Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » gio mag 20, 2021 9:00 am

9) Sulla violenza necessaria della polizia e sui suoi eccessi, abusi e omissioni al suo legittimo e doveroso esercizio causate da pregiudizi e condizionamenti ideologico politici


Forse le videocamere sulle divise dei poliziotti non servono a ridurre la violenza
Lo dice uno studio fatto su duemila poliziotti di Washington, e che secondo il capo della polizia ha dato risultati «sorprendenti»
domenica 22 Ottobre 2017

https://www.ilpost.it/2017/10/22/studio ... oliziotti/

Negli Stati Uniti da alcuni anni si stanno facendo esperimenti per ridurre le violenze compiute in servizio dai poliziotti: una delle misure prese, per esempio, è stata l’integrazione di videocamere sulle divise degli agenti, in diverse grandi città americane. I risultati, però, non sono troppo incoraggianti. Le conclusioni di uno studio pubblicato venerdì dicono che le videocamere non influenzano più di tanto il comportamento dei poliziotti. Nello studio sono stati raccolti e analizzati dati relativi al comportamento di più di duemila poliziotti di Washington nel corso di 18 mesi. È venuto fuori che i poliziotti che hanno una videocamera sulla divisa usano la forza tanto quanto i poliziotti che non la portano, oltre al fatto che la percezione che hanno degli agenti le persone comuni non cambia da una situazione all’altra.

Il capo della polizia di Washington, Peter Newsham, ha definito «sorprendenti» i risultati dello studio, ma ha anche sottolineato come le videocamere abbiano altri scopi, e non siano usate solo per ridurre le violenze. Le riprese, per esempio, possono essere usate come prova nel corso delle indagini – anche se spesso non hanno convinto le giurie in tribunale – e come strumenti di addestramento per altri agenti. In un caso specifico sono servite a scagionare un poliziotto accusato di aver sparato a una persona che si diceva essere disarmata, ma le immagini avevano poi dimostrato il contrario. Inoltre, secondo Newsham, le videocamere migliorano i rapporti tra cittadini e polizia, perché le persone si fidano di più dei poliziotti che le portano.

Alcuni hanno sostenuto che i risultati dello studio siano stati condizionati dal fatto che il dipartimento di polizia di Washington ha una buona reputazione per quanto riguarda sia l’addestramento degli agenti che la loro supervisione: quindi la presenza delle videocamere potrebbe non aver prodotto grosse differenze nel loro comportamento. C’è anche chi dice che l’effetto delle videocamere sulla divisa diminuisca col tempo: all’inizio i poliziotti si sentirebbero frenati, sapendo di averle addosso, ma poi si abituerebbero a portarle e non esserne più influenzati. Questa seconda teoria non sembra comunque essere sostenuta dai dati, visto che non c’è stato un cambio di comportamento degli agenti nel tempo.

Finora lo studio più citato sul comportamento dei poliziotti muniti di videocamere è quello realizzato nel 2012 nella città di Rialto, in California, che sosteneva che le telecamere avessero un effetto positivo. Era però uno studio molto parziale, visto che era basato sul comportamento di soli 54 poliziotti.


Bodycam Shows Man Shoot Chicago Police Officer From Point-Blank Range
Bodycam mostra l'uomo che spara all'agente di polizia di Chicago a bruciapelo
15 giugno 2021
https://www.youtube.com/watch?v=j-Fqab_r7Kg
I poliziotti sono stati molto professionali a non uccidere questo criminale.




America sempre più violenta e Joe Biden corre ai ripari
Roberto Vivaldelli
24 Giugno 2021

https://it.insideover.com/politica/amer ... ipari.html

L’America è sempre meno sicura e il Presidente Joe Biden corre ai ripari. I dati parlano chiaro: i crimini violenti e gli omicidi sono in costante ascese nell’ultimo periodo. La criminalità è in forte aumento nelle principali aree metropolitane, e specialmente nella più grande città della nazione, New York. Secondo i numeri del dipartimento di polizia di New York citati dalla Cnn, le sparatorie sono aumentate del 73% nel maggio 2021 rispetto all’anno precedente. Un recente sondaggio ha rilevato che il 46% degli elettori considera la criminalità la principale preoccupazione, superando di gran lunga i timori dovuti alla pandemia da Covid-19.

