Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Re: Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » sab ago 27, 2022 4:27 pm

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » sab ago 27, 2022 4:27 pm

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Re: Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » sab ago 27, 2022 4:32 pm

11)
La riscossa legale e giudiziaria del buon Trump


Trump ha fatto causa al dipartimento di Giustizia
Accusandolo di agire per scopi politici, spera di bloccare l'indagine sui documenti sequestrati nella sua villa in Florida
martedì 23 Agosto 2022

https://www.ilpost.it/2022/08/23/trump- ... ar-a-lago/

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto causa al dipartimento di Giustizia del governo americano per bloccare l’indagine in corso sui documenti sequestrati dall’FBI, l’agenzia investigativa della polizia federale statunitense, in seguito alla perquisizione della sua villa in Florida, chiamata Mar-a-Lago, nella notte tra l’8 e il 9 agosto.

Nei documenti della causa, depositati presso un tribunale distrettuale della Florida, i legali di Trump accusano il dipartimento di Giustizia di aver avviato l’indagine solo per motivi politici e di voler intralciare una possibile nuova candidatura dell’ex presidente alle elezioni presidenziali del 2024. Chiedono inoltre la nomina di un giudice terzo non dipendente dal dipartimento di Giustizia (in gergo tecnico chiamato special master, che è solitamente un avvocato o un giudice in pensione) che esamini tutti i documenti prelevati dall’FBI.

Lo special master dovrebbe valutare se con l’autorizzazione del mandato di perquisizione il dipartimento di Giustizia non abbia violato il cosiddetto “privilegio dell’esecutivo” (executive privilege), cioè il diritto presidenziale a non divulgare determinati documenti dal contenuto ritenuto sensibile, e se non siano stati violati i diritti costituzionali di Trump.

I legali di Trump chiedono anche che, fintanto che sarà in corso la revisione dei documenti da parte dello special master, il dipartimento di Giustizia sospenda l’indagine. A decidere se accogliere o meno la richiesta sarà Aileen Cannon, giudice del Southern District della Florida, nominata proprio da Trump poco prima della fine del suo mandato presidenziale.

Il dipartimento di Giustizia ha commentato la causa con una breve dichiarazione in cui ha detto che risponderà adeguatamente in tribunale e che «il mandato di perquisizione a Mar-a-Lago era stato autorizzato da un tribunale federale».

Quella dei documenti riservati portati a Mar-a-Lago è una questione di cui si parla dallo scorso febbraio, quando la National Archives and Records Administration (NARA), un’agenzia del governo degli Stati Uniti incaricata di conservare i più importanti documenti governativi e storici del paese, aveva chiesto al dipartimento di Giustizia di indagare su un possibile uso illecito di documenti riservati da parte di Trump.

Dopo l’autorizzazione del dipartimento di Giustizia alla perquisizione della villa di Trump, l’FBI aveva pubblicato i documenti relativi al mandato. Da questi documenti era emerso che l’indagine nei confronti di Trump riguardava tre possibili crimini federali: il reato di presunto occultamento di documenti riservati, quello di ostruzione alla giustizia attraverso la distruzione, la modifica o la falsificazione di documenti e quello di presunta violazione dell’Espionage Act, la legge federale che vieta e punisce eventuali reati di spionaggio.

Nonostante buona parte del materiale prelevato dall’FBI fosse classificato come “top secret” o “altamente riservato”, in un comunicato condiviso prima della diffusione del mandato Trump aveva sostenuto che i documenti che erano stati sequestrati dall’FBI fossero già stati «tutti desecretati». Al momento comunque non è chiaro se prima di lasciare la Casa Bianca Trump avesse tolto il vincolo di segretezza da alcuni di questi documenti, come spesso aveva fatto in altri casi negli anni del suo mandato.


Trump fa causa al Dipartimento della Giustizia Usa per il blitz dell'Fbi a Mar-a-Lago
L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiesto a un giudice di bloccare l'indagine del dipartimento di Giustizia sui file sequestrati dalla sua casa durante una perquisizione dell'FBI. In una causa appena intentata il suo team legale ha chiesto che un avvocato indipendente sia nominato per supervisionare i documenti che gli agenti hanno rimosso da Mar-a-Lago in Florida questo mese.
23 agosto 2022

https://www.rainews.it/articoli/2022/08 ... 3cc24.html

Secondo l'FBI, undici serie di file riservati sono stati prelevati dalla tenuta di Trump l'8 agosto. L'ex presidente è indagato per gestione potenzialmente cattiva di documenti riservati.

Il team legale di Trump ha dunque chiesto a un giudice federale di nominare uno 'special master', un giudice terzo, per garantire che il Dipartimento di Giustizia restituisca tutti i suoi documenti privati sequestrati dall'Fbi. L'ex inquilino della Casa Bianca chiede anche che lo special master supervisioni l'esame delle prove raccolte e che venga sospeso il lavoro degli investigatori federali sulle prove fino a quando la revisione non sarà completata. Trump sostiene che i suoi diritti costituzionali sono stati violati e che potrebbero essere stati sequestrati materiali che, in qualità di ex presidente, gli appartengono.

Trump: blitz Fbi “illegale e incostituzionale”

Il raid dell'Fbi è stato "illegale e incostituzionale. Stiamo assumendo le misure necessarie per avere indietro i documenti, che sarebbero stati consegnati senza lo spregevole raid. Non smetterò mai di battermi per gli americani". Così Donald Trump, sottolineando che la mozione al tribunale della Florida è stata depositata "per far valere i miei valori in merito al non necessario" blitz dell'Fbi.

I legali dell'ex presidente: c'è la politica dietro al blitz

La perquisizione dell'Fbi a Mar-a-Lago è stata dettata dalla "politica" e "alla politica non può essere consentito di avere un impatto sulla giustizia. Il presidente Trump è chiaramente il frontrunner per le primarie repubblicane per il 2024 e per le elezioni generali del 2024 nel caso in cui decidesse di candidarsi. Al di là di questo, i suoi endorsement nelle elezioni di metà mandato del 2022 sono stati decisivi per i candidati repubblicani". Lo affermano i legali di Donald Trump nell'azione legale avviata contro il governo americano per chiedere la nomina di uno 'special master' per l'esame dei documenti perquisiti dall'Fbi a Mar-a-Lago.

"Il governo da tempo tratta il presidente Donald Trump in modo ingiusto", affermano i legali del tycoon nella mozione depositata davanti al giudice del Southern District della Florida, Aileen Cannon, nominata da Trump. Se Cannon accetterà la richiesta di Trump di nominare uno special master, il processo di revisione dei documenti sequestrati dall'Fbi a Mar-a-Lago si allungherà rallentando anche l'indagine del governo sulla possibilità che abbia ostruito un'indagine federale. In altri casi di alto profilo legati a Trump sono stati nominati special master, per esempio per l'ex legale Michael Cohen.
La richiesta di Trump di uno special master non è insolita. Quello che non è comune, riporta la Cnn, è che i legali dell'ex presidente l'abbiano presentata dopo due settimane dal blitz. Questo potrebbe segnalare un disaccordo dietro le quinte fra gli avvocati su come procedere.

Il Dipartimento della Giustizia: risponderemo alla mozione di Trump

Il blitz degli agenti federali "è stato autorizzato", "siamo a conoscenza della mozione e risponderemo in tribunale". Lo afferma il Dipartimento di Giustizia americano rispondendo alla mozione presentata da Donald Trump per chiedere la nomina di uno special master per la revisione dei documenti sequestrati a Mar-a-Lago. Il "mandato di perquisizione a Mar-a-Lago è stato autorizzato da un tribunale federale sulla base della richiesta di accertamento di una probabile causa", ha affermato il portavoce Anthony Coley.

Il New York Times: Trump aveva oltre 300 documenti riservati a Mar-a-Lago

Donald Trump conservava più di 300 documenti riservati nella sua residenza di Mar-a-Lago. Lo scrive il New York Times, secondo cui "gli archivi nazionali hanno trovato più di 150 documenti sensibili quando hanno ricevuto un primo lotto di materiale dall'ex presidente Trump a gennaio". La mole di documenti in possesso dell'ex presidente Usa, secondo il quotidiano americano, "aiuta a spiegare perché il Dipartimento di Giustizia si sia mosso così urgentemente per dare la caccia a qualsiasi ulteriore materiale classificato che potrebbe essere in suo possesso".


???
Donald Trump fa causa al governo: "Il raid dell'Fbi è stato illegale. Difendo i miei diritti"
Repubblica.it
23 agosto 2022

https://www.repubblica.it/esteri/2022/0 ... 362626746/

L'ex presidente degli Stati Uniti non ci sta e prova a portare il governo alla sbarra. "L'intervento dell'Fbi è stato illegale e incostituzionale. Stiamo assumendo le misure necessarie per avere indietro i documenti, che sarebbero stati consegnati senza lo spregevole raid. Non smetterò mai di battermi per gli americani", ha detto il tycoon, sottolineando che la mozione al tribunale della Florida è stata depositata "per far valere i miei valori in merito al non necessario" blitz.

Gli agenti della polizia federale, arrivati lo scorso 9 agosto nell'abitazione di Mar-a-Lago, hanno sequestrato diversi documenti "sensibili" contestandogli la violazione dell'Espionage Act", la legge sullo spionaggio, la "rimozione e distruzione di documenti ufficiali in violazione al Presidential Record Act", quello che richiede che gli inquilini della Casa Bianca consegnino, a scadenza di mandato, tutti i documenti prodotti. E pure "ostruzione di un'indagine", presumibilmente proprio quella per recuperare le carte avviata già lo scorso gennaio.

"Il governo da tempo tratta il presidente Donald Trump in modo ingiusto", affermano i legali nella mozione depositata davanti al giudice del Southern District della Florida, Aileen Cannon, nominata proprio da Trump. Per gli avvocati dell'ex presidente la retata è stata dettata dalla "politica" e assicurano che Trump sarà "il frontrunner per le primarie repubblicane e le elezioni generali del 2024".


La TIMELINE: Gli eventi chiave prima e dopo il raid dell’FBI nella casa di Donald Trump a Mar-a-Lago

The Epoch Times
23 agosto 2022

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... och-times/

L’8 agosto 2022, il Federal Bureau of Investigation (FBI) ed il Dipartimento della Giustizia (DOJ) hanno compiuto un’incursione senza precedenti nella residenza in Florida dell’ex presidente Donald Trump.

Il raid ha suscitato una serie di domande. Qual è stata la giustificazione dell’irruzione? Ci sono stati motivi secondari o non ufficiali? Chi ha ordinato e approvato il raid? La giustificazione era abbastanza convincente per compiere un passo così drammatico?

Sebbene molte di queste domande rimangano in varia misura ancora senza risposta, ci sono già abbastanza fatti sul tavolo per stabilire una linea temporale degli eventi prima, durante e dopo il raid.
2020

Ottobre 2020: Il presidente Donald Trump ordina di declassificare i documenti relativi allo Spygate, lo scandalo in cui gli agenti dell’ex Segretario di Stato Hillary Clinton avevano cercato di collegarlo ad una collusione con la Russia ricorrendo ad informazioni false. L‘FBI aveva poi utilizzato tali informazioni per spiare i collaboratori di Trump.

