Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » ven apr 23, 2021 2:39 pm

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L'innocente poliziotto bianco Derek Chauvin ingiustamente in prigione per una criminale condanna razzista



“23 ore al giorno in isolamento in una cella piccola”: la nuova vita di Derek Chauvin, condannato per la morte di George Floyd
22 aprile 2021

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... d/6174611/

Sorvegliato a vista per 24 al giorno, tenuto in isolamento per 23 e soltanto per un’ora può godere di un altro spazio e fare esercizio fisico. È questa la nuova vita di Derek Chauvin, l’ex agente di Minneapolis ritenuto colpevole di tutti e tre i capi di imputazione per avere ucciso per soffocamento George Floyd, il 46enne afroamericano divenuto simbolo della lotta al razzismo negli Stati Uniti e nel mondo.

Il New York Times descrive la nuova routine dell’ex poliziotto ora detenuto a Oak Park Heights, unica prigione di massima sicurezza nel Minnesota, dove è arrivato un’ora dopo la lettura del verdetto. Fino ad allora era rimasto a casa, visto che a ottobre era stato liberato su cauzione. Sul suo caso il prossimo 16 giugno – secondo quanto scrive il quotidiano americano – un giudice stabilirà la sua pena, che potrà arrivare fino a 40 anni di carcere, e nel frattempo Chauvin viene detenuto in un’ala particolare del penitenziario. Una scelta probabilmente dettata da ragioni di sicurezza, anche se spesso la detenzione in quell’area ha una funzione punitiva.

“Le celle sono piccole e non contengono altro che una panca con un materasso – scrive il Nyt -, un wc, un lavandino e una piccola doccia. Ai detenuti è consentito portare con sé oggetti di prima necessità come vestiti, dentifricio e sapone, oltre a carta e penna. In alcuni casi, sono ammessi anche libri, riviste o giornali, ma soltanto se le autorità carcerarie lo consentono”. I detenuti inoltre, monitorati da telecamere di videosorveglianza 24 ore al giorno, vengono controllati ogni 30 minuti dagli agenti di polizia penitenziaria per verificare che non siano in pericolo. Ogni tre mesi poi viene stilato un rapporto sulle condizioni psicologiche dei prigionieri che rimangono dietro le sbarre per più di 30 giorni.


Onore al poliziotto bianco Derek Chauvin per aver fatto il suo dovere e che sopporta con pasienza in prigione l'ingiusta e razzista condanna per aver difeso la legge e il nostro bene. Mobilitiamoci a sua difesa per ribaltare la sentenza in appello e per la sua liberazione.



Officer Tatum GOES OFF on the BBC Network - America isn't a Racist Nation
Gli USA non sono una nazione razzista.
https://www.youtube.com/watch?v=tN6wNpsPEso

Phil Amarn
Sono un britannico nero dal Regno Unito, i media di questo paese sono così svegli che fa male. Questa è la prima e ultima volta che la BBC chiederà all'agente Tatum di venire nel loro show, li ha uccisi con i fatti e ha fatto saltare la loro narrazione di BS, ben fatto Brandon.

Robbo1878
Non posso credere che la BBC non abbia fatto i compiti su di te. Hai fatto saltare la narrazione che hanno spinto per 12 mesi fuori dall'acqua in 2 minuti. Tanto di cappello a voi signore




Il verdetto di Derek Chauvin sigilla il patto del diavolo tra l’America e BLM
I radicali vogliono usare il processo nello stesso modo in cui hanno usato la morte di George Floyd.
Questo articolo è adattato dal commento di apertura di Tucker Carlson dell’edizione del 21 Aprile 2021 di “Tucker Carlson Tonight”.
24 aprile 2021

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... ica-e-blm/

L’ex ufficiale di polizia Derek Chauvin è stato condannato martedì per tutti i capi d’accusa. Il processo è andato avanti per più di un mese. A volte, la testimonianza è stata complessa e tecnica. Ma al centro del caso, c’era sempre solo un pezzo di prova rilevante: la videocassetta della morte di George Floyd in una strada di Minneapolis lo scorso maggio.

Se non avete visto il nastro di recente, rimane scioccante come il giorno in cui è stato girato. Guardatelo, e potrete vedere che George Floyd sa in qualche modo che sta per morire, e alla fine, lo fa. È sconvolgente. Milioni di americani l’hanno visto e sono rimasti inorriditi. Molti hanno deciso mentre lo guardavano che l’agente Chauvin deve aver commesso un atto di brutalità criminale.

Quindi non è davvero sorprendente che la giuria abbia concluso la stessa cosa. Le immagini di quel nastro sembravano raccontare tutta la storia. Infatti, anche se nessuno fuori dall’aula avesse visto quel nastro, è possibile che Derek Chauvin sarebbe stato comunque condannato. Il nastro è così potente. È assolutamente possibile.

Sfortunatamente, non lo sappiamo. Possiamo solo specularci sopra, perché alla fine non è quello che è successo realmente. Il video di George Floyd ha fatto il giro del mondo. È diventato il fulcro di un nuovo movimento politico. Gli attori politici sfruttarono l’emozione per quel video e la morte di Floyd per controllare il paese e cambiarlo per sempre. E poi, e questa è la chiave, nell’ultimo mese, alcune di queste stesse persone sono andate oltre.

Hanno lavorato per cambiare il risultato del processo di Derek Chauvin. Questa è l’unica cosa che non possiamo mai permettere, indipendentemente da come ci sentiamo su un caso specifico. I paesi civilizzati hanno sistemi di giustizia imparziali. Questo è il loro segno distintivo. È ciò che separa i paesi in cui vorresti vivere da quelli che non vorresti nemmeno visitare. I paesi civilizzati richiedono, soprattutto, che ogni cittadino sia tenuto allo stesso standard di legge di ogni altro cittadino – e questo vale indipendentemente da quanto popolare o impopolare possa essere un particolare imputato. Si applica a prescindere dal presunto crimine. I paesi civilizzati non tollerano l’intimidazione della giuria. Se la vedi, la fermi. Non permettono alla minaccia di violenza di influenzare l’esito di un processo, mai. In nessuna circostanza. Sarebbe l’opposto della giustizia. Sarebbe la legge della folla.

L’America si sforzava di essere così. Eppure, proprio martedì, abbiamo visto il presidente degli Stati Uniti dare il suo sostegno all’accusa di Chauvin anche quando la giuria di Minneapolis stava ancora deliberando sul caso.

Abbiamo visto uno dei più potenti membri del Congresso dire a un gruppo di persone arrabbiate che avrebbero dovuto agire con violenza se la giuria avesse osato assolvere. Abbiamo visto la città di Minneapolis riconoscere la responsabilità per la morte di George Floyd proprio nel mezzo del processo, prima che l’avvocato di Chauvin potesse persino riassumere il suo caso.

Più inquietante di tutto, abbiamo visto dei teppisti minacciare di morte un testimone della difesa – spargendo sangue sulla porta di quella che pensavano fosse la sua casa – e poi farla franca. Nessuna autorità sembrava particolarmente interessata a catturarli.

Sono stati atti terrificanti. Non importa se pensate che Derek Chauvin sia colpevole e meriti quello che ha avuto. Non importa per chi avete votato. Non importa cosa pensiate di qualsiasi altra cosa. Vedere le folle che cercano di influenzare questo processo dovrebbe scioccarvi e inorridire almeno quanto il video di George Floyd. Questo è un paese che si muove all’indietro, e ad alta velocità. Ma la cosa strana è che la maggior parte delle persone non sembra né scioccata né turbata da tutto questo. Sembravano sollevati dal verdetto. Avevano, naturalmente, visto gli edifici distrutti. Hanno visto le truppe per le strade. Avevano capito molto bene cosa avrebbe significato un’assoluzione. Credevano che una condanna, giustificata o no, avrebbe comprato la pace nel paese.

Molte persone lo pensavano, e non solo i cinici. La maggior parte della gente, compresi molti Repubblicani, lo diceva. Se avessimo obbedito a Maxine Waters e ignorato il sangue di maiale, si sperava che il caos sarebbe finito. E si poteva capire perché si sentivano così. Dopo 11 mesi di violenza e intimidazione per lo più incontrollata da parte di BLM, gli americani hanno deciso di pagare il riscatto. Hanno inteso Derek Chauvin come un sacrificio per i peccati di una nazione. In televisione, ci hanno detto che questo era il caso, e nei termini più chiari. L’America è sotto processo, ci hanno detto. Non è solo Chauvin, un poliziotto di Minneapolis alla sbarra. Siamo tutti noi – la nostra storia, la nostra cultura, il nostro sistema.

