Ebrei, Israele, confini, legittima difesa, nazismo islamico

Re: Ebrei, Israele, confini, legittima difesa, nazismo islam

Messaggioda Berto » mer mar 10, 2021 10:22 pm

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Re: Ebrei, Israele, confini, legittima difesa, nazismo islam

Messaggioda Berto » mer mar 10, 2021 10:24 pm

ISRAELE: IN VIA DI COMPLETAMENTO BARRIERA DIFENSIVA SOTTERRANEA CON LA STRISCIA DI GAZA
10 marzo 2021

https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 1269358207

Le forze armate israeliane hanno costruito una barriera sotterranea in cemento al confine con la Striscia di Gaza per impedire a eventuali terroristi di entrare in Israele attraverso i tunnel transfrontalieri.
Secondo quanto riporta il The Jerusalem Post / JPost.com
, il muro di cemento è solo uno dei componenti della barriera lunga 60 km, che comprende anche una recinzione fuori terra, sensori avanzati sia sopra che sotto terra e tecnologie all'avanguardia pensate per affrontare la minaccia dei tunnel e fermare le infiltrazioni terroristiche.
Fonti delle forze armate sentite dal quotidiano israeliano hanno affermato che quasi il 95% della barriera è stato completato e che a breve sarà operativo. Lo stato maggiore israeliano ritiene che Hamas abbia un complesso sistema di tunnel sotterranei in tutta la Striscia di Gaza, che potrebbe essere utilizzato per attaccare i soldati israeliani in una potenziale battaglia nella Striscia. Di conseguenza, i militari israeliani si stanno preparando per una guerra in superficie e sotto terra.
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Re: Ebrei, Israele, confini, legittima difesa, nazismo islam

Messaggioda Berto » lun mag 24, 2021 11:39 am

I terroristi nazi maomettani palestinesi di Gaza stanno bombardando Israele che si difende
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2779


La questione della proprietà della terra non può essere distinta dal conflitto. A chi appartiene la Terra di Israele?
Alcuni arabi ritengono che gli ebrei d’Europa siano andati in Israele.
Essi ritengono che Israele sia un’impresa colonialista. Ecco qui alcuni punti da tenere ben in mente:

