10) Il sinistro Ermanno Furlanis commenta: sembra la propaganda fascista! Stupendo!
Commento demenziale, generico e senza argomentazione tipico dei sinistrati che cercano di demonizzare il prossimo con ogni possibile calunnia e manipolando l'informazione con la menzogna.
I "fascisti" per estensione e figura analogica possono essere neri, bruni, rossi o della mezzaluna.
Tra i sinistrati fascisti rossi vi sono gli internazi comunisti, i grillini, i verdi, i terroristi antifa e i razzisti suprematisti neri BLM, tutte categorie avvezze alla menzogna, alla calunnia e alla manipolazione dell'informazione.
Ermanno Furlanis
1) non sono sinistro, al massimo sinistrato! e comunque se si perde il gusto dell'ironia si perde la possibilità di avvicinarsi al vero. Le tue argomentazioni, per quanto interessanti, non hanno riscontri sulla stampa. O porti le fonti altrimenti sono veramente patetiche . Difendere l'indifendibile è pratica frustrante e si offre il fianco, se vuo puoi praticarla ma non stupirti delle eventuali obiezioni. Saluti
Chi era George Floyd, vittima e icona della rivolta
Michael Severance
06-06-2020
https://lanuovabq.it/it/chi-era-george- ... la-rivolta
Ormai, il mondo intero sa chi è George Floyd, di Minneapolis, l'afroamericano ucciso lo scorso 25 maggio nel corso di un brutale arresto della polizia. È diventato l’icona del movimento Black Lives Matter, dei gruppi Antifa che si ribellano in tutta l'America. Tuttavia, sappiamo davvero qualcosa di George Floyd, oltre alla sua tragica morte?
Ormai, il mondo intero sa chi è George Floyd, di Minneapolis, l'afro-americano ucciso il 25 maggio nel corso di un brutale arresto della polizia. È diventato l’icona del movimento Black Lives Matter, dei gruppi Antifa che si ribellano in tutta l'America. Tuttavia, sappiamo davvero qualcosa di George Floyd, oltre alla sua tragica morte?
Secondo la sua pagina Wikipedia George Floyd è nato a Fayetteville, nella Carolina del Nord, ma è cresciuto a Houston, in Texas. Alto 1,92 metri, era un atleta di punta della Yates High School, giocando sia per la squadra di calcio che per quella di basket. I suoi compagni di scuola lo ricordano come un "gigante gentile": mentre era ferocemente competitivo sul campo, dopo le partite era silenzioso e riservato. Secondo la NBC News, dopo il liceo, "Floyd ha frequentato il South Florida Community College ... dal 1993 al 1995 e ha giocato nella squadra di basket della scuola. Ma è tornato a casa a Houston prima di laurearsi". Tra i suoi amici c'era l'ex giocatore della NBA Stephen Jackson, cresciuto con Floyd nella metropoli di Houston. In un'intervista della NBC News, Jackson ha descritto Floyd come il suo "gemello", a causa della loro forte somiglianza fisica. Ricorda affettuosamente che Floyd non ha mai sfruttato la sua amicizia per soldi o carriera. A Minneapolis, Floyd non era un solitario. Nella sua nuova città, si era evidentemente fatto molti amici che lo ammiravano per il suo "spirito meraviglioso".
Non si sa molto della famiglia di Floyd. Alcuni media danno notizie contrastanti su quanti figli abbia avuto da diverse relazioni. Secondo la sua pagina di Wikipedia: “Aveva cinque figli”. Quincy, 27 anni, aveva pochi contatti con Floyd e non ha riconosciuto immediatamente suo padre in televisione. Come riportato dal sito di notizie WGNTV di Chicago: “[Quincy Mason] Floyd ha detto di aver visto suo padre per l’ultima volta quando aveva 4 o 5 anni. Solo dopo il Memorial Day la notizia della morte di George Floyd è giunta a suo figlio. Nello stesso servizio di WGNTV, i figli di Floyd Connie e Quincy hanno chiesto la pace e "denunciato la violenza che si è verificata in altre città". "La violenza non è il modo giusto per farlo", ha detto Connie Mason Floyd. "Ora, questa (protesta, ndr) è bella, ma la violenza non risolverà nulla". "Distruggere cose, non risolverà nulla", ha detto Quincy Mason Floyd. “Mio padre è in pace e dobbiamo essere noi a gestire tutto questo stress. Sarà difficile superare questo, giorno per giorno ". Il fratello minore di George Floyd, Terrence, ha anch’egli lamentato le violente rivolte della folla che avevano provocato decine di incendi di edifici, milioni di danni alle proprietà, 11.000 arresti, civili picchiati, 17 morti, tra cui due agenti neri, Patrick Underwood a Oakland e David Dorn a St. Louis.
