Invasione criminale della Polonia

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » mar nov 16, 2021 9:29 pm

Forza Polonia respingi questi criminali senza rispetto, con ogni mezzo!


Il Giornale demenziale.
Non è la Polonia che schiaffeggia l'Europa ma è la demenziale Europa che non tutela la Polonia e i suoi cittadini.


I lavori a dicembre: sarà lungo 180 chilometri, alto 5 metri e dotato di sensori. Merkel chiama Lukashenko
Un altro schiaffo all'Europa: la Polonia costruisce il muro

16 Novembre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1637062174


Si estenderà per 180 chilometri, sarà alto 5,5 metri e per realizzarlo «verranno utilizzate le soluzioni più moderne», telecamere e sensori. Costo totale: 366 milioni di euro. Un altro muro si alza ai confini dell'Europa, dopo il più noto e tecnologico costruito dall'Ungheria di Viktor Orbán al confine con la Serbia nel 2015, dopo quello tra Estonia e Russia, tra Turchia e Grecia, tra Turchia e Bulgaria e così via. L'ultimo annuncio arriva dalla Polonia, alle prese con la crisi dei migranti mediorientali che premono alla frontiera e che il dittatore bielorusso Aleksandr Lukashenko, protetto dallo scudo russo, usa come arma per destabilizzare l'Europa e per ottenere la fine delle sanzioni contro il suo regime. E invece proprio nel giorno in cui la Ue approva un nuovo pacchetto di sanzioni contro i responsabili (funzionari, compagnie aeree, agenzie di viaggi) dei flussi di migranti dalla Bielorussia all'Ue, Varsavia fa sapere che i lavori per il muro partiranno a dicembre. Il via libera del Parlamento era arrivato a ottobre, ma per la Polonia non c'è tempo da perdere. Si comincia fra qualche settimana per finire nella prima metà del 2022. «Gli accordi con i contraenti saranno conclusi entro il 15 dicembre», fa sapere il governo. «I lavori saranno eseguiti in parallelo da diverse società. In quattro sezioni, 24 ore al giorno su tre turni», spiega il ministro dell'Interno polacco Mariusz Kaminski.

La notizia fa il paio con il via libera, votato solo venerdì scorso, a un altro muro al confine con la Bielorussia, deciso stavolta dal Parlamento della Lettonia, l'altro Paese che con la Lituania è nel mirino della «guerra ibrida» combattuta da Lukashenko attraverso una tratta organizzata di essere umani tramite voli internazionali dal Medio Oriente. Entrambe le decisioni arrivano mentre all'interno dell'Unione europea il dibattito sul finanziamento dei muri si fa sempre più acceso. Tredici Stati europei hanno chiesto risorse alla Ue per potersi proteggere. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha spiegato una settimana fa, aprendo uno spiraglio, che è «legalmente possibile finanziare infrastrutture per la protezione dei confini dell'Unione». Ma la presidente della Commissione Ursula von der Leyen è stata chiara sul fatto che la decisione di non ergere barriere è di natura politica, una «posizione di lunga data» delle istituzioni europee.

Eppure le pressioni montano, nonostante sul tema ieri sia intervenuta anche la Cei, definendo la scelta polacca di erigere il muro «antistorica», «una sconfitta della democrazia», «un modo per non affrontare il dramma» di migliaia di persone in fuga.

Con le pressioni per il finanziamento europeo dei muri monta anche la tensione al confine tra Polonia e Bielorussia e lo sdegno per la situazione di migliaia di migranti, tra cui molti bambini, respinti dai militari e dalle forze di frontiera polacche e costretti a trascorrere ore all'addiaccio nella speranza di entrare in Europa. Da Bruxelles l'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri spiega: «Dobbiamo fare qualcosa e aiutarli. Non possono morire congelati nella foresta». Durissima anche l'analisi del presidente, Sergio Mattarella, che definisce «sconcertante» quanto avviene in più luoghi ai confini dell'Unione. «È sorprendente - ha detto il capo dello Stato dall'Università di Siena, dove si trovava per l'inaugurazione dell'anno accademico - il divario tra i grandi principi proclamati e il non tener conto della fame e del freddo cui sono esposti esseri umani ai confini dell'Unione».

Le cancellerie sono al lavoro per una de-escalation, come «hanno concordato» al telefono il leader russo Putin e il francese Macron, mentre la Lituania preme per una «no-fly zone» su Minsk «per tutti i voli che potrebbero portare migranti». Telefonata di un'ora anche tra la cancelliera Merkel e Lukashenko. E se da una parte il dittatore bielorusso nega la regia della crisi e apre all'arrivo di operatori umanitari dell'Onu, dall'altra minaccia proprio la Germania, se la Polonia non aprisse un corridoio umanitario: «Invieremo i migranti a Monaco con i nostri aerei, se necessario».

Alberto Pento
La CEI confonde la realtà e scambia per non democrazia il diritto a difendere il proprio paese e per democrazia l'invasione dei paesi altrui.
La CEI è una mostruosità umana che viola i X comandamenti.




Polonia, migranti respinti con lacrimogeni e idranti: “Ci hanno attaccato”. Russia: “Inaccettabile”. Minsk: “Avviamo indagine”
16 novembre 2021

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/1 ... e/6394638/


Lacrimogeni e idranti contro migranti accampati al confine tra Polonia e Bielorussia. La polizia di Varsavia ricorre all’uso della forza contro le migliaia di persone bloccate nella zona di confine che da settimane è ormai terra di scontro tra l’Unione europea e il governo del presidente Aleksander Lukashenko che si gioca sulla pelle delle persone in fuga da Medio Oriente e Asia centrale. Oggi, dopo il sostegno ricevuto nelle scorse ore da parte dei vertici di Bruxelles sulla legittima difesa dei confini esterni dell’Ue, l’esecutivo guidato da Mateusz Morawiecki ha usato le forze di confine per respingere i tentativi di superare le barriere da parte dei migranti. Non è chiaro se la decisione sia stata presa, come sostiene l’esecutivo, dopo il lancio di sassi da parte dei migranti al di là del filo spinato, o se lo scontro è nato come reazione all’azione della polizia che è stata condannata sia dalla Bielorussia che da Mosca.

Nelle immagini circolate si vedono chiaramente i getti d’acqua sparati contro le persone al confine, completamente bagnate, al valico di Kuznica-Bruzgi, uno dei punti d’accesso scelti da centinaia di migranti ammassati al freddo da giorni nel tentativo di entrare in Polonia. Il ministero della Difesa si è giustificato sostenendo che l’azione dei militari è stata la risposta a un “attacco” dei migranti, i quali avrebbero lanciato pietre e altri oggetti contro i soldati. E aggiungono che sono stati proprio i bielorussi a fornire loro anche anche granate assordanti. Negli scontri di oggi, un poliziotto polacco è stato gravemente ferito da un colpo di pietra alla testa, ha aggiunto su Twitter la polizia polacca, precisando che l’uomo è stato evacuato dalla zona.

Adesso, assicurano da Varsavia, la situazione è stata “pacificata”. Il portavoce della polizia, Mariusz Ciarka, ha dichiarato che i migranti avevano assaltato la barriera di separazione alla frontiera, equipaggiati con lacrimogeni forniti loro dalle forze bielorusse, lanciando sassi contro gli agenti. Questi avevano risposto con lacrimogeni e idranti e monitorato la situazione usando un drone. La portavoce della Guardia di frontiera, Anna Michalska, ha dichiarato che circa 2mila migranti si trovavano al valico e sono circa un centinaio quelli coinvolti in quello che è stato definito un “attacco alle forze polacche”.

Il ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, ha condannato l’uso di gas lacrimogeni da parte della Polonia definendolo inaccettabile, mentre la guardia di frontiera bielorussa ha annunciato che avvierà un’indagine sull’uso della forza da parte delle forze di Varsavia in territorio straniero: “Sono considerate azioni violente contro persone che sono sul territorio di un altro Paese”, ha dichiarato il portavoce bielorusso Anton Bychkovsky, citato dall’agenzia Belta. Il governo di Minsk ha poi aggiunto di essere pronto ad accogliere tutti i migranti in un centro logistico vicino al valico di frontiera di Bruzgi, come riferito dall’assistente presidenziale bielorusso nella regione di Grodno, Yuri Karayev: “Tutti i migranti potranno rimanere nel centro fino a quando la questione non sarà risolta”, ha sottolineato. Piccoli gruppi di migranti si stanno già spostando verso il centro logistico che si trova a circa 1,5 chilometri dal confine polacco ed è dotato di materassi, con circa 2mila coperte in arrivo da Minsk.