2021

19 gennaio 2021: Donald Trump rilascia una nota in cui toglie il segreto ad altri documenti riguardanti lo Spygate.

20 gennaio 2021: Donald Trump lascia la Casa Bianca in un modo che il suo avvocato Rudy Giuliani descriverà in seguito come “caotico”. Il capo dello staff di Trump, Mark Meadows, afferma in un memo che la “maggior parte” dei documenti dello Spygate viene restituita al Dipartimento della Giustizia per ulteriori censure relative a questioni di privacy prima di essere rilasciata. Secondo Newsweek, 27 scatole di materiale vengono spedite per errore dalla Casa Bianca a Mar-a-Lago. L’Office of Records Management della Casa Bianca aveva informato la National Archives and Records Administration (NARA) che alcune scatole sarebbero dovute andare all’archivio. Gli Archivi Nazionali (NARA) intraprendono quindi un “tira e molla” con lo staff di Trump per trasferire il materiale.

2022

Gennaio 2022: Donald Trump trasferisce 15 scatole di materiali agli Archivi Nazionali (NARA). Secondo quanto riferito, i materiali includono documenti contrassegnati come “classificati”.

13 gennaio 2022: L’archivista degli Stati Uniti David Ferriero annuncia che andrà in pensione a metà aprile dello stesso anno. Era stato nominato nel 2009 dal Presidente Barack Obama.

24 marzo 2022: Donald Trump presenta una causa in tribunale in base alla legislazione c.d. “RICO” (Racketeer Influenced and Corrupt Organizations) contro Hillary Clinton e decine di altre parti coinvolte nelle accuse infondate di collusione tra Trump e la Russia per influenzare le elezioni del 2016. La causa è stata depositata presso il tribunale federale della Florida.

7 aprile 2022: Il Washington Post riporta, citando fonti anonime, che il Dipartimento di Giustizia sta prendendo dei provvedimenti per indagare sulla “rimozione impropria di documenti presidenziali a Mar-a-Lago“.

28 aprile 2022: C-SPAN pubblica un’intervista a David Ferriero in cui afferma che “c’è un’indagine in corso” sui materiali ancora conservati da Donald Trump e che risalgono ad attività svolte durante il suo mandato. “Sospettiamo di non avere tutto“, avverte Ferriero. “Stiamo ancora cercando di capire cosa non abbiamo”. Ferriero lamenta la “debolezza del Presidential Records Act“, che è una legge civile e non penale.

Maggio 2022: Il Dipartimento di Giustizia richiede alcuni documenti a Donald Trump.

11 maggio 2022: Il Washington Post pubblica un’intervista a David Ferriero in cui afferma che il 6 gennaio 2021 è stato “il giorno peggiore” della sua vita e che temeva che gli Archivi Nazionali potessero trovarsi in pericolo dopo aver visto una “folla di persone davvero arrabbiate” lungo Pennsylvania Avenue.
In realtà, tutti gli atti di violenza di quel giorno hanno avuto luogo solo al Campidoglio, a più di mezzo miglio di distanza dagli Archivi Nazionali. Le riprese lungo Pennsylvania Avenue indicano che la folla era pacifica e, se non altro, spensierata.
David Ferriero confida anche di essersi dimesso perché il suo sostituto – che secondo lui “è meglio che non sia… un altro maschio bianco” – possa essere scelto da Joe Biden.

12 maggio 2022: Il Washington Post riporta, citando fonti anonime, che il Dipartimento di Giustizia sta ricorrendo al gran giurì per emettere un mandato di comparizione agli Archivi Nazionali NARA nell’ambito di un’indagine sulle 15 scatole consegnate all’agenzia da Donald Trump nel mese di gennaio.

Giugno 2022

3 giugno 2022: L’alto funzionario del controspionaggio del Dipartimento di Giustizia Jay Bratt e tre agenti dell’FBI si recano a Mar-a-Lago per discutere delle questioni legati ai documenti con gli avvocati di Donald Trump, come riporta il sito RealClearInvestigations sulla base di fonti anonime.
Donald Trump si presenta per salutare ed incarica i suoi avvocati di far ispezionare ai funzionari del governo una stanza nel seminterrato dove conserva alcuni documenti e dei cimeli della sua presidenza.
Gli agenti sono autorizzati a rovistare fra le scatole e se ne vanno con alcuni documenti. L’interazione con i funzionari governativi è “piacevole ed amichevole, molto professionale”, rivela uno degli avvocati di Donald Trump.

19 giugno 2022: Donald Trump nomina l’ex funzionario della sicurezza nazionale Kash Patel e il giornalista investigativo John Solomon come suoi legali rappresentanti nella disputa in corso con gli Archivi Nazionali (NARA).

21 giugno 2022: Gli avvocati di Donald Trump presentano alcune modifiche alla denuncia nella causa contro Hillary Clinton.

Lo stesso giorno, Kash Patel rivela in un’intervista di essere stato incaricato da Donald Trump di recarsi agli Archivi Nazionali (NARA) per recuperare e rendere pubblici i documenti dello Spygate. “Inizieremo a diffondere queste informazioni la prossima settimana”, afferma.

22 giugno 2022: Il Magistrate Judge Bruce Reinhart si ricusa dall’assistere il giudice distrettuale Donald Middlebrooks nella causa presentata da Donald Trump. Reinhart è il terzo di una serie di sei assistenti che si sono ricusati dal caso, dopo che il Magistrate Judge Shaniek Maynard si era ricusato il 25 marzo ed il giudice Ryon McCabe il 6 aprile. Il giudice William Matthewman lascerà il caso il 27 giugno.

Luglio 2022

1 luglio 2022: Entrambi i Magistrate Judge Alicia Valle e Jared Strauss si ricusano dalla causa di Donald Trump.

4 luglio 2022: Kash Patel si lamenta durante un’intervista degli ostacoli burocratici per ottenere i documenti dello Spygate dagli Archivi Nazionali (NARA), ma promette di andare avanti. “Nelle prossime settimane mi recherò all’Archivio Nazionale, identificherò quei documenti e chiederò che vengano rilasciati perché sono già stati declassificati“, afferma.

(Presumibilmente) tra metà e fine luglio 2022: Il procuratore generale Merrick Garland inizia a valutare se dare il “via libera” ad una perquisizione dell’FBI a Mar-a-Lago, come riferiranno in seguito alcune fonti anonime al Wall Street Journal.

Agosto 2022

5 agosto 2022: Il Magistrate Judge Bruce Reinhart emette un mandato di perquisizione per Mar-a-Lago.

8 agosto 2022, Prima mattina: Circa 30 agenti dell’FBI arrivano al resort Mar-a-Lago di West Palm Beach, in Florida. Donald Trump non è presente. Gli agenti dicono al personale sul posto che nessuno può assistere alla perquisizione e che le telecamere di sicurezza devono essere spente. Il personale inizialmente si adegua agli ordini ricevuti, ma poi riaccende le telecamere.

ORE 10:00: L’avvocatessa di Donald Trump, Christina Bobb, riceve una telefonata da un collaboratore di Trump che le comunica che Mar-a-Lago sta per essere perquisita dall’FBI e che deve recarsi immediatamente sul posto.

ORE 10:30: Christina Bobb arriva a Mar-a-Lago. Chiede agli agenti dell’FBI presenti sul posto di mostrarle il mandato di perquisizione. Inizialmente sostengono di non doverlo fare, ma lei insiste. Cerca di accompagnare gli agenti durante la perquisizione, ma le viene fisicamente impedito di farlo ed è costretta a rimanere nel parcheggio esterno. Alla fine gli agenti iniziano d informarla su quale parte della proprietà stanno eseguendo la perquisizione.

Ore 18.00-19.00: Gli agenti dell’FBI terminano la perquisizione dell’ufficio, della residenza e del deposito documenti che si trova nel seminterrato della casa di Donald Trump.
L’avvocatessa di Donald Trump, Christina Bobb riceve una copia del mandato e firma un inventario di ciò che è stato preso, ma l’inventario è troppo generico perché lei possa dire cosa è stato preso in particolare. Non le viene fornito l’affidavit di supporto che spiega su quali basi è stato concesso il mandato.
Gli agenti se ne vanno con decine di scatoloni, raccoglitori di foto ed altri oggetti.

Ore 18:51: Donald Trump rilascia una dichiarazione in cui afferma che la sua casa è stata “assediata, perquisita e occupata da un gran numero di agenti dell’FBI“. L’irruzione non è “necessaria o appropriata”, afferma, dato che ha collaborato con il governo.

9 agosto 2022: L’account Twitter del giornalista investigativo Paul Sperry viene sospeso dopo aver postato sulle “speculazioni in Campidoglio” secondo cui l’FBI “aveva interessi personali e cercava documenti riservati relativi allo scandalo Spygate” durante l’irruzione.
In seguito ha dichiarato a Breitbart News che Twitter non gli ha dato alcun avvertimento o spiegazione per la sospensione dell’account. Ha anche sottolineato come il deputy general counsel di Twitter è James Baker, un ex procuratore generale dell’FBI durante il periodo dello Spygate.
Il leader della minoranza del Senato Mitch McConnell si rifiuta di commentare il raid dell’FBI.
La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre dichiara che Joe Biden non è stato informato del raid.

10 agosto 2022: Newsweek riporta che l’FBI ha richiesto il mandato di perquisizione sulla base delle informazioni fornite da una “fonte confidenziale” riguardanti il possesso di documenti “riservati” da parte di Donald Trump.
Il direttore dell’FBI Christopher Wray dichiara di non poter commentare il raid e rimanda le domande al Dipartimento di Giustizia.

11 agosto 2022: Il procuratore generale Merrick Garland si assume la responsabilità di aver approvato il raid dell’FBI a Mar-a-Lago ed annuncia che il Dipartimento di Giustizia chiederà alla corte di svelare il mandato.
Wray rilascia una dichiarazione in cui condanna “gli attacchi infondati all’integrità dell’FBI” e le minacce e la violenza contro le forze dell’ordine.
Il Washington Post, basandosi su fonti anonime, riferisce che l’FBI era alla ricerca di “documenti nucleari”.

12 agosto 2022: Donald Trump chiede la pubblicazione dei documenti del mandato di perquisizione. Inoltre, definisce la “questione delle armi nucleari” una “bufala” e suggerisce che l’FBI potrebbe aver piazzato delle prove durante l’irruzione, dato che ai suoi avvocati è stato impedito di assistere alla perquisizione.
Il Magistrate Judge Bruce Reinhart autorizza la pubblicazione della richiesta di mandato e gli allegati che mostrano cosa dovesse essere perquisito, oltre ad un elenco generale di ciò che è stato prelevato.
L’affidavit di supporto, che mostra la giustificazione addotta per ottenere il mandato, non viene però rilasciata.
I documenti citano i tre capi d’accusa oggetto della perquisizione: “gestione scorretta di informazioni della Difesa”; “sottrazione, occultamento o distruzione di documenti governativi”; “alterazione, distruzione o falsificazione di documenti in indagini federali”. Nessuno dei capi d’accusa riguarda o menziona specificamente di “informazioni classificate”.
Donald Trump dichiara di aver declassificato tutti i documenti conservati a Mar-a-Lago.