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 0472419360

1. 2000 anni fa, vi era una sovranità ebraica nella terra di Israele. Siamo chiamati ebrei (“giudei”) perché l’ultima tribù esiliata dalla Terra di Israele era la tribù di Giuda.
2. Gli ebrei hanno continuato a vivere nella Terra di Israele da tempo immemore. Gli ebrei hanno sempre vissuto nella Terra di Israele. Ciò non è vero per gli arabi. Gli arabi sono arrivati nel Medio Oriente con la Conquista Araba nel 7settimo secolo D.C. in questo senso, sono loro ad essere i colonialisti. Gli ebrei sono gli indigeni della Terra di Israele.
3. Fin dalla distruzione del regno sovrano ebraico da parte dei Romani 2000 anni fa, nessun’altra sovranità ha presieduto la terra di Israele. Solo Imperi: romani, bizantini, mammalucchi, ottomani e infine gli inglesi che hanno ricevuto un Mandato sulla Palestina per creare una patria ebraica in Israele.
4. Il nome Palestina è stato dato all’area (che includeva la Siria) per eliminare la memoria degli ebrei da quell’area. Non vi era alcuna connessione tra il nome Palestina e gli Arabi. Ricordiamo ancora - in quegli anni gli Arabi si trovavano nella Penisola Arabica e neanche lontanamente vicino al Medio Oriente.
5. Ancora sotto il mandato Britannico, gli ebrei venivano chiamati palestinesi, e gli arabi venivano chiamati “Arabi”. Non vi è niente nel nome “Palestina”, prima del 1948, che non apparteneva agli ebrei.
a.Quello prima chiamato “Palestine Post” è oggi il “Jerusalem Post”. Il nome è stato cambiato nel 1951. Il proprietario voleva spostarsi a Tel Aviv, e l’Editore voleva rimanere a Gerusalemme. Nel 1951 nessuno pensava si riferisse agli arabi.
b. La filarmonica palestinese è l’Orchestra filarmonica ebraica.
c. la Palestine Bank è la Banca del movimento sionista. Oggi chiamata “Bank Leumi”. E chi più ne ha più ne metta. Potete notarlo nei simboli della Bandiera (che è molto più affine alla bandiera israeliana che a quella degli arabi), squadre sportive con la stella di David e così via.
6. La Terra di Israele era quasi completamente vuota. Come possiamo notare nelle descrizioni di Mark Twain. Molti ebrei ed arabi sono immigrati nella terra nel 19esimo secolo.
7. Quando degli arabi mal istruiti caricano foto di cose con il nome “Palestina”, come una moneta (nelle cui parentesi è scritto Eretz Israel, terra di Israele), non sanno che il produttore di quella valuta è la Banca Anglo-Palestinese - ancora una volta, la banca del Movimento Sionista.
8. La forma a “Shnitzel” (cotoletta) dello Stato di Israele è dovuta ad accordi di Pace, guerre, ancora accordi pace, ancora guerre, ed altri accordi di pace. Si tratta di una strana forma. Ciò che è ancora più bizzarro, è che questa è la forma reclamata dagli arabi. Si tratta di una forma venuta fuori assolutamente “per caso”. Non vi era questa forma prima di 100 anni fa. Israele sarebbe dovuta essere molto più grande. Perché allora essi reclamano questa forma? Questo è perché la loro non una “narrativa” storica bensì “negativa”.
9. Meno di un secolo fa, quando le persone richiedevano la liberazione della Palestina, si richiedeva agli inglesi di restituirla agli ebrei. Questo era il significato. Agli inglesi era stato un Mandato per stabilire una “casa nazionale” per il popolo Ebraico nella terra di Israele da parte della Società delle Nazioni, e loro non erano affatto di fretta nel farlo. Invece, hanno dato circa il 70% della Terra a quella che sarebbe diventata la Giordania costituita da Arabi che non sono realmente “giordani” ed hanno lasciato che un re beduino del Regno degli Hashemite li governi. Del restante 30% l’ONU, sorto dopo il fallimento della Società delle Nazioni, ha cercato di suddividere il territorio in ebrei ed arabi. Gli Ebrei hanno accettato la suddivisione, gli Arabi no e questo ha portato ad una sanguinosa guerra per eliminare gli ebrei che ha fallito, e dalla quale è stato fondato poi lo Stato di Israele.
10. La Giordania ha illegalmente occupato Giudea e Samaria nel 1947 (durante la Guerra di Indipendenza di Israele, un anno prima della sua fondazione) e Gaza vi ha lí istituito una forza militare.
11. L’organizzazione terroristica OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) è stata istituita nel 1964. In quegli anni, Israele non aveva il controllo né della Giudea e della Samaria, né tantomeno di Gaza. Il fatto interessante è che in quegli anni nessuno ha reclamato per l’esistenza di uno Stato Arabo in quelle aree - lo Statuto dell’OLP dichiarava di voler eliminare Israele. Non molto diverso dalla situazione corrente.
12. Alcuni altri aspetti da menzionare. Metà della popolazione israeliana non è “Bianca” dall’Europa. Gli ebrei non sono “bianchi” ma questa è tutt’altra questione. Gli Ebrei esistono in ogni tipo di colore. Metà Sfaradim e metà Ashkenazim. Tutti sono originari dalla Terra di Israele. Molti di loro sono stati semplicemente deportati, e non è stato loro permesso di tornare al proprio paese.
13. Gli Arabi, esattamente come gli Ebrei, racchiudono nel loro cognome molta della loro identità. Per esempio i cognomi al-Hurani, al-Masri, al-Iraqi, mostrano il loro luogo di origine, che come potete notare, non è Israele.
14. La ragione per la quale essi reclamano di essere nativi della Terra di Israele è quella di trovare una giustificazione morale per la loro guerra. Se Israele “avesse occupato” la regione, allora è sbagliato. Ma gli Ebrei erano in questa terra prima. Gli Ebrei sono proprietari di quella Terra. Non vi è mai stato realmente un popolo palestinese, e mai vi è stato uno Stato del genere.
15. Volete una dimostrazione alle mie affermazioni? Semplice - per favore ditemi quando questo stato “Palestinese” è stato istituito. In che anno? Non potrete dimostrarlo, perché mai è esistito uno Stato del genere.
Grazie a Ran Bario Bar-Yoshafat per aver ricostruito secoli di storia, in un solo post!