In un video, il fratello di Floyd, Terrence, ha lanciato un appello appassionato per porre fine alle rivolte distruttive in diverse città degli Stati Uniti: “Capisco che tutti voi siate arrabbiati, ma dubito che voi siate turbati quanto me. Quindi, se non sono qui a lamentarmi, se non sto facendo esplodere cose, se non sto facendo casino con la mia comunità, allora cosa state facendo tutti voi? Cosa state facendo tutti !? Non state facendo niente! Perché questo non riporterà affatto mio fratello in vita. La mia famiglia è una famiglia pacifica. La mia famiglia è timorata di Dio". Terence ha incoraggiato la folla, invece, a incanalare la propria rabbia nel potere del voto politico e ad educarsi.
Lo stesso George Floyd, in un video postumo pubblicato su Twitter, ha rivelato le sue opinioni religiose contro la violenza. Si è lamentato di una giovane "generazione nera che è chiaramente persa ... Voi ragazzi state solo andando in giro e state solo sparando [sic, sparando] con le pistole in mezzo alla folla, [con] bambini che vengono uccisi ... Tornate a casa ... Un giorno sarete soli di fronte a Dio. Andrete in alto, o cadrete in basso. Realizzate quel che vi sto dicendo?” Curiosamente nell'autopsia di Floyd, sull'addome è stato trovato un "tatuaggio blu di 11 cm ... un paio di mani in preghiera", segno che apprezzava la preghiera.
Floyd non era sposato al momento della sua morte. Gli è sopravvissuta una ragazza, Courteney Ross, una giovane donna bianca che ha dichiarato di avere il "cuore spezzato", come riportato da Sky News. "Svegliarsi questa mattina per vedere Minneapolis in fiamme, lo devasterebbe", ha detto Ross a Star Tribune del Minnesota. "Amava la città. È venuto qui [da Houston] ed è rimasto qui per le persone e le opportunità ... Floyd era un gigante gentile, parlava dell'amore e della pace. "
Secondo la NBC, a causa del lockdown che ha portato a molti licenziamenti nel Minnesota, Floyd era disoccupato al momento del suo arresto. Precedentemente aveva svolto due lavori come buttafuori presso il Conga Latin Bistro e come camionista. Prima di trasferirsi a Minneapolis da Houston per incominciare una nuova vita, Floyd aveva svolto diversi lavori saltuari, tra cui la personalizzazione delle auto. Era stato anche un aspirante rapper.
Secondo il rapporto della Contea di Hennepin (Minnesota) dell’autopsia sul corpo di Floyd il decesso è avvenuto alle 21:25 del 25 maggio. La causa di morte, secondo il patologo che ha firmato il rapporto, Andrew Baker, è "l'arresto cardio-polmonare". È interessante notare che il rapporto rileva che Floyd era precedentemente risultato positivo per COVID-19 il 3 aprile. Se asintomatico, avrebbe dovuto ancora restare a casa per prevenire il contagio. Un articolo della ABC News afferma: "Poiché la positività per l'RNA 2019-nCoV può persistere per settimane dopo l'insorgenza e la risoluzione della malattia clinica, il risultato dell'autopsia molto probabilmente riflette la positività asintomatica ma persistente della PCR dall'infezione precedente."