L’abbiamo interiorizzato e l’abbiamo assecondato. Ma siamo stati sciocchi ad assecondarlo. Un paese saggio si regge sui suoi principi. Affronta le folle urlanti. Non obbedisce alle folle perché le folle non sono mai sazie. Non importa quali richieste tu esegua, loro chiederanno sempre di più. E ora infatti chiedono di più, non a caso. Ecco le due persone più potenti degli Stati Uniti reagire al verdetto. Tenete a mente che nessuno ha mai dimostrato che la razza o il colore della pelle abbia giocato un ruolo nella morte di George Floyd. Se avete guardato il processo, lo sapete. Ma queste persone non hanno guardato il processo. Non sono interessati ai dettagli. Il loro piano è di usare il processo come hanno usato George Floyd.

Kamala Harris: “Una misura di giustizia non è la stessa cosa di una giustizia uguale. Questo verdetto ci porta un passo avanti e il fatto è che abbiamo ancora del lavoro da fare. Dobbiamo ancora riformare il sistema.”

Joe Biden: “Nessuno dovrebbe essere al di sopra della legge. E il verdetto di oggi manda questo messaggio. Ma non è abbastanza. Non possiamo fermarci qui.”

“Ma non è abbastanza. Non possiamo fermarci qui“. “Dobbiamo riformare il sistema“. Non dicono come, ma il loro intento è evidente. Fanno sul serio.

Così si scopre che la condanna di Derek Chauvin non è stata la fine della rivoluzione. Non è stata la fine di ciò che abbiamo visto nell’ultimo anno dalla morte di George Floyd. Era solo l’inizio della rivoluzione. Il procuratore generale ha annunciato che l’indagine sulla morte di George Floyd – supervisionata, presumibilmente, dalla razzista dichiarata Kristen Clarke della Divisione dei Diritti Civili – è “in corso”. In corso? Non abbiamo appena avuto un processo di un mese che ha presentato tutte le prove? Sì, l’abbiamo fatto. Ma ancora una volta, quello era solo l’inizio.

Quindi cosa possiamo aspettarci dopo? Difficile saperlo esattamente, ma ci sono dei segnali. Gli attivisti di BLM, per esempio, hanno celebrato il verdetto su Chauvin a New York. George Floyd è morto a 1.200 miglia da New York, in una regione completamente diversa. Presumibilmente, non conoscevano Floyd. Probabilmente non hanno assistito al processo. Ma per gente come questa, la giustizia per George Floyd non è il punto. Il punto è un conflitto etnico senza fine.

I manifestanti hanno urlato “Stay the f— out of New York“, “Non vi vogliamo qui”, “Non vogliamo i vostri c—o di soldi” e “Non vogliamo le vostre c—o taqerias di proprietà di c—ni di uomini bianchi!” fuori da un ristorante di Brooklyn.

Le persone con il colore della pelle sbagliato ora devono lasciare New York City. Non possono possedere ristoranti. Questo è quello che hanno appena detto. Tutti fanno finta di non notare che l’hanno detto, ma l’hanno fatto. Il punto è che la gente non parlava così in pubblico e quando lo faceva veniva come minimo rimproverata. Non si può avere una nazione multietnica unita se la gente urla cose del genere per strada senza che nessuno sia in disaccordo con loro. Allora perché lo stanno facendo ora? Lo stanno facendo per una semplice ragione: ottiene risultati. Il radicalismo funziona. La violenza funziona. Questa è la lezione. Abbiamo insegnato alla folla questa lezione. E almeno un attivista del BLM è disposto a dirlo ad alta voce:

L’attivista BLM Hawk Newsome: “È stato un misto di protesta violenta e non violenta che ha portato a questo risultato. Questa è la linea di fondo. L’America non ci ascolta quando marciamo pacificamente. Non sto dicendo che la gente tornerà in strada, ma l’America deve sapere che se continuate a permettere che ci uccidano per strada senza giustizia, noi scateneremo l’inferno in America.”

È così semplice: le proteste violente ottengono risultati. Questa è una minaccia, ovviamente. Ma è anche, purtroppo, vero. I disordini funzionano. Quando si bruciano le città, si ottiene ciò che si vuole. Ti arricchisci con le elargizioni delle aziende. Ottieni i verdetti della giuria che hai richiesto. I rivoltosi lo sanno molto bene, anche se il resto di noi non lo ammette. Permettendo di dare fuoco ai Wendy’s, di saccheggiare Macy’s e di distruggere le stazioni di polizia, noi altri abbiamo rinunciato al nostro potere di cittadini e lo abbiamo consegnato alle persone più violente, irragionevoli e meno produttive del paese. Perché dovremmo fare una cosa del genere? Forse gli storici saranno in grado di spiegarlo. Nel frattempo preparatevi per la prossima fase. Ma, ancora una volta, non illudetevi. La condanna di Derek Chauvin non ha regolato i conti. Ha semplicemente aumentato il debito.

Il razzista accademico del Partito Democratico, Henry Rogers – ora noto come Ibram X. Kendi – ci ha fatto sapere che Derek Chauvin era solo l’inizio. La trasformazione nazionale è in arrivo.

Ibram X. Kendi: “E adesso? Chauvin è diretto in prigione, ma l’America è diretta verso la giustizia? La giustizia sta condannando un poliziotto o l’America? È facile dare la colpa a singoli agenti come Derek Chauvin, ma il problema è strutturale. Il problema è storico… La giustizia ha condannato l’America. Ora dobbiamo mettere solo il tempo per trasformare questa nazione.”

Quindi, siamo stati tutti condannati per omicidio. E a proposito, non potete incolpare Ibram X. Kendi. Quel tipo ha ricevuto molti milioni di dollari dai nostri capitani d’impresa. È stato incubato all’interno dell’accademia. Forse stai pagando la retta per contribuire al suo stipendio. Perché lo stai facendo? Perché il resto di noi lo fa mentre lui chiede di punirci per un omicidio che non abbiamo commesso?

Quindi questa trasformazione che Ibram X. Kendi chiede, come sarà esattamente? Qual è la forma di questa riforma che verrà? Bree Newsome ha alcune idee. Newsome è una delle più famose attiviste BLM del paese. Mercoledì mattina, ha annunciato che d’ora in poi gli agenti di polizia non dovrebbero essere autorizzati a interrompere le faide con i coltelli.

“Gli adolescenti hanno fatto risse, comprese quelle con i coltelli, per secoli. Non abbiamo bisogno che la polizia affronti queste situazioni presentandosi sulla scena e usando un’arma contro qualcuno degli adolescenti.”

“Tutti dovrebbero essere spaventati dal fatto che l’élite [bianca] al potere abbia fatto un lavoro così ben riuscito non solo per disconnetterci dai mezzi di autosufficienza di base, ma anche per convincerci che abbiamo bisogno di ufficiali [bianchi] armati per gestire i nostri figli e le comunità”

ha scritto su Twitter.

Potete girare gli occhi dall’altra parte, a Ibram X. Kendi, o al presidente e alla vicepresidente, o a Bree Newsome e a persone come lei, ma state pur certi che l’amministrazione Biden non lo farà. Prende ogni parola molto seriamente. E ciò significa che il vostro quartiere potrebbe presto vedere riforme come questa. Cosa succederà allora?

Beh, se vivete in un quartiere benestante, starete assolutamente bene, perché assumerete la sicurezza privata. E ci saranno molti poliziotti americani desiderosi di diventare guardie di sicurezza private perché pagano meglio e non devono ascoltare Ibram X. Kendi. Ma per tutti gli altri, cosa succederà?

Bene, ecco alcuni dati, e vengono da, tra tutti i posti, il sito web Vox, che cita il seguente studio:

“Dal 2014 al 2019, [un ricercatore] ha monitorato più di 1.600 proteste BLM in tutto il paese, in gran parte nelle grandi città, con quasi 350.000 manifestanti“. Il risultato è stato che ci sono state “circa 300 sparatorie mortali per mano della polizia in meno nei luoghi del censimento che hanno visto le proteste di BLM“.

OK, ma ecco il costo di tutto questo: “[Lo studio] indica anche che queste proteste sono correlate con un aumento del 10[%] degli omicidi nelle aree che hanno visto le proteste del BLM. Ciò significa che dal 2014 al 2019, ci sono stati da qualche parte tra 1.000 e 6.000 omicidi in più di quanto ci si sarebbe aspettato se i luoghi con le proteste avessero avuto la stessa tendenza dei luoghi che non hanno avuto proteste”.

Ascoltare la matematica? Grazie a BLM, dice questo ricercatore, la polizia ha sparato a circa 300 sospetti in meno. In cambio, ci sono stati fino a 6.000 nuovi omicidi, molti di innocenti e bambini. Questo è il patto che abbiamo fatto, ed abbiamo appena raddoppiato.

FoxNews.com

“Tucker Carlson Tonight” è un talk show americano e programma di attualità condotto dal commentatore paleoconservatore Tucker Carlson. Lo show viene trasmesso in diretta da Washington, D.C., su Fox News Channel alle 8:00 P.M. ET nei giorni feriali. Lo show include tipicamente commenti politici, monologhi, interviste e analisi. Ha debuttato come programma nella lineup di Fox News Channel il 14 novembre del 2016. Nel luglio 2020, “Tucker Carlson Tonight” ha battuto il record di programma con il più alto indice di gradimento nella storia delle notizie via cavo degli Stati Uniti, raccogliendo un’audience media di 4,33 milioni di spettatori.

Tucker Carlson è un conduttore di Fox News. Si è unito alla rete nel 2009 come collaboratore. Sostenitore dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si dice anche che abbia influenzato alcune decisioni politiche chiave di Trump stesso. Le sue controverse dichiarazioni su razzismo, immigrazione e femminismo hanno portato al boicottaggio degli inserzionisti contro lo show. Fiero oppositore del progressismo politico, è stato definito un “nazionalista” ed un “paleoconservatore”. È un critico dell’immigrazione. Originariamente sostenitore della politica economica libertaria, ha poi criticato l’ideologia come “controllata dalle banche” ed è diventato un “protezionista”. È anche uno scettico sugli interventi all’estero degli Stati Uniti.



Il caso O.J. Simpson: Uno sguardo indietro ad un altro caso con un alto profilo razziale
24 aprile 2021

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... -razziale/

I giurati di O.J. Simpson deliberarono per meno di quattro ore prima di arrivare ad un verdetto

I giurati nel processo dell’ex agente di polizia di Minneapolis Derek Chauvin hanno iniziato le deliberazioni lunedì, mentre gli avvocati della difesa hanno espresso preoccupazioni circa la mancanza di isolamento della giuria stessa data la vasta copertura mediatica che la morte di George Floyd ha ricevuto.

Mentre la nazione attendeva il verdetto, le autorità del paese si stavano preparando per possibili proteste e disordini.

Quasi tre decenni fa, timori di violenza ed un pubblico diviso attendevano un altro verdetto nel processo di alto profilo di O.J. Simpson, accusato di aver brutalmente ucciso la sua ex moglie, Nicole Brown Simpson, e l’amante di lei, Ronald Goldman, a Los Angeles.

A differenza della giuria del processo Chauvin, i giurati del processo Simpson del 1995 sono rimasti isolati per quasi nove mesi mentre ascoltavano le deposizioni di decine di testimoni prima di emettere un controverso verdetto di non colpevolezza dopo meno di quattro ore di deliberazione. L’esposizione mediatica di quel processo è stata la prima del suo genere, con i media che hanno dedicato 24 ore su 24 di copertura al processo e alle analisi.

Folle di sostenitori e oppositori di O.J. Simpson si sono radunati ogni giorno davanti al palazzo di giustizia mentre i procuratori e gli avvocati della difesa, soprannominati il “Dream Team“, hanno esposto i loro argomenti in quello che è stato definito il “processo del secolo“.

SANTA MONICA, STATI UNITI: Spettatori fuori dal tribunale di Santa Monica, California, tengono un cartello contro O.J. Simpson mentre reagiscono al verdetto di colpevolezza emesso nel processo civile – che seguì quello penale in cui avvenne l’assoluzione – per aver causato una morte ingiusta di sua moglie. Simpson è stato ritenuto responsabile della morte della sua ex moglie Nicole Brown Simpson e del suo amante Ron Goldman solo nel processo civile, in cui venne condannato a risarcire i danni. (credit. HECTOR MATA/AFP via Getty Images)

Chauvin affronta le accuse di omicidio di secondo e terzo grado e le accuse di omicidio colposo per la morte di George Floyd il 25 maggio 2020.

L’avvocato difensore di Chauvin, Eric Nelson, ha espresso preoccupazioni circa la possibilità che i giurati siano stati influenzati dall’attenzione dei media, dato che avevano il permesso di tornare a casa ogni giorno dopo le udienze.

“Non so proprio come questa giuria possa davvero essere… libera dalla macchia di tutto questo”, ha detto al giudice Peter Cahill dopo gli argomenti di chiusura.

Un ex giurato del caso O.J. Simpson, David Aldana, disse a Fox News nel 2004 che se mai fosse stato chiamato a far parte nuovamente di una giuria: “Farei qualsiasi cosa in mio potere per uscirne”.
I manifestanti vengono trattenuti dalla polizia fuori dal Criminal Courts Building dove si stava tenendo il processo per il duplice omicidio di O.J. Simpson nel centro di Los Angeles. I manifestanti urlavano “rilasciate i nastri” in attesa che l’ex detective della polizia di Los Angeles Mark Fuhrman salisse di nuovo sul banco dei testimoni. (credit. AFP/AFP via Getty Images)

Molti, compresi altri agenti di polizia, hanno dichiarato di credere che Chauvin avesse usato una forza eccessiva quando pose il suo ginocchio sul collo di George Floyd il 25 maggio dello scorso anno. Il filmato dell’incidente ha scatenato una resa dei conti tra attivisti antirazzisti e la polizia che continua ancora oggi.

In previsione di un verdetto di colpevolezza, le autorità di Los Angeles hanno aumentato i turni di polizia e alcune aziende hanno preso misure per proteggere le loro proprietà per paura di disordini.

Il processo a O.J. Simpson ha lasciato un pubblico profondamente diviso, specie se si guarda all’appartenenza ai rispettivi gruppi etnici.

I video delle reazioni della folla all’annuncio del verdetto di non colpevolezza in diretta hanno mostrato infatti molte persone di colore che reagivano con gioia, mentre gli spettatori bianchi erano rimasti visibilmente scioccati e delusi. Molte minoranze ritenevano che O.J. Simpson fosse stato in qualche modo incastrato dal Dipartimento di Polizia di Los Angeles, che aveva infatti una storia di difficili rapporti con le comunità minoritarie che aveva servito fino a quel momento.
La folla esulta dopo aver ascoltato la decisione del verdetto di O.J. Simpson al tribunale di Los Angeles il 3 ottobre 1995. (Foto di Michael Montfort/Michael Ochs Archives/Getty Images)

Le loro opinioni vennero in effetti convalidate quando il testimone dell’accusa, il detective Mark Fuhrman, era stato ripreso mentre diceva ripetutamente la parola Negro. All’epoca del processo, Los Angeles era ancora scossa dai disordini del 1992, scatenatisi dopo l’assoluzione di quattro agenti bianchi accusati di aver picchiato Rodney King.

Un momento cruciale per l’accusa venne quando Christopher Darden chiese a O.J. Simpson di provare in aula i guanti che si pensava fossero stati usati nell’omicidio. Quando non gli sembrarono calzare, l’avvocato della difesa Johnnie Cochran pronunciò la sua celere frase: “Se non calza, dovete assolvere“.
La polizia sorveglia Hollywood Boulevard il 1° maggio 1992, dopo che l’incidente a Rodney King aveva scatenato delle rivolte. (Foto di Dayna Smith/The Washington Post via Getty Images)

O.J. Simpson è stato infine condannato per rapina a mano armata ed altre accuse in un altro processo penale, ed è stato rilasciato da una prigione del Nevada nel 2017, dopo nove anni.



Giurata di riserva (§) nel processo a Derek Chauvin: "Ero preoccupata che la gente venisse a casa mia se non fossero stati contenti del verdetto".
L'Osservatore Repubblicano
25 aprile 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 3751372961

Lisa Christensen, residente a Brooklyn Center, che ha servito come giurato di riserva ed ha assistito a tutte le fasi (ad eccezione della deliberazione del verdetto) del processo dell'ex ufficiale di polizia di Minneapolis Derek Chauvin, ha detto di essere "preoccupata dalle persone" che sarebbero potute venire a casa sua qualora non fossero state "felici del verdetto".
Parlando con Lou Raguse di KARE 11, Christensen, che ha detto di essere rimasta "delusa" quando ha scoperto che avrebbe servito come giurata di riserva; inizialmente aveva provato "sentimenti contrastanti" sulla possibilità di essere chiamata come giurato in questo caso controverso.
"Ho avuto sentimenti contrastanti. C'era una domanda sul questionario e ho messo "non so". La ragione, in quel momento, era che non sapevo quale sarebbe stato il risultato, quindi mi aspettavo che in entrambi i casi si sarebbe deluso un gruppo o l'altro", ha detto, spiegando che non voleva "passare nuovamente attraverso rivolte e distruzioni".
"Ed ero preoccupata che la gente venisse a casa mia se non fosse stata contenta del verdetto", ha ammesso.
Tuttavia, Christensen ha detto che avrebbe votato "colpevole".
"Dopo che sono stata esonerata, non ho più guardato le istruzioni della giuria. Non so quanto sia stato difficile quel processo, ma sento che Chauvin è responsabile della morte del signor Floyd", ha detto, notando che l'uso della forza, secondo lei, non fosse ragionevole.
Quando le è stato chiesto se Chauvin avesse causato la morte di George Floyd, ha detto: "Sento che l'inginocchiarsi sul collo per così tanto tempo lo abbia fatto, Sì".
"Abbiamo sentito molto sull'uso della forza. Era eccessivo? Era necessario? Quando gli agenti di polizia si fermano? E poteva essere fermato ad un certo punto?" ha detto.
"Ho continuato a pensare al modello decisionale critico che ci è stato presentato. Era mia profonda convinzione il bisogno di rivalutare costantemente, e mi sembrava che questo non fosse stato fatto", ha aggiunto la Christensen, descrivendo la testimonianza medica del dottor Martin Tobin come un punto di svolta nel processo per lei:
"L'ha spiegato in un modo che noi potessimo capirlo. Ci ha fatto fare una dimostrazione. Eravamo tutti nella giuria a toccarci il collo e potevamo sentire quello che stava cercando di farci sentire. Ciò che ha funzionato veramente è stato quando ha detto: "Proprio qui, in questo punto, è quando lui (George Floyd) ha avuto le convulsioni e qui è dove è morto".
Tuttavia, Christensen ha detto di aver considerato i punti della difesa "sull'ingrossamento del cuore, il restringimento delle arterie, l'uso di droga". "Ma a prescindere da questo, non credo che sarebbe morto quel giorno a quell'ora", ha valutato.
Mentre gli attivisti di Black Lives Matter hanno tirato un sospiro di sollievo collettivo dopo il verdetto, che ha trovato Chauvin colpevole di tutte e tre le accuse - omicidio involontario di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo di secondo grado - alcuni hanno detto che giustizia non è stata ancora fatta.
"Non è giustizia perché la giustizia è George Floyd che va a casa stasera per stare con la sua famiglia", ha detto la rappresentante democratica Alexandria Ocasio-Cortez dopo il verdetto, aggiungendo: "Non credo nemmeno che la si possa chiamare giustizia 'piena', perché ci sono altri agenti che erano lì con lui".
"Non è stato solo Derek Chauvin. E non voglio nemmeno che questo momento sia inquadrato come un sistema che funziona, perché non sta funzionando", ha detto.
Anche Keith Ellison, il controverso procuratore generale del Minnesota, ha espresso la stessa opinione.
"Non chiamerei però il verdetto di oggi giustizia, perché la giustizia implica una vera restaurazione", ha detto Ellison. "Ma è il riconoscimento della responsabilità, che è il primo passo verso la giustizia".
Nota: (§) Per evitare di dover ridiscutere un caso quando un giurato viene esonerato prima della fine del processo (per esempio, a causa di una malattia), il tribunale può far sedere alcuni giurati "extra" o "di riserva" per assistere al processo ed essere disponibili per sostituire qualsiasi giurato che venga esonerato.


Alberto Pento
Questa giurata di riserva ha creduto che George Floyd fosse morto mentre era ancora a terra bloccato dal poliziotto Derek Chauvin, invece aveva solo perso i sensi ed è morto quasi un'ora dopo all'ospedale dove è giunto vivo, respirando lievemente e caldo. Se fosse morto prima sarebbe arrivato freddo e il medico legale lo avrebbe certificato, invece il medico ha esplicitamente diagnosticato la morte quasi un'ora dopo.
Perché al processo non è stato ribadito alto e forte questo fatto?
Perché i media non lo ribadiscono con vigore?

George Floyd è stato prelevato dai sanitari alle ore 8, 27/30 minuti del 25 maggio 2020
e la sua morte è avvenuta alle ore 9,25 del 25 maggio 2020, quindi George Floyd non è morto soffocato sotto il ginocchio del poliziotto ma circa un'ora dopo in ospedale (circa 50 minuti dopo il suo prelievo privo di conoscenza).

Ecco cosa dice il referto medico legale sulla morte di George Floyd:
https://www.hennepin.us/-/media/hennepi ... 6-3-20.pdf

CASE TITLE: CARDIOPULMONARY ARREST COMPLICATING LAW ENFORCEMENT SUBDUAL, RESTRAINT, AND NECK COMPRESSION DECEASED:
George Floyd aka Floyd Perry SEX: M AGE: 46
DATE AND HOUR OF DEATH: 5-25-20; 9:25 p.m.
DATE AND HOUR OF AUTOPSY: 5-26-20; 9:25 a.m.
PATHOLOGIST: Andrew M. Baker, M.D.




George Floyd, condannato a 22 anni e 6 mesi il poliziotto che lo uccise
Venerdì 25 Giugno 2021

https://www.ilmessaggero.it/mondo/georg ... 44672.html

Derek Chauvin, l'agente che ha ucciso George Floyd, è stato condannato a 22 anni e mezzo di carcere, in una sentenza che lascia molti delusi e amareggiati perché la ritengono troppo debole. La famiglia e i legali di Floyd avevano chiesto la massima pena, ovvero 30 anni di carcere. Gli avvocati di Chauvin avevano prima tentato la strada della libertà vigilata, poi si sono arresi e hanno chiesto una sentenza leggera «basata sulla legge». Il giudice Peter Cahill prima di pronunciarsi ha chiarito di aver deciso «non sulla scia delle emozioni e della simpatia ma sui fatti. La mia decisione è accompagnata a un memorandum di 22 pagine che la spiega e non vuole essere un messaggio a nessuno», ha aggiunto.

Chauvin, presente in aula dopo due mesi trascorsi in cella di isolamento, è rimasto imperterrito. Giacca e cravatta grigio chiaro, ha avuto il volto coperto dalla mascherina per quasi tutta l'udienza. L'ha rimossa solo per parlare: dopo essere rimasto in silenzio per tutte e sei le settimane del processo, l'ex agente ha infatti preso brevemente la parola e si è rivolto alla famiglia di Floyd, presentando le sue condoglianze con la voce tremante e palesemente scosso. Prima di lui si era rivolta al giudice e al pubblico sua madre, Carolyn Pawlenty. «Lo hanno descritto come aggressivo, incurante e razzista. Ma voglio dirvi che non è così: è una brava persona», ha detto Pawlenty. La donna poi si è rivolta fra le lacrime direttamente al figlio: «Derek ho sempre creduto alla tua innocenza. Sei il mio figlio preferito». A rivolgersi al giudice Cahill è stata anche la famiglia di Floyd, a partire dalla figlia di sette anni Gianna, collegata via video. A chi le chiedeva cosa direbbe al padre, la bimba ha risposto: «Gli direi che mi manca e che gli voglio bene». Poi è toccato ai fratelli del 46enne afroamericano divenuto icona del movimento Black Lives Matter: hanno chiesto la massima pena e l'assicurazione che l'ex agente scontasse tutta la sua sentenza in carcere.

La legge del Minnesota prevede infatti che, in caso di buona condotta, la pena possa essere ridotta di un terzo. «Non cerchiamo vendetta, guardiamo solo alla gravità di quanto accaduto», ha detto il procuratore del Minnesota, Keith Ellison, prima della sentenza. Il riferimento è al video shock che ha documentato gli ultimi nove minuti di vita di Floyd il 5 maggio del 2020 e che ha fatto il giro del mondo, spingendo migliaia di persone in piazza negli Stati Uniti per manifestare contro la polizia violenta e razzista. Proteste che mandarono su tutte le furie l'allora presidente Donald Trump, convinto che bisognasse usare il pugno duro contro i manifestanti. «Dovremmo spaccargli la testa, ecco come dovremmo trattarli. Sparate», avrebbe detto il tycoon durante i giorni caldi dell'estate del 2020, premendo per l'intervento dell'esercito.

La sentenza chiude un caso che ha scosso l'America ma delude tutti coloro che voleva quella che - a loro avviso - sarebbe stata una sentenza esemplare, ovvero la massima pena per un atto violento e ingiustificato. L'amarezza è palese fuori dal tribunale e si contrappone all'urlo di gioia che era seguito al verdetto di colpevolezza della giuria. la battaglia di Black Lives Matter - assicurano i manifestanti - va avanti, questo è solo l'inizio.
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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » ven apr 23, 2021 2:39 pm

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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » sab apr 24, 2021 7:10 pm

6)
Processo agli altri poliziotti
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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » sab apr 24, 2021 7:10 pm

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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » sab apr 24, 2021 7:10 pm

7)
Processo d'appello
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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » sab apr 24, 2021 7:11 pm

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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » sab apr 24, 2021 7:11 pm

8)
Ecco chi sono i disumani e i veri razzisti

https://www.facebook.com/francesco.illu ... 0092092940




Più BLM, dimezzati i criminali e i delinquenti uccisi dalla polizia ma decuplicati gli omicidi compiuti dai delinquenti e dai criuminali.

#BLM Vox sostiene che le proteste di Black Lives Matter portano a meno omicidi della polizia, ma minimizza sull'enorme aumento degli omicidi.
L'Osservatore Repubblicano
24 aprile 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 7238097279

Lo "spiegone" della Sinistra "Vox" ha pubblicato su Twitter la ricerca di uno dottorando che stima 300 sparatorie mortali della polizia in meno ma fino a 6.000 omicidi in più nelle aree che hanno visto le proteste di BLM tra il 2014 e il 2019.
Il sito Vox ha riferito della ricerca dello studente di dottorato Travis Campbell che ha seguito 1.600 proteste BLM, che ha trovato che ci sono stati approssimativamente dai 1.000 ai 6.000 omicidi in più nelle aree che hanno visto le proteste di BLM, più che compensando l'apparente riduzione delle uccisioni da parte della polizia.
Vox aveva twittato sulla scoperta sulla riduzione degli omicidi da parte della polizia almeno quattro volte fino a martedì pomeriggio, mentre al contempo non ha menzionato l'allarmante scoperta sull'aumento degli omicidi.
"Non sappiamo perché le proteste del BLM siano correlate con un aumento del tasso di omicidi, e non c'è molta ricerca in questo spazio per aiutarci a capire", ha scritto un reporter di Vox, Jerusalem Demsas. "Inoltre, la domanda di ricerca di Campbell si è concentrata sull'effetto delle proteste di BLM sugli omicidi della polizia, quindi questi altri cambiamenti osservati riguardanti altri omicidi non sono stati sottoposti agli stessi test di verificabilità".
La ricerca di Campbell in particolare non ha coperto il 2020, che ha visto enormi proteste in risposta alla morte di George Floyd ed altri per mano della polizia.
Il 2020 ha visto un aumento storico del tasso di omicidi in America, che è salito del 30% rispetto al 2019, mentre gli attivisti di estrema Sinistra hanno girato appelli per "togliere fondi alla polizia" e persino per abolire i dipartimenti di polizia. Gli studi hanno ripetutamente dimostrato, tuttavia, che una maggiore presenza della polizia riduce il crimine, e i sondaggi mostrano un ampio sostegno per un aumento dei poliziotti, così come una maggiore fiducia nella polizia.
I critici conservatori su Twitter hanno martellato la pubblicazione per aver nascosto i numero in aumento degli omicidi.
Campbell ha iniziato la sua ricerca nel 2014 dopo la morte di Eric Garner e Michael Brown per mano della polizia quell'anno. Da allora, i dibattiti sul trattamento della polizia nei confronti degli afroamericani sono stati in prima linea nel dibattito publico americano.


Vox claims Black Lives Matter protests lead to fewer police killings, downplays huge murder increase
David Rutz

https://www.foxnews.com/media/vox-black ... des-murder

Left-wing explainer site Vox has repeatedly tweeted out a study finding that Black Lives Matter protests led to approximately 300 fewer homicides by police in areas where they took place between 2014 and 2019 -- but the outlet buried data showing as many as 6,000 more murders in those same areas.

Vox reported on PhD student Travis Campbell's research tracking 1,600 BLM protests, which found there were roughly 1,000 to 6,000 more murders in areas that experienced BLM protests, more than offsetting the apparent reduction in police killings.

Vox had tweeted out the finding about the reduced police killings at least four times as of Tuesday afternoon, while not mentioning the alarming finding on increased murders.

LIBERAL MEDIA DEFENDS, DOWNPLAYS MAXINE WATERS' RHETORIC: 'SHE GIVES IT TO YOU LIKE IT IS!'

"We don’t know why BLM protests correlated with an increase in the murder rate, and there’s not a lot of research in this space to help guide us," Vox reporter Jerusalem Demsas wrote. "Additionally, Campbell’s research question was focused on the effect of BLM protests on police homicides, so these other observed changes regarding other homicides were not subjected to the same robustness tests."

Campbell's research notably did not cover 2020, which saw huge protests in response to the deaths of George Floyd and others at the hands of police.

Last year saw a historic rise in America's murder rate, which jumped 30% from 2019 as far-left activists mounted calls to "defund the police" and even abolish police departments. Studies have repeatedly shown, however, that a higher police presence reduces crime, and polling shows broad support for increased policing, as well as increased police accountability.

JASON WHITLOCK: TWITTER TARGETED ME OVER BLACK LIVES MATTER CRITICISM AS MESSAGE TO OTHER SPORTS JOURNALISTS

Conservative critics on Twitter hammered the publication for hiding the murder number.

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Campbell began his research in 2014 following the deaths of Eric Garner and Michael Brown at the hands of police that year. Since then, debates over police treatment of African Americans have been at the forefront of American politics.



Chicago, Illinois
Mi raccomando non mostrate la foto di Jaslyn Adams di 7 anni (una bambina nera) che domenica è stata crivellata di colpi mentre era in macchina con suo padre, Jontae Adams, in attesa di comperare qualcosa da mangiare al McDonald’s.
La polizia ritiene che Jontae Adams, sopravvissuto alla sparatoria benché in gravi condizioni, fosse l'obiettivo designato.
Non mostratela, Jaslyn è una vittima della guerra tra le gang di neri che insanguinano le città dei liberals da tempo autentiche zone di guerra.
Non mostratela Jaslyn come si trattasse di una vita di serie B, inutile alla narrativa della polizia cattiva, dei tweet che sollevano le coscienze delle anime belle e del “razzismo di sistema”.
Nascondetela, per lei nessuna prima pagina e nessuna protesta.
Razza di ipocriti.
https://www.facebook.com/adriano.mastro ... 3317226175



I Democratici gridano: “Lasciateli usare i coltelli”, perché le lotte con i coltelli tra adolescenti sono diritti umani
25 aprile 2021

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... tti-umani/

L’assurdità liberal raggiunge nuove vette sulla scia della sparatoria di Ma’khia Bryant.

Questo articolo è adattato dal commento di apertura di Tucker Carlson dell’edizione del 22 Aprile 2021 di “Tucker Carlson Tonight”.

Buone notizie: dopo una ricerca decennale da parte di una commissione “blue-ribbon” di esperti di fama internazionale della McKinsey & Company e della Yale Law School, il Partito Democratico ha annunciato di aver finalmente trovato la singola politica più grottesca, più distopica, più anti-umana mai adottata da un governo occidentale. Hanno cercato a lungo per trovarla, come avrete certo notato.

In una trionfale conferenza stampa, i principali leder dei Democratici hanno svelato le loro scoperte, che ora sono un asse della piattaforma del partito: permetteranno agli adolescenti di accoltellarsi a vicenda.

Accoltellare le persone è stato a lungo un tabù in questo paese, specialmente per quelli sotto i 18 anni. Per decenni, i giovani americani hanno nascosto i loro coltelli a serramanico, i loro stiletti, le loro Ka-Bar e i loro machete. I ragazzi sono stati costretti a vivere come se affondare le lame negli sconosciuti fosse qualcosa di cui vergognarsi invece che una parte normale e sana della loro infanzia. Ora non più. Le lotte con i coltelli sono diritti umani. L’accoltellamento può finalmente uscire allo scoperto.

Per certi versi, è un ritorno al futuro. Il diritto di pugnalare è stato ripristinato nel pantheon delle libertà che i nostri antenati Maya enumerarono migliaia di anni fa nel nostro documento fondatore, la Dichiarazione della Diversità. In futuro, permettere ai ragazzi di pugnalare gli altri sarà sancito dalla legge, assieme agli altri (nuovi) diritti fondamentali dell’America: il diritto di commettere frodi elettorali, il diritto a piercing gratuiti, il diritto dei trans stranieri illegali con disturbi pituitari di diventare piloti di caccia. Questi sono gli stessi diritti su cui questa nazione è stata fondata – i diritti per cui il Partito Democratico esiste per proteggere.

Ora, non tutti hanno accolto bene questa notizia. Alcuni la chiamano una forma di sacrificio degli adolescenti. Certo che l’hanno fatto. Come Kamala Harris sottolinea spesso, i bigotti odiano il progresso. Vogliono riportare questo paese ai secoli bui, un tempo in cui i quartieri residenziali dell’America erano sicuri e la gente si piaceva. Ma non si può tornare indietro.

Martedì, qualche “Neanderthal” a Columbus, Ohio – un razzista, probabilmente – ha chiamato il 911 per lamentarsi di un tentato accoltellamento – che all’epoca, se potete crederci, era considerato una brutta cosa. Durante la chiamata, ha detto:

“Queste ragazze qui cercano di combatterci, di accoltellarci, di metterci le mani addosso, di prendere nostra nonna. Venite subito qui… Abbiamo bisogno di un agente di polizia qui ora”.

Ora, se il vostro primo pensiero dopo aver sentito “qualcuno sta cercando di accoltellarci e prendere nostra nonna. Abbiamo bisogno di un agente di polizia qui ora” è stato: “Calmati, razzista. Accoltellare la gente è una parte importante dello sviluppo dell’infanzia”, concedetevi una medaglia all’equità. Potrebbe esserci un lavoro per voi in prima serata sulla MSNBC.

Un accoltellamento? E che male c’è? Questo avrebbe dovuto essere il nostro primo pensiero. Ma poi abbiamo visto un video più chiaro di quello che è successo dopo, e ammetteremo per un momento che ci siamo chiesti se permettere ai ragazzi di uccidere la gente con i coltelli fosse davvero l’idea illuminata che ci hanno detto essere.

Probabilmente avete visto il video, quindi decidete voi. Un’adolescente chiamata Ma’Khia Bryant era a pochi secondi dall’affondare un coltello in qualcun altro quando la polizia è arrivata. Non importa per chi avete votato o quale sia la vostra visione dell’America moderna, non avete bisogno di indovinare cosa stava succedendo quando guardate il video.

Se ascoltate attentamente, potete sentire qualcuno che lo dice sul nastro: “Ti pugnalerò a morte“. Non c’è dubbio che stesse per farlo. La sua mano era in aria. Il coltello era diretto verso il basso. L’altra ragazza era ad un istante dall’essere pugnalata. Se il poliziotto voleva salvare quella ragazza, doveva sparare. E così ha fatto. Non siamo investigatori della scena del crimine, ma questa è stata la nostra conclusione dopo aver visto il video diverse volte.

Kiara Yakita del Black Liberation Movement of Central Ohio ha visto invece qualcosa di diverso e, onestamente, è possibile che abbia più esperienza con queste cose. Come ha detto al Washington Post:

“Non appena l’ufficiale è sceso dalla macchina, aveva la pistola pronta a sparare a qualcuno. Le forze dell’ordine e i funzionari della città si stanno affrettando a trovare scuse perché lei avesse un coltello. Queste scuse non sono valide per me”.

Quindi sappiate questo, America: quelle scuse non sono valide per Kiara Yakita, o per l’intero Movimento di Liberazione Nera dell’Ohio Centrale – quelle “scuse” sono una persona che accoltella a morte un’altra persona davanti alla polizia. Kiara Yakita sa esattamente come un abile dipartimento di polizia gestirebbe situazioni del genere. Non è difficile. Basta diventare Bruce Lee nel film del 1971 “The Big Boss”.

Se Bruce Lee può farlo in uno dei suoi migliori film, non c’è motivo per cui i poliziotti di Columbus, Ohio, non possano fare la stessa cosa. Sì, c’era un tentato omicidio in corso. Questo è comune nei film di kung fu. Ma questo non significa che sia necessario usare le armi da fuoco. Usare una pistola per salvare una vita non è come affermare qualcosa. Non è equità, anche se la ragazza che il poliziotto ha salvato era anche una afroamericana.

Se quel poliziotto avesse letto Ibram X. Kendi, se fosse stato addestrato ai principi dell’antirazzismo, avrebbe tirato fuori un paio di nunchaku di schiuma morbida e avrebbe disarmato l’aggressore – oppure avrebbe lasciato che l’altra ragazza venisse accoltellata.

Un giorno o l’altro, il Dipartimento di Giustizia di Merrick Garland probabilmente sputerà fuori un decreto che imporrà proprio questo, non abbiamo dubbi. Nel frattempo, la MSNBC ha sottolineato che sappiamo per certo che il poliziotto era un razzista, perché non si è nemmeno preoccupato di chiedere a Ma’Khia Bryant quale fosse la sua media di voti, o se avesse un account TikTok popolare… cioè se poteste anche solo immaginarvelo.

Jason Johnson: “Ma’Khia Bryant, una ragazza di 16 anni di Columbus, Ohio, ha chiamato la polizia per chiedere aiuto. Un agente era sulla scena. E in ventidue secondi le ha sparato a morte. Una studentessa onoraria che stava facendo video su TikTok sul trucco e i capelli. Questo non si è fermato… E ancora, 40 minuti dopo quella sentenza [Derek Chauvin], una ragazza di 16 anni può essere colpita davanti a casa sua. Quindi, No, non sono fiducioso. Perché a meno che non ci sia un cambiamento alla base, alla base, l’abolizione di questa istituzione che continua a deludere la gente nera che paga le tasse in questo paese, tutto il resto è solo un pensiero fantasioso.”

Chi è quel tizio, e che cosa sa? È Jason Johnson della MSNBC. È uno studioso accreditato. Insegna comunicazione alla Morgan State University di Baltimora. Il professor Johnson ha concluso che se i ragazzi non possono continuare ad accoltellare la gente nei vialetti, allora dovremo abolire la polizia. Qualsiasi istituzione che non permette accoltellamenti tra ragazzi non merita di esistere.

L’ACLU ha affermato questo. “Lo diremo di nuovo”, ha dichiarato l’ex organizzazione per le libertà civili su Facebook,

“un sistema che uccide impunemente i bambini non può essere riformato”.

Sapete chi ha annuito mentre lo leggeva? Bree Newsome. La Newsome non lavora all’ACLU, e non è un genio accademico come Jason Johnson. È una sostenitrice a tempo pieno del BLM – una figlia della violenza, un poeta della strada, che a un certo punto ha anche studiato cinema alla Tisch School of the Arts della NYU.

Secondo Bree Newsome, “Gli adolescenti hanno fatto risse, comprese le risse con i coltelli, per eoni“, cioè per molto tempo.

“Non abbiamo bisogno che la polizia affronti queste situazioni presentandosi sulla scena e usando un’arma contro uno degli adolescenti”.

Giusto. Solo perché qualcuno viene accoltellato non significa che tu debba fermarlo, razzista. I ragazzi accoltellano i loro amici da sempre. Fattene una ragione. Lasciate che i ragazzi siano ragazzi. Lasciate che si accoltellino a vicenda. Lasciateli accoltellare! Il tizio che dirigeva la NAACP lo ha detto mercoledì sulla CNN.

Cornell William Brooks, ex presidente e CEO della NAACP: “Non è sbagliato, anzi è giusto che la gente si chieda: è appropriato? Era la cosa giusta? Era una cosa necessaria per un agente di polizia, in pochi minuti, estrarre la sua pistola e sparare quattro proiettili nel corpo di un adolescente?… E se fosse stata vostra figlia? E se fosse stato vostro figlio, e se fosse stato un membro della vostra famiglia, il vostro vicino in una… essenzialmente in una rissa tra adolescenti, una rissa nel cortile della scuola?”

Era solo una “rissa nel cortile della scuola“, ci spiega Cornell Brooks. Vuoi dire che non sei andato in una scuola come quella, dove i ragazzi si affondavano le lame nel petto a vicenda? Allora non sai che ti sei perso.

Joy Reid, la “signora dell’antirazzismo” alla MSNBC, ha vissuto quella che sembra una vita insolitamente privilegiata. È cresciuta a Denver, figlia di un professore, poi è andata ad Harvard, dove ha studiato qualcosa chiamato arti visive. Quindi è un membro confermato del Top 1% della società. Ma anche avendo vissuto così, Joy Reid ha visto un sacco di lotte con i coltelli andando a scuola. Perché le scuole sono così.

Joy Reid: “Mi ricordo di lotte anche al liceo o anche da più giovani, dove un ragazzo portava un coltellino o qualcosa del genere a scuola e gli insegnanti erano in grado di sedarle… e non avevano pistole.”

Non avevano pistole. Sì. Avreste dovuto vedere la Brooks House ad Harvard, era piena di sangue.

Quindi, accoltellare le persone non è un grosso problema, ci dice Joy Reid. Se pensate che lo sia – se avete un problema con i ragazzi che commettono violenza nella vostra strada o nella vostra scuola – il problema non sono loro. Il problema sei tu. Sei tu il criminale. Sei un razzista.

Come ha detto il Sindaco di Columbus, un Democratico di nome Andrew Ginther, dopo la sparatoria:

“Come siamo arrivati a questo punto? Questo è un fallimento della nostra comunità. Alcuni sono colpevoli, ma tutti noi siamo responsabili“.

Ma aspettate un attimo, vi starete chiedendo. Mio figlio non ha cercato di accoltellare nessuno. In effetti, mio figlio avrebbe potuto essere accoltellato. Come posso essere responsabile di tutto questo? Pago le tasse. Cerco di essere un genitore decente. Faccio il possibile per andare alle partite, fare cene in famiglia. E ora sono “responsabile” di un tentato omicidio? Come funziona, esattamente? Perché non ce lo spiega, signor Sindaco?

Beh, funziona grazie alla magia del “razzismo sistemico“. Il razzismo sistemico è il mezzo con cui si viene incolpati di cose con cui non si ha niente a che fare.

La piccola portavoce accigliata di Joe Biden ha fatto questo punto subito dopo l’accaduto a Columbus. In risposta, ha detto che la Casa Bianca lavorerà “per affrontare di petto il razzismo sistemico e i pregiudizi impliciti“. Di chi? I vostri. Il vostro razzismo, i vostri pregiudizi. Ecco cosa ha causato tutto questo.

Proprio così, Valerie Jarrett, la portaborse di Obama, che si è presa una breve pausa dall’arricchirsi per mettere l’America al corrente di ciò che è realmente accaduto: “Esigete responsabilità“, ha scritto. “Lottate per la giustizia“.

Che usino pure i coltelli! O altrimenti…

FoxNews.com

“Tucker Carlson Tonight” è un talk show americano e programma di attualità condotto dal commentatore paleoconservatore Tucker Carlson. Lo show viene trasmesso in diretta da Washington, D.C., su Fox News Channel alle 8:00 P.M. ET nei giorni feriali. Lo show include tipicamente commenti politici, monologhi, interviste e analisi. Ha debuttato come programma nella lineup di Fox News Channel il 14 novembre del 2016. Nel luglio 2020, “Tucker Carlson Tonight” ha battuto il record di programma con il più alto indice di gradimento nella storia delle notizie via cavo degli Stati Uniti, raccogliendo un’audience media di 4,33 milioni di spettatori.

Tucker Carlson è un conduttore di Fox News. Si è unito alla rete nel 2009 come collaboratore. Sostenitore dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, si dice anche che abbia influenzato alcune decisioni politiche chiave di Trump stesso. Le sue controverse dichiarazioni su razzismo, immigrazione e femminismo hanno portato al boicottaggio degli inserzionisti contro lo show. Fiero oppositore del progressismo politico, è stato definito un “nazionalista” ed un “paleoconservatore”. È un critico dell’immigrazione. Originariamente sostenitore della politica economica libertaria, ha poi criticato l’ideologia come “controllata dalle banche” ed è diventato un “protezionista”. È anche uno scettico sugli interventi all’estero degli Stati Uniti.



#Somari della #GiustiziaSociale
Stacey Abrams: "Nessuna giustificazione" per aver ucciso Ma'Khia Bryant senza tentare qualche "intervento", "indipendentemente" da quello che lei "può aver fatto.
L'Osservatore Repubblicano
26 aprile 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 9034636766

A "CNN Tonight" di giovedì, l'ex candidata democratica alla carica di governatore della Georgia, Stacey Abrams, ha detto che "indipendentemente da ciò che Ma'Khia Bryant può aver fatto, non c'è giustificazione per aver preso la sua vita senza tentare qualche forma di intervento", e che la gente ora sta avendo "discussioni su chi verrà ucciso per strada come un 16enne".
Ha aggiunto poi che le morti per mano della polizia potranno essere evitate solo "se cambiamo come avviene il voto e chi può partecipare alle nostre elezioni".
Un'adolescente chiamata Ma'Khia Bryant era a pochi secondi dall'affondare un coltello in qualcun altro quando la polizia di Columbus è arrivata. "Non c'è dubbio che stesse per farlo. La sua mano era in aria. Il coltello era diretto verso il basso. L'altra ragazza era ad un istante dall'essere pugnalata. Se il poliziotto voleva salvare quella ragazza, doveva sparare. E così ha fatto. Non siamo investigatori della scena del crimine, ma questa è stata la nostra conclusione dopo aver visto il video diverse volte" ha detto il conduttore Tucker Carlson (trovate l'articolo sul nostro blog). Tuttavia, salvare la vita alle altre parsone, in questo caso un'altra ragazza afroamericana, nn conta niente se ti chiami Stacey Abrams.


Gino Quarelo
Questa demente non capisce che la vita di questa potenziale assassina è stata presa per legittima difesa, per salvare la vita della ragazza che stava per accoltellare.



Disinformazione
NBC News è stata sorpresa a modificare in modo ingannevole il video della sparatoria di Columbus e la chiamata al 911.

L'Osservatore Repubblicano
26 aprile 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 4997962503

