24)
Cospirazione dei democratici contro Trump a partire dal 2016, altro che il Watergatehttps://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 5836702912COSPIRAZIONE CONTRO TRUMP / Fox News – L’ex DNI John Ratcliffe ha detto a John Durham che l’intelligence supporta “molteplici” accuse sollevate dalla sua inchiesta: ECCO TUTTE LE PROVE
14 febbraio 2022
https://osservatorerepubblicano.com/202 ... -le-fonti/Hillary Clinton avrebbe approvato “un piano per distrarre il pubblico dal suo scandalo delle e-mail”, hanno riferito le fonti a Fox News.
ESCLUSIVO/SCOOP DI FOX NEWS: L’ex direttore dell’intelligence nazionale John Ratcliffe ha incontrato il procuratore speciale John Durham in più di un’occasione e gli ha detto che c’erano prove dell’intelligence per sostenere le incriminazioni di “più persone” nella sua indagine sulle origini dell’inchiesta sulla collusione tra Trump e la Russia (Russiagate), fonti hanno riferito a Fox News.
Fox News ha riferito per la prima volta sull’ultimo deposito dell’inchiesta di John Durham, che ha sostenuto come gli avvocati della campagna presidenziale di Hillary Clinton nel 2016 avessero pagato per “infiltrarsi” nei server appartenenti alla Trump Tower e poi alla Casa Bianca, al fine di stabilire una “inferenza” e “narrazione” da portare davanti alle agenzie governative federali che collegassero Donald Trump alla Russia.
INCHIESTA DI DURHAM: LA CAMPAGNA DI CLINTON PAGAVA PER “INFILTRARSI” NELLA TRUMP TOWER E NEI SERVER DELLA CASA BIANCA PER COLLEGARE TRUMP ALLA RUSSIA (FOX NEWS)
Fox News aveva riferito per la prima volta nell’ottobre 2020 che John Ratcliffe avesse fornito quasi 1.000 pagine di materiale al Dipartimento di Giustizia per sostenere l’indagine di John Durham.
“Ci sono abbastanza prove”
Fonti hanno riferito a Fox News questa settimana che durante i suoi incontri con Durham, John Ratcliffe – che ha servito come membro del Congresso e come ex-procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale del Texas – avesse detto che credeva che ci fossero “abbastanza prove” in quei materiali che aveva fornito per incriminare “più persone“.
Le fonti hanno indicato un pezzo chiave dell’intelligence declassificata, che Fox News ha riportato per la prima volta nell’ottobre del 2020, rivelando come i funzionari della Comunità dell’Intelligence all’interno della CIA avessero inoltrato una richiesta di ulteriori indagini a Hillary Clinton poiché avrebbe approvato “un piano riguardante il candidato presidenziale degli Stati Uniti Donald Trump e gli hacker russi che ostacolano le elezioni degli Stati Uniti come mezzo per distrarre il pubblico dal suo uso di un server di posta elettronica privato“.
JOHN RATCLIFFE HA FORNITO QUASI 1.000 DOCUMENTI AL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA AMERICANO PER SOSTENERE L’INDAGINE DI JOHN DURHAM (FOX NEWS)
Le fonti hanno riferito a Fox News che il memo della CIA, noto anche come CIOL (Counterintelligence Operational Lead), era stato correttamente trasmesso all’FBI, e all’attenzione dell’allora direttore dell’FBI James Comey e dell’allora vice direttore del controspionaggio Peter Strzok.
Fox News ha ottenuto per la prima volta il memo declassificato della CIA nell’ottobre 2020.
“Le seguenti informazioni sono fornite per l’uso esclusivo del vostro ufficio per l’azione investigativa sui precedenti o per ulteriori indagini più approfondite, come appropriato”, dichiarava il memo della CIA del 2016 inviato a Comey e Strzok.
“Questo memorandum contiene informazioni sensibili che potrebbero essere rivelatrici di fonti. Dovrebbe essere gestito con particolare attenzione alla parcellizzazione ed alla necessità di sapere. Per evitare la possibile compromissione della fonte, qualsiasi azione investigativa intrapresa in risposta alle informazioni sottostanti dovrebbe essere coordinata in anticipo con il Chief Counterintelligence Mission Center, Legal“, si leggeva nel memo. “Non può essere utilizzato in qualsiasi procedimento legale – comprese le applicazioni FISA – senza previa approvazione…“
“Per richiesta verbale dell’FBI, la CIA fornisce i seguenti esempi di informazioni che la cellula operativa CROSSFIRE HURRICANE ha raccolto fino ad oggi“, continua il memorandum. “”Uno scambio [REDATTO] che discute l’approvazione da parte della candidata presidenziale degli Stati Uniti Hillary Clinton di un piano riguardante il candidato presidenziale degli Stati Uniti Donald Trump e gli hacker russi che ostacolano le elezioni americane come mezzo per distrarre il pubblico dal suo uso di un server di posta elettronica privato.”
Il memo è stato pesantemente censurato.
Leggi anche: Byron York – La vergogna dell’operazione Crossfire Hurricane
Le preoccupazioni sollevate
Una fonte a conoscenza della questione ha riferito a Fox News che John Ratcliffe, privatamente, ha sollevato preoccupazioni secondo cui il CIOL fosse diretto a Comey e Strzok dell’FBI.
IL DNI DECLASSIFICA LE NOTE DI JOHN BRENNAN, ECCO IL MEMO DELLA CIA SU HILLARY CLINTON CHE ‘FOMENTA’ LO SCANDALO TRA TRUMP E LA RUSSIA (FOX NEWS)
Fox News, a questo punto, non ha ottenuto prove che suggeriscano che l’FBI abbia aperto un’indagine sul piano ideato da Hillary Clinton per il rinvio emesso dalla CIA.
Nel frattempo, John Ratcliffe ha anche declassificato alcuni documenti che rivelano come l’ex direttore della CIA, John Brennan, avesse informato l’allora presidente Barack Obama sulla presunta “proposta di Hillary Clinton da parte di uno dei suoi consiglieri sulla politica estera per diffamare Donald Trump, fomentando uno scandalo che sostiene l’interferenza dei servizi di sicurezza russi” sulle elezioni.
“Stiamo ottenendo ulteriori informazioni sulle attività russe da [REDATTO]”, si legge nelle note declassificate dell’allora direttore della CIA, John Brennan, che sono state ottenute per la prima volta da Fox News nell’ottobre 2020. “CITE [riassumendo] presunta approvazione da parte di Hillary Clinton di una proposta di uno dei suoi consiglieri di politica estera per diffamare Donald Trump fomentando uno scandalo che sostiene l’interferenza del servizio di sicurezza russo.”
Le Tre incriminazioni
A questo punto, John Durham ha incriminato tre persone come parte della sua indagine: Igor Danchenko il 4 novembre 2021, Kevin Clinesmith nell’agosto 2020 e Michael Sussmann nel settembre 2021.
John Ratcliffe ha detto a Fox News “Sunday Morning Futures“, l’8 novembre 2021, che si aspettava “molte incriminazioni” dall’indagine del procuratore speciale Durham.