L'esame tossicologico del medico legale affermava che Floyd fosse intossicato di "Fentanil" sintetico e aveva tracce di altre "sostanze psicoattive" come metanfetamina, THC e morfina. Secondo Wikipedia, viene l'oppioide Fentanil viene usato "Come antidolorifico e insieme ad altri farmaci per l'anestesia. Il fentanil è anche usato come droga ricreativa”. Secondo ABC News uno dei 4 ufficiali di Minneapolis accusati, Thomas Lane, aveva "chiesto a Floyd se "fosse fatto di qualcosa ", [dato che aveva notato] che aveva" schiuma ai bordi "della sua bocca. Infine, la stessa autopsia della contea di Hennepin ha confermato che Floyd presentava gravi condizioni di salute di base, tra cui gravi "cardiopatie arteriosclerotiche", "cardiopatia ipertensiva", una "storia clinica di ipertensione" e un "tumore pelvico sinistro" considerato accidentale.
Floyd, purtroppo, era un ex detenuto. Una lunga fedina penale con reati di possesso di droga, l’intento di distribuire e vendere sostanze vietate, furti, rapine a mano armata. Secondo i resoconti completi dei processi penali ottenuti dal Daily Mail, tra il 1997 e il 2007 Floyd ha avuto un totale di 9 accuse a suo carico, fra cui una per cui è stato condannato a 5 anni di carcere, una "rapina a mano armata" ai danni di una donna texana, Aracely Henriquez.
Alla fine, è difficile avere un quadro completo della vita di una persona, tantomeno una persona complessa e finora ignota quale era George Floyd. Ciò che è certo (e triste) è che il 46enne Floyd aveva ancora molto tempo sul suo orologio terrestre, anche per pentirsi del passato e avere un futuro migliore. La famiglia di Floyd è chiaramente amante della pace e categoricamente contraria alla crescente violenza che disonora il suo nome, la sua fede e la sua nazione. Sta diventando sempre più evidente che molte famiglie nere come i Floyd preferirebbero di gran lunga una guerra culturale, basata sulla riforma morale e sul vero amore cristiano, al contrario di un conflitto ideologico, guidato da pregiudizi politici da folle cariche di odio. Per i Floyd, le vite di tutti contano e meritano le nostre più sincere preghiere.
Secondo il rapporto della Contea di Hennepin (Minnesota) dell’autopsia sul corpo di Floyd il decesso è avvenuto alle 21:25 del 25 maggio. La causa di morte, secondo il patologo che ha firmato il rapporto, Andrew Baker, è "l'arresto cardio-polmonare".
“George Floyd non è stato soffocato”: autopsia esclude morte per asfissia del 46enne di Minneapolis
Ida Artiaco
30 Maggio 2020
https://www.fanpage.it/esteri/george-fl ... nneapolis/
George Floyd non è morto né per asfissia né per strangolamento. Sono arrivati i risultati dell'autopsia preliminare effettuata dal medico legale della contea di Hennepin sul cadavere del 46enne afroamericano, deceduto lunedì scorso a Minneapolis durante un fermo di polizia e dopo che un poliziotto bianco gli aveva premuto con violenza per 8 minuti e 46 secondi il ginocchio sul collo quando era disarmato e immobilizzato, tra le proteste dei passanti e mentre lui stesso urlava: "Non riesco a respirare". Secondo il rapporto del medico legale, non ci sarebbero elementi che possano supportare una diagnosi di strangolamento o asfissia traumatica. Il patologo parla, infatti, di effetti combinati dell'essere bloccato dagli agenti, di patologie pregresse, pare infatti che la vittima soffrisse di ipertensione arteriosa e problemi coronarici, e di una potenziale sostanza intossicante presente sul corpo di Floyd.
