L'antisemitismo non ha portato bene a Hitler e alla Germania

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Messaggioda Berto » mer ago 07, 2019 8:15 pm

Germania: ogni 15 giorni viene profanato un cimitero ebraico
4-08-2019

https://www.shalom.it/blog/mondo/german ... kaqrdutL3Q

In Germania ogni 15 giorni viene profanato un cimiteri ebraico.
Lo scrive il quotidiano berlinese Tagesspiegel, in base ai dati ottenuti dalla polizia: in tutto sono stati 27 gli atti di vandalismo compiuto nei luoghi di sepoltura degli ebrei tedeschi. Di questi, solo in tre casi le forze dell'ordine sono state in grado di trovare i responsabili, come emerge dalla risposta del ministero dell'Interno di Berlino ad un'interrogazione parlamentare. Di poco inferiore il numero delle profanazioni e gli attacchi alle sinagoghe del Paese. A quanto riferisce il ministero, nel 2018 sono stati 21 i reati di natura antisemita compiuti nei confronti dei luoghi di culto della comunità ebraica. Solo in cinque casi sono stati individuati i colpevoli. "Le profanazione dei nostro cimiteri purtroppo fanno parte della quotidianita'", ha commentato il presidente del Consiglio centrale degli ebrei tedeschi, Josef Schuster, una realtà "di cui molti cittadini non-ebrei probabilmente non sono consapevoli. La Germania però non deve abituarsi a questa situazione considerandola una circostanza normale". Le zone più colpite dalle profanazioni, stando ai dati del ministero, sono il Baden-Wuerttemberg, la Baviera, la Sassonia-Anhalt e la Bassa Sassonia.
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Messaggioda Berto » mar ago 13, 2019 1:26 am

Non solo caccia al rabbino I bambini ebrei costretti a scappare dalle scuole pubbliche in Germania
13 agosto 2019
Dan Lavie

http://www.italiaisraeletoday.it/non-so ... o5FT_h90Po

Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha fatto una visita alla sinagoga Chabad a Berlino nel fine settimana per mostrare sostegno alla comunità, due settimane dopo l’attacco del rabbino della città.

Indossando un kippah, Maas, che è considerato un “alleato” di Israele, ha dichiarato: “ Se le donne e gli uomini ebrei sono preoccupati di mostrare la loro ebraicità in pubblico, è una vergogna per la Germania. Certo l’antisemitismo non si è insinuato in una notte la notte ma ora è sempre più frequente ed aggressivo… Sono qui per quello che è successo a Rabbi Yehuda Teichtel due settimane fa. È intollerabile e incredibile. Non voglio che rimanga solo, senza supporto. ”

La polizia tedesca ha avviato un’indagine dopo che Teichtel ha riferito di essere stato aggredito verbalmente, sputato addosso e offeso con forza da due uomini di lingua araba alla fine del mese scorso.

“Abbiamo una scuola superiore ebraica – dice Gideon Joffe, il presidente della comunità ebraica di Berlino – qui a Berlino. Un terzo dei bambini che studia in questa scuola ha subito molestie nelle scuole pubbliche non ebraiche. Lo dico senza peli sulla lingua: qui a Berlino, nell’anno 2019, il nostro liceo è pieno di rifugiati ebrei. ”

Negli ultimi mesi, la Germania ha registrato un aumento del 14% degli incidenti antisemiti a Berlino dallo scorso anno, quando sono stati segnalati 1.083 incidenti di questo tipo.
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Messaggioda Berto » sab ott 26, 2019 6:52 am

Germania: allarme per sondaggio, un tedesco su 4 ha idee antisemite
25-10-2019

https://www.shalom.it/blog/mondo/german ... 9xP6jR2jtM

Un tedesco su quattro ha "pensieri" di natura antisemita. È quanto emerge da uno studio realizzato per conto del Congresso mondiale ebraico, secondo il quale il 41% ritiene che gli ebrei "parlano troppo" dell'Olocausto. Condivisione viene espressa anche per frasi come "gli ebrei hanno troppo potere" oppure "sono responsabili della maggior parte delle guerre".

Per il rilevamento demoscopico sono state sentite 1300 persone per due mesi e mezzo, ossia da prima dell'attentato di Halle, nella Sassonia-Anhalt, quando un estremista di destra ha tentato un assalto contro la locale sinagoga e ha poi ucciso due persone. Stando al sondaggio, l'antisemitismo è diffuso anche tra chi vanta redditi alta e occupa posizioni di guida nella società: in questa fascia, il 28% ritiene che gli ebrei hanno troppo potere nel mondo degli affari, e la metà pensa che gli ebrei sono più leali a Israele che alla Germania.

