Demenziali sostenitori di questa criminale I PALADINI DELLA GIUSTIZIANiram Ferretti
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063 Tra i demagoghi di provincia, Leoluca Orlando è in pole position da anni. Re della retorica più melensa, delle banalità più insulse, patetico menestrello di un multiculturalismo da operetta, ora si fa promotore della cittadinanza onoraria all'equipaggio della Sea Watch.
«Per rendere omaggio a cittadini e cittadine che negli ultimi mesi sono protagonisti di una operazione di umanità e professionalità; un atto di amore e coraggio che giorno dopo giorno ha salvato e salva vite umane, ridato speranze e costruito un ponte di solidarietà nel mare Mediterraneo, anche contro logiche, politiche e leggi che poco hanno di umano e civile».
La logica del cuore, la nobiltà d'animo contro la durezza di leggi disumane come quelle volte a impedire l'immigrazione indiscriminata. Perchè la verà nobiltà d'animo consiste nell'accoglienza sempre e comunque, anche di chi domani non vorrà integrarsi e costruirà società parallele come in Francia, Regno Unito, Belgio, Olanda, Svezia o, non trovando qui il Bengodi finirà sfruttato dalla criminalità organizzata come le donne nigeriane, oppure ne prenderà parte con solerzia.
Ma oggi la nuova figura iconica della sinistra a corto di proletari e rivoluzionari è quella del migrante. E' il migrante infatti che riassume l'umiliato e l'offeso, il diseredato, l'uomo e la donna da riscattare e da redimere. E a sinistra sono tutti potenziali redentori, laici, si intende.
Leoluca Orlando appartiene alla luminosa genia dei Saviano, dei Lerner, dei Gino Strada, degli Ovadia. Loro stanno con l'Umanità oppressa, con quelle che identificano come vittime. Tutto il resto è secondario una volta che sono state individuate perchè a quel punto si sa esattamente chi sono le canaglie e gli oppressori. E il gioco è bell'e fatto.
Niram Ferretti La nuova Antigone è oggi, per...LA LEGGE SUPERIORE
Niram Ferretti
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063 La nuova Antigone è oggi, per la sinistra, Carola Rackete, capitano della Sea Watch, che infrange il blocco imposto dal Ministro degli Interni al suo ingresso in porto con una nave carica di migranti.
I migranti meritano sicuramente pietà umana, vengono da un contesto drammatico, come molti altri, ma il punto non è questo, perché se l'Italia, o qualsiasi altro paese dovesse farsi carico di tutti i disperati della terra sarebbe la sua fine. Il punto è l'oscena strumentalizzazione di questo episodio, in cui un capitano di una nave staniera infrange le leggi di uno Stato sovrano in nome di una emergenza umanitaria.
Se si lasciasse passare questo principio, che l'emergenza umanitaria riferibile a tanti poveri disgraziati (mi riferisco a quelli veri non a quelli presunti) avesse la precedenza sulle leggi degli Stati, andremmo incontro alla fine dello stato di diritto, al principio della legalità.
Non si potrebbero più porre limiti o confini a chi vuole entrare, basterebbe invocare l'emergenza umanitaria e i diritti umani e si romperebbero tutti gli argini.
Spavalda la Rackete dichiara a proposito di Matteo Salvini:
"Non ho tempo. Ho 40 persone, più 20 di equipaggio, quindi 60 persone di cui occuparmi. Mi tengono occupata giorno e notte. Salvini si metta in fila".
No, è lei che deve mettersi in fila dietro la legge italiana, non Salvini. È lei che deve prendere atto che vigono norme che possono anche non piacerle ma che sono vigenti e operative.
Tutta questa operazione ha una regia precisa, tempi precisi, finalità precise.
Un enorme apparato mediatico-economico sostiene tutto ciò. Il Gruppo editoriale di Carlo De Benedetti è, in Italia, il principale artefice della filosofia "umanista" di George Soros e della sua Open Society Foundations, il cui programma è dichiarato ai quattro venti.
“Nel 2015 il finanziere miliardario George Soros ha speso considerevoli somme di denaro per finanziare gruppi di pressione e istituzioni promuoventi i confine aperti e il libero movimento dei migranti dentro e intorno all’Europa. Insieme a un sito internet chiamato Welcome2EU, la sua Open Society Foundations ha pubblicato milioni di volantini allo scopo di informare i migranti su cosa fare. I volantini li informavano su come arrivare in Europa, quali fossero i loro diritti una volta lì e cosa potessero fare e non fare le autorità. I gruppi sostenevano apertamente la ‘resistenza contro il regime europeo dei confini’”, ha scritto Douglas Murray.