14 agosto 2022: Donald Trump e il suo staff affermano che l’FBI ha sequestrato materiali coperti dal segreto professionale e potenzialmente anche dal privilegio esecutivo. Trump chiede la restituzione dei documenti.

15 agosto 2022: Donald Trump afferma che l’FBI ha preso i suoi passaporti durante la perquisizione. Il suo portavoce rilascia un’e-mail ricevuta dal Dipartimento della Giustizia in cui dice che il personale può ritirare i passaporti presso l’ufficio dell’FBI di Washington.
L’FBI comunica di voler restituire i materiali coperti dal privilegio entro due settimane, come riporta Just the News, citando fonti anonime.
Il Dipartimento della Giustizia dichiara alla Corte di voleri opporre alla pubblicazione dell’affidavit, che contiene la deposizione giurata per iscritto che giustifica il mandato di perquisizione.
Donald Trump chiede invece che l’affidavit venga pubblicato.

17 agosto 2022: Citando fonti anonime, Newsweek riferisce che l’FBI avrebbe cercato una “raccolta personale di documenti” che Donald Trump avrebbe messo da parte durante la sua presidenza, “compreso il materiale che Trump apparentemente pensava lo avrebbe scagionato da qualsiasi accusa di collusione con la Russia nel 2016 o da qualsiasi altra accusa legata alle elezioni”.

18 agosto 2022: Il Magistrate Judge Bruce Reinhart tiene l’udienza sulla pubblicazione dell’affidavit, in cui chiede al Dipartimento della Giustizia di proporre una versione dell’affidavit contenete le censure del caso.


Gino Quarelo

La TIMELINE: Gli eventi chiave prima e dopo il raid dell’FBI nella casa di Donald Trump a Mar-a-Lago
The Epoch Times
23 agosto 2022

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... och-times/

Gino Quarelo

Grazie a questo articolo, si capisce bene come questa criminale perquisizione sia legata alla calunnia del Russiagate e a tutte le falsità e ai delitti compiuti dai democratici, dagli apparati USA (FBI e altri), nonché dalla Clinton e altri correi democratici e ai procedimenti in corso intentati da Trump contro di loro, per far sparire o manipolare documenti, prove, indizi raccolti da Trump contro questi criminali eversori della democrazia americana.



Il giudice ha deciso “visto l’intenso interesse pubblico e storico” alla vicenda

Il giudice ha deciso di togliere il segreto all’affidavit che ha portato al mandato di perquisizione dell’FBI della casa di Donald Trump a Mar-a-Lago
Il giudice ha respinto formalmente l’argomentazione del Dipartimento della Giustizia di mantenere segreta la dichiarazione giurata scritta che ha portato al mandato di perquisizione dell’FBI della casa di Donald Trump a Mar-a-Lago e definisce il raid “senza precedenti”
– Fox News
22 agosto 2022

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... -fox-news/

Il Magistrate Judge Bruce Reinhart ha ammesso che l’irruzione dell’FBI nella casa di Mar-a-Lago dell’ex presidente Donald Trump è stata “senza precedenti” ed ha respinto formalmente l’argomentazione del Dipartimento di Giustizia di mantenere sigillato l’affidavit che ha portato alla perquisizione, citando l'”intenso interesse pubblico e storico”.

Il giudice, in un documento depositato lunedì mattina, ha dichiarato di aver respinto “l’argomentazione del Governo secondo cui l’attuale documentazione giustifica il mantenimento dell’intero Affidavit sotto sigillo“.

“Il Governo sostiene che, anche richiedendo di censurare parti dell’Affidavit, questo potrebbe rivelare le identità degli agenti o le fonti ed i metodi investigativi, e che ciò imponga un onere eccessivo alle sue risorse e crei un precedente che potrebbe essere dirompente ed oneroso anche nei casi futuri“, ha scritto il giudice. “Non è necessario che io mi chieda se, in qualche altro caso, queste preoccupazioni potrebbero giustificare il rifiuto dell’accesso al pubblico; potrebbero benissimo farlo”.

E ha aggiunto: “In particolare, dato l’intenso interesse pubblico e storico di una perquisizione senza precedenti della residenza di un ex Presidente, il Governo non ha ancora dimostrato che queste preoccupazioni amministrative siano sufficienti a giustificare la riservatezza“.

Il giudice ha detto di aver concesso al Dipartimento della Giustizia “l’opportunità di proporre le censure più appropriate qualora avessi rifiutato di mettere sotto segreto l’intero Affidavit”, stessa cosa che aveva concesso la scorsa settimana, dando al governo come scadenza giovedì 25 agosto.

“Di conseguenza, si ORDINA che entro la scadenza, il Governo depositi sotto sigillo un documento che predisponga le possibili censure e fornisca qualsiasi prova od argomentazione legale aggiuntiva che il Governo ritenga rilevante per la mozione di non divulgazione“, si legge nell’ordinanza.

Il giudice, nel corso di un’udienza molto attesa presso la divisione di West Palm Beach, in Florida, giovedì scorso, aveva dichiarato che l’intero affidavit non avesse dovuto essere più tenuto sotto segreto, nonostante l’argomentazione del Dipartimento della Giustizia secondo cui il rilascio avrebbe messo a rischio le fasi future dell’indagine e che avrebbe fornito una “tabella di marcia” delle indagini.

Durante l’udienza, il giudice aveva ordinato ai procuratori di presentare una versione dell’affidavit con le opportune censure da proporre, entro il 25 agosto a mezzogiorno.

Il giudice esaminerà quindi queste censure una volta che saranno proposte e deciderà come procedere, se accettare le raccomandazioni dei procuratori o se invece eseguire delle proprie censure.

Il giudice ha anche ricordato che il governo o i media, le due parti in causa, possono appellarsi alla sua decisione qualora uno o entrambi si oppongano alle censure proposte, che rimarrebbero sotto segreto.

Il procuratore del governo Jay Bratt ha sostenuto che la divulgazione dell’affidavit avrebbe “fornito una tabella di marcia” di un’indagine in corso ed ancora nelle sue fasi iniziali.

Il procuratore ha anche detto che il Paese si trova in uno stato di “instabilità” ed ha avvertito che la divulgazione dei nomi dei testimoni o degli agenti dell’FBI avrebbe “dissuaso” altri testimoni, che potrebbero ancora farsi avanti.

“Non è un precedente che vogliamo creare”, ha detto. “Il governo è molto preoccupato per la sicurezza dei testimoni in questo caso”.

Le organizzazioni dei media che sostengono che l’affidavit debba essere reso pubblico, il governo e il giudice sono tutti d’accordo sul fatto che questo sia un caso unico e senza precedenti.

Charles Tobin, che ha difeso il Washington Post ed altre organizzazioni dei media, ha detto che l’irruzione a Mar-a-Lago è stata una delle azioni di polizia più significative nella storia della nazione, affermando che “l’interesse pubblico non potrebbe essere maggiore”.

Donald Trump, pur non essendo parte in causa nell’udienza, ha chiesto questa settimana che l’affidavit venga reso pubblico e pubblicato in forma integrale.

“Nell’interesse della TRASPARENZA, chiedo che venga immediatamente reso pubblico l’affidavit completamente privo di omissioni e censure relativo a questa orribile e scioccante irruzione”, ha scritto Donald Trump all’inizio della settimana.

La portavoce di Donald Trump, Taylor Budowich, in una dichiarazione rilasciata dopo la sentenza del giudice Reinhart, ha affermato: “Il Presidente Trump ha espresso chiaramente la sua opinione che al popolo americano debba essere permesso di prendere visione dell’affidavit non censurato relativo all’incursione e all’irruzione nella sua casa a Mar-a-Lago“.

“Oggi il giudice ha respinto il cinico tentativo del Dipartimento della Giustizia di nascondere l’intero affidavit agli americani”, ha continuato la Budowich. “Non dovrebbero essere necessarie omissioni e l’intero affidavit dovrebbe essere rilasciato, data la propensione dei Democratici ad usare le omissioni per nascondere la corruzione del governo, proprio come hanno fatto con la bufala del Russiagate“.

Nel frattempo, i documenti che il giudice ha reso pubblici giovedì includono il “criminal cover sheet“, e la richiesta di mandato.

Il governo, nella richiesta, aveva dichiarato che la “base per la perquisizione” fosse costituita da “prove di un crimine” e di “contrabbando, tracce di crimine o altri oggetti posseduti illegalmente“.

La richiesta diceva che la perquisizione fosse legata alla “ritenzione intenzionale di informazioni sulla difesa nazionale“, all'”occultamento o rimozione di documenti governativi” e all'”ostruzione di indagini federali“.

Il giudice ha quindi firmato la richiesta di mandato il 5 agosto 2022.

All’inizio di questo mese, il Magistrate Judge Bruce Reinhart ha reso pubblico il mandato di perquisizione dell’FBI ed il verbale della perquisizione. Reinhart ha firmato il mandato il 5 agosto, dando all’FBI l’autorità di condurre la perquisizione.

Secondo il verbale, esaminato prima della sua pubblicazione da Fox News, gli agenti dell’FBI hanno prelevato circa 20 scatoloni di oggetti dai locali di Mar-a-Lago, tra cui una serie di documenti contrassegnati come “Vari documenti classificati/TS/SCI“, che si riferisce ad informazioni “Top Secret”.

I documenti coperti da questo livello di classificazione governativa potrebbero potenzialmente includere informazioni di intelligence ed informazioni che, se divulgate, potrebbero mettere a repentaglio le relazioni tra gli Stati Uniti ed altre nazioni, nonché la vita degli agenti dell’intelligence all’estero. Tuttavia, la classificazione comprende anche informazioni di sicurezza nazionale relative alle operazioni quotidiane che svolge il presidente degli Stati Uniti.

Il verbale mostra anche che gli agenti dell’FBI hanno raccolto quattro serie di documenti “Top Secret”, tre serie di documenti “segreti” e tre serie di documenti “riservati”.

Il verbale non rivela alcun dettaglio sul contenuto di nessuno di questi documenti.

L’elenco comprende anche una “scatola di documenti rilegata in pelle”, raccoglitori di foto, appunti scritti a mano, documenti vari, documenti top secret vari, documenti riservati vari e altri documenti.

Il governo ha condotto la perquisizione in risposta a quella che ritiene essere una violazione delle leggi federali: 18 USC 793 – “raccolta, trasmissione o perdita di informazioni sulla difesa”; 18 USC 2071 – “occultamento, rimozione o mutilazione”; e 18 USC 1519 – “distruzione, alterazione o falsificazione di documenti in indagini federali”.

L’accusa di “raccolta, trasmissione o perdita di informazioni sulla difesa” rientra nella legge contro lo spionaggio.

L’ex presidente ed il suo team contestano la segretezza dei documenti, ed affermano di ritenere che le informazioni ed i documenti siano stati declassificati.