Come conferma la stessa Cnn, l’ondata di nuovi omicidi sta per diventare il tema principale del dibattito politico a stelle e strisce: gli omicidi sono aumentati nel 2021 e l’estate, quando gli omicidi tradizionalmente aumentano più del resto dell’anno, è appena iniziata .”Questo è un problema americano”, spiega Jeff Asher, analista di dati con sede in Louisiana per AH Datalytics. Tiene traccia dei tassi di omicidi in 72 città e ha visto un aumento degli episodi violenti quasi ovunque. Non riguarda solamente i grandi centri urbani e le grandi aree metropolitane: nella Carolina del Sud, ad esempio, che ha una popolazione inferiore a quella di New York, gli omicidi sono aumentati del 25% nel 2020 a 571. Il Sud, nel suo insieme, ha il maggior numero di omicidi rispetto ad altre regioni: ha avuto oltre il 48% degli omicidi del paese nel 2019, nonostante abbia poco meno del 40% della popolazione della nazione. Tuttavia, la città più mortale della nazione non è nel sud. Nel 2019 era St. Louis, nel Midwest. Ma è una piaga che riguarda tutti gli Stati Uniti: come osserva la stessa Casa Bianca, “gli omicidi sono aumentati del 30% e le aggressioni con armi da fuoco sono aumentate dell’8% nelle grandi città nel 2020”.

Joe Biden corre ai ripari e stanzia fondi federali per la polizia Usa

Dinanzi a questa ondata di criminalità e omicidi, il Presidente Usa Joe Biden mette da parte gli slogan di Black Lives Matter e della sinistra radicale – Defund the police – e fa l’esatto contrario di ciò che chiede la sinistra liberal del partito guidata da Alexandria Ocasio-Cortez: destina milioni di dollari ai Dipartimenti di polizia che hanno subito tagli, nell’ultimo anno, per volontà delle amministrazioni comunali guidate dai democratici. Come spiega il New York Times, il Presidente Biden ha annunciato che gli stati potrebbero attingere da 350 miliardi di dollari di incentivi federali per sostenere i dipartimenti di polizia. Biden ha chiarito che intende investire sulla prevenzione della criminalità investendo nella polizia, anziché tagliare i fondi, come vorrebbe l’ala più radicale ed estremista del suo partito.

Il Presidente ha cercato di appellarsi a democratici e repubblicani, spiegando dalla Casa Bianca che “questo non è il momento di voltare le spalle alle forze dell’ordine o alle nostre comunità”. Ad onor del vero, Joe Biden non è mai stato un buonista, come altri suoi colleghi di partito, responsabili dell’isteria collettiva contro la polizia dell’ultimo anno. Come ricorda il New York Times, infatti, come senatore sostenne una legge sulla criminalità che secondo i critici alimentò l’incarcerazione di massa. Biden, infatti, approvò la revisione del codice penale con cui vengono inasprite le pene per la detenzione di droghe e nel ’94 firmò il Violent Crime Control and Law Enforcement Act, un disegno di legge che provoca l’incarcerazione di massa agli inizi degli anni Novanta e punisce soprattutto le comunità nera e ispanica.

“Meglio tardi che mai”