Polonia, cannoni ad acqua contro i migranti al confine con la Bielorussia
Forze di sicurezza polacche hanno usato idranti contro i migranti dal lato bielorusso del confine. Notizie non confermate parlano anche dell'uso di gas lacrimogeni. Al valico di Kuznica-Bruzgi, uno dei diversi luoghi della terra di nessuno al confine dove migliaia di migranti sono al freddo da giorni nel tentativo di entrare in Polonia, i soldati di Varsavia hanno allontanato le persone usando cannoni ad acqua.
https://video.repubblica.it/dossier/mig ... 514/402224




La battaglia dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia
Mauro Mondello
17 novembre 2021

https://www.lastampa.it/esteri/2021/11/ ... 1.40928632

L’ottavo giorno di crisi al valico di Kuznica-Bruzgi comincia con un assedio. Sul confine polacco-bielorusso, dove 3.500 persone restano a pochi passi dal sogno proibito di richiedere asilo politico sul territorio dell’Unione Europea, volano pietre, bottiglie, pezzi di legno, pale e picchetti usati per montare le tende. Vengono lanciate da un centinaio di migranti verso i militari polacchi, schierati appena dietro il muro di filo spinato che divide Bielorussia ed Europa. Sono quasi tutti giovani ragazzi iracheni che cercano di aprire un varco fra le maglie della recinzione, ma che vengono respinti dai getti dei cannoni ad acqua esplosi dalle camionette blu delle guardie di frontiera. Sembra roba da niente, ma con il termometro che nella notte è sceso 3 gradi sotto lo zero restare inzuppati significa rischiare l’assideramento. Il fragore delle sirene supera la cortina d’emergenza che dalla frontiera e verso l’interno nessuno può superare in territorio polacco. Sono le ambulanze che trasportano i militari feriti dagli scontri, alla fine saranno sette in tutto, fra cui uno grave, ma fuori pericolo, con il cranio fratturato. Mentre i convogli si allontano verso l’ospedale di Bialystok salgono in cielo colonne di fumo grigiastre, le ultime tracce dei fuochi di bivacco notturni accesi dai migranti nell’ennesima notte passata nel cuore della regione orientale della Podlachia. Si spandono in direzione degli elicotteri che pattugliano la linea di frontiera e che ancora ieri hanno contribuito al respingimento di altre 224 persone, con cinque arresti e 29 decreti di espulsione immediata dal Paese. «Non ne abbiamo intenzione ma, se necessario, saremo pronti a utilizzare le armi», ha dichiarato in conferenza stampa la portavoce delle guardie di frontiera polacche, Anna Michalska, secondo cui tra i gruppi di migranti ci sarebbero anche ufficiali bielorussi in abiti civili, fra i principali responsabili nel coordinamento dell’attacco di ieri. Di parere opposto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, per il quale l’esercito polacco, usando gas lacrimogeni e cannoni ad acqua contro i migranti, ha violato le norme del diritto umanitario internazionale. Lavrov, inoltre, ha nuovamente rigettato le accuse contro la Russia riguardo al coinvolgimento di Mosca nella crisi migratoria. Dopo il primo contatto di lunedì il dittatore Lukashenko, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa bielorussa Belta, avrà un secondo colloquio telefonico con Angela Merkel nel corso di questa settimana, per approfondire la posizione europea sulla proposta di Minsk per risolvere la crisi. L’ipotesi di apertura di un tavolo arriva subito dopo l’approvazione da parte dell’Ue di nuove sanzioni contro la Bielorussia e mentre comincia a delinearsi il progetto dei voli di rimpatrio che dovrebbero far rientrare i migranti, su base volontaria, verso Baghdad. «Stiamo lavorando per questo con le autorità bielorusse», ha affermato il console iracheno per Russia e Bielorussia, Majid al-Kinani, che ha annunciato il primo viaggio di evacuazione per giovedì. Finora sarebbero circa 200 gli iracheni già a Minsk registratisi per ritornare a casa, con molti altri al confine che avrebbero espresso la volontà di essere rimpatriati ma che, secondo al-Kinani, sarebbero al momento bloccati dalle autorità bielorusse, che non permettono ai migranti di rientrare verso la capitale.

Per scongiurare nuove partenze il capo della polizia federale tedesca Dieter Romann ha inviato ieri un messaggio trasmesso in diretta sulla televisione curdo-irachena RUDAW TV, spiegando che «il confine polacco è e rimarrà chiuso».

Continua la discussione diplomatica sulla possibilità che Lituania, Lettonia e Polonia richiedano l’attivazione dell’articolo numero 4 del trattato Nato, che prevede consultazioni in caso di minaccia all’integrità territoriale, all’indipendenza politica o alla sicurezza di un Paese membro. «Se la situazione dovesse degenerare, è possibile che vengano chiusi ulteriori valichi di frontiera con la Bielorussia - ha annunciato martedì a Tvp, la televisione di stato polacca, Marcin Przydacz, vice capo del Ministero degli Affari Esteri - che ha poi espresso la speranza che la Polonia non debba utilizza-re l’art. 4 del Trattato Nord Atlantico. «Spero non sia necessario, ma è una delle opzioni sul tavolo qualora la situazione dovesse peggiorare». Le dichiarazioni di Przydacz fanno il paio con quelle del ministro della Difesa Mariusz Błaszczak, che ringraziando i soldati impegnati alla frontiera ha annunciato premi in denaro per i militari polacchi che stanno gestendo la crisi. Appena lunedì scorso, d’altronde, Adam Glapiński, il presidente della Narodowy Bank Polski, la banca centrale della Polonia, aveva comunicato la decisione di emettere una serie di monete e banconote commemorative dedicate alla difesa del confine orientale polacco, un ulteriore segnale di come il governo nazionali-sta guidato da Mateusz Morawiecki si stia impegnando a fondo per trasformare la crisi in una prova di forza nei confronti dell'Unione Europea e in un enorme spot elettorale sul fronte interno.



La Finlandia avverte che potrebbe chiudere le frontiere a causa della minaccia di una guerra ibrida illegale da parte dei migranti
17 novembre 2021

https://www.islamnograzie.com/la-finlan ... -migranti/

Il governo finlandese ha annunciato che potrebbe sigillare i suoi confini nel caso in cui fosse sottoposto allo stesso tipo di guerra ibrida che la Bielorussia è accusata di condurre contro la Polonia e gli Stati baltici.

Parlando con il giornale svedese Yle la scorsa settimana, il ministro dell’Interno finlandese Maria Ohisalo ha detto che non esiterà a chiudere i confini del paese se il suo fianco orientale inizierà a sperimentare lo stesso tipo di pressione migratoria che Polonia, Lettonia e Lituania stanno vivendo attualmente.

“È abbastanza chiaro che si tratta di un impatto ibrido. La Bielorussia sta cercando di dividere i paesi dell’UE e allo stesso tempo di farli violare le convenzioni internazionali”, ha detto Ohisalo, riferendosi alla crisi dei migranti lungo il confine nord-orientale dell’Unione europea, iniziata a settembre dopo che il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko ha attirato migliaia di migranti mediorientali nella regione con viaggi senza visto.

Il ministro dell’Interno finlandese Maria Ohisalo parla con i media mentre arriva per una riunione dei ministri della giustizia e degli interni dell’UE presso l’edificio del Consiglio europeo a Bruxelles, martedì 31 agosto 2021. I ministri dell’Unione europea si incontrano martedì per discutere dell’Afghanistan e delle questioni migratorie. (AP Photo/Virginia Mayo)

Storicamente, i migranti hanno già usato il confine orientale della Finlandia con la Russia come punto di ingresso nell’Unione europea. Tuttavia, a causa del terreno rigido e del freddo, la cosiddetta “rotta artica” non è mai stata così popolare come i Balcani, il Mediterraneo (ovest, est, centrale) o ora le rotte baltiche.

Ohisalo ha anche parlato della necessità di una politica dinamica per affrontare rapidamente le sfide irregolari.

