4)
La morte di George Floyd non è stata per asfissia o per soffocamento e non è avvenuta mentre questo delinquente abituale era bloccato a terra dal poliziotto, ma quasi un'ora dopo all'ospedale.
Se fosse morto soffocato dal poliziotto lo sarebbe stato un'ora prima mentre era ancora bloccato a terra e risulterebbe nel referto medico stilato dal medicolo legale della contea.Ecco cosa dice il referto medico legale sulla morte di George Floyd:
https://www.hennepin.us/-/media/hennepi ... 6-3-20.pdf https://drive.google.com/file/d/1iFhPV3 ... sp=sharingCASE TITLE: CARDIOPULMONARY ARREST COMPLICATING LAW ENFORCEMENT SUBDUAL, RESTRAINT, AND NECK COMPRESSION DECEASED:
George Floyd aka Floyd Perry SEX: M AGE: 46
DATE AND HOUR OF DEATH: 5-25-20; 9:25 p.m.
DATE AND HOUR OF AUTOPSY: 5-26-20; 9:25 a.m.
PATHOLOGIST: Andrew M. Baker, M.D.
Documento postato dall'italo americano Jaime Andrea Jaime
https://www.facebook.com/jaime.mancagraziadeihttps://www.facebook.com/GdV.it/posts/1 ... &ref=notif Gino Quarelo
La sentenza di condanna dell'agente Derek Chauvin è un crimine contro l'umanità che perpetua l'omicidio di Abele da parte di Caino, un'ingiustizia razzista contro i bianchi, se il poliziotto fosse stato nero o giallo o rosso con ogni probabilità non vi sarebbe stata una sentenza di colpevolezza di questo tipo.
Si tratta di una sentenza ingiusta e ideologicamente razzista, politicamente eversiva che verrà ribaltata in appello.
Gino Quarelo
Una sentenza criminale
Anche se Joe Biden ha espresso la sua approvazione alla sentenza di condanna, l’avvocato Dershowitz, che di diritto se ne intende di sicuro molto di più, ha criticato la decisione presa sotto la spada di Damocle della minaccia di mettere a ferro e fuoco la città; qui le sue parole:
Emanuel Segre Amar
https://www.facebook.com/emanuel.segrea ... 0376361049 “Well first, what was done to George Floyd by Officer Chauvin was inexcusable morally. But the verdict is very questionable because of the outside influences from people like Al Sharpton and Maxine Waters. Their threats and intimidation and hanging the ‘Sword of Damocles’ over the jury – basically saying that if you don’t convict on the murder charge, or all the charges, the cities will burn, the country will be destroyed – seeped into the jury room because the judge made a terrible mistake by not sequestering a jury. So the judge himself said that this case may be reversed on appeal and I think it might be reversed on appeal. I think it should be reversed on appeal….”
Per Dershowitz, dunque, il verdetto appare molto dubbio nella sua correttezza, e pensa che dovrà essere modificato in appello (sempre nella speranza che venga meno la solita minaccia di violenza)
Anche se Joe Biden ha espresso la sua approvazione, l’avvocato Dershowitz, che di diritto se ne intende di sicuro molto di più, ha criticato la decisione presa sotto la spada di Damocle della minaccia di mettere a ferro e fuoco la città; qui le sue parole:
′′ Bene, prima di tutto, quello che è stato fatto a George Floyd dall'agente Chauvin era ingiustificabile moralmente. Ma il verdetto è molto discutibile a causa delle influenze esterne di persone come Al Sharpton e Maxine Waters. Le loro minacce e intimidazioni e l'impiccagione della ′′ Spada di Damocle ′′ sulla giuria - in pratica dicendo che se non si condanna per l'accusa di omicidio, o tutte le accuse, le città bruceranno, il paese sarà distrutto - si è spinto nella stanza della giuria perché il giudice ha commesso un terribile errore non sequestrando una giuria. Così il giudice stesso ha detto che questo caso potrebbe essere invertito in appello e penso che possa essere invertito con appello. Penso che vada invertito all'appello...."
Per Dershowitz, dunque, il verdetto appare molto dubbio nella sua correttezza, e pensa che dovrà essere modificato in appello (sempre nella speranza che venga meno la solita minaccia di violenza).
Monica Albiero Joy
Gino Quarelo
spero solo tu stia scherzando. Questa condanna è giustissima - hai visto il video dove il poliziotto preme il ginocchio sul collo dell’uomo per 9 minuti e mezzo, 4 minuti anche dopo che era già morto?- e porta tanta speranza negli USA che finalmente qualcosa possa cambiare nell’atteggiamento della polizia verso i Neri. Documentati prima di sparare certe sentenze
Gino Quarelo
Il poliziotto ha fatto il suo dovere e l'arrestato è morto all'ospedale un'ora dopo e non quindi ucciso soffocato dall'agente mentre lo teneva bloccato perché si era opposto all'arresto.
Il medico legale della contea che ha eseguito l'autopsia ha dichiarato esplicitamente che George Floyd è morto un'ora dopo e nessuno l'ha contestato.
Non si può morire due volte, una volta alle 8,20 circa e un'altra alle 9,20 circa all'ospedale.
I fatti parlano da soli, questa è una sentenza razzista criminale che condanna un innocente.
Il delinquente abituale George Floyd è morto per sue colpe e sue responsabilità:
1) per overdose di fentanyl,
2) per essersi opposto al giusto arresto costringendo la polizia all'uso della forza,
3) per aver mentito al poliziotto quando gli ha chiesto se aveva preso qualche droga che poteva crearli qualche problema di respirazione,
...
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
Monica Albiero Joy
Mi spiace contraddirti, ma quello che dici non è vero. Ho seguito il processo in diretta (vivo a Minneapolis) ed è stato confermato che Floyd è morto per asfissia, provocata dalla pressione del ginocchio di Chauvin, dopo 4 minuti e mezzo. L'agente ha continuato a tenerlo immobilizzato anche dopo che era giá morto. Un'azione di forza esagerata e ingiustificata. Una morte che poteva e doveva essere evitata. L'agente Chauvin aveva giá un passato violento e ben 17 volte era stato accusato di eccessiva violenza, fisica o verbale, senza mai essere disciplinato. Era quasi inevitabile che prima o poi avrebbe ucciso qualcuno mentre indossava l'uniforme.
Il medico che ha eseguito l'autospia e l'esperto pulmonologo hanno confermato che la morte è stata causata dalla prolungata pressione sul collo che ha impedito il passaggio dell'aria. Le ultime parole di Floyd sono state "I can't breathe". Non c'è altro da aggiungere e la condanna è meritatisisma.
Gino Quarelo
Gentile Monica Albiero Joy, lei sentenzia condanne senza portare alcun dato.
Anche se vive a Minneapolis e ha seguito il processo in diretta non è stata in grado di documentare con testimonianze incontestabili quanto va affermando.
Lei non sa nemmeno dire l'orario in cui i sanitari hanno preso in carico George Floyd dal luogo in cui si trovava bloccato dal poliziotto Derek Chuavin e l'orario in cui è morto secondo la dichiarazione del medico legale.
Quando George Floyd era bloccato dal poliziotto aveva solo perso conoscenza ma non era morto soffocato.
George Floyd è stato prelevato dai sanitari alle ore 8, 27/30 minuti del 25 maggio 2020
e la sua morte è avvenuta alle ore 9,25 del 25 maggio 2020, quindi George Floyd non è morto soffocato sotto il ginocchio del poliziotto ma circa un'ora dopo in ospedale (circa 50 minuti dopo il suo prelievo privo di conoscenza).
Ecco cosa dice il referto medico legale sulla morte di George Floyd:
https://www.hennepin.us/-/media/hennepi ... 6-3-20.pdf https://drive.google.com/file/d/1iFhPV3 ... sp=sharingCASE TITLE: CARDIOPULMONARY ARREST COMPLICATING LAW ENFORCEMENT SUBDUAL, RESTRAINT, AND NECK COMPRESSION DECEASED:
George Floyd aka Floyd Perry SEX: M AGE: 46
DATE AND HOUR OF DEATH: 5-25-20; 9:25 p.m.
DATE AND HOUR OF AUTOPSY: 5-26-20; 9:25 a.m.
PATHOLOGIST: Andrew M. Baker, M.D.
Anche in questo servizio giornalistico vi è un po' di cronologia:
8 minuti e 46 secondi» - Il Post
1 giugno 2020
https://www.ilpost.it/2020/06/01/ricost ... rge-floyd/Il New York Times ha pubblicato la sua ricostruzione dell’uccisione di George Floyd, l’uomo afroamericano morto a Minneapolis il 25 maggio mentre veniva arrestato con violenza dalla polizia. La ricostruzione si basa sull’analisi dei video dell’arresto di Floyd girati dai passanti e dalle telecamere di sorveglianza, dei racconti fatti dai testimoni, delle registrazioni delle comunicazioni radio della polizia e dei documenti ufficiali.
Prova a spiegare cosa sia successo nei 17 minuti tra l’intervento della polizia per il sospetto uso di una banconota falsa da 20 dollari al momento in cui Floyd è stato caricato su un’ambulanza privo di sensi, e poi – poco dopo – dichiarato morto.
La morte di Floyd ha fatto nascere manifestazioni in tutti gli Stati Uniti, diventate in breve tempo proteste più ampie, contro le violenze, gli abusi e le discriminazioni nei confronti dei neri. L’uccisione di Floyd sarà tuttavia oggetto di molte discussioni e, probabilmente, di un processo. I quattro agenti di polizia coinvolti nel suo arresto e nella sua morte sono stati licenziati; uno di loro, Derek Chauvin, è stato arrestato e accusato di omicidio.
La ricostruzione del New York Times, presentata in un video in inglese, contiene immagini molto forti.
Pochi minuti prima delle 20 del 25 maggio, George Floyd – un 46enne che a causa dell’epidemia da coronavirus aveva perso il suo lavoro da buttafuori – è nella sua auto parcheggiata sulla 38esima strada, all’angolo con Chicago Avenue, a Minneapolis. È in compagnia di due altre persone e lì, mostrano le registrazioni di una telecamera di sicurezza, viene raggiunto da due dipendenti di Cup Food, un piccolo negozio dall’altra parte della strada, dove sembra che Floyd avesse appena comprato delle sigarette usando una banconota falsa da 20 dollari.
I due impiegati chiedono di riavere le sigarette, ma si allontanano in fretta e poco dopo chiamano la polizia. La trascrizione della telefonata al numero di emergenza mostra che uno dei due impiegati spiega che più persone avevano comprato sigarette usando una banconota falsa e che erano in un’auto parcheggiata vicino. Una di queste – un uomo – era visibilmente «ubriaco» e «fuori controllo», dicono al telefono.
La prima auto della polizia arriva pochi minuti dopo. A bordo ci sono Thomas Lane e J. Alexander Kueng. I due si avvicinano all’auto di Floyd e Lane, dopo aver estratto la pistola, ordina a Floyd di mettere le mani sul volante. Poi mette via la pistola e trascina Floyd fuori dall’auto, ammanettandolo. La scena è ben visibile nel video girato da una persona che si trovava nell’auto parcheggiata dietro a quella di Floyd.
Kueng e Lane portano Floyd sul marciapiede, ammanettato. Floyd non si comporta in modo violento e non reagisce all’arresto, ma i video mostrano che fosse già sofferente. Intanto è arrivata una seconda auto della polizia. Sei minuti dopo, Floyd viene portato verso l’auto di Lane e Kueng. I video girati sul posto mostrano che Floyd cade a terra e si rifiuta di salire sull’auto. I documenti ufficiali della procura di Minneapolis dicono che Floyd aveva detto di essere claustrofobico e di non voler salire sull’auto della polizia, e che aveva più volte detto agli agenti che non riusciva a respirare. Per il momento non esistono registrazioni che mostrino con sicurezza cosa sia successo in questi minuti.
In quei minuti arriva la terza auto della polizia, quella con gli agenti Tou Thao e Derek Chauvin, che venerdì è stato arrestato e poi accusato di omicidio per la morte di Floyd. Sia Thao che Chauvin, dice il New York Times, avevano in precedenza ricevuto lamentele per il loro lavoro: Thao era stato accusato di brutalità per aver gettato a terra un uomo immotivatamente; Chauvin era stato coinvolto in tre sparatorie, una della quali con un morto.
Chauvin si avvicina subito a Floyd per aiutare i suoi colleghi a caricarlo sull’auto di Lane e Kueng. Kueng prova a spingere Floyd, Chauvin invece lo trascina fuori dall’auto e lo fa stendere a terra: non si sa perché. A questo punto, Floyd è sdraiato a terra vicino a un’auto della polizia, con i polsi ammanettati dietro la schiena e a faccia in giù. Kueng, Lane e Chauvin lo bloccano al suolo, mettendo il loro peso sulle gambe, il torace e il collo di Floyd. Thao osserva i suoi colleghi poco distante. Questa scena è mostrata da un primo video girato da un passante. Sono le 20.20 e si sente Floyd lamentarsi e ripetere più volte: «Non respiro».
Gli agenti chiamano un’ambulanza chiedendo un “Codice 2” – un intervento non urgente – per una ferita alla bocca di Floyd. Poco dopo, in una nuova chiamata, gli agenti chiedono un “Codice 3”, un intervento urgente.
La scena, ora, è quella ripresa nel video girato dalla 17enne Darnella Frazier diventato il principale elemento di accusa nei confronti di Chauvin. Nel video si vede Chauvin premere con il ginocchio sul collo di Floyd per più di otto minuti, nonostante le lamentele di Floyd, che dopo alcuni minuti perde conoscenza. Dal video di Frazier non si vede cosa stiano facendo Kueng e Lane, che sono nascosti dall’auto della polizia. Si vede però Floyd dire a Chauvin: «Non respiro, per favore, il ginocchio nel collo. Non respiro». Alle 8.25 Floyd chiude gli occhi e perde conoscenza. Chauvin non si muove anche mentre diversi passanti cominciano ad agitarsi, chiedendo che qualcuno aiuti Floyd.
Il codice di comportamento della polizia di Minneapolis dice che gli agenti possono usare la tecnica del ginocchio sul collo solo quando una persona resiste attivamente all’arresto, che dai video non sembra essere il caso di Floyd. La tecnica è ormai vietata da tantissimi corpi di polizia statunitensi, perché giudicata troppo pericolosa.
Dopo 20 minuti dall’intervento della polizia, arriva la prima ambulanza. Gli agenti non hanno tentato di soccorrere Floyd, anche se ha perso coscienza, e anche dopo l’arrivo dell’ambulanza Chauvin continua a premere con il ginocchio sul collo di Floyd. I documenti ufficiali della procura dicono che Lane aveva chiesto due volte a Chauvin se non fosse meglio girare Floyd su un fianco e che Chauvin si era opposto. Floyd viene infine caricato su una barella e portato via; dall’ambulanza viene chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per avere aiuto medico. Quando il camion dei Vigili del Fuoco arriva sul posto, però, ci vogliono diversi minuti prima che ottengano informazioni per rintracciare l’ambulanza.
Floyd intanto ha avuto un arresto cardiaco. Viene dichiarato morto in un vicino ospedale alle 21.25.
George Floyd non ha smesso di respirare durante le fasi dell'arresto ed è morto all'ospedale.
Su Wikipedia vi è un po' di cronologia.
https://it.wikipedia.org/wiki/Morte_di_George_Floyd La sera di lunedì 25 maggio 2020, George Perry Floyd acquistò un pacchetto di sigarette a Cup Foods, un negozio all'incrocio tra la 38ª strada e Chicago Avenue a Minneapolis in Minnesota. Un impiegato del negozio, convinto che la banconota da 20 dollari usata da Floyd fosse contraffatta, poco prima delle 20:00 lo raggiunse insieme a un collega fuori dal negozio, mentre Floyd era già al posto di guida su un SUV insieme ad altre due persone, chiedendogli quindi di restituire le sigarette ma senza successo. Il dialogo è stato filmato dalla videocamera di sicurezza. Alle 20:01 un impiegato del negozio chiamò il 911.
Alle 20:08 due agenti del dipartimento di polizia di Minneapolis (MPD), Thomas K. Lane e J. Alexander Kueng, arrivarono ed entrarono nel negozio.[11] Circa un minuto dopo si diressero verso il SUV di Floyd, ancora dall'altra parte della strada, e qui Lane intimò a Floyd di mettere le mani sul volante puntandogli la pistola. Nel frattempo il guidatore di un altro SUV, parcheggiato dietro a quello di Floyd, iniziò a registrare l'accaduto.
Dopo una breve colluttazione Floyd fu estratto dal veicolo e arrestato per aver utilizzato valuta contraffatta. Intorno alle 20:14 cadde a terra accanto all'auto della polizia e rimesso in piedi dai due agenti, secondo i pubblici ministeri, li informò di essere claustrofobico e di avere problemi a respirare. Giunsero poi altre due volanti della polizia, in seguito a una richiesta di assistenza partita dagli stessi agenti, e restarono sul posto gli ufficiali Derek Michael Chauvin e Tou Thao.
Intorno alle 20:18 i filmati di sicurezza del negozio mostrano Kueng alle prese con Floyd per almeno un minuto sul sedile posteriore del conducente[non chiaro] mentre Thao osserva la scena. Una denuncia penale presentata contro Chauvin sostiene che Floyd si rifiutò di entrare in macchina, anche dopo che gli ufficiali lo spostarono dal lato del guidatore al lato del passeggero.
Alle 20:19, in piedi sul lato del passeggero del veicolo, Chauvin trascinò Floyd attraverso il sedile posteriore, dal lato del conducente al lato del passeggero e, quindi, fuori dalla macchina, facendo cadere Floyd a terra, dove rimase steso sul marciapiede, a faccia in giù, sempre con le manette.
Floyd smise di muoversi verso le 20:20.
Altri testimoni iniziarono a filmare l'incontro e questi video vennero diffusi su Internet. Alle 20:20, un altro testimone, dalla stazione di servizio di Speedway LLC, attraverso l'incrocio riprese un video dove Floyd era a faccia in giù sul marciapiede con il ginocchio di Chauvin sul collo e con Kueng che esercitava una pressione sul busto e Lane sulle gambe mentre Thao rimaneva nelle vicinanze. Floyd può essere sentito ripetutamente dire: «Non riesco a respirare», «Per favore, per favore, per favore» e «Per favore, amico». Il testimone smise di riprendere quando Lane sembrò che gli dicesse di andarsene. Alle 20:20, una seconda persona, in piedi vicino all'ingresso del negozio, iniziò a riprendere Floyd immobilizzato dal ginocchio di Chauvin e lo diffuse in streaming su Facebook.
Memoriale nel luogo della morte di George Floyd
Verso le 20:22, gli agenti richiesero l'intervento di un'ambulanza, chiedendo inizialmente un "codice due" non di emergenza prima di inoltrare l'urgenza a un "codice tre" di emergenza. Chauvin continuava a tenere Floyd bloccato. Qualcuno chiese a Floyd: «Cosa vuoi?», Floyd risponde: «Non riesco a respirare, per favore, il ginocchio al collo, non riesco a respirare».
Alle 20:25, Floyd apparve privo di coscienza e i passanti chiesero ai poliziotti di verificare le condizioni di Floyd, esortandoli a controllare il polso.
Chauvin trattenne Floyd per 8 minuti e 46 secondi, sollevando il ginocchio dal collo di George solo dopo la richiesta dei paramedici, nonostante Floyd avesse perso coscienza già da 3 minuti. All'arrivo dei paramedici, Floyd venne successivamente condotto all'Hennepin County Medical Center, dove venne dichiarato morto.
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