Demografia storica ed etnica in Giudea, Palestina, Israele lungo i millenni
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2774
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Re: Ebrei, Israele, confini, legittima difesa, nazismo islam

Messaggioda Berto » gio dic 30, 2021 10:42 pm

Fabbricare la menzogna
David Elber
29 Dicembre 2021

http://www.linformale.eu/fabbricare-la-menzogna/

Dopo che il governo di Israele ha annunciato, qualche giorno fa, il desiderio di incrementare la popolazione residente sulle alture del Golan con una grande piano di sviluppo economico, si sono scatenate le immancabili reazioni mediatiche. Riportiamo, come esempio, una autentica perla apparsa sulla pagina Facebook di Limes sotto forma di breve: “Israele costruirà due nuovi insediamenti nel Golan, con l’obiettivo di raddoppiare la popolazione di coloni ebrei residenti nel territorio siriano occupato nel 1967 e annesso di fatto nel 1981“.

In poche righe – senza dire nulla di palesemente falso – questa pubblicazione ha la capacità intenzionale di deformare la realtà dei fatti per dare al lettore l’impressione che Israele stia compiendo qualcosa di illegale. Focalizziamoci sull’utilizzo di alcuni termini: “nuovi insediamenti”, “raddoppiare la popolazione di coloni ebrei”, “territorio siriano occupato nel 1967”. Sono tutte associazioni di parole che prese singolarmente non hanno nulla di sbagliato in sé ma come sono state contestualizzate e “montate” nella frase assumono una connotazione volutamente negativa e accusatoria. Mostreremo con un esempio analogo come si può riconfigurare la fattualità in modo programmaticamente artificioso.

Immaginate di trovare scritto su l’Informale una breve che descriva un piano governativo di sviluppo del Tentino Alto Adige formulato in questi termini: “l’Italia costruirà due nuovi insediamenti in Tirolo con l’obiettivo di raddoppiare la popolazione di coloni italiani residenti nel territorio austro-ungarico occupato nel 1918 e annesso di fatto nel 1920”. Nulla di quanto scritto è in sè palesemente falso ma si è non di meno alterato la realtà dei fatti per dare allo scenario una connotazione di illegalità.

Faremo invece qui chiarezza sulla piena legalità della sovranità israeliana sulle alture del Golan. Se ci limitiamo alla loro storia degli ultimi 100 anni, possiamo vedere che queste alture strategiche (sia dal punto di vista militare che idrico) furono molto contese durante la formulazione dei Mandati di Palestina e Siria. Inizialmente fecero parte del Mandato per la Palestina (1920-1923) dal quale è nato lo Stato di Israele. In seguito, dopo grandi pressioni diplomatiche francesi, con l’accordo angolo francese del 7 marzo 1923 questo plateau fu annesso al Mandato per la Siria. Quando la Siria divenne pienamente indipendente nel 1943, le alture ne erano parte integrante del territorio. Ne consegue che, per la norma dell’ uti possidetis iuris, questo territorio era sotto piena sovranità siriana.

Nel 1948 con la nascita dello Stato di Israele, le alture del Golan furono utilizzate dalla Siria per invadere il nascente Stato ebraico. La guerra fu un palese atto di aggressione e di conseguenza un atto illegale per il diritto internazionale in aperta violazione dell’Art. 2 dello Statuto dell’ONU. I siriani furono sconfitti ma non vollero firmare un trattato di pace ma solo un accordo per il cessate il fuoco.

Nel 1967 il Golan fu nuovamente utilizzato dai siriani per aggredire militarmente Israele. Ancora una volta fu un atto illegale di aggressione. Questa volta, però, la vittoria di Israele fu più netta e permise allo Stato ebraico di conquistare le Alture. Già poche settimane dopo la vittoria nella guerra dei Sei giorni (e sotto grandissime pressioni internazionali), Israele si mostrò disposto a ritirarsi dal territorio occupato in cambio di un trattato di pace. La risposta della Siria, come di tutti gli altri Stati arabi, arrivò dopo la Conferenza di Khartoum del settembre 1967: “no alla pace con Israele”, “no al riconoscimento di Israele” e “no a negoziazioni con Israele”. Questa posizione della Siria non cambiò neanche successivamente all’entrata in vigore della Risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza nel novembre dello stesso anno, con la quale si poneva fine alle ostilità della guerra dei Sei giorni.