Fonti che hanno familiarità con l’indagine hanno riferito a Fox News che l’FBI ha anche sequestrato scatole contenenti documenti coperti dal segreto professionale e potenzialmente anche dal privilegio dell’esecutivo durante l’irruzione.

Le fonti hanno anche riferito a Fox News che, per via del privilegio avvocato-cliente, il Team di Trump ha chiesto al Dipartimento di Giustizia la sua posizione in merito all’eventualità di nominare un perito terzo ed indipendente e per esaminare tali documenti, ma le fonti hanno riferito a Fox News che il Dipartimento di Giustizia avrebbe comunicato al Team di Trump che si sarebbe opposto a tale richiesta.

Il Magistrate judge nei tribunali federali degli Stati Uniti, è un giudice nominato per assistere i giudici dei tribunali distrettuali degli Stati Uniti nello svolgimento delle loro funzioni. Generalmente supervisiona le prime comparizioni degli imputati nei processi penali, fissa la cauzione e svolge altri compiti amministrativi. La posizione di magistrate judge esiste anche in alcuni tribunali di livello statale.

L’Affidavit è una dichiarazione giurata scritta, e consiste in dichiarazione scritta, resa volontariamente da una persona in merito a fatti di cui è a conoscenza personale per osservazione o esperienza diretta, confermata da giuramento o affermazione solenne, rilasciata davanti a un’autorità giudiziaria o amministrativa appositamente incaricata di riceverli e di autenticarli. La sua particolarità è che ha efficacia probatoria nel corso del procedimento giudiziario; vale cioè come testimonianza giurata. L’affidavit è un tipo di dichiarazione o dimostrazione verificata, il che significa che è fatta sotto giuramento a pena di falsa testimonianza, e questo serve come prova della sua veridicità ed è richiesto nei procedimenti giudiziari.


Il giudice ha concesso al Dipartimento della Giustizia fino a venerdì per rendere pubblico l'affidavit dell'irruzione a Mar-a-Lago
(Fox News)
L'Osservatore Repubblicano
26 agosto 2022

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 0681171598

Il giudice Bruce Reinhart ha ordinato al Dipartimento della Giustizia di svelare e rendere pubblica una versione censurata dell'affidavit utilizzato per giustificare il mandato di irruzione dell'FBI nella casa di Mar-a-Lago dell'ex presidente Donald Trump entro venerdì a mezzogiorno (ora americana).
Il Dipartimento della Giustizia ha già consegnato una versione censurata dell'affidavit giovedì a mezzogiorno, dopo che giudice aveva respinto l'argomentazione del governo di mantenere il documento sotto segreto, citando l'"intenso interesse pubblico e storico" nell'irruzione "senza precedenti" dell'FBI nella residenza privata di un ex presidente.
Il giudice ha dichiarato che, dopo aver esaminato le riformulazioni del Dipartimento della Giustizia, il governo "ha soddisfatto l'onere di mostrare una ragione convincente" e "una buona causa per mettere sotto segreto parti dell'Affidavit", affermando che la divulgazione rivelerebbe "l'identità dei testimoni, degli agenti delle forze dell'ordine", la "strategia, la direzione, la portata, le fonti e i metodi dell'indagine" ed "informazioni sul Gran Giurì" informazioni protette dalle norme federali.
Il giudice ha dichiarato che, dopo aver esaminato l'affidavit con le opportune omissioni, ha stabilito che il Dipartimento della Giustizia "ha soddisfatto l'onere di dimostrare che le omissioni proposte sono strettamente mirate a servire l'interesse legittimo del Governo all'integrità dell'indagine in corso e sono l'alternativa meno onerosa rispetto a mettere l'intero Affidavit sotto segreto".


Donald Trump mette in dubbio che Joe Biden potesse non sapere dell'irruzione a Mar-a-Lago e critica i procuratori Democratici della sinistra radical
e
(Fox News)
L'Osservatore Repubblicano
26 agosto 2022

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 6777838655

L'ex presidente Donald Trump, in una serie di messaggi postati giovedì sul suo account Truth Social, ha messo in dubbio che Joe Biden non fosse effettivamente a conoscenza dell'irruzione dell'8 agosto dell'FBI nella sua residenza di Mar-a-Lago prima che avvenisse.
"Joe Biden ha detto di non sapere nulla dell'irruzione a Mar-a-Lago, il più grande attacco politico nella storia degli Stati Uniti. Qualcuno ci crede davvero?". Trump ha scritto.
"I procuratori Democratici della sinistra radicale stanno cercando di aggirare illegalmente, per puro tornaconto politico, il Presidential Records Act, in base al quale non ho fatto assolutamente nulla di male", ha continuato Trump. "Non può essere aggirato, né per me né per nessun altro presidente. Hanno fatto irruzione illegalmente nella mia casa ed hanno preso cose che non avrebbero dovuto essere prese. Hanno persino forzato la mia cassaforte, un atto impensabile!".
"Il Dipartimento della Giustizia e l'FBI stanno divulgando informazioni a livelli mai visti prima - e io non ho fatto nulla di male!!!"


Presidential Records Act
https://it.wikipedia.org/wiki/Presidential_Records_Act
The Presidential Records Act (PRA) del 1978, regola gli atti ufficiali del Presidente e Vicepresidente datati dopo il 20 gennaio 1981.
Il PRA ha modificato la proprietà legale dei documenti ufficiali del Presidente da privata a pubblica. Nello specifico il PRA permette il pubblico accesso ai registri Presidenziali attraverso il Freedom of Information Act (FOIA) a partire da cinque anni dopo il termine di quella specifica amministrazione.
Nel 2001 George W. Bush emana l'ordine esecutivo 13233 con il quale limita l'accesso ai documenti presidenziali.
https://en.wikipedia.org/wiki/Presidential_Records_Act


Il Dipartimento della Giustizia ha rilasciato una versione dell’affidavit pesantemente censurata alla base del mandato di perquisizione del raid dell’FBI a Mar-a-Lago

Reso noto l’affidavit del mandato di perquisizione del raid dell’FBI nella residenza di Donald Trump
Fox News
26 agosto 2022

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... -fox-news/

Venerdì il giudice ha approvato la pubblicazione dell’affidavit che giustificava il mandato di perquisizione dell’FBI nella residenza di Mar-a-Lago dell’ex presidente Donald Trump in Florida.

Leggi il documento con le omissioni qui sotto. Clicca qui per leggere il documento online
Donald Trump attacca il giudice federale dopo la pubblicazione di un affidavit pesantemente redatto

L’ex presidente Donald Trump, nei suoi primi commenti dopo che un giudice federale ha ordinato la pubblicazione di un affidavit pesantemente censurato venerdì che l’FBI ha usato per ottenere un mandato di perquisizione nella sua proprietà di Mar-a-Lago, dice che non è stato menzionato nulla del “nostro stretto rapporto di lavoro per quanto riguarda la restituzione dei documenti – gli abbiamo dato molto”.

“Il giudice Bruce Reinhart non avrebbe MAI dovuto permettere l’irruzione in casa mia. Si è ricusato due mesi fa da una delle mie cause legali presentate in tribunale a causa della sua animosità e del suo odio per il vostro presidente preferito, me”, ha scritto Donald Trump sul suo account Truth Social. “Cosa è cambiato? Perché non si è ricusato in questo caso? Obama deve essere molto orgoglioso di lui in questo momento!“

L’Affidavit è una dichiarazione giurata scritta, e consiste in dichiarazione scritta, resa volontariamente da una persona in merito a fatti di cui è a conoscenza personale per osservazione o esperienza diretta, confermata da giuramento o affermazione solenne, rilasciata davanti a un’autorità giudiziaria o amministrativa appositamente incaricata di riceverli e di autenticarli. La sua particolarità è che ha efficacia probatoria nel corso del procedimento giudiziario; vale cioè come testimonianza giurata. L’affidavit è un tipo di dichiarazione o dimostrazione verificata, il che significa che è fatta sotto giuramento a pena di falsa testimonianza, e questo serve come prova della sua veridicità ed è richiesto nei procedimenti giudiziari.



Jonathan Turley: Cosa aspettarsi dalla pubblicazione dell'affidavit alla base del mandato di perquisizione di Mar-a-Lago?
(Fox News)
L'Osservatore Repubblicano
26 agosto 2022

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 4844476515

Turley si è detto "scettico", ma spera che il procuratore generale sia "il più trasparente possibile"
Jonathan Turley, collaboratore di Fox News, si è detto "scettico" su ciò che ci si aspetta dalla pubblicazione dell'affidavit di perquisizione di Mar-a-Lago, ma ha osservato che questo è un momento per rompere la tradizione e per il Dipartimento della Giustizia di dimostrare "maggiore trasparenza" nella puntata di giovedì di "Hannity".
"Devo ammettere che sono scettico. È lo stesso Dipartimento della Giustizia che ha detto che non una sola parola di questo affidavit dovesse essere resa pubblica. E al primo tentativo, sono riusciti miracolosamente a raggiungere il punto di equilibrio giusto, perché sembra che il giudice non si sia opposto a nessuna omissione. E per coloro che hanno avuto a che fare con questo Dipartimento per le omissioni e le censure e l'eccesso di segretezza, c'è un certo grado di scetticismo sul fatto che, lasciati a se stessi, abbiano massimizzato ciò che potrà essere reso pubblico. Ma sono comunque grato che qualcosa venga reso noto."
"Spero davvero che il procuratore generale Merrick Garland si sia reso conto che la posizione precedente era sbagliata, e che sia andato al Dipartimento e abbia detto: "Cerchiamo di essere il più trasparenti possibile". Dopotutto, questo affidavit non contiene probabilmente molte sezioni positive per Donald Trump. Gli affidavit sono così. Sono resoconti unilaterali che giustificano perquisizioni e sequestri. Quindi non mi preoccupo che stiano censurando solo le parti utili o favorevoli a Donald Trump, ma spero che lo considerino un momento di rottura con la tradizione, di maggiore trasparenza"


Nyt: Nei documenti sequestrati a Trump informazioni su spie e loro fonti

27 agosto 2022

https://www.rainews.it/articoli/2022/08 ... a1c3c.html

L'identità di spie, fonti, informatori, collaboratori, agenti sotto copertura e di tutta la catena per la raccolta di informazioni di intelligence. In alcuni degli scatoloni di documenti sequestrati nella tenuta dell'ex presidente Donald Trump a Mar-a-Lago c'erano anche questo tipo di informazioni classificate, che sono fra le più sensibili e protette dal governo perché in gioco ci sono vite umane e perché perdere anche una di queste figure potrebbe tradursi in un passo indietro di anni per l'intelligence americana.

La fretta degli agenti federali a mettere al sicuro queste informazioni spiegherebbe, scrive il New York Times, il blitz dell'Fbi, preoccupato dalla possibilità dell'identificazione delle sue fonti nel caso in cui le carte fossero finite in mani sbagliate.

