Nazionalismi europei antisemiti, antisionisti antisraeliani

Nazionalismi europei antisemiti, antisionisti antisraeliani

Messaggioda Berto » ven apr 26, 2019 8:52 am

???

Germania: Berlino, in crescita aggressioni e minacce antisemite
25-04-2019
Giacomo Kahn

https://www.shalom.it/blog/mondo/german ... te-b420771

È allarme a Berlino per l'aumento di episodi antisemiti. Secondo i dati dell'associazione Rias (Consultorio di ricerca e informazione sull'antisemitismo), nel 2018 i casi di aggressioni, minacce e danneggiamenti nei confronti di ebrei nella capitale tedesca sono stati 1083, ossia il 14% in più rispetto agli 951 episodi dell'anno precedente. L'associazione rileva che il dato piu' preoccupante è legato all'aumento di violenza degli episodi. Come dice Benjamin Steinitz, che ha guidato il progetto della Rias, "rispetto agli anni passati verifichiamo che vi è una maggiore disponibilità a lasciarsi andare a minacce violente e comunque a far ricorso alla violenza". Infatti sono raddoppiati, da 18 a 46, i casi di aggressioni vere e proprie, mentre le minacce denunciate sono aumentate del 77%.
Tra i fenomeni più rilevanti sono da annoverare ovviamente gli insulti diffusi tramite i social network (+22%), ma anche le offese verbali in strada o le iniziative di propaganda d'odio. I danneggiamenti materiali sono stati in tutto 43.
Se in circa la metà degli episodi non è esplicita l'origine politica, nel 18% dei casi le aggressioni e le offese provengono da soggetti dell'estrema destra, nel 9% invece da figure anti-israeliane.
Il 6% arriva da ambiti definiti "cospirazionisti" e il 4% da ambienti di sinistra radicale "anti-imperialista". Sarebbe marginale, secondo Steinitz, la percentuale di antisemitismo derivante da profughi in arrivo da Paesi di religione islamica, contrariamente a quanto afferma il partito dell'ultradestra tedesca, l'Afd.



Una nuova ondata di antisemitismo si diffonde in Germania
Luigi Gioja - Mer, 21/11/2018

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/nuo ... 05208.html

Gli episodi di odio razziale verso gli ebrei si moltiplicano in tutto il paese, dal web alle scuole

“La Germania ha il dovere morale di combattere il crescente antisemitismo”

Merkel: vigili contro l'antisemitismo" ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel lo scorso 9 novembre, durante la cerimonia commemorativa dell'ottantesimo anniversario della Notte dei cristalli, tenutasi in una sinagoga di Berlino.

Quella notte del 1938 avrebbe dato il via alla tragedia dell'Olocausto: centinaia di ebrei furono massacrati, e più di mille sinagoghe messe a ferro e fuoco dalle SA naziste tra Germania, Austria e Cecoslovacchia. Eppure sembra che i tedeschi debbano oggi fare i conti con una nuova ondata di antisemitismo, soprattutto nelle scuole e nelle grandi città.

Nei primi mesi del 2018 una serie di episodi di violento razzismo nei confronti di cittadini di origine ebraica ha scosso l'opinione pubblica. A marzo, in una scuola elementare di Berlino, una bambina ebrea ha raccontato di essere stata aggredita da alcuni suoi compagni musulmani, i quali le avrebbero anche rivolto minacce di morte. E non si tratta di un episodio isolato, moltissimi altri sono stati registrati: solo a Berlino, tra gennaio e giugno, più di 80 casi.

Così lo scorso maggio il governo federale ha istituito una speciale Commissione per contrastare il fenomeno del crescente antisemitismo, affidata all'ex diplomatico Felix Klein. Tra le sue prime iniziative spicca la costruzione di un database nazionale per la raccolta di dati e informazioni circa tutte le aggressioni segnalate.

Uno studio dell'Università Tecnica di Berlino, pubblicato lo scorso luglio, la dice lunga: dopo aver analizzato più di 300mila tra testi e messaggi estratti da diversi social network, il team di ricerca ha concluso che, oltre ad essere drasticamente aumentati rispetto al recente passato, i contenuti espressi sono molto più radicali e feroci.

