Gesù Cristo era ebreo e Israele è la terra degli ebrei

Re: Gesù Cristo era ebreo e Israele è la terra degli ebrei

Messaggioda Berto » mar dic 10, 2019 2:27 pm

Gesù, ebreo
8 dicembre 2019
Lisa Palmieri Billig

http://www.italiaisraeletoday.it/gesu-e ... trs4lJfuL0

Le parole pronunciate a Trieste il 18 novembre da un Consigliere Comunale di Forza Nuova (ed ex-Lega), “Mi sento offeso come cattolico” perché Lilliana Segre aveva detto che “Gesù era ebreo”, più che suscitare stupore per l’ignoranza totale della storia della propria religione, ci manda un segnale di allarme sullo stato generale di conoscenza delle origini del cristianesimo e il suo profondo radicamento nell’ebraismo.

Ha scritto Corrado Augias su La Repubblica il 30 novembre: “È accaduto più volte anche a me: se in pubblico si afferma che Gesù era un ebreo, figlio di ebrei, morto da ebreo, si notano a volte reazioni di evidente sconcerto. Eppure, le Scritture sono chiare: Gesù otto giorni dopo la nascita viene circonciso, siglando così secondo la Torah (la Legge) il suo patto con il Santo Benedetto”.

E don Giuliano Savina, direttore per l’ecumenismo della Cei, che ha appena pubblicato un libro attualissimo “Formare la coscienza per affinare lo sguardo. L’urgenza permanente di una catechesi confessionale ecumenica e interreligiosa”, durante un’intervista a Vatican Insider del 12 settembre 2018 ci ha raccontato che quando era parroco a Milano i suoi parrocchiani sono ripetutamente rimasti “scioccati” quando rivelava loro la ovvia, risaputa verità che “Gesù non era un Cristiano, non è mai entrato in una chiesa. Era un Ebreo e frequentava la sinagoga”. Per poi proporre: “Anche noi visiteremo la sinagoga per sperimentare il modo in cui Gesù praticò la sua fede”.

Possiamo infatti affermare che queste avvilenti attestazioni di profonda ignoranza religiosa e storica segnalano non solo il basso livello culturale di alcuni parlamentari di certi partiti, che si estende trasversalmente a tutti i partiti politici italiani, ma toccano anche larghe fette della popolazione generale. Tra i tanti commenti che abbiamo sentito dopo la notizia di Trieste, c’è anche una surreale conversazione sentita al bar, “Ma certo che Gesù non era ebreo – era palestinese!” . Dice don Giuliano, “’Nostra Aetate’ e tutti i documenti successivi scritti dalla Chiesa cattolica per combattere l’antisemitismo e rafforzare i legami tra le due religioni fraterne sono rimasti sui libri a raccogliere polvere invece di essere tradotti nella vita quotidiana del le persone”.

Il quarto paragrafo del documento Conciliare “Nostra Aetate” di cui ricorre il cinquantacinquesimo anniversario l’anno prossimo prometteva l’inaugurazione di una nuova era di fratellanza e comprensione reciproca, ma mentre ai livelli alti delle gerarchie religiose sono stati fatti grandissimi passi in avanti, evidentemente i contenuti non sono penetrati con uguale vigore al livello base dei credenti, al “popolo”; i pregiudizi antisemiti che in questi giorni cerchiamo con tanto impegno di combattere riemergono anche a causa di un profondo analfabetismo storico e religioso.

Certo, i pregiudizi di origine teologica sono solo una espressione tra i tanti pregiudizi e le innumerevoli frottole antisemite che circolano intorno al bisogno eterno di trovare un capro espiatorio per sfogare le proprie rabbie, i malumori per l’economia, la burocrazia, e la mancanza generale di fiducia e speranza per un futuro migliore.

Esistono perfino professori di filosofia di rinomate università che per decenni hanno insegnato la “verità” delle nefandezze contenute nel riconosciuto falso storico inventato ad arte dal governo dello Czar della Russia nei primi anni del novecento per incolpare gli ebrei di un fantomatico complotto per dominare il mondo intero, “i Protocolli dei Savi di Sion”, un libro che costituisce la fonte primaria di tutte le teorie complottistiche contro gli ebrei e la propaganda fascista e neonazista che portò nel secolo scorso all’orrore della “Soluzione Finale” e che oggi circola liberamente in Italia e in molti Stati Arabi dov’è addirittura un “best seller”, soggetto di popolari Soap televisive e che abbiamo sentito citato come testo credibile perfino al livello universitario e all’interno del Parlamento Italiano.

Segnalato un suo tweet al rettore dell’università da un giornalista attento ai social media, questo “Professore” è finalmente stato costretto a porre fine alla sua abominevole “attività” (ma quanti giovani menti ingenue avrà avvelenato in questi anni?).

Oggi sono riemerse ragnatele multiformi di antisemitismo, ma come coraggiosamente riconosciuto dai grandi protagonisti del Concilio Vaticano II, “l’insegnamento del disprezzo” praticato ai fedeli del cristianesimo ha per quasi duemila anni predisposto le menti ad accettare senza dubbio alcuno tutte le altre sprezzanti menzogne sul popolo e la fede dal quale è nato Gesù, i cui principi etici ancora oggi rappresentano il fondamentale corpus morale di ambedue queste religioni fraterne.