Secondo il campione, il 65% dei tedeschi pensa che le convinzioni neonaziste stiano crescendo anche grazie al successo delle partiti di estrema destra, circa il 50% pensa che gli ebrei siano più esposti di altri al rischio di violenze e di attacchi anche verbali. Un quarto degli interpellati non esclude che possa tornare a verificarsi qualcosa di simile all'Olocausto, mentre si ferma al 28% il numero di coloro che ritengono che il governo tedesco non fa abbastanza per difendere le comunità ebraiche in Germania.

La pubblicazione del sondaggio ha creato molta preoccupazione e allarme in Germania. "È giunta l'ora che tutta la società tedesca prenda posizione e lotti in modo aperto e frontale contro l'antisemitismo", ha detto alla Sueddeutsche Zeitung il presidente del Congresso ebraico mondiale Ronald Lauder. A detta del vicecapogruppo dei Verdi al Bundestag, Konstantin von Notz, i risultati del sondaggio sono "scioccanti, ma non sorprendenti", dato che "l'antisemitismo in Germania non e' mai scomparso e purtroppo arriva fino al centro della società". In termini simili si e' espresso Stefan Ruppert, esponente della Fpd, il partito liberale, secondo il quale "e' allarmante che una mentalità antisemita trova tali consensi" e che chiede che il governo tedesco "ora agisca con decisione per lottare in maniera efficace contro un clima antisemita nel Paese".


Alberto Pento
Magari buona parte dei sondati sono naturalizzati tedeschi non germani e di ideologia politico-religiosa nazi maomettana.
Poi l'olocausto non può essere usato per colpevolizzare tutti i tedeschi anche quelli di oggi (che non hanno alcuna responsabilità sui fatti del passato) e per demonizzare le destre in generale e negare ai tedeschi l'esercizio e la difesa dei loro diritti umani, civili e politici nel loro paese, poiché in tal modo si snatura la tragedia storica dell'olocausto e si induce e si alimenta l'odio verso tutti gli ebrei che vengono perciò istintivamente e automaticamente percepiti come fonte maligna e nemici naturali.

No all'uso dell'Olocausto per colpevolizzare e demonizzare gli europei e i tedeschi di oggi che non hanno alcuna responsabilità per i fatti tragici del passato,
e per colpevolizzare e mostrizzare le destre, in particolare quelle identitarie, nativiste e civiliste,
no all'uso dell'Olocausto per negare l'esercizio dei diritti umani, civili e politici degli europei e dei tedeschi nei loro paesi e per impedir loro di difenderli civilmente e politicamente.
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L'antisemitismo non ha portato bene a Hitler e alla Germania

Messaggioda Berto » mar gen 28, 2020 9:02 pm

La Germania mette fuorilegge movimento neonazista: «Contrario alla Costituzione»
Claudio Del Frate
23 gennaio 2020

https://www.corriere.it/esteri/20_genna ... keOW0GXBso

La Germania ha dichiarato fuorilegge «Combat 18», formazione neonazista tra le più temute del paese e legata alla rete internazionale dell’ultradestra denominata «Blood & honour». L’annuncio è stato dato dal ministro dell’interno Horst Seehofer definendo il gruppo «contrario all’ordine costituzionale». Contemporaneamente sono scattate numerose perquisizioni in diversi lander tedeschi ai danni di sedi del movimento. A Combat 18 viene contestato il fatto di essere «pronta all’uso delle armi» e ispirata a all’antisemitismo e al nazismo. L’anno scorso la formazione era tornata nuovamente all’attenzione dei media per un suo presunto rapporto con Stephan Ernst, l’uomo accusato di aver ucciso l’esponente della Cdu, Walter Luebcke, sulla terrazza della casa di quest’ultimo.


Seehofer: «No all'estremismo»

«Il divieto rappresenta un chiaro messaggio», ha dichiarato Seehofer. «L’estremismo di destra e l’antisemitismo non devono avere un posto nella nostra società». Il ministro dell’Interno ha aggiunto che Combat 18 «ha contribuito attraverso la produzione di musica dai contenuti di estrema destra di diffondere un’ideologia che disprezza i diritti umani». Proprio il caso Luebcke, così come l’assalto alla sinagoga di Halle dimostrano quale sia «il pericolo» rappresentato dall’estremismo di destra in Germania.