La stampa conservatrice plaude all’iniziativa – tardiva – del Presidente Usa. In un editoriale, il New York Post sottolinea che se solo Biden “avesse diffuso questo modo di pensare un anno fa, quando molti dei suoi compagni democratici chiedevano di togliere i fondi alla polizia, anche se le città in tutto il Paese precipitavano nell’illegalità” quanti “morti inutili ci saremmo risparmiati?”. Meglio tardi che mai, osserva, “Joe Biden ha capito, finalmente, che meno poliziotti significa più crimini, in particolare quelli violenti, aumentati in tutta la nazione”. Lo ammetteranno in pochi, ma tagliare i budget della polizia si è rivelata una follia senza precedenti che ha provocato un’ondata di crimini e omicidi in tutte le città Usa. Nel luglio 2020 vi abbiamo raccontato su InsideOver in che condizioni disastrose si presentava il quartiere di Capitol Hill a Seattle – sei isolati nel centro cittadino – liberato dalle forze di polizia dopo tre settimane di occupazione da parte dei manifestanti antirazzisti (Black Lives Matter, Antifa e altre organizzazioni della sinistra radicale americane). Le immagini che arrivarono dalla ex zona occupata, teatro di omicidi, sparatori e stupri, e pubblicate dal New York Post, erano eloquenti per ciò che sarebbe potuta diventare l’America ma una fetta dei dem, accettati dall’ideologia, ha voluto ignorarle. E ora i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Anche del Presidente Biden, che prova a invertire una tendenza pericolosa per la tenuta della nazione.
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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » sab giu 26, 2021 7:22 am

Morto soffocato come George Floyd, due mesi prima di George Floyd: ma la notizia è trapelata solo due anni dopo. Perché lui era bianco. Eppure anche lui ha urlato più volte I can’t breath, non riesco a respirare. Ma per lui nessuno si è inginocchiato.

Il caso di Edward Bronstein un americano bianco morto come George Floyd
https://www.youtube.com/watch?v=NiUY-oqdnjk


E il video è stato accuratamente nascosto anche durante il tentativo di ‘rivoluzione colorata’ successivo alla morte dello spacciatore Floyd, perché avrebbe potuto disturbare la narrativa antirazzista.
Nella clip di 18 minuti rilasciata dalla polizia solo alcuni giorni fa Edward Bronstein, 38 anni, muore soffocato dopo un’agonia di 18 minuti dopo essere stato fermato per un controllo stradale in California. Gli agenti lo ammanettano, lo stendono a terra e gli premono la schiena con le ginocchia per un prelievo di sangue — mentre lui grida di essere pronto a sottoporvisi volontariamente, pregandoli di non soffocarlo. Almeno cinque agenti in uniforme sono visibili nelle brutali operazioni di fermo. Bronstein dirà di non riuscire a respirare almeno 12 volte nell’arco di 30 secondi. Nulla di fatto. L’uomo perde conoscenza per tre minuti e muore.
L‘ufficio del medico legale della contea di Los Angeles ha successivamente stabilito che Bronstein è morto per «intossicazione acuta da metanfetamine durante la contenzione da parte delle forze dell’ordine».



'I can't breathe': Video shows death of Edward Bronstein in CHP custody
Christina Gonzalez
March 17, 2022

https://www.foxla.com/news/edward-brons ... spect-down

An attorney has released the video of the arrest that led to the death of a DUI suspect back in March 2020.
LOS ANGELES - The video is difficult to watch, let alone listen to.
A man is screaming repeatedly, "I can't breathe" while California Highway Patrol officers out of the Altadena station are forcing a blood draw from him.
On the ground is Edward Bronstein, who was arrested on suspicion of DUI back in March 2020.
He was brought to the station, where it seems he refused a breathalyzer or blood draw.
California allows officers to get a warrant and force the blood draw if they arrest the suspect for DUI, and you can hear the officers telling Bronstein just that.
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At the beginning of the video, as they sit him on a mat on the floor, "This is your last chance" says one of them, after which they push and pin him onto the mat.
Bronstein quickly begins to say he’ll submit, that he means it this time, but you hear one officer say it’s too late.
It’s not too long before you hear screams of "I can’t breathe," which stop about 2 minutes into the tape. The officers draw blood for a while, a couple of times asking if he is ok. There is no audible response from Bronstein, as they ask repeatedly, even as they continue to draw blood.
Edward Bronstein death: Full, unedited video of DUI arrest that led to CHP in-custody death
DISCLAIMER: This is the unedited video released by the attorney representing the family of Edward Bronstein, who died in CHP custody as he was being arrested for DUI in March 2020. It contains graphic images and explicit language. Viewer discretion advised.
One of the officers asks the other if he is getting a pulse. Still, they wait till they finish the draw, they actually turn him over, and continue asking if he is ok.
They eventually take out a mask with a handheld pump and place it on him, trying to force some air into his lungs.
By then "he was dead," says Michael Carrillo, who represents the family.
Attorneys insist that the moment Bronstein agreed to submit, the Sergeant overseeing this (and taping the incident on a camera) should have stopped the whole thing and let him sit up.
Another question from family, why didn’t the officers turn him on his side, when he stopped responding? That would have helped open his airway.
It took two years for the video to be released, and it only happened after a judge overruled California’s Attorney General, who wanted it sealed pending the investigation.
To our inquiries about the officers, CHP officials respond that they can’t comment on pending litigation.
Tune in to FOX 11 Los Angeles for the latest Southern California news.