Secondo le statistiche, circa il 90% dei messaggi di odio che si registrano in rete proviene da ambienti vicini all'estrema destra. Tuttavia, come affermano diverse vittime, gli attacchi più pericolosi risultano essere quelli portati avanti da persone di origine araba, nelle cui comunità è frequente che si sviluppi una retorica antisionista alimentata anche dal protrarsi del conflitto arabo-israeliano.

“Attenzione a condannare i musulmani, non vogliamo che si creino scontri tra minoranze”, ha però avvertito il commissario Klein.

L'opinione pubblica sembra essere consapevole della situazione: un sondaggio condotto la scorsa settimana dall'emittente ZDF rivela che circa un terzo dei cittadini tedeschi è convinto che l'antisemitismo oggi in Germania sia 'forte' o 'molto forte'.

A confermarlo è proprio la professoressa Schwarz-Friesel, leader del team di ricerca che ha portato avanti lo studio sui social: “l'antisemitismo non arriva solo da ambienti di estrema destra, ma anche da elettori liberali o di centro-sinistra”, dimostrando l'ampia diffusione del fenomeno. Così, come ha affermato una delle vittime delle aggressioni a fine 2017, “il problema non sono i pochi, cattivi individui, ma tutti coloro che sono d'accordo con loro”.
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Re: Nasionałixmi ouropei antisemidi e antisionisti

Messaggioda Berto » dom lug 07, 2019 5:45 am

Neonazisti svizzeri volevano colpire ebrei, islamici e neri
14 maggio 2019

https://www.progettodreyfus.com/neonazismo-svizzera

Il neonazismo ha trovato casa anche in Svizzera. Nel paese elvetico, infatti, un nucleo di quattro persone residenti nei cantoni di Berna e Basilea Città, avrebbe pianificato atti di violenza nei confronti di ebrei, islamici e neri.

A rivelarlo è stato il SonntagsBlick, che ha affermato di essersi infiltrato in questo gruppo, la cui decisione di compiere aggressioni e violenze è stata presa nei giorni seguenti all’attacco alle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda.

Sempre secondo il giornale svizzero della domenica in lingua tedesca, a guidare il gruppo ci sarebbero quattro persone: tre uomini e una donna, di età compresa tra i 35 e i 46 anni.

Quattro persone che hanno dato via a un gruppo di meno di 30 persone che prima comunicavano tramite Facebook e poi tramite altri canali crittografati in cui tutti si erano espressi per seminare il terrore in Svizzera e uccidere ebrei, musulmani e neri.

Tra frasi come “li stermineremo tutti” a “puliremo la città” grazie alla “pulizia etnica” gli adepti cercavano di cementare un’unione che deve far preoccupare.

Al momento non è stato chiarito, se le autorità svizzere conoscessero il gruppo prima della denuncia del giornale.

Anche questa vicenda deve far suonare il campanello dall’allarme. Il continuo aumentare di gruppo neonazisti non deve lasciare indifferenti. Ormai in diversi paesi d’Europa (e non solo) i rigurgiti nazisti hanno trovato linfa vitale.

A volte sono anche appoggiati da imminenti politici che danno loro spazio e visibilità.
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Re: Nasionałixmi ouropei antisemidi e antisionisti