“Possiamo chiudere i nostri confini se siamo esposti a qualcosa come [la guerra ibrida]”, ha iniziato. “In effetti, abbiamo già chiuso le frontiere in situazioni eccezionali, come durante la pandemia. Allo stesso tempo, naturalmente, bisogna essere consapevoli del fatto che non possiamo pattugliare ogni singolo metro del lungo confine con la Russia. In tal caso, è necessario l’aiuto di metodi di monitoraggio elettronico”.

Il ministro dell’Interno ha affermato che la Finlandia tratterà i richiedenti asilo caso per caso e ha affermato che le persone vulnerabili dovrebbero ricevere protezione, ma ha anche affermato che i migranti ammassati al confine polacco-bielorusso vengono utilizzati da Lukashenko come armi contro l’Unione europea.

L’ottimismo di Ohisalo sul fatto che il fianco orientale della Finlandia possa essere adeguatamente protetto da un’ondata migratoria non è esattamente condiviso dal suo collega Mikko Lehmus, che dirige il Centro di analisi della situazione e dei rischi presso il quartier generale della guardia di frontiera. Secondo Lehmus, i migranti sono già arrivati in Finlandia attraverso la Bielorussia.

“C’è già stato qualche movimento secondario di persone dalla Bielorussia in una certa misura … Circa 30 persone sono già arrivate, sono note per essere arrivate per la prima volta in Polonia, Lettonia o Lituania dalla Bielorussia”, ha detto Lehmus al quotidiano finlandese Ilta Sanomat

“La Finlandia ha una lunga frontiera esterna dell’UE. Deve essere chiaro a tutti che non può essere recintato in modo completo o coperto da altri dispositivi di ostacolo “, ha aggiunto Lehmus.

Lunedì, l’UE ha accettato di schiaffeggiare la Bielorussia con un nuovo ciclo di sanzioni che colpirà “tutti coloro che sono coinvolti” nel facilitare il trasporto di migranti al confine orientale del blocco con la Bielorussia. Sebbene i funzionari non abbiano ancora rilasciato un elenco di sanzioni, gli obiettivi includono compagnie aeree, agenti di viaggio e altre entità come imprese, funzionari governativi e privati che si ritiene siano stati coinvolti nell’ingegneria della crisi.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » mer nov 17, 2021 7:23 pm

"5.000 migranti oggi saranno 5 milioni domani"
Giulio Meotti
17 novembre 2021

https://meotti.substack.com/p/5000-oggi ... oni-domani

Di fronte alla crisi migratoria senza precedenti che il regime di Alexander Lukashenko è accusato di aver orchestrato, la Polonia si barrica. Varsavia inizierà la costruzione di un muro lungo il confine. 180 chilometri, la metà della lunghezza totale, racconta oggi L’Express. Muri sono eretti a Melilla e Ceuta, le uniche frontiere dell'Unione Europea con l'Africa. La città di Calais è delimitata da diverse separazioni. Quella tra Ungheria e Serbia si estende per 175 chilometri e con la Croazia su due sezioni di 38 e 78 km. Se l'Ungheria non ha costruito un muro più lungo con la Croazia è perché il resto del confine è segnato dalla Drava, fiume difficile da attraversare. A metà agosto, il governo greco ha annunciato di aver completato un muro lungo 40 chilometri al confine turco. A settembre, la Lituania ha avviato la costruzione di una barriera al confine con la Bielorussia. Intanto la Polonia avverte che la crisi al confine “durerà mesi”.

Ne parlo in un podcast per la newsletter con Henryk Broder, uno dei più celebri giornalisti tedeschi, figlio di sopravvissuti all’Olocausto, prima al settimanale Der Spiegel e oggi al quotidiano Die Welt. Nel 2006, Broder ha pubblicato in italiano Evviva! Ci arrendiamo…

Cosa vogliono i tedeschi sulla Polonia?

Nessuno lo sa. Non abbiamo un governo e Angela Merkel sta gestendo l’ordinario. Siamo in un limbo. Non vogliono forse ripetere il 2015, ma siamo in una situazione di guerra. ‘Open borders’ è la vacca sacra dell’Europa. Ci sono ogni giorno ingressi illegali in Europa e se io e te facessimo qualcosa di illegale andremmo incontro a conseguenze legali. Varcare illegalmente un confine invece non comporta niente.

Perché i confini aperti sono la ‘vacca sacra’ dell’Unione Europea?

Non lo so. Ci sono muri in Serbia, Grecia, Croazia, Bulgaria, Ungheria, Spagna, Balcani. E sono stati finanziati dalla UE. A Bruxelles sanno, o forse temono, che l’Unione Europea si stia disintegrando, perché è stata incapace di risolvere un solo problema. Così hanno scelto una narrativa: ‘open borders’. Quando non esistono nella realtà open borders. Ogni volta che torno in Germania, dall’Islanda, da Israele, dagli Stati Uniti, devono fare un controllo. Certo, non c’è un confine fra Francia e Germania, ma l’idea che non debba esserci un confine esterno in Polonia è la strada per il suicidio.

Ti risponderebbero che non c’è problema a far entrare 5.000 persone ammassate al confine polacco.

Anche un mio collega molto intelligente alla Welt, che ha passato anni in carcere in Turchia, pensa questo. 5.000 non è molto e possono essere assorbiti. Ma 5.000 possono diventare 5 milioni. Tanti altri rifugiati partiranno se la Germania dimostrerà di volerli accogliere. I primi 5.000 non saranno gli ultimi 5.000. I tedeschi pensano di vivere nelle nuvole, nei sogni, ma sono dentro a un incubo. Solo uno stupido può pensare che se li lasciamo entrare i migranti penseranno ‘OK, missione compiuta, basta’. In Europa parlano di ‘redistribuzione’, come se i migranti fossero bottiglie d’acqua. Ma i migranti non vogliono essere ‘redistribuiti’, vogliono andare in Germania, in Austria, in Olanda…Se mandi un migrante a Lisbona devi poi chiudere il confine con la Francia e poi con la Germania, perché nessuno impedirà a quel migrante di prendere un treno per Berlino, come già accade oggi.

In questa discussione nessuno pensa mai che se cambi la popolazione di un paese ne cambi anche la civiltà. Perché?

Giulio, non lo so. Non penso che vogliano intenzionalmente cambiare la popolazione europea. C’è qualcosa di malato sotto. Non è il senso di colpa per gli ebrei, per il colonialismo o perché noi stiamo bene e i migranti meno. Forse è un po’ tutto questo. Ma penso che abbia a che fare con il welfare state. Paghiamo per aver condotto una buona vita.

Good times make weak people?

Esattamente. E non capiscono che in breve tempo, dieci anni, avrai una nuova Africa nel cuore dell’Europa. È così semplice.

Ma tutti leggono delle banlieue, l’islamizzazione, la Francia, ma non lo prendono sul serio.

Pensano che non possa capitare a loro. Fu come il coronavirus all’inizio, ‘no no, riguarda la Cina…’. Gli ebrei in Polonia non hanno creduto che potesse succedere a loro fino a che i tedeschi non gli hanno dato una lezione. È la madre di tutte le domande: perché non ci crediamo?

Intanto la Germania apre ai muezzin. Sta cambiando tutto molto rapidamente…

Ho scritto un articolo un mese fa. Vogliono che cambi così rapidamente. I musulmani non devono neanche più minacciare nessuno. I tedeschi lo vogliono. E non so perché.

Nel 2006 hai scritto un libro, “Evviva, ci arrendiamo!”…

E la situazione al tempo era diversa, oggi è molto peggio…

Cosa ne sarà dell’Europa fra vent’anni?

L’Europa sarà molto diversa. Lo vedi nel commercio la quantità di persone di colore. Sta anticipando qualcosa che ancora non si vede del tutto nelle strade, ma che presto si mostrerà anche lì.

Sei d’accordo con Thilo Sarrazin che ha detto che la Germania alla fine del secolo non ci sarà più?

Molto prima. Sono ossessionati dai migranti e dal cambiamento climatico. Sono come una setta religiosa.

E cosa ne sarà della civiltà occidentale?