Secondo la dichiarazione giurata rilasciata dell'FBI, 14 dei 15 scatoloni recuperati nella tenuta in Florida dell'ex presidente Donald Trump contenenti documenti riservati, molti dei quali top secret, erano mescolati con giornali vari, riviste e corrispondenza personale. Lo scrive l'Associated press. Secondo il documento del bureau, nessuno spazio nella tenuta di Trump a Mar-a-Lago era stato autorizzato per lo stoccaggio di materiale classificato. Lo stesso documento chiarisce come la conservazione impropria del materiale governativo top secret espone Trump a nuovi rischi legali e ad una nuova accusa di ostruzione alla giustizia..


Alberto Pento

Certo, Trump aveva documenti che riguardavano tutto un mondo sotterraneo di spie, contro spie, agenti veri e falsi, prove e indizi, ecc. ecc., probabilmente legati alle indagini contro gli autori delle calunniose inchieste approntate dai democratici nei suoi confronti, che con questo sequestro sperano di nascondere e di distruggere, come il Russiagate e altre come quella sulla manifestazione del 6 gennaio con occupazione del Campidoglio che i democratici cercano di far apparire come una rivolta eversiva orchestrata da Trump.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » sab ago 27, 2022 4:32 pm

???
Immigrata ucraina figlia di un camionista dell'Ohio?


Si finge ereditiera dei Rothschild ed entra nella residenza di Trump

Mondo
Agenzia ANSA
26 agosto 2022

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/ ... 1a190.html

Inna Yashchshyn, alias Anna de Rothschild firmata dalla testa ai piedi, con indosso un Rolex e alla guida di un suv Mercedes da 170.000 dollari è riuscita, fingendosi un'ereditiera della dinastia bancaria Rothschild, ad entrare a Mar-a-Lago e infiltrarsi nel circolo ristretto di Donald Trump.
Ora è sotto indagine dell'Fbi che sta passando al setaccio le sue passate attività finanziarie e gli eventi che l'hanno portata a entrare nella casa dell'ex presidente.
Già da mesi nel mirino delle autorità canadesi, la donna 33enne è un'immigrata ucraina che parla fluentemente russo, figlia di un camionista dell'Ohio.
Lo scorso anno, secondo quanto riporta il Pittsburgh Post-Gazette, è entrata a Mar-a-Lago in diverse occasioni con documenti falsi ed è riuscita, grazie all'importante cognome usato, a farsi conoscere da molti membri dell'esclusivo club di Trump. "Parlava di vigneti e di proprietà di famiglia, di come era cresciuta a Monaco", racconta l'ex banchiere John LeFevre con il Daily News riferendosi al suo primo incontro con la donna nel maggio del 2021. Nell'arco di poco tempo Yashchshyn si è conquistata i favori di molti e si è fatta immortalare in compagnia del senatore repubblicano Lindsey Graham, di Trump ma anche con la fidanzata di Donald Trump Jr, Kimberly Guilfoyle.
Yashchshyn ora è nel mirino dell'Fbi, alla quale ha consegnato i suoi passaporti e documenti falsi. L'indagine assume particolare rilievo alla luce della perquisizione degli agenti federali a Mar-a-Lago, dove Trump conservava documenti top secret.


Graham fa una cupa previsione su cosa accadrebbe se Trump fosse incriminato in seguito al raid di Mar-a-Lago

Lindsay Kornick è redattore associato di Fox News Digital. I suggerimenti per le storie possono essere inviati a lindsay.kornick@fox.com e su Twitter: @lmkornick.
Tradotto con http://www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)
28 agosto 2022

https://www.foxnews.com/media/sen-graha ... ots-street

Il senatore Lindsey Graham, R.C., ha criticato quello che considera un sistema legale a due livelli a favore del presidente Biden e contro l'ex presidente Trump a "Sunday Night in America".

Il conduttore Trey Gowdy ha iniziato il segmento con una clip virale del CEO di Meta, Mark Zuckerberg, che ha rivelato al podcast di Joe Rogan che l'FBI aveva avvertito Facebook della "propaganda russa" prima delle elezioni del 2020, inducendo il gigante tecnologico a sopprimere le storie sul laptop di Hunter Biden.

Questa notizia, unita a quella del raid dell'FBI nella casa di Mar-a-Lago di Trump, ha portato Graham a suggerire l'esistenza di un "doppio standard" nell'applicazione delle leggi federali che potrebbe ispirare la violenza in risposta.

"La maggior parte dei repubblicani, me compreso, crede che quando si tratta di Trump non ci sia legge. Si tratta solo di prenderlo", ha detto Graham. "C'è un doppio standard quando si tratta di Trump. Quello che è successo con Hunter Biden è che l'FBI è intervenuta per assicurarsi che la storia non venisse fuori prima delle elezioni del 2020. Ora abbiamo informatori dell'FBI che dicono al senatore [Chuck] Grassley che è stato detto loro di rallentare e di fare marcia indietro su Hunter Biden. E dirò questo, se ci sarà un'incriminazione di Donald Trump per cattiva gestione di informazioni riservate dopo la debacle della Clinton... ci saranno rivolte in strada".
Il senatore Lindsey Graham ha criticato il comportamento dell'FBI con due pesi e due misure nei confronti di Donald Trump e del presidente Biden.

Il senatore Lindsey Graham ha criticato il comportamento dell'FBI che ha usato due pesi e due misure nei confronti di Donald Trump e del presidente Biden. (Foto AP/Alex Brandon, File)

BIDEN "NON SAREBBE PRESIDENTE" SE L'FBI NON AVESSE COPERTO LO SCANDALO DEL LAPTOP DI HUNTER BIDEN: IL SEN. JOHNSON

Per quanto riguarda l'FBI, il senatore ha espresso preoccupazione per il modo in cui la legge viene applicata in politica, soprattutto nei confronti dei repubblicani conservatori.

"Voi amate la legge e io amo la legge. Non sono mai stato così preoccupato per la legge in politica come in questo momento. Come si può dire a un repubblicano conservatore che il sistema funziona quando si tratta del Presidente Trump? Quello che è successo in Crossfire Hurricane è stata un'indagine ridicola. Le persone hanno mentito e manipolato le prove. Guardate cosa è successo a Hunter Biden. A quanto pare, gli hanno dato il benservito. E i social media hanno soppresso informazioni che avrebbero potuto essere importanti".
Gli evacuati attendono di salire a bordo di un C-17 Globemaster III durante un'evacuazione all'aeroporto internazionale Hamid Karzai di Kabul, Afghanistan, il 23 agosto 2021.

NEWT GINGRICH: IL RAID DELL'FBI FA PARTE DI UN PIANO PER INCRIMINARE TRUMP DAVANTI A UNA GIURIA DI WASHINGTON POLITICAMENTE OSTILE

Il senatore ha ripetuto l'avvertimento che ci sarebbero state "rivolte" se Trump fosse stato perseguito.

"Se cercassero di perseguire il presidente Trump per aver gestito in modo scorretto informazioni riservate dopo che Hillary Clinton ha creato un server nel suo seminterrato, ci sarebbero letteralmente delle rivolte in strada. Sono preoccupato per il Paese", ha detto.

Ha continuato a criticare l'amministrazione Biden riguardo al ritiro dall'Afghanistan un anno prima.

"Siamo più esposti a un altro attacco di quanto non lo siamo mai stati. I Talebani sono tornati a comandare in Afghanistan. Al Qaeda e l'ISIS stanno prosperando in Afghanistan. Vogliono colpire la nostra patria". Joe Biden ha cancellato la polizza assicurativa sulla forza residua per assicurarsi che non potessero riunirsi laggiù per colpirci qui", ha detto Graham.
L'FBI ha dovuto affrontare un crescente scrutinio dopo l'irruzione nella casa di Mar-a-Lago di Donald Trump.

E ha aggiunto: "Il presidente Biden dice di non avere rimpianti per quello che ha fatto in Afghanistan. È un pazzo se lo crede davvero. Io ho molti rimpianti per quello che ha fatto. Rimpiango il fatto che abbiamo lasciato indietro migliaia di nostri alleati che hanno coraggiosamente combattuto al nostro fianco. Mi dispiace che tutte le donne che credevano in noi siano state riconsegnate ai talebani. Mi rammarico del fatto che l'Afghanistan diventerà un altro terreno di coltura per il terrorismo e che molto probabilmente un altro 11 settembre si propagherà lì, passando attraverso un confine meridionale violato".

"Se Joe Biden non si pente di ciò che ha fatto in Afghanistan, è davvero sordo, muto e cieco", ha continuato Graham.



L’Affidavit di Mar-a-Lago: Tutto qui?
The Wall Street Journal
Le 38 pagine pubblicate dell’affidavit e pesantemente censurate sono la prova che la perquisizione dell’FBI sia stata in realtà solo una disputa sui documenti detenuti dall’ex presidente-Donald Trump
Tratto e tradotto da un articolo di opinione del Comitato Editoriale del The Wall Street Journal.
30 agosto 2022

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... t-journal/

Venerdì 27 agosto un giudice federale ha pubblicato una versione pesantemente censurata dell’affidavit dell’FBI utilizzato per giustificare la perquisizione della casa di Donald Trump a Mar-a-Lago, e non possiamo fare a meno di chiederci: è tutto qui? È questo il motivo per cui gli agenti sono piombati nella residenza dell’ex presidente come se si trattasse di un boss della mafia?

È possibile che le omissioni nel documento lungo 38 pagine contengano qualche notizia bomba che non può ancora essere rivelata. Ma visti i contorni di ciò che rivelano l’affidavit e gli allegati, la questione sembra davvero ridursi ad una lotta per la gestione di documenti riservati. La lunga introduzione dell’affidavit ed altri paragrafi non secretati indicano la preoccupazione dell’FBI e degli Archivi Nazionali per i documenti che Donald Trump ha conservato a Mar-a-Lago e la sua mancanza di cooperazione nel non restituire tutto ciò che i federali volevano.

Un documento separato che giustifica le omissioni, anch’esso pubblicato venerdì, si concentra sulla necessità di proteggere i testimoni e gli agenti dal rischio di poter essere identificati pubblicamente. Anche questo documento non contiene alcun suggerimento di accuse più gravi o di un’indagine più ampia rispetto alla controversia sulla gestione dei documenti.

Come sempre, a noi pare che Donald Trump sembra essere stato il peggior nemico di se stesso in questa controversia. Lui e il suo staff sembrano essere stati negligenti, persino sciatti, nell’archiviare quei documenti. I documenti classificati trovati nelle scatole erano infatti mescolati a “giornali, riviste, articoli di cronaca stampati, foto, stampe varie, appunti” e corrispondenza presidenziale, si legge nella dichiarazione giurata. Ciò ha alimentato il sospetto che documenti importanti si trovassero ancora in giro per la casa, dove i malintenzionati che fossero arrivati al resort di Mar-a-Lago avrebbero potuto rubarli.

L’affidavit contiene anche riferimenti a commenti di Donald Trump e dei suoi collaboratori che non avrebbero detto tutta la verità su ciò che fosse realmente classificato o su ciò che avessero riconsegnato all’Archivio Nazionale prima della perquisizione. Questo sembra aver frustrato l’FBI a tal punto da fargli ritenere che, per la sua mancanza di collaborazione, potesse essere colpevole di ostruzione alla giustizia. In altre parole, l’FBI pensava che Donald Trump si stesse comportando male, come spesso fa.