Messaggioda Berto » dom lug 07, 2019 5:45 am

La sagra degli antisemiti
Andrea Marcenaro
2019/06/20

https://www.ilfoglio.it/andrea-s-versio ... seDicK8nmw

Qualche dato. A leggere il recente rapporto del Pew Research Center, uno degli istituti di ricerca più autorevoli del mondo, si impara questo: lasciamo stare musulmani, indù, animisti eccetera, che quelli manco dipinti, ma gli italiani che non accetterebbero in alcun modo un ebreo in famiglia risultano il 25 per cento, un quarto del paese. In Francia, dove a quanto si legge l’antisemitismo deborda, sono il 17, il 13 in Spagna, il 5 in Svezia e in Olanda il 3. In Italia, il 52 per cento dei connazionali ritiene che il livello di immigrati debba diminuire. Pensano la stessa cosa il 30 per cento dei francesi e il 38 dei tedeschi. Non proprio la metà ma quasi. A considerare gli immigrati una risorsa è il 12 per cento dell’Italia, contro il 56 per cento della Francia e il 58 della Germania (paesi che hanno mille volte gli immigrati che abbiamo noi). Nelle tre classifiche appena citate, in Europa l’Italia è prima. Forza e onore. Basta a questo punto ricordare che il professor Ernesto Galli della Loggia, già elettore grillino e appoggiato tuttora da una serie impressionante di acculturatissime teste di minchia, insiste non già che la sinistra morente (liberale, oh, beninteso quella liberale) debba bonificare la pestilenza, bensì che non faccia la schifiltosa e si radichi ben bene nel territorio dove razzismo e antisemitismo, per intanto, si godono la sagra.
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Re: Nasionałixmi ouropei antisemidi e antisionisti

Messaggioda Berto » dom lug 07, 2019 5:46 am

In Europa ondata di antisemitismo come non si registrava da 80 anni
6 luglio 2019
di Filippo Di Robilant

http://www.italiaisraeletoday.it/in-eur ... YFDa8T4BEM


In Europa c’è un’ondata di antisemitismo come non si vedeva da ottant’anni a questa parte. Secondo un rapporto dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA), condotto assieme all’Institute for Jewish Policy Research, che uscirà oggi, 45% di 2700 giovani ebrei consultati in 12 paesi dell’Unione, tra cui l’Italia, di età 16-34 anni, sceglie di non indossare in pubblico simboli ebraici, a cominciare dalla kippah, a difesa della propria incolumità. L’81% ritiene che l’antisemitismo sia un problema; e il 41% sta considerando di emigrare.


Rispetto a una precedente ricerca sempre della FRA, uscita a dicembre, che riguardava le fasce di età più alte (35-59 e 60+), i dati dicono che i giovani ebrei sono maggiormente molestati/minacciati rispetto ai loro correligionari più anziani (+12%) e, come per qualsiasi flusso migratorio, sono tendenzialmente i giovani quelli pronti a partire.

Quest’ondata di antisemitismo ha sostanzialmente tre origini, che tra loro creano massa critica: gruppi islamici radicalizzati presenti in Europa; ambienti dell’estrema sinistra, storicamente ostile per via della questione palestinese; e settori dell’estrema destra, quella per intenderci che ha Mein Kampf sul comodino e che pensa che l’Olocausto sia tutta un’invenzione.

In parallelo all’antisemitismo, le ricerche della FRA dimostrano che sono in aumento anche islamofobia e afrofobia, in un crescendo d’intolleranze senza precedenti.

In questo contesto, quale futuro hanno gli ebrei in Europa? Il rapporto conferma una preoccupazione che dovremmo tutti condividere. La popolazione ebraica in Europa è in declino da tempo.

Basti pensare che rappresentava il 90% del totale a metà dell’800, oggi meno del 10%. In più, gli ebrei europei sono sproporzionalmente anziani.

L’interesse del rapporto sta proprio in questo: i giovani adulti oggetto della ricerca detengono le chiavi del futuro della vita ebraica nel continente, come pure della possibilità di mantenere in vita una forma unica di giudaismo che ha culturalmente contribuito alla costruzione dell’Europa.

Rappresentano la generazione cresciuta dopo il Trattato di Maastricht, rievocativo di un passaggio importante dell’integrazione europea, e la loro decisione se rimanere in Europa e continuare a far parte del suo progetto, oppure al contrario di abbandonarla perché si sentono minacciati in quanto ebrei, la dice lunga sulla natura dell’Europa di oggi e della sua capacità di essere un luogo dove si può ancora vivere in libertà e diversità.

L’antisemitismo in Europa continua a essere una macchia che non si riesce a cancellare. I dati di questa ricerca devono farci riflettere, soprattutto la classe politica che si ostina a non vedere un problema “antisemitismo”, come pure di altre forme d’intolleranza
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Re: Nasionałixmi ouropei antisemidi e antisionisti

Messaggioda Berto » dom lug 07, 2019 6:00 am

I giovani ebrei europei stanno subendo più antisemitismo dei loro genitori
7 luglio 2019
Amanda Gross

http://www.italiaisraeletoday.it/i-giov ... ZABQ4sXlgs

La gente partecipa ad un raduno nazionale per protestare contro l'antisemitismo e l'ascesa degli attacchi antisemiti in Place de la République a Parigi, Franci

Una manifestazione contro l’antisemitismo e l’ascesa degli attacchi antisemiti a Place de la République a Parigi

I giovani ebrei europei subiscono più antisemitismo dei loro genitori, con un aumento degli abusi che arrivano in gran parte su internet: Questo è il risultato di una ricerca di un ufficio studi dell’Unione europea pubblicato in settimana. Lo studio è stato basato su dati raccolti attraverso un sondaggio online a maggio e giugno 2018, sulla base delle risposte di 16.395 intervistati di tutte le età di 12 paesi

Circa il 44% degli intervistati tra i 16 ei 34 anni ha dichiarato di aver subito molestie, più del doppio rispetto agli over 60, secondo il sondaggio dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali. Più dell’80% degli ebrei di tutte le età ha affermato di aver registrato l’aumento dell’antisemitismo e circa il 70% ha dichiarato di aver riscontrato più ostilità in pubblico

In aumento anche gli attacchi antisemiti in Occidente procurati da movimenti di estrema destra, di estrema sinistra e populisti.La maggior parte degli intervistati nell’indagine dell’UE ha affermato anche che in prima fila ci sono anche gli islamisti di linea dura, ll’Islam radicale insomma. Il commissario europeo per la giustizia, Věra Jourová, ha promesso che solleciterà gli Stati membri a fare di più per affrontare il problema. “I giovani ebrei europei sono più esposti agli incidenti antisemiti rispetto ai loro anziani”.



Alberto Pento
Dal cartello del manifestante, si presume a Parigi, nella manifestazione citata a Place de la République a Parigi.
Il cartello denota una manipolazione sinistra della realta dove si confonde l'antisemitismo razzista con l'anti nazismo maomettano chiamato a torto islamofobia che non è affatto razzismo ma naturale, giusto, civile rigetto e difesa dal nazismo maomettano assassino e criminale. Poi in questo cartello manca l'accenno al razzismo assassino anticristiano esistente nel mondo maomettano in Asia e in Africa che è il peggiore e più grave di tutti, a opera esclusiva dei maomettani.
Il più grave e demenziale errore che possono fare gli ebrei tutti è accostare come analoghi l'antisemitismo (che è del tutto ingiustificato poiché gli ebrei di crimini contro l'umanità non ne compiono e non violano i diritti umani di nessuno, in alcun paese della terra, nemmeno in Israele dove quotidianamente combattono contro il razzismo palestinese-arabo-mussulmano) con l'antimaomettismo (o antislamismo e civile e più che giustificato rifiuto con rigetto del nazismo maomettano, del suo orrore e terrore, della sua violenza terrificante, del suo mostruoso totalitarismo disumano che ovunque viola i diritti umani e ovunque compie crimini contro l'umanità).
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Re: Nasionałixmi ouropei antisemidi e antisionisti

Messaggioda Berto » lun ago 12, 2019 9:27 pm

Polonia, tribunale mette al bando associazione fan di Hitler
12-08-2019

https://www.shalom.it/blog/mondo/poloni ... 9CfjTntuSM

Un tribunale polacco ha ordinato lo scioglimento di un'associazione i cui membri avevano festeggiato nel maggio 2017 il 128esimo anniversario della nascita di Adolf Hitler, senza accorgersi di essere stati filmati dalle telecamere di un'equipe televisiva. Come riporta l'Agence France Presse il tribunale di Gliwice ha stabilito che i membri di "Orgoglio e Modernità" (DiN) non potevano ignorare il senso di questo raduno, svoltosi in una foresta nei pressi della località di Wodzislaw Slaski, sede dell'associazione. La diffusione nel gennaio del 2018 del reportage dell'emittente televisiva privata Tvn24 - in cui apparivano persone in uniformi naziste attorniate da delle bandiere rosse con la svastica appese agli alberi e davanti ad una sorta di altare con una foto di Hitler- aveva suscitato l'indignazione dell'opinione pubblica e delle forze politiche. Un secondo processo nei confronti di sei partecipanti al raduno, fra cui il capo del DiN, Mateusz Sitkiewicz, è ancora in corso: gli imputati, accusati di apologia del nazismo, si sono dichiarati innocenti argomentando che il raduno era a carattere privato.
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Re: Nasionałixmi ouropei antisemidi e antisionisti

Messaggioda Berto » dom apr 18, 2021 7:30 am

L'AfD è l'unico partito nel Bundestag che non condanna Israele
Nel seguente video il Dr. Anton Friesen parla al Bundestag per l’AfD.
Articolo di Politically Incorrect:
Dibattito sulla soluzione dei due Stati in Medio Oriente
1° luglio 2020

https://www.islamnograzie.com/lafd-e-lu ... a-israele/


Ieri il Bundestag tedesco ha votato una risoluzione sulla decisione di Israele di affermare la piena sovranità su una parte della Giudea e della Samaria, e. la Cisgiordania.
L’AfD(Alternativa fàr Deutschland, Alternativa per la Germania) è stato l’unico partito che non ha votato per condannare la decisione israeliana.


Tutti i partiti, ad eccezione dell’AfD, hanno presentato alcune mozioni alla sessione del Bundestag questo pomeriggio per condannare Israele per la presunta “annessione” della Giudea e della Samaria, la casa del popolo ebraico. L’AfD sarà l’unica parte a respingere tutte queste proposte.

Il primo direttore parlamentare dell’AfD, Bernd Baumann, ha dichiarato nella conferenza stampa di questa mattina: “La posizione dell’AfD è che non diamo consigli a Israele. Data la nostra posizione storica di base, non daremo consigli a Israele”. L’AfD sarà quindi l’unico partito del Bundestag tedesco che non condanna Israele.

L’eurodeputato dell’AfD, Joachim Kuhs, ha già descritto su PI-NEWS perché la sovranità israeliana in Giudea e Samaria non è una ‘”occupazione illegale”. In un recente video di Bruxelles, Kuhs, membro del consiglio di amministrazione dell’AfD e presidente dei “cristiani nell’AfD”, ha dichiarato: “ARD e .DF vogliono che gli spettatori credano che le province israeliane della Giudea e della Samaria siano “territori occupati illegalmente”.
Lo scorso agosto ho potuto visitare la Giudea e la Samaria con una delegazione di “Ebrei nell’AfD” per formare la mia opinione”.

Di seguito sono riportati estratti da un articolo pubblicato da Arutz Sheva sul dibattito sulla Giudea e la Samaria nel Bundestag e sul background storico di esso:

L’UE deve riconoscere la sovranità israeliana in Giudea e Samaria

Israele vuole passare dall’amministrazione militare all’amministrazione civile in Giudea e Samaria. Si prevede che il Bundestag lo condanni. Non sono d’accordo.

“Israele si muove per annettere insediamenti illegali in Cisgiordania” urlano i media mainstream in Germania. L’inquadratura ci dice già qual è l’opinione “giusta” su questo atteso crimine. Altri punti di vista non si sentono in Europa. In qualità di membro del Parlamento europeo, dico che è giunto il momento di porre fine a questa visione unilaterale dei territori contesi, porre fine ai boicottaggi dell’UE nei confronti della Giudea e della Samaria e smettere di finanziare l’apparato terroristico palestinese con gli euro dei contribuenti.

Nei gruppi di riflessione dell’UE e nei media europei, è dato che gli “insediamenti ebraici” in Giudea e Samaria sono “illegali ai sensi del diritto internazionale”, una falsa affermazione basata sulla propaganda unilaterale, che ignora i fatti storici.

Nell’Impero Ottomano, non c’era né Israele né Palestina. La regione era chiamata Siria meridionale, ed era per lo più sterile e povera a causa della cattiva gestione ottomana e delle tasse di proprietà esorbitanti. Gli abitanti erano per lo più pastori nomadi. Nell’anno 1882, circa 141.000 musulmani vivevano sul territorio che divenne Israele, “di cui almeno il 25% erano nuovi arrivati”, come scrisse lo storico Ernst Frankenstein, e c’erano circa 60.000 ebrei.

Con l’inizio del Movimento Sionista nel 1871, gli ebrei cominciarono a trasferirsi nel territorio e ad acquistare legalmente terreni. I coloni portarono prosperità economica nella terra arida, che creò un “effetto pull”, attirando migliaia di arabi dai paesi vicini e gonfiando la popolazione araba a mezzo milione nel 1947. Così, la maggior parte della popolazione araba di Israele è fatta anche da “coloni” con nomi egiziani, siriani e iracheni, come Joan Peters documenta nel suo libro “From Time Immemorabile”.

Con la fine dell’Impero Ottomano dopo la prima guerra mondiale, la Gran Bretagna e la Francia divisero il Medio Oriente. Nella Dichiarazione di Balfour del 2 novembre 1917, il ministro degli Esteri britannico Lord Balfour dichiarò: “La visione del governo di Sua Maestà con favore l’istituzione in Palestina di una casa nazionale per il popolo ebraico”. Questa formulazione fu adottata dalla Conferenza di Sanremo il 18-26 aprile 1920, dove fu decisa la futura forma dell’ex Impero Ottomano. Questa formulazione è stata ratificata dalla Società delle Nazioni il 24 luglio 1922, creando il Mandato della Palestina come “casa nazionale per il popolo ebraico” sul territorio che si estende dal Mediterraneo all’Iraq, coprendo tutto il moderno Israele e Giordania.

Il delegato arabo ai colloqui di pace di Parigi 1920 fu l’emiro Feisal, che accolse con favore i piani per una “casa nazionale per il popolo ebraico”: “Noi arabi, specialmente quelli istruiti tra noi, guardiamo con profonda simpatia al movimento sionista… Auguriamo agli ebrei una cordiale casa di benvenuto”. Feisal è stato fatto re dell’Iraq e “ha accettato di abbandonare ogni pretesa … nella Palestina Occidentale” (Israele moderno), come T.E. Lawrence scrisse a Winston Churchill nel 1921.

Tale è il fondamento dello Stato di Israele nel diritto internazionale. Secondo l’articolo 80 della Carta delle Nazioni Unite, l’ONU è vincolata alle risoluzioni della Società delle Nazioni: “Nulla in questa Carta deve essere interpretato in sé per essere modificato in alcun modo … i termini degli strumenti internazionali esistenti a cui i membri delle Nazioni Unite possono rispettivamente essere partiti.”

Tuttavia, il 29 novembre 1947, le Nazioni Unite approvarono la risoluzione 181, il “Piano di partizione per la Palestina”. Gli ebrei, che erano tecnicamente autorizzati a una “casa nazionale” dal Mediterraneo al confine iracheno, tuttavia concordarono, sistemandosi per molto meno di quanto fossero dovuti dal “diritto internazionale”. Gli arabi della Palestina obbligatoria e gli Stati vicini rifiutarono la risoluzione 181, anche se oggi la citano come giustificazione per chiedere uno stato di Palestina “nei confini del 1947”.

La guerra contro gli ebrei iniziò il giorno dopo la ratifica della risoluzione 181…

Trascrizione video:

00:00 Dottor Anton Friesen.
00:07 Signor Presidente, signore e signori deputati, cari cittadini.
00:11 Beh, signor Ministro degli Esteri, ha trascurato di dire la cosa più importante.
00:14 Vale a dire che all’interno dell’Unione europea, fino ad ora
00:17 non c’è stato assolutamente alcun consenso su una politica nei confronti di Israele.
00:21 Non c’è nè nessuno. semplicemente. Dovremo vedere se la Germania riesce a stabilirne uno
00:26 nel quadro della Presidenza del Consiglio europeo.
00:29 Questa è esattamente la differenza tra Germania e Israele.
00:32 Lo Stato ebraico persegue una politica realistica orientata a livello nazionale. La Germania persegue un
00:38 fondamentalismo della virtù che chiama politica estera.
00:43 Ecco perché l’opinione pubblica e la classe politica in Germania è così anti-israeliana.
00:49 Gli opinion-maker e i politici tedeschi iniziano a sudare copiosamente
00:52 sulla fronte solo al pensiero
00:55 di una politica che rappresenta gli interessi nazionali.
00:59 Come osano? Come può Israele osare fare qualcosa
01:03 che è così ovviamente nell’interesse nazionale di Israele?
01:07 La cosiddetta Cisgiordania, o Giudea e Samaria,
01:12 è costituito da tre aree A, B e C secondo i trattati di Oslo.
01:17 Israele ha ora deciso, in un consenso non partigiano,
01:20 sia da Benjamin Netanyahu che da coloro che lo hanno sostenuto,
01:23 di applicare il diritto civile israeliano all’area C, che è stata amministrata
01:28 dall’amministrazione militare israeliana dopo la guerra dei sei giorni.
01:34 Inizialmente per i palestinesi che vivono in questa zona, questo porta buone notizie.
01:40 Essi sono fatti uguali secondo la legge israeliana e possono anche ottenere la cittadinanza israeliana.
01:46 Questo significa che possono considerarsi fortunati anche nel mondo arabo,
01:50 dal momento che sono alcuni dei pochi arabi che possono godere dei diritti umani e civili.
01:56 Ancora meglio, il piano Trump, così profondamente condannato dalla classe politica in Germania,
02:01 porta finalmente il movimento al conflitto in Medio Oriente dopo anni di stagnazione
02:07 e rafforza le prospettive di uno Stato palestinese senza mettere in pericolo l’esistenza di Israele.
02:13 Secondo il piano Trump, la città deve essere costruita
02:16 su circa il 70 per cento del territorio della Giudea e della Samaria.
02:20 Molti stati arabi non sono stati ad alta voce e pubblicamente contrari a questo piano, come sostenuto da alcuni,
02:27 ma sono stati molto comprensivi. Arabia Saudita, Egitto,
02:31 negli Emirati Arabi Uniti, e anche la Giordania.
02:34 Nessuno ha davvero preso una forte posizione pubblica contro di essa. Gli unici che hanno preso una posizione chiara
02:40 contro di essa sono la leadership palestinese. Ovviamente hanno paura
02:44 di perdere i ricchi profitti da parte dell’UE e della Germania.
02:48 Mi chiedo dove siano le proposte palestinesi per un piano di pace.
02:53 Naturalmente si può opporsi, si può bloccare
02:57 e respingere tutto, ma dove sono le proposte
03:00 dal mondo arabo? Dalla Palestina? Dai palestinesi stessi?
03:03 Ce n’è uno! Israele sta agendo e
03:06 questa finestra di opportunità che il piano di Trump offre.
03:10 Naturalmente potremmo stare da parte e gridare il male, il male, il male!
03:14 Questa sarebbe la politica mondiale a livello dell’asilo.
03:17 Oppure possiamo cercare di accompagnare questo processo con un buon giudizio
03:21 e allo stesso tempo dare nuovi approcci la possibilità di cui hanno bisogno.
03:26 Così come e volentieri nel contesto di un intero
03:29 Conferenza del Medio Oriente per la sicurezza e la cooperazione. Come abbiamo proposto.
03:32 Mille Grazie.
03:42 Così, ora per la fazione CDU/CSU, il collega J’rgen Hardt ha la parola.

Questo articolo è stato pubblicato in Europa, Storia, Israele, Azione legale, Medio Oriente, Nazionalismo, Notizie, Politica, Religione, USA dal barone Bodissey.
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Re: Nasionałixmi ouropei antisemidi e antisionisti

Messaggioda Berto » dom apr 18, 2021 7:32 am

SUD AFRICA: DERUBANO UNA SINAGOGA E LEGANO IL RABBINO CON UN TALLIT
16 aprile 2021

https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 5028351830

Sconvolgente episodio di antisemitismo a Johannesburg, in Sud Africa. Ieri mattina due ladri armati sono entrati in una sinagoga, hanno legato il rabbino e due studenti con un tallit, la mantella tradizionale per le preghiere, che era stato tagliato in diverse parti, per consentire loro di rubare indisturbati un’auto, del denaro e alcuni computer. La struttura era costantemente pattugliata da un servizio di sorveglianza privata che inspiegabilmente non ha evitato l’aggressione e il furto. Più tardi il cuoco della struttura ha ritrovato le tre vittime legate lanciando l’allarme. Due giorni prima un componente della medesima comunità ebraica era stato ucciso poco lontano dal luogo di culto ebraico.


Gino Quarelo
Sicuramente non è opera di sudafricani bianchi razzisti e nazisti.
Questa è la "civile Africa" dei neri e dei maomettani. Succederà anche nell'Italia dei porti aperti e dell'invasione degli africani e dei maomettani. Anche gli ebrei italiani dovranno andare in Israele se vorranno continuare a sperare di vivere.
Grande è la responsabilità degli ebrei di sinistra atei e credenti dell'Italia.


Rossella Tuveri
Gino Quarelo
Mi scusi, ma non capisco perché gli ebrei italiani di sinistra dovrebbero essere responsabili dell'aggressione di un rabbino in Sud Africa


Gino Quarelo
Il mio commento non si riferisce tanto al caso del Sudafrica ma a quanto in parte già accade e potrà accadere con maggior frequenza e intensità in Europa e negli USA a seguito della politica sinistra che giustifica e promuove l'invasione indiscriminata e scriteriata dal terzo mondo e in particolare dall'Africa e dei nazi maomettani africani e asiatici.
Gli ebrei di sinistra sono, per la loro quota parte, responsabili dell'antisemitismo e all'antisionismo/antisraelismo che si accompagna al Politicamente Corretto, al suprematismo social comunista, al suprematismo razzista nero dei BLM e degli Antifa e a quello nazi maomettano che è il peggiore di tutti.
Inoltre il Politicamente Corretto sinistrato che viola e nega i diritti umani, civili e politici degli uomini bianchi euro americani nel loro continente europeo (naturalmente e storicamente bianco come l'Africa è naturalmente e storicamente nera) e nel nord america ove una parte dei bianchi europei è emigrata negli ultimi 5 secoli, demonizzandoli come razza umana, come cultura millenaria, come storia e come politica naturalmente nazionalista a tutela dei loro paesi europei, contribuisce ad alimentare l'antisemitismo e l'antisraelismo delle destre non nazionaliste in senso umanamente naturale ma di quelle estreme e naziste dall'alto contenuto antisemita di derivazione cristiana e social comunista.

Rossella Tuveri
Gino Quarelo
La ringrazio per la sua risposta.



L'uso improprio e criminale o abuso dell'Olocausto per colpevolizzare e demonizzare l'Europa e gli europei
viewtopic.php?f=205&t=2888
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 6124104303


No all'uso improprio o abuso dell'Olocausto per colpevolizzare e demonizzare gli europei e i tedeschi di oggi che sono innocenti e che non hanno alcuna responsabilità per i fatti tragici del passato,
e per colpevolizzare e mostrizzare le destre, in particolare quelle identitarie, nativiste e civiliste,
no all'uso demenziale dell'Olocausto per negare l'esercizio dei diritti umani, civili e politici degli europei e dei tedeschi nei loro paesi e per impedir loro di difenderli civilmente e politicamente.

Antisemitismo nazi comunista e nazi maomettano (e nazi cristiano)
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2804

L'orrore dei cristiani antiebrei e pronazismo islamico
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 197&t=2172

La Corte Penale Internazionale contro Israele, Corte antisemita internazi comunista e filo nazi maomettana.
viewtopic.php?f=197&t=2946

L'ONU internazi comunista e nazi maomettano antisemita e antisionista
viewtopic.php?f=197&t=2950
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