Non ci sarà più. Sarà la Sottomissione di Michel Houellebecq. Sarà il nostro futuro.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » mer nov 17, 2021 7:36 pm

Centinaia di migranti sfondano la recinzione di confine bielorussa nell’ultimo punto di infiammabilità alla frontiera polacca.
Fausto
17 Novembre 2021

https://www.islamnograzie.com/centinaia ... a-polacca/

Centinaia di migranti sfondano la recinzione di confine bielorussa nell’ultimo punto di infiammabilità alla frontiera polacca.

L’UE concorda nuove sanzioni contro Lukashenko mentre il dittatore ribelle promette “ci difenderemo”

Centinaia di migranti hanno sfondato una recinzione di confine bielorussa e si sono precipitati verso le barricate polacche
La polizia antisommossa e i soldati polacchi si sono precipitati a fermarli mentre l’elicottero girava sopra la loro testa nell’ultimo punto di infiammabilità del confine
I ministri dell’UE hanno concordato oggi nuove sanzioni contro il regime del dittatore bielorusso Alexander Lukashenko
Le sanzioni prenderanno di mira le compagnie aeree e le agenzie di viaggio che l’UE accusa di attirare persone vulnerabili in Bielorussia
Lukashenko ha negato con rabbia di essere responsabile della crisi di oggi, promettendo una “risposta forte” alle sanzioni



Alberto Pento
Questi sono criminali predoni e assassini, se necessario per legittima difesa, per impedire il crimine dell'invasione si spari per uccidere.



Crisi migranti Polonia-Bielorussia, von der Leyen: 'Aiuti dall'Ue'
17 novembre 2021

https://tg24.sky.it/mondo/2021/11/17/mi ... polonia-ue

La presidente della commissione europea: "Stanziati 700mila euro per consegnare cibo, coperte, kit igienici e di pronto soccorso. Ma il regime bielorusso deve smettere di adescare le persone e di mettere a rischio le loro vite". Draghi: "Migranti usati per politica estera". La polizia polacca ieri ha lanciato lacrimogeni e idranti al confine. Ma Varsavia dice: "Hanno attaccato i nostri ufficiali con pietre ed hanno cercato di distruggere la recinzione". Mosca condanna

La crisi dei migranti al confine tra Bielorussia e Polonia continua a creare tensioni e l'Ue interviene stanziando nuovi fondi, stavolta per l'assistenza umanitaria. "L'Europa è al fianco delle persone intrappolate alla frontiera con la Bielorussia". Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter, ricordando che l'Ue ha mobilitato 700mila euro per cibo, coperte, e kit di primo soccorso. "Siamo pronti a fare di più - afferma la leader -. Ma il regime bielorusso deve smettere di adescare le persone, mettendo a rischio le loro vite". Sulla vicenda è intervenuto anche il premier Mario Draghi: "L'uso dei migranti è diventato uno strumento, diciamo gentilmente, di politica estera", ha detto al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il primo ministro albanese Edi Rama. "Non ho avuto notizie di un vertice straordinario" dell'Ue sul tema, risponde
a chi gli chiede di questa ipotesi.


Cosa sta succedendo al confine Bielorussia-Polonia

Nella giornata di martedì, gas lacrimogeni e cannoni ad acqua sono stati usati per fermare le persone che tentavano di entrare in Polonia. Una situazione critica, che vede opposte Varsavia, come porta d'ingresso in Europa, e il regime di Minsk, sostenuto da Mosca. Una guerra ibrida, condotta da Alexander Lukashenko utilizzando i rifugiati, che l'Unione europea sta cercando di contenere a colpi di sanzioni e finanziando la Polonia con oltre 100 milioni di euro per la protezione delle sue frontiere.


Ministro Difesa polacco: "Crisi potrebbe durare mesi"

Una crisi, quella al confine con la Bielorussia, che non è destinata a chiudersi in breve tempo, secondo quanto ha detto oggi il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, ai microfoni di Radio Jedynka. "Dobbiamo prepararci al fatto che la situazione al confine polacco-bielorusso non si risolverà rapidamente - ha messo in guardia Blaszczak - Dobbiamo prepararci per mesi. Spero non per anni".


La Polonia difende il confine
vedi anche
Migranti, telefonata Macron-Putin sulla situazione in Bielorussia

Soltanto a novembre sono stati cinquemila i tentativi di forzare il confine polacco da parte dei migranti in fuga dal Medio Oriente ammassati in Bielorussia, rispetto alle poche decine dell'intero 2020. Nelle ultime ore, però, la situazione è degenerata. "I migranti hanno attaccato i nostri ufficiali con pietre ed hanno cercato di distruggere la recinzione, e sono stati usati lacrimogeni per fermare questa aggressione", ha riferito il ministero della Difesa di Varsavia, denunciando che un agente è rimasto gravemente ferito, mentre le guardie di frontiere bielorusse sono rimaste a guardare. Minsk ha reagito accusando la Polonia di voler "aggravare ulteriormente la situazione e soffocare qualsiasi progresso verso un accordo" che ponga fine alla crisi. Mentre Mosca ha definito l'utilizzo dei lacrimogeni "assolutamente inaccettabile" e Vladimir Putin ha sentito nuovamente Lukashenko al telefono.


L’Europa cerca una soluzione
leggi anche
Bielorussia, centinaia di migranti al confine, Polonia costruirà muro

Al contrario, dalle cancellerie europee è arrivata una nuova condanna al regime bielorusso, che "strumentalizza in modo inumano e spudorato i flussi migratori" per "destabilizzare" l'Unione europea, ha affermato il premier francese Jean Castex. Gli incidenti alla frontiera si sono verificati dopo la nuova stretta dell'Ue contro Minsk, con il varo del quinto pacchetto di sanzioni, ma anche di un nuovo tentativo di mediazione da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, che in un colloquio con Lukashenko ha chiesto assistenza umanitaria al confine. Il governo bielorusso sembra aver accolto l'appello, perché ha annunciato di voler accogliere tutti i migranti in un centro logistico vicino al valico di frontiera di Bruzgi, "fino a quando la questione non sarà risolta".


Gli aiuti dell'Ue ai Paesi di confine

Sono circa 4.000 i profughi che attualmente sono ammassati al confine, al gelo ed in condizioni sempre più precarie (almeno 11 persone, secondo le ong, sono morte su entrambi i lati finora). A Bruxelles, oltre alle sanzioni contro Minsk, si lavora anche per rafforzare gli strumenti a disposizione dei Paesi di confine, come la Polonia, per contenere l'emergenza flussi. Su questo fronte, la Commissione ha stabilito di destinare a Varsavia 114,5 milioni di euro del bilancio Ue per la gestione delle frontiere. Tali fondi "non dovranno essere usati per costruire i muri", ha spiegato il portavoce dell'esecutivo comunitario Eric Mamer, che però non ha escluso possano essere utilizzati per costruire "barriere fisiche".




Bielorussia, bimbo di un anno muore di freddo al confine con la Polonia. Sassoli: «Basta disumanità»
Redazione Web
18 novembre 2021

https://www.ilmessaggero.it/mondo/bambi ... 30406.html

È sempre più emergenza sanitaria al confine tra Bielorussia e Polonia, dove da tempo migliaia di persone fuggite da Medio Oriente e Asia centrale sono accampate sopportando, tra le altre cose, il rigido inverno locale. Un bambino di appena un anno è morto di freddo nella foresta al confine tra i due paesi. Il piccolo si trovava in zona da circa un mese e mezzo insieme ai genitori siriani. A riferirlo su Twitter è stato il Centro polacco per l'aiuto internazionale.

«Seguo le tragiche notizie dal confine tra Polonia e Bielorussia dove un bambino di un anno è stato trovato senza vita nella foresta. È straziante vedere un bambino morire di freddo alle porte d'Europa. Lo sfruttamento dei migranti e dei richiedenti asilo deve cessare, la disumanità deve cessare». Lo scrive su Twitter il presidente del parlamento europeo, David Sassoli.