Ma questo non significa che l’FBI e il Dipartimento della Giustizia dovessero per forza ricorrere ad un mandato e ad una perquisizione da parte degli agenti federali, che sapevano avrebbe avuto il significato di un comportamento criminale. Per ottenere il loro stravagante mandato di perquisizione, che sapevano avrebbe scatenato una tempesta politica, hanno dovuto falsamente suggerire che dietro potessero esserci degli “atti criminali”.

Avrebbero invece potuto più semplicemente rivolgersi ad un tribunale distrettuale e chiedere un ordine per la corretta gestione e conservazione dei documenti. Sarebbe stato sicuramente eseguito. Se Donald Trump non avesse rispettato quell’ordine, avrebbe potuto essere accusato di oltraggio alla corte. Sulla base delle prove contenute nel mandato e nell’affidavit, ed anche sulla base delle notizie trapelate finora alla stampa, tutte incentrate sulla richiesta di documenti, la perquisizione a Mar-a-Lago è stata sproporzionata rispetto al presunto reato.

È difficile credere che una disputa su dei documenti possa portare ad un’incriminazione penale. Il procuratore generale Merrick Garland dovrebbe spiegare all’opinione pubblica perché il comportamento di Donald Trump debba essere considerato più biasimevole rispetto ad altri casi di documenti classificati gestiti male. Tra questi, l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Sandy Berger, che si è dichiarato colpevole di un reato minore. Ed Hillary Clinton, che se l’è cavata con una lezione di santità da parte dell’allora direttore dell’FBI James Comey.

Non stiamo difendendo il comportamento di Donald Trump in tutto questo. È lui che si porta dietro gran parte dei suoi problemi. Ma i suoi nemici politici peggiorano la situazione quando violano essi stessi le norme politiche. Inoltre, aiutano Donald Trump facendolo diventare un “martire politico”. Se si vuole incriminare un ex Presidente, è meglio che sia colpevole di qualcosa di ben più grave della cattiva conservazione di documenti.


Alberto Pento
Questi riescono o non rinunciano a denigrare Trump anche quando riconoscono che ha ragione (o che non ha tutti i torti) e che è palesemente oggetto di criminale persecuzione giudiziaria eversiva.



Usa: accolta la richiesta di Trump per la nomina di un “giudice speciale” dopo il raid dell’Fbi
La Stampa
5 settembre 2022

https://www.lastampa.it/esteri/2022/09/ ... i-8502727/


La giudice federale della Florida, Aileen Cannon, ha accolto la richiesta di Donald Trump di nominare uno "special master", cioè una figura terza e indipendente rispetto al dipartimento Giustizia per analizzare il materiale sequestrato a Mar-a-Lago dall'Fbi. La giudice ha anche vietato l'utilizzo del materiale per «scopi investigativi» fino a quando non sarà stato analizzato dallo "special master". Lo riporta l'account Twitter di Chris Geidner, giornalista di giudiziaria, che lavora per la rete Msnbc. La giudice Cannon era stata nominata da Trump.

Si tratta di una vittoria per il tycoon. Il dipartimento di giustizia si era infatti opposto sostenendo che un esperto legale esterno non è necessario, in parte perché i funzionari del dipartimento hanno già completato l'esame per individuare i documenti coperti dal privilegio presidenziale, quelli di cui Trump vuole la restituzione. La decisione potrebbe rallentare il ritmo delle indagini, ma è improbabile che abbia conseguenze sulle decisioni investigative o sull'esito finale dell'inchiesta.

Trump è indagato per aver rimosso dalla Casa Bianca i documenti governativi, alcuni dei quali contrassegnati come altamente classificati, dopo la sua partenza nel gennaio 2021 e averli conservati nella sua casa di Mar-a-Lago a Palm Beach. Il Dipartimento di Giustizia ha anche dichiarato che sta indagando su un possibile ostruzionismo, dopo che l'FBI ha scoperto prove che il team di Trump potrebbe aver deliberatamente nascosto documenti classificati quando gli agenti hanno cercato di recuperarli a giugno. Durante lo stesso incontro del 3 giugno, i rappresentanti di Trump hanno falsamente certificato di aver condotto una ricerca diligente e di aver restituito al governo tutto il materiale classificato – un'affermazione che è stata poi smentita dopo che l'FBI ha recuperato circa 33 scatole contenenti più di 11.000 documenti e foto governative e più di 100 documenti contrassegnati come classificati.

Il team legale di Trump ha aspettato fino a due settimane dopo la perquisizione dell'FBI dell'8 agosto prima di chiedere alla corte di nominare un "giudice speciale". Uno "special master" è stato utilizzato, ad esempio, per esaminare i materiali sequestrati nelle perquisizioni delle case e degli uffici di due ex avvocati di Trump, Rudy Giuliani e Michael Cohen. Ma la richiesta di Trump era unica. Non solo il suo team ha voluto che il giudice speciale esaminasse il tradizionale materiale riservato agli avvocati-clienti, ma ha anche detto a Cannon che il giudice speciale era appropriato perché alcuni dei documenti potevano essere soggetti al privilegio esecutivo, una dottrina legale che protegge alcune comunicazioni della Casa Bianca.

Il Dipartimento di Giustizia si è opposto fermamente alla richiesta di Trump, affermando che non può rivendicare il privilegio esecutivo perché i documenti non gli appartengono, ma appartengono al governo. «Non è più il presidente», ha detto Jay Bratt, avvocato del Dipartimento per il controspionaggio, a Cannon durante l'udienza del primo settembre. «E poiché non è più presidente, non aveva il diritto di prendere quei documenti». Il Dipartimento di Giustizia ha anche detto che non aveva senso nominare un giudice speciale perché la sua squadra di filtro - un gruppo di agenti che non fanno parte dell'indagine - aveva completato il suo lavoro. Gli agenti hanno individuato e messo da parte un numero limitato di documenti che potrebbero essere soggetti al segreto professionale. Il resto dei documenti è già stato esaminato dal team investigativo per l'indagine penale in corso. Allo stesso tempo, l'Office of the Director of National Intelligence sta già conducendo una revisione parallela come parte di una valutazione dei danni alla sicurezza nazionale.

Molti ex procuratori del Dipartimento di Giustizia, sia democratici che repubblicani, hanno criticato la richiesta di Trump di nominare un giudice speciale. L'ex procuratore generale Bill Barr, nominato da Trump, ha definito un giudice speciale «una perdita di tempo» in un'intervista a FoxNews. Anche un gruppo di ex procuratori federali che hanno tutti servito in amministrazioni repubblicane ha affermato che la richiesta di Trump è «senza precedenti», presentata in un tribunale privo di giurisdizione e «manifestamente frivola». Tuttavia, all'udienza del primo settembre, Cannon ha segnalato la sua volontà di accogliere la richiesta. «In definitiva, qual è il danno di nominare un direttore speciale?», ha chiesto.


Questi insistono, speriamo che il giudice non ceda o che la questione finisca alla Corte Suprema

Usa: ricorso del Dipartimento di Giustizia contro stop accesso documenti Trump
9 settembre 2022

https://www.rainews.it/articoli/2022/09 ... 8f7e6.html

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha presentato ricorso contro l'ordine di un giudice della Florida di congelare l'accesso a migliaia di documenti, tra cui file top secret, sequestrati nella casa in Florida dell'ex presidente Donald Trump.

Il Dipartimento ha spiegato che l'ordine emesso dal giudice della corte federale Aileen Cannon di sequestrare tutti i documenti per essere esaminati da un "esperto speciale" indipendente ha ostacolato la capacità di condurre indagini penali relative al possesso di documenti classificati da parte di Trump.

L'Fbi ha chiesto a Cannon di sospendere lo stop di più di 100 documenti classificati, sequestrati durante l'irruzione dell'8 agosto nella casa di Trump in Florida e di non consegnarli all'esperto speciale incaricato di esaminare il materiale sequestrato. I documenti fanno parte dell'indagine penale in corso da parte dell'Fbi sul possesso non autorizzato di informazioni sulla difesa nazionale, che rientra nell'ambito dell'Espionage Act.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » sab ago 27, 2022 4:32 pm

Donald Trump cita in giudizio la CNN in una causa per diffamazione da 475 milioni di dollari
Breitbart News
4 ottobre 2022

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... bart-news/

L’ex presidente Donald Trump ha citato in giudizio la CNN in una causa per diffamazione da 475 milioni di dollari, secondo la denuncia depositata lunedì in una corte federale

La causa è incentrata sulla caratterizzazione di Donald Trump da parte del network di estrema sinistra come “razzista“, “lacchè dei russi“, “insurrezionalista” e sulla “persistente associazione” di Trump ad Adolf Hitler e al nazismo.

“È finalmente giunto il momento di ritenere la CNN legalmente responsabile per l’inganno intenzionale e le dichiarazioni diffamatorie fatte su di me e, direttamente ed indirettamente, sui miei forti, devoti e patriottici sostenitori“, ha dichiarato Donald Trump in un comunicato rilasciato poco dopo che i suoi avvocati hanno depositato la causa.

Secondo la denuncia, Donald Trump ha accusato la CNN di aver usato la sua “massiccia influenza – in quanto fonte di notizie “affidabile” – per diffamare il querelante nella mente dei suoi spettatori e lettori allo scopo di sconfiggerlo politicamente“.

La denuncia prosegue:

La campagna di dissuasione della CNN sotto forma di diffamazione e calunnia contro il querelante si è intensificata negli ultimi mesi, poiché la CNN teme che il querelante si candidi alla presidenza nel 2024. Come parte del suo sforzo concertato per far pendere l’ago della bilancia politica verso sinistra, la CNN ha cercato di infangare il querelante con una serie di etichette sempre più scandalose, false e diffamatorie come “razzista”, “lacchè dei russi”, “insurrezionalista” ed infine “Adolf Hitler”.

La querela di Donald Trump cita diversi esempi in cui la CNN ha paragonato Trump a Hitler, in particolare per l’uso da parte della rete dell’espressione “Grande Bugia”, che si riferisce alle affermazioni di Trump secondo cui le elezioni presidenziali del 2020 sarebbero state truccate.

Come si legge nella denuncia, “la ‘Grande Bugia’ è un riferimento diretto ad una tattica utilizzata da Adolf Hitler e presente nel Mein Kampf“.

“La ‘Grande Bugia’ fu usata da Hitler per incitare all’odio verso gli ebrei e per convincere la gente a ostracizzare gli ebrei”, continua la denuncia. “Si trattava di un’intera campagna di propaganda per giustificare la persecuzione e il genocidio degli ebrei. L’espressione non viene presa alla leggera e non viene usata con disinvoltura. I conduttori e i commentatori della CNN lo sanno perfettamente”.

La denuncia di Donald Trump include una richiesta di 75.000 dollari di danni compensativi per il danno causato dalla CNN alla sua reputazione e 475 milioni di dollari per danni.

Sebbene i funzionari pubblici che fanno causa per diffamazione debbano dimostrare che un giornalista abbia agito con effettiva malizia o con sconsiderata noncuranza della verità, nel 2020 la CNN ha patteggiato una causa per diffamazione da 275 milioni di dollari con Nick Sandmann, il famoso studente con il cappellino MAGA della Covington Catholic.