Igor Danchenko è stato accusato di aver dichiarato il falso ed è accusato di aver mentito all’FBI sulla fonte delle informazioni che aveva fornito a Christopher Steele per il Dossier “anti-Trump” (il falso Dossier Steele). Anche Kevin Clinesmith è stato accusato di aver dichiarato il falso. Clinesmith era stato segnalato per un potenziale processo dall’ufficio dell’ispettore generale del Dipartimento di Giustizia, che ha condotto la propria revisione dell’indagine sul Russiagate.
In particolare, l’ispettore generale ha accusato Kevin Clinesmith, anche se non indicandolo per nome, di aver alterato una e-mail su Carter Page per dire che era “non una fonte” per un’altra agenzia governativa. Carter Page ha detto di essere una fonte per la CIA. Il DOJ ha fatto affidamento su questa affermazione quando ha presentato una terza ed ultima richiesta di rinnovo nel 2017 per intercettare l’aiutante della campagna di Trump Carter Page sotto il Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA).
I TWEET DI HILLARY CLINTON DEL 2016 HANNO SPINTO L’AFFERMAZIONE, ORA SMENTITA, DELL’USO DA PARTE DI TRUMP DI UN “SERVER SEGRETO” LEGATO ALLA RUSSIA (FOX NEWS)
John Durham ha anche accusato l’ex avvocato della campagna di Hillary Clinton, Michael Sussmann, per aver dichiarato il falso davanti ad un agente federale. Sussmann si è dichiarato non colpevole.
L’accusa contro Sussmann riporta che egli abbia detto all’allora consigliere generale dell’FBI James Baker nel settembre del 2016, meno di due mesi prima delle elezioni presidenziali del 2016, che non stesse lavorando “per alcun cliente” quando ha richiesto ed ottenuto un incontro in cui ha presentato “dati presunti e ‘white paper‘ che presumibilmente hanno dimostrato un canale di comunicazione segreto” tra la Trump Organization ed Alfa Bank, che ha legami con il Cremlino.
Fox News, questo fine settimana, ha riferito per la prima volta del deposito di Durham l’11 febbraio. In una sezione intitolata “Factual Background“, Durham rivela come Michael Sussmann “aveva assemblato e trasmesso le accuse all’FBI per conto di almeno due clienti specifici, tra cui un dirigente tecnologico (Tech Executive 1) di una società internet con sede negli Stati Uniti (Internet Company 1) e la campagna di Hillary Clinton“.
L’inchiesta di Durham ha scoperto che i “registri di fatturazione di Sussmann riflettono” come egli “ha ripetutamente fatturato alla campagna di Clinton per il suo lavoro sulle accuse della Russian Bank-1“.
L’inchiesta ha rivelato anche come Michael Sussmann e Tech Executive 1 si siano incontrati ed abbiano comunicato con un altro partner legale, che stava servendo come consigliere generale della campagna della Clinton. Fonti hanno riferito a Fox News che l’avvocato in questione sia Marc Elias, che lavorava presso lo studio legale Perkins Coie.
LEGGI ANCHE: MARC ELIAS – L’OSCURO MAESTRO DELLE CAMPAGNE ELETTORALI DEI DEMOCRATICI
Lo studio legale di Marc Elias, Perkins Coie, è lo studio attraverso il quale il Comitato Nazionale Democratico e la campagna della Clinton hanno finanziato il dossier “anti-Trump“. Il dossier non verificato è stato redatto dall’ex agente dell’intelligence britannica Christopher Steele e commissionato dalla società di ricerca dell’opposizione Fusion GPS.
“Grandi quantità di dati Internet”
Nel frattempo, l’ultimo deposito dell’inchiesta di Durham afferma come nel luglio 2016, Tech Executive 1 abbia lavorato con Michael Sussmann, una società investigativa statunitense controllata dallo studio legale c.d. “Law Firm 1” per conto della campagna di Hillary Clinton, numerosi ricercatori informatici e dipendenti di più società internet per “assemblare dati e white paper pretestuosi“.
“In relazione a questi sforzi, Tech Executive-1 ha sfruttato il suo accesso a dati Internet non pubblici e/o proprietari”, si legge nel documento. “Tech Executive-1 ha anche arruolato l’assistenza dei ricercatori di un’università con sede negli Stati Uniti che stavano ricevendo e analizzando grandi quantità di dati Internet in relazione a un contratto di ricerca in sospeso del governo federale sulla cybersicurezza“.
“Tech Executive-1 ha incaricato questi ricercatori di estrarre i dati di Internet per stabilire “un’inferenza” e “una narrazione” che legasse l’allora candidato Donald Trump alla Russia“, afferma John Durham. “Nel fare ciò, Tech Executive-1 ha indicato che stesse cercando di compiacere alcuni ‘VIP’, riferendosi ad individui dello Studio Legale “Law Firm 1 e la campagna di Hillary Clinton“.
John Durham scrive anche che durante il processo di Michael Sussmann, il governo stabilirà che tra i dati Internet che il Tech Executive-1 ed i suoi associati hanno sfruttato ci sarà il traffico Internet del Domain Name System (DNS) relativo ad “(I) un particolare fornitore di assistenza sanitaria, (II) Trump Tower, (III) il palazzo di appartamenti Central Park West di Donald Trump, e (IV) l’ufficio esecutivo del presidente degli Stati Uniti (EOP)”.
John Durham afferma anche che la società internet per cui lavorava il Tech Executive-1 “era arrivata ad accedere e a mantenere server dedicati” per l’Ufficio Esecutivo del Presidente (EOP) come “parte di un accordo riservato in cui forniva servizi di risoluzione del DNS all’EOP.”
“Tech Executive-1 e i suoi associati hanno sfruttato questo accordo estraendo il traffico DNS delll’Ufficio Esecutivo del Presidente (EOP) ed altri dati allo scopo di raccogliere informazioni sprezzanti su Donald Trump”, afferma Durham.
L’inchiesta rivela anche come Michael Sussmann avesse fornito “una serie aggiornata di accuse” tra cui i dati bancari russi, ed ulteriori accuse relative a Donald Trump “ad una seconda agenzia del governo degli Stati Uniti” nel 2017.
John Durham dice anche che le accuse “si basavano, in parte, sul presunto traffico DNS” che Tech Executive-1 e altri “avevano assemblato relativo alla Trump Tower, l’edificio in cui si trova l’appartamento di Donald Trump a New York City, l’EOP, ed il fornitore di assistenza sanitaria di cui sopra.”
Riguardo all’incontro di Michael Sussmann con la seconda agenzia governativa degli Stati Uniti di cui sopra, John Durham dice che Sussmann aveva “fornito dati che ha affermato che riflettessero ricerche DNS sospette da parte di queste entità di indirizzi di protocollo internet (IP) affiliati con un provider di telefonia mobile russo”, ed ha affermato che le ricerche avevano “dimostrato che Trump e/o i suoi associati stessero usando telefoni wireless russi, presumibilmente rari, nelle vicinanze della Casa Bianca e di altre località”
“L’ufficio del procuratore speciale non ha identificato alcun supporto per queste accuse”, ha scritto John Durham, aggiungendo che le “ricerche erano tutt’altro che rare negli Stati Uniti”.
“Per esempio, i dati più completi che il Tech Executive-1 e i suoi associati hanno raccolto – ma non hanno fornito alla seconda agenzia – riportavano che tra il 2014 e il 2017 circa, c’erano un totale di più di 3 milioni di ricerche di indirizzi IP russi “Phone-Prover 1″ che hanno avuto origine con indirizzi IP con sede negli Stati Uniti”, ha scritto Durham. “Meno di 1.000 di queste ricerche hanno avuto origine con indirizzi IP affiliati alla Trump Tower”.
