25)
Aggressione russa dell'UcrainaDov'è il nazismo e chi è il nazista in Ucraina e in Russia?viewtopic.php?f=143&t=3003 Dove sta il nazismo e chi è il nazista nella questione Ucraina Russia?
Non è difficile e non ci vuole molto per capirlo.
https://www.facebook.com/Pilpotis/posts ... 1493516620Patriottismo, indipendentismo, nazionalismo e nazismo in Ucraina e in Russiae la Russia nazi fascista e comunista, suprematista e imperialista del falso cristiano Putin il violento e criminale dittatore russo
viewtopic.php?f=143&t=3004 https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 9263248411Grazie America, grazie USA, grazie NATO, grazie UEhttps://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 3266258465 Le demenzialità, le menzogne e le calunnie contro gli USA e la NATOviewtopic.php?f=143&t=3005 https://www.facebook.com/Pilpotis/posts ... 1061722663Il Donbass e la Crimea sono parte dell'Ucraina e non della Russia https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 1613077124 Il Donbass è degli ucraini e dell'Ucraina e non dei russi e della Russiahttp://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 143&t=3000 https://www.facebook.com/profile.php?id=100078666805876Il figlio di Trump è proprio stupidello e ignorantello, speriamo che suo padre gli tiri le orecchie!
Non sa che nella scala della corruzione planetaria la Russia è più corrotta dell'Ucraina e che la corruzione è un portato del totalitarismo dell'URSS della Russia sovietica e del sistema oligarchico russo presente anche in Ucraina, ma che è in via di estinzione con il processo di liberazione e di derussificazione.
Donald Trump Jr.: «Ucraina uno dei Paesi più corrotti al mondo, usare quei 33 miliardi per i bisognosi americani»
Il figlio dell'ex presidente Usa commenta così il pacchetto di aiuti da 33 miliardi di dollari richiesto al Congresso da Joe Biden in favore di KievVenerdì 29 Aprile 2022
https://www.ilmessaggero.it/mondo/donal ... 58914.htmlDonald Trump Jr., figlio dell'ex presidente degli Stati Uniti, ha definito l'Ucraina «uno dei Paesi più corrotti al mondo». Il primogenito di Donald e Ivana Trump - commentando il pacchetto di aiuti da 33 miliardi di dollari richiesto al Congresso da Joe Biden in favore di Kiev - ha scritto su Twitter: «Che ne dici se li usiamo per aiutare gli americani bisognosi? O forse per proteggere i nostri confini? Forse far ripartire il nostro settore energetico? Istruzione? No, invece li daremo a uno dei Paesi più corrotti del mondo, dove sono sicuro che la maggior parte sarà saccheggiata da politici corrotti».
Biden: «Cruciale che richiesta fondi sia approvata velocemente»
Biden oggi ha twittato: «È cruciale che la mia richiesta di fondi sia approvata il più velocemente possibile». Il presidente Usa ha sottolineato: «Se non aiutiamo gli ucraini a difendere il loro Paese restiamo a guardare mentre i russi continuano a compiere atrocità ed aggressioni».
Zelensky: «Grato al popolo americano e a Biden»
«Sono grato al popolo americano e personalmente al presidente Biden», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Più di 20 miliardi potranno andare alla difesa. Sono previsti più di 8 miliardi di dollari per il sostegno economico. Altri 3 miliardi di dollari andranno agli aiuti umanitari», ha aggiunto Zelensky, spiegando che si tratta di «passo molto importante per gli Stati Uniti». «Insieme, possiamo certamente fermare l'aggressione russa e difendere la libertà in Europa», ha sottolineato.
Tutti i paesi ex URSS sono corrotti e Russia è la più corrotta.
Indice di percezione della corruzione
https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_di ... corruzioneNel 2021
Danimarca 1 posto
Svizzera 3
Germania 9
Australia 11
Giappone 19
Irlanda 20
USA 25
Lituania e Israele 35
Polonia 45
Italia 52
Armenia 60
Albania 104
Ucraina 117
Russia 129
Somalia e Sudan del Sud 179 posto
Lettere dalla Russia: la Russia nel 1839, del marchese Astolphe de Custine
https://it.wikipedia.org/wiki/Astolphe_de_CustineMa la fama imperitura, per cui ancor oggi il marchese de Custine è celebre, riguarda il reportage del suo viaggio in Russia nel 1839, intitolato La Russie en 1839 (in italiano: Lettere dalla Russia: la Russia nel 1839). Il libro documenta non solo il viaggio fisico nell'Impero russo - nella capitale, alla corte imperiale, nelle campagne, tra gli apparati statali - riportato attraverso lettere che per ragioni prudenziali non vennero mai spedite, ma abbraccia anche acute riflessioni sulla società, l'economia e lo stile di vita del popolo durante il regno di Nicola I.
Così spiegava il sentimento di ammirazione che lo guidò alla partenza: «recatomi in Russia per cercarvi argomenti contro il governo rappresentativo, ne ritorno partigiano delle costituzioni». Rimase profondamente colpito dagli abusi della dispotica autocrazia russa e dalla sua inefficiente burocrazia. Scrisse:
«i russi sono uomini orientali, avvezzi a respirare l'incenso più greve e a dispensarlo. Sono sempre convinti di essere credibili allorché si lodano a vicenda. Gente convinta di essere nel giusto anche quando compiono le peggiori efferatezze»
L'opera suscitò immediato rumore e qualche reazione politica.. Il resoconto fu il suo unico, inaspettato, successo nella carriera letteraria che bramava: divenuto ben presto un bestseller internazionale, suscitò grandi consensi tra il pubblico liberale e bourgeois nell'Europa occidentale, meritando una traduzione in russo, che però venne subito vietata dalla censura governativa in Russia. Il testo di Custine è tuttora considerato, per la profondità e la preveggenza dell'analisi sulle pieghe e le piaghe del sistema dispotico zarista, il corrispettivo per la Russia del famoso saggio scritto da Alexis de Tocqueville, La democrazia in America, che Astolphe aveva già letto. De Custine fu riscoperto solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando le sue annotazioni sul tirannico potere zarista troveranno una correlazione diretta col regime comunista che lo sostituì, trasformandolo in un precursore della critica al bolscevismo.
Slovenia: Janša a Kiev, al fianco di ZelenskyOsservatorio Balcani e Caucaso
Stefano Lusa
17/03/2022
https://www.balcanicaucaso.org/aree/Slo ... sky-216800 Il primo ministro sloveno Janez Janša interviene lo scorso 2 maggio ad una manifestazione in Slovenia contro l'aggressione russa all'Ucraina (Foto)
Il primo ministro sloveno, lo scorso martedì, ha incontrato a Kiev il presidente ucraino Zelensky. In Slovenia l'aggressione russa ricorda il 1991: ma è in generale in tutta l'Europa orientale che gli echi della guerra risuonano - più che altrove - sinistri
Quel giovanotto in abbigliamento militare che resiste insieme alla sua gente e non scappa davanti ad un’invasione deve aver riportato Janez Janša alla sua giovinezza. Nel 1991 anche lui stava in mimetica asserragliato a Lubiana, mentre i carri armati dell’esercito jugoslavo sferragliavano per la Slovenia. Janša prima aveva messo in piedi un esercito e poi aveva difeso con le armi la proclamazione dell'indipendenza. I generali jugoslavi pensavano che il popolo li avrebbe accolti a braccia aperte e che gli unici ostacoli alla normalizzazione della repubblica separatista sarebbero state le colonne di traditori delle Patria socialista, guidate dallo stesso Janša e dagli altri leader politici sloveni, in fuga verso l'Austria e l'Italia. La difesa territoriale slovena, invece, alla fine, sconfisse l’Armata popolare jugoslava, che all’epoca era considerata uno dei migliori eserciti in Europa.
Non ha avuto dubbi Janša a schierarsi immediatamente dalla parte del presidente Volodymyr Zelensky e dell’Ucraina. Del resto, la sua esperienza personale gli dice che la volontà di resistere conta più delle forze in campo. Già durante prime ore dopo l’invasone russa, assieme al premier polacco Mateusz Morawiecki, ha invitato il Consiglio europeo a concedere all’Ucraina una prospettiva di adesione a pieno titolo nell’Unione europea. La sua tesi è semplice: se non si allarga l’Unione, se non si ampia lo spazio di libertà e democrazia, questo verrà occupato da altri. Proprio per questo le porte dovrebbero essere aperte per l’Ucraina, ma anche per la Moldavia, la Georgia e per i paesi dei Balcani Occidentali. Il premier sloveno è andato anche oltre ed ha auspicato che venga imposta la “no fly zone” sull’Ucraina.
Al momento dell’attacco russo il Primo ministro sloveno avrebbe dovuto essere proprio a Kiev. La visita all’ultimo momento è stata rimandata, ma Janša non ha rinunciato all'idea di mettere piede nella capitale assediata. Lo ha fatto martedì, assieme ai capi di governo di Polonia e Repubblica ceca. Con Morawiecki e Petr Fiala ha passato il confine di prima mattina e dopo un lungo viaggio in treno è arrivato in serata nella capitale. Lì hanno incontrato Zelensky ed i suoi uomini, che ha detto loro che stanno combattendo per il loro paese, ma anche per difendere l’Europa ed i suoi valori. Un messaggio simbolico importante, visto che Janša sa benissimo quello che avrebbe significato per lui e per gli sloveni, l’arrivo di capi di governo stranieri a Lubiana, mentre i militari jugoslavi stringevano la loro morsa sulla Slovenia.
Una visita che è frutto dell’iniziativa dei tre capi di governo. Si potrebbe dire che l’Est si sta prendendo la scena in questa crisi. Quello che dalle varie capitali della “Nuova Europa” si sta cercando di dire è che del presidente russo Vladimir Putin e di Mosca non ci si può fidare. In sintesi, il messaggio è che le sue mire non si placheranno con l’Ucraina e che se Kiev verrà lasciata al proprio destino poi toccherà ad altri. Anche se nessuno l’ha citato esplicitamente il riferimento sembra essere quello della Conferenza di Monaco e alle origini della Seconda guerra mondiale. È innegabile, comunque, che una serie di politici dell’Est Europa non sembrano aver paura di rischiare l’osso del collo per arrivare a Kiev. Lo ha fatto anche il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis che, sempre martedì, ha incontrato il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba.
Intanto proprio ad Est si sta sviluppando una vera e propria gara di solidarietà per l’accoglienza dei profughi. Nulla di simile si era visto durante la crisi siriana o quella afghana. Il ministro dell’Interno sloveno, Aleš Hojs, nel dire che la Slovenia è disposta a fare la sua parte e ad ospitare un gran numero di profughi, con disarmante sincerità ha spiegato che in questo caso arrivano da un contesto che dal punto di vista culturale, religioso e storico è qualcosa di assolutamente diverso da quello da cui arrivavano gli afghani.
In ogni modo, vista da Est l’azione russa in Ucraina fa paura, perché ricorda le mire egemoniche sovietiche su questa parte d’Europa. Per molti paesi, partendo da Talin e arrivando a Lubiana, l’Unione europea e la Nato non sono altro che una garanzia di sicurezza e stabilità, ma soprattutto la certezza che se attaccati non saranno lasciati soli come sta accadendo all’Ucraina. Gli inviti a Kiev di cedere a Mosca fette consistenti del proprio territorio per cercare di placare Putin risuonano da queste parti ancor più sinistri e fanno tremare i Balcani. Il principio su cui si è basata la dissoluzione della Jugoslavia è stato quello che si sarebbero applicati anche alle frontiere interne gli accordi di Helsinki sull’inviolabilità dei confini in Europa. Se il principio sarà derogato per le zone russofone dell’Ucraina, nuove “grandi speranze” potrebbero aprirsi anche per gli irredentisti del sud est europeo, che mai hanno rinunciato alla speranza di poter riunificare sotto la stessa bandiera le loro minoranze.
Tucker Carlson: Il trattamento della guerra Russia-Ucraina da parte dei media è sconsideratoQuesto articolo è adattato dal commento di apertura di Tucker Carlson dell’edizione del 7 aprile 2022 di “Tucker Carlson Tonight”.
3 maggio 2022
https://osservatorerepubblicano.com/202 ... nsiderato/Settimane prima che l’esercito russo invadesse l’Ucraina, una storia agghiacciante ha cominciato ad apparire in un certo numero di media americani. Fonti senza nome dell’amministrazione Biden avevano avvertito che Vladimir Putin stesse preparando quello che avevano chiamato un attacco “false flag“. Lo scopo dell’attacco doveva essere un pretesto per una guerra con l’Ucraina.
Il suggerimento era che Vladimir Putin avrebbe messo in scena un omicidio di massa e poi avrebbe accusato gli ucraini di averlo commesso. Così il Pentagono avvertì gli americani di aspettarsi una “propaganda molto grafica“, tra cui filmati di “cadaveri ed attori che avrebbero ritratto in lutti con immagini di luoghi distrutti, così come attrezzature militari nelle mani dell’Ucraina o dell’Occidente”.
Era una storia piuttosto complessa, ma i media hanno accettato tutto al valore nominale e poi l’hanno ripetuta acriticamente. Uno dei pochissimi che ha osato porre delle domande sulla provenienza della storia è stato un reporter dell’Associated Press chiamato Matt Lee, e per aver fatto quella domanda, il portavoce del Dipartimento di Stato lo ha quasi accusato di lavorare per Vladimir Putin. Ecco cosa succede quando si fanno domande scomode. I media l’hanno capito subito ed infatti hanno smesso di farle.
Ma per settimane, l’amministrazione ha continuato a rilasciare più di quello che ha chiamato una intelligence declassificata sui piani della Russia. I funzionari hanno detto che Vladimir Putin stava per usare armi chimiche in Ucraina. Joe Biden stesso ha ripetuto questa storia ed è per questo, ci ha detto Joe Biden, che abbiamo bisogno di inviare altri 14 miliardi di dollari di tasse al governo ucraino. Tutti a Washington hanno accettato questo al valore nominale ed il governo degli Stati Uniti ha inviato i soldi. Ma Joe Biden non stava dicendo la verità e settimane dopo l’amministrazione lo ha ammesso.
Secondo la NBC News, più funzionari dell’amministrazione Biden hanno confermato che non c’è “nessuna prova che la Russia abbia portato armi chimiche vicino all’Ucraina“. Quindi, non era vero, ma non è stata l’unica bugia. La NBC ha descritto questa finzione sulle armi chimiche come solo uno di una “serie di esempi” di informazioni non verificate che l’amministrazione Biden ha dichiarato essere reali. Quindi, non ci stavano solo mentendo su ciò che stava accadendo in Ucraina, ci stavano mentendo su vasta scala, ma incredibilmente – e questo è il punto significativo – la NBC News non era affatto disturbata da tutto questo. In effetti, lo hanno persino applaudito.
La NBC News ha descritto le bugie dell’amministrazione Biden come una “strategia audace e finora di successo“. E poi la NBC News ha inviato uno dei tanti burattini delle agenzie di intelligence che ha assunto per far sapere al resto di noi, gli spettatori, che dovremmo essere grati che l’amministrazione Biden ci stia mentendo.
KEN DILANIAN: “Ora siamo nel bel mezzo della guerra e gli Stati Uniti stanno rilasciando informazioni e a volte non sono sempre basate sui rapporti più affidabili. Per esempio, gli Stati Uniti hanno reso pubblico che credevano ci fossero indicazioni che la Russia potesse essere pronta ad usare degli agenti chimici in Ucraina. Ora questo non si è verificato e i funzionari ci hanno detto che una delle ragioni per renderlo pubblico era in parte un deterrente. In un altro caso, si parlava di una Russia che andava in Cina a chiedere un aiuto militare. Non c’è alcuna indicazione che sia successo, ma era un modo per avvertire i cinesi di non farlo.”
Oh, è tutto molto intelligente. Quindi, l’amministrazione Biden ha usato la disinformazione per manipolare l’opinione pubblica americana, ma la NBC News vuole farvi sapere che va bene perché era per una buona causa. Era virtuoso. Quindi come dovremmo sentirci di fronte a tutto questo, un’organizzazione di notizie che celebra la menzogna al pubblico? Beh, ad un certo livello, è sconcertante. I giornalisti esistono per dire la verità. Questo è il loro lavoro. Ma apprendere tutto questo è come sentire un dottore che si vanta di uccidere la gente. Ti dà i brividi.
Se le organizzazioni di notizie promuovono avidamente le bugie su una guerra, allora il resto di noi a cosa può più credere? Come possiamo sapere che è vero? E onestamente, è difficile sapere cosa è vero. Possiamo essere sicuri che i soldati russi hanno commesso delle atrocità in Ucraina. Ci sono innumerevoli immagini di questo. Un certo numero di esse deve essere per forza reale. Ma possiamo anche essere certi che la guerra non è, nonostante quello che ci dicono, un racconto infantile del bene contro il male. Questa è l’Europa dell’Est, dopo tutto. Tutto è molto più complicato di quanto sembri alla televisione.
Secondo il New York Times, un video recente, per esempio, mostra soldati ucraini che uccidono truppe russe catturate. È successo. “Questi non sono nemmeno degli esseri umani”, dice un soldato ucraino alla telecamera. Il ministero della Difesa ucraino si è poi vantato di queste uccisioni, definendole un “lavoro preciso”. Così è successo. È terribile. Ora, il fatto che sia orribile giustifica l’invasione della Russia in Ucraina? Certo che No. L’invasione russa dell’Ucraina era sbagliata, e i risultati di quell’invasione sono stati una tragedia per tutti nel mondo. Ma allo stesso tempo, dal momento che i nostri leader hanno insistito nel mettere questo paese, gli Stati Uniti, nel mezzo di quella guerra lontana per ragioni che ancora non ci hanno spiegato, noi cittadini americani che presumibilmente gestiamo il nostro governo abbiamo il diritto di chiedere dove vanno i nostri soldi e cosa viene fatto in nostro nome, ma questa è l’ultima cosa che chiunque segue la Casa Bianca ha intenzione di fare. Invece, ecco cosa stanno facendo.
PETER ALEXANDER DELLA NBC: “Quindi, dati questi terribili video e immagini che stiamo vedendo delle atrocità che hanno avuto luogo a Bucha proprio ora, la politica degli Stati Uniti è ancora quella di non cambiare regime in Russia? E se è così, perché qualcuno come Vladimir Putin dovrebbe essere visto dagli Stati Uniti come qualcuno a cui permettere di rimanere al potere?”
JEN PSAKI: “Beh, penso che la nostra politica sia, no? … non stiamo chiedendo un cambio di regime, e questa non è stata la nostra politica e continua a non essere la nostra politica.”
PETER ALEXANDER: “Immagino che la domanda sia: “Allora perché No? Se è un criminale di guerra, perché gli si dovrebbe permettere di rimanere al potere?”
JEN PSAKI: “Beh, la nostra politica non è quella di chiedere un cambio di regime. Non stiamo chiedendo un cambio di regime.”
Così, questo era un reporter della NBC News, e nel caso non poteste sentirlo parlare sotto la mascherina dell’obbedienza, eccolo qui: “Perché dovrebbe essere permesso a Putin di rimanere al potere?” Questo è quello che ha detto. Ora, è difficile credere che qualcuno possa racchiudere tanta ignoranza in una sola domanda. Spacchettiamola per bene. Dov’è che immagina questo giornalista che Joe Biden abbia il potere di decidere quali leader mondiali debbano essere “autorizzati” a governare i loro paesi? È un potere costituzionale che possiede? Se No, da dove viene? E cosa immagina questo giornalista che Joe Biden possa fare esattamente?
Può non piacergli Vladimir Putin. Alla maggior parte delle persone non piace Vladimir Putin, ma Vladimir Putin ha la più grande riserva nucleare del mondo. Quindi, diciamo, per amor di discussione, che Vladimir Putin non abbia voglia di dimettersi oggi. E poi? Beh, il genio della NBC News non ha suggerito “cosa fare dopo”.
Alla CBS News, nel frattempo, sono molto più specifici su “cosa fare dopo”. Guardate questo “reporter” della CBS News chiedere che gli Stati Uniti entrino in guerra con la Russia immediatamente.
STEVEN PORTNOY DICBS NEWS RADIO: “Perché le immagini delle atrocità di Bucha non dovrebbero costringere una risposta cinetica, unificata, di coalizione, mondiale?”
JEN PSAKI: “Intende una guerra militare? Mi spieghi meglio cosa intende.”
STEVEN PORTNOY: “Certo, una risposta militare guidata dagli Stati Uniti e dai partner internazionali.”
JEN PSAKI: “Come dire, schierare truppe militari sul terreno dagli Stati Uniti e dalla NATO?”
STEVEN PORTNOY: “Beh, il presidente ha descritto cose scandalose. Le ha chiamate atrocità. Ha detto che forse dovremmo prepararci al peggio. Perché no?”
JEN PSAKI: “Penso che l’obiettivo del presidente e la sua responsabilità sia di prendere decisioni che siano nell’interesse degli Stati Uniti e della sicurezza nazionale degli Stati Uniti e del popolo americano – e questo non è di andare in guerra con la Russia.”
Avete mai notato che sono le stesse persone che sono così personalmente spaventate da un virus influenzale che indossano ancora le loro mascherine in pubblico – quelle stesse persone sono le stesse che incoraggiano i figli di altre persone ad andare a morire su un campo di battaglia. Quindi, la domanda era: perché queste immagini che stiamo vedendo in televisione non dovrebbero giustificare una guerra con la Russia? Questo è quello che ha chiesto il giornalista, e per una volta, la promotrice del presidente, come avete appena visto, sembrava a corto di parole.
“Intende una guerra militare?”, ha chiesto. “Certo”, dice il giornalista. Sicuro? E con questa, inizia anche il bombardamento ed un enorme numero di americani muore. È così semplice. Certo, cominciamo la terza guerra mondiale. Questo è demenziale. È così completamente sconsiderato e folle, così completamente nichilista che ti piacerebbe pensare che sia solo un ragazzino surriscaldato nella sala riunioni della Casa Bianca che non riesce a tenere le sue emozioni sotto controllo dopo aver visto troppi segmenti di notizie particolarmente sconvolgenti dall’Ucraina – e sono sconvolgenti, ma non è solo un reporter emotivamente incontinente nella sala riunioni. Sono tutti quanti così a Washington. All’improvviso, sono tutti così. Sono tutti pronti a spingere la civiltà occidentale giù per il dirupo dopo aver guardato troppi notiziari.
Ecco l’ennesimo pazzoide nel corpo della stampa che suggerisce che Putin sia in combutta con invisibili forze suprematiste bianche negli Stati Uniti. Quindi, abbiamo qui, signore e signori, una quinta colonna in mezzo a noi.
ANDREW FEINBERG: “Nel corso degli anni, i rapporti pubblici hanno mostrato che i suprematisti bianchi e altri estremisti interni hanno sviluppato un’affinità con la Russia. C’è qualche preoccupazione che, mentre l’economia russa continua a degradarsi, la Russia possa cercare di ispirare estremisti interni, terroristi interni, a commettere atti di violenza sul suolo americano come rappresaglia?”
Com’è che sono sempre persone del genere ad entrare nel mondo dell’informazione? Stupidi, impacciati, le ultime persone con cui vorresti cenare. È abbastanza per farti ripensare alle tue scelte di carriera nella mezza età – fidatevi. Ma quello che sta dicendo qui è che potrebbe essere che Putin controlli le sue forze segrete suprematiste bianche qui negli Stati Uniti e ci sarà una – cercando una parola – insurrezione al comando di Putin? È questo, in altre parole, un nesso tra il 6 gennaio e la guerra in Ucraina? Si sta auto-discreditando. È letteralmente una follia e questi sono giornalisti della Casa Bianca. E non sono solo i giornalisti che seguono la Casa Bianca.
Ecco un conduttore della MSNBC che vi dice che se non dichiariamo immediatamente guerra alla Russia e rischiamo l’annientamento nucleare, allora qualcosa chiamato democrazia finirà per sempre.
ALI VELSHI DELLA MSNBC: “Abbiamo superato il punto delle sanzioni, delle condanne con parole forti e del sequestro dei mega-yacht degli oligarchi. L’ordine mondiale globale e potenzialmente la sopravvivenza della democrazia sono in bilico. Se questo non è il tipo di momento per cui le Nazioni Unite, e la NATO, e l’ONU, e il G20, e il Consiglio d’Europa e il G7 sono stati fatti per, qual è il punto di queste alleanze, se non per fermare tutto questo? Il mondo non può stare a guardare mentre Vladimir Putin continua questo regno del terrore.”
La miscela di totale sicurezza di sé, totale ignoranza e presunzione è pericolosa. L’Ucraina non è nemmeno nella NATO, ragazzi – ma non importa. “Il mondo non può stare a guardare”, dice Ali Velshi. Questo solleva unma domanda ovvia: Allora, cosa dovrebbe fare il mondo oltre ad essere inorridito, che è la reazione naturale e giusta? Il giornalista Aaron Maté ha chiesto una verifica ad Ali Velshi. Chiede: “Come propone che l’Occidente e la NATO agiscano? Che cosa chiede?”. E la Velshi è stato almeno abbastanza onesto da dirlo: “Coinvolgimento militare diretto”.
Oh, come sarebbe? Quante persone alla MSNBC morirebbero? Beh, vediamo, Zero. Quante persone in America morirebbero? Potenzialmente molte migliaia, ma non è solo Ali Velshi che parla così. È su tutti i notiziari via cavo, su tutti i notiziari via cavo, e certamente su tutta la MSNBC.
Ecco un maggiore dell’esercito in congedo, John Spencer, che chiede alle truppe americane di iniziare a sparare ai russi immediatamente.
JOHN SPENCER: “So quello che dico. Ho servito per 25 anni. Ho servito per proteggere gli innocenti. Siamo i leader del mondo libero. Quindi sì, e mia moglie serve ancora nell’esercito. Non parlo per lei, ma sono pronto a impegnarmi in questo momento, diversamente da come ero prima di questo giorno, a mettere persone in contatto diretto con la Russia per fermare la Russia. Chiamatelo mantenimento della pace. Chiamatelo come volete. Dobbiamo fare di più che fornire armi e con noi intendo gli Stati Uniti. Sì, lo faremo come una coalizione con molte altre persone, ma noi siamo l’esempio. Quindi mettere gli scarponi sul terreno, inviare armi direttamente alla Russia.”
Le idee sbagliate qui sono davvero profonde. Quindi, ecco un tizio che dopo 25 anni ci dice, con la faccia seria, che ha servito nell’esercito degli Stati Uniti per “proteggere gli innocenti”, ma… No, non l’ha fatto, in realtà. Hai servito nell’esercito degli Stati Uniti per proteggere gli Stati Uniti. Questo è il suo lavoro, punto, e chiunque le abbia detto il contrario le stava mentendo. Ma ci sta anche dicendo che sua moglie è attualmente in servizio, ma lui vuole la guerra lo stesso. Quindi, ecco un tizio che non vede l’ora di mandare sua moglie in battaglia contro la Russia armata di armi nucleari. Speriamo che sua moglie non veda mai quel nastro di partenza. E speriamo che non vada mai più in televisione.
È una cosa seria. La guerra è l’affare più serio, ovviamente, che qualsiasi governo debba condurre e che non vorrebbe condurre, quindi si potrebbe pensare che in un momento come questo, bisognerebbe avere qualche pensatore lucido, qualche testa più calma, mentre cerchiamo di tracciare un percorso in avanti attraverso tempi molto complicati, ma apparentemente, non ce la facciamo. Invece, abbiamo conduttori di notizie idioti che invocano un cambio di regime. “Uccidete Putin“. Ok, e poi?
E poi, a Washington, abbiamo dei buffoni emotivamente squilibrati come Adam Kinzinger che elabora i suoi problemi personali in pubblico urlando di “guerra con la Russia”. Adam Kinzinger lo dice da settimane. Hillary Vaughn di Fox News è andata al Campidoglio, ha rintracciato Kinzinger ed ha cercato di scoprire esattamente di che cosa sta parlando. “Dovremmo abbattere gli aerei russi sì o no?” ha chiesto, e siamo felici che l’abbia fatto, perché ecco cosa ha risposto Kinzinger:
ADAM KINZINGER: “Allora, io ho effettivamente chiesto una no-fly zone. Questo è stato chiaro. Questo era un mese fa, quindi lo avete già. Secondo …”
HILLARY VAUGHN DI FOX NEWS: “Lei si sente a suo agio ad avere gli Stati Uniti che abbattono gli aerei russi in volo sopra l’Ucraina?”
ADAM KINZINGER: “Oh sì. Voglio dire, seriamente, se ci fosse una no-fly zone implementata, si emette un editto – è per scopi umanitari.”
Queste persone sono bambini. Non si preoccupano delle conseguenze di ciò che dicono. “Oh sì, abbattete gli aerei russi”. Non come se questo potesse degenerare in un Armageddon in circa otto minuti o altro. Queste persone sono pazze. Sono totalmente sconsiderati. Stanno giocando con il nostro futuro. Dovrebbero vergognarsi, ma non si vergognano affatto. Infatti, stanno raddoppiando la loro aggressività e la loro certezza morale e nel processo, stanno influenzando profondamente la politica del governo degli Stati Uniti e quindi, ancora una volta, il futuro di questo paese. I più sconsiderati tra noi sono completamente al comando.
In risposta al loro incessante pungolo, Joe Biden ha ancora una volta suggerito che gli Stati Uniti potrebbero presto trovarsi in una guerra calda contro la Russia, armata di armi nucleari.
JOE BIDEN: “Ecco il punto. Questa guerra potrebbe continuare per molto tempo, ma gli Stati Uniti continueranno a stare dalla parte dell’Ucraina, del popolo ucraino e della lotta per la libertà. E voglio solo che sappiate che, e a proposito, se dovessi andare in guerra, verrei con voi. Ve lo dico. Dico sul serio.”
Questa guerra potrebbe durare a lungo. Beh, non mi sorprende. Stanno ottenendo molto a Washington. Il popolo ucraino non sta ottenendo assolutamente nulla, se non l’esilio e la morte e la distruzione del suo paese. Ma a Washington, molti ne stanno beneficiando. Come ha detto Joe Biden, “Se devo andare in guerra, verrò con voi”. Beh, in realtà, No, non ci andrà, signor presidente, perché compirà 80 anni questo autunno. Non condurrà le truppe in battaglia assieme alla delegazione della stampa della Casa Bianca. Farà solo in modo che altri ci vadano.
Alberto PentoCon i dittatori criminali e perciò bugiardi al massimo grado ci si deve sempre aspettare di tutto e il peggio, perciò è sempre meglio mettere le mani avanti e nel caso dell'Ucraina le mani bisognava metterle ancora più avanti e prima, molto prima. per evitare che questo macellaio invadesse l'Ucraina.
L'invasione dell'Ucraina è un crimine contro l'umanità e aggravato da crimini di guerra e non ha alcuna importanza che non siano state usate armi chimiche e biologiche, le migliaia di morti e di feriti causati dall'invasione e dalle armi russe è più che sufficiente a definire Putin un criminale.
Le minacce nucleari di Putin sono assai peggiori di quelle sul possibile uso di armi biologiche e chimiche.
Tucker Carlson nel caso dell'Ucraina si è bruciato tutta la simpatica che avevo per lui.
L'Ucraina è Europa e per noi europei è importante anche il suo bene.
Tucker Carlson: I nostri leader ritengono che proteggere l’Ucraina sia più importante che proteggere voi
Tucker Carlson rivela quanti soldi vengono spesi dagli Stati Uniti per l’UcrainaQuesto articolo è adattato dal commento di apertura di Tucker Carlson dell’edizione del 11 maggio 2022 di “Tucker Carlson Tonight”.
14 maggio 2022
https://osservatorerepubblicano.com/202 ... ggere-voi/Non c’è niente di peggio al mondo che scoprire che le proprie paure più profonde sono giustificate. Questo è lo scenario da incubo: scoprire che c’è davvero uno zombie nell’armadio. Diciamo che siete bambini e vi siete convinti che i vostri genitori non vi amano davvero. Loro sostengono di amarti. Lo dicono sempre, di solito senza alzare lo sguardo dal loro iPhone, ma si capisce che non lo pensano davvero. Non sembrano sinceri.
E poi, una mattina di Natale, arriva la conferma. Scoprite che si sono dimenticati di comprarvi dei regali, qualsiasi tipo di regalo. Erano impegnati e gli sarà passato di mente. Invece, hanno speso tutto il loro tempo e tutti i loro soldi per comprare dei regali ad un bambino che vive in fondo alla strada. Tutte le cose che avete chiesto, le hanno date ad un altro bambino di nove anni che non avete mai conosciuto. Come vi sentireste?
Beh, vi sentireste distrutti, ma ora avete avuto la conferma. Ora sapete con certezza che i vostri genitori non vi vogliono bene. Non sono nemmeno molto interessati a voi. È così che molti Americani si sono sentiti guardando la Camera dei Rappresentanti approvare un altro massiccio pacchetto di aiuti per l’Ucraina. Nulla contro l’Ucraina, ma probabilmente quei soldi ci farebbero comodo proprio adesso. Dopo 100 anni di generazione di ricchezza praticamente ininterrotta, l’economia americana sembra vacillare in modi che fanno paura a chiunque presti attenzione.
Anche chi non è attento può percepire che c’è qualcosa di veramente sbagliato. Molte persone non lavorano. Quelli che lavorano si stanno impoverendo rapidamente, grazie all’inflazione. All’improvviso tutto è incredibilmente più costoso. Lo avete notato? In questo momento c’è letteralmente una carenza di latte artificiale. Pensavate che sarebbe mai successo in America?
Eppure sta accadendo, così come l’epidemia di droga più letale della nostra storia.
Circa 107.000 americani, la maggior parte dei quali giovani che avrebbero dovuto avere una vita lunga e produttiva, sono invece morti. Sono morti per overdose nell’ultimo anno. È la cosa più triste che sia accaduta al nostro Paese da molto tempo a questa parte, eppure il Congresso, che pretende di governare il Paese, non si preoccupa nemmeno di riconoscerlo, tanto meno di fare qualcosa al riguardo.
Invece, i vostri rappresentanti a Washington hanno appena votato per inviare altri 40 miliardi di dollari agli oligarchi ucraini che hanno pagato il figlio di Joe Biden. Ecco cosa è successo, ed è solo l’ultimo assegno che il Congresso ha staccato loro. Si può aggiungere ai circa 14 miliardi di dollari già spesi per l’Ucraina. Questo porta il totale a più di 54 miliardi di dollari.
A quanto ammonta? In prospettiva, è più di quanto abbiamo speso in media all’anno per la guerra in Afghanistan, una guerra che era iniziata con un attacco diretto agli Stati Uniti. 54 miliardi di dollari – è più o meno quanto la Russia, l’intera nazione, spende per le sue forze armate nel corso di un anno intero. È una cifra ridicola, eppure il Congresso l’ha approvata con piacere. Anzi, ha stanziato 7 miliardi di dollari in più di quanto richiesto da Joe Biden. Ecco quanto erano entusiasti nel farlo.
Dove andranno a finire questi soldi? Oh, questa è la parte migliore.
Il Congresso ha deciso di risolvere tutti i problemi urgenti che devono essere risolti, ma di risolverli in Ucraina, non qui. Fin dal primo giorno, l’obiettivo principale di tutti questi finanziamenti è stato quello di rendere sicuri i confini dell’Ucraina perché, si sa, non si può avere un Paese senza confini. Devono esserne sicuri. Nancy Pelosi ne è fermamente convinta, così come i suoi amici Repubblicani. La sicurezza dei confini ucraini è l’obiettivo principale.
Poi c’è il problema dell’“insicurezza alimentare“. Non qui, in Ucraina. Il cibo sta diventando costoso in Ucraina, quindi spenderemo 760 milioni di dollari per risolvere il problema solo in questo assegno e non solo in Ucraina. Il Congresso, che si sentiva un po’ sportivo, ha anche aggiunto 150 milioni di dollari per un programma chiamato “Programma globale per l’agricoltura e la sicurezza alimentare“, perché mentre nutriamo l’Ucraina, perché non nutrire anche il resto del mondo? Abbiamo più cibo di quanto ne possiamo usare. Ed ovviamente questo includerà anche il latte artificiale, perché i bambini di altri Paesi hanno bisogno di mangiare.
Poi c’è un’altra grossa fetta di denaro per “combattere il traffico di esseri umani“. Non per combattere il traffico di esseri umani in Texas, dove è ormai onnipresente grazie al confine aperto con il Messico, ma per combattere il traffico di esseri umani in Ucraina, perché è triste ciò che sta accadendo lì. Ma non qui, non è triste. Lo stiamo ignorando. Ci sono ancora più soldi per assicurarsi che gli ucraini abbiano un rifugio d’emergenza, perché a quanto pare stasera più di un milione di americani non è mica un senzatetto. Ci sono 900 milioni di dollari per assicurarsi che gli ucraini abbiano accesso ai “programmi sociali che spettano di diritto“, i nostri programmi sociali che ci spettano di diritto. Ne avranno bisogno quando arriveranno qui, come molti altri.
In altre parole, non potete permettervi di fare il pieno alla vostra macchina, ma ora potete pagare le spese di vita di chiunque si presenti nel vostro Paese sostenendo di provenire dall’Ucraina, e lo farete. E poi, dato che pagare gli amici è sempre il vero scopo di questi esercizi a Washington, ci sono altri miliardi di dollari per gli ex datori di lavoro di Lloyd Austin nel settore delle armi. Tra questi, 72 milioni di dollari per qualcosa che il disegno di legge descrive come “ricerca, sviluppo, test e valutazione in Ucraina“. Hmm.
Ora, non dite bio laboratori perché non sono dei laboratori, ma onestamente, questo è strano. L’Ucraina è una zona di guerra e quindi probabilmente non è un luogo ideale per la ricerca scientifica in questo momento, ma non importa. Stiamo finanziando una sorta di esperimenti scientifici in Ucraina. Non ho altre domande da fare. E il disegno di legge continua così, e così via.
Come ha sottolineato il deputato Thomas Massie, il Congresso ha speso più denaro per l’Ucraina in sei mesi di quanto il governo americano abbia speso per tutte le strade e tutti i ponti degli Stati Uniti in tutto l’anno scorso. I 40 miliardi di dollari che stiamo inviando all’Ucraina per rendere sicuri i loro confini, tra l’altro, sono più del doppio (più del doppio!) di quanto Joe Biden ha chiesto per finanziare la sicurezza delle dogane e delle frontiere negli Stati Uniti. Un unico disegno di legge, più del doppio di quanto stiamo spendendo quest’anno per i nostri confini e poi, nel bel mezzo di una storica emergenza della droga, il disegno di legge spende più di dieci volte l’intero budget della DEA (più di dieci volte!). Nel caso in cui vi stiate chiedendo cosa pensino i vostri leader di voi, non sono affatto dei fan, e ora ne abbiamo la certezza.
Dovete sapere che ogni singolo Democratico della Camera dei Rappresentanti ha votato a favore di questa legge. Tra questi c’è anche Barbara Lee di Berkeley. Se vi ricordate il suo nome, forse è perché nel 2001 Barbara Lee di Berkeley fu l’unico membro del Congresso ad opporsi alla guerra contro i Talebani. Ma la guerra in Ucraina è una guerra che Barbara Lee può sostenere. Perché? Perché non c’è alcuna possibilità che questa guerra possa essere d’aiuto agli Stati Uniti. Ecco il suo ragionamento.
REP. BARBARA LEE: “Questa guerra non riguarda solo l’Ucraina. Questa guerra riguarda il resto del mondo e Putin che cerca di instaurare governi autocratici in tutto il mondo, e sappiamo che ciò avviene attraverso campagne di disinformazione, attraverso ogni tipo di disinformazione.”
Quindi non si tratta solo di Ucraina. Si tratta di qualcosa di più grande dell’Ucraina. Grazie, Barbara Lee, per essere stata così intelligente da dircelo, da dirlo ad alta voce. Questa è una guerra alla disinformazione, che ad un certo punto, in qualche modo, sarà sicuramente una guerra contro di voi. Non c’è dubbio, perché lei è una fonte di disinformazione, cioè non è d’accordo. Ma sappiamo per certo che le guerre contro cose che non si possono identificare, contro persone che non esistono, contro dei concetti, una cosa che sappiamo di queste guerre, come della guerra al terrorismo, è che durano per sempre.
Quindi è un po’ strano vedere Tim Ryan dell’Ohio votare a favore. Tim Ryan avrebbe dovuto essere il Democratico dei lavoratori, uno che si preoccupa delle questioni di base. Tim Ryan rappresenta Youngstown e Akron. Date un’occhiata ad Akron qualche volta. Sembra una zona di guerra. Queste sono le città che hanno costruito l’America, ora fatiscenti e disperate a causa del totale abbandono. Ma non preoccupatevi. Tim Ryan è totalmente impegnato nella ricostruzione di Kiev.
E lo stesso vale per Nancy Pelosi. Per la Pelosi, finanziare l’Ucraina ad ogni costo è più di un obiettivo di politica estera. È una sorta di osservanza religiosa.
SPEAKER DELLA CAMERA NANCY PELOSI: “La brutalità di Putin non si limita solo a ciò che sta facendo in Ucraina, ma anche all’impatto che sta avendo sul cibo per il mondo. Quindi, quando sarete a casa e penserete: “Cosa c’entra tutto questo?” pensate a “Quando avevo fame, mi avete dato da mangiare” nel Vangelo di Matteo.“
Oh, quindi Gesù vuole mandare più missili in Ucraina e più missili mandiamo in Ucraina, meno la gente avrà fame? Aspettate un attimo, Gesù non vorrebbe fare tutto il possibile per porre fine alla guerra in Ucraina, piccola idiota irreligiosa? Come osi citare quel libro?
A proposito, c’è stato un tempo in cui Nancy Pelosi non voleva spendere miliardi di dollari per proteggere i confini di un Paese. Diceva che era uno spreco e che fosse moralmente sbagliato. Non è stato molto tempo fa, tra l’altro, era l’aprile del 2017. Vedete se notate la differenza. Ora invece è favorevole a spendere miliardi per le frontiere. Allora era contraria. Cosa è cambiato?
SPEAKER DELLA CAMERA NANCY PELOSI: “Il muro è, a mio avviso, immorale, costoso, poco saggio e quando il presidente dice: “Beh, ho promesso un muro durante la mia campagna elettorale”, non credo che abbia detto che avrebbe scaricato i miliardi di dollari del costo del muro sui contribuenti.”
Oh, l’avete capito? La sicurezza delle frontiere negli Stati Uniti è immorale, ma Gesù è decisamente a favore della sicurezza delle frontiere, dell’Ucraina e dell’aborto, tra l’altro. È un sacramento.
Come al solito, i Democratici, per quanto possa sembrare ridicolo, sono uniti su questo punto. Sono uniti, ma anche, come al solito, una campagna di propaganda sostenuta dai media americani è riuscita a dividere il Partito Repubblicano. Perché questo accade ogni volta? Perché i rappresentanti Repubblicani, a prescindere da quanto siano conservatori, credono al New York Times. Si preoccupano molto di ciò che dicono i media tradizionali. Leggono il New York Times ogni giorno. Non vogliono essere criticati dal New York Times. Ed è così che la sinistra li controlla ogni volta.
Se non ci credete, pensate agli ultimi due anni. Avete visto la stessa dinamica nei primi giorni delle rivolte di BLM ed alle chiusure per il COVID. Nancy Pelosi è stata la prima a prendere la posizione più estrema possibile e poi molti leader Repubblicani hanno concordato con lei. Ricordate che due anni fa, in questo mese, Nikki Haley, ex governatrice della Carolina del Sud, in corsa per la presidenza (è una conservatrice) ha detto agli americani, nei primi giorni delle rivolte, che meritavano di soffrire dopo la morte di George Floyd?
“Per guarire, deve essere personale e doloroso per tutti“, aveva scritto. Alla fine, è stato personale e doloroso. Molte persone sono morte e questo è stato un bene perché il vostro razzismo ha ucciso George Floyd. Questa è stata la prima reazione di Nikki Haley. L’ha letto sul New York Times e ci ha creduto. Lo fanno tutti.
Oh, non dovrebbe sconvolgervi il fatto che la prima reazione di Nikki Haley all’invasione russa, così come la prima reazione di Mitch McConnell e di tanti altri leader dei Repubblicani, sia stata che “proteggere l’Ucraina è molto più importante che proteggere voi“, o piuttosto che proteggere l’America. Mitch McConnell, a suo merito, non ha cambiato idea. La pensa ancora così.
MITCH MCCONNELL, SENATE MINORITY LEADER: “Penso che siamo tutti d’accordo che la cosa più importante che sta accadendo nel mondo in questo momento è la guerra in Ucraina. La scorsa settimana ho avuto l’opportunità di chiamare il Presidente per chiedere che il pacchetto di aiuti per l’Ucraina si muovesse da solo e rapidamente. Lui mi ha risposto: “Lasciami pensare”. Mi ha richiamato dopo circa 15 minuti e ha convenuto che dobbiamo occuparci solo dell’Ucraina e in fretta. Penso che siamo sulla buona strada per farlo.”
Dovete sperare che ci sia qualche miliardario sincero là fuori che finanzierà una sfida alle primarie contro ognuno di quei senatori Repubblicani che stanno dalla parte di Mitch McConnell. Come lui stesso ha detto, e citiamo di nuovo, “Penso che siamo tutti d’accordo sul fatto che la cosa più importante che sta succedendo nel mondo in questo momento è la guerra in Ucraina“. No, la cosa più importante che sta accadendo nel mondo in questo momento è lo stato del vostro Paese, quello che dovreste gestire, le persone che dovreste rappresentare, le cui vite dovrebbero interessarvi, quelle che non possono comprare cibo o benzina, le persone che vanno in overdose di fentanyl, 107.000 morti in un anno, giovani, americani.
“Ma questo non è nulla in confronto all’Ucraina. Siamo tutti d’accordo che l’Ucraina è la cosa più importante“. Davvero? Se siete d’accordo, non dovreste sedere al Senato degli Stati Uniti come Repubblicani, eppure questa è la loro posizione. Naturalmente, è la posizione di Lindsey Graham. Solo per darvi un altro esempio.
SEN. LINDSEY GRAHAM: “E se Putin è ancora in piedi dopo tutto questo, il mondo rimarrà un posto molto buio. La Cina riceverà il segnale sbagliato e noi avremo un pasticcio per le mani in Europa per i prossimi decenni a venire. Quindi, eliminiamo Putin aiutando l’Ucraina.”
BRET BAIER, CONDUTTORE DI “SPECIAL REPORT”: “Va bene, quindi sta dicendo che è così che finisce, che Putin verrà rimosso? C’è un modo?”
SEN. LINDSEY GRAHAM: “Non c’è una via d’uscita.”
BRET BAIER: “Non c’è una via d’uscita?”
SEN. LINDSEY GRAHAM: “No, nessuna via di fuga.“
“Facciamo fuori Putin“. È strano vedere un uomo che vive nella sua strana vita di fantasia in diretta televisiva. Lindsey Graham non vuole partecipare nel mio programma. Ha paura. Potremmo passare la prossima ora a vedere spezzoni di Lindsey Graham che risalgono a 20 anni fa, facendo previsioni che non si sono avverate e che hanno portato solo alla morte di militari americani ed all’impoverimento degli Stati Uniti. Ha sbagliato ogni singola volta ed è ancora là fuori.
“Eliminiamo Putin“. Davvero? Cosa succederebbe? Cosa succederebbe allora? La Russia ha 6.000 armi nucleari. Non sarebbero più al sicuro? Sapevate che avevamo un problema quando gli arsenali di Saddam Hussein sono finiti nelle mani di pazzi ed estremisti? Cosa accadrebbe a quelle 6.000 armi nucleari se eliminassimo Putin? Non ci pensano nemmeno. Non gli interessa.
Dan Crenshaw del Texas, per esempio, che non è certo uno stupido, ha appena annunciato che stiamo “investendo nella distruzione dell’esercito dei nostri avversari” spendendo 40 miliardi di dollari per l’Ucraina. Investire nella distruzione delle forze armate avversarie? Da quando abbiamo dichiarato la guerra alla Russia? Qualcuno ha votato per questo? L’esercito dei nostri avversari? È quello che si fa in guerra. Da quando combattiamo contro la Russia? Da quando Putin ha rubato le elezioni a Hillary Clinton.
Sono lieto di vedere che Dan Crenshaw abbia aderito a questa nuova campagna, ma c’è da chiedersi a quale costo? Non solo il rischio, quello reale, che la situazione possa degenerare in qualcosa di devastante per l’Occidente, ma a quale costo immediato per gli Stati Uniti e per la nostra capacità di difenderci? Tutte queste persone che amano i militari, si pongono mai questa domanda?
In questo momento, Joe Biden ed il Congresso degli Stati Uniti hanno inviato così tanti aiuti militari all’Ucraina che il nostro Paese, gli Stati Uniti, stanno esaurendo le armi. Secondo Bloomberg, “i funzionari del Pentagono affermano che Kiev sta esaurendo una settimana di consegne di munizioni anticarro al giorno. È anche a corto di aerei utilizzabili, dato che gli attacchi aerei russi e le perdite nei combattimenti hanno fatto sentire il loro peso. Le munizioni scarseggiano a Mariupol ed in altre zone dell’Ucraina. Questo pone i Paesi Occidentali di fronte ad una scelta crudele tra l’invio di ulteriori forniture all’Ucraina o la limitazione delle capacità di cui potrebbero aver bisogno per la propria difesa”.
Guardate la frase “potrebbero aver bisogno per la loro difesa“. È un mondo che fa paura e se si butta tutto sull’Ucraina con le risorse limitate che noi abbiamo, scusate, dove si va a finire? Senza difese.
Tutto questo sta accadendo perché gli alti dirigenti del Partito Repubblicano hanno immediatamente comprato la posizione del New York Times sull’Ucraina, così come avevano immediatamente comprato la posizione del New York Times sulle rivolte BLM, così come avevano immediatamente comprato la posizione del New York Times sulle chiusure anti-COVID. Non hanno mai messo in discussione ciò che hanno letto. E le conseguenze quali sono state: che ora siamo a corto di armi per difendere il nostro Paese.
Ora, nessun Democratico va mai contro il proprio gregge, mai. La prima reazione di ogni Democratico è sempre quella di leggere qualsiasi punto di discussione che gli viene fornito da Nancy Pelosi. Non ascoltano mai l’altra campana. Vanno sempre in una direzione ed il Partito Repubblicano è sempre guidato da persone che si uniscono a loro.
Ecco, ad esempio, come ha risposto il deputato Jamie Raskin del Maryland quando Marjorie Taylor Greene della Georgia ha sollevato un’obiezione: “Oh, aspettate, e il nostro Paese?”, ha detto. Ecco cosa ha risposto lui.
REP. MARJORIE TAYLOR GREENE: “40 miliardi di dollari, ma niente latte artificiale per le madri e i bambini americani. Una quantità imprecisata di denaro alla CIA nella legge supplementare per l’Ucraina, ma non c’è latte artificiale per le madri e i bambini americani. Dovremmo prestare attenzione al nostro Paese in questo momento. Mi rimetto a disposizione. Grazie.”
REP. SHEILA JACKSON LEE: “Signora, si ritiri. Il signore, la signora del Minnesota si riserva, il signore del Maryland può parlare.”
REP. JAMIE RASKIN: “Grazie, signora Presidente. Ecco la formula per la distruzione della democrazia: ripetere la propaganda e la disinformazione di Putin e placare gli assalti imperialisti alle nazioni sovrane.”
Non è possibile acquistare latte artificiale negli Stati Uniti, quindi si pensa di poter fare entrambe le cose insieme. “Si può finanziare l’Ucraina e comprare il latte artificiale per i bambini americani”. “Forse potete risolvere il problema dell’inflazione e finanziare anche l’Ucraina”. Parli piano e ci dica come funziona. Forse c’è una risposta alla domanda, ma notate che non rispondono mai.
Si limitano ad accusare la persona che pone la domanda di lavorare per Putin. “Lei lavora per Putin. Lei è contro la democrazia”. Non ci dicono come l’Ucraina sia una democrazia. Hanno bandito il partito di opposizione. Questa è una democrazia? Ma forse c’è una risposta. Qual è? Smettetela di fare nomi e rispondete alla domanda, ma Jamie Raskin non lo farà. Nessuno di loro lo farà. Piuttosto gridano a Putin.
Ora, 57 Repubblicani hanno votato contro quella legge e Dio li benedica per averlo fatto, ma molti altri hanno votato a favore. Naturalmente, c’erano Liz Cheney e Adam Kinzinger e la loro amica Elise Stefanik. Ma c’era anche la leadership repubblicana, i vertici, Kevin McCarthy e Steve Scalise. Vergognoso. E la cosa peggiore è che questa legge passerà quasi certamente al Senato, che è molto più di Sinistra persino della Camera dalla parte repubblicana. Chuck Schumer ha già promesso un voto rapido.
Abbiamo contattato tutti i Repubblicani del Senato per sapere cosa intendono fare. La maggior parte di loro non si è preoccupata nemmeno di rispondere. Nessuno di loro verrà in trasmissione. Tra questi Mitch McConnell, il leader della minoranza, Ted Cruz, Mike Lee, Chuck Grassley e Mitt Romney non hanno risposto. Possiamo solo sperare che votino nel modo giusto.
Ma una manciata di senatori ha risposto e vogliamo farvi sapere la loro posizione. A votare “No” saranno Mike Braun, Roger Marshall, Marsha Blackburn, Bill Hagerty e Josh Hawley. Anche Rand Paul ha dichiarato di essere contrario alla legge. Non l’ha detto, ma ovviamente è contrario.
Lindsey Graham, inutile dirlo, sarà un Sì. È entusiasta. Come ha dichiarato il suo ufficio, “il senatore Graham ha chiarito di essere a favore di ulteriori aiuti militari all’Ucraina” perché questo lo fa sentire molto bene. Non l’ha detto, ma è la verità. Rob Portman dell’Ohio se ne andrà, grazie al cielo. Anche lui è un Sì.
Così come Steve Daines del Montana: “Il senatore è propenso per il Sì”, ha dichiarato il suo ufficio. Ci hanno anche detto che Daines pensa che gli oligarchi russi pagheranno in qualche modo i 40 miliardi di dollari: “Vuole che la Russia copra i costi. Vuole usare i beni sequestrati degli oligarchi per coprire i costi”. Giusto, Ok. Alcuni senatori si sono sottratti. Pat Toomey, Tim Scott, Cindy Hyde-Smith si sono rifiutati di darci una risposta diretta.
Vogliamo invitare tutti i senatori Repubblicani che hanno intenzione di votare a favore di questo provvedimento a venire in trasmissione e a spiegarci perché. Per favore, ditecelo. Vi lasceremo parlare quanto volete. Non vi faremo la morale. Vogliamo sapere perché questo è nell’interesse dell’America, perché è più importante delle crisi pressanti che ci circondano e che il resto di noi nota e che a quanto pare voi non notate.
Quindi, ditecelo. Siete sempre i benvenuti.
Alberto PentoAssolutamente non condivisibile.
Questa è una menzogna,
Tucker Carlson scrive:
... Invece, i vostri rappresentanti a Washington hanno appena votato per inviare altri 40 miliardi di dollari agli oligarchi ucraini che hanno pagato il figlio di Joe Biden. Ecco cosa è successo, ed è solo l’ultimo assegno che il Congresso ha staccato loro. Si può aggiungere ai circa 14 miliardi di dollari già spesi per l’Ucraina. Questo porta il totale a più di 54 miliardi di dollari. ...
Tucker Carlson nel caso dell'Ucraina si è bruciato tutta la simpatica che avevo per lui.
L'Ucraina è Europa e per noi europei è importante anche il suo bene.
Chissà se ha qualche simpatia per Putin, spero di no.