateghi retardà de łi fondamentalisti xlameghi del califato iraken:

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... raqqa2.jpg


El papa catołego de ancò el dixe: "no se pol far del mal e copar en nome de Dio".

El papa catołego de ancò el dixe anca:
ke lù no lè on prinçipe ma on pecador, n’omo pecador come tuti; e jera ora ke calkedoun el lo dixese ciàro e lanpro.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, ...

Messaggioda Berto » gio ago 21, 2014 7:42 am

Łi xe poketi coełi ke ga cosiensa ke ła strutura a pira o piramidal de ła çexa catołega co en pounta el caregoto enperial roman (catedra) del papa e pì soto coełe dei vescovi cai de łe dioçexi, lè on model “antidemogratego”, arestogratego, ołegarkego e castual e ke xe par sto modeło e sta prexensa ke ente ła penixla tałega a semo ciapai cusì mal e soto el capełoto roman capital, de on stado de buxiari, parasidi, laxaroni e ladroni.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, ...

Messaggioda Berto » ven ago 22, 2014 7:50 am

Se pol esar boni omani sensa esar ebrei, musulmani o cristani ?
Sì, sì sì, al 100%, gnente el ło enpedise, ghe mancaria altro!
Però se pol esar boni omani anca da ebrei, musulmani o cristiani.
Basta ver creansa verso el Nostro Pare Çełeste ła so creasion e tuti staltri nostri fradełi de ła tera.

Se pol esar boni veneti sensa esar catołego romani?
Sì, sì sì a ghe mancaria altro!
Se pol esar boni veneti anca sensa esar cristiani e da cristiani sensa esar catołego romani e se pol esarlo anca da ebrei e musulmani e atei ... basta ver creansa verso el Nostro Pare Çełeste ła so creasion e tuti staltri nostri fradełi de ła tera.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, ...

Messaggioda Berto » sab ago 23, 2014 2:30 pm

Immagine

http://www.cristianesimo.it


http://cristianesimo.it/immagini_cristianesimo.htm

Origini dell'uso delle immagini nel cristianesimo

Nel cristianesimo l'uso di immagini religiose è piuttosto tardivo. Le origini ebraiche della religione cristiana hanno indubbiamente influenzato i primi cristiani, che tra l'altro, in buona parte, erano essi stessi ebrei “convertiti”. Nella Legge di Mosé, infatti, sia la fabbricazione che il culto di immagini religiose erano severamente vietati e considerati “idolatria”.
Perché un tabù così forte, come quello verso le immagini religiose, fu non solo superato, ma si arrivò all'estremo opposto, e cioè ad un uso generalizzato delle icone sacre?
...


http://cristianesimo.it/costantino.htm

Ahi Costantin! Di quanti mali fu madre! di EUGENIO SCALFARI da: Repubblica.it

Tra le tante questioni che affliggono il nostro paese, insolute da molti anni e alcune risalenti addirittura alla fondazione dello Stato unitario, c'è anche quella cattolica. Probabilmente la più difficile da risolvere.
Personalmente penso anzi che resterà per lungo tempo aperta, almeno per l'arco di anni che riguardano le tre o quattro generazioni a venire. Roma e l'Italia sono luoghi di residenza millenaria della Sede apostolica e perciò si trovano in una situazione anomala rispetto a tutte le altre democrazie occidentali. Se guardiamo agli spazi mediatici che la Santa Sede, il Papa, la Conferenza episcopale hanno nelle televisioni e nei giornali ci rendiamo conto a prima vista che niente di simile accade in Francia, in Germania, in Gran Bretagna, in Olanda, in Scandinavia e neppure nelle cattolicissime Spagna e Portogallo per non parlare degli Usa, del Canada e dell'America Latina dove pure la popolazione cattolica ha raggiunto il livello di maggiore densità.
...


http://cristianesimo.it/radicipagane.htm

RADICI PAGANE del cristianesimo

NATALE - festa pagana legata al solstizio invernale, godeva di grande importanza in tutto l'Impero Romano.
Ricordiamo che il solstizio invernale è il giorno più corto dell'anno, e cade intorno al 21 dicembre. In questo giorno, tra l'altro, il sole tocca il punto più basso rispetto all'orizzonte.
Il 25 dicembre la durata del giorno rispetto alla notte ricomincia a crescere in modo evidente (in base alle osservazioni empiriche fatte dagli antichi) come anche la sua altezza.