Il saggista e scrittore Wlodek Goldkorn ha scritto recentemente (su “L’Espresso”) “…e gli ebrei finiscono condannati perché il cristianesimo stenta a riconoscere per lunghi secoli le proprie radici giudaiche, anzi per esistere ne deve prendere le distanze.”

A dire il vero, molti passi significativi si stanno facendo, sebbene la necessità di proseguire lungo questo cammino diventa sempre più urgente e drammaticamente incalzante.

Lo scorso anno la Pontificia Università Gregoriana insieme con il suo Centro Cardinale Bea per gli Studi Giudaici, l’Istituto Biblico, e di concerto con la AJC-American Jewish Committee – ha organizzato il primo convegno internazionale e interreligioso ad altissimo livello di studiosi e esperti su “Gesù e i Farisei” di portata epocale con l’intento di sfatare il luogo comune che ricorre anche ai livelli più alti della Chiesa in cui la parola “fariseo” è venuta a simboleggiare tutto ciò che oggi si frappone e contrasta il messaggio e l’insegnamento di Gesù, spesso utilizzato a popolare come espressione di disprezzo nei confronti del popolo ebraico.

È stato un evento molto seguito e partecipato, che è possibile rivedere anche oggi sul video che si trova sul sito dell’Istituto Cardinale Bea, e che ora costituisce anche la base di una mini-serie di trasmissioni sui farisei della Radio Vaticana (per ora solo in lingua tedesca) che sarà trasmesso durante le 4 domeniche dell’Avvento.

Si chiama “Rettet di Pharisàer” (Salvate i Farisei) e inizia con una barzelletta riguardante una immaginata consultazione a Roma fra un Gesuita, un rabbino e un Pastore Protestante della durata di tre giorni; alla fine i tre annunciano: “Gentili Signore e Signori, abbiamo deciso di terminare la discriminazione contro i Farisei”.

Altri sviluppi positivi che evidenziano una presa di coscienza sui pericoli di un ritorno al passato includono il progetto dell’ambasciata americana presso la Santa Sede di organizzare una conferenza internazionale e interreligiosa a Roma a marzo 2020 per combattere l’antisemitismo riunendo le forze (“Partnering to combat Antisemitism”.)

E in questi giorni il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti ha inaugurato il quarantesimo Colloquio ebraico-cristiano di Camaldoli parlando di “segnali preoccupanti di antisemitismo” che necessitano “la purificazione del linguaggio e la cura della memoria… indispensabili anche nella nostra catechesi, soprattutto nella nostra predicazione domenicale….”. E ancora, “per comprendere meglio la nostra fede cristiana è fondamentale il dialogo con l’ebraismo vivente”.

Si può costatare che l’impegno e la sfida della Chiesa quale riferimento e faro nella lotta contro l’antisemitismo rimane intatto: ma per porre rimedio alla dilagante ignoranza che si presta al condizionamento da antiche e nuove subdole e infide ideologie fuorvianti è auspicabile che questo impegno sia accompagnato da una riflessione sui metodi impiegati finora nella trasmissione del Magistero ecclesiale e che coinvolga sacerdoti, operatori di media cattolici, gli insegnanti di Religione nelle scuole, i responsabili delle parrocchie, della catechesi, della Cei, delle Pontificie Università che formano i futuri sacerdoti in tutto il mondo, dei Pontifici Consigli per la Cultura e per il Dialogo Interreligioso tra gli altri, chiedendosi se quei metodi siano davvero funzionali allo scopo prefisso o se invece non vadano ripensati.

Ci siamo rallegrati dei progressi e della buona volontà di una grande parte del mondo cattolico istituzionale e non, abbiamo avuto un grande Papa, il Santo Giovanni Paolo II che ha compiuto indimenticabili gesti e dichiarazioni riguardanti la presa di coscienza degli errori del passato, e ci eravamo anche commossi. Ora però è urgente e necessario non abbassare la guardia; il riaffacciarsi di germi pericolosi per tutti, che portano con sé i fantasmi di un tragico passato, va estirpato prima che sia troppo tardi.

L’allarme in Europa è già alto e arriva da ambienti molto diversi come confermato dai numeri e dalle inchieste.

Secondo gli ultimi sondaggi in Germania tra il 2017 e 2018 gli episodi di odio antiebraico sono aumentati da 1.504 a 1.799, di cui il 90% commessi da militanti di estrema destra; in Francia sono stati registrati 6000 atti antisemiti solo lo scorso anno: un aumento del 74%, la maggior parte dei quali ad opera di islamisti radicali di provenienza di famiglie dell’immigrazione araba.

In Inghilterra l’antisemitismo è politicizzato e deriva da un odio viscerale nei confronti di Israele fomentato da una fetta consistente della sinistra politica cosidetta “politically correct”, spesso camuffato dall’espressione: “Legittima critica della politica di Israele”.

Nei paesi dell’est Europeo l’antisemitismo antico e “classico” di origine teologico – ancora non sconfitto – è alimentato da una storia del comunismo inquinata e distorta da bugie e mezze verità. Ovunque aumenta l’esodo di ebrei europei verso Israele, la patria sognata come rifugio dall’antisemitismo, da Theodor Herzl un centinaio di anni fa.

L’Italia ancora sostanzialmente si salva; la grande maggioranza della popolazione, del governo e della Chiesa è solidale. Vogliamo sperare anzi che si allarghi la sfera di questa preziosa solidarietà e che le buone intenzioni si trasformino sempre di più in atti concreti di educazione alla conoscenza, la coscienza e la verità.

*Rappresentante in Italia e presso la Sante Sede dell’AJC – American Jewish Committee




Il saggista e scrittore Wlodek Goldkorn ha scritto recentemente (su “L’Espresso”) “…e gli ebrei finiscono condannati perché il cristianesimo stenta a riconoscere per lunghi secoli le proprie radici giudaiche, anzi per esistere ne deve prendere le distanze.”

L'asino del Messia
https://www.youtube.com/watch?v=A0yX2gBnQ6U


Perché gli ebrei non hanno creduto a l'ebreo Cristo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2715
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Gesù Cristo era ebreo e Israele è la terra degli ebrei

Messaggioda Berto » mar dic 10, 2019 2:28 pm

NUOVE IDOLATRIE parte prima
Niram Ferretti
8 dicembre 2019
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063

Greta appare, non è solo una presenza umana, ma una vera e propria epifania. Oggi, nella nostra weberiana società del disincanto, il sacro, cacciato dalla porta, rientra dalla finiestra in forma grottesca, nel sembiante dell'idolatria ambientalista, o alimentarista, macrobiotica o vegana, per esempio.

Greta appare, con quella sua espressione trucemente ammonitrice, con il suo j'accuse severo, di averle rubato il futuro, a lei e agli altri pingui ragazzini privilegiati, gli ecofascisti che possono attraversare l'Atlantico su uno yacht a pannelli solari, che per essere poi riportato a New York necessiterà del volo in aereo di quattro persone.

Il catastrofismo ambientalista degli adepti di Greta ha preso il posto del millenarismo degli esseni che aspettavano la battaglia finale tra figli della luce e figli delle tenebre, o di quello dei flagellanti rivoluzionari del Paesi Bassi che, nel 1349, facevano a brani la propria carne in attesa del Messia guerriero. E Greta, guerriera ambientalista, alla conferenza sul clima di Madrid, esorta a una azione concreta, per accelerare l'Avvento della nuova era che libererà l'umanità dai guasti della civiltà industriale e tecnologica che ci ha permesso la locomozione veloce, internet, l'eliminazione di malattie come la poliomelite e il vaiolo, sollevando milioni di esseri umani da uno stato derelitto.

Di nuovo l'Occidente è sul banco degli imputati e di nuovo il verdetto è senza appello, anche se, a inquinare maggiormente sono paesi non occidentali.

Greta appare, nella nostra laica Lourdes, nella nostra Fatima sconsacrata, per chiederci di pentirci e di redimerci attraverso una serie di rinuncie, prima dell'Apocalisse climatica, l'inferno che ci attende.





Commenti

Gianni Melillo
Niram Ferretti forse erro, forse la mia memoria di letture ormai lontane è annebbiata, ma è vero o no che all' interno del movimento, poi partito, nazionalsocialista, erano già presenti elementi ecologisti, vegani, naturisti, neopagani anticristiani... Come in una composizione chimica tutti questi elementi parteciparono nel formare un letale composto

Niram Ferretti
Gianni Melillo, non erri affatto. Il nazismo fu un movimento neopagano con una forte componete scientista. L'ambientalismo, che venera la Dea Terra è, essenzialmente, una forma di neopaganesimo.

Nicoletta Levis
Niram Ferretti non lo sapevo. Magia nera ?


Leopoldo Della Ciana
Niram Ferretti esatto! Il nazismo ebbe una fortissima componente ambientalista nata anche come reazione al forte sviluppo dell’industria chimica nella seconda rivoluzione industriale. Oltretutto molti imprenditori e scienziati erano ebrei. In Germania sono usciti molti libri che hanno approfondito l’argomento.

Leopoldo Della Ciana
Niram Ferretti ergo il Papa che venera la Pachamama è neopagano.


Luca Amadio
Grazie Professore; come sempre ottima analisi. Purtroppo anche qui a Treviso come altrove la sgretolata è diventata la " divinità" di molti, troppi,... non tanti, per fortuna…..

Francesco Birardi
Pentitevi, peccatori! La fine del mondo è vicina! ...... Caxxo, siamo tornati a questo???

Gino Quarelo
Lo dicevano e lo dicono anche i primi cristiani che credevano vicina la fine del mondo.
E lo dicono anche oggi:
http://www.cristianicattolici.net/la-fi ... mondo.html





Rosario Del Vecchio
caro Niram Ferretti, quando si abbandona il vero Dio si adorano invincibilmente gli idoli ... è sempre stato così ... o Dio o il serpente ... una società laicizzata e secolarizzata ha partorito prima i totalitarismi e ora i Millenarismi atei

Niram Ferretti
Rosario Del Vecchio, come era ben chiaro a Chesterton...

Gino Quarelo
Così dicono anche gli internazi maomettani del loro Dio infernale dell'orrore e del terrore.
Quale sarebbe poi il vero Dio?
Per me Dio, quello vero non è un problema, ma ditemi voi che ve ne intendete quale è il Dio più vero quello degli ebrei o quello dei cristiani?

Rosario Del Vecchio
Gino Quarelo ... bellissima domanda!


Niram Ferretti
Gino Quarelo, Dio è uno solo. Non ci sono dei. Per il cristianesimo Dio è il Dio biblico della Rivelazione, il Dio di Mosè, di Abramo, di Giacobbe, dei profeti. Il Dio che si è incarnato in Gesù Cristo. Questo per la fede cristiana. Per gli ebrei, evidentemente, Gesù non è il Messia. L'Islam è una cosa a parte perchè Allah era uno dei 359 idoli della Kaaba che Maometto trasformò in un dio esclusivo. L'ebraismo ha lottato costantemente contro l'idolatria, lungo tutta la storia biblica, per giungere a un monoteismo rigoroso privo di rappresentazioni e raffigurazioni. Il cristianesimo, impregnato anche di cultura greco-romana ha fatto propria la rappresentazione del divino, in modo specifico nel cattolicesimo e nel cristianesimo ortodosso e d'oriente.

Tassilo Del Franco
Niram Ferretti
Non si ricorderà mai abbastanza che Gesù stesso disse di non essere venuto ad abolire la Legge, ma a portarla a compimento. Non basta questo per identificarlo come un ebreo osservante?

Mariangela Prencipe
Tassilo Del Franco, portare a compimento il patto mosaico implica che è (anche) il Dio di Mosè incarnato, non che fosse "solamente" un'Ebreo (per la precisione l'ultimo Adamo, una delle definizioni dell'Ebreo d'Ebrei, della nazione d'Israele, della tribù di Beniamino, ex fariseo, ex persecutore della chiesa Saulo di Tarso-Paolo).
https://www.ilvangelo-israele.it/testim ... WshBIdqCDk


Rosario Del Vecchio
Tassilo Del Franco ... nessun discorso umano e nessuna osservanza delle Legge ebraica potrà mai sostituire o spiegare quel punto che cambia tutto, e di fronte al quale tutti siamo nudi, e che nessuno può usare come una clava sulla test di qualcuno ... ma il punto c'è ed è evidente, tranne per i ciechi ... il punto è questo: Gesù manifesta una "pretesa" sovrumana e divina e chiede - per accedere a questa stessa pretesa (perché di pretesa si tratta) - la fede ... solo "per fede" si può sapere se Gesù è lo stesso Dio di Mosè (come per fede si può affermare che non lo è) ... naturalmente la "fede" che crede non è la fede che "non crede" ... e nessun umano su questa terra può dare a la fede "in Gesù" né agli altri né a se stesso ... così come nessuno su questa terra può dimostrare umanamente che Gesù è Dio o che Gesù non è Dio ... siamo tutti impotenti di fronte alla fede ... chi vuole credere creda ... tolta la fede il resto si può discutere e studiare ... ma forse questo non vale anche per la "fede" di Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè, Davide, Geremia ... perché tutti questi grandi uomini di Israele "credono" in Dio? Non lo vedono, non lo toccano ma lo hanno di fronte vivo e vegeto perché "hanno fede" ... e su questo rischiano la vita e tutto ciò che amano senza nulla guadagnare ... non è la fede qualcosa di superiore alle forze umane? - rdv


Gino Quarelo
Rosario Del Vecchio La fede religiosa è in tutto e per tutto e per tutti umana, esclusivamente umana, tutte le fedi e i fideismi.
Essa è una variante ideologica della fede naturale che è un sentimento naturale di fiducia e di speranza nella vita.



Gino Quarelo
I totalitarismi "religiosi" hanno fatto più danni e precedono quelli "ideologici", specialmente quello maomettano.

Rosario Del Vecchio
Gino Quarelo ... ma Allah non è Dio ... Allah o è un nulla o è satana ... invece i Mussulmani sono uomini come tutti gli altri uomini ... gli uomini - al di là dello spazio e del tempo e delle culture - hanno tutti pari dignità, ma Dio è Dio, e la Verità è una e unica indipendentemente dagli uomini ... se Dio ha deciso di venirci incontro noi dobbiamo solo riconoscerlo, oppure rifiutarlo e assumerci la responsabilità di questo rifiuto ...

Gino Quarelo
Rosario Del Vecchio Mi dispiace ma quello che tu chiami Dio, ossia Gesù Cristo non è Dio ma il tuo idolo.


Rosario Del Vecchio
Gino Quarelo ... mi pare un'affermazione leggermene imprudente ... ma fino ad ora io ho usato solo - o prevalentemente - un linguaggio filosofico e non un linguaggio di fede ... mi pare che tu faccia il processo alle intenzioni ... sto parlando di "Dio" in senso filosofico e non della fede cristiana o della tradizione ebraica ... non confonderei i linguaggi, i piani e le esperienze, mi limiterei alle cose dette ...



Gino Quarelo
Perché gli ebrei non hanno creduto a l'ebreo Cristo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2715

Rosario Del Vecchio
Gino Quarelo una discussione direttamente "teologica" sta su un piano molto diverso, rispetto ad una discussione politica, civile, amichevole, filosofica o indirettamente teologica ...

Mariangela Prencipe
Rosario Del Vecchio, teologica basata sulle Scritture. I primi cristiani, tutti Ebrei, dimostravano in sinagoga tramite la Torah, i profeti e gli Scritti che Gesù è il Messia, questo è il punto che vorrei ricordare a Gino Quarelo.

Mariangela Prencipe
Gino Quarelo, tutti i primi cristiani sono stati Ebrei, non gentili.

Mariangela Prencipe
Gli evangelici di un certo stampo rifuggono da immagini.


Rosario Del Vecchio
si ... il livello diretto della teologia è basarsi sulla Rivelazione divina (Dio parla e tutto il resto tace, demoni, angeli e umani) ... gli Ebrei di allora si sono divisi in due partiti: quelli che hanno creduto a Gesù (subito) e quelli che non vi hanno creduto (subito - ... ma per Dio un giorno non è come 1000 anni?) ... sono tutti - i primi e i secondi - Ebrei ... se togli l'Ebraismo togli il Cristianesimo ... ma se togli il Cristianesimo devi togliere Gesù e la Chiesa ... con tutta la Civiltà greco-romano-cristiana-occidentale (che poi è la società che ha permesso ad Israele di tornare da dove è partito 2000 anni fa) ... i Gentili di questi 2000 anni - che hanno creduto in Gesù - non sono altro che i Gentili che sono stati innestati nel corpo di Israele (quella parte che ha creduto in Gesù come Dio in terra) sia che la cosa piaccia o che la cosa non piaccia ...

Mariangela Prencipe
Rosario Del Vecchio, credo nella dottrina biblica della restaurazione d'Israele, che è il primo motivo del perchè sono sionista: il Dio in cui credo, Padre, Figlio e Spirito Santo, ha voluto che dopo 2000 anni circa gli Ebrei come popolo si costituissero in stato, secondo le norme del diritto internazionale, per tutta un serie di eventi che devono compiersi (che non sto qui a descrivere). 2000 anni fa i singoli individui Ebrei si convertirono (pochi), ma nell'Epistola ai Romani (a cui fai riferimento dicendo certe cose, i capp. 9-11) Paolo, ispirato dallo Spirito Santo, predice che, quando sarà compiuto il tempo dei gentili (iniziato con Nabucodonosor), sarà Israele in quanto popolo a convertirsi, è la fase del ritorno di Gesù in potenza e gloria, quando tornerà ad insediarsi sul trono di Davide, a Gerusalemme. Purtroppo in 2000 anni di cristianesimo corrotto, la teologia della sostituzione ho dominato nella chiesa cattolica (tu sei cattolico) e nella chiesa protestante è in un certo mondo evangelico, non il mio, ma purtroppo anche nel mio. Ritengo che un'esegesi corretta delle Scritture dev'essere fatta non lasciandosi influenzare da altro che purtroppo è solo traduzione che ha prodotto - ahimè! - la teologia della sostituzione.

Rosario Del Vecchio
Mariangela Prencipe ... qui andiamo oltre i limiti di Fb e affini ... è un discorso troppo delicato e complicato ...

Mariangela Prencipe
Rosario Del Vecchio, hai ragione!

Rosario Del Vecchio
intanto ringrazio Niram Ferretti ... per la pazienza e l'ospitalità ... e gli altri amici Ebrei e non Ebrei ... continuo il cammino tra Scilla e Cariddi, tra l'intolleranza e il relativismo ...

Mariangela Prencipe
È vero, grazie. A discrezione loro lasciare i nostri commenti.


Flavio Gastaldi
Da agnostico con una certa qual conoscenza della storia sonk assoluta huy

Gino Quarelo
Niram Ferretti ha scritto:
Gino Quarelo, Dio è uno solo. Non ci sono dei. Per il cristianesimo Dio è il Dio biblico della Rivelazione, il Dio di Mosè, di Abramo, di Giacobbe, dei profeti. Il Dio che si è incarnato in Gesù Cristo. Questo per la fede cristiana. Per gli ebrei, evidentemente, Gesù non è il Messia. L'Islam è una cosa a parte perchè Allah era uno dei 359 idoli della Kaaba che Maometto trasformò in un dio esclusivo. L'ebraismo ha lottato costantemente contro l'idolatria, lungo tutta la storia biblica, per giungere a un monoteismo rigoroso privo di rappresentazioni e raffigurazioni. Il cristianesimo, impregnato anche di cultura greco-romana ha fatto propria la rappresentazione del divino, in modo specifico nel cattolicesimo e nel cristianesimo ortodosso e d'oriente.

Gino Quarelo scrive:
certo lo stesso Dio ma solo fino a Gesù Cristo che per gli ebrei cristiani è il Messia, il Salvatore, il Figlio di Dio incarnato e Dio stesso nella unità trinaria, mentre per gli ebrei non cristiani Gesù Cristo è solo un blasfemo, un impostore esaltato e fanatico.
Quisquiglia non da poco che ha generato il conflitto insanabile tra gli ebrei e i cristiani, con la persecuzione dei primi ebrei cristiani da parte degli ebrei rimasti ebrei e non cristianizatisi e che poi ha prodotto la nascita dell'antisemitismo con la persecuzione degli ebrei rimasti ebrei e che hanno rifiutato Cristo, persecuzione millenaria con la loro discriminazione civile e politica, le cacciate e i pogrom sino al loro sterminio di massa del nocevento e al successivo antisionismo-antisraelismo che perdura ferocemente ai nostri giorni.

Aprofitto per rispondere anche a Rosario del Vecchio:
se questi sono gli "assoluti religiosi" che generano sofferenza, illusione, conflitti insanabili, morte, distruzione e sterminio io li rigetto integralmente e vi preferisco l'assoluto-relativo, non rivelato ma naturale e universale, umano e ragionevole.

Rosario Del Vecchio
gentile Maria Paola Pecora ... Tutto ciò che c'è di umano e naturale nelle questioni di fede non dimostra che la fede sia solo un'opera umana... nella storia della Chiesa - in cui gli umani sono umani, cioè passano dal ruolo di Caino a quello di Abele - i punti e i momenti in cui si intravede la presenza di un essere più grande d'ogni pensiero umano sono molti, e sono tutti basati sulle Parole delle Sacre Scritture. Personalizziamo la cosa: i Santi sono la prosecuzione dei Profeti dell'Israele pre-cristiano nel tempo cristiano. questi santi e profeti - uniti ai Miracoli che dio ha compiuto e che tuttora compie - sono il segno della presenza divina. Ma - ancor più dei segni divini - è la stessa Parola divina, che per gli Ebrei è storia di un Popolo e per i Cristiani è storia incarnata di un Uomo e di un Popolo. quest'Uomo è il Mistero assoluto che si pone di fronte a noi. A cui ognuno di noi, in un modo o in un altro, risponde. Che sia si o sia no ... la risposta c'è sempre. questa risposta è un "atto di fede". Perché solo per fede noi possiamo accettare o rifiutare la sfida dell'Uomo Gesù. Questo discorso vale fondamentalmente e primariamente con chi è Ebreo. E solo secondariamente con chi viene dai Gentili. con i Gentili le argomentazioni storico-filosofiche sono fondamentali ma con gli ebrei siamo tutti in un campo misterioso di lotta e di dialogo che avrà fine solo alla Venuta del Salvatore divino, alla sua "Prima o Seconda Venuta". Tutti i dogmi della Chiesa hanno una parte inevitabilmente umana (politica, psicologica filosofia) e una parte misteriosa e di fede. Il Concilio di Nicea proclama il dogma fondamentale del Cristianesimo. accettare questo dogma è una questione sia politico-filosofica che una questine di fede sovrannaturale. non basta mai un solo linguaggio per parlare del vero Dio. - rdv


Rosario Del Vecchio
gentile Gino Quarelo ... amico, tu scrivi "se questi sono gli "assoluti religiosi" che generano sofferenza, illusione, conflitti insanabili, morte, distruzione e sterminio io li rigetto integralmente e vi preferisco l'assoluto-relativo, non rivelato ma naturale e universale, umano e ragionevole" ... ebbene: 1) le più grandi stragi della storia le hanno commesse i Regimi atei, neo-pagani, laicisti degli ultimi 2 secoli e mezzo, in particolare i totalitarismi del XX secolo che notoriamente sono atei e neo-pagani e quindi anti-ebraici e anti-cristiani. 2) gli esseri umani di tutti i tempi hanno commesso ingiustizie e stragi, Cristiani ed Ebrei compresi ... ma Cristiani ed ebrei - a differenza di tutti gli altri - sono stati severamente criticati e puniti da dio per questo, sono stati condannati dai cristiani e dagli ebrei giusti e, per prima cosa, sono entrati in aperta contraddizione con la Parola di Dio e i suoi Comandamenti. quando un Mussulmano fa quello che ha fatto Maometto, schiavizzare trucidare segregare le donne sterminare gli infedeli, non viene criticato né dal corano né dai mussulmani giusti né dai posteri suoi confratelli. E non viene criticato proprio perché Maometto . il modello di ogni islamico - è lui stesso così. Ma chi tra gli ebrei può criticare Mosè o Abramo? chi trai i Cristiani può criticare Gesù o Maria? questi non hanno fatto nulla di male e Mosè e Abramo, per piccoli errori, sono stati puniti da dio stesso, mentre Maometto non è mai stato punito per le sue stragi, anzi il suo dio gli ha sempre comandato di fare tutto quello che a lui pareva e piaceva. Infine: tutta la civiltà occidentale si regge sui comandamenti di Mosè e sul Vangelo, senza di loro, non solo non esiterebbe nulla di questa civiltà, ma nessuno avrebbe il minimo strumento per criticare il male e le stragi ideologiche o religiose della storia. Senza il Dio di Mosè e di Gesù tu stesso non potresti mai pensare e dire quello che pensi e dici. Le cosiddette società "tolleranti e relativistiche" hanno commesso più ingiustizie di tutte le civiltà religiose e non hanno nulla da invidiare ai totalitarismi rossi e Neri del XX secolo. Questa società cosiddetta laica e secolarizzata (ma può mai esistere una laicità senza Mosè e senza Cristo?) ci sta portando al suicidio storico demografico, alla perdita della identità morale e intellettuale e all'islamizzazione dell'Europa. Vogliamo andare avanti così? - rdv

Gino Quarelo
Gentile Rosario del Vecchio ti ricordo che la strage o sterminio di massa per antonomasia e più tremendo che la storia ricordi è quella degli ebrei, compiuta dai nazisti hitleriani e si è basata/ giustificata/motivata prevalentemente con l'antisemitismo di origine religiosa cristiana che ha demonizzato gli ebrei.
Mi dispiace tanto ma non sono per nulla d'accordo con la tua, scusami tanto, presunzione cristiana (o giudaico cristiana) ma per me il bene e il male, i valori umani universali, i valori civili o di civiltà dell'occidente (ma non solo) non sono un portato precipuo del giudaismo e del cristianismo ma dell'esperienza umana in generale lunga milioni di anni e maturata durante l'evoluzione preistoria e storica tra cui vi sono anche gli apporti del giudaismo e del cristianismo (nel bene e nel male).
Il senso del bene e del male lo condividiamo con tutti gli uomini della terra (sia pure con alcune differenze dovute a malattie e squilibri gravi tra cui i condizionamenti, le deformazioni e le storture ideologiche politico religiose che possono stravolgerlo grandemente) lo condividiamo con gli animali e con ogni altra creatura dell'universo e affonda nelle leggi della fisica, dell'astronomia, della biologia, della natura e della spiritualità universale.






Francesco Birardi
Così come la Natura, anche il cuore dell’uomo aborrisce il vuoto. E quindi, se nessuno crede più nel Dio cristiano, quel vuoto verrà riempito da "nuove" e diverse fedi salvifiche : il comunismo nelle sue varie salse, il pacifismo, il buddismo, lo yoga, Osho, l’esoterismo, il salutismo vegetarian-vegano, l’ecologismo-ambientalismo-gretinismo, ecc. ecc. ecc.... Il tutto in attesa del nuovo Dio "terribile e misericordioso" che già si profila all'orizzonte...

Gino Quarelo
Non sono necessari gli idoli, le idolatrie, le utopie, le ideologiereligioe e politiche salviche, alla vita bastano i valori universali del vivere, la ragione e la buona volontà e ciò basta e avanza.

Francesco Birardi
Sì, certo! Ma senza un fondamento "assoluto" e sovra-umano (e cioè "sacro") quei valori sono solo leggi civili, umane, legate ai tempi correnti e al regime in atto, che le può cambiare come vuole.

Niram Ferretti
Francesco, esattamente.

Gino Quarelo
Il sovraumano non è il sacro, il sacro è solo idolatria.
Il sovraumano è in ogni cosa e in ogni creatura ed è naturale come l'aria, l'acqua, la luce, la terra, aldilà di ogni religione.
La spiritualità è cosa semplice ed elementare ed è dotazione naturale e non appartiene a nessuna religione come Dio non appartiene ad alcun fideismo.

Nicolò Sgnaolin
Francesco Birardi nomi nuovi per religioni vecchie. Il mondo queste cose le ha già viste, e non con buoni risultati






Francesco Birardi
Non è solo il sonno della Ragione che genera mostri, ma anche il vuoto di Sacro....


Gino Quarelo
Beh il pieno del sacro nazi maomettano cos'è, è forse cosa buona o è il massimo della mostruosità?


Francesco Birardi
Appunto! Ma è appunto un ALTRO Sacro..... quello che ci aspetta se rinunciamo al nostro, in nome del "laicismo", del "relativismo", ecc.



Gino Quarelo
Io non ho bisogno di alcun sacro, anzi i sacri delle religioni mi ripugnano e per me sono solo idolatria fuorviante.

Francesco Birardi
Tu ed io forse no. A parte che anche noi siamo comunque impregnati di morale cristiana (v. il famoso "Perché non possiamo non dirci cristiani). Ma la stragrande maggioranza della "gente" sì... e se non crede più nel Dio cristiano, crederà ad altre ideologie, ad altre teorie salvifiche (pacifismo, salutismo, ambientalismo, buddismo, ecc. ecc.) in attesa di Allah prossimo venturo...
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Gesù Cristo era ebreo e Israele è la terra degli ebrei

Messaggioda Berto » mar dic 10, 2019 2:34 pm

La favola antisemita di 'Gesù palestinese'
Commento di Deborah Fait
A destra: un'immagine che rappresenta Gesù con la kefijah, simbolo del terrorismo arabo palestinese

09/12/2019

http://www.informazionecorretta.com/m/? ... oQGrKTKiNA

Eccolo là, l'ultimo della serie della storiella "Gesù era palestinese" è Massimo Biancalani, il prete (non mi piace chiamarlo sacerdote) di Pistoia che canta Bella Ciao durante la messa e che ha riempito di clandestini la chiesa dove esercita, trasformandola in dormitorio. Qualcuno mi dirà "sei ebrea, dici di essere laica, cosa ti interessa di Gesù?" Proprio per questo mi interessa, sono ebrea come ebreo era Gesù, sono laica quindi posso parlarne con il dovuto distacco, dal punto di vista storico non da quello religioso.
La storia smentisce clamorosamente i vari Biancalani, Crozza, ultimamente Paolo Haendel, Littizzetto e tutti quelli che usano la figura di Gesù per fare politica di delegittimazione del popolo ebraico. Credo che i comici, come molti politici e giornalisti, facciano questo tipo di affermazioni, più che per convinzione, per ignoranza e superficialità, seguono la moda e non si sforzano di appurare la verità. Su Facebook è stato presentato un nuovo canto di Natale che dice "Gesù era arabo perché nacque in Palestina". Sappiamo che la rete trasuda ignoranza ma questo non mi consola perché quella stessa ignoranza viene bevuta giornalmente da milioni di persone. Dire che Gesù era palestinese fa parte ormai del linguaggio comune, del pensiero unico di una certa identità politica, sia di destra che di sinistra, che da anni cerca di far passare la menzogna che gli ebrei non siano mai esistiti o che si siano estinti millenni fa. Per quale motivo stanno facendo questo giochetto? Perché affermano il falso? Perché è così faticoso ammettere l'ovvio, il giusto, la verità storica? E infine perché un organismo importante come l'Unesco arriva a negare l'appartenenza storica degli ebrei a Israele? La risposta è molto semplice e spaventosa nella sua ovvietà: è in atto il tentativo di cancellare dalla storia il popolo ebraico per sostituirlo con uno nuovo e inventato, i palestinesi.

Hitler aveva provato a farlo fisicamente, questi lo fanno con le menzogne e le mistificazioni storiche. Se togli a un popolo le proprie radici questo cessa di esistere. È la loro speranza ma noi siamo qui da millenni e nessuno è stato capace di eliminarci nonostante gli innumerevoli tentativi. Gesù nacque a Nazareth, in Galilea, da Myriam e Joseph, Maria e Giuseppe, della stirpe di Re Davide. All'ottavo giorno, come prescrive la legge ebraica, Gesù fu circonciso entrando così a far parte del popolo ebraico, quando compì un mese fu portato dai genitori a Gerusalemme per "il riscatto del primogenito". http://www.morasha.it/zehut/rc01_pidion.html

A 13 anni fu presentato al Tempio di Gerusalemme per il suo Bar Mitzvà, l'entrata di ogni ragazzo ebreo nell'età adulta e la sua partecipazione attiva alle cerimonie religiose. Dopo la celebrazione con i sacerdoti del Tempio la famiglia tornò a Nazareth dove Gesù visse e, presumibilmente, lavorò con il padre fino all'età adulta. Vediamo ora l'episodio del "battesimo" per mano di Giovanni, suo cugino. Giovanni non dava il battesimo, il suo era un bagno di purificazione, come previsto dalla legge ebraica fin da tempi antichissimi. Negli ultimi decenni Gesù è stato degiudeizzato per farlo diventare altro e per questo motivo, per restituirlo alle sue legittime radici, il Vaticano, nel 1985, pubblicò il "Sussidio per una corretta interpretazione dell'ebraismo" in cui si afferma in modo ufficiale: "Gesù è ebreo e lo è per sempre". Nessun dubbio quindi nonostante i tentativi fatti anche da alcuni religiosi politicizzati, antisemiti e simpatizzanti dei palestinesi, quelli che stanno tentando di sostituirsi al popolo ebraico rubandogli anche la storia. https://www.facebook.com/IC.Israele/vid ... 802061805/

All'epoca di Gesù non esistevano arabi in Giudea, questi arrivarono solo nel VII secolo dell'era volgare. Il regno di Israele fu chiamato Palestina dai Romani nel II secolo e.v. per sfregio al popolo che tanto li aveva combattuti e Gerusalemme fu denominata Aelia Capitolina. La religione islamica nacque per opera di Maometto 600 anni dopo la morte di Gesù. Neanche il peggior mistificatore potrebbe quindi affermare che Gesù fosse palestinese eppure succede, succede ogni giorno, mai stanchi di dire stupidaggini, mai stanchi dell'infame tentativo di cambiare la storia e di sradicare Gesù dalle proprie radici ebraiche.
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Re: Gesù Cristo era ebreo e Israele è la terra degli ebrei

Messaggioda Berto » mar dic 10, 2019 10:12 pm

NUOVE IDOLATRIE parte seconda
Niram Ferretti
10 dicembre 2019

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063

C'era, tempo fa, una gentile signora di nome Liliana Segre. Per 87 anni della sua vita la politica non si era occupata di lei. Era conosciuta in ambito ebraico, e anche lì non da tutti. La sua storia di sopravvissuta alla Shoah era una delle numerose terribili storie di quel tragico periodo. Poi, improvvisamente, dopo il 2018, quando il presidente della Repubblica in carica, Sergio Mattarella, l'ha insignita del laticlavio senatoriale, la signora Segre, oggi senatrice Segre, è diventata un misto tra l'edicola votiva e il monumento nazionale. Non solo, è diventata anche il simbolo dell'antirazzismo e della salvaguardia dei valori democratici contro i nuovi barbari, tutti localizzabili a destra. Una dopo l'altra, in una sorta di convulsione epidemica, si sono seguite le cittadinanze onorarie e tra poco non resterà più alcuna città italiana che non avrà fatto suo questo impegno.

È tutto successo con estrema rapidità, una rapidità dovuta all'esigenza con cui la sinistra, il cui dominio culturale in questo paese dura ininterrotto da settantaquattro anni, aveva bisogno di creare un nuovo totem e al contempo un nuovo randello con cui colpire l'opposizione. Segno del suo affanno.

Così, di nuovo improvvisamente, anche l'antisemitismo è diventato una emergenza, in un paese, il nostro, in cui i casi di aggressioni o addirittura uccisioni nei confronti di cittadini ebrei, sono inesistenti. Basti pensare, per fare un paragone, a quello che succede in Francia o in Gran Bretagna, nei paesi scandinavi o in Germania. Ma occorreva e occorre creare un adeguato clima di demonizzazione e ogni cosa serve alla bisogna.

Per concludere fa un certo effetto vedere issare la bandiera Segre da incliti "antifascisti" che quando però si tratta di Israele, mettono, se sono moderati, le mani avanti facendo dei distinguo, e quando moderati non sono ci dicono che non avrebbe mai dovuto nascere.
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