Migranti tra Polonia e Bielorussia, muore di freddo bimbo di 1 anno: ritrovato senza vita nel bosco. Minsk sgombera accampamento
18 novembre 2021

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/1 ... e/6396618/

Lo scontro tra Polonia e Bielorussia al confine sulla pelle dei migranti si sta trasformando in un’emergenza umanitaria, con migliaia di persone ormai accampate da settimane nelle foreste circostanti al gelo del rigido inverno locale. Così, mentre Varsavia annuncia l’arresto di un centinaio di migranti, arriva la notizia che la 12esima vittima tra coloro che sono fuggiti da Medio Oriente e Asia centrale è un bambino di appena un anno. Il piccolo, secondo quanto riferisce un’organizzazione umanitaria polacca, è stato ritrovato privo di vita nel bosco vicino al confine, mentre i suoi genitori erano feriti e sono stati soccorsi. La famiglia, che era arrivata in Bielorussia dalla Siria, si trovava nella foresta ormai da sei settimane, secondo il Polish Emergency Medical Team, ong citata da vari media internazionali. “Seguo le tragiche notizie dal confine tra Polonia e Bielorussia – ha dichiarato il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli – È straziante vedere un bambino morire di freddo alle porte d’Europa. Lo sfruttamento dei migranti e dei richiedenti asilo deve cessare, la disumanità deve cessare”.

Da parte sua, Minsk ha sgomberato in serata l’accampamento di migranti al confine, come riferiscono i media di Stato bielorussi. Le persone che da settimane si trovavano nella zona frontaliera tra il villaggio bielorusso di Bruzgi e quello polacco di Kuznica sono state trasferite in una struttura ad alcune centinaia di metri di distanza.

Intanto, circa cento migranti sono stati arrestati questa notte dalle forze di sicurezza polacche dopo che avevano tentato di attraversare illegalmente il confine a Dubicze Cerkiewne. Lo ha annunciato con un post su Twitter Obrony Narodowej, il ministro della Difesa polacco: “Arriveranno milioni di migranti in Europa se le politiche sui confini continueranno a essere lassiste”, aggiungendo che le persone ammassate al confine hanno lanciato pietre contro le forze di polizia, come dichiarato dagli organi polacchi anche in occasione degli scontri di due giorni fa, quando le forze di sicurezza hanno deciso di usare lacrimogeni e getti d’acqua gelata per disperdere la folla. Ne è convinto anche Mateusz Morawiecki, il primo ministro polacco, che in un’intervista al giornale tedesco Bild non ha escluso che ci potrà essere una guerra come sviluppo della situazione al confine tra Polonia e Bielorussia. “Se non siamo in grado di gestire ora migliaia di migranti, presto ne avremo centinaia di migliaia, milioni che arrivano in Europa”. Per questo ha giocato adesso la carta dell’Europa: “Chiudere il nostro confine è nostro interesse nazionale. Ma qui è in gioco la stabilità e la sicurezza di tutta l’Unione”.

Intanto i Paesi del G7 tornano a condannare l’azione di pressione esercitata dall’esecutivo del presidente Aleksander Lukashenko: i ministri degli Esteri di Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Regno Unito e l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, “condannano l’orchestrazione della migrazione irregolare attraverso i suoi confini. Questi atti insensibili mettono a rischio la vita delle persone”, hanno scritto in una nota diffusa dalla presidenza britannica del gruppo, nella quale i ministri si dicono “uniti nella nostra solidarietà con la Polonia, la Lituania e la Lettonia, che sono state colpite da questo uso provocatorio della migrazione irregolare come tattica ibrida”.

Anche ieri Morawiecki ha voluto ribadire che quello dei migranti è un problema che deve essere affrontato con determinazione: “Le forze bielorusse stanno provocando sempre di più. Spero non tirino troppo la corda. Perché noi polacchi siamo determinati a proteggere i nostri confini con tutti i mezzi”. Pur continuando a sollecitare un intervento europeo, Morawiecki nei giorni scorsi ha impedito l’accesso all’area a Frontex, l’agenzia di frontiera dell’Unione.

Inoltre la Polonia il 15 novembre ha annunciato che già a dicembre comincerà a costruire un muro al confine con la Bielorussia. Una decisione permessa dai trattati dell’Ue che, però, ha ribadito il proprio rifiuto di finanziare l’opera. Con la rotta balcanica bloccata dall’accordo tra Ue e Turchia e quella mediterranea che interessa maggiormente le persone in fuga dall’Africa centrale, il passaggio bielorusso è diventato il nuovo canale dei flussi migratori verso il Vecchio Continente. Anche per evitare che questa rotta si consolidi come il nuovo rubinetto della migrazione verso l’Europa, il Consiglio Ue ha dato il via libera alle sanzioni alla Bielorussia per “resistere alla strumentalizzazione dei migranti a fini politici. Stiamo respingendo questa pratica disumana e illegale“. Una decisione alla quale Lukashenko ha risposto minacciando che continuerà a “combattere” contro le decisioni prese da Bruxelles e chiudendo, giustificandolo come una “manutenzione”, l’oleodotto che trasporta petrolio proprio verso la Polonia e l’Europa. Il suo più grande alleato, il presidente russo Vladimir Putin, ha risposto con dazi su prodotti europei e con la dichiarazione del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che è intervenuto nella questione sostenendo che non è assolutamente corretto attribuire ad Aleksander Lukashenko l’intera colpa della crisi dei migranti al confine.




Alberto Pento
La disumanità è solo quella dei criminali invasori (e di chi li ha fatti arrivare ai confini con la Polonia) e tutta loro è la responsabilità.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » gio nov 18, 2021 7:55 pm

Zemmour: Difendendo il suo confine, la Polonia sta insegnando una lezione a tutta l'Europa
18 novembre 2021

https://www.islamnograzie.com/zemmour-d ... a-leuropa/

Il candidato non ufficiale alle elezioni presidenziali francesi, il popolare autore e commentatore Eric Zemmour, ha parlato della crisi al confine polacco, elogiando apertamente la determinazione della Polonia di fronte agli attacchi dei migranti.

“Difendendo il suo confine, la Polonia sta dando una lezione a tutta l’Europa”, ha sottolineato Zemmour in un articolo su Twitter a cui ha allegato un video in cui i migranti stanno cercando di sfondare il filo spinato sul confine polacco-bielorusso. Il video è stato precedentemente condiviso dalle autorità polacche. Zemmour ha sottolineato che i migranti stanno gridando “Allah Akbar” nella registrazione.

La crisi migratoria prodotta dalla Bielorussia continua ad aumentare. Il governo del presidente bielorusso Alexander Lukashenko sta attivamente rischiando la vita e la salute dei migranti a causa delle sue provocazioni al confine con la Polonia. Negli ultimi giorni, ci sono stati diversi tentativi da parte di migranti illegali di forzare le difese al confine polacco-bielorusso ed entrare in territorio polacco.

I media sono stati riempiti di dichiarazioni di sostegno alla Polonia e di condanna contro Lukashenko da parte di diversi leader mondiali.

Mercoledì mattina, la guardia di frontiera polacca ha informato di ulteriori tentativi da parte dei migranti di violare il confine polacco.

“Ieri (16 novembre) sono stati registrati 161 casi di attraversamento illegale del confine polacco-bielorusso. Nel caso di 34 stranieri, gli ufficiali della guardia di frontiera hanno rilasciato decisioni che li obbligano a lasciare il territorio polacco. Altri due tentativi di attraversare con la forza il confine sono stati registrati in serata”, ha scritto la Guardia di frontiera su Twitter.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » ven nov 19, 2021 1:27 am

L'accampamento dei migranti tra Polonia e Bielorussia è stato sgomberato
18.11.2021

https://www.tio.ch/dal-mondo/attualita/ ... sgomberato

Le forze dell'ordine bielorusse hanno portato i migranti in una struttura, allentando la pressione al confine
Una mossa che potrebbe alleggerire la situazione di scontro tra l'Ue e la Bielorussia

MINSK - L'accampamento di migranti in Bielorussia al confine con la Polonia è stato sgomberato dalle autorità locali. Lo riferiscono i media di stato di Minsk.

Le persone che da giorni si trovavano nella zona frontaliera tra il villaggio bielorusso di Bruzgi e quello polacco di Kuznica sono state trasferite in una struttura ad alcune centinaia di metri di distanza. Lo sgombero è stato confermato anche dalle guardie di frontiera polacche, secondo il Guardian.

Il cambiamento di rotta da parte di Minsk potrebbe quindi abbassare la temperatura di una crisi che nelle ultime settimane si è intensificata in modo incontrollato, e che rimane comunque oggetto di scontro tra la Bielorussia e l'Unione europea.