Alberto Pento
È la prova che nel caso del delinquente abituale George Floyd non vi fu alcunché di razzista.
Ed è la prova che la causa della morte di George Floyd per soffocamento può essere riconducibile all'uso di droghe "metanfetamine" come il fentanyl adoperato da Floyd più che alla manovra di contenimento adoperata dalla polizia per bloccare il fermato e che caso mai questa manovra in uso dalla polizia, in alcuni soggetti intossicati da metanfetamine può innescare il soffocamento e che quindi nel caso di Floyd verrebbe a mancare la causa del dolo e l'intenzionalità razzista di uccidere e che la morte sarebbe più accidentale che dolosa o colposa.

La condanna di Derek Chauvin è una sentenza criminale e razzista
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 196&t=2951
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 3230758840
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Condanna di Derek Chauvin una sentenza criminale e razzista

Messaggioda Berto » sab giu 26, 2021 7:22 am

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Messaggioda Berto » gio giu 16, 2022 6:45 am

10) 15.12.2021 Derek Chauvin si è dichiarato colpevole per aver violato i diritti civili di George Floyd
(E' stato costretto a dichiararsi colpevole, non ha violato alcun diritto civile del delinquente Floyd, poichè non è un diritto resistere all'arresto)


https://www.tio.ch/dal-mondo/cronaca/15 ... tti-george

Per lui l'accusa chiede 300 mesi di carcere, l'ex-agente sta già scontando 22 anni e mezzo per omicidio
MINNEAPOLIS - Derek Chauvin, l'ex-agente di polizia, in carcere per l'omicidio di George Floyd si è dichiarato colpevole oggi in un secondo procedimento penale nei suoi confronti. Il capo d'imputazione è violazione, duplice, dei diritti civili di Floyd.
L'assunzione colpevolezza da parte di Chauvin - frutto di un accordo fra le parti - fa cadere delle accuse analoghe per un caso che riguarda un ragazzino di 14 anni, colpito alla testa con la torcia elettrica d'ordinanza, durante un arresto avvenuto nel 2017.
Nei suoi confronti i procuratori hanno chiesto 300 mesi di carcere, da scontare in concomitanza con la pena di 22 anni e mezzo per l'omicidio di Floyd.
In attesa di giudizio restano ancora gli altri tre commilitoni dell'agente, che verranno processati assieme, a febbraio 2022.


Omicidio George Floyd, i tre colleghi di Derek Chauvin giudicati colpevoli di inazione: “Dimostrarono deliberata indifferenza”
25 febbraio 2022

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/0 ... a/6507314/

Tre ex agenti della polizia di Minneapolis sono stati riconosciuti colpevoli da una giuria di aver violato i diritti civili di George Floyd per non essere intervenuti mentre un loro collega stava soffocando l’afroamericano tenendo il ginocchio sul suo collo per nove minuti. Si tratta di Tou Thao, 36 anni, J. Alexander Kueng (28) e Thomas Lane (38). Tutti responsabili di non aver fornito assistenza medica e, i primi due, di non aver fermato Derek Chauvin, l’agente che uccise Floyd. Rischiano una pena fino all’ergastolo. “Continuarono a guardare mentre Floyd soffriva una morte lenta e straziante” e “scelsero di non fare nulla e guardarono un uomo morire”: questo aveva sostenuto l’accusa durante il processo. Nello specifico, i tre erano accusati di aver mostrato “una deliberata indifferenza verso le gravi necessità mediche di Floyd” e, i primi due, di non essere intervenuti per fermare l’uso di una “forza irragionevole” da parte di Chauvin (nel frattempo già condannato). La giuria, formata da otto donne e quattro uomini, li ha invece giudicati colpevoli di aver violato i diritti civili di Floyd. Il fratello di George Floyd, Philonise, ha spiegato che “non ci può mai essere giustizia perché non potrò mai riavere George”.

Charles Kovats, avvocato statunitense ad interim per lo stato del Minnesota, ha definito le condanne un’occasione per ricordare che tutti gli agenti delle forze dell’ordine giurati hanno il dovere di intervenire. “Questi ufficiali avevano una responsabilità morale, un obbligo legale e il dovere di intervenire e, non riuscendo a farlo, hanno commesso un crimine”, ha detto Kovats. La difesa ha invece cercato di spiegare che la loro negligenza è dovuta al fatto che la loro formazione era inadeguata per una situazione di questo tipo. Sempre secondo la difesa, Kueng e Lane hanno entrambi detto di essersi affidati a Chauvin come ufficiale anziano sulla scena. Thao ha testimoniato di aver fatto affidamento sugli altri ufficiali per prendersi cura dei bisogni medici di Floyd poiché la sua attenzione era altrove.Chauvin era stato condannato a 22 anni e mezzo per omicidio. Anche Lane, Kueng e Thao dovranno affrontare un processo separato a giugno con l’accusa di aver aiutato e favorito l’omicidio e per omicidio colposo.


Derek Chauvin ha patteggiato
04.05.2022

https://www.tio.ch/dal-mondo/cronaca/15 ... -ginocchio

L'ex-agente di polizia, che aveva tenuto la testa di George Floyd sotto al suo ginocchio, evita così l'ergastolo
MINNEAPOLIS - Il giudice che presiede il processo ai quattro ex agenti di Minneapolis accusati di aver violato i diritti civili dell'afroamericano George Floyd ha accettato le condizioni del patteggiamento di uno di loro, Derek Chauvin.
Chauvin lo scorso dicembre si era dichiarato colpevole di uso eccessivo della forza per aver tenuto premuto il ginocchio sul suo collo per quasi 10 minuti, causandone la morte.
Nell'accordo sottoscritto dalle parti Chauvin evita il rischio dell'ergastolo ma dovrà scontare tra i 20 e i 25 anni di carcere, che potranno ridursi a 17-21 in caso di buona condotta. Il poliziotto era già stato condannato a 22 anni e mezzo per la barbara uccisione di Floyd.
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Messaggioda Berto » sab set 10, 2022 9:13 am

11) Il Fentanyl

La sera di lunedì 25 maggio 2020, George Perry Floyd acquistò un pacchetto di sigarette a Cup Foods, un negozio all'incrocio tra la 38ª strada e Chicago Avenue a Minneapolis in Minnesota. Un impiegato del negozio, convinto che la banconota da 20 dollari usata da Floyd fosse contraffatta, poco prima delle 20:00, lo raggiunse insieme a un collega fuori dal negozio, mentre Floyd era già al posto di guida su un SUV insieme ad altre due persone, chiedendogli quindi di restituire le sigarette ma senza successo. Il dialogo è stato filmato dalla videocamera di sicurezza. Alle 20:01 un impiegato del negozio chiamò il 911.

https://it.wikipedia.org/wiki/Morte_di_George_Floyd

Alle 20:08 due agenti del dipartimento di polizia di Minneapolis (MPD), Thomas K. Lane e J. Alexander Kueng, arrivarono ed entrarono nel negozio.[13] Circa un minuto dopo si diressero verso il SUV di Floyd, ancora dall'altra parte della strada, e qui Lane intimò a Floyd di mettere le mani sul volante puntandogli la pistola. Nel frattempo il guidatore di un altro SUV, parcheggiato dietro a quello di Floyd, iniziò a registrare l'accaduto.

Dopo una breve colluttazione Floyd fu estratto dal veicolo e arrestato per aver utilizzato valuta contraffatta. Intorno alle 20:14, cadde a terra accanto all'auto della polizia e rimesso in piedi dai due agenti, secondo i pubblici ministeri, li informò di essere claustrofobico e di avere problemi a respirare. Giunsero poi altre due volanti della polizia, in seguito a una richiesta di assistenza partita dagli stessi agenti, e restarono sul posto gli ufficiali Derek Michael Chauvin e Tou Thao.

Intorno alle 20:18 i filmati di sicurezza del negozio mostrano Kueng alle prese con Floyd per almeno un minuto sul sedile posteriore del conducente[non chiaro] mentre Thao osserva la scena. Una denuncia penale presentata contro Chauvin sostiene che Floyd si rifiutò di entrare in macchina, anche dopo che gli ufficiali lo spostarono dal lato del guidatore al lato del passeggero.[15]

Alle 20:19, in piedi sul lato del passeggero del veicolo, Chauvin trascinò Floyd attraverso il sedile posteriore, dal lato del conducente al lato del passeggero e, quindi, fuori dalla macchina, facendo cadere Floyd a terra, dove rimase steso sul marciapiede, a faccia in giù, sempre con le manette.

Floyd smise di muoversi verso le 20:20, anche se era ancora cosciente.[13]

Altri testimoni iniziarono a filmare l'incontro e questi video vennero diffusi su Internet. Alle 20:20, un altro testimone, dalla stazione di servizio di Speedway LLC, attraverso l'incrocio riprese un video dove Floyd era a faccia in giù sul marciapiede con il ginocchio di Chauvin sul collo e con Kueng che esercitava una pressione sul busto e Lane sulle gambe mentre Thao rimaneva nelle vicinanze.[16] Si sente Floyd ripetere più volte «I can't breath» («Non respiro») e «Please» («Vi prego»). Il testimone smise di riprendere quando Lane sembrò che gli dicesse di andarsene. Alle 20:20, una seconda persona, in piedi vicino all'ingresso del negozio, iniziò a riprendere Floyd immobilizzato dal ginocchio di Chauvin e lo diffuse in streaming su Facebook.[14][15]

Verso le 20:22, gli agenti richiesero l'intervento di un'ambulanza, chiedendo inizialmente un "codice due" non di emergenza prima di inoltrare l'urgenza a un "codice tre" di emergenza. Chauvin continuava a tenere Floyd bloccato. Qualcuno chiese a Floyd: «What do you want?» («Cosa vuoi?»), Floyd rispose: «Please, the knee in my neck, I can't breathe, sir» («La prego, il ginocchio al collo, non respiro»).[13]

Alle 20:25, Floyd apparve privo di coscienza e i passanti chiesero ai poliziotti di verificare le condizioni di Floyd, esortandoli a controllare il polso.

Chauvin trattenne Floyd per 9 minuti e 29 secondi (all'epoca, originariamente era stato riferito che era di 8 minuti e 46 secondi), sollevando il ginocchio dal collo di George solo dopo la richiesta dei paramedici, nonostante Floyd avesse perso coscienza già da 3 minuti. All'arrivo dei paramedici, Floyd venne successivamente condotto all'Hennepin County Medical Center, dove venne dichiarato morto alle 21:25.[2][17][18]






Marco Rubio: Joe Biden deve bloccare lo spaccio di Fentanyl online, aumentare le pene per gli spacciatori e fare pressione sulla Cina per fermare la produzione
Tratto e tradotto da un articolo di opinione del Sen. Marco Rubio per Fox News
6 ottobre 2022

https://osservatorerepubblicano.com/202 ... -fox-news/

“La democrazia americana funziona solo se scegliamo di rispettare lo stato di diritto”, ha detto Joe Biden proprio mentre accusava metà della nazione di essere degli “autoritari antiamericani”.

È un segno di quanto questa amministrazione non sia in contatto con la vita delle persone che non passano tutto il giorno su Twitter. La più grande fonte di illegalità in America non sono i Repubblicani, ma il confine meridionale, dove le politiche fallimentari del Presidente permettono agli spacciatori di alimentare la peggiore crisi di overdose nella storia del nostro Paese.

L’anno scorso, più di 100.000 americani sono morti per overdose, superando tutti i record precedenti. Molti di questi decessi sono stati causati dal micidiale Fentanyl, un oppioide sintetico prodotto in Cina e contrabbandato negli Stati Uniti dal Messico, che sta inondando il mercato nero. Questa epidemia si intensificherà solo quando Pechino sospenderà la cooperazione con l’America in materia di lotta agli stupefacenti.

Il Fentanyl è oggi la principale causa di morte tra gli adulti di età compresa tra i 18 e i 45 anni. Ma gli adulti non sono gli unici in pericolo. Secondo la Drug Enforcement Administration, i cartelli prendono sempre più di mira bambini e giovani.

Il caso più evidente di questa tendenza è rappresentato dalle pillole di “Fentanyl arcobaleno” che i cartelli di Sinaloa e Jalisco New Generation stanno contrabbandando attraverso il confine, e che le forze dell’ordine hanno sequestrato in 18 Stati. “I bambini piccoli pensano… che possano essere caramelle come SweeTARTS o Skittles“, ha spiegato uno sceriffo in un’intervista che fa riflettere. “Moriranno anche solo ingerendo queste pillole“.

Gli adolescenti potrebbero non correre il rischio di confondere le droghe con le caramelle, ma gli spacciatori che hanno spostato le loro vendite su siti di e-commerce e link accessibili dai social media – e che uniscono pillole come Percocet e Xanax con il più potente Fentanyl – stanno causando un numero sempre maggiore di decessi per overdose.

Quando il Presidente Donald Trump era in carica, ha affrontato di petto l’epidemia di overdose. Ha lavorato per rendere sicure le frontiere, ha limitato le prescrizioni di oppioidi, ha reso più ampiamente disponibile l’antidoto salvavita per le overdose Naloxone ed ha avviato nuove campagne pubblicitarie contro l’abuso di droghe. Questi sforzi sono correlati ad una riduzione dei decessi per overdose tra il 2017 e il 2018.

L’afflusso di Fentanyl verso la fine della presidenza Trump ha messo fine a questa ripresa. Ma anche se le cose peggioravano, Joe Biden non ha prestato alla situazione l’attenzione che merita. Finora, tutto ciò che ha fatto è stato rilasciare una strategia nazionale di controllo all’abuso di droga. Una strategia è un buon inizio, ma non è sufficiente a fermare l’aumento del tasso di mortalità.

Per prima cosa, il governo deve limitare il mercato illegale delle droghe. Il mio “Domain Reform for Unlawful Drug Sellers” o “DRUGS Act” permetterebbe al Dipartimento della Giustizia e ad altri enti fidati di sospendere i siti web che facilitano la vendita di droghe illegali. Dovremmo approvarla immediatamente per tenere questo veleno mortale fuori dalle mani dei minori e di altri consumatori.

In secondo luogo, il governo deve inasprire le sanzioni legali per la vendita di Fentanyl. A questo punto, nessuno spacciatore o funzionario governativo può dichiarare di ignorare la letalità di questa droga. Ecco perché sto presentando ad una proposta di legge che renderebbe la vendita di Fentanyl passibile di essere incriminata come reato di omicidio quando inevitabilmente uccide il consumatore. Trasformare questa proposta di legge in legge sarebbe solo buon senso.

In terzo luogo, dobbiamo esercitare maggiori pressioni su Pechino affinché controlli la produzione di Fentanyl alla fonte, nonché la produzione di precursori del Fentanyl che i trafficanti cinesi vendono ai trafficanti in Messico. Nel 2019, il Senato ha approvato il “Fentanyl Sanctions Act“, che autorizza il governo a sanzionare i produttori stranieri di droga, ma la legge non è mai passata alla Camera. Dovremo fare di meglio per ridurre il numero di oppioidi che entrano negli Stati Uniti.

Soprattutto, Joe Biden e i suoi colleghi Democratici devono smettere di minare la sicurezza delle frontiere. Se vogliono tenere gli americani al sicuro e in salute, è fondamentale che inizino a far rispettare lo stato di diritto e a reprimere l’immigrazione clandestina, nella retorica e nei fatti.

Oltre a questi passi concreti, per affrontare l’epidemia di overdose è necessario un cambiamento di mentalità. L’amministrazione Biden ed il Partito Democratico in generale sono così ossessionati dall’attenuazione dei danni fisici a breve termine che non vedono come le loro politiche stiano alimentando questa epidemia in modi meno tangibili, ma non meno reali.

Non vedono, ad esempio, come fornire ai tossicodipendenti pipe e siringhe per il crack possa favorire la dipendenza anche se riduce i rischi a breve termine. Nel frattempo, si giustificano per i luoghi di spaccio a cielo aperto che affliggono molte delle grandi città americane.

Inoltre, pur riconoscendo che il COVID-19 “ha portato a maggiori sfide per la salute comportamentale per tutti”, i Democratici si sono rifiutati di revocare misure draconiane come la chiusura delle scuole in presenza quando i rischi virali erano diminuiti e quelli di depressione, ansia ed abuso di droghe erano aumentati. Ed abbracciano politiche che espandono lo stato sociale a spese di buoni posti di lavoro, anche se un mercato del lavoro forte è una delle nostre migliori protezioni contro le “morti da disperazione”.

Ogni giorno, altri americani soffrono di queste morti. Quante altre ce ne vorranno prima che Joe Biden e i suoi colleghi Democratici facciano ciò che è necessario per arginare l’epidemia di overdose? Dobbiamo agire ora se vogliamo recuperare il terreno perduto.



Gino Quarelo
Il delinquente George Floyd quando ha resistito all'arresto ed è morto era strafatto di fentanyl.
Ecco chi era George Floyd:
un delinquente abituale e un criminale;
condannato varie volte (almeno 9) per delitti anche violenti rapina, furto, droga, (nel 2007 Floyd era stato arrestato per rapina a mano armata aggravata con un'arma letale nei confronti di una donna texana dopo essersi introdotto nella sua casa fingendosi un'operaio dell'acqua e condannato nel 2009 a cinque anni di prigione);
era un bevitore e un drogato abituale anche di droghe pesanti (cocaina, fentanyl e metanfetamine), uno irresponsabile che guidava tranquillamente dopo aver assunto droghe pesanti e dopo aver bevuto;
fermato per spaccio di banconote false in un negozio di tabacchi e che ha fatto resistenza all'arresto rifiutandosi di salire nella macchina della polizia costringendo i poliziotti all'uso della forza;
morto per sua colpa per abuso di fentanyl e per aver resistito al giusto arresto da parte della polizia.



Al teatro di Mosca nel 2002 è andato in scena il Fentanyl

23 ottobre 2002, teatro Dubrovka di Mosca, un commando di quaranta ceceni prende in ostaggio circa ottocento persone che si trovano all'interno chiedendo il ritiro dell'esercito russo dalla Cecenia.
La risposta di Putin arriva in un paio di giorni e fa capire a tutto il mondo con chi ha che fare.
Le forze speciali riempiono il teatro di gas contenente fentanyl, un potentissimo analgesico sintetico, prima di fare irruzione. Il bilancio conterà oltre centoquaranta morti tra gli ostaggi oltre a tutti i quaranta ceceni. Dimostrando assoluto spregio per le vite non solo dei suoi nemici ma anche per quelle dei cittadini russi.
l'Europa avrebbe dovuto capire fin da allora con chi aveva a che fare e cercare di non rafforzarne il potere, invece gli anni seguenti furono tutto un fiorire di accordi commerciali con la Russia e di contratti di fornitura del gas. E ora ci troviamo con una guerra nel cuore dell'Europa
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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