Il dibattito all’ONU e il testo della Risoluzione 242 mostrarono inequivocabilmente come Israele fosse l’aggredito e non l’aggressore. Una nuova aggressione illegale siriana avvenne nell’ottobre del 1973 e anche questa volta l’esercito siriano fu sconfitto. Un nuovo accordo per il cessate il fuoco fu raggiunto nel 1974 ma la Siria ha continuato a rifiutarsi di intavolare delle trattative di pace rimanendo allineata ai tre no di Khartoum nonostante la Risoluzione 338 del C.d.S ribadisse quanto espressamente sancito con la Risoluzione 242. Così, il governo israeliano, vista l’impossibilità di trattare con quello siriano e trascorsi numerosi anni dall’occupazione del Golan, nel 1981 decise di estendere la propria sovranità sulle alture.

Appare evidente da quanto esposto che l’occupazione del Golan da parte di Israele è perfettamente legale per il diritto internazionale sia per i ripetuti atti di aggressione armata da parte della Siria, sia per il suo rifiuto nei confronti di ogni soluzione concordata tra le parti fin dal settembre 1967.

A distanza di oltre 50 anni dalla guerra dei Sei giorni, rimane solo da stabilire se l’annessione israeliana del 1981 è compatibile con i principi del diritto internazionale. Questo punto è molto controverso e non trova unanimità di pareri tra i giuristi, anzi la maggior parte di essi è dell’opinione che questo atto sia illegale. Ma su cosa si basa questa opinione? Su nessuna legge internazionale formalizzata ma semplicemente su un principio generale e astratto che dichiara “l’inammissibilità di acquisizione territoriale tramite la guerra”. Questo principio è espresso anche nella Risoluzione 242. La domanda da porsi è, questo principio generale, in caso di guerra difensiva, quando lo si è applicato in un qualsiasi conflitto avvenuto nel mondo? La risposta è, mai una sola volta.

In pratica non esiste nessun caso al mondo di uno Stato che sia stato aggredito da un altro Stato e a cui sia stato imposto di ritirarsi sui confini precedenti al conflitto. Questo principio lo si vuol applicare unicamente nei confronti di Israele. Altri “esperti” sostengono una “variante” del principio in questione. La tesi è la seguente: è vero che in passato ci sono stata molte guerre e chi ha vinto ha acquisito dei territori degli Stati sconfitti ma in questi casi l’annessione è stata sancita tramite trattati di pace vincolanti, quindi legittimati dal diritto internazionale, nel caso di Israele non esiste nessun trattato di pace concordato tra le parti. Anche questa tesi però è assai debole e varrebbe solo per Israele. È debole perché non tiene conto del fatto che è la Siria lo Stato – ripetutamente – aggressore ed è anche lo Stato che si rifiuta categoricamente di intavolare trattative di pace da oltre 50 anni. Quindi è la Siria lo Stato doppiamente colpevole di questo stato di cose. Inoltre, la comunità internazionale non ha fatto nulla in suo potere (Art. 51 dello Statuto ONU) per dirimere la questione. Accusare Israele di “occupazione” a distanza di oltre 50 anni dalla guerra è del tutto pretestuoso e ingannevole e non ha basi legali ma solo ragioni politiche.

Secondo il diritto internazionale il principio di occupazione, come disciplinato con la Convenzione dell’Aia del 1907, è applicabile a situazioni “temporanee” nel tempo anche se non è specificato un arco temporale definito. Perciò invocare il principio di “occupazione” a distanza di oltre 50 anni dagli avvenimenti e soprattutto dopo che l’aggressore (la Siria) si rifiuta di trattare la pace è del tutto pretestuoso nonchè implausibile.

Esistono casi nel mondo simili a questo che possono essere considerati come prova di una pratica generale accettata come diritto? Cioè come diritto internazionale consuetudinario. Si, ed è il caso delle isole Curili annesse dall’Unione Sovietica nel 1945. L’annessione di questo arcipelago appartenuto al Giappone non è mai stata ratificata con un trattato di pace tra i due paesi. Però nessuno al mondo ha mai messo in discussione la validità dell’annessione sovietica benché la Russia “occupi” da 76 anni le isole, così come mai nessuno si riferisce a quella parte di territorio russo come “territorio giapponese occupato”.

È prassi di giornali, opinionisti o sedicenti esperti dipingere le cose non per come sono effettivamente ma unicamente in base a una agenda ideologica il cui scopo è quello di alterare i fatti, di deformare la realtà. L’importante è che Israele appaia il reo.
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