La Commissione europea e la Germania hanno intanto respinto una proposta della Bielorussia che chiedeva ai paesi dell'Unione europea di accogliere 2'000 dei migranti attualmente sul suo territorio, riporta l'agenzia Reuters. Gi Stati Uniti hanno invece ribadito la propria critica a Minsk di rendere i migranti «pedine» nei suoi sforzi politici internazionali, ciò che segnala come le tensioni con l'Occidente siano lungi dall'essere finite.

«Questi campi sono ora vuoti, ma ci sono stati gruppi che sono apparsi in altri luoghi cercando di attraversare il confine. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore» ha commentato un portavoce della Guardia di confine polacca.


Poland-Belarus border: Repatriated Iraqi migrants arrive home

https://www.dw.com/en/poland-belarus-bo ... ok-sharing

A group of Iraqis arrived back in their country on board a plane sent by the Iraqi government. They had been stranded at the Poland-Belarus border in dire conditions.

A woman and three children pictured in front of Erbil International Airport

Some Iraqi migrants, who voluntarily registered for an evacuation flight from Belarus, arrived at Erbil International Airport

Iraq began the voluntary repatriations of its citizens from Belarus on Thursday amid the ongoing humanitarian crisis near the border between Poland and Belarus.

The Iraqi Ministry of Transport confirmed that the repatriated individuals arrived in the Kurdish city of Erbil.

Iraq has appealed for Iraqi citizens to fly home, telling them the way into the European Union is closed.

Some 431 people were on an Iraqi Airways flight from Minsk to Baghdad, Russian state-run Interfax reported.
Iraqi migrants, who voluntarily registered for an evacuation flight from Belarus, board a bus as they arrive at Erbil International Airport

Repatriated Iraqi migrants board a bus as they arrive at Erbil International Airport
Migrants stranded at the Poland-Belarus border

Belarusian Authorities have said that some 7,000 migrants are in the country. President Alexander Lukashenko has proposed returning 5,000 migrants to their home countries and urged the EU to take 2,000 of the stranded migrants in a phone call with German Chancellor Angela Merkel.

German Interior Minister Horst Seehofer rejected an alleged Belarusian proposal to Merkel as "misinformation." Following talks with his Polish counterpart, Seehofer said that Germany "will not take in refugees."


Confine Polonia-Bielorussia: I migranti iracheni rimpatriati arrivano a casa
Tradotto con http://www.DeepL.com/Translator (versione gratuita)

https://www.dw.com/en/poland-belarus-bo ... ok-sharing

Un gruppo di iracheni è tornato nel loro paese a bordo di un aereo inviato dal governo iracheno. Erano rimasti bloccati al confine tra Polonia e Bielorussia in condizioni disastrose.
Una donna e tre bambini nella foto davanti all'aeroporto internazionale di Erbil
Alcuni migranti iracheni, che si sono registrati volontariamente per un volo di evacuazione dalla Bielorussia, sono arrivati all'aeroporto internazionale di Erbil
L'Iraq ha iniziato i rimpatri volontari dei suoi cittadini dalla Bielorussia giovedì in mezzo alla crisi umanitaria in corso vicino al confine tra Polonia e Bielorussia.
Il ministero dei trasporti iracheno ha confermato che gli individui rimpatriati sono arrivati nella città curda di Erbil.
L'Iraq ha fatto appello ai cittadini iracheni per volare a casa, dicendo loro che la strada verso l'Unione Europea è chiusa.
Circa 431 persone erano su un volo della Iraqi Airways da Minsk a Baghdad, ha riferito la compagnia statale russa Interfax.
I migranti iracheni, che si sono registrati volontariamente per un volo di evacuazione dalla Bielorussia, salgono su un autobus mentre arrivano all'aeroporto internazionale di Erbil
Migranti iracheni rimpatriati salgono su un autobus all'arrivo all'aeroporto internazionale di Erbil
Le autorità bielorusse hanno detto che circa 7.000 migranti sono nel paese. Il presidente Alexander Lukashenko ha proposto di restituire 5.000 migranti ai loro paesi d'origine e ha esortato l'UE a prendere 2.000 dei migranti bloccati in una telefonata con il cancelliere tedesco Angela Merkel.
Il ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer ha respinto una presunta proposta bielorussa a Merkel come "disinformazione". Dopo i colloqui con il suo omologo polacco, Seehofer ha detto che la Germania "non accoglierà i rifugiati".



Questi invasori clandestini senza rispetto per i paesi altrui, non mi fanno alcuna pena, specialmente i nazi maomettani che sono la stragrande maggioranza

Migranti, Bielorussia: il dramma di chi è costretto a tornare indietro
Di Gioia Salvatori
21/11/2021

https://it.euronews.com/2021/11/21/migr ... 1637518758

In tasca un biglietto di sola andata per Minsk, il sogno di varcare il confine polacco e diventare un rifugiato in Europa che poi si infrange su una frontiera chiusa, quella polacca, blindata da droni, cani e filo spinato.

Miran Moustafa Hassan, curdo iracheno, ha tentato per 4 giorni di fare un buco in quella frontiera ma non c'è riuscito: è tornato indietro in patria a ottobre, ora fa di nuovo il barbiere a Sulaymaniyah in Iraq.

"Ho provato una volta a partire prima, attraverso la Turchia nel 2017, ma poi non sono riuscito a raggiungere l'Europa - racconta - Ora ho sentito che il viaggio in Bielorussia è facile, la gente va in massa, il prezzo non è molto alto e si può arrivare in Germania velocemente".

Così la sua famiglia vende l'automobile per comprare il biglietto aereo con un gruppo turistico per Minsk. "La polizia bielorussa non ci ha forzato - continua Miran - Ci hanno solo chiesto se volevamo andare in Polonia o tornare in Bielorussia. Ovviamente abbiamo detto che volevamo andare in Polonia e ci hanno aperto il confine" - racconta.
Storia di Zeina, profuga yazida respinta verso un campo profughi iracheno coi sui bimbi

Zeina Khalaf è di origine Yazida, anche lei ha tentato l'ingresso in Polonia via Minsk ma è stata respinta e ora vive nel campo di Sinjar in Iraq. "Siamo rimasti bloccati per 13 giorni tra i due confini tra Bielorussia e Polonia - racconta - Ogni sera i bielorussi ci dicevano di prepararci e di muoverci verso la Polonia. Noi dicevamo che c'erano malati e bambini. Ma loro dicevano 'no, dovete andare'.

Solo tre giorni fa la Bielorussia ha rimpatriato 400 iracheni.
Al confine morto un bimbo di un anno

Al confine si contano 4000 migranti e delle vittime. Un giovane siriano è stato sepolto in Polonia dalla comunità musulmana, un bimbo di un anno è morto nella foresta polacca dove si trovava da un mese e mezzo con i genitori. I genitori erano entrambi feriti, lui è morto di stenti. A livello umanitario la situazione è tragica mentre il rimpallo di responsabilità tra Varsavia e Minsk non cessa. Varsavia ha minacciato di interrompere il traffico ferroviario verso il confine se la situazione non "verrà stabilizzata".



Polonia, Morawiecki chiede aiuto ai vicini baltici: "presto la crisi arriverà da voi"
22/11/2021

https://it.euronews.com/2021/11/22/polo ... era-da-voi

Decine di persone sono scese in strada questa domenica nella città polacca di Bialystok, vicino al confine bielorusso, in solidarietà con le guardie di frontiera che si trovano in prima linea nella crisi in corso tra i due paesi.
La manifestazione arriva in risposta alle istanze espresse dai manifestanti che sabato erano scesi in strada per chiedere al governo polacco di assistere i migranti bloccati nei boschi.
Domenica, il premier Mateusz Morawiecki ha incontrato i rappresentanti di Estonia, Lituania e Lettonia, raccogliendo il loro sostegno su una crisi che presto potrebbe riguardarli direttamente
"Nelle ultime 40 ore - ha annunciato Morawiecki dopo l'incontro - Lukashenko ha trasportato i migranti direttamente dal confine polacco ai centri logistici a pochi chilometri dal confine con la Lettonia. Questo dimostra al meglio che queste persone sono uno strumento nelle mani delle autorità di Minsk".
Nel frattempo, centinaia di migranti aspettano di poter attraversare il confine o d'essere rimpatriati in un magazzino vicino al checkpoint di Bruzgi.
Dopo le morti per assideramento avvenute nei boschi, il regime bielorusso sta fornendo loro un minimo di assistenza, cibo e riparo,
La Polonia continua intanto a segnalare numerosi tentativi di attraversamento della frontiera, mentre centinaia di guardie pattugliano un confine che ormai è terreno di scontro aperto tra Minsk e Bruxelles
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » mar nov 23, 2021 9:09 pm

La svolta dell'Ue: sì ai muri anti migranti
Mauro Indelicato
3-4 minuti

Sembra essere arrivata una svolta sulla politica migratoria dell'Unione europea. Il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato nelle scorse ore il via libera al finanziamento, da parte di Bruxelles, alle infrastrutture capaci di rafforzare le frontiere esterne del territorio comunitario.