John Durham ha anche aggiunto che i dati raccolti da “Tech Executive-1” hanno anche svelato come le ricerche erano iniziate già nel 2014, durante l’amministrazione di Barack Obama ed anni prima che Donald Trump entrasse in carica, ed al riguardo ha detto, essere “un altro fatto che le accuse avevano omesso”.
JOHN DURHAM PRENDE DI MIRA LO STUDIO LEGALE DELLA CAMPAGNA DI HILLARY CLINTON IN UNA NUOVA SERIE DI MANDATI DI COMPARIZIONE (FOX NEWS)
“Nel suo incontro con i dipendenti dell’”Agenzia-2″, l’imputato ha anche fatto una dichiarazione falsa sostanzialmente simile a quella fatta al consigliere generale dell’FBI”, ha scritto John Durham. “In particolare, l’imputato ha affermato che non stesse rappresentando nessun particolare cliente nel trasmettere le accuse di cui sopra”.
“In verità e di fatto, l’imputato stava rappresentando Tech Executive-1 – un fatto che l’imputato ha successivamente riconosciuto sotto giuramento nella testimonianza di dicembre 2017 davanti al Congresso, senza indicare il cliente per nome“, ha scritto Durham.
La reazione di Donald Trump
L’ex presidente Donald Trump ha reagito sabato sera, dicendo che l’inchiesta di John Durham “fornisce prove indiscutibili che la mia campagna e la mia presidenza siano state spiate da agenti pagati dalla campagna di Hillary Clinton nel tentativo di sviluppare una connessione completamente inventata con la Russia”.
“Questo è uno scandalo molto più grande per portata e grandezza del Watergate e coloro che erano coinvolti e sapevano di questa operazione di spionaggio dovrebbero essere soggetti ad un’azione penale”, ha detto Trump. “In un periodo storico più deciso nel nostro paese, questo crimine sarebbe stato punibile con la morte“.
Donald Trump ha aggiunto: “Inoltre, i risarcimenti dovrebbero essere pagati a coloro che nel nostro paese sono stati danneggiati da tutto questo.”
L’ex investigatore capo della contro-inchiesta sul Russiagate per la commissione di Intelligence della Camera sotto l’allora Rappresentante Devin Nunes, Repubblicano della California, Kash Patel, ha detto che il deposito “dimostra definitivamente che la campagna di Hillary Clinton ha direttamente finanziato e ordinato ai suoi avvocati di Perkins Coie di orchestrare un’impresa criminale per fabbricare una connessione tra il presidente Trump e la Russia.”
“Per Durham, questo accordo è stato messo in moto nel luglio del 2016, il che significa che la campagna di Hillary Clinton e i suoi avvocati hanno organizzato la più intricata e coordinata cospirazione contro Trump quando era ancora candidato e poi Presidente degli Stati Uniti, mentre contemporaneamente perpetuavano la bufala del falso Dossier Steele“, ha detto Kash Patel a Fox News, ricordando che gli avvocati della Clinton abbiano lavorato per “infiltrarsi” nella Trump Tower e nei server della Casa Bianca.
I tweet smentiti di Hillary Clinton
Nel frattempo, i tweets di Hillary Clinton riportati alla luce e risalenti ai giorni precedenti le elezioni presidenziali del 2016 mostrano come la candidata avesse spinto informazioni ormai smentite secondo cui Donald Trump stesse usando un “server segreto” che lo collegava alla Russia.
Hillary Clinton, il 31 ottobre 2016, aveva twittato: “Gli scienziati informatici hanno apparentemente scoperto un server segreto che collega l’organizzazione Trump ad una banca con sede in Russia”, ed aveva condiviso una dichiarazione del consigliere politico senior della sua campagna, Jake Sullivan, che ora serve come consigliere per la sicurezza nazionale di Joe Biden alla Casa Bianca.
“Questo potrebbe essere il collegamento più diretto finora tra Donald Trump e Mosca“, aveva detto Jake Sullivan nella dichiarazione dell’ottobre 2016. “Gli scienziati informatici hanno scoperto un server segreto che collega l’Organizzazione Trump ad una banca con sede in Russia”.
Jake Sullivan aveva anche detto che la “linea telefonica segreta potrebbe essere la chiave per svelare il mistero dei legami di Trump con la Russia”.
“Questa linea di comunicazione può aiutare a spiegare la bizzarra adorazione di Donald Trump verso Vladimir Putin e l’approvazione di così tante posizioni pro-Cremlino durante tutta la sua campagna”, aveva proseguito. “Solleva domande ancora più preoccupanti alla luce della direzione della Russia negli sforzi di hacking che sono chiaramente destinati a danneggiare la campagna di Hillary Clinton”.
Jake Sullivan aveva aggiunto che “si può solo supporre che le autorità federali ora esploreranno questa connessione diretta tra Trump e la Russia, come parte della loro inchiesta già esistente sull’ingerenza della Russia nelle nostre elezioni”.
Un secondo tweet della Clinton di quello stesso giorno affermava che fosse “tempo per Trump di rispondere a domande serie sui suoi legami con la Russia”.
La Clinton aveva twittato un’immagine che affermava come Trump avesse “un server segreto” per “comunicare privatamente con una banca russa legata a Putin chiamata Alfa Bank“.
La gran parte dei media mainstream ha ignorato il rapporto bomba di John Durham
COSPIRAZIONE CONTRO TRUMP / Fox News –
15 febbraio 2022
https://osservatorerepubblicano.com/202 ... hn-durham/’60 Minutes,’ CNN e MSNBC, hanno prima minimizzato e poi criticato le ultime scoperte fatte dall’inchiesta di John Durham che indaga sulle origini del Russiagate. Don Lemon della CNN aveva definito quella di Durham una ‘teoria della cospirazione’ nel 2019
Nei media mainstream deve essere suonato un campanello d’allarme dopo le nuove accuse emerse dall’indagine di John Durham, secondo la quale il presidente Donald Trump e la sua campagna sarebbero stati spiati.
Il procuratore speciale John Durham ha rilasciato in un documento sabato secondo cui la campagna di Hillary Clinton avesse assunto dei tecnici per “infiltrarsi” nella Trump Tower e nei server della Casa Bianca per stabilire una “narrazione” che collegasse Donald Trump alla Russia. Le nuove scoperte contraddicono vari servizi mediatici di dubbia affidabilità da parte di programmi come “60 Minutes” della CBS.
In un’intervista dell’ottobre 2020, Donald Trump era apparso sul newsmagazine per affrontare l’indagine in corso e parlare della sua affermazione secondo la quale la sua campagna fosse stata spiata. Ma era stato contraddetto dalla conduttrice Lesley Stahl, che aveva insistito su come l’allora presidente stesse diffondendo “informazioni non verificate“.
“Non ci sono prove reali“, aveva detto la conduttrice. “Questo è ‘60 Minutes‘. Non possiamo mandare in onda cose che non possiamo verificare”.
INCHIESTA DURHAM: LA CAMPAGNA DELLA CLINTON PAGAVA PER ‘INFILTRARSI’ NELLA TRUMP TOWER E NEI SERVER DELLA CASA BIANCA PER COLLEGARE DONALD TRUMP ALLA RUSSIA
Nel frattempo, l’ex “duo-dinamico” della CNN Don Lemon e Chris Cuomo aveva criticato John Durham e l’amministrazione Trump già nel dicembre 2019 per essere stata irremovibile nel voler scoprire la verità.
“Non succederà nulla e passeranno solamente alla prossima teoria del complotto“, aveva detto Don Lemon a Chris Cuomo durante un passaggio di consegne nella conduzione. “Non finirà mai e, indovinate un po’? Le persone che vogliono credere a queste stronzate ci crederanno”.
In un episodio del 2021 di ottobre del “The Rachel Maddow Show” della MSNBC, la conduttrice Rachel Maddow aveva suggerito che l’intenzione dietro gli sforzi dell’indagine di John Durham fosse sempre quella di “direzionare” l’indagine lontano da Donald Trump.
“È un boomerang“, aveva detto Rachel Maddow. “Perché è apparentemente un progetto repubblicano e pro-Trump in corso e concertato per cercare di trasformare l’indagine sullo scandalo del Russiagate in una sorta di scandalo stesso”.
Da quando però è arrivato il rapporto bomba di John Durham, gli esperti dei media di sinistra sono rimasti in gran parte silenziosi. Pubblicazioni come il Washington Post ed il New York Times non hanno commissionato alcuna copertura delle ultime accuse fino a lunedì, e nemmeno la CNN.
Gli utenti di Twitter, come l’autore e fumettista Scott Adams, hanno tradotto il blackout dei media interpretandolo come se le reti – ad esempio la CNN – stessero attivamente cercando di evitare di parlare della “più importante notizia” di oggigiorno. “Vero o falso: la CNN sta letteralmente tenendo riunioni questa mattina per definire strategie su come NON seguire la notizia più importante di oggi.”
COSPIRAZIONE CONTRO TRUMP / Fox News – Quei tweet di Hillary Clinton del 2016 che avevano sostenuto l’affermazione, ora smentita, sull’uso da parte di Donald Trump di un “server segreto” legato alla Russia
15 febbraio 2022
https://osservatorerepubblicano.com/202 ... egato-all/Ecco i tweet della Clinton che dicevano che fosse “tempo per Trump di rispondere a domande serie sui suoi legami con la Russia”.
I tweet di Hillary Clinton riportati alla luce e risalenti ai giorni precedenti le elezioni presidenziali del 2016 mostrano come la candidata dei Democratici avesse spinto informazioni ormai smentite secondo cui Donald Trump stesse usando un “server segreto” che lo collegava alla Russia.
I tweet sono riemersi appena un giorno dopo che Fox News ha riferito per la prima volta della scoperta fatta dal procuratore speciale John Durham di come alcuni avvocati della campagna di Hillary Clinton abbiano pagato per “infiltrarsi” nei server appartenenti alla Trump Tower, e poi anche alla Casa Bianca, al fine di stabilire una “inferenza” e una “narrazione” da portare davanti alle agenzie governative federali che collegassero Donald Trump alla Russia.
Hillary Clinton, il 31 ottobre 2016, aveva twittato: “Gli scienziati informatici hanno apparentemente scoperto un server segreto che collega l’organizzazione Trump ad una banca con sede in Russia”, ed aveva condiviso una dichiarazione del consigliere politico senior della sua campagna, Jake Sullivan, che ora serve come consigliere per la sicurezza nazionale di Joe Biden alla Casa Bianca.
“Questo potrebbe essere il collegamento più diretto finora tra Donald Trump e Mosca“, aveva detto Jake Sullivan nella dichiarazione dell’ottobre 2016. “Gli scienziati informatici hanno scoperto un server segreto che collega l’Organizzazione Trump ad una banca con sede in Russia”.
Jake Sullivan aveva anche detto che la “linea telefonica segreta potrebbe essere la chiave per svelare il mistero dei legami di Trump con la Russia”.
Jake Sullivan
“Questa linea di comunicazione può aiutare a spiegare la bizzarra adorazione di Donald Trump verso Vladimir Putin e l’approvazione di così tante posizioni pro-Cremlino durante tutta la sua campagna”, aveva proseguito. “Solleva domande ancora più preoccupanti alla luce della direzione della Russia negli sforzi di hacking che sono chiaramente destinati a danneggiare la campagna di Hillary Clinton”.
Jake Sullivan aveva aggiunto che “si può solo supporre che le autorità federali ora esploreranno questa connessione diretta tra Trump e la Russia, come parte della loro inchiesta già esistente sull’ingerenza della Russia nelle nostre elezioni”.
Un secondo tweet della Clinton di quel giorno affermava che fosse arrivato il “tempo per Trump di rispondere a domande serie sui suoi legami con la Russia”.
La Clinton aveva twittato un’immagine che affermava come Trump disponesse “un server segreto” per “comunicare privatamente con una banca russa legata a Putin chiamata Alfa Bank“.
Cosa ha scoperto l’inchiesta di John Durham
Fox News, questo fine settimana, ha riferito per la prima volta del deposito di Durham l’11 febbraio che ha rivelato come alcuni avvocati della campagna di Hillary Clinton avessero lavorato con una società tecnologica ed “assemblato e trasmesso” false accuse sui legami di Donald Trump con la Russia da presentare all’FBI e ad una “seconda agenzia governativa federale”.
Il deposito dell’11 febbraio si è concentrato sui potenziali conflitti di interesse relativi alla rappresentanza dell’ex avvocato della campagna di Hillary Clinton, Michael Sussmann, che è stato accusato di falsa dichiarazione davanti ad un agente federale. Sussmann si è dichiarato non colpevole.
L’accusa contro Sussmann riporta che egli abbia detto all’allora consigliere generale dell’FBI James Baker nel settembre del 2016, meno di due mesi prima delle elezioni presidenziali del 2016, che non stesse lavorando “per alcun cliente” quando ha richiesto ed ottenuto un incontro in cui ha presentato “dati presunti e ‘white paper‘ che presumibilmente hanno dimostrato un canale di comunicazione segreto” tra la Trump Organization ed Alfa Bank, che ha legami con il Cremlino.
In una sezione intitolata “Factual Background“, Durham rivela come Michael Sussmann “aveva assemblato e trasmesso le accuse all’FBI per conto di almeno due clienti specifici, tra cui un dirigente tecnologico (Tech Executive 1) di una società internet con sede negli Stati Uniti (Internet Company 1) e la campagna di Hillary Clinton“.
L’inchiesta di Durham ha scoperto che i “registri di fatturazione di Sussmann riflettono” come egli “ha ripetutamente fatturato alla campagna di Clinton per il suo lavoro sulle accuse della Russian Bank-1“.
L’inchiesta ha rivelato anche come Michael Sussmann e Tech Executive 1 si siano incontrati ed abbiano comunicato con un altro partner legale, che stava servendo come consigliere generale della campagna della Clinton. Fonti hanno riferito a Fox News che l’avvocato in questione sia Marc Elias, che lavorava presso lo studio legale Perkins Coie.
LEGGI ANCHE: MARC ELIAS – L’OSCURO MAESTRO DELLE CAMPAGNE ELETTORALI DEI DEMOCRATICI
Lo studio legale di Marc Elias, Perkins Coie, è lo studio attraverso il quale il Comitato Nazionale Democratico e la campagna della Clinton hanno finanziato il dossier “anti-Trump“. Il dossier non verificato è stato redatto dall’ex agente dell’intelligence britannica Christopher Steele e commissionato dalla società di ricerca dell’opposizione Fusion GPS.
“Grandi quantità di dati Internet”
Nel frattempo, l’ultimo deposito dell’inchiesta di Durham afferma come nel luglio 2016, Tech Executive 1 abbia lavorato con Michael Sussmann, una società investigativa statunitense controllata dallo studio legale c.d. “Law Firm 1” per conto della campagna di Hillary Clinton, numerosi ricercatori informatici e dipendenti di più società internet per “assemblare dati e white paper pretestuosi“.
“In relazione a questi sforzi, Tech Executive-1 ha sfruttato il suo accesso a dati Internet non pubblici e/o proprietari”, si legge nel documento. “Tech Executive-1 ha anche arruolato l’assistenza dei ricercatori di un’università con sede negli Stati Uniti che stavano ricevendo e analizzando grandi quantità di dati Internet in relazione a un contratto di ricerca in sospeso del governo federale sulla cybersicurezza“.
“Tech Executive-1 ha incaricato questi ricercatori di estrarre i dati di Internet per stabilire “un’inferenza” e “una narrazione” che legasse l’allora candidato Donald Trump alla Russia“, afferma John Durham. “Nel fare ciò, Tech Executive-1 ha indicato che stesse cercando di compiacere alcuni ‘VIP’, riferendosi ad individui dello Studio Legale “Law Firm 1 e la campagna di Hillary Clinton“.
John Durham scrive anche che durante il processo di Michael Sussmann, il governo stabilirà che tra i dati Internet che il Tech Executive-1 ed i suoi associati hanno sfruttato ci sarà il traffico Internet del Domain Name System (DNS) relativo ad “(I) un particolare fornitore di assistenza sanitaria, (II) Trump Tower, (III) il palazzo di appartamenti Central Park West di Donald Trump, e (IV) l’ufficio esecutivo del presidente degli Stati Uniti (EOP)”.
John Durham afferma anche che la società internet per cui lavorava il Tech Executive-1 “era arrivata ad accedere e a mantenere server dedicati” per l’Ufficio Esecutivo del Presidente (EOP) come “parte di un accordo riservato in cui forniva servizi di risoluzione del DNS all’EOP.”
“Tech Executive-1 e i suoi associati hanno sfruttato questo accordo estraendo il traffico DNS delll’Ufficio Esecutivo del Presidente (EOP) ed altri dati allo scopo di raccogliere informazioni sprezzanti su Donald Trump”, afferma Durham.
L’inchiesta rivela anche come Michael Sussmann avesse fornito “una serie aggiornata di accuse” tra cui i dati bancari russi, ed ulteriori accuse relative a Donald Trump “ad una seconda agenzia del governo degli Stati Uniti” nel 2017.
John Durham dice anche che le accuse “si basavano, in parte, sul presunto traffico DNS” che Tech Executive-1 e altri “avevano assemblato relativo alla Trump Tower, l’edificio in cui si trova l’appartamento di Donald Trump a New York City, l’EOP, ed il fornitore di assistenza sanitaria di cui sopra.”
Riguardo all’incontro di Michael Sussmann con la seconda agenzia governativa degli Stati Uniti di cui sopra, John Durham dice che Sussmann aveva “fornito dati che ha affermato che riflettessero ricerche DNS sospette da parte di queste entità di indirizzi di protocollo internet (IP) affiliati con un provider di telefonia mobile russo”, ed ha affermato che le ricerche avevano “dimostrato che Trump e/o i suoi associati stessero usando telefoni wireless russi, presumibilmente rari, nelle vicinanze della Casa Bianca e di altre località”
“L’ufficio del procuratore speciale non ha identificato alcun supporto per queste accuse”, ha scritto John Durham, aggiungendo che le “ricerche erano tutt’altro che rare negli Stati Uniti”.
“Per esempio, i dati più completi che il Tech Executive-1 e i suoi associati hanno raccolto – ma non hanno fornito alla seconda agenzia – riportavano che tra il 2014 e il 2017 circa, c’erano un totale di più di 3 milioni di ricerche di indirizzi IP russi “Phone-Prover 1″ che hanno avuto origine con indirizzi IP con sede negli Stati Uniti”, ha scritto Durham. “Meno di 1.000 di queste ricerche hanno avuto origine con indirizzi IP affiliati alla Trump Tower”.
John Durham ha anche aggiunto che i dati raccolti da “Tech Executive-1” hanno anche svelato come le ricerche erano iniziate già nel 2014, durante l’amministrazione di Barack Obama ed anni prima che Donald Trump entrasse in carica, ed al riguardo ha detto, essere “un altro fatto che le accuse avevano omesso”.
JOHN DURHAM PRENDE DI MIRA LO STUDIO LEGALE DELLA CAMPAGNA DI HILLARY CLINTON IN UNA NUOVA SERIE DI MANDATI DI COMPARIZIONE (FOX NEWS)
“Nel suo incontro con i dipendenti dell’”Agenzia-2″, l’imputato ha anche fatto una dichiarazione falsa sostanzialmente simile a quella fatta al consigliere generale dell’FBI”, ha scritto John Durham. “In particolare, l’imputato ha affermato che non stesse rappresentando nessun particolare cliente nel trasmettere le accuse di cui sopra”.
“In verità e di fatto, l’imputato stava rappresentando Tech Executive-1 – un fatto che l’imputato ha successivamente riconosciuto sotto giuramento nella testimonianza di dicembre 2017 davanti al Congresso, senza indicare il cliente per nome“, ha scritto Durham.
La reazione di Donald Trump
L’ex presidente Donald Trump ha reagito sabato sera, dicendo che l’inchiesta di John Durham “fornisce prove indiscutibili che la mia campagna e la mia presidenza siano state spiate da agenti pagati dalla campagna di Hillary Clinton nel tentativo di sviluppare una connessione completamente inventata con la Russia”.
“Questo è uno scandalo molto più grande per portata e grandezza del Watergate e coloro che erano coinvolti e sapevano di questa operazione di spionaggio dovrebbero essere soggetti ad un’azione penale”, ha detto Trump. “In un periodo storico più deciso nel nostro paese, questo crimine sarebbe stato punibile con la morte“.
Donald Trump ha aggiunto: “Inoltre, i risarcimenti dovrebbero essere pagati a coloro che nel nostro paese sono stati danneggiati da tutto questo.”
L’ex investigatore capo della contro-inchiesta sul Russiagate per la commissione di Intelligence della Camera sotto l’allora Rappresentante Devin Nunes, Repubblicano della California, Kash Patel, ha detto che il deposito “dimostra definitivamente che la campagna di Hillary Clinton ha direttamente finanziato e ordinato ai suoi avvocati di Perkins Coie di orchestrare un’impresa criminale per fabbricare una connessione tra il presidente Trump e la Russia.”
“Per Durham, questo accordo è stato messo in moto nel luglio del 2016, il che significa che la campagna di Hillary Clinton e i suoi avvocati hanno organizzato la più intricata e coordinata cospirazione contro Trump quando era ancora candidato e poi Presidente degli Stati Uniti, mentre contemporaneamente perpetuavano la bufala del falso Dossier Steele“, ha detto Kash Patel a Fox News, ricordando che gli avvocati della Clinton abbiano lavorato per “infiltrarsi” nella Trump Tower e nei server della Casa Bianca.
