Cuà on studio intaresànte de Remo Bracchi so le
Convergenze e discrepanze lessicali tra Valtellina e Rezia
La lettura quasi in contemporanea di due recenti raccolte dedicate rispettivamente la prima al
lessico di un territorio posto entro il confine italiano (S. Scuffi, Il dizionario del brì’ di Samólaco,
inedito) e la seconda oltre frontiera (A. Decurtins, Niev vocabulari romontsch sursilvan-tudestg,
Chur 2001, citato qui con la sigla NVR) ha dato occasione a un confronto tra le due varietà dialettali
direttamente sottoposte al vaglio e,
per estensione di campo, tra quelle contermini, con particolare
riferimento al patrimonio lessicale che più da vicino riflette la cultura alpina nel suo imprescindibile
legame con l’ambiente, che ne ha favorito il sorgere e ne ha di età in età accompagnato il crescere.
La vita in montagna è ridotta all’essenziale e le innovazioni risultano difficili e lente. Il lessico, che
ne riprende i passi, procede in modo cadenzato, rivelando il desiderio di un consolidamento sicuro,
prima di muoversi alla volta di ogni tappa successiva.
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