Per questo, la famiglia ha chiesto che venga effettuato un nuovo esame autoptico indipendente per fare luce sulla vicenda. Per questo si è già rivolta al medico Michael Baden affinché si occupi della seconda autopsia. In sostanza, ha spiegato il legale dei Floyd, non hanno fiducia nelle autorità di Minneapolis. "La famiglia non si fida di nulla che arriva dal dipartimento di polizia di Minneapolis – ha detto l'avvocato Ben Crump -. La verità l'abbiamo già vista". Intanto, in tutti gli Stati Uniti sta montando la protesta dopo la morte del 46enne, con centinaia di manifestanti che stanno dando vita a vere e proprie rivolte, non sempre pacifiche, in numerose città. Tra queste, c'è Detroit, dove la scorsa notte un ragazzo di 19 anni è rimasto ucciso durante un grande raduno a Cadillac Square e una quarantina di persone sono state arrestate. Sempre nella notte alcuni manifestanti hanno attaccato il quartier generale della Cnn e hanno lanciato oggetti vari contro le forze di polizia. Un agente a Los Angels ha dovuto far ricorso alle cure dei medici. Insomma, la tensione non accenna a calare, nonostante nelle ore precedenti sia arrivata la notizia dell'arresto di Derek Chauvin, il poliziotto 44enne accusato dell'omicidio dell'afroamericano.
Anche l'autopsia ufficiale di George Floyd parla di asfissia e dice che la sua morte è stata un omicidio - Il Post
2 giugno 2020
https://www.ilpost.it/2020/06/02/autops ... -omicidio/
Lunedì il personale medico della contea di Hennepin, dove si trova Minneapolis, ha diffuso i risultati dell’autopsia ufficiale eseguita sul corpo di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso il 25 maggio durante un arresto, per cui da una settimana ci sono grandi proteste negli Stati Uniti. L’autopsia ufficiale dice che la morte di Floyd è stata un omicidio e che il cuore e i polmoni dell’uomo avevano smesso di funzionare mentre Floyd era «tenuto fermo» dalla polizia. Il rapporto sull’autopsia dice che Floyd aveva pregressi problemi cardiaci e che aveva assunto recentemente metanfetamine e fentanyl, ma indica come causa della morte un «arresto cardiopolmonare avvenuto come complicazione del blocco, della sottomissione e della compressione del collo da parte delle forze dell’ordine».
Secondo l’autopsia preliminare della contea di Hennepin non c’erano prove a sostegno del fatto che Floyd fosse morto per asfissia o strangolamento, quindi questa seconda autopsia – definitiva – contraddice in parte quanto detto inizialmente. Ieri, prima che il rapporto sull’autopsia ufficiale fosse diffuso, l’avvocato dei familiari di Floyd aveva rivelato le conclusioni dell’autopsia indipendente richiesta dalla famiglia. Secondo questa autopsia (condotta da Michael Baden, un medico legale piuttosto noto e controverso negli Stati Uniti, e dalla patologa Allecia Wilson dell’università del Michigan) la morte di Floyd è stata «un omicidio causato dall’asfissia provocata dalla compressione della schiena e del collo che ha portato alla mancanza di flusso sanguigno al cervello».
– Leggi anche: La ricostruzione della morte di George Floyd fatta dal New York Times
C’è comunque una differenza importante tra l’autopsia ufficiale e quella fatta fare dalla famiglia di Floyd: per la prima solo il ginocchio del poliziotto Derek Chauvin (attualmente accusato di omicidio) premuto sul collo di Floyd avrebbe contribuito alla sua morte, mentre per la seconda ha avuto un ruolo rilevante anche il modo in cui gli altri poliziotti lo avevano trattenuto a terra.
George Floyd, la famiglia non accetta i risultati dell’autopsia: "ne faremo una indipendente"
30.05.2020
https://it.sputniknews.com/mondo/202005 ... ipendente/
La famiglia dell'afroamericano George Floyd, morto a Minneapolis, non è rimasta soddisfatta dei risultati preliminari dell'autopsia condotta da esperti forensi della contea di Hennepin, in Minnesota. Lo comunica l'avvocato di famiglia Benjamin Crump.
Il comunicato dell’avvocato dichiara che secondo i risultati dell’autopsia, il motivo della morte di Floyd non è l'asfissia, nonostante il suo collo sia rimasto sotto pressione per oltre otto minuti. Secondo gli esiti della perizia, a causare il decesso dell’uomo sarebbe stato un complesso di fattori tra cui il suo arresto, problemi di salute e probabile presenza di sostanze inebrianti nel corpo.
“Per via del fatto che i risultati preliminari del rapporto dell'esperto forense della contea di Hennepin non hanno fornito dettagli sull'effetto dell'uso deliberato della forza sul collo di Floyd e sull'entità della sofferenza di Floyd dalle mani di polizia, la famiglia ha deciso di assumere un esperto forense indipendente per condurre l'autopsia”, riferisce il comunicato di Crump.
“Non siamo sorpresi ma drammaticamente delusi dai risultati preliminari dell'autopsia che l’esaminatore medico ha presentato oggi. Speriamo che ciò non dimostra un tentativo di creare una storia falsa sulle cause della morte di George Floyd”, aggiunge.
Dopo l’uccisione di George Floyd in seguito al suo arresto, ripreso in un video, sono scoppiate manifestazioni di protesta a Minneapolis e in altre città degli Stati Uniti.
George Floyd, cittadino afroamericano di 46 anni, è stato affrontato da quattro poliziotti e uno di loro si è inginocchiato sul collo per diversi minuti mentre Floyd si lamentava di non riuscire a respirare.
Nelle proteste sono stati verificati episodi di violenza e saccheggio, alcuni manifestanti hanno appiccato fuoco ad edifici ed hanno danneggiato macchine. Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che è pronto all'invio dell'esercito a Minneapolis.
"George Floyd era già morto all'arrivo dell'ambulanza"
02/04/2021
https://it.euronews.com/2021/04/02/geor ... -ambulanza
Al processo contro il poliziotto statunitense Derek Chauvin, accusato di aver causato la morte dell'afroamericano George Floyd, ha deposto Derek Smith, infermiere di Minneapolis, intervenuto al seguito dell'ambulanza.
Risponendo alle domande dell'accusa, Smith ha detto che al suo arrivo Floyd doveva già essere morto, dato che non si avvertiva alcun battito cardiaco, e ha confermato che durante la misurazione del polso gli agenti sono rimasti posizionati sul corpo della vittima, con un ginocchio a premere il torace dell'uomo, per tutto il tempo.
Le dichiarazioni del paramedico sono state riscontrate dalle immagini delle telecamere della polizia, nelle quali, oltre alle proteste dele persone presenti alla scena, si vede anche il corpo senza vita di Floyd bloccato da due agenti.
Diversamente da Smith, un secondo infermiere intervenuto insieme a lui aveva detto che la morte di Floyd sarebbe stata accertata solo una volta caricato il corpo sull'ambulanza, dove si sarebbe comunque tentato un massaggio cardiaco.
La corte ha anche ascoltato la deposizione della compagna di George Floyd, la quale ha ammesso di aver assunto droghe insieme a lui e di aver rischiato una overdose pochi mesi prima.
Un dettaglio colto al balzo dalla difesa del poliziotto Chauvin, secondo la quale Floyd sarebbe morto non per le percosse fisiche ma per precedenti problemi di salute e per aver assunto droghe.
La spregiudicata strategia degli avvocati ha sollevato una reazione indignata della famiglia della vittima, che ha diffuso una dichiarazione ufficiale.
George Floyd, ho letto la perizia dell’autopsia: certi referti sono cortine fumogene
Andrea Bocconi
1 giugno 2020
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/0 ... e/5820605/
Come psicologo devo stare molto attento non solo a quello che dicono le parole, ma anche a quello che celano, e al sottotesto, ovvero a tutti gli impliciti del discorso. Sono andato a controllare il testo in inglese dell’autopsia preliminare di George Floyd. La traduzione apparsa sui giornali italiani mi sembra fedele.
Il medico legale scrive che non ci sarebbero evidenze fisiche che possano supportare una diagnosi di strangolamento o asfissia traumatica. È una formula anodina, che non esclude del tutto, ma sottolinea che non ci sono prove. La domanda che sorge è: se non è morto per quel ginocchio sul collo per nove minuti, che gli faceva dire “non respiro”, di che è morto?
La risposta è ricca di ipotesi. La combinazione di tre elementi: essere fermati dalla polizia, patologie pregresse, una sostanza intossicante presente nel corpo di Floyd. La prima mi preoccupa particolarmente: se mi ferma la polizia effettivamente provo un certo batticuore, anche se ho tutto in regola. Immagino di non essere l’unico. Se poi uno soffre di ipertensione (e qua non si dice se Floyd ne soffriva, come tanti dopo i quaranta in forma lieve, media, gravissima) la situazione si aggrava: il mio batticuore potrebbe diventare un infarto. Quanto poi alla sostanza intossicante, quale era? Aveva bevuto un whisky? Si era fatto una canna? Aveva preso anfetamine? Dove è la perizia tossicologica?
Qua le parole sono state scelte con cura, per non dire, per suggerire la disgrazia, il caso sfortunato, per spacciare per rilievi scientifici, tatti, quelle che sono solo ipotesi, le più favorevoli per la polizia. Certi referti sono cortine fumogene, lo abbiamo visto anche in Italia, vedi il caso Cucchi.
Peccato per il poliziotto che ci siano i video, altrimenti si poteva sostenere che era morto di spavento: questi neri son molto emotivi, si sa. Ci sta, perché la polizia americana tende ad avere il grilletto facile con i neri. Ne uccide un numero sei volte superiore a quello dei bianchi. Chi non si spaventerebbe ad essere fermato dalla polizia di Minneapolis, che ha una pessima reputazione di razzismo?
Lo dice Marlon James, scrittore vincitore del Booker Prize che in quella strada di Minneapolis ha vissuto, nell’intervista su Republica di sabato. Ma è afroamericano. Mi piacerebbe sapere qualcosa di più del medico legale. Tiro a indovinare: non è nero.
“George Floyd è morto asfissiato per compressione del collo”: il risultato della seconda autopsia
Ida Artiaco
1 giugno 2021
https://www.fanpage.it/esteri/george-fl ... -autopsia/
"George Floyd è morto per asfissia dovuta a compressione del collo e della schiena": è quanto emerso dall'autopsia indipendente che la famiglia del 46enne afroamericano deceduto lunedì scorso a Minneapolis, Stati Uniti, nel corso di un fermo di polizia, ha fatto eseguire sul corpo dell'uomo. Il risultato, reso noto dai legali dei Floyd, ribalta di fatto quello del primo esame autoptico, che escludeva tra le cause della morte l'asfissia e lo strangolamento traumatico. Il medico legale della contea di Hennepin aveva parlato, nello specifico, di effetti combinati dell'essere bloccato dagli agenti, di patologie pregresse, pare infatti che la vittima soffrisse di ipertensione arteriosa e problemi coronarici, e di una potenziale sostanza intossicante presente sul corpo di Floyd.
Come è morto George Floyd secondo l'autopsia della famiglia
"George è morto perché gli mancava il respiro", ha detto il legale Benjamin Crump. "Imploriamo tutti noi di fare un respiro per la giustizia, di fare un respiro per la pace, di fare un respiro per il nostro paese e di fare un respiro per George". Tra i medici che hanno eseguito l'autopsia, anche Michael Baden, che in passato si è occupato anche dell'autopsia sul corpo di Eric Garner, un uomo di colore morto nel 2014 dopo che essere stato fermato dalla polizia di New York e su Michael Brown, diciottenne freddato a colpi di arma da fuoco sempre dalla polizia a Ferguson, nel Missouri. L'avvocato della famiglia ha anche aggiunto che tutti gli agenti che erano presenti al momento del fermo e poi dell'uccisione di George Floyd sono "penalmente responsabili e senza dubbio anche da un punto di vista civile. Non è stato solo il ginocchio sul collo di George a provocarne la morte, ma anche il peso degli altri due poliziotti sulla sua schiena", ha sottolineato in conferenza stampa.
Intanto, in tutti gli Stati Uniti continua a montare la protesta dopo i fatti del Memorial Day a Minneapolis: George Floyd è deceduto durante un fermo di polizia e dopo che un poliziotto bianco, Derek Chauvin, attualmente accusato di omicidio, gli aveva premuto con violenza per 8 minuti e 46 secondi il ginocchio sul collo quando era disarmato e immobilizzato, tra le proteste dei passanti e mentre lui stesso urlava: "Non riesco a respirare". Manifestanti sono scesi in piazza non solo in Minnesota ma anche ad Atlanta, Washington, New York, Boston, Louisville, Kentucky. In quindici stati è entrata in azione la Guardia nazionale per tentare di arginare i disordini e almeno 40 città comprese Chicago e Los Angeles hanno adottato il coprifuoco. Anche il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha decretato il coprifuoco nella città a partire dalle 23 di stasera fino alle 5 di domani mattina ed ha annunciato che stanotte verranno raddoppiati gli agenti in strada, per provare a contenere le proteste per l'uccisione di George Floyd, mentre il presidente Trump ha tirato le orecchie ai governatori, chiamandoli idioti: "Dovete dominare, se non lo fate sprecate il vostro tempo e vi travolgeranno facendovi apparire come degli idioti".
Alberto Pento
Al momento abbiamo un solo referto medico circostanziato su cui basarsi e da commentare, ed è quello del medico legale della contea.
Della seconda autopsia voluta dai famigliari del morto non si sa molto a parte quel poco di generico che pare abbia detto il loro avvocato alla stampa dove è riportata alcun orario preciso della morte.
Come sta andando il processo contro Derek Chauvin - Il Post
7 aprile 2021
https://www.ilpost.it/2021/04/07/morte- ... k-chauvin/
Il 29 marzo è iniziato a Minneapolis, in Minnesota, il processo contro Derek Chauvin, uno dei poliziotti incriminati per la morte di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso il 25 maggio del 2020 durante un arresto avvenuto sempre a Minneapolis. Chauvin è accusato di omicidio involontario di secondo grado, omicidio colposo e omicidio di terzo grado. L’esito del processo è molto atteso perché la morte di Floyd aveva generato manifestazioni in tutti gli Stati Uniti, che erano diventate in breve tempo proteste sempre più ampie contro le violenze, gli abusi e le discriminazioni nei confronti dei neri.
Floyd era stato arrestato con violenza nonostante fosse disarmato. Nei video dell’arresto girati dalle telecamere di sorveglianza e dai passanti si vedeva Chauvin premere con il ginocchio sul collo di Floyd per più di otto minuti: anche dopo che Floyd aveva perso coscienza, gli agenti non lo avevano soccorso. Chauvin aveva continuato a premere con il ginocchio anche in seguito all’arrivo dell’ambulanza, 20 minuti dopo l’intervento della polizia. Floyd era morto poco dopo essere stato portato in ospedale.
L’autopsia aveva detto che la morte di Floyd era stata un omicidio e che il cuore e i polmoni dell’uomo avevano smesso di funzionare mentre veniva «tenuto fermo» dalla polizia. Il rapporto sull’autopsia aveva segnalato che Floyd aveva pregressi problemi cardiaci e aveva assunto metanfetamine e fentanyl prima della morte, e aveva indicato come causa della morte un «arresto cardiopolmonare avvenuto come complicazione del blocco, della sottomissione e della compressione del collo da parte delle forze dell’ordine».
– Leggi anche: La ricostruzione della morte di George Floyd
Le accuse nei confronti di Chauvin
La prima accusa, quella di omicidio involontario di secondo grado, prevede una pena massima di 40 anni di carcere, mentre per l’omicidio colposo la pena massima è di 10 anni e per l’omicidio di terzo grado è di 25 anni.
Quest’ultimo è il reato che secondo l’accusa sarà più facile da provare: nel Minnesota l’omicidio di terzo grado avviene nei casi in cui una persona ne uccida un’altra direttamente o indirettamente a causa di un comportamento irresponsabile, non intenzionalmente, ma mostrando «una mente depravata, senza riguardo per la vita umana». Inizialmente questa accusa era stata rimossa, ma il giudice del processo, Peter Cahill, l’ha reinserita in seguito a una richiesta della Corte d’Appello dello stato.
Gli altri agenti incriminati sono Thomas Lane, J. Alexander Kueng, e Tou Thao, accusati di aver facilitato l’omicidio di Floyd. Lane e Kueng avevano aiutato Chauvin a tenere Floyd a terra per un certo periodo di tempo, mentre Thao aveva assistito senza fare niente. Il loro processo inizierà separatamente ad agosto.
Il processo finora
Il processo è iniziato lunedì 29 marzo e dovrebbe durare in tutto circa un mese. Eric J. Nelson, l’avvocato di Chauvin, finora ha cercato di convincere i giurati che i video della morte di Floyd non raccontano l’intera storia e ha sostenuto che Chauvin era stato correttamente istruito per intervenire in casi del genere e che non aveva premuto il suo ginocchio esattamente sul collo di Floyd. Secondo Nelson, la morte di Floyd potrebbe essere stata causata dai farmaci oppiacei assunti in precedenza.
Nel corso della prima settimana di udienze sono state ascoltate diverse persone che avevano assistito all’arresto di Floyd, ma anche la sua fidanzata di allora, il medico che aveva provato a rianimarlo e alcuni agenti della polizia di Minneapolis.
La testimonianza più rilevante è stata quella resa il 5 aprile da Medaria Arradondo, il capo della polizia della città. Arradondo ha condannato le azioni di Chauvin e sostenuto che in nessun caso il metodo utilizzato per arrestare Floyd sarebbe tollerato dalla polizia.
La testimonianza di Arradondo potrebbe compromettere la tesi difensiva degli avvocati di Chauvin, secondo cui il loro assistito aveva compiuto un’azione corretta, in base alle regole della polizia di Minneapolis: il codice di comportamento della polizia locale dice infatti che gli agenti possono usare la tecnica del ginocchio sul collo, ma solo quando una persona resiste attivamente all’arresto.
«Continuare ad applicare quel livello di forza a una persona che è stesa a terra e ammanettata dietro la schiena è una cosa che in nessun modo fa parte delle nostre regole», ha detto Arradondo. «Non fa parte della nostra formazione. E certamente non fa parte della nostra etica o dei nostri valori». Arradondo ha detto che quanto fatto da Chauvin avrebbero potuto essere ragionevole nei «primi secondi» dell’arresto, ma che «una volta che Floyd aveva smesso di opporre resistenza, e dopo che aveva mostrato di soffrire e aveva cercato di dirlo, avrebbe dovuto smettere».
Arradondo ha anche detto che al momento dell’arresto di Floyd si trovava a casa e che inizialmente, dopo aver visto le immagini delle telecamere di sorveglianza, senza audio, non aveva notato nulla di strano. Solamente alcune ore più tardi, verso mezzanotte, aveva visto un video realizzato da un passante e si era reso conto della gravità di quanto successo. Il giorno successivo aveva licenziato tutti e quattro gli agenti coinvolti nell’arresto.
Giovedì primo aprile ha testimoniato anche Courteney Ross, compagna di Floyd al momento della sua morte. Ross ha raccontato che a Floyd in passato erano stati prescritti farmaci antidolorifici a causa di un dolore cronico di cui soffriva e che sia lui che lei ne erano diventati dipendenti. Così, quando la prescrizione era scaduta, lui aveva continuato ad acquistare farmaci oppiacei in maniera illegale.
Ross ha detto che entrambi avevano in seguito cercato di disintossicarsi ma che pochi giorni prima della sua morte aveva scoperto che Floyd aveva ricominciato ad assumere oppiacei. Anche questa testimonianza servirà all’accusa per respingere la tesi della difesa di Chauvin secondo cui Floyd avrebbe avuto un’overdose: secondo l’accusa, infatti, Floyd avrebbe sviluppato negli anni un’alta tolleranza nei confronti dei farmaci oppiacei e che la quantità trovata nel suo sangue non avrebbe potuto procurargli un’overdose.
https://www.ilpost.it/2020/06/01/ricost ... rge-floyd/