Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:31 am

Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra da migliaia di anni

viewtopic.php?f=197&t=3027#p40658

https://www.facebook.com/Pilpotis/posts ... gkQBq2sN7l


Non sono certo gli ebrei gli invasori occupanti abusivi di Israele (che i romani chiamavano ingiuriosamente Palestina) ma lo sono sicuramente gli arabi nazi maomettani impropriamente detti "palestinesi" come prima di loro lo furono anche i romani.
Romani uccisori e sterminatori di ebrei e uccisori dell'ebreo Gesù Cristo, e arabi nazi maomettani uccisori e sterminatori di ebrei, di cristiani e di ogni diversamente religioso e pensante.

In occasione del Natale ricordiamo ai cristiani e ai non cristiani che Gesù Cristo era un ebreo di Israele e che è stato ucciso dagli invasori romani come tanti altri ebrei durante l'occupazione imperiale romana.
Ebrei di Israele che poi hanno subito l'invasione e l'occupazione degli arabi nazi maomettani odiatori e uccisori sia di ebrei sia di cristiani che di ogni altro diversamente religioso e pensante; ebrei d'Israele che gli eredi di questi invasori arabi nazi maomettani impropriamente detti "palestinesi" continuano ad uccidere anche oggi.

Gli ebrei sono stati violentemente espropriati della sovranità della loro terra prima dagli invasori imperialisti romani con i loro imperi deista e teista cristiano eppoi dagli invasori imperialisti arabi nazi maomettani con la loro teocrazia sanguinaria. Espropriati, depredati, sterminati, cacciati, dispersi nel mondo e ridotti in schiavitù e in dhimmitudine.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:33 am

Indice:

1)
Israele terra ebraica da migliaia di anni
Gli ebrei in tutte le terre di Israele (o Palestina) sono la popolazione storio etnica legittima, i legittimi abitanti ed occupanti questa terra; gli altri i cosidetti "odierni palestinesi" siro-egizio arabo nazimaomettani sono in minima parte discendenti delle orde degli invasori arabi islamici e in gran parte sopraggiunti dopo la rinascita dello Stato di Israele nel 1848.

2)
Gerusalemme capitale di Israele da miliaia di anni

3)
Demografia storica d'Israele

4)
Romani invasori di Israele, sterminatori di ebrei e uccisori dell'ebreo Gesù Cristo

5)
Arabi nazi maomettani invasori e occupanti abusivi di Israele, uccisori e sterminatori di ebrei, di cristiani e di ogni diversamente religioso e pensante.

6)
Gli odiatori sinistrati degli ebrei di Israele, del sionismo ebraico, del ritorno degli ebrei dispersi nel mondo perché cacciati da Israele prima dagli invasori romani e poi dagli invasori arabi.
Le vittime sono gli ebrei di Israele e non i non i cosidetti "palestinesi" che sono i carnefici locali degli ebrei.

7)
La terra di Sion.
Il sogno sionista di questo popolo meraviglioso
in parte disperso in tutta la terra, ma che ha conservato e vivificato nel suo cuore durante la dispaora, alcuni per migliaia di anni e altri per secoli e secoli, l'amore per la loro terra d'origine e la loro incredibile città celeste Gerusalemme con le sue tradizioni e cultura millenarie.


8 )
A me veneto, non ebreo ed ex cristiano, italiano ed europeo, gli ebrei non hanno mai fatto del male; come non lo hanno mai fatto alla mia gente veneta, a noi italiani e a noi europei; non solo non ci hanno mai fatto del male ma a ben guardare nel passato e la storia, ci hanno fatto solo che del bene.
Così non posso dire dei "palestinesi non ebrei" ossia degli arabi o pan arabi nazi maomettani detti impropriamente palestinesi e dei mussulmani in generale a cominciare dal primo islamico che fu Maometto.

9)
Solidarietà assoluta agli ebrei di Israele che difendono se stessi e il loro paese Israele dalle aggressioni omicide, stragiste e sterminatrici dei nazi maomettani impropriamente e abusivamente detti palestinesi e degli iraniani islamici che vorrebbero distruggere Israele, cacciare o sterminare gli ebrei

10)
In Qatar ai mondiali di calcio i giocatori marocchini festeggiano la vittoria alle semifinali riuniti attorno alla bandiera dei nazimaomettani impropriamente detti palestinesi

11)
Gli antisemiti (antisionisti e antisraeliani) all'ONU e alla Corte penale internazionale sono prevalentemente nazi maomettani e atei sinistrati social democratici e comunisti filo islamici e in parte anche anticristiani

12)
La festa ebraica di Chanukkià e quella cristiana del Natale che ricorda e celebra la nascita dell'ebreo Gesù Cristo autoinvestitosi e investito dai suoi seguaci e credenti della divinità celeste

13)
L'Europa UE atea sinistrata social democratica, comunista, anti cristiana e antisemita, anti occidentale e antiamericana e anticapitalista, antisionista-antisraeliana e filo nazi maomettana

14)
Non è vero che siamo tutti figli di Abramo e non è vero che le tre religioni: ebraica, cristiana e islamica sono tutte e tre religioni abramitiche e del libro chiamato Bibbia

15)
Cara Giorgia Meloni, se è vero che ami gli ebrei e il loro paese Israele come hai dichiarato più volte, perché non fai come Trump e non trasferisci l'ambasciata di Israele a Gerusalemme?

16)
Si ricorda che Gesù Cristo era un ebreo israeliano, suddito forzato degli invasori romani e non un arabo-siriaco-egiziano nazi maomettano impropriamente detto palestinese. Si ricorda anche che sino a qualche decennio fa il nome Palestina indicava la terra degli ebrei.

17)
Quale soluzione al conflitto israelo palestinese? L'illusione della soluzione a due stati

18)
Il nuovo governo d'Israele oggi 29 dicembre 2022 si è insediato ufficialmente.

19)
Cristianismo eresia dell'ebraismo

20)
L'ONU in mano ai paesi sinistrati e nazi maomettani è antisemita e antisraeliano

21)
La destra di Netanyahu e l'omosessualità di destra non politicamente corretta

22)
Il Monte del Tempio è terra santa ebraica prima ancora che cristiana ed è diventa abusivamente islamica per effetto dell'invasione arabo nazi maomettana

23)
Le menzogne dei nazifascisti palestinesi e dei loro sostenitori atei sinistrati antisemiti/antisraeliani

24)
Ricordare o negare gli ebrei morti e maltrattare quelli vivi uccidendoli di nuovo, no grazie!
Io preferisco amare e stare con gli ebrei vivi e la loro terra di Sion Israele

25)
Gli ebrei israeliani per difendersi dai nazisti maomettani che vivono in Israele o nei territori "palestinesi" dovranno e potranno (saranno costretti) girare armati per potersi difendere in ogni momento dagli attacchi dei terroristi islamici

26)
Demenziali antisemiti, antisionisti e antisraeliani italiani, di destra e di sinistra, atei (anche ebrei etnici) e cristiani

27)
Giudea e Samaria (dette anche West Bank o Cisgiordania) sono terre ebraiche da sempre come Gerusalemme

28)
Nuovi insediamenti ebraici nella striscia di Gaza

29)
Antisemitismo cristiano. Finalmente un prete cristiano cattolico viene denunciato, processato e condannato per anti semitismo

30)
Israele approva la pena di morte per i terroristi, era ora, si tratta di legittima difesa!

31)
Con Netanyahu e la sua destra civilmente e umanamente nazionalista e sovranista

32)
A Israele non resta che rimpiangere Trump, Biden e i suoi democratici sono un disastro per gli ebrei di Israele

33)
Chi va all'osto perde il posto, certo all'osteria può andar bene, ma Israele non è un'osteria e gli ebrei non sono dei beoni e non hanno mai abbandonato il loro amato paese nemmeno per un istante

34)
Il feroce razzismo antisemita dei nazi maomettani impropriamente detti "palestinesi" e la vergogna dell'Occidente euro americano, politicamente corretto e sinistrato, ateo e cristiano, pur esso ferocemente antisemita/antisraeliano che lo sostiene e lo finanzia

35)
I veri palestinesi storici sono gli ebrei e non i nazi maomettani arabi

36)
In Israele la sinistra che ha perso le elezioni vorrebbe impedire alla destra di realizzare il suo programma elettorale con cui ha vinto democraticamente le elezioni, tra cui la fondamentale riforma della giustizia e della Corte Suprema che si è accaparrata il potere politico di controllare, condizionare e limitare l'azione del governo e della maggioranza parlamentare impedendo di fatto l'esercizio democratico della sovranità popolare e la realizzazione della volontà politica della maggioranza che ha vinto le elezioni.

37)
Israele e il mondo non si facciano ingannare dall'opportunismo islamico. Questa fatwa è a difesa degli islamici impropriamente detti "palestinesi" dalla dittatura di Hamas che li maltratta e non certo di Israele e degli ebrei, sui quali il Corano parla chiaro demonizzandoli e incitando all'odio verso di loro, come verso i cristiani e ogni diversamente religioso, areligioso e pensante.


38)
Gli ebrei etnici (di Israele e dell'Occidente) atei, sinistrati e politicamente corretti, sono antisraeliani e filo nazi maomettani, sono peggio dei kapò, quelli dei lagher nazisti.


39)

Io che non sono ebreo ma un ex cristiano divenuto aidolo, non ateo ma aidolo ritengo che gli ebrei religiosi di Israele siano umanamente e civilmente infinitamente migliori dei mussulmani religiosi nazimaomettani impropriamente detti palestinesi.




Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:33 am

1)
Israele terra ebraica da migliaia di anni

Gli ebrei in tutte le terre di Israele (o Palestina) sono la popolazione storio etnica legittima, i legittimi abitanti ed occupanti questa terra; gli altri i cosidetti "odierni palestinesi" siro-egizio arabo nazimaomettani sono in minima parte discendenti delle orde degli invasori arabi islamici e in gran parte sopraggiunti dopo la rinascita dello Stato di Israele nel 1848.


Gli ebrei d'Israele non hanno rubato e occupato alcuna terra altrui e non opprimono nessuno
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 205&t=2825
Gli ebrei d'Israele non hanno rubato e non hanno occupato nessuna terra altrui, nessuna terra palestinese poiché tutta Israele è la loro terra da 3mila anni e la Palestina è Israele e i veri palestinesi sono gli ebrei più che quel miscuglio di etnie legate dalla matrice nazi maomettana abusivamente definito "palestinesi" e tenute insieme dall'odio per gli ebrei e dai finanziamenti internazionali antisemiti.


Israele, il paese degli ebrei, è una buona democrazia e una grande civiltà:
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2157

Democrazia etnica, apartheid e dhimmitudine
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2558


QUELLA RISPOSTA DI BEN GURION VALIDA ANCORA OGGI...
Progetto Dreyfus
https://www.facebook.com/progettodreyfu ... 0515350929
Quando David Ben Gurion ricopriva la carica di Primo ministro israeliano, si reco’ in viaggio negli Stati Uniti per incontrare il presidente Eisenhower, per chiedergli aiuto e sostegno nei primi tempi difficili dello Stato di Israele. John Foster Dulles, allora Segretario di Stato, sfido’ Ben Gurion cosi’:
“Mi dica, Signor Primo Ministro – Chi, voi e il vostro Stato dovreste rappresentare? Gli ebrei della Polonia, o quelli dello Yemen, della Romania, del Marocco, dell’Iraq, della Russia o forse del Brasile? Dopo 2000 anni di esilio, potete onestamente parlare di una sola nazione, e di una sola cultura? Potete parlare di un patrimonio unico, o forse di una sola tradizione ebraica?”
Ben Gurion gli rispose cosi’:
“Ascolti, Signor Segretario di Stato – Circa 300 anni fa, il Mayflower lascio’ l’Inghilterra con i primi coloni che si insediarono in quella che divenne la più grande superpotenza democratica conosciuta come gli Stati Uniti d’America . Ora, mi puo’ fare un favore? – esca per strada, mi trovi 10 bambini americani e chieda loro quanto segue:
1 / Qual era il nome del capitano della Mayflower?
2 / Quanto duro’ l’ultimo viaggio?
3 / che cosa mangiarono i passeggeri?
4 / Quali furono le condizioni di navigazione durante il viaggio?
Sono sicuro converrà che con buone probabilità non sarà possibile ottenere una buona risposta a queste domande. Invece – non 300 ma più di 3.000 anni fa, gli ebrei hanno lasciato il paese d’Egitto. Le chiedo, signor segretario, durante i suoi viaggi in tutto il mondo, di chiedere a 10 bambini ebrei di questi paesi diversi di rispondere a queste domande:
1/ Qual era il nome del capo che porto’ gli Ebrei fuori dall’Egitto?
2/ Quanto tempo ci volle prima di arrivare nella Terra di Israele?
3/ Che cosa mangiarono durante la traversata del deserto?
4/ Che successe quando si trovarono di fronte al mare?
Una volta ottenute le risposte a queste domande, vi esorto a riconsiderare attentamente la domanda che mi ha fatto”
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Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:34 am

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Re: Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:34 am

2)
Gerusalemme capitale di Israele da miliaia di anni


Gerusalemme capitale storica sacra e santa di Israele, terra degli ebrei da almeno 3 mila anni.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2472


Bergoglio l'antisemita occulto che nega agli ebrei la loro capitale Gerusalemme
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2848
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674
Nella sua visita ai pochi cristiani discriminati del Marocco e al sue Re maomettano, Bergoglio dichiara la sua "santa" alleanza con l'Islam contro gli ebrei e Israele, negando loro Gerusalemme come capitale.
La negazione non è esplicita ma indiretta contenuta nell'affermazione che Gerusalemme dovrebbe essere patrimonio comune dell’umanità e soprattutto per i fedeli delle tre religioni monoteiste, come luogo di incontro e simbolo di coesistenza pacifica, in cui si coltivano il rispetto reciproco e il dialogo; affermazione dove si omette appunto di sottolineare che la città oltre a ciò è anche luogo storico e capitale dell'etnia o popolo ebraico e del suo stato nazionale di Israele.


Gerusalemme è la città santa degli ebrei e la capitale del loro paese e stato nazionale che è Israele da circa 3000 anni.
Gerusalemme è la città santa e storico politica anche degli ebrei cristiani in quanto ebrei, ed è la città santa anche dei cristiani non ebrei ma non è la loro capitale storico politica in quanto non ebrei.
I cristiani non ebrei hanno il dovere di rispettare Gerusalemme come capitale storico politica degli ebrei e gli ebrei cristiani hanno il dovere di rispettare Gerusalemme come la città santa e la capitale storico politica degli ebrei non cristiani che sono gli ebrei tradizionali. la stragrande maggioranza degli ebrei e per il fatto fondamentale che Gesù Cristo era un ebreo a tutti gli effetti, vissuto da ebreo e morto da ebreo ucciso dagli invasori romani in quanto ebreo che si opponeva a suo modo al dominio imperiale romano.
Per quanto riguarda i moamettani o gli islamici arabi e non, essi vanno considerati storicamente come invasori violenti e senza alcun rispetto per gli ebrei e per i cristiani (ebrei e non), e in quanto tali e per la loro totale mancanza di rispetto verso gli ebrei (Israele e Gerusalemme) non hanno alcun titolo e alcun diritto per rivendicare Gerusalemme come terra e città santa islamica, primo perché non rispettando si perde il diritto al rispetto altrui, poi perché l'Islam non ha nulla di santo per la buona umanità e la civiltà del bene ed è un male e un pericolo per l'umanità intera da sempre, specialmente per gli ebrei di Israele e di Gerusalemme che i nazimaomettani impropriamente detti palestinesi vorrebbero sterminare e distruggere.
Il 999,99/x mille dei cristiani della terra è di etnia non ebraica che ha da sempre il suo proprio paese/nazione/stato con la sua capitale storica e non ha certo bisogno di espropriare gli ebrei della loro patria e della loro capitale; che i cristiani rispettino gli ebrei, il loro paese Israele e la loro capitale millenaria Gerusalemme.



“L’Italia non riconosce Gerusalemme come capitale di Israele”

PublicPolicy
27 marzo 2023

https://www.publicpolicy.it/litalia-non ... 98171.html

“Sulla richiesta di riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, la posizione dell’Italia è coerente con quella comune dell’Unione europea. Essa riconosce l’aspirazione di entrambe le parti ad avere la propria capitale a Gerusalemme, in linea con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Le risoluzioni numero 242 e 2334 sanciscono l’inaccettabilità di qualsiasi modifica unilaterale alle linee di demarcazione dopo il 4 giugno 1967. Per questo, l’Italia non riconosce l’annessione ad Israele di Gerusalemme Est, né riconosce Gerusalemme come capitale di Israele. La posizione italiana è stata ribadita, da ultimo, dal presidente del Consiglio Meloni nell’incontro a Roma con il primo ministro di Israele Netanyahu il 10 marzo scorso”.

Lo ha detto il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli (FdI), rispondendo la scorsa settimana in commissione Esteri alla Camera a un’interrogazione a firma Laura Boldrini (Pd).

“Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Tajani ha trasmesso lo stesso messaggio nel corso degli incontri istituzionali avuti durante la sua visita in Israele dal 12 al 14 marzo scorso. L’Italia – ha sottolineato Cirielli – vuole essere il migliore amico di Israele in Europa, ma con l’Europa vogliamo lavorare per una pace secondo la formula ‘due popoli, due Stati’. E nel quadro di questa formula, andrà considerato anche il tema della capitale di Israele”.

“L’Italia intende contribuire al rilancio del processo di pace. Il Governo ha rivolto – e continuerà a rivolgere – l’appello a entrambe le parti a evitare ogni azione che possa ulteriormente deteriorare le condizioni essenziali per la realizzazione di una soluzione a due Stati. L’invito a tenere una linea di moderazione è funzionale all’obiettivo di rilanciare il dialogo politico e riportare le parti al tavolo negoziale. L’Italia ha ribadito il proprio impegno a favorire ogni processo politico tra Israele e Autorità palestinese, per riprendere un sentiero di dialogo e fiducia reciproca”.
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Re: Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:35 am

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Re: Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:35 am

3)
Demografia storica d'Israele



Demografia storica ed etnica in Giudea, Palestina, Israele lungo i millenni
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2774



Gli ebrei d'Israele non hanno rubato e occupato alcuna terra altrui e non opprimono nessuno
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 205&t=2825
Gli ebrei d'Israele non hanno rubato e non hanno occupato nessuna terra altrui, nessuna terra palestinese poiché tutta Israele è la loro terra da 3mila anni e la Palestina è Israele e i veri palestinesi sono gli ebrei più che quel miscuglio di etnie legate dalla matrice nazi maomettana abusivamente definito "palestinesi" e tenute insieme dall'odio per gli ebrei e dai finanziamenti internazionali antisemiti.


Durante i secoli delle crociate (anni dal 1095 al 1291) in Israele (o Palestina) non mancavano gli ebrei
(quantunque espropriati della sovranità politica e ridotti alla dhimmitudine)
https://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Crociate

L'assedio di Gerusalemme, durato dal 7 giugno al 15 luglio 1099, fu il momento culminante e decisivo della Prima Crociata. Sotto la guida di Goffredo di Buglione e Raimondo IV di Tolosa, i crociati riuscirono, dopo un breve assedio, a conquistare la città e ad impadronirsi dei luoghi sacri della religione cristiana.
https://it.wikipedia.org/wiki/Assedio_d ... emme_(1099)
Dopo aspri combattimenti all'interno della città contro la guarnigione egiziana, i crociati occuparono e devastarono i luoghi sacri della religione islamica presenti a Gerusalemme e schiacciarono brutalmente ogni resistenza, massacrando sommariamente combattenti e civili musulmani ed ebrei, compresi vecchi, donne e bambini.
La conquista di Gerusalemme completò con uno straordinario successo la Prima Crociata e permise la costituzione nel Vicino Oriente degli stati latini cristiani.
...
La cronaca di Ibn al-Qalanisi afferma che i difensori ebrei, che avevano combattuto fianco a fianco con i soldati musulmani nella difesa della città, si ritirarono non appena i crociati aprirono una breccia nelle mura esterne, cercando rifugio nella loro sinagoga, ma i "Franchi la bruciarono sopra le loro teste", uccidendo tutti coloro che erano dentro. I crociati accerchiarono l'edificio in fiamme cantando "Cristo, Ti adoriamo!". Documentazione proveniente dalla Geniza del Cairo indica che alcuni degli ebrei catturati riuscirono a riparare ad Ascalona dietro riscatto pagato dalla locale comunità ebraica.
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Re: Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:36 am

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Re: Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:37 am

4)
Romani invasori di Israele, sterminatori di ebrei e uccisori dell'ebreo Gesù Cristo



Ecco il demenziale racconto dei nostalgici dell'Impero romano
https://www.romanoimpero.com/2017/06/ma ... raele.html

MASADA (Israele)
Giuseppe applicò furbescamente la profezia proprio a Vespasiano, che del resto era il suo datore di lavoro: «Questa gli ebrei la intesero come se alludesse a un loro connazionale, e molti si sbagliarono nella sua interpretazione, mentre la profezia in realtà si riferiva al dominio di Vespasiano, acclamato imperatore in Giudea».
L'impero romano si impose violentemente con le guerre in un mondo che sembrava un game di "Mangi o vieni mangiato" I paesi confinanti in particolare, essendo per lo più tribali, e quindi nomadi, vivevano di invasioni e razzie. Si uccidevano gli abitanti, si incendiavano le case, si rubavano gli armenti, le riserve di grano e i tesori dei templi, poi via verso la propria terra.
Ai romani non restava che sottomettere queste terre, per poi romanizzarle, cioè farle vivere in cittadine ben costruite con i fori, i tribunali, i mercati, le scuole, i templi, i porticati, i giardini e le favolose terme. Dopo un po' di anni le popolazioni scoprivano che quel modo di vivere era molto confortevole. Tutti studiavano il latino e potevano commerciare con tutti paesi perchè tutti parlavano latino e si scambiavano merci.

RICOSTRUZIONE DI MASADA
Ma con i giudei la cosa non funzionò, perchè il loro monoteismo e il loro dominio assoluto su mogli e figli, che erano trattati come schiavi, facevano temere qualsiasi cambiamento seppure in meglio. Poco importava se le città erano splendide e ben servite, se i cittadini erano colti e ricchi. La legge di Dio era molto più importante, non si potevano adorare altri Dei accanto al Dio unico.
Del resto tutte le religioni monoteiste non hanno mai sopportato la presenza di altri Dei, e non sopportano neppure Dei unici, cioè non solo combattevano il politeismo ma nemmeno un monoteismo che non fosse identico al loro. Le guerre di religione le hanno fatte sempre i monoteisti, e ne hanno fatte tante.
La rivolta del popolo giudaico contro la dominazione di Roma iniziò sotto il regno di Nerone, nell’autunno del 66 d.c. Per domare i rivoltosi venne inviato il comandante delle forze romane Vespasiano, bravissimo generale e molto amato dalle truppe, il quale venne proclamato imperatore dai suoi, mentre stava iniziando l’assedio di Gerusalemme. Fu pertanto costretto ad interrompere le operazioni per raggiungere al più presto Roma.
Il comando fu affidato allora al figlio Tito, altrettanto amato e stimato dai soldati, che riprese l’azione militare portando a termine la conquista della città in una battaglia sanguinosa che comportò la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Di rivolte giudaiche in realtà ce n'erano state molte, tanto è vero che il Messia sperato non era per gli ebrei il portatore di un'etica nuova, ma il capo della rivolta contro i romani.

I COLOMBARI DI MASADA
Infatti i romani crocifissero il Cristo non perchè sovvertitore religioso, di questo non gliene poteva importare di meno, del resto all'epoca di messia a Gerusalemme ce n'erano una ventina, ma perchè i sacerdoti giudei l'avevano indicato come un rivoltoso con largo seguito. I romani ci avevano creduto, che potevano saperne degli inghippi e delle guerre di religione se loro non ne avevano mai avute?

Poichè anche Tito era un ottimo generale, vinse la “guerra judaica” e rientrò a Roma, dove nel 71 d.c. celebrò con il padre un grandioso trionfo, di cui resta il ricordo nel celebre Arco di Tito. Non c'è da meravigliarsi che Tito osasse distruggere il tempio di Israele, perchè i giudei avevano distrutto i magnifici templi che i romani avevano lì edificati.
Del resto dal deserto popolato da ribelli esaltati, profeti deliranti (se dicevano cose diverse almeno la maggior parte delirava), serpenti e scorpioni velenosi, i romani non potevano andarsene a mani vuote. Per cui si ripresero il bottino trafugato dagli ebrei dai templi romani e vi aggiunsero il ricchissimo bottino del Tempio di Salomone. E siccome non ne potevano più di combattere in quel deserto, gli spianarono pure il grande tempio, lasciandogli solo un muro dove piangere (che da allora si chiamò il muro del pianto).
Poichè però restavano altri rivoltosi, i cosiddetti “sicari”, un nome che già dice tutto, se è diventato termine tristemente famoso nel nostro vocabolario, che si erano impadroniti di alcune fortezze fra cui Masada imprendibile per i romani. Venne così inviato a provvedere il comandante Lucilio Basso, e alla morte di questi, il generale Flavio Silva, che vinse alla fine ogni resistenza.
A Masada si erano rifugiati gli ebrei ribelli di Eleazar ben Yair, prprio quelli che avevano innescato la rivolta giudaica a Gerusalemme. E da questa base inespugnabile avevano continuato la guerriglia per due anni. Fin quando le aquile imperiali non tornarono su quei luoghi imponendo la pax romana.
Rimase celebre l’espugnazione dell’ultima roccaforte rimasta in mano ai ribelli: Masada, che significa "fortalezza" in ebraico e si trattava in effetti di una fortezza formidabile costruita su uno sperone di roccia nei pressi del Mar Morto. corona di un ripido altopiano immerso nel deserto della Giudea.


Questa fortezza fu teatro di uno degli sviluppi più inquietanti della grande rivolta ebraica che scosse questa zona arida del Medio Oriente tra il 66 e il 73. È interessante notare, e anche se il sito è oggi più brutto e triste di una cripta ammuffita, Masada fu inizialmente un bellissimo palazzo d'estate ordinato costruito da Erode il Grande tra il 31 e il 37 a.c. Essendo ad altezza elevata si godeva di un certo fresco pur trovandosi in pieno deserto, ed Erode si sa, non badava a spese.

GIUSEPPE FLAVIO
Giuseppe Flavio nacque tra il 37 e il 38 d.c., fu sacerdote a Gerusalemme e a 30 anni circa guidò delle truppe in rivolta contro l’esercito romano (66 d.c). Dopo quattro anni di guerra che si concluse con la distruzione di Gerusalemme e del suo tempio, Giuseppe ottenne di lavorare per i romani come storico presso Vespasiano (il futuro imperatore) a Roma.
Il che fa capire un po' il tipo, se poi se ne guarda il ritratto ricorda molto Sauroman nel Signore degli Anelli. Insomma un colpo al cerchio e uno alla botte: da un lato magnificò i romani e dall'altro santificò gli ebrei in un gesto eroico.
Tra il 75 e il 79 d.c. scrisse il libro “Guerra giudaica” , dove non solo descrisse le gesta belliche a cui anch'egli aveva partecipato, ma anche la profezia sul Messia. Giuseppe Flavio sostiene che il vero motivo che aveva indotto gli ebrei alla guerra fu l’attesa del Messia così come era attestato dalle Scritture:
«Ma quello che incitò maggiormente alla guerra fu un’ambigua profezia, ritrovata ugualmente nelle sacre Scritture, secondo cui in quel tempo “uno” proveniente dal loro paese sarebbe diventato dominatore del mondo» .
Lo storico Giuseppe Flavio racconta che Flavio Silva adottò una soluzione incredibile, facendo costruire un enorme terrapieno che consentiva di attaccare con le macchine da guerra la fortezza non più dal basso, ma sullo stesso piano. Vistosi perduti, la notte prima dell’assalto gli assediati, su ordine del loro capo Eleazar, decisero di uccidersi tutti, comprese donne, vecchi e bambini in modo da non cadere prigionieri dei Romani.
Segue il racconto di come ognuno dovesse uccidere i suoi cari e come poi fu sorteggiato chi doveva uccidere gli altri. L’ultimo doveva uccidersi chiedendo perdono a Dio perché il suicidio era peccato per la religione ebraica, era l’aprile del 73 d.c.. Ma l'eccidio di tutti gli altri invece non lo era? (Misteri della fede).
Capita poi che gli scavi dell’anfiteatro di Urbisaglia, cittadina in provincia di Macerata, rivelano diverse iscrizioni da cui risulta che Flavio Silva originario di questa città, fece costruire a, proprie spese, l’edificio a beneficio dei concittadini.
Si tratta di Lucius Flavius Silva Nonius Bassus. Ai generali vincitori erano riservati solo gli ornamenta triumphalia, cioè tutti gli onori che avrebbe ottenuto un vincitore, con l’esclusione della sfilata che era riservata agli Imperatori e ai loro figli.
Poiché questi ultimi avevano già celebrato il trionfo, l’imperatore volle comunque ricompensare adeguatamente il generale vincitore della resistenza ebraica e di Masada. Infatti come rivelano le epigrafi di Urbisaglia, lo innalzò cioè al rango dei “patrizi”, e lo compensò con tanto denaro da permettere a Flavio Silva di regalare un anfiteatro ai suoi concittadini.



La prima guerra giudaica fu combattuta tra l'Impero romano ed Ebrei ribelli.
https://it.wikipedia.org/wiki/Prima_guerra_giudaica
Iniziò con una ribellione degli Ebrei nel 66, che riuscirono a infliggere una pesante sconfitta ai Romani e proseguì fino al 70, anno in cui le legioni di Tito entrarono a Gerusalemme dopo un lungo assedio, che si concluse con la distruzione del Secondo Tempio. L'ultimo episodio collegato alla guerra fu l'assedio di Masada, una piazzaforte ebraica che cadde in mani romane solo nel 73.
I rapporti tra Romani ed Ebrei iniziarono a incrinarsi nel 40: in quell'anno, secondo Filone di Alessandria, l'imperatore Caligola avrebbe tentato di far collocare una statua con le sue fattezze nel tempio di Gerusalemme, sostenendo di essere un dio e pretendendo di essere venerato; chi si fosse opposto sarebbe stato mandato a morte. All'ordine imperiale si sarebbero opposti i Giudei, comunicando al legato di Siria che Caligola avrebbe dovuto annientare l'intero popolo - in quanto la legge e i costumi vietavano di porre nel Tempio immagini di divinità.
Seguì la morte di Caligola nel 41; successive opere, come il Quarto libro dei Maccabei, parlavano di resistenza civile e non armata all'oppressione. Dopo il 44, secondo Giuseppe Flavio, furono altre le cause: il malgoverno dei prefetti romani, come Lucceio Albino e Gessio Floro, e la crescente avversione all'aristocrazia laica e sacerdotale sempre più corrotte. Tali condizioni avrebbero accresciuto la certezza di essere nel periodo di tribolazione premessianica (si veda Libro di Daniele in special modo) con il manifestarsi di numerosi profeti ritenuti mendaci.


Alla dominazione romana seguirono secolo di altre dominazioni straniere: bizantina, araba, crociata, mamelucca, ottomana e britannica.
Ambasciata di Israele in Italia
https://embassies.gov.il/rome/AboutIsra ... niera.aspx

Il Dominio Bizantino (313-636)
Verso la fine del IV secolo, in seguito all'adozione del Cristianesimo da parte dell’imperatore Costantino (313) e alla fondazione dell’Impero Bizantino, la Terra d’Israele divenne un paese prevalentemente cristiano. Furono costruite chiese in luoghi considerati sacri a Gerusalemme, Betlemme e in Galilea, e furono fondati monasteri in varie parti del paese.
Gli ebrei furono privati della loro precedente relativa autonomia, come pure del diritto di occupare cariche pubbliche e fu loro vietato di entrare a Gerusalemme, fatta eccezione per un giorno all’anno (Tisha b’Av – il nove del mese di Av), per piangere la distruzione del Tempio.
L’invasione persiana del 614 fu sostenuta dagli ebrei, ispirati da speranze messianiche di liberazione. In segno di gratitudine per il loro sostegno fu loro accordata l’amministrazione di Gerusalemme, un interludio che durò appena tre anni. In seguito, l’esercito bizantino riconquistò la città (629) ed espulse nuovamente i suoi abitanti ebrei.

Il Dominio Arabo (636-1099)
La conquista araba del Paese avvenne quattro anni dopo la morte del profeta Maometto (632) e durò oltre quattro secoli, con il dominio di califfi, dapprima da Damasco e in seguito da Baghdad e dall’Egitto. All’inizio l’insediamento ebraico a Gerusalemme fu rinnovato e alla comunità ebraica fu concesso il normale status di protezione riconosciuto ai non-musulmani sotto dominio islamico, con la salvaguardia della loro vita, delle proprietà e della libertà di culto, in cambio del pagamento di un testatico e di tasse sui terreni.
Le successive restrizioni contro i non-musulmani (717), tuttavia, ebbero effetto anche sulla condotta pubblica degli ebrei, così come sulla loro osservanza religiosa e sul loro status legale. L’imposizione di pesanti tasse sui terreni agricoli costrinse molti a spostarsi dalle aree rurali verso cittadine dove le loro condizioni economiche difficilmente potevano migliorare, mentre l’aumento della discriminazione sociale ed economica spingeva altri ad abbandonare il paese. Verso la fine dell’XI secolo, la comunità ebraica nella Terra era considerevolmente diminuita ed aveva perso una gran parte della sua coesione organizzativa e religiosa.

I Crociati (1099-1291)
Per i successivi 200 anni, il paese fu dominato dai Crociati i quali, seguendo l’appello di Papa Urbano II, giunsero dall’Europa per riprendere la Terra Santa dalle mani degli "infedeli". Nel Luglio 1099, dopo un assedio durato cinque settimane, i Cavalieri della Prima Crociata e le loro tumultuose armate, conquistarono la città di Gerusalemme, massacrandone la maggior parte degli abitanti non cristiani. Barricati nelle loro sinagoghe, gli ebrei difesero il loro quartiere, soltanto per finire bruciati a morte o venduti come schiavi.
Nei pochi decenni che seguirono, i Crociati estesero il loro potere al resto del paese, in parte per mezzo di accordi e trattati, ma principalmente attraverso sanguinose vittorie militari. Il Regno Latino dei Crociati era di fatto il dominio di una minoranza di conquistatori confinati principalmente in città fortificate e in castelli.
Quando i Crociati aprirono vie di trasporto dall’Europa, iniziarono a essere popolari i pellegrinaggi in Terra Santa e, allo stesso tempo, un crescente numero di ebrei cercò di fare ritorno alla propria patria. Documenti del periodo riportano che trecento rabbini provenienti dalla Francia e dall’Inghilterra arrivarono in gruppo, insediandosi alcuni ad Acco (Acre) ed altri a Gerusalemme.
Dopo la sconfitta dei Crociati per opera dell’esercito musulmano sotto il comando di Saladino (1187), agli ebrei venne nuovamente accordata una certa misura di libertà che comprendeva il diritto di vivere a Gerusalemme. Sebbene i Crociati avessero riconquistato un punto di appoggio nel paese dopo la morte di Saladino (1193), la loro presenza fu limitata ad una serie di castelli fortificati.
L’autorità dei Crociati nella Terra ebbe la sua fine con la definitiva sconfitta (1291) a opera dei Mamelucchi, una classe militare musulmana salita al potere in Egitto.

La Dominazione Mamelucca (1291-1516)
Il Paese sotto il dominio dei Mamelucchi divenne una provincia isolata governata da Damasco. Acco, Giaffa ed altri porti vennero distrutti per timore di nuove crociate, e tanto il commercio marittimo quanto quello terrestre vennero interrotti. Alla fine del Medio Evo, le città del paese erano praticamente in rovina, la maggior parte di Gerusalemme era abbandonata e la piccola comunità ebraica era afflitta dalla povertà.
Il periodo del declino mamelucco fu oscurato da capovolgimenti politici ed economici, da piaghe, da invasioni di locuste e da devastanti terremoti.

La Dominazione Ottomana (1517-1917)
Dopo la conquista ottomana nel 1517 il Paese fu diviso in quattro distretti assegnati amministrativamente alla provincia di Damasco e governati da Istanbul. All’inizio del periodo ottomano vi erano nel paese circa mille famiglie ebraiche, principalmente a Gerusalemme, Nablus (Shekem) Hebron, Gaza, Safed (Tzfat) e nei villaggi della Galilea. La comunità comprendeva discendenti degli ebrei che avevano sempre vissuto nel Paese, ma anche emigranti dal nord Africa e dall’Europa.
Un governo ordinato, fino alla morte (1566) del Sultano Solimano il Magnifico, portò dei miglioramenti e stimolò l’immigrazione ebraica. Alcuni dei nuovi venuti si insediarono a Gerusalemme, ma la maggioranza si in dirizzò a Safed, dove, verso la metà del XVI secolo, la popolazione ebraica era aumentata fino a raggiungere circa 10.000 persone e la cittadina era divenuta un fiorente centro tessile, sede anche di un’intensa attività intellettuale.

In questo periodo lo studio della Kabbalà (il misticismo ebraico) ebbe grande fioritura e commentari contemporanei della legge ebraica, così come veniva codificata nello Shulchàn Arùch, si diffusero in tutta la Diaspora, provenienti dalle case di studio di Safed.
Con il graduale declino qualitativo del dominio ottomano, il Paese soffrì di un diffuso stato di trascuratezza. Verso la fine del XVIII secolo la maggior parte del terra era posseduta da proprietari che non vi risiedevano ed era affittata a contadini locatari in miseria, mentre la tassazione era tanto paralizzante quanto capricciosa. Le grandi foreste della Galilea e della catena montuosa del Carmelo vennero disboscate, la palude e il deserto invasero la terra coltivabile.
Il XIX secolo vide l’arretratezza medievale cedere gradualmente il passo ai primi segnali del progresso, con varie potenze esterne che manovravano per conquistare una posizione, spesso attraverso attività missionarie. Studiosi inglesi, francesi ed americani promossero campagne di studio di archeologia biblica, mentre Gran Bretagna, Francia, Russia, Austria e Stati Uniti aprirono i loro consolati a Gerusalemme. Navi a vapore iniziarono a navigare regolarmente fra il Paese e l’Europa, furono installati contatti postali e telegrafici, fu costruita la prima strada che metteva in comunicazione Gerusalemme e Jaffa. La rinascita del Paese come crocevia per il commercio di tre continenti fu accelerata dall’apertura del Canale di Suez.
Di conseguenza la situazione degli ebrei del paese andò gradualmente migliorando e il loro numero crebbe considerevolmente. Verso la metà del secolo le condizioni di sovrappopolazione della città di Gerusalemme infra moenia, spinsero gli ebrei a costruire il primo quartiere al di fuori di esse (1860) e, nel successivo quarto di secolo, ad aggiungerne altri sette, formando così il nucleo di quella che sarebbe divenuta la città nuova. Verso il 1880 Gerusalemme aveva una netta maggioranza ebraica. Furono acquistati in tutto il paese terreni coltivabili, furono fondati nuovi insediamenti rurali e la lingua ebraica, per lungo tempo relegata alla liturgia e alla letteratura, fu portata a nuova vita. Si era così venuto a creare lo scenario per la fondazione del movimento Sionista.
Sionismo, Il movimento di liberazione nazionale del popolo ebraico, prende il proprio nome dalla parola Sion, il tradizionale sinonimo per Gerusalemme e per la Terra d’Israele. L’idea del Sionismo - la redenzione del popolo ebraico nella sua patria ancestrale - è radicata nel continuo ardente desiderio e nel profondo attaccamento alla Terra d’Israele che sono stati parte integrante dell’esistenza ebraica nella Diaspora nel corso dei secoli.
Il Sionismo politico emerse come reazione alla continua oppressione e persecuzione degli ebrei nell’Europa Orientale e alla crescente delusione nei confronti dell’emancipazione nell’Europa Occidentale, la quale non aveva né posto fine alla discriminazione, né condotto all’integrazione degli ebrei nelle società locali. Il movimento trovò espressione formale nella fondazione dell’Organizzazione Sionista (1897) al Primo Congresso Sionista, riunito da Theodor Herzl a Basilea in Svizzera. Il programma del Movimento Sionista conteneva elementi sia ideologici sia pratici, volti a promuovere il ritorno degli ebrei nel Paese, e a facilitare la rinascita sociale, culturale, economica e politica della vita nazionale ebraica, ottenendo un focolare per il popolo ebraico nella sua patria storica, riconosciuto internazionalmente e sicuro legalmente, ove gli ebrei sarebbero stati liberi da persecuzioni e in grado di sviluppare la propria vita e identità.
Ispirati dall’ideologia sionista, arrivarono nel Paese, alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX, due grandi flussi di ebrei provenienti dall’Europa dell’est. Decisi a risanare la propria patria attraverso il lavoro della terra, questi pionieri bonificarono campi sterili, costruirono nuovi insediamenti e posero le fondamenta per quella che sarebbe poi diventata un’economia agricola fiorente.
I nuovi arrivati si trovarono ad affrontare condizioni estremamente dure, mentre l’atteggiamento dell’amministrazione ottomana era ostile e oppressivo, le comunicazioni e i trasporti erano rudimentali e insicuri, le paludi provocavano la mortale malaria e il terreno stesso soffriva di secoli d’abbandono. Le vendite di terreni furono limitate e le costruzioni vennero proibite in mancanza di uno speciale permesso che poteva essere ottenuto solo a Istanbul. Queste difficoltà intralciarono lo sviluppo del Paese, ma non lo fermarono. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale (1914), la popolazione ebraica nel Paese era di 85.000 persone contro le 5.000 dell’inizio del 1500.
Nel Dicembre del 1917, le forze britanniche sotto il comando del Generale Allenby fecero il loro ingresso a Gerusalemme, ponendo fine a 400 anni di dominazione ottomana. La Legione ebraica, con tre battaglioni che avevano al loro servizio migliaia di volontari ebrei, era allora una parte integrante delle forze armate britanniche.

La Dominazione Britannica (1918-1948)
Nel Luglio 1922 la Lega delle Nazioni affidò alla Gran Bretagna il Mandato per la Palestina (il nome con il quale era allora noto il Paese). Riconoscendo “il legame storico del popolo ebraico con la Palestina” la Gran Bretagna fu chiamata a facilitare la costituzione di un focolare nazionale ebraico in Palestina - Eretz Israel (Terra d’Israele). Due mesi più tardi, nel Settembre 1922, il Consiglio della Lega delle Nazioni e la Gran Bretagna decisero che i provvedimenti per la costituzione di una patria nazionale ebraica non avrebbero riguardato l’area ad est del fiume Giordano, che costituiva i tre quarti del territorio compreso nel Mandato e che sarebbe poi in seguito divenuto il Regno hascemita di Giordania.

Immigrazione
Spinte dal Sionismo e incoraggiate dalla “simpatia per le aspirazioni del Sionismo ebraico” della Gran Bretagna, secondo quanto comunicato dal Segretario agli Esteri Lord Balfour (1917), fra il 1919 e il 1939 giunsero nel Paese ondate successive di immigranti, ognuna delle quali contribuì a differenti aspetti dello sviluppo della comunità ebraica. Circa 35.000 persone che giunsero tra il 1919 e il 1923, principalmente dalla Russia, influenzarono fortemente il carattere e l’organizzazione della comunità per gli anni a venire.
Questi pionieri gettarono le basi di un’ampia infrastruttura sociale ed economica, svilupparono l’agricoltura, fondarono forme comunitarie d'insediamento rurale uniche nel loro genere - il Kibbutz e il Moshav - e fornirono la forza lavoro per la costruzione di case e strade.
Il successivo arrivo di circa 6o.ooo immigranti, che giunsero principalmente dalla Polonia fra il 1924 e il 1932, fu prezioso per lo sviluppo e l’arricchimento della vita urbana. Questi immigranti andarono a stabilirsi principalmente a Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme, dove impiantarono piccole attività, imprese di costruzioni e industrie leggere.
L’ultima grande ondata di immigrazione prima della Seconda Guerra Mondiale, che ammontò a circa 165.000 persone, ebbe luogo negli anni ‘30 a seguito della presa di potere di Hitler in Germania. I nuovi arrivati, molti dei quali erano professionisti e accademici, costituirono il primo massiccio afflusso dall’Europa Occidentale e Centrale. La loro istruzione, le loro capacità e la loro esperienza migliorarono le comodità nelle città e le campagne, e ampliarono la vita culturale della comunità.

Amministrazione
Le autorità del Mandato Britannico garantirono alle comunità ebraica ed araba il diritto di condurre i loro propri affari interni. Facendo uso di questo diritto, la comunità ebraica, nota con il nome di Yishuv, elesse (1920) un organismo di autogoverno, basato su una rappresentanza partitica, che si radunava annualmente per rivedere le proprie attività e per eleggere il Consiglio Nazionale (Vaad Leumi) allo scopo di mettere in atto la sua politica e i programmi approvati. Finanziata da fonti locali e da fondi raccolti dall’Ebraismo mondiale, fu sviluppata e mantenuta una rete nazionale di servizi educativi, religiosi, sanitari e sociali. Nel 1922, secondo quanto stipulato nel Mandato, veniva costituita una 'Agenzia Ebraica', perché rappresentasse il popolo ebraico di fronte alle autorità britanniche, a governi stranieri e a organizzazioni internazionali.


Gli assassini dell’ebreo Gesù Cristo - I romani
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... =176&t=342
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... dtS1k/edit


L'orrore dei cristiani antisemiti e filo nazi maomettani
L'orrore dei cristiani antiebrei e pronazismo islamico
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2172
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Dalla parte degli ebrei e di Israele che è la loro terra

Messaggioda Berto » ven feb 17, 2023 10:37 am

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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