Il richiamo a Hitler

«Combat 18» trae il suo nome dalle iniziali di Adolf Hitler, che sono per l’appunto la prima e l’ottava lettera dell’alfabeto; la sua attività è principalmente quella di organizzare raduni di gruppi rock ispirati all’ideologia dell’estrema destra. In seguito al provvedimento di Seehofer sarà vietato utilizzare il marchio «Combat 18 Deutschland» ma la semplice abbreviazione «C18». In Germania è già stato messo al bando il gruppo «Blood & Honour», espressione di movimenti neonazisti e razzisti nati in Gran bretagna; l’uso di quest’ultima sigla è già stato vietato anche in Spagna e in Russia.


L’apologia del nazismo in Germania

La Germania ha adottato leggi molto severe contro ogni forma di apologia del nazismo, punita con pene fino a 3 anni di carcere. E’ vietato anche il saluto nazista in pubblico. Un pacchetto di misure varate dal governo tedesco nell’ottobre scorso sulla scia dell’attacco alla sinagoga di Halle e dell’omicidio del politico Walter Luebcke, obbliga Facebook a segnalare alle autorità chi posta svastiche o contenuti assimilabili all’ideologia nazionalsocialista.
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Messaggioda Berto » mar gen 28, 2020 9:03 pm

L'Olanda e l'Olocausto, Rutte chiede scusa 75 anni dopo
Il premier dei Paesi Bassi: "Non ci sono parole per descrivere l'orrore della Shoah"
di PIETRO DEL RE
27 gennaio 2020

https://www.repubblica.it/esteri/2020/0 ... XgM8jTv13w

Sia pure con colpevole ritardo, le scuse alla comunità ebraica olandese per le azioni del governo dell’Aia durante la Seconda guerra mondiale sono finalmente arrivate. E’ stato il premier Mark Rutte a porgerle, nel corso della Giornata commemorativa della Shoah ad Amsterdam. «Ora che gli ultimi sopravvissuti sono ancora tra noi, mi scuso a nome del governo per quello che ha fatto allora», ha detto Rutte. Non era mai accaduto prima che il governo olandese si scusasse per la persecuzione degli ebrei nei Paesi Bassi e la loro deportazione di massa nei campi di sterminio. Lo stesso Rutte ha cambiato posizione rispetto al 2012, quando dichiarò di non vedere motivo per scusarsi.

I Paesi Bassi non hanno ancora completamente chiuso i conti con gli anni bui delle deportazioni, quando dei 140mila ebrei inviati nei campi di sterminio ne sopravvissero solo 38mila. "Spetta a noi, le generazioni del dopoguerra, continuare a commemorare, onorare i caduti, nome per nome", ha aggiunto il premier deponendo una corona di fiori al Memoriale nazionale dell’Olocausto di Amsterdam, in occasione del 75esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Secondo Rutte, il governo olandese venne meno al suo dovere di "custode della giustizia e della sicurezza" e troppi funzionari olandesi eseguirono gli ordini dell'occupante tedesco. "Settantacinque anni dopo, l’antisemitismo è ancora tra noi. E’ per questo che dobbiamo riconoscere quello che accadde all’epoca".

Non solo: dopo la guerra, molti deportati furono costretti a pagare tasse non versate nel periodo della deportazione e a chi non aveva i mezzi per farlo furono sequestrate le case e i loro averi. Nel 2018, la compagnia ferroviaria olandese di proprietà statale “NS” ha dichiarato che avrebbe pagato un risarcimento ai sopravvissuti e ai familiari delle persone che ha trasportato nei campi di sterminio.

Con una kippah in testa blu il premier ha poi dichiarato di essere cosciente "dell’impossibilità di trovare le parole adatte per descrivere qualcosa di così orribile come la Shoah". I sopravvissuti presenti alla cerimonia hanno accolto con "molta emozione" il discorso "storico e simbolico" di Rutte. Il solo precedente risale al 1995, quando parlando davanti al parlamento israeliano, la regina Beatrice d’Olanda ammise che i Paesi Bassi non avevano aiutato abbastanza i loro compatrioti ebrei durante la guerra. Salvo quell’episodio, nessun governo aveva prima d’oggi chiesto scusa per la criminale collaborazione degli olandesi durante l’occupazione nazista del loro Paese tra il 1940 e il 1945. Zoni Weisz, i cui genitori e fratelli sono morti nei campi di concentramento, ha detto di accettare le scuse del governo olandese, anche se giungono con 75 anni di ritardo.
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