La causa di Donald Trump contro la CNN non è l’unico media aziendale che intende citare in giudizio.

“Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi presenteremo anche azioni legali contro un gran numero di altre aziende mediatiche delle Fake News per le loro menzogne, diffamazioni ed illeciti, anche per quanto riguarda ‘La Grande Bugia’, che hanno usato così spesso in riferimento al loro attacco di disinformazione alle elezioni presidenziali del 2020”, ha detto Donald Trump nella sua dichiarazione.

Donald Trump ha detto che “potrebbe intraprendere un’azione appropriata” anche contro il Comitato che indaga sul 6 gennaio per la sua incapacità “di indagare sulla massiccia frode elettorale delle elezioni presidenziali che ha avuto luogo”.

Donald Trump ha rimproverato al Comitato sul 6 gennaio di non aver riconosciuto che nei giorni precedenti ai disordini del Campidoglio, egli “ha raccomandato e autorizzato il dispiegamento di migliaia di truppe per garantire la pace, la sicurezza e l’incolumità del Campidoglio e di tutto il Paese”.

“Sono orgoglioso di presentare la causa di oggi per iniziare il processo di opposizione alle Fake News e ai media mainstream”, ha concluso Donald Trump.

La causa è “Trump vs. CNN, n. 0:22-cv-61842”, depositata presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale della Florida.
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Re: Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » mer ago 31, 2022 3:44 am

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Re: Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » mer ago 31, 2022 3:44 am

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Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » ven set 09, 2022 6:02 pm

12)
Quando il buon Trump chiedeva all'Europa di essere più UE e NATO e alla demenziale Germania antiamericana di farsi meno dipendente dal gas russo.

E vi sono dei dementi che lo calunniano come sostenitore e spia di Putin. E che sparlano del suprematismo USA che però paga per noi.
La demenziale Europa destro-sinistrata e cristiana che ha un debole per ... e preferisce fare affari con le dittature comuniste, nazi-maomettane, nazifasciste della Russia, della Cina, dell'Iran ed essere contro gli USA.
A dipendere dal male ci si ammala e si muore.


Grande Donald!
MALINCONIA. RIDEVANO COSI FELICI….

https://www.facebook.com/giacomo.defeo/ ... shHbCdg9Xl

25 settembre 2018, il Washington Post scrive: “Del discorso del Presidente Trump all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite saranno ricordate le risate di alcuni leader mondiali, riprese dalle telecamere e condivise in video virali. Una di queste ha catturato le reazioni divertite della delegazione tedesca mentre Trump diceva: “La Germania diventerà totalmente dipendente dall’energia russa se non cambierà immediatamente rotta. Qui, nell’emisfero occidentale, siamo impegnati a mantenere la nostra indipendenza dall’invasione di potenze straniere espansionistiche“.
Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas è stato visto sorridere insieme ai suoi colleghi.
Non era la prima volta che Trump si scagliava contro la Germania per le sue importazioni di gas dalla Russia.
A luglio, durante un vertice della NATO, aveva preso di mira i tedeschi per lo stesso motivo, indicando in particolare il progetto di un gasdotto di 800 miglia sotto il Mar Baltico, chiamato Nord Stream 2. “La Germania, per quanto mi riguarda, è prigioniera della Russia perché riceve gran parte della sua energia dalla Russia”, ha detto Trump al Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg, che in quel momento parlava anche davanti alle telecamere.“Dobbiamo parlare dei miliardi e miliardi di dollari che vengono pagati al Paese da cui dovremmo proteggervi“.”

https://www.youtube.com/watch?v=FfJv9QYrlwg



Usa, Trump firma le sanzioni contro il gasdotto russo-tedesco, Mosca e UE: «No all'ingerenza»

21 dicembre 2019

https://www.open.online/2019/12/21/usa- ... americane/

Donald Trump è partito insieme a Melania per Mar-a-Lago, la sua villa a Palm Beach, in Florida, dove trascorrerà le vacanze di Natale. Prima di andarsene, il presidente americano ha firmato alcuni provvedimenti che – insieme all’impeachment – continuano a far parlare di lui.
Trump il 20 dicembre ha firmato il provvedimento del Congresso che l’Europa definisce un atto di «ingerenza americana»: l’adozione di sanzioni contro i costruttori del gasdotto russo-tedesco Nord Stream 2.
Sia per i democratici che per i repubblicani, il gasdotto russo da 11 miliardi aumenterà la dipendenza energetica dell’Europa dalla Russia, potenzialmente privando gli Stati Uniti di un’importante porzione di mercato. Le sanzioni prevedono, tra le altre, il congelamento dei beni e la revoca dei visti Usa per gli imprenditori collegati al gasdotto.
In settimana, la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva affermato di essere «contraria a sanzioni extraterritoriali» contro il progetto North Stream 2. «In linea di principio, l’Unione europea si oppone all’imposizione di sanzioni contro le società europee impegnate in attività legali», ha dichiarato un portavoce Ue il 21 dicembre.
Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, le sanzioni impediscono ad altri Paesi di «sviluppare la loro economia»: «Uno Stato con un debito pubblico di 22 mila miliardi di dollari proibisce a Paesi solventi di sviluppare la propria economia reale», ha argomentato, incolpando «l’ideologia americana che non tollera la concorrenza mondiale». Ha poi concluso che «Presto (gli Stati Uniti) ci chiederanno di smettere di respirare».

Il gasdotto passa sotto il Mar Baltico e punta a raddoppiare le consegne di gas naturale russo in Europa, attraverso la Germania. Mosca ha già indicato che realizzerà comunque il progetto, ma Allseas, che ha sede in Svizzera, incaricata di costruire la sezione in mare, ha annunciato la sospensione dei lavori dopo l’annuncio delle sanzioni.


La nuova Space Force

Trump ha anche ufficialmente inaugurato la Us Space Force, le nuove forze spaziali americane. La nuova branca dell’esercito cade sotto l’Air Force, costa 738 miliardi di dollari ed è il primo nuovo servizio militare americano a essere inaugurato in più di 70 anni.
L’annuncio avviene in un momento in cui Russia e Cina stanno facendo importanti passi in avanti in termini di esplorazione spaziale. Le Us Space Forces saranno incaricate di proteggere satelliti e sistemi di sorveglianza e comunicazione americani.
«Lo spazio è il nuovo dominio mondiale di combattimento in guerra», ha dichiarato Trump durante la cerimonia della firma del National Defense Authorization Act del 2020 presso la base di Andrews, vicino a Washington. «Tra le gravi minacce alla nostra sicurezza nazionale, la superiorità americana nello spazio è assolutamente vitale», ha aggiunto.


Palestina

Nel frattempo gli Stati Uniti contestano la decisione della Corte Penale Internazionale (Cpi) de l’Aia di aprire un’inchiesta «per crimini di guerra” nei territori palestinesi.
«Ci opponiamo con forza a questa e ad ogni altra azione che cerca di prendere di mira Israele ingiustamente», ha tuonato il segretario di Stato Mike Pompeo in una nota, dopo che la procuratrice a capo del tribunale, Fatou Bensouda, si è detta «convinta che vi sia una base ragionevole per avviare un’indagine sulla situazione in Palestina. In sintesi – ha spiegato – sono convinta che crimini di guerra siano stati o vengano commessi in Cisgiordania, in particolare a Gerusalemme est, e nella Striscia di Gaza».



Il falso mito di una Russia post-Gorbaciov saccheggiata dal capitalismo occidentale
Federico Rampini
1 settembre 2022
https://www.corriere.it/oriente-occiden ... a2d9.shtml

A Mosca così come in Occidente, la morte di Gorbaciov è stata l’occasione per riesumare un mito caro sia ai nostalgici veteromarxisti, sia ai putiniani: quello sulle responsabilità occidentali nella disastrosa transizione della Russia dal comunismo al capitalismo. In questo come in altri campi, abbiamo visto in azione il riflesso pavloviano per cui «è sempre colpa nostra». Nel caso specifico è la convinzione secondo cui le privatizzazioni russe durante la presidenza di Boris Eltsin avrebbero avuto la loro vera regia a New York (finanza di Wall Street) e a Washington (Banca mondiale, Fondo monetario internazionale). In buona sostanza, questa è una favola. Il ruolo della finanza occidentale fu marginale, quel grande saccheggio che furono le privatizzazioni russe fu perpetrato da un’élite russa ai danni del popolo russo. Lo ha dimostrato uno dei massimi esperti si storia sovietica, il docente di Princeton Stephen Kotkin, autore di una magistrale biografia di Stalin ed anche del saggio «A un passo dall’Apocalisse» sulla transizione da Gorbaciov a Eltsin-Putin (ripubblicato di recente nella collana geopolitica del Corriere).

Kotkin ricorda che negli anni Novanta gli investimenti stranieri in Russia ammontarono a qualche miliardo di dollari l’anno, meno che nella piccola Ungheria. In compenso durante quel decennio le fughe di capitali dalla Russia raggiunsero i 150 miliardi di dollari: quasi il quadruplo dei prestiti concessi dal Fondo monetario internazionale. È così che nacquero le grandi fortune degli oligarchi, una parte delle quali venivano messe al sicuro in banche svizzere o inglesi, o a Montecarlo, Dubai e Hong Kong. Secondo una vecchia battuta, la Russia è il Paese più ricco al mondo, «perché nonostante tutti abbiano rubato allo Stato per quasi sessant’anni, c’è ancora qualcosa da rubare». Da questi furti gli stranieri furono quasi sempre esclusi. Un esempio: nel 1991 la Fiat aveva offerto due miliardi di dollari per comprare la fabbrica russa di automobili AvtoVaz, che fu invece venduta (o meglio svenduta) a investitori locali per 45 milioni di dollari. È con queste svendite, rapine, favoritismi, che si creò una nuova classe di capitalisti russi, molto spesso ex funzionari dello Stato o del partito comunista.

Dal passaggio del millennio in poi, a presidiare questa operazione di «accumulazione primitiva» – per usare un gergo marxiano – è intervenuto Putin, prima espressione delle caste di oligarchi, poi maestro nel gioco di ricattarli, asservirli, manovrarli.

Kotkin sottolinea quanta continuità esiste tra le due fasi storiche, e quanto comunismo (o leninismo, o stalinismo) ha impregnato Putin, la sua cerchia di potere, la classe dirigente in senso lato. L’arco storico cruciale ha inizio quando il sistema sovietico mostra i primi segni di crisi nella competizione con l’Occidente; si conclude con Putin saldamente insediato al potere, ancorché al debutto delle sue operazioni di aggressione esterna.

