Salvini come Bergoglio e i corridoi umanitari

Re: Salvini come Bergoglio e i corridoi umanitari

Messaggioda Berto » lun lug 08, 2019 7:19 am

Migranti, appello del Papa: subito corridoi umanitari
07 luglio 2019

http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... dJm-J-5-l4

Un appello alla comunità internazionale affinché si consenta ai migranti di muoversi in sicurezza attraverso i corridoi umanitari è stato rivolto da Papa Francesco oggi nel corso dell'Angelus. Il pontefice ha chiesto di "pregare per le povere persone inermi uccise o ferite dall'attacco aereo che ha colpito un centro di detenzione di migranti in Libia.

La comunità internazionale - ha detto il Papa riferendosi a quanto accaduto alcuni giorni fa -non può tollerare fatti così gravi. Prego per le vittime: il Dio della pace accolga i defunti presso di sé e sostenga i feriti. Auspico che siano organizzati in modo esteso e concertato i corridoi umanitari per i migranti più bisognosi". "Ricordo anche tutte le vittime delle stragi che recentemente sono state compiute in Afghanistan, Mali, Burkina Faso e Niger. Preghiamo insieme", ha aggiunto il Papa all'Angelus.

L'esperienza dei corridoi umanitari è in corso già da alcuni anni. I primi a realizzarli, di intesa con il ministero dell'Interno, sono stati la Comunità di Sant'Egidio con le Chiese evangeliche. Poi anche la Conferenza episcopale italiana è scesa in campo per il trasferimento con aerei di persone provenienti da Paesi in guerra o in difficoltà. Recentemente è stata sottoposta al premier Giuseppe Conte una proposta per un maxi corridoio umanitario dalla Libia per 50 mila persone. Un progetto che effettivamente è allo studio.

Da febbraio 2016, quando fu dato il via al progetto pilota con un gruppo di siriani giunti in Italia in aereo dai campi profughi del Libano, a oggi, sono oltre 2.500 i profughi arrivati in Europa con questa modalità; la maggior parte sono arrivati in Italia, ma ci sono anche esperienze di corridoi umanitari con Francia, Belgio e Andorra. Per le persone che arrivano c'è un preciso piano di accoglienza, grazie all'ausilio di associazioni, famiglie e parrocchie. E' previsto l'apprendimento della lingua italiana e l'inserimento lavorativo per gli adulti mentre per i bambini quello scolastico.

Il Papa si richiama a questo modello e domani, nella basilica di San Pietro, incontrerà anche alcuni migranti giunti con questa modalità in Italia. Il pontefice celebrerà infatti una messa per i migranti e i loro soccorritori nel sesto anniversario della sua visita a Lampedusa.


Alberto Pento
No grazie!
L'Italia non può accogliere nessuno.
Salvini e il governo italiano abbiano il coraggio di dire chiaro, alto e forte al Mondo, all'Europa e agli italiani che lo stato italiano non può accogliere più nessuno,
prima perché non vi sono disponibili assolutamente risorse finanziarie ed economiche pubbliche, che scarseggiano persino per gli italiani, che non si può fare debito per accogliere chiunque arrivi a discapito dei cittadini italiani e delle generazioni italiane future che si ritroveranno il debito soffocante sulle spalle già spaventosamente alto;
poi perché non si possono offrire prospettive dignitose di lavoro, d'integrazione e di futuro che mancano anche a milioni di italiani i cui interessi, bisogni, problemi e diritti vengono molto prima;
infine perché molti dei clandestini-migranti sono un grave pericolo criminale e incivile per le nostre comunità, per i cittadini italiani, per la loro sicurezza, per l'ordine pubblico, per la convivenza civile pacifica e fraterna. specialmente per quanto riguarda i nazi maomettani che sono la maggioranza.

Basta con la falsità che l'Italia è un grande e potente paese che può accogliere tutti i bisognosi e i perseguitati della terra:

- l'italia è il paese più indebitato dell'occidente,
- ha milioni di poveri,
- milioni di disoccupati,
- milioni di malpagati e sottopagati,
- milioni di cittadini occupati e pensionati che non ce la fanno ad arrivare a fine del mese,
- milioni di giovani e di coppie che non ce la fanno a farsi una casa, una famiglia e dei figli,
- milioni di vecchi, di ammalati, di disabili che sono trascurati e abbandonati,
- milioni di parassiti, di ladri, di farabutti, di fanfaroni e di irresponsabili,
- milioni di imprese che arrancano a fatica, che falliscono, che chiudono, che delocalizzano, che scappano,
moltitudini di giovani che emigrano in paesi più sviluppati e civili in cerca di lavoro e di futuro,
...
a ben guardare l'Italia non potrebbe accogliere nessuno ma proprio nessuno.




Non portarti la morte in casa, non hai colpe né responsabilità
viewtopic.php?f=194&t=2624

Amare e aiutare chi ti fa del male non è un bene ma un male
viewtopic.php?f=141&t=2542

Pensa prima alla tua gente e al tuo paese che ne hanno bisogno, invece che agli africani e all'Africa
viewtopic.php?f=205&t=2681

Nativi italici ed europei poveri, disoccupati che emigrano o si suicidano
viewtopic.php?f=205&t=2733
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Salvini come Bergoglio e i corridoi umanitari

Messaggioda Berto » lun lug 08, 2019 7:54 am

Nessun corridoio umanitario dalla Libia: i migranti detenuti in Libia sono clandestini criminali che sono entrati abusivamente in Libia per poi invadere clandestinamente l'Europa e l'Italia


Attacco aereo in Libia, il Papa: “La comunità internazionale non può tollerare fatti così gravi”
7 luglio 2019

https://www.lastampa.it/vatican-insider ... 1.36733168

CITTA' DEL VATICANO. Una vergogna e un orrore. L’attacco aereo in Libia che, nella notte tra martedì e mercoledì, ha colpito un centro di detenzione per migranti a Tajoura, a est di Tripoli, uccidendo una cinquantina di persone e ferendone altre 130, ha sconvolto Papa Francesco che nell’Angelus di oggi ha usato parole durissime contro l’attentato. «La comunità internazionale non può tollerare fatti così gravi», ha sentenziato il Pontefice affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico, assicurando la sua preghiera «per le povere persone inermi uccise o ferite».

Bergoglio, come in altre occasioni, ha espresso l’auspicio «che siano organizzati in modo esteso e concertato i corridoi umanitari per i migranti più bisognosi», iniziativa questa già posta in atto con successo dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con Fcei e Tavola Valdese. Non ha mancato, il Papa, di ricordare inoltre «anche tutte le vittime delle stragi che recentemente sono state compiute in Afghanistan, Mali, Burkina Faso e Niger» e ha invitato i fedeli in piazza San Pietro a restare per qualche istante in preghiera in silenzio per loro.

Nella sua catechesi prima dell’Angelus, Francesco ha ricordato «la missione della Chiesa» che è quella di «annunciare il Vangelo a tutte le genti». Tale missione presenta diverse caratteristiche: essa «si basa sulla preghiera»; «è itinerante»; «richiede distacco e povertà»; «porta pace e guarigione» e soprattutto «non è proselitismo ma annuncio e testimonianza». Quindi «richiede anche la franchezza e la libertà evangelica di andarsene evidenziando la responsabilità di aver respinto il messaggio della salvezza, ma senza condanne e maledizioni», ha sottolineato il Pontefice.

«Se vissuta in questi termini, la missione della Chiesa sarà caratterizzata dalla gioia», ha aggiunto, non «una gioia effimera, che scaturisce dal successo della missione» ma al contrario «la gioia interiore e indistruttibile che nasce dalla consapevolezza di essere stati chiamati da Dio a seguire il suo Figlio». Cioè «la gioia di essere suoi discepoli», di «spendersi senza riserve per gli altri, libero da sé stesso e dai propri averi».

Dopo la preghiera mariana, Papa Bergoglio ha salutato tutti i pellegrini presenti venuti da Roma e dal mondo. In particolare ha rivolto un pensiero ai sacerdoti che partecipano al corso per formatori, promosso dall’Istituto “Sacerdos” di Roma, e alla comunità eritrea a Roma alla quale ha assicurato: «Cari fratelli e sorelle, prego per il vostro popolo!». Da qui la tradizionale formula di congedo: «Auguro a tutti una buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci».



Non vogliamo chiudere campi in Libia"
05/07/2019

https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/ ... FoZjE554s0

"Non è vero" che il governo di Tripoli "vuole rilasciare tutti i migranti che alloggiano nei campi" come quello di Tajoura bombardato nei giorni scorsi, ma "non vogliamo esporli ai rischi del conflitto in corso, il governo di accordo nazionale vuole l'aiuto dell'Italia e dell'Ue per riportarli nei Paesi di origine". Lo chiarisce all'Adnkronos l'ambasciatore libico a Roma, Omar Tarhuni, dopo le dichiarazioni attribuite al ministro degli Interni Fathi Bashagha, che starebbe valutando una chiusura dei campi, e interpretate come una sorta di 'ricatto' all'Italia ed alla comunità internazionale.

"Io non ho visto alcuna dichiarazione ufficiale in tal senso - scandisce il diplomatico -. Il ministro ha detto che, considerata la situazione di conflitto, c'è un rischio, un pericolo per i migranti che si trovano lì. Ma non ha detto che vuole rilasciarli". Piuttosto, secondo Tarhuni, il governo di Tripoli torna a chiedere l'aiuto dell'Italia, dell'Ue e delle Nazioni Unite "per rimpatriarli: vorremmo dare loro la possibilità di tornare nei Paesi di origine". L'ambasciatore sottolinea poi come, all'indomani del raid su Tajoura, la comunità internazionale abbia preso delle posizioni "molto forti: ma perché non parla allo stesso modo delle vittime libiche del conflitto? Libici e migranti non sono tutti esseri umani?".
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