Recentemente, uno dei menestrelli di Repubblica, Gad Lerner, nella sua funzione abituale di ebreo di corte, ha difeso il faccendiere sul giornale dove scrive.
La filosofia di Soros e dei suoi sodali la trovate nelle parole del defunto grand commis della UE, Peter Sutherland, “Chiederò ai governi di cooperare, di riconoscere che la sovranità è una illusione, che la sovranità è una illusione totale che deve essere messa alle nostre spalle. Il tempo del nascondersi dietro i confini e i cancelli se ne è andato da molto tempo”.
Nella stessa intervista in cui faceva questa dichiarazione, Sutherland aggiungeva emblematicamente a conclusione del suo pensiero, “Dobbiamo lavorare insieme e cooperare insieme per rendere il mondo migliore. E ciò significa affrontare alcune delle vecchie parole d’ordine e delle vecchie memorie storiche e immagini dei nostri paesi e riconoscere che siamo parte dell’umanità“.
L'Umanità non conosce confini, identità specifiche, matrici culturali, memorie storiche. Conosce solo leggi superiori, astratte, universali.
L'Umanità è il fucile puntato contro chi osa dissentire, è il ricatto della Legge Superiore a quella degli Stati e di chi difende la loro specificità, i loro confini.
Se al Gay Pride di Milano sfila il carro pro migranti in difesa della Sea WatchPina Francone - Ven, 28/06/2019
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 18237.htmlIl corteo del Milano Pride sarà aperto da un carro dedicato ai migranti e alla nave della Ong. La denuncia di Silvia Sardone
Al Milano Pride di domani, sabato 29 giugno, sfilerà anche un carro dei migranti, in difesa (anche) della Sea Watch 3 e della sua Capitana Carola Rackete.
Un nastro azzurro e, appunto, un carro ad hoc: Con questi simboli la comunità Lgbt si snoderà in corteo per le vie del centro città, schierandosi al fianco dei profughi, delle Ong e della 31enne attivista tedesca, al timone della nave tedesca battente bandiera olandese che ha forzato il blocco della capitaneria, e infranto la legge italiana, puntando verso il porto di Lampedusa, per portare a terra i 40 migranti a bordo.
Insomma, ecco che arriva la solidarietà del mondo Lgbt alle istanze dell'accoglienza sempre e comunque.
Non ci sta Silvia Sardone, che attacca: "La sfilata del Milano Pride di domani sarà aperta da un carro dedicato appositamente ai migranti, mentre la piattaforma Insieme senza muri ha invitato i partecipanti a indossare un nastro azzurro per esprimere solidarietà al capitano della Sea Watch 3. A questo punto vorrei capire cosa c’entrino i migranti e una nave che ha palesemente violato le leggi italiane coi diritti della comunità gay. Non ha nessun senso mischiare le due cose perché non sono collegate in alcun modo: ancora una volta la sinistra non ha perso occasione per dimostrarsi anti-italiana tirando in ballo ancora come sempre gli immigrati. Proprio non ce la fanno: gli extracomunitari sono la loro ossessione".
Il consigliere comunale ed europarlamentare della Lega aggiunge: "A Milano, secondo i dati che ho ricevuto in risposta a diverse mie interrogazioni, le politiche di Welfare finiscono sempre per premiare gli immigrati, quindi non capisco perché continuare a manifestare per loro. I sussidi per il sostegno al reddito per i nuclei familiari con minori (misura 1) finiscono per il 76% a famiglie straniere; l’80% delle bebè card è finito a mamme straniere (72% extracomunitari); agli stranieri viene elargito anche il 50% delle borse lavoro; il 72% dell’esenzione mensa per l’anno scolastico 2017-2018 è stato riconosciuto a famiglie straniere. Tutto questo a fronte del fatto che gli stranieri a Milano sono il 19% della popolazione. Dopo la parata del Pd a Lampedusa siamo costretti ad assistere alla celebrazione della Sea Watch anche a Milano: ricordo alla sinistra che si tratta di una nave fuorilegge che sta sfruttando decine di migranti per condurre una battaglia politica contro lo Stato italiano. Ma per loro esistono solo i diritti Lgbt e gli immigrati...".