La ricostruzione aiuta a sfatare altri miti che hanno attecchito in Italia. Tra questi c’è l’idea che l’attacco all’Ucraina nel 2014 e poi nel 2022 sia la reazione di Putin ad una serie di umiliazioni inflitte dall’Occidente (America in testa), che dopo il crollo dell’Urss avrebbe tenuto la Russia ai margini della comunità internazionale. Chi sostiene questa tesi omette di solito due eventi significativi avvenuti alla fine degli anni Novanta: l’inclusione della Russia nel G7 che con essa divenne un G8; l’offerta a Mosca di un partenariato con la Nato che per qualche anno fu accettata. Perché queste forme di associazione della Russia con l’Occidente non bastarono a placarne la sete di rivincita? Una risposta la si trova perfino in un manuale scolastico di storia russa che cita Kotkin, «influenzato dal Cremlino ed esplicito nelle sue intenzioni di restaurare il senso di patriottismo». Quel testo scolastico insegna che l’ingresso nel club delle nazioni democratiche «implica la cessione di parte della propria sovranità nazionale agli Usa». Ognuno di noi è libero di formarsi la propria opinione su questa affermazione: se la Germania o la Francia o l’Italia cedano sovranità agli Stati Uniti per il solo fatto di partecipare al G7, o se invece questi forum internazionali siano un luogo di condivisione di decisioni attraverso la ricerca del consenso, un formato geopolitico che rappresenta il superamento delle coercizioni imperiali.

Il punto però è un altro. Se per Putin qualsiasi associazione alla nostra comunità è un ingresso in forma subalterna che implica cessioni di sovranità, allora l’unico scenario a cui punta la sua Russia è il ritorno allo status quo ante: lo stallo fra superpotenze dichiaratamente ostili, l’equilibrio del terrore che segnò la prima fase della guerra fredda (1946-89) e rischia di segnarne pure la seconda fase aperta nel 2022.

Questo è confermato dal fatto che, secondo Kotkin, «gran parte della classe dirigente russa, come del resto la sua controparte americana, credeva di essere investita di una speciale missione, anche se un’applicazione esagerata del principio aveva condotto la Russia zarista e la stessa Urss a un rapido oblìo». Dunque, Russia e America hanno avuto in comune l’idea di essere nazioni «eccezionali». Ma per gli Stati Uniti questa visione messianica del proprio ruolo – all’insegna del «Manifest Destiny» – è stata sottoposta a critiche interne feroci, ha spaccato il Paese e ha distrutto presidenze, anche quando si è incarnata nell’illusione o nell’impostura del voler esportare democrazia e diritti umani. In Russia invece Putin ha riesumato il destino eccezionale riservato alla Russia restituendogli l’aureola della sacralità religiosa, dello scontro di civiltà con un Occidente decadente e imbelle, peccaminoso e licenzioso. Più l’America diventava dubbiosa e scettica sul proprio ruolo universale, più la Russia caricava il suo di un’ancestrale ideologia reazionaria. Un esempio di questa divaricazione nella traiettoria tra le due superpotenze si è avuto proprio in questo 2022, l’anno della seconda aggressione militare russa all’Ucraina. Mentre a Mosca in occasione del conflitto si rinsaldava più che mai l’alleanza fra il potere politico e quello religioso (Putin e il patriarca ortodosso), in America la sentenza della Corte suprema che cancellava il diritto costituzionale all’aborto ha offerto lo spettacolo di una spaccatura fra i politici cattolici (Joe Biden, Nancy Pelosi) e la chiesa (papa Francesco applaudiva alla sentenza del tribunale costituzionale).
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Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » sab dic 03, 2022 9:09 pm

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Re: Solidarietà assoluta al buon repubblicano Trump

Messaggioda Berto » sab dic 03, 2022 9:11 pm

13)
Trump, Putin e l'Ucraina.
Su questa vicenda non sono assoluamente d'accordo con te, Trump!



Pioggia di fuoco sul Donbass. Trump: "Con me in carica nessuna invasione russa"
Federico Giuliani
10 luglio 2022

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/pi ... 1657433313

"Non si fermano i brutali attacchi dell'artiglieria russa in Donbass". Volodymyr Zelensky non ha utilizzato giri di parole per descrivere la situazione nel quadrante orientale dell'Ucraina. Dall'Alaska, intanto, Donald Trump è tornato a ripetere che con lui alla Casa Bianca i russi non avrebbero mai invaso l'Ucraina. Nel frattempo tiene banco la vicenda di una turbina a gas tedesca del gasdotto Nord Stream 1, appena riparata dal Canada e restituita a Berlino. Consentirà di accelerare il flusso di gas proveniente dalla Russia, e questo ha mandato su tutte le furie l'Ucraina, che aveva esortato il governo canadese a non restituire il pezzo, affermando che una tale decisione avrebbe violato l'integrità delle sanzioni contro Mosca.


I combattimenti nel Donbass

Andiamo con ordine. Nel suo ormai consueto discorso serale alla nazione, Zelensky ha parlato di "azioni terroristiche" in riferimento ai raid russi nel Donbass. "Possono essere fermati solo con potenti armi moderne ad alta precisione", ha proseguito il presidente ucraino, ringraziando quindi gli Stati Uniti per il sostegno militare dato a Kiev. "Sono grato agli Stati Uniti per la decisione di fornire ulteriori lanciarazzi Himars e altre armi che ci consentono di prendere misure precise antiterrorismo e di ridurre il potenziale d'attacco russo", ha dichiarato. "Faremo di tutto per spezzare il potenziale terroristico degli occupanti", ha quindi concluso Zelensky.

Le accuse, come sempre, sono reciproche. Se gli ucraini puntano il dito contro i russi, i filorussi della Repubblica popolare di Donetsk sostengono che l'esercito ucraino abbia bombardato Donetsk con armi occidentali. In particolare, con cannoni di calibro 155 mm, che è un calibro standard della Nato. "Le forze armate ucraine domenica hanno sottoposto le aree residenziali di Donetsk a massicci bombardamenti da cannoni calibro 155 mm, che è un calibro standard della Nato", ha riferito l'ufficio di rappresentanza della Repubblica popolare di Donetsk (DPR). In ogni caso, l'epicentro del conflitto può essere collocato nell'oblast di Donetsk, dove le forze del Cremlino stanno cercando di conquistare gli ultimi insediamenti rimasti sotto il controllo ucraino.


La turbina del disaccordo

La Germania sta affrontando una grave carenza di gas ed è minacciata di un'ulteriore compressione del gas russo da parte di Mosca. A maggior ragione nel caso in cui la turbina a gas del gasdotto Nord Stream 1 – turbina che è di proprietà di Gazprom -, non dovesse esserle restituita riparata. Il Canada dovrebbe provvedere ad aggiustarla e riconsegnarla al governo tedesco. La sua restituzione sosterrà "la capacità dell'Europa di accedere a un'energia affidabile e conveniente mentre (il Vecchio Continente, ndr) si allontana dal petrolio e dal gas russi", si legge in una nota del ministero dell'Energia canadese.

L'invio della turbina dal Canada in Europa, dunque, aumenterà il volume delle forniture di gas attraverso il Nord Stream, che invia carburante dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico. Il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, aveva chiesto al Canada di risolvere il problema, chiedendo di inviare la turbina in Germania, e non in Russia. La decisione di Ottawa, come detto, rischia di far infuriare l'Ucraina.


Trump: "Con me alla Casa Bianca nessuna invasione russa"

Nel frattempo Donald Trump ha ribadito anche ad Anchorage, in Alaska, che con lui alla Casa Bianca "non ci sarebbe stata l'invasione russa dell'Ucraina". "Se le elezioni fossero andate in modo diverso - ha dichiarato l'ex presidente Usa ai sostenitori - non avremmo lasciato l'Afghanistan in quel modo, lasciando materiale militare per miliardi di dollari, e non ci sarebbe stato il disastro ucraino con centinaia di migliaia di morti". "Dobbiamo vincere nettamente per evitare che questa volta i radicali di sinistra non ci rubino le elezioni", ha affermato il tycoon, promettendo che "nel 2024 ci riprenderemo questa magnifica Casa Bianca".



La teoria di Trump sull'invasione russa in Ucraina: «È stato Biden a costringere Putin: senza pace sarà Terza guerra mondiale»
9 ottobre 2022

https://www.open.online/2022/10/09/guer ... utin-pace/

Davanti alla platea di repubblicani, l’ex presidente Donald Trump avverte il mondo intero: «Dobbiamo avviare immediatamente i negoziati per una conclusione pacifica al conflitto tra Russia e Ucraina, o arriveremo alla Terza guerra mondiale». Queste parole, pronunciate durante il suo comizio a Minden, in Nevada, sono state riportate anche da Rbc.ru, la testata russa di economia e politica. Questa non è certo la prima volta che l’ex presidente si espone sul conflitto nell’est Europa, anzi in più riprese si è offerto anche di fare da intermediario tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Ancora non si sa se sarà lui a correre alle elezioni del 2024, ma intanto è già passato all’attacco.
In un’intervista rilasciata a Real America’s Voice lo scorso sabato, 8 ottobre, l’ex presidente ha accusato Joe Biden di aver «quasi costretto» Putin a invadere l’Ucraina. «Lo hanno deriso», ha detto, «se si guarda bene, il nostro Paese e la nostra cosiddetta leadership hanno deriso Putin.
Lo stanno quasi costringendo a fare quello che stanno dicendo». Non solo: l’ex presidente sostiene anche che se fosse stato lui a vincere le elezioni nel 2020, Ucraina e Russia non starebbero combattendo. «Non significa che si sarebbero amati – ha precisato – ma non ci sarebbe stato modo di litigare». Trump ha giustificato queste sue affermazioni ricordando il buon rapporto che aveva instaurato con Putin durante il suo mandato: «Lo conoscevo molto bene, andavamo d’accordo. Gli piacevo. Mi piaceva». Ma anche con Zelensky: «È stato molto gentile, perché quando gli hanno chiesto della bufala Ucraina, Ucraina, Ucraina – il cosiddetto Ucrainagate, lo scandalo politico che riguardava gli sforzi che Trump avrebbe fatto per costringere Kiev a fornire prove compromettenti contro Biden durante la campagna elettorale – li ha guardati e ha detto “Cosa c’era che non andava in quella chiamata? Non ha fatto niente di sbagliato”».


Alberto Pento
Caro Trump, la tua simpatia per il criminale del Cremlino non mi piace affatto.
Non mi piace questa assurda considerazione per questo criminale prepotente e nazifascista.
Non mi piace che tu dia la colpa agli USA di Biden se il demente russo ha invaso l'Ucraina e compiuto crimini contro l'umanità e di guerra.
Non mi piace che tu possa trovare cose buone in questo dittatore assassino che sta con tutte le dittature maligne della terra: da quelle nazional comuniste a quelle nazi maomettane.
Tu dici che se al posto di Biden ci fossi stato tu come Presidente USA, Putin non avrebbe invaso l'Ucraina, ma se l'avesse fatto tu cosa avresti fatto tu?
Avresti aiutato l'Ucraina come ha fatto Biben?
Avresti forse mobilitato le armate USA e coinvolto la UE-NATO in modo ancor più massiccio, magari entrando direttamente e preventivamente in Ucraina a sua difesa, o avresti abbandonato l'Ucraina alla criminale prepotenza russa?
A volte ho la brutta impressione che tu non abbia sufficiente considerazione, coscienza e amore pre i diritti umani, civili e politici degli ucraini e dell'Ucraina.
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