Il primo pensiero va ovviamente al muro che la Polonia ha intenzione di costruire entro il giugno del 2022 lungo il confine con la Bielorussia. Qui da qualche settimana a questa parte è in atto una grave crisi migratoria dovuta alla pressione di migliaia di persone dal territorio bielorusso verso quello polacco.

Una situazione considerata come figlia della guerra ibrida intentata da Minsk nei confronti dell'Unione europea. Il tutto per rispondere alle sanzioni imposte da Bruxelles al governo bielorusso e al mancato riconoscimento, da parte dell'Ue, della vittoria del presidente Alexandar Lukashenko nelle elezioni del 2020.

Varsavia, per arginare la situazione, ha da subito usato il pugno duro. Prima inviando dodicimila soldati lungo la frontiera, in secondo luogo annunciando per l'appunto la costruzione di un muro. E qui si è aperta una maglia a livello politico che ha fatto breccia a Bruxelles.

La commissione europea si è sempre mostrata contraria, anche in occasione di altre precedenti crisi migratorie, alla costruzione di muri. Un concetto ribadito, nel pieno dell'attuale crisi, dal presidente della commissione Ursula Von Der Leyen. Una posizione però che ha da subito accusato non pochi scricchiolii.

Manfred Weber, capogruppo del Partito Popolare Europeo all'europarlamento, ha smentito quanto affermato dal capo dell'esecutivo comunitario dichiarando un eventuale appoggio del proprio gruppo al finanziamento di strumenti volti a potenziare i confini. E, soprattutto, a rispondere ai ricatti di Lukashenko.

Nei giorni scorsi poi l'Unione europea ha annunciato lo stanziamento di circa 140 milioni di euro a favore della Polonia per fronteggiare l'emergenza immigrazione. In un primo momento è stato specificato che le somme non dovevano essere usate per la costruzione del muro. Da Varsavia però le versioni erano diverse.

Oggi si è avuta definitiva conferma delle intenzioni di Bruxelles di contribuire al potenziamento delle barriere. “È nostro dovere – ha dichiarato Charles Michel – proteggere la nostra frontiera esterna”. Ufficialmente il presidente del consiglio europeo non ha parlato di muro, ma il riferimento alla nuova barriera non è così implicito. “Occorre anche difendere anche il modello per il quale lottano i nostri cittadini – ha proseguito Michel – e ciò include supporto finanziario per le infrastrutture volte a rafforzare la capacità dei Paesi Ue, al confine con la Bielorussia, di difendere la frontiera Ue”.

Nel corso delle sue dichiarazioni, Michel ha anche parlato di prossime sanzioni contro Minsk. In particolare, dovrebbe essere vietato alla compagnia di bandiera Belavia di affittare aerei da aziende europee.


Migranti sepolti nei boschi: la crisi migratoria al confine polacco
Crisi migratoria: morti assiderati sepolti nei boschi
Benjamin Ward, Human rights watch
24/11/2021

https://it.euronews.com/2021/11/24/cris ... 1637734619

Aveva 37 anni l'uomo trovato morto - probabilmente per via della fame e del freddo - e sepolto nella nuda terra dei boschi: sono scene da prima guerra mondiale quelle che arrivano dalla terra di nessuno tra Polonia e Bielorussia, e che meglio di ogni altra cosa rappresentano il costo disumano di questa crisi migratoria.

L'Unione europea è in pressing sulla Polonia affinché consenta l'accesso alle agenzie umanitarie, ma nel frattempo sta per mettere in lista nera gli operatori di viaggio coinvolti nel traffico di esseri umani all'interno del territorio comunitario.

"Siamo pronti a emettere sanzioni contro chi partecipa a questo traffico di persone: compagnie aeree, aeroporti,uffici di viaggio, qualsiasi cosa" ha detto l'Alto rappresentante agli affari esteri Josep Borrel. "Ma ora il problema più importante non è l'afflusso ma prendersi cura di queste persone: dobbiamo fornir loro assistenza umanitaria".

Interviene anche Human Rights watch

Sulla crisi interviene anche Human rights watch che ne ha per Minsk ma non risparmia critiche neppure nei confronti della Polonia. Il vice direttore dell'Ong per Europa e l'Asia centrale, Benjamin Ward,

"Sebbene la Bielorussia sia responsabile di questa crisi, le nostre ricerche dimostrano che le azioni della Polonia stanno peggiorando la sofferenza che le persone stanno vivendo. Sia a causa del respingimento dei migranti e dei richiedenti asil, a volte anche ripetutamente, sia perché negano l'accesso umanitario nella zona di confine dove hanno dichiarato lo stato di emergenza".

"Penso sia anche giusto aspettarsi uno standard di condotta elevato da parte degli Stati membri dell'Ue come dovrebbe essere in una democrazia. C'è un impegno a rispettare i principi fondamentali nella tutela dei diritti umani. Quindi, deve essere garantito l' accesso umanitario e ai richiedenti asilo l'accesso alle pratichee questo potrebbe comportare un cambiamento significativo della situazione sul lato polacco".

D'altro avviso sono i membri del gruppo di Visegrad, che hanno espresso solidarietà alla Polonia, condannando duramente la Bielorussia quanto le politiche europee: in prima linea, come sempre, c'è il premier ungherese Viktor Orban.

" Bruxelles porta avanti una politica sbagliata - ha detto Orban - e finanzia praticamente tutto ciò che aumenta la pressione migratoria. Tutto ciò che il linguaggio migratorio internazionale chiama fattore di attrazione è tutto attivo e sostenuto dall'Unione Europea. Sostiene le ONG, promuove programmi d'integrazione, e così via. Non dà soldi solo per una cosa, e cioè la protezione fisica del confine. Quindi la posizione ungherese è ancora che l'Unione europea deve pagare i costi della protezione delle frontiere europee".

Secondo le autorità polacche la situazione sul terreno rimane tesa. Grandi gruppi di migranti stanno tentando di attraversare la Polonia e continuano a lanciare pietre per ferire le guardie di frontiera.


Alberto Pento
Nessuna pena per questi morti. Come per i ladri, i rapinatori e gli aggressori assassini che restano uccisi durante il compimento dei loro delitti. L'invasione clandestina è un crimine grave, chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » gio nov 25, 2021 7:52 am

Ucraina, operazione al confine con la Bielorussia per impedire l'afflusso di rifugiati
24/11/2021

https://it.euronews.com/2021/11/24/ucra ... 1637771299

L'Ucraina lancia un'operazione speciale al confine con la Bielorussia denominata 'Polesie'.

Secondo il servizio di frontiera dello Stato, l'obiettivo dichiarato è quello di impedire l'afflusso di rifugiati dal Medio Oriente, attualmente in territorio bielorusso.

Coinvolti nella protezione dei confini sono l'Esercito, la Guardia nazionale e gli agenti di Polizia, che pattugliano le strade prossimali, istituiscono posti di blocco sulle autostrade e inaspriscono i controlli alle fermate degli autobus e alle stazioni ferroviarie.

Così l'Ucraina conta di opporsi ai tentativi di irruzione da parte di gruppi di migranti illegali che non sono riusciti ad attraversare il confine bielorusso-polacco.

