Re: Africani che uccidono, stuprano, derubano gli italiani
Inviato: mar ago 02, 2022 7:59 pm
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Panico a Treviso, conficca la penna sul collo del medico: l'immigrato pretende lo status di rifugiato
Secolo d'Italia
domenica 26 maggio 2019
https://www.secoloditalia.it/2019/05/pa ... -rifugiato
Si è scatenato il panico a Treviso: e tutto a causa di un immigrato nigeriano determinato ad ottenere dagli uffici competenti lo status di rifugiato, anche a costo di estorcerlo con la forza; anche a costo di minacciare fisicamente lo psichiatra incaricato della pratica con la sua richiesta…
Choc a Treviso, l’immigrato africano vuole a tutti i costi ottenere lo status di rifugiato
Già, perché questo è quanto sarebbe accaduto in base a quanto ricostruito dai quotidiani locali che, nel riferire di un aggressione compiuta da uno straniero ai danni di un medico nell’esercizio delle sue funzioni, hanno raccontato di un’irruzione violenta in uno studio medico compiuta da un giovane nigeriano che, come riferisce Il Giornale che, tra gli altri siti in queste ore, dà conto della vicenda, «dopo essersi visto negare la protezione internazionale dalla commissione territoriale di competenza, in preda alla furia, ha lasciato l’edificio per dirigersi spedito verso il centro di salute mentale di via Venier», dove era convinto che avrebbe trovato lo stesso psichiatra che conosceva e che lo aveva seguito fino a quel momento. Solo che, fatta irruzione nella stanza e resosi conto che il medico non era lo stesso, lo straniero ha aggredito il dottore e, tenendogli una penna conficcata sul collo, lo ha costretto a seguirlo fin dentro gli uffici della commissione dove si sarebbe dovuto esaminare la sua richiesta di protezione internazionale.
Conficca una penna sul collo del medico e lo costringe a seguirlo negli uffici per i rifugiati
Come scrive Il Giornale a riguardo, infatti, «il soggetto era convinto di riuscire ad ottenere il diritto all’accoglienza grazie ai suoi problemi psichiatrici». Invece, pur costretto ad assecondare il nigeriano, quando il medico si è presentato nelle stanze della commissione ha immediatamente fatto capire che la situazione stava degenerando tanto che, di lì a poco, è scattato l’allarme e sono intervenuti tempestivamente gli agenti della questura di Treviso che, prima hanno provveduto a far calmare l’extracomunitario riportandolo a miti pretese, poi, approfittando di un attimo di distrazione dell’uomo, sono riusciti a bloccarlo e a liberare il medico. Condotto in questura, il nigeriano è stato trovato privo di documenti e identificato: e proprio lì peraltro è venuto fuori che il suo è un nome già noto alle forze dell’ordine. Per il momento, comunque, accusato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, il nigeriano se l’è cavata con una denuncia anche se, per quanto riguarda l’aggressione al medico, lo psichiatra non ha presentato un esposto contro lo straniero
Sabotaggio sui binari della Milano-Lecco-Sondrio: c'è un indagato
DANIELE DE SALVO
Lecco, 15 agosto 2019
https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/l ... zaJO0qOJV0
Un clochard nigeriano di 25 anni è stato sorpreso a sabotare uno scambio ferroviario all’altezza della stazione di Lecco Maggianico. L’accusa per lui è pesante: attentato alla sicurezza dei trasporti.
A notare il giovane senza fissa dimora straniero mentre spostava il deviatoio dello scalo cittadino secondario, da cui passano sia i treni della linea regionale Milano – Lecco – Sondrio – Tirano, sia della suburbana S8 Milano – Lecco via Carnate, sia della Lecco – Brescia, è stato un ferroviere in servizio che lo ha visto mentre si aggirava senza motivo lungo la massicciata per poi accorgersi che il dispositivo di connessione tra i binari era stato manomesso.
Il colpevole o presunto tale inizialmente è riuscito a scappare, salvo poi essere però identificato, rintracciato e bloccato dagli agenti della Polfer a cui si è immediatamente rivolto l’addetto di Rfi per denunciare quanto accaduto e che lo ha anche riconosciuto attraverso le foto segnaletiche dei possibili sospettati.
L’episodio si è verificato nelle scorse settimane, ma la notizia, nonostante il massimo riserbo di investigatori e inquirenti, è trapelata solo ieri. Il 25enne dell’Africa centro occidentale, in Italia senza regolare permesso di soggiorno, è stato denunciato pure per furto: è stato infatti immortalato rubare diversi oggetti dalle telecamere del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso della stazione di Maggianico. In particolare avrebbe fatto sparire alcuni lettori di codici a barre dagli uffici amministrativi annessi allo scalo merci. Dai primi accertamenti sembra comunque escluso che sia stato lui nei mesi scorsi a sabotare ripetutamente la linea Lecco – Sondrio, incastrando sassi e mattoni a più riprese negli scambi tra i binari in prossimità delle stazioni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Olcio e Lierna, fortunatamente senza poter scatenare deragliamenti ma solo qualche disagio alla circolazione dei convogli, anche perché altrimenti sarebbe stato arrestato o colpito da provvedimenti restrittivi e non sarebbe stato certo lasciato a piede libero.
Tra quello che avrebbe combinato lui e gli altri episodi, che paiono semmai azioni pianificate si sospetta dagli anarchici proprio come per gli incendi sulla linea dell’’alta velocità a Firenze, non sussisterebbe quindi alcun collegamento.
Panico a Treviso, conficca la penna sul collo del medico: l'immigrato pretende lo status di rifugiato
Secolo d'Italia
domenica 26 maggio 2019
https://www.secoloditalia.it/2019/05/pa ... -rifugiato
Si è scatenato il panico a Treviso: e tutto a causa di un immigrato nigeriano determinato ad ottenere dagli uffici competenti lo status di rifugiato, anche a costo di estorcerlo con la forza; anche a costo di minacciare fisicamente lo psichiatra incaricato della pratica con la sua richiesta…
Choc a Treviso, l’immigrato africano vuole a tutti i costi ottenere lo status di rifugiato
Già, perché questo è quanto sarebbe accaduto in base a quanto ricostruito dai quotidiani locali che, nel riferire di un aggressione compiuta da uno straniero ai danni di un medico nell’esercizio delle sue funzioni, hanno raccontato di un’irruzione violenta in uno studio medico compiuta da un giovane nigeriano che, come riferisce Il Giornale che, tra gli altri siti in queste ore, dà conto della vicenda, «dopo essersi visto negare la protezione internazionale dalla commissione territoriale di competenza, in preda alla furia, ha lasciato l’edificio per dirigersi spedito verso il centro di salute mentale di via Venier», dove era convinto che avrebbe trovato lo stesso psichiatra che conosceva e che lo aveva seguito fino a quel momento. Solo che, fatta irruzione nella stanza e resosi conto che il medico non era lo stesso, lo straniero ha aggredito il dottore e, tenendogli una penna conficcata sul collo, lo ha costretto a seguirlo fin dentro gli uffici della commissione dove si sarebbe dovuto esaminare la sua richiesta di protezione internazionale.
Conficca una penna sul collo del medico e lo costringe a seguirlo negli uffici per i rifugiati
Come scrive Il Giornale a riguardo, infatti, «il soggetto era convinto di riuscire ad ottenere il diritto all’accoglienza grazie ai suoi problemi psichiatrici». Invece, pur costretto ad assecondare il nigeriano, quando il medico si è presentato nelle stanze della commissione ha immediatamente fatto capire che la situazione stava degenerando tanto che, di lì a poco, è scattato l’allarme e sono intervenuti tempestivamente gli agenti della questura di Treviso che, prima hanno provveduto a far calmare l’extracomunitario riportandolo a miti pretese, poi, approfittando di un attimo di distrazione dell’uomo, sono riusciti a bloccarlo e a liberare il medico. Condotto in questura, il nigeriano è stato trovato privo di documenti e identificato: e proprio lì peraltro è venuto fuori che il suo è un nome già noto alle forze dell’ordine. Per il momento, comunque, accusato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, il nigeriano se l’è cavata con una denuncia anche se, per quanto riguarda l’aggressione al medico, lo psichiatra non ha presentato un esposto contro lo straniero
Sabotaggio sui binari della Milano-Lecco-Sondrio: c'è un indagato
DANIELE DE SALVO
Lecco, 15 agosto 2019
https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/l ... zaJO0qOJV0
Un clochard nigeriano di 25 anni è stato sorpreso a sabotare uno scambio ferroviario all’altezza della stazione di Lecco Maggianico. L’accusa per lui è pesante: attentato alla sicurezza dei trasporti.
A notare il giovane senza fissa dimora straniero mentre spostava il deviatoio dello scalo cittadino secondario, da cui passano sia i treni della linea regionale Milano – Lecco – Sondrio – Tirano, sia della suburbana S8 Milano – Lecco via Carnate, sia della Lecco – Brescia, è stato un ferroviere in servizio che lo ha visto mentre si aggirava senza motivo lungo la massicciata per poi accorgersi che il dispositivo di connessione tra i binari era stato manomesso.
Il colpevole o presunto tale inizialmente è riuscito a scappare, salvo poi essere però identificato, rintracciato e bloccato dagli agenti della Polfer a cui si è immediatamente rivolto l’addetto di Rfi per denunciare quanto accaduto e che lo ha anche riconosciuto attraverso le foto segnaletiche dei possibili sospettati.
L’episodio si è verificato nelle scorse settimane, ma la notizia, nonostante il massimo riserbo di investigatori e inquirenti, è trapelata solo ieri. Il 25enne dell’Africa centro occidentale, in Italia senza regolare permesso di soggiorno, è stato denunciato pure per furto: è stato infatti immortalato rubare diversi oggetti dalle telecamere del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso della stazione di Maggianico. In particolare avrebbe fatto sparire alcuni lettori di codici a barre dagli uffici amministrativi annessi allo scalo merci. Dai primi accertamenti sembra comunque escluso che sia stato lui nei mesi scorsi a sabotare ripetutamente la linea Lecco – Sondrio, incastrando sassi e mattoni a più riprese negli scambi tra i binari in prossimità delle stazioni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Olcio e Lierna, fortunatamente senza poter scatenare deragliamenti ma solo qualche disagio alla circolazione dei convogli, anche perché altrimenti sarebbe stato arrestato o colpito da provvedimenti restrittivi e non sarebbe stato certo lasciato a piede libero.
Tra quello che avrebbe combinato lui e gli altri episodi, che paiono semmai azioni pianificate si sospetta dagli anarchici proprio come per gli incendi sulla linea dell’’alta velocità a Firenze, non sussisterebbe quindi alcun collegamento.