Bastoni tra le ruote" a Salvini. Retroscena Sea Watch: così i magistrati hanno fatto muro28 Giugno 2019
https://tv.liberoquotidiano.it/video/it ... E.facebook Il "bastone tra le ruote" di Matteo Salvini sul caso Sea Watch lo avrebbe messo (di nuovo) la magistratura. Secondo il Corriere della Sera, in un retroscena di Fiorenza Sarzanini, il ministro degli Interni "avrebbe voluto far scattare subito il sequestro della nave" della ong tedesca che due settimane fa ha soccorso 42 migranti nelle acque al largo della Libia, dirigendosi poi verso l'Italia e ferma da giovedì a un miglio dal porto di Lampedusa.
"Quando si è capito che la magistratura non avrebbe disposto alcun provvedimento - spiega al Sarzanini -, si è deciso di approfondire la possibilità di arrivare al fermo amministrativo, una misura che potrebbe essere firmata anche oggi". In violazione del decreto sicurezza, sicuramente la ong dovrà pagare una multa fino a 50mila euro per non aver rispettato l'intimazione a rimanere nelle acque territoriali a seguito del rifiuto dell'Italia di concedere il Pos (il permesso a entrare nel porto sicuro), mentre per la confisca della nave serve "la reiterazione commessa con l'utilizzo della medesima nave". Dal Viminale puntano sul fatto che la capitana Carola Rackete abbia acceso i motori e si sia ulteriormente avvicinata nonostante l'alt della Finanza, forzando così di nuovo il blocco. "Proprio su questo potrebbe essere consegnata al prefetto di Agrigento anche una relazione di servizio della Guardia di Finanza".
Fiat iustitia Niram Ferretti
2019/06/28
http://caratteriliberi.eu/2019/06/28/ag ... 8gYoeNreEU È tempo di figure eroiche per la sinistra pro-immigrazionista, di cui il quotidiano romano La Repubblica e uno degli house organs di maggiore spicco. Il quotidiano può vantare, infatti, tra gli alfieri della causa, il guru Roberto Saviano, grande santone laico e custode di verità inappellabili, e Gad Lerner, stagionato ex lottatore continuo da salotto per il quale i migranti sono il sale della terra. Ed è infatti a Lerner che dobbiamo l’elogio della disobbediente o pasionaria capitana della Sea Watch, la tedesca Carola Rackete, che ha forzato il blocco imposto dal Ministro dell’Interno, il torvo Matteo Salvini.
Carola, l’indomita Carola, succede a Domenico Lucano, il sensale di Riace che organizzava matrimoni di convenienza tra cittadini riacesi e donne extracomunitarie per favorire l’illecita permanenza di quest’ultime sul territorio, oppure a Rosa Maria Dell’Aria, la soave maestra di Palermo sospesa per avere supervisionato senza alcun sussulto l’accostamento fatto dai suoi studenti tra le leggi razziali del 1938 e il decreto sicurezza voluto dal Ministro dell’Interno.
Dimenticati questi prodi, ora è il turno della capitana Rackete, novella Antigone che si pone contro la inumana legge della polis voluta dal Capitano crudele, in modo che i 42 migranti a bordo della nave da lei condotta vengano sbarcati.
Il cuore, soprattutto, contro la legge. Anima e core. Lasciamoli sbarcare tutti, ci sono infatti leggi superiori ai decreti governativi, a una ben precisa volontà politica di ridurre l’immigrazione clandestina, e sono i decreti che Gad Lerner, Roberto Saviano e Gino Strada conoscono assai bene. Sono incisi nei loro cuori di combattenti per la Giustizia.
Sono costoro i difensori dell’Umanità, contro le fascistissime proibizioni, la politica spietata dei truci. L’Umanità, di cui Carola Rackete è un alto e luminoso esempio, non conosce altro che se stessa contro ogni freddo calcolo, ogni altra razionale considerazione. Chi tutela l’Umanità, di cui i migranti oggi sono il suggello è filantropo, amante dell’uomo, come George Soros, anche lui difeso recentemente da Gad Lerner. Soros il faccendiere demiurgo dal nome palindromico per il quale il futuro prevede un mondo senza confini in cui predominerà un meticciato armonioso e rigoglioso e al cui scopo ha devoluto la parte più consistente della sua stratosferica fortuna, alla Open Society Foundations, la galassia di ong che promuovono i suoi ideali post-nazionali, post-identitari.
Anche Soros è un eroe. E Lerner, Saviano e altri non possono non sottoscrivere l’idea di una società appunto aperta, dove, per apertura si intende proprio che non può sussistere alcun confine, alcuna chiusura al trionfo dell’indistinto chiamato Umanità.
Non era ciò a cui pensava Karl Popper. Proprio no. Poco importa se c’è chi ha del futuro un’idea diversa, come milioni e milioni di musulmani, i quali pensano che una società veramente perfetta debba essere rigorosamente sottomessa alla sharia. E’ un dettaglio, come sono dettagli il fatto che una percentuale consistente degli immigrati clandestini finisce per delinquere non trovando qui alcun Bengodi. Tutto questo è fastidioso raschiare sulla superficie levigata di chi promuove il Bene, sempre il Bene, ad ogni costo.
Il coro delle anime belle è refrattario a ogni distinguo, a ogni rilievo, intento a comporre senza sosta una sola strofa: Fiat iustitia et pereat mundus.
I tedeschi difendono Carola e insultano i "plebei" italianiAndrea Indini - Ven, 28/06/2019
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 18331.htmlIl quotidiano Bild si schiera con la capitana della Sea Watch, attacca Salvini e definisce gli italiani "plebaglia"
Ora scende in campo pure la stampa tedesca. Nel braccio di ferro tra la Sea Watch e Matteo Salvini non poteva, infatti, mancare l'entrata a gamba tesa della solita Bild.
A questo giro, per attaccare il nostro governo, è finita per insultare tutti gli italiani. Non che sia la prima volta. Ma le parole che ha scelto per trattare l'argomento sono violentissime. Ci ha difiniti "Pöbel". Che significa, grosso modo, plebe, pleabaglia, marmaglia. E non si è limitata a questo. Nell'articolo firmato da Albert Link e Nicholas Scharlak ha anche difeso a spada tratta l'ong, che da anni ci scarica immigrati clandestini sulle nostre coste, e la capitana Carola Rackete che ha forzato il blocco del Viminale entrando illegalmente nelle acque territoriali italiane e facendo carta straccia delle nostre leggi.
La Sea Watch è un'organizzazione non governativa tedesca con sede a Berlino e ad Amburgo. La stessa comandante è tedesca. Eppure la cancelliera Angela Merkel si è guardata bene dall'intervenire in questo durissimo attacco al nostro Paese. Solo il ministro dell'Interno Horst Seehofer è intervenuto. Ma lo ha fatto per mettere a tacere quei sindaci progressisti che si erano offerti di ospitare i 43 immigrati clandestini caricati a bordo della nave guidata dalla Rackete. Non una parola è stata spesa per condannare la forzatura del blocco né un solo minuto è stato speso, a livello europeo, per cercare di risolvere la situazione. E, mentre lo stallo continua, ci troviamo pure a doverci sorbire le invettive della Bild. Nell'articolo Pöbel-Attacke gegen deutsche Kapitänin (L'attacco della plebaglia alla capitana tedesca) il quotidiano se la prende, in primis, con Salvini accusandolo di stare tanto sui social e di lavorare poco e lo accusa di attaccare i migranti per ottenere il consenso degli italiani.
Di per sé l'articolo della Bild è un riassunto dell'estenuante braccio di ferro a cui la Rackete sta obbligando il governo italiano. Ovviamente, non si tratta di un resoconto oggettivo. Basti pensare che le fonti a cui attinge il quotidiano tedesco sono Repubblica e Roberto Saviano. Dei reati commessi dal capitano della Sea Watch 3 non c'è la benché minima ombra. Anzi, arriva addirittura a incensarla per il suo impegno in mare. E nel farlo ricorda i motivi che l'hanno spinta a farlo: "Sono bianca, tedesca, nata in un Paese ricco e con il passaporto giusto. Quando me ne sono resa conto, ho sentito l'obbligo morale di aiutare chi non aveva le mie stesse opportunità". Per i due giornalisti tedeschi, che non hanno mancato di criticare Salvini per "la linea dura contro i rifugiati" e "la chiusura dei porti alle navi di soccorso", le sue ragioni (come anche quelle della stessa ong) vanno prese sul serio e difese.
Dal canto suo Salvini ha risposto a questo attacco verbale con una emoticon su Twitter. E ha invitato i tedeschi a riprendersi le loro Ong e a lasciar in pace l'Italia e gli italiani. Resta nero su bianco quel "Pöbel" nel titolo. Un termine a dir poco dispregiativo che dovrebbe indignare anche quei progressisti italiani che in questi giorni si sono schierati al fianco della capitana tedesca. Da Berlino ci vedono come della "plebablia", ma sono loro le vere canaglie che ancora una volta ci stanno scaricando addosso un'emergenza tutta europea e lo stanno facendo infrangendo un'infinità di leggi (italiane e internazionali).
Gino Strada difende Sea Watch: "Resistono ai criminali politici"Sergio Rame - Ven, 28/06/2019
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 18346.html Anche Gino Strada difende la capitana e torna ad attaccare Salvini: "Bisogna far piazza pulita di questo coacervo di fascisti e coglioni"
Alla festa per i 25 anni di Emergency vanno in scena ancora una volta gli insulti. È, infatti, bastato mettere un microfono davanti a Gino Strada per farlo iniziare ad attaccare a testa bassa Matteo Salvini.
"La soluzione è fare piazza pulita di questo coacervo di fascisti e coglioni", tuona il fondatore dell'associazione umanitaria (guarda il video) prendendo apertamente le difese di Carola Rackete, il capitano della Sea Watch 3 che infrangendo il blocco del Viminale ha portato la nave carica di immigrati clandestini davanti al porto di Lampedusa.
Per festeggiare i suoi 25 anni di impegno Emergency torna nella città dove è nata, Milano, in una tre giorni all'insegna dell'hashtag "di guerra e di pace. "Da 25 anni Emergency mette in pratica un'idea molto semplice: cura chiunque ne abbia bisogno - spiega Strada - nulla di eroico, è il nostro dovere, la nostra resistenza: mettere in pratica, ogni giorno, in tutti i nostri progetti, i diritti umani. È questo il nostro contributo, che ci ha portato a curare oltre 10 milioni di persone. E sarà anche una goccia nell'oceano, però è una bella goccia". Il volto umanitario dell'associazione nasconde, tuttavia, quello più politico. E basta stare ad ascoltare il fondatore per capirlo.
Il focus è ovviamente l'emergenze immigrazione e la lotta che Salvini ha messo in campo contro le ong che operano nel Mediterraneo. "Non è stato lui a cominciare, ma il suo predecessore Marco Minniti", attacca condannando sia il respingimento dei migranti ("È un atto disumano") sia "la politica di criminalizzare le ong". Ovviamente, nella vulgata di Strada non c'è spazio per la verità. E così non parla degli interessi (anche economici) legati al business dell'immigrazione né ai pericolosi contatti con i trafficanti di esseri umani. Né, tantomeno, ammette che da quando i porti italiani sono stati chiusi sono sì dimunuiti gli sbarchi, ma sono soprattutto diminuiti i morti in mare.
Nel suo intervento Strada trova ovviamente l'occasione per dare il proprio sostegno alla Rackete (guarda il video). "Il capitano e tutto l'equipaggio della Sea Watch hanno tutta la mia completa solidarietà", spiega. Anche sul caso della nave dell'ong tedesca, non gli interessa che per arrivare fino a Lampedusa il comandante ha infranto svariate leggi. Anzi, dice pure che "stanno resistendo contro dei criminali politici" che andrebbero addirittura "perseguiti per legge".
NOTA AGGIUNTIVA SU STRADA GINONiram Ferretti
30 giugno 2019
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063Lo stalinista Gino Strada, chirurgo miliardario con una predilezione spiccata nell'amorevole difesa di criminali dediti al genocidio, come Omar Bashir in Darfur, ci dice che bisogna fare "piazza pulita" di gente come Salvini e dei suoi compagni "fascisti".
Ha ragione da vendere Strada, è un metodo efficace e risolutivo. Lenin lo inaugurò in Russia quando prese il potere. Si trattava del terrore catartico, in virtù del quale i "parassiti" borghesi sarebbero stati tolti di mezzo. Stalin, che gli succedette, portò il metodo alle sue estreme conseguenze.
Per lo stalinista Strada diventato miliardario in virtù del grande flusso di "picciuli" versati a Emergency, una parte della cui provenienza è ignota (chi sono le "autorità pubbliche estere" che inviano una cospicua parte dei fondi?), l'Italia, ma non solo, dovrebbe accogliere incondizionatamente i migranti. Non importa chi essi siano, da dove vengano, quanti siano, l'importante è accoglierli in quanto bisognosi. Se non lo si fa si è fascisti.
Il fatto che, una volta accolti una parte di loro non si voglia integrare, o non riesca a trovare lavoro, o non voglia trovare lavoro, o sia sfruttata, tutto questo è irrilevante. Per l'amico di Omar Bashar che, nel 2009, indignato dal fatto che la Corte Internazionale dell'Aia avesse spiccato un mandato di cattura nei confronti di Bashar ma non di Ehud Olmert per i civili morti a Gaza, l'Occidente è il male e il bene può solo venire da un terzomondo mitizzato, fatto di poveri umiliati, innocenti e buoni.
Edward Luttwak qualche anno fa, di lui ebbe a dire,
“In Italia ci sono persone che sono in estrema povertà, in estremo disagio e in estremo pericolo, ma Strada non è mai andato da loro. E’ andato in Afghanistan. Se tu vai a Palmi o a Canicattì o a Voghera, la stampa non ti segue, devi andare in Afghanistan perché in Calabria non è chic".
No, non lo è, e soprattutto no è terzomondo, non è il luogo dell'innocenza profanato dall'imperialismo e dal colonialismo bianco. Dai "fascisti", soprattutto quelli che non vogliono che l'Europa diventi una colonia africana o islamica.
Strada insulta ancora: "Salvini e i suoi non hanno abbastanza neuroni"Giorgia Baroncini - Mar, 02/07/2019
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... h8vLE0PKAg Il fondatore di Emergency torna ad attaccare il vicepremier leghista: "Non hanno una strategia. In tanti hanno perso la ragione"
"Non credo che Salvini e i suoi abbiano una strategia: tra tutta quella compagine se si vuol mettere insieme un ragionamento bisogna fare una strage di cervelli.
Non hanno gli strumenti, non hanno abbastanza neuroni". Così Gino Strada si è scagliato contro il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, durante la presentazione della Smemoranda 2020 a Milano.
"Per 25 anni la politica ci ha accusati di fare politica", ha detto commentando gli attacchi della destra alle Ong, a cui il diario quest'anno dedica un'apposita sezione. Riferimenti alla vicenda della Sea Watch che fanno tornare in mente l'attacco di pochi giorni fa da parte dello stesso Strada a Salvini.
"Sea Watch ha tutta la mia solidarietà perché ha fatto ciò che è giusto - ha ribadito -. Sappiamo già che dall'indagine non uscirà niente e sarebbe meglio che questi 'indagatori' indaghino sui soldi della Lega, sulla corruzione e sulla mafia. I fascisti vorrebbero che le cose andassero diversamente, ma poi le accuse anche in tribunale si smontano".
"Mi preoccupa che questa mentalità volgare, banale, ignorante, egoista, non venga contrastata sufficientemente sul piano culturale", ha continuato nel corso dell'incontro a Casa Emergency. "Bisogna smettere di dire che gli italiani sono i 60 milioni di bambini di Salvini: se si continua a parlare di Salvini, Salvini, Salvini, alla fine la gente penserà che in Italia c'è solo lui".
"Da medico non riesco a pensare a una mutazione genetica che da un anno e mezzo coinvolge milioni di persone. Non bisogna chiedersi come la Lega abbia fatto a prendere tutti quei voti, ma come è successo che in tanti hanno perso la ragione", ha aggiunto dal palco dove anche Roberto Saviano ha attaccato poco dopo il vicempremier leghista.
Don Biancalani contro Salvini: "Spero che questo governo cada al più presto"Costanza Tosi - Gio, 27/06/2019
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 17734.htmlIl taglio dei fondi per l'accoglienza contenuto nel decreto sicurezza bis risveglia la rabbia del prete anti-salvini: "senza soldi le cooperative non potranno più accogliere"
Senza soldi non si accoglie, parola di prete. Parola di don Biancalani, il parrocco della chiesa di Santa Maria Maggiore di Pistoia.
Lui è stato uno dei primi preti anti Salvini e di questo ne va fiero. Altro che amore fraterno, per don Biancalani Matteo Salvini è il male. “È disumano, l’accoglienza è un dovere, lo dice il Vangelo di Nostro Signore che proprio Salvini fa vedere senza vergogna.” Lo stesso Vangelo che parla di amore “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Peccato che il don non ami molto Salvini tanto da augurargli di rimanere in mare aperto con un gommone pronto ad affondare.
Ma la missione di Don Biancalani è quella di difendere l’accoglienza: “I soldi sono troppo pochi, non si può fare nulla. I ragazzi non possono fare neanche dei percorsi di integrazione. È dura andare avanti così", afferma il prete. Ma i preti non sono nuovi a questo tipo di esclamazioni, a darne conferma è anche un famoso detto: “Senza soldi non si cantano messe.” Insomma, chi è riuscito a vivere grazie all’accoglienza non ci sta più alla chiusura del rubinetto voluto dal ministro Salvini.
Ma i motivi per attaccare il capo del Viminale sono tanti. E non solo i porti chiusi. Tutto è iniziato quando due anni fa, la prefettura di Pistoia, fece chiudere il centro di accoglienza di don Biancalani. Il motivo? Troppi problemi alla struttura, mancava la sicurezza. Secondo i vigili del fuoco, che fecero una lunga e attenta ispezione, la struttura non era idonea ad ospitare gli immigrati e a rischio incendio. E da quel giorno don Biancalani afferma di essere “perseguitato”. Per un normale controllo ministeriale.
Ma il prete va contro le leggi pur di “ospitare chi ha bisogno di aiuto”. Negli stessi spazi ritenuti “non idonei” dalla Prefettura don Biancalani continua ad ospitare. Decine i migranti ospiti nella struttura “abusiva”. Lì non ci potrebbero stare, ma ci stanno. Eccome. Bivaccano tutto il giorno. L’unico svago è il biliardino, per il resto bastano i cellulari e la connessione ad internet. Molti non hanno un lavoro e i documenti in regola ma il prete li protegge, anche andando contro la legge. Dopotutto “l’integrazione è un processo lungo e costoso” sostiene don Biancalani che trova il decreto sicurezza bis, da poco approvato dal Consiglio dei Ministri, “un’assurdità”. E aggiunge “Il taglio dei fondi destinati alle strutture che accolgono metterà a dura prova le cooperative. Senza soldi non potranno più accogliere.” Ma non lo facevano solo per “amore del prossimo”?
Lo stesso amore che spinse il prete dell’accoglienza a portare i migranti del suo centro a fare il bagno in piscina. La foto degli immigrati sorridenti e sfottenti fece il giro del web indignando. “Ecco come vengono spesi i soldi dell’accoglienza” dicevano in molti. Ma il prete, visto le alte temperature fuori stagione, è pronto al bis: “Penso di portarli nuovamente.” Sì, ma con quali soldi? “Vedremo...” Sicuramente questa volta non saranno quelli dello Stato. Troppo pochi da poter sperperare così, ci sarebbe altro a cui pensare, magari a mettere a norma la struttura fuorilegge.
VIENI AVANTI...Niram Ferretti
29 giugno 2019
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063 Nella faccenda della Sea Watch non poteva mancare Lui, il cabarettista partenopeo noto per i plagi, Roberto Saviano.
Ascoltiamolo.
"Grazie Carola - scrive sui social - per aver messo il tuo corpo in questa battaglia di civiltà". "Carola, hai obbedito alla legge degli Uomini gli stessi Uomini che più di 70 anni fa seppero scacciare nel buco nero della storia quelli che oggi rialzano la testa".
Claro no?
Lui, il guru di La Repubblica e "Carola" (notare il confidenziale) appartengono all'Umanità, come i 42 migranti della Sea Watch. Salvini non è umano, ed è un erede di Salò.
D'altronde poco tempo fa l'Espresso del gruppo De Benedetti, pubblicava una foto di un migrante e di Salvini con il titolo preso da Vittorini, "Uomini e no", dove il sostantivo si trovava sotto la faccia del migrante e l'avverbio di negazione sotto la faccia di Salvini.
Presto, speriamo presto, di vederlo questo cabotin di provincia dall'orrenda prosa che trasuda retorica e demagogia, davati al tribunale dove dovrà rispondere di diffamazione nei confronti del Ministro dell'Interno, da lui accusato, in uno dei suoi guizzanti momenti di onnipotenza, "Ministro della malavita".
Per plagio è già stato condannato.
Amnesty, Noury: "Carola ha fatto benissimo, siamo con lei"https://www.youtube.com/watch?v=Z5Ph8GW ... ture=shareAccoglienza e ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanitàviewtopic.php?f=196&t=2420