L'emittente di estrema Sinistra NBC News è stata ancora una volta sorpresa a modificare in modo ingannevole e disonesto una chiamata al 911 per aumentare le tensioni razziali. Solo che questa volta, i piromani delle tensioni razziali hanno fatto un ulteriore passo avanti, modificando in modo ingannevole anche i filmati delle body-cam.
L'audio e il video non modificati della chiamata al 911 e della sparatoria della polizia contro una ragazza di 16 anni a Columbus, Ohio, rendono chiare due cose:
1) La chiamata al 911 proviene da una donna terrorizzata che cerca disperatamente aiuto in una situazione in cui qualcuno sta cercando di accoltellare qualcun altro.
2) L'ufficiale di polizia ha sparato a una ragazza afroamericana di 16 anni che brandiva un coltello e che sembrava essere a circa mezzo secondo dal piantarlo nella pancia di un'altra giovane donna afroamericana.
La chiamata al 911 ed il video sembrano quindi rappresentare la definizione stessa dell'uso della forza da parte della polizia: un agente di polizia che usa sì la forza mortale ma per salvare la vita di un'altra persona. In questo caso, un poliziotto bianco ha sparato ad una giovane donna afroamericana per salvare la vita di un'altra giovane donna afroamericana.
Naturalmente, proprio come questi truffatori hanno fatto in passato, la NBC News è stata ancora una volta sorpresa a modificare ingannevolmente la chiamata al 911 di Columbus ed il video per rimuovere il tentativo di accoltellamento appena prima della sparatoria.
Ecco l'audio e il video originali, non modificati.
https://youtu.be/k0YZ38XAZyQ
Ecco invece quello che i piromani delle tensioni razziali di NBC News hanno cercato di fare:
"Nel loro servizio sulla sparatoria della polizia a Columbus, Ohio, NBC Nightly News ha modificato in modo ingannevole la chiamata al 911 tralasciando la parte in cui il chiamante dice che una ragazza stava "cercando di accoltellarci". Inoltre non mostrano agli spettatori il coltello nella mano dell'aggressore appena prima degli spari. pic.twitter.com/r5uXD1qDb1- Nicholas Fondacaro (@NickFondacaro) 22 aprile 2021
Questa falsità ha permesso alla NBC di fingere che l'unica segnalazione della presenza di un coltello provenisse dalla polizia stessa:
"Il video della bodycam della polizia mostra gli ultimi momenti di Ma'khia Bryant. Quando un agente di polizia di Columbus, Ohio, rispondendo a una chiamata, scende dalla sua auto e, pochi secondi dopo, spara fatalmente alla ragazza di 16 anni", ha riferito la NBC News. "Le autorità dicono che Bryant stesse minacciando altre due ragazze con un coltello".
Perché la NBC News dovrebbe trasmettere qualcosa di manipolato?
La risposta è ovvia: vogliono iniziare un'altra ondata di rivolte razziali; vogliono vedere altri quartieri gestiti dai Democratici bruciare.
Non c'è altra risposta razionale.
Una testata responsabile che non desiderasse vedere le città democratiche bruciate, saccheggiate e rase al suolo dalle truppe d'assalto dello stesso Partito Democratico, Black Lives Matter ed Antifa userebbe il video e la chiamata al 911 - dicendo così la verità - come un appello per calmare le cose, per allentare le tensioni, per abbassare la temperatura .
Ma la NBC News non è una testata giornalistica responsabile. Piuttosto, è un'emittente codarda, crudele ed orgogliosamente disonesta che cerca disperatamente di dare al Partito Democratico i disordini di cui ha così disperatamente bisogno per spingere la sua agenda antirazzista.
Questa non è la prima volta che la NBC è stata sorpresa a modificare deliberatamente una chiamata al 911 per fomentare l'odio razziale e la divisione. Nel 2013, la NBC ha modificato la chiamata al 911 di George Zimmerman per diffamarlo come "razzista".
I Democratici d'America ed i mostri dei mass media non saranno felici finché ogni città popolata e governata da Democratici non sarà un mucchio di macerie fumanti.


Nolte: NBC News Caught Deceptively Editing Columbus Shooting Video and 911 Call
22 aprile 2021
https://www.breitbart.com/the-media/202 ... n=20210422



Il vicino di Ma'Khia Bryant dice che l'agente non aveva altra scelta che sparare.
L'Osservatore Repubblicano
27 aprile 2021

https://www.facebook.com/ORepubblicano/ ... 1451291191

Un vicino dell'adolescente dell'Ohio uccisa dalla polizia ha riferito che il video della sua telecamera di sicurezza gli ha fatto capire che l'ufficiale non avesse altra scelta che sparare.
"Si chiamavano l'un l'altro con la parola B, così ho pensato che fosse solo un litigio tra ragazze", ha detto Donavon Brinson, secondo il New York Post.
Ha spiegato che le urla sono diventate più forti quando ha portato il suo cane nel proprio cortile, così è tornato dentro, poi:
"... quando la polizia è arrivata, ha detto di aver sentito quattro colpi mentre sua moglie, Rachel, si è buttata a terra. Brinson ha detto che ha guardato fuori dalla finestra della sua lavanderia e ha visto Ma'Khia Bryant stesa a terra. Pensò subito alla sua telecamera di sorveglianza affissa nel garage e ha guardato il filmato scioccante, che catturava la lotta ed il luccichio di un coltello."
"Era violento e tutto è successo così in fretta", ha ricordato Brinson, menzionando un'altra ragazza vestita di rosa che era la seconda persona coinvolta nell'incidente con Bryant.
Brinson ha poi consegnato il suo video alle autorità e ha detto di credere che se la polizia non avesse agito, altre persone avrebbero potuto essere uccise.
Il Dipartimento di polizia di Columbus ha rilasciato il filmato della bodycam di un ufficiale che mostra la sparatoria dell'adolescente che sembrava essere armata con un coltello, ha riferito Breitbart News martedì.
"Il video sembra mostrare la ragazza che lotta con un'altra ragazza mentre l'ufficiale apre il fuoco", ha detto l'agenzia.
Durante un'intervista con ABC News condivisa mercoledì, il presidente e amministratore delegato della NAACP Derrick Johnson ha detto che la sparatoria fatale di Bryant è stata una situazione "in cui avrebbe dovuto essere usato un taser, eppure è stata usata una pistola".
Tuttavia, il vicino Ira Graham III, che ha vissuto nel quartiere per 19 anni, ha detto al Columbus Dispatch che è andato alla casa e ha visto la polizia che eseguiva il massaggio cardiaco su Bryant e più tardi ha visto il filmato della bodycam.
"Credo nella verità e nei fatti. Il video non mente", ha notato, aggiungendo: "Era in piena modalità di attacco".
Bryant stava "letteralmente puntando un coltello contro questa giovane donna", ha detto della ragazza vestita di rosa. "A quel punto doveva essere fermata. La vita di quella giovane donna era in gioco".




Grida "Fott**i polizia" su Facebook, poi ammazza un poliziotto: arrestata attivista Black lives matter
Cristina Gauri
29 aprile 2021

https://www.ilprimatonazionale.it/ester ... er-191356/

New York, 28 apr — Un’altra bella dimostrazione della «dottrina d’amore e inclusione» propagandata dal Black lives matter e spalleggiata dai gestori delle piattaforme social viene da New York. Un’attivista afroamericana del movimento, la 32enne Jessica Beauvais, ha investito con la propria automobile un poliziotto, uccidendolo. La donna aveva appena trasmesso un livestream su Facebook in cui aveva gridato per due ore «fottiti polizia» e altre invettive nei confronti delle forze dell’ordine.

L’attivista Black lives matter uccide l’agente di polizia

Beauvais, madre di un bambino di 13 anni, ha posto fine alla vita dell’agente Anastasios Tsakos, poliziotto della stradale. Al momento dell’impatto l’uomo stava deviando il traffico dopo un incidente stradale. L’uomo, 43 anni, lascia due figli piccoli. Fonti della polizia affermano che la donna ha confessato di aver bevuto vodka, vino e fumato erba prima di mettersi al volante. Dopo lo scontro Beauvais si è allontanata dalla scena del crimine con il parabrezza «completamente in frantumi» prima di essere fermata dalla polizia.


La diretta Facebook

«Questa settimana parleremo dell’ipocrisia del processo a Derek Chauvin – o dell’ipocrisia che pervade questo fottuto sistema di giustizia», ha dichiarato Beauvais all’inizio del Live Facebook, durato quasi due ore, del suo programma radiofonico Face the Reality. Inneggiando al Black lives matter la donna sosteneva che il rischio di morire di un poliziotto è «parte del lavoro» perché è ovvio che la gente «può provare a ucciderti». La 32enne ha quindi proseguito insultando le forze dell’ordine e bevendo shottini. Infine, al termine della trasmissione, si è messa alla guida del suo veicolo.

A momento dell’arresto l’attivista Black lives matter, a cui tra l’altro era stata già tolta la patente, si è messa piangere. «Non volevo ucciderlo», ha dichiarato. Ora dovrà affrontare 13 capi di imputazione. Tra questi, omicidio colposo di secondo grado, omicidio colposo aggravato di secondo grado, omicidio colposo veicolare di secondo grado e omissione di soccorso. Rischia fino a 15 anni di carcere se condannata.

Alberto Pento
Pena di morte altro che omicidio colposo, si tratta di omicido volontario aggravato da abbietti motivi di odio razziale!
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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » sab apr 24, 2021 7:12 pm

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Messaggioda Berto » gio mag 20, 2021 8:59 am

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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » gio mag 20, 2021 9:00 am

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