COSPIRAZIONE CONTRO TRUMP / Washington Examiner – Sì, Hillary Clinton ha spiato Donald Trump… mentre era Presidente
16 febbraio 2022
https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 2727869728 https://osservatorerepubblicano.com/202 ... residente/ Il procuratore speciale John Durham, che sta indagando sulle origini della bufala del “Russiagate” da un anno, ha confermato in un documento depositato al tribunale venerdì scorso (11 febbraio) che l’ex presidente Donald Trump è stato spiato illegalmente da collaboratori di Hillary Clinton al fine di delegittimare la sua vittoria elettorale e la sua presidenza.
Nella documentazione, che è stata ottenuta dal Washington Examiner, John Durham ha detto di avere le prove che dimostrino come il “Technology Executive-1“, noto per essere l’ex vicepresidente senior di Neustar, Rodney Joffe, avesse lavorato con l’avvocato della campagna di Hillary Clinton e già incriminato Michael Sussmann per sfruttare i dati del traffico internet ed accedere ai “server dedicati all’ufficio esecutivo del presidente degli Stati Uniti (EOP)”. Joffe ha poi “sfruttato questo accordo estraendo il traffico DNS dell’EOP ed altri dati allo scopo di raccogliere informazioni sprezzanti su Donald Trump“, dice il dossier.
Rodney Joffe ha anche “arruolato l’assistenza dei ricercatori di un’università con sede negli Stati Uniti” che aveva accesso a “grandi quantità di dati Internet in relazione ad un contratto di ricerca sulla sicurezza informatica del governo federale in sospeso”, ha detto John Durham.
“[Rodney Joffe] ha incaricato questi ricercatori di estrarre i dati di Internet per stabilire “un’inferenza” ed “una narrazione” che legasse l’allora candidato Trump alla Russia“, ha aggiunto. “Nel fare ciò, [Rodney Joffe] ha indicato di stare cercando di compiacere alcuni ‘VIP’, riferendosi ad individui dello studio legale c.d. “Law Firm-1” e della campagna di Hillary Clinton“.
In altre parole, la campagna di Hillary Clinton ha deliberatamente finanziato e ordinato a Michael Sussmann ed agli altri suoi avvocati dello studio legale Perkins Coie di monitorare Donald Trump ed i suoi alleati, anche dopo il suo insediamento, con ogni mezzo necessario. L’uomo che hanno assunto per questo lavoro, Rodney Joffe, ha violato server privati e sfruttato le relazioni che aveva con aziende private per raccogliere dati a cui non aveva diritto di accedere. Se questo non è considerato un comportamento criminale, allora dovrebbe esserlo.
La documentazione di John Durham dimostra che la campagna per screditare Donald Trump è andata ben oltre quello che molti sospettavano. Non hanno solo spiato la campagna di Trump, hanno spiato la Casa Bianca, e lo hanno fatto hackerando i server riservati del governo federale e poi usando ciò che avevano trovato per fabbricare la narrativa della collusione con la Russia.
La parte peggiore è che la Comunità dell’Intelligence americana ha dato per buone le “scoperte” della campagna di Hillary Clinton, che erano o altamente fuorvianti o del tutto false, secondo l’indagine di John Durham, e le ha usate. L’FBI ha lanciato un’indagine sulla campagna di Trump, e i Democratici al Congresso hanno iniziato la loro indagine al solo scopo di far passare Donald Trump per un “tirapiedi dei russi”. E quasi tre anni dopo, poche delle persone responsabili di questa bufala hanno affrontato qualche conseguenza.
Speriamo solamente che ora che ci sono dei segnali che l’indagine di John Durham scotti, qualcosa cambi presto.
Video ufficiale di Trump sullo scandalo dello spionaggio nei suoi confronti emerso dall'indagine del Procuratore Speciale Durham sulle origini dell'indagine Trump-Russia
16 febbraio 2022
https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 575472963/ COSPIRAZIONE CONTRO TRUMP / Byron York – Certo che hanno spiato Donald Trump!
Byron York’s Daily Memo
16 febbraio 2022
https://osservatorerepubblicano.com/202 ... ald-trump/Certo che hanno spiato Donald Trump! Una delle affermazioni più controverse che Donald Trump abbia mai fatto è stata la sua insistenza sul fatto di essere stato l’obiettivo di uno spionaggio. Aveva mosso quell’accusa in diversi modi. Ad esempio, nel marzo 2017, Donald Trump, da appena due mesi in carica, aveva twittato: “Terribile! Ho appena scoperto che Obama ha fatto intercettare i miei dispositivi nella Trump Tower poco prima della vittoria. Non è stato trovato nulla. Questo è maccartismo!”. Due anni dopo, nell’aprile 2019, è stato meno specifico ma altrettanto irremovibile quando aveva detto: “C’è stato assolutamente dello spionaggio sulla mia campagna” Nell’agosto 2020, durante il suo discorso di accettazione al Comitato Nazionale Repubblicano (RNC), aveva detto: “Ricordate questo: Hanno spiato la mia campagna”.
Ogni volta, tutte le solite voci “anti-Trump” si sono affrettate ad accusare il presidente di aver mentito. Ma nel corso degli anni, è emersa una serie di fatti che, pur non supportando alcune delle accuse più specifiche di Donald Trump – per esempio, Barack Obama non ha intercettato Donald Trump nella Trump Tower – hanno supportato l’idea più ampia secondo cui Donald Trump fosse davvero l’obiettivo dello spionaggio.
Abbiamo appreso che negli ultimi giorni della corsa presidenziale del 2016, quando la campagna della Clinton ha presentato il Dossier Steele, una raccolta di accuse sensazionalistiche e non verificate su Donald Trump e la Russia, l’FBI aveva usato quel dossier per ottenere l’approvazione ad intercettare Carter Page, un ex consigliere di basso grado della campagna di Donald Trump. Poi abbiamo appreso che, sempre nel 2016, l’FBI ha usato un informatore confidenziale, un professore di nome Stefan Halper, per spiare Carter Page e George Papadopoulos, un altro consigliere di basso grado della campagna di Trump. Poi abbiamo appreso che, ancora nel 2016, l’FBI ha inviato un agente sotto copertura – una donna che ha usato lo pseudonimo di “Azra Turk” – per registrare segretamente le conversazioni con George Papadopouloso.
Quindi, ci sono ampie prove per dire che l’FBI abbia spiato la campagna di Donald Trump.
Ma ora, veniamo a conoscenza di un altro tipo di spionaggio – quello della campagna della Clinton che spiava la campagna di Trump. Le rivelazioni provengono dall’indagine di John Durham, il procuratore speciale nominato dall’amministrazione Trump, e mantenuto dall’amministrazione Biden, per indagare sulle origini dell’indagine sulla collusione tra Trump e la Russia (il Russiagate, n.d.r.).
In un documento depositato presso il tribunale venerdì 11 febbraio, Durham ha riferito come nel luglio 2016, un dirigente tecnologico di nome Rodney Joffe (che non viene nominato nei documenti del tribunale, ma il nome è stato ampiamente riportato) avesse lavorato con lo studio legale della campagna di Hillary Clinton per “estrarre dati Internet“, alcuni dei quali “non pubblici e/o proprietari” – che significa segreti – per cercare informazioni che potessero essere utilizzate per sostenere una collusione tra Trump e la Russia. Tra i dati segreti che sono stati “sfruttati”, secondo John Durham, c’era il traffico internet dalla Trump Tower, dal palazzo degli appartamenti di Donald Trump a Central Park West, e – dopo che Trump è stato eletto presidente – l’ufficio esecutivo del presidente degli Stati Uniti (EOP). La società di Rodney Joffe, dice Durham, “era arrivata ad accedere e mantenere server dedicati per il traffico dati dell’EOP come parte di un accordo sensibile” – un contratto governativo – per fornire servizi tecnici. Hanno poi “sfruttato questo accordo estraendo il traffico [Internet] dell’EOP ed altri dati allo scopo di raccogliere informazioni compromettenti su Donald Trump“.
Dopo di che, il Team della Clinton è andato alla CIA per cercare di convincere l’agenzia dello spionaggio degli Stati Uniti ad interessarsi allo sforzo “anti-Trump”. Questo rispecchiava i precedenti approcci che Hillary Clinton aveva fatto all’FBI, quando gli agenti della Clinton avevano cercato di coinvolgere gli agenti federali in quella che è nota come la storia della “Banca Alfa“, che era un’accusa falsa secondo cui ci fossero tutti i tipi di connessioni che posso essere ritenute sospette tra una banca russa e la campagna di Donald Trump.
L’obiettivo più grande di tutto questo, dice John Durham, era “stabilire ‘un’inferenza’ e ‘una narrazione’ che legasse l’allora candidato Donald Trump alla Russia“.
Quindi c’era un’operazione a “doppio binario” in corso: Mentre l’FBI spiava per conto suo, anche il team della Clinton spiava e cercava di coinvolgere l’FBI stessa ma anche la CIA. Era tutto parte di un piano più ampio per spingere la “narrativa” della collusione tra Donald Trump e la Russia.
Come è finita? Ricorderete che un procuratore speciale, Robert Mueller, usando tutte le risorse ed i poteri delle forze dell’ordine federali, ha cercato la collusione per anni e non ha mai potuto stabilire che fosse avvenuta, tanto meno che qualche personaggio della campagna di Donald Trump potesse essere rimasto coinvolto.
Andare dall’FBI o dalla CIA rappresentava un vantaggio tattico per la campagna di Hillary Clinton, in questo modo: se un membro della campagna della Clinton si fosse avvicinato ad un membro della stampa, sostenendo di avere informazioni “scottanti” su una connessione tra Trump e la Russia, il giornalista, anche se normalmente non prevenuto verso i Democratici, poteva considerarlo scetticamente. Dopo tutto, deve essere considerata la fonte – una spia della campagna elettorale che cerca di piazzare una storia. Ma se l’agente della Clinton si fosse rivolto alla stampa con l’informazione che l’FBI stesse indagando su una possibile connessione tra Trump e la Russia – questa è una notizia! Se l’intelligence e le forze dell’ordine della nazione stanno indagando su Donald Trump, questa è una grande storia, di per sé. Ed in effetti, questo è il modo in cui il dossier è finito nella circolazione pubblica, quando fonti hanno detto alla CNN che i capi dell’intelligence degli Stati Uniti avevano informato Donald Trump sulla sua esistenza.
La nuova rivelazione è una conferma per alcuni dei Repubblicani che avevano scoperto i primi indizi dell’operazione di spionaggio. “Operatori pagati dai Democratici hanno violato illegalmente le comunicazioni dei loro avversari politici durante una campagna presidenziale e poi lo hanno fatto di nuovo ad un presidente in carica ed allo staff della Casa Bianca”, ha detto Devin Nunes, che come presidente della Commissione di Intelligence della Camera ha indagato sulle accuse di spionaggio. “Queste azioni sono caratteristiche delle dittature del Terzo Mondo, non delle Democrazie. È senza dubbio il più grande scandalo politico della nostra vita“. (Devin Nunes, che ha appena lasciato il Congresso, è ora CEO della nuova impresa di social media di Trump).
Per l’ex presidente Donald Trump, il messaggio era molto più semplice. Domenica, ha inviato una dichiarazione via e-mail che recitava, semplicemente: “HANNO SPIATO IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI!“
COSPIRAZIONE CONTRO TRUMP / Fox News – Donald Trump dice che l’inchiesta di Durham ha scoperto “il crimine del secolo” e prevede che sia “solo l’inizio”
19 febbraio 2022
https://osservatorerepubblicano.com/202 ... o-linizio/Donald Trump dice che Durham “sta facendo venire fuori cose molto più grandi di quanto chiunque pensasse possibile”.
L’ex presidente Donald Trump, in un’intervista esclusiva a Fox News martedì scorso, ha offerto una nuova reazione all’ultimo deposito di documentazioni del procuratore speciale John Durham, prevedendo che gli sviluppi siano “solo l’inizio” di ciò che verrà.
Donald Trump ha reagito al deposito degli atti dell’inchiesta di John Durham dell’11 febbraio, in cui ha affermato come il “Tech Executive-1” ed i suoi associati, tra cui un avvocato della campagna presidenziale di Hillary Clinton, avessero “sfruttato” il traffico internet relativo ad un “particolare fornitore di assistenza sanitaria”, alla Trump Tower, al palazzo degli appartamenti di Trump a Central Park West e all’ufficio esecutivo del presidente degli Stati Uniti, al fine di “stabilire ‘un’inferenza‘ ed ‘una narrazione‘” da portare poi alle agenzie del governo federale che legassero Trump alla Russia.
L’AVVOCATO DELLA CAMPAGNA DELLA CLINTON MICHAEL SUSSMANN HA CHIESTO ALLA CORTE DI “ELIMINARE” IL “BACKGROUND FATTUALE” DI DURHAM DALL’ULTIMO DEPOSITO (FOX NEWS)
“Sembra che questo sia solo l’inizio, perché, se leggete la documentazione ed avete una qualsiasi comprensione di ciò che ha avuto luogo, e ho avvertito di tutto questo molto tempo fa, vedrete un sacco di altre cose che accadranno, avendo a che fare con quello che, davvero, è solo una continuazione del crimine del secolo“, ha detto Donald Trump a Fox News. “Questo è un evento così grande, nessuno ha mai visto niente del genere“.
John Durham ha affermato nella documentazione come l’avvocato della campagna della Clinton, Michael Sussmann – che è stato accusato di aver fatto false dichiarazioni davanti ad un agente federale come parte dell’indagine del procuratore speciale – avesse riportato delle accuse sulla collusione di Trump con la Russia – che Durham ha detto “si basava, in parte” sul “traffico” che era stato “raccolto” dai server – all’FBI, e ad una seconda agenzia governativa, che è stata poi identificata con la CIA.
John Durham, nella sezione del documento etichettata “Factual Background“, afferma come gli individui coinvolti stessero “estraendo” il traffico “ed altri dati allo scopo di raccogliere informazioni diffamatorie su Donald Trump“.
Donald Trump ha detto a Fox News che non è entrato in alcun modo a conoscenza delle accuse incluse nel deposito di John Durham dell’11 febbraio fino a quando non è stato reso pubblico.
“Chi potrebbe pensare che una cosa del genere sia possibile?” Ha detto Donald Trump. “Durham sta anche venendo fuori con cose molto più grandi di quanto chiunque pensasse possibile – nessuno ha mai pensato che una cosa come questa sarebbe stata anche solo discussa, per non parlare di commettere un atto come questo”.
Trump ha aggiunto: “Questo è un tradimento al più alto livello“.
L’unico individuo menzionato nel deposito di Durham dell’11 febbraio che è stato accusato come parte dell’indagine è Michael Sussmann, che si è dichiarato non colpevole.
Nel frattempo, Donald Trump ha spiegato come “la gente sospettava che stesse succedendo qualcosa” durante la campagna elettorale.
“Abbiamo esperti che lo fanno, ma hanno usato degli esperti per farlo, e pensare che possano anche solo pensare di farlo non è accettabile e, pensate, se lo fanno loro, possono farlo anche paesi stranieri“, ha detto Donald Trump, riferendosi all’estrazione di dati dai suoi server. “Che tipo di sistema di sicurezza abbiamo?”
INCHIESTA DURHAM: ‘TECH EXECUTIVE-1’ DICE CHE LE ACCUSE CHE LEGANO TRUMP ALLA RUSSIA SONO STATE CONDIVISE CON LA CIA (FOX NEWS)
Donald Trump ha continuato dicendo che l’accordo delineato nel dossier sia un “crimine di primo livello“.
“Questo è quanto di peggio possa esserci“, ha detto Trump.
Lunedì in tarda serata, gli avvocati di Michael Sussmann, che si è dichiarato non colpevole, hanno chiesto alla corte di “cancellare” la sezione “Background fattuale” del dossier di John Durham, sostenendo che possa “fuorviare” la giuria prima del suo processo.
“Assurdità totali“, ha commentato Donald Trump. “Sono stati beccati e stanno cercando di capire che cosa dire per attenuare un po’ la cosa”.
L’accusa contro Michael Sussmann riporta che egli abbia detto all’allora consigliere generale dell’FBI, James Baker – nel settembre del 2016, meno di due mesi prima delle elezioni presidenziali del 2016 – che egli non stesse affatto lavorando “per alcun cliente” quando ha richiesto ed ottenuto un incontro in cui ha presentato “dati presunti e ‘white paper‘ che presumibilmente dimostravano l’esistenza di un canale di comunicazione segreto” tra la Trump Organization ed Alfa Bank, che ha legami con il Cremlino.
Nel frattempo, Donald Trump ha detto, “in base a ciò che tutti stanno vedendo, Durham potrebbe diventare un grande eroe di questo paese, di cui si parlerà per anni“.
“Ho sviluppato un profondo rispetto per John Durham, che è stato in grado di far uscire tutto questo allo scoperto, e che l’avrebbe reso pubblico, perché altre persone lo sapevano ma non lo stavano rendendo pubblico – semplicemente non veniva fuori”, ha detto Donald Trump. “E pensare che siamo passati attraverso un’intera truffa di Mueller, e non è stato detto nulla”.
LA CAMPAGNA DELLA CLINTON PAGAVA PER INFILTRARSI NELLA TRUMP TOWER E NEI SERVER DELLA CASA BIANCA PER COLLEGARE TRUMP ALLA RUSSIA, SECONDO L’INCHIESAT DI JOHN DURHAM
Quando gli è stato chiesto se pensava che Robert Mueller – che ha coordinato l’inchiesta che indagava se Trump e la sua campagna presidenziale si fossero coordinate con la Russia per influenzare le elezioni presidenziali del 2016 durata più di due anni – sapesse delle accuse contro individui legati alla campagna della Clinton, Donald Trump ha detto che quell’indagine era concentrata su “una sola parte“.
“Non stavano andando dietro a tutto questo, certamente”, ha risposto Trump. “Stavano inseguendo solo una parte, non stavano inseguendo l’altra”.
Donald Trump ha aggiunto che la squadra di Robert Mueller “aveva sicuramente i paraocchi“.
“È triste”, ha risposto Trump.
L’indagine di Mueller si è conclusa nel 2019 e non ha prodotto alcuna prova di cospirazione criminale o di coordinamento tra la campagna di Trump e i funzionari russi durante le elezioni del 2016.
Nel frattempo, Donald Trump ha criticato la copertura dei media e della stampa sul deposito dell’inchiesta di John Durham.
“Un altro crimine è stato commesso – ed è il crimine dei media“, ha detto Donald Trump. “I media non ci sono assolutamente – si rifiutano di parlarne, ma tuttavia tutto questo è dieci volte più grande del Watergate“.
Ha aggiunto: “La stampa è corrotta e non amano seguire questo caso. In un certo senso sono stati costretti. È una storia così grande, non so se possono giocarsela ancora a lungo”.
Durante il fine settimana, dopo che Fox News ha riferito per la prima volta delle nuove scoperte dell’inchiesta di John Durham, Donald Trump ha paragonato le accuse sollevate da Durham al Watergate.
“Non è diverso dal Watergate, tranne che per un luogo molto più importante”, ha detto Trump. “È lo stesso tipo di furto, solo più moderno“.
E ha aggiunto: “Non è nemmeno pensabile“.
Fino a questo punto, John Durham ha incriminato tre persone come parte della sua indagine: Igor Danchenko il 4 novembre 2021, Kevin Clinesmith nell’agosto 2020 e Michael Sussmann nel settembre 2021.
Igor Danchenko è stato accusato di aver dichiarato il falso ed è accusato di aver mentito all’FBI sulla fonte delle informazioni che aveva fornito a Christopher Steele per il Dossier “anti-Trump” (il falso Dossier Steele).
Anche Kevin Clinesmith è stato accusato di aver dichiarato il falso. Clinesmith era stato segnalato per un potenziale processo dall’ufficio dell’ispettore generale del Dipartimento di Giustizia, che ha condotto la propria revisione dell’indagine sul Russiagate.
In particolare, l’ispettore generale ha accusato Kevin Clinesmith, anche se non indicandolo per nome, di aver alterato una e-mail su Carter Page per dire che era “non una fonte” per un’altra agenzia governativa. Carter Page ha detto di essere una fonte per la CIA. Il DOJ ha fatto affidamento su questa affermazione quando ha presentato una terza ed ultima richiesta di rinnovo nel 2017 per intercettare l’aiutante della campagna di Trump Carter Page sotto il Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA).
L’INCHIESTA DI DURHAM ‘ACCELERA’, CON SEMPRE PIÙ PERSONE CHE ‘COLLABORANO’, PRESENTANDOSI DAVANTI AL GRAN GIURÌ (FOX NEWS)
Una fonte a conoscenza dell’inchiesta ha rivelato a Fox News che l’indagine di Durham ha “accelerato”, e sempre più persone stanno “cooperando” e presentandosi davanti al gran giurì federale più di quanto sia stato riferito in precedenza.
La fonte ha anche detto a Fox News che John Durham ha condotto la sua indagine “in modo molto professionale” e, a differenza dell’indagine del procuratore speciale Robert Mueller, le sue attività, le informazioni sui testimoni e lo stato di cooperazione sono solo raramente, se non mai, trapelati.
“Durham la sta svolgendo bene e tiene tutto segreto“, ha riferito la fonte, aggiungendo che c’è stata “molta più attività” nell’indagine di Durham “di quanto sia stata visibile al pubblico“.