PASQUA - In questo giorno i cristiani festeggiano la "resurrezione" di Gesù. La Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Si tratta quindi di una festività legata all'equinozio di primavera.
Tutti i popoli pagani dell'Impero Romano, e non solo, conoscevano già questa festa, che non è altro che una festa primaverile: gli alberi germogliano, nei prati sbocciano i primi fiorellini e quindi la natura, dopo il freddo inverno, "risorge".
L'idea di resurrezione della natura diventò resurrezione di Cristo, e anche questo mito, in qualche modo, fu "incorporato" nella nuova religione che andava diffondendosi in antitesi al paganesimo ma, al tempo stesso, paradossalmente, non c'è tradizione pagana che non sia stata "rubata" e fatta propria dalla chiesa cristiana dei primi secoli.

MADONNA - Il Cristianesimo antico non prevedeva alcun tipo di devozione che non fosse rivolta esclusivamente a Dio. La penetrazione della nuova religione in territorio greco-romano ha fatto sì che fossero importati culti pagani, opportunamente rivisitati per dare loro quantomeno una sfumatura nominalmente cristiana.

CULTO DEI SANTI - I primi cristiani avevano la più totale repulsione per ogni tipo di onore o devozione sia per le persone che per le statue o immagini, essendo rigidamente monoteisti come gli ebrei. Negli Atti degli Apostoli si racconta che Pietro rimproverò Cornelio perché si era inginocchiato davanti a lui, con la frase: "Levati, anch'io sono uomo!" (Atti 10:25-26).

CANDELORA - I romani, per le calende di febbraio, illuminavano la città per tutta la notte con fiaccole e candele, in onore della dea Februa, madre di Marte, dio della guerra, e imploravano dal figlio la vittoria contro i nemici. La chiesa cattolica ha mantenuto la festa modificandone il significato, dedicandola alla commemorazione del rito di purificazione di Maria che, come tutte le donne ebree, dopo aver partorito, si sottopose al prescritto periodo di isolamento, una sorta di quarantena dettata da precauzioni igieniche sia pure codificate sottoforma di pratica religiosa.

MAGGIO - Secondo la chiesa cattolica, "mese della madonna". In realtà il mese di maggio era dedicato dalla religione romana alla Dèa Maia. E' sempre a lei che erano dedicate anche le rose.

SAN GIOVENALE - Questo santo non è mai esistito, si tratta di una denominazione vagamente "cristianizzata" con cui si rinominavano i templi di Giove trasformati in chiese.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: El cristianexemo e łe so “sete”, varianse, raxie, ...

Messaggioda Berto » sab ago 23, 2014 5:18 pm

Mi a so credente e fedente (anca fetente) a credo e go fede;
però credo e go fede aldelà de ogni edeołoja rełijoxa ke par mi łe ga e łe xe łomè ke idołi.

Mi a credo e go fede come ogni creaðura de l’ogneverso, parké el credar e ‘l fedar lè ła vida mema, el vivar steso, el cor ke bate el respir ke se fa e ke se desfa.
El credar e el fedar naðural lè on senso primordial e jeneral ke no se pol defenir e ke no se pol focałexar so calcosa de particołare e pena ke te ło costrenxi so na forma nase l’idoło e salta fora ła raxon del bon senso a negarghe ogni senso.
Ła raxon no salta fora mai, co el credar o el fedar resta endefenii.
Ła raxon ła par postà par farghe ła goardia a ła vera fede e a ła bona credensa e tuto coeło ke no pasa al vajo de ła raxon nol pol esar vera fede e bona credensa ma lomè asurdo e ensensà.

Ła vera fede e el bon credar, al naðural, lè kel fiło direto kel te łiga al creaðor de l’ogneverso ke tuto el ga fato e 'l fa!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Prossimo

Torna a Cristianismo o cristianesimo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron