Israele, accordo di governo raggiunto tra Netanyahu e Gantzdi Tiziana Di Giovannandrea
20 aprile 2020
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 5a433.htmlUn accordo per la formazione di un governo di coalizione è stato raggiunto in Israele dai partiti del premier uscente, Benjamin Netanyahu, e del dirigente di opposizione, ex capo di Stato Maggiore, Benny Gantz. A sottoscrivere la nota i due partiti, Likud e Blu e Bianco.
Netanyahu e Gantz si sono incontrati per una seconda volta nell'arco della giornata raggiungendo l'intesa per la formazione di un 'governo di emergenza nazionale'.
I media israeliani hanno riferito che l'intesa copre un periodo di tre anni. In questo periodo Netanyahu assumerà la carica di primo ministro per i primi 18 mesi. Successivamente Gantz diverrà primo ministro.
L'accordo pone fine a mesi di paralisi politica ed evita quello che sarebbe stato il quarto ritorno alle urne per i cittadini israeliani.
Secondo quanto riferito sempre dalla stampa israeliana, nei primi 18 mesi di governo a guida Netanyahu, Gantz sarà ministro della Difesa mentre il n. 2 nel suo partito, Gabi Ashkenazi, guiderà la diplomazia. Non ci sarà nessuna modifica alla controversa legge sullo Stato-Nazione.
Molto duro il commento di Yair Lapid, ex alleato di Gantz alle elezioni, che ha condannato l'accordo: "Così il compromesso sulla Commissione delle nomine giudiziarie è che Bibi (soprannome di Benjamin Netanyahu, ndr) sceglie tutti i suoi rappresentanti. Gantz e Ashkenazi hanno acconsentito a permettere all'incriminato di indicare i giudici che lo giudicheranno sulle sue questioni", ha sottolineato il leader di Yesh Atid, facendo riferimento alle imputazioni per corruzione, frode e abuso di fiducia a carico di Netanyahu in tre casi.
Del nuovo governo faranno parte, oltre a Likud e Blu e Bianco, anche i laburisti di Amir Peretz, ai quali dovrebbero andare i ministeri dell'Economia e Welfare, e i due partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism, mentre l'ultradestra di Yamina potrebbe aderire più avanti. Su 32 ministri (che diventeranno poi 36), al blocco di destra andranno Finanze, Salute, Interno, Pubblica Sicurezza, Alloggi, Trasporti ed Istruzione, più la presidenza della Knesset nella prima metà della legislatura, mentre al centro-sinistra vanno Difesa, Esteri, Giustizia, Media, Cultura ed Economia.
Ci sarà un "gabinetto Coronavirus" per gestire l'emergenza Covid-19 e un altro "gabinetto di riconciliazione" per risanare le divisioni nel Paese dopo un anno e mezzo di guerra politica senza esclusione di colpi. Nel caso Netanyahu sciolga il Parlamento, Gantz assumerà immediatamente la carica di primo ministro e non ci saranno elezioni prima di sei mesi.
Sbarrata la strada a Yuli Edelstein: l'ex presidente del Parlamento per sette anni, fedelissimo del leader del Likud, non potrà tornare a guidare la Knesset.
Risolti i nodi che hanno tenuto bloccati i negoziati per settimane: dal 1° luglio via libera all'annessione delle colonie israeliane in Cisgiordania, battaglia cruciale per il leader del Likud sulla quale si è sempre speso considerandola la sua eredità storica. L'ampliamento della sovranità israeliana sugli insediamenti, prevista nel piano di pace per la regione promosso dall'amministrazione Trump, verrà portato avanti "con responsabilità", hanno sottolineato da Blu e Bianco.
I palestinesi hanno subito condannato un governo di unità nazionale israeliano a favore dell'annessione delle colonie in Cisgiordania dal 1 luglio. La prospettiva di inglobamento di altro territorio palestinese viene considerata una minaccia per l'ordine mondiale e in particolare per la pace, la sicurezza e la stabilità in Medio Oriente. Così ha commentato Saeb Erekat, ex negoziatore capo palestinese, citato dalla Wafa.
La volpe e l'apprendista21 aprile 2020
http://www.linformale.eu/la-volpe-e-lapprendista/Sostanzialmente una diarchia. È questo il nuovo governo dalle larghe intese che si appresta a essere ratificato dalla Knesset in un Israele sotto emergenza coronavirus.
Alla fine dei negoziati tra Benjamin Netanyahu e Benny Gantz si è giunti ad evitare la quarta tornata elettorale mettendo in piedi un esecutivo in cui il Primo ministro in carica e il suo rivale elettorale si bilanceranno reciprocamente nella gestione del potere, creando di fatto il primo governo diarchico nella storia del paese.
Il nuovo governo verrà scandito in due fasi temporali. Il periodo dell’emergenza, che dovrebbe durare sei mesi e quello dell’unità, a seguire.
Netanyahu e Gantz saranno i reggenti delle rispettive coalizioni sulle quali avranno pieno potere. Ogni decisione relativa a deleghe o eventuali cambiamenti di dicastero non saranno più la prerogativa del Primo ministro, ma dovranno essere decise dai reggenti della coalizione. Quei ministeri che saranno gestiti dal Likud saranno suo dominio e lo stesso avverrà per i ministeri in quota Bianco e Blu. Il gabinetto di sicurezza che ha il potere di dichiarare una guerra, sarà anch’esso suddiviso tra le due coalizioni con un numero pari di membri di una e dell’altra.
Benny Gantz può mostrare ai suoi elettori di avere conquistato un ministero chiave come quello della giustizia, più il ministero delle comunicazioni e quello della cultura. A lui andrà, nell’immediato il Ministero della Difesa.
Da parte sua Benjamin Netanyahu ha ottenuto quattro importanti obbiettivi. Il primo riguarda il Comitato preposto per scegliere i giudici che siederanno nell’Alta Corte di Giustizia, dove, la nomina di Zvi Hauser della coalizione Bianco Blu, un conservatore già membro del gabinetto Netanyahu, gli garantisce di avere un potenziale alleato in campo avverso. Il secondo, il diritto di lasciare il ruolo di Primo ministro anticipatamente e dopo che Gantz ha effettuato i suoi 18 mesi di premierato, di completare la porzione di premierato che gli compete. Questo, sulla carta, gli permetterebbe di essere il Primo ministro in carica alla prossima tornata elettorale. Il terzo, di ottenere le dimissioni di Gantz insieme alle sue nel caso in cui i giudici dell’Alta Corte stabiliscano che non possa ricoprire il ruolo di Primo ministro essendo anche imputato. Il quarto di fare votare la Knesset il 1 di luglio per potere estendere la sovranità di Israele su una parte degli insediamenti della Cisgiordania.
Si tratta di un governo di trincea, con due coalizioni frontalmente avverse asserragliate nei rispettivi feudi, che nasce, per Netanyahu come polizza assicurativa e per Gantz come occasione di potersi accreditare come statista. Entrambi cercheranno di capitalizzare al massimo le loro posizioni all’insegna della reciproca disistima occultata dalla foglia di fico della realpolitik.
Non sarà una convivenza facile.