In questi giorni, il governo ha stanziato circa 7 milioni di euro per rafforzare i confini settentrionali: Kiev teme anche che il confine con la Bielorussia, Paese stretto alleato della Russia, possa essere utilizzato da quest'ultima per organizzare un assalto militare.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » lun nov 29, 2021 8:26 am

Von der Leyen e Stoltenberg in Lituania e Lettonia
28/11/2021

https://it.euronews.com/2021/11/28/von- ... 1638142872

La sicurezza e la crisi migratoria al confine con la Bielorussia sono state al centro della visita in Lituania e Lettonia della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Von der Leyen ha espresso solidarietà alla Lituania per le azioni del regime di Minsk: "La Lituania ha risposto a questo attacco ibrido in modo umano e deciso e l'Unione europea continua a stare al suo fianco. Questo include supporto per gestire efficacemente il confine e stretta collaborazione con le nostre agenzie europee Frontex, Easo ed Europol. La Lituania sta già beneficiando di 37 milioni di euro per assistenza d’emergenza, ma come ho annunciato all'inizio di questa settimana stiamo triplicando i fondi dell'Unione europeaper la gestione delle frontiere per la Lituania, la Polonia e la Lettonia per un totale di 200 milioni di euro complessivi tra questo e il prossimo anno".

I fondi saranno usati per attrezzature quali droni e veicoli di pattuglia per sorvegliare i confini con la Bielorussia che i migranti cercano di attraversare per entrare in Europa.

“Ovviamente anche la Nato ha condannato fermamente le azioni del regime di Lukashenko. E negli ultimi anni abbiamo notevolmente incrementato la nostra presenza in questa regione. Per la prima volta nella nostra storia, abbiamo gruppi tattici pronti a combattere nella regione baltica, compreso uno in Lettonia e uno in Lituania", ha detto dal canto suo il segretario generale della Nato.

Negli ultimi mesi migliaia di migranti, soprattutto del Medio Oriente, hanno attraversato o cercato di attraversare il confine tra la Bielorussia e i membri orientail dell’Unione europea e della Nato. Il leader bielorusso Lukashenko ha detto di non aver mai promosso apertamente l’arrivo dei migranti nel suo Paese, ma che non impedirà loro l’attraversamento delle frontiere.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » mar nov 30, 2021 9:02 pm

Violenta rivolta all'interno di un centro per migranti in Polonia
30 Novembre 2021

https://www.islamnograzie.com/violenta- ... n-polonia/

Giovedì sera, gli agenti di polizia polacchi ha dovuto di sopprimere la rivolta di un violento gruppo di migranti che risiedevano nel centro per migranti nel villaggio di Wędrzyn nella Polonia occidentale, vicino al confine tedesco.

L’unità di polizia regionale di Lubuskie ha condiviso un video della rivolta sui social media. Nella clip, i migranti lanciano violentemente sedie contro le telecamere di sorveglianza e rompono la recinzione intorno all’edificio.

“Gli agenti di polizia sono stati in grado di prevenire l’escalation della rivolta nel centro per i migranti. Grazie alle azioni professionali degli agenti di polizia, la situazione si è stabilizzata. Forze significative sono ancora presenti per garantire la sicurezza”, ha scritto la polizia su Twitter.

Il gruppo più aggressivo di migranti ha iniziato la rivolta giovedì sera quando sono usciti davanti all’edificio principale. Hanno chiesto di essere rilasciati e hanno tentato di sfondare la recinzione del centro e altre misure di sicurezza. Hanno anche rotto diverse finestre e distrutto mobili.

Quando gli stranieri si sono rifiutati di rispettare gli ordini, ulteriori unità di guardia di frontiera e di polizia sono state inviate al centro. Anche i vigili del fuoco sono arrivati sul posto a causa di piccoli in cendi appicccati da alcuni dei migranti. Quasi 600 agenti di polizia sono stati dispiegati delle autorità sul posto.

Ci sono più di 600 stranieri presenti nel centro sorvegliato per migranti di Wędrzyn. I gruppi più numerosi sono cittadini dell’Iraq (359) e dell’Afghanistan (69).

Il centro è una misura temporanea ed è stato costruito nel settembre 2021 a seguito dell’escalation della crisi migratoria artificiale al confine polacco-bielorusso. Solo gli uomini vengono inviati al centro di Wędrzyn sulla base di una sentenza del tribunale. Il centro è stato adattato da edifici militari precedentemente utilizzati dai soldati polacchi e della NATO che hanno preso parte a esercitazioni militari nella regione.

Pur garantendo le migliori condizioni di vita possibili, i migranti sono spesso insoddisfatti della loro situazione e distruggono attrezzature e mobili all’interno dei centri. L’incidente di giovedì è stato il più grave da quando il centro ha iniziato ad ospitare i migranti.


Alberto Pento
Gente senza rispetto che non merita alcun rispetto.
I violenti vanno arrestati, condannati, impriginati, espulsi.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Invasione criminale della Polonia

Messaggioda Berto » mar dic 07, 2021 9:15 pm

"No a fondi per i muri": giravolta Ue sull'emergenza migranti
Mauro Indelicato
3 Dicembre 2021

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 1638543483

A ottobre è arrivato un secco "No" dalla commissione, pochi giorni fa invece c'è stata la prima apertura da parte del presidente del consiglio europeo Charles Michel, adesso un nuovo dietrofront. Sui muri anti migranti l'Unione Europea è sempre più divisa. E in un certo senso il “gioco” del presidente bielorusso Alexandar Lukashenko, consistente anche nel far apparire indecise le autorità di Bruxelles, è riuscito.

Nelle scorse ore infatti il vice presidente della commissione europea, Margaritis Schinas, ha annunciato un nuovo categorico diniego alla possibilità di finanziare la costruzione di muri lungo le frontiere esterne dell'Ue.

La questione è nata subito dopo l'estate, quando è esplosa nella sua drammaticità la crisi migratoria nella rotta bielorussa. Migliaia di migranti hanno premuto alle frontiere di Polonia e Lituania per entrare e i rispettivi governi hanno risposto con un deciso pugno di ferro.

Nessuno dei due Paesi ha mai affrontato emergenze migratorie in passato e il timore era quello di essere sopraffatti dall'arrivo di profughi dalla Bielorussia. Varsavia, in particolare, ha prima inviato dodicimila soldati ai confini e poi ha annunciato la costruzione di un muro da completare entro il giugno 2022.

La crisi migratoria bielorussa è sembrata da subito figlia della volontà di Lukashenko di replicare alle sanzioni imposte dall'Ue dopo le nuove polemiche sulle presidenziali del 2020, giudicate non regolari da Bruxelles.

Se da un lato dalle sedi delle istituzioni comunitarie sono arrivate indicazioni univoche sul non sottostare ai ricatti di Minsk, sulle modalità di risposta invece si è instaurata non poca confusione. A fine ottobre il presidente della commissione, Ursula Von Der Leyen, ha negato ogni possibilità di finanziamento di muri tra Polonia e Bielorussia. Poche ore dopo il capogruppo del Partito Popolare Europeo all'Europarlamento, Manfred Weber, ha smentito il capo della commissione ammettendo la possibilità di aiutare Varsavia.

Il 23 novembre scorso è toccato al presidente del consiglio europeo, Charles Michel, dichiarare possibili investimenti per rafforzare la sicurezza lungo i confini esterni. Non ha parlato esplicitamente di muri, ma di “infrastrutture volte a rafforzare la capacità dei Paesi Ue, al confine con la Bielorussia, di difendere la frontiera Ue”.

Le dichiarazioni delle scorse ore di Schinas hanno rimesso tutto in discussione. Testimoniando nervosismi e divisioni tutte interne all'Ue difficilmente colmabili. Circostanze che hanno spinto i governi ad agire in solitaria. La Polonia sembra intenzionata ad andare avanti nella costruzione del muro, la Germania, meta privilegiata dei migranti stipati in Bielorussia, ha avviato un dialogo diretto con Minsk dopo una serie di telefonate tra Angela Merkel e lo stesso Lukashenko.

Le divisioni dell'Ue sull'immigrazione potrebbero ritardare l'adozione del piano, presentato oramai più di un anno fa, sulla gestione del fenomeno. I richiami effettuati da Mario Draghi dal palco di Rome Med 2021, in cui ha invocato l'assistenza dell'Ue sull'emergenza immigrazione, potrebbero diventare lettera morta anche nel prossimo consiglio europeo, dove l'argomento è fissato in cima alle discussioni.

Di questo sembra al corrente lo stesso Schinas. “L'aiuto che potremo dare – ha affermato da Bruxelles – in assenza di un accordo comprensivo, sarà sempre meno di un aiuto globale a cui stiamo cercando di arrivare”.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Migranti, rifugianti o asilanti, clandestini, invasori

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti