Migranti, Conte e Salvini cercano accordo con Ue: redistribuzione o niente sbarco14 luglio 2018
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... d99bb.html Un accordo per la redistribuzione dei migranti o niente sbarco sulle coste italiane. Questo il punto fermo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, d'accordo con il ministro dell'Interno Matteo Salvini, pensa di tenere sulla vicenda dei 450 migranti trasbordati da un barcone a largo di Linosa su una nave della Guardia Costiera italiana e su un'imbarcazione di Frontex. Di questi 176 persone sono sul pattugliatore 'Protector', e altre 266 sul 'Monte Sperone' della Gdf. Otto persone, tutte donne e bambini, sono invece state già trasportate a Lampedusa a bordo di motovedette della Guardia Costiera per motivi sanitari.
È arrivata nella rada di Pozzallo, in Sicilia, la nave 'Protector' di Frontex con a bordo 176 migranti trasbordati la scorsa notte dal barcone proveniente dalla Libia. Il pattugliatore della Gdf, con a bordo gli altri 266 migranti, si trova invece al momento al limite delle acque territoriali. Le due imbarcazioni attendono disposizioni. Intanto a bordo delle due navi arriveranno viveri e medicine oltre ad una equipe di medici.
Lo scontro con Malta
Al centro della vicenda l'ennesimo scontro diplomatico con Malta, dopo che dall'Italia una volta accertata la presenza del barcone in zona Sar maltese, era stato chiesto a La Valletta di intervenire in soccorso dei migranti. Intervento che però il governo di Malta ha rifiutato. "Noi adempiamo alle regole internazionali come hanno sempre fatto altri Paesi europei, come l'Italia". E' la risposta dell'ambasciatore di Malta in Italia, Vanessa Frazier. "Sono stati soddisfatti tutti gli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali applicabili al coordinamento della ricerca e del salvataggio, il centro di coordinamento dei soccorsi di Malta ha monitorato la nave per garantire assistenza immediata, se necessario. La nave ora è in Italia", ha twittato di nuovo il governo di Malta dal suo account ufficiale.
Ieri sulla vicenda già c'era stato uno scontro fra Italia e Malta. 'In un porto italiano non può e non deve arrivare. Abbiamo già dato, ci siamo capiti?', aveva detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
A questo punto, dunque, il premier sta lavorando "per un accordo con gli altri paesi Ue per una redistribuzione immediata di tutti i migranti. E e non ci saranmno risposte dai partner " ai 450 non sarà consentito di sbarcare". Lo riferiscono fonti di governo, al termine di una "lunga e cordiale" telefonata con Matteo Salvini. Le due ipotesi alternative sono "contatti con la Libia per il loro eventuale rientro sulle coste libiche da dove sono partiti o la permanenza a bordo delle navi dove fare riconoscimenti ed esame richieste".
L'Ue: ancora nessun contatto dall'Italia e comunque vale principio di non respingimento
La Commissione Ue aspetta la lettera del premier Giuseppe Conte, che per ora non è ancora stata ricevuta Bruxelles. Secondo quanto si apprende, non ci sono per il momento contatti in corso sulla questione della redistribuzione dei 450 migranti a bordo delle navi di Frontex e della Guardia di Finanza. In ogni caso, secondo le regole attuali d'ingaggio delle navi sotto missioni Ue, quali quelle di Frontex, non è possibile lo sbarco in Paesi terzi come la Libia. Centri regionali di sbarco in Paesi terzi sono invece una delle opzioni allo studio della Commissione Ue dopo il vertice Ue sui migranti del 24 giugno. Deve però sempre essere rispettato il principio di non respingimento.
I migranti soccorsi si erano lanciati in acqua
"Ieri in serata stato intercettato a largo di Linosa, da un convoglio di tre motovedette della Guardia costiera e una della Guardia di finanza, un barcone con 450 migranti a bordo. Alla vista delle unità italiane il barcone si è fermato e alcuni naufraghi hanno iniziato a lanciarsi in acqua". Così fonti di governo ricostruiscono la vicenda. "Grazie all'intervento di una motovedetta i migranti sono tutti stati recuperati. In nottata sono giunti il pattugliatore Montesperone della Gdf e una nave inglese che hanno accolto 442 migranti".
La Capitaneria di porto di Porto Empedocle è in attesa di conoscere dal centro di coordinamento di Roma l'approdo delle due unità navali. Non c'è ancora alcuna certezza sulla loro destinazione.
Frontex: operazione italiana noi non decidiamo sullo sbarco
"La rotta dove portare i migranti trasbordati dal barcone arrivato ieri sera dalla Libia non la decidiamo noi, è un'operazione della Guardia costiera e noi seguiamo il loro comando". Lo ha dichiarato la portavoce di Frontex, Ewa Moncure, che ha spiegato che "l'operazione è ancora in corso" e ha confermato che "le persone bisognose di cure mediche sono state trasferite a Lampedusa". "Per il resto è un'operazione italiana e Frontex non può prendere decisioni", ha precisato.
Salvini a Conte: migranti vadano a Malta o in Libia
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha informato della situazione dei migranti a bordo delle navi della Gdf e di Frontex il premier Giuseppe Conte ribadendo la sua linea: nessun porto italiano per i migranti. "Occorre un atto di giustizia, rispetto e coraggio per contrastare i trafficanti e stimolare un intervento europeo", avrebbe sottolineato Salvini a Conte, insistendo sull'opportunità che alle due navi venga data indicazione di fare rotta verso Malta o la Libia. Dunque, avrebbe ribadito, non verrà dato accesso ai porti italiani.
Nella telefonata con il premier, secondo quanto si apprende, Salvini avrebbe ribadito la sua volontà di non cedere. "In Italia si arriva solo con mezzi legali" ha sottolineato al presidente del Consiglio, ripetendo che i migranti a bordo delle due navi della Gdf e di Frontex "si nutrono e si curano, mettendo in salvo donne e bambini" ma per loro non ci sarà "alcun porto" in Italia. "Non possiamo cedere - avrebbe ribadito Salvini -; la nostra fermezza salverà tante vite e garantirà sicurezza a tutti". A Conte il titolare del Viminale avrebbe infine segnalato che da quando il governo si è insediato, ci sono stati 27mila sbarchi in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e, dunque, non bisogna "mostrare debolezze".
Conte in contatto con i ministri risolvere il caso
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è in costante contatto con i ministri Salvini, Moavero e Toninelli e con i responsabili delle unità di soccorso, "per la risoluzione di questa ulteriore emergenza". Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi, in relazione alla vicenda dei migranti trasbordati su due navi della Guardia di Finanza e di Frontex.
Conte sente Salvini e tratta con Ue: "Redistribuire i 450 migranti o non sbarcano"2018/07/14
https://www.huffingtonpost.it/2018/07/1 ... a_23481884 Una lunga e cordiale telefonata tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier Matteo Salvini, ministro dell'Interno, che hanno affrontato la questione dei 450 migranti recuperati al largo di Lampedusa. E' quanto si apprende da fonti di governo, secondo cui sarebbero tre le ipotesi in campo esaminate dai due membri di governo: redistribuzione immediata dei 450 con altri partner europei, contatti con Libia per il loro eventuale rientro sulle coste libiche, da dove sono partiti, permanenza a bordo delle navi dove fare riconoscimenti ed esame richieste.
Conte oggi stesso invierà al presidente Juncker e Tusk e agli altri leader europei una lettera volta a sollecitare l'applicazione immediata anche all'ultimo caso di migranti in mare "dei principi europei affermati nel corso dell'ultimo Consiglio Europeo di fine giugno". Lo affermano fonti di Palazzo Chigi. "L'Italia non è più disposta a farsi carico in modo isolato di un problema che riguarda tutti i Paesi europei"
In precedenza il ministro dell'Interno aveva informato il premier Conte ribadendo la sua linea: nessun porto italiano per i migranti. "Occorre un atto di giustizia, rispetto e coraggio per contrastare i trafficanti e stimolare un intervento europeo", avrebbe sottolineato Salvini, insistendo sull'opportunità che alle due navi venisse data indicazione di fare rotta verso Malta o la Libia.
Questa mattina i 450 migranti che erano a bordo del barcone erano stati smistati su due navi: 176 persone sono sul pattugliatore Protector, inserito nel dispositivo Frontex che è nella rada di Pozzallo, e altre 266 sul Monte Sperone della Gdf che dovrebbe attraccare ad Augusta. Otto persone, tutte donne e bambini, sono invece state già trasportate a Lampedusa a bordo di motovedette della Guardia Costiera per motivi sanitari.
Il governo italiano era intervenuto dopo un lungo braccio di ferro con Malta, che aveva preso in carico il coordinamento del soccorso senza però mandare navi e senza rendersi disponibile ad accogliere sull'isola i migranti.
Trump, immigrati cambiano Ue in peggioIntervista al Sun, Europa perde sua cultura a causa immigrazione
13 luglio 2018
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/e ... 5c67a.html (ANSA) - NEW YORK, 13 LUG - Donald Trump torna ad attaccare i leader europei, accusandoli di distruggere la cultura del continente consentendo l'ingresso di milioni di immigrati. In un'intervista al Sun mentre si trova a Londra, il presidente americano afferma: ''Mi piacciono i paesi europei. Io sono un prodotto dell'Unione Europa. Ritengo che quello che e' accaduto all'Europa e' un peccato. State perdendo la vostra cultura.
L'ondata di immigrati sta cambiando l'Europa in peggio" aggiunge.
Praga gela l'Italia: "Richiesta sui migranti strada per l'inferno"15/07/2018
http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2 ... uPYmN.html "Una strada per l'inferno". Così il premier della Repubblica Ceca Andrej Babis ha definito su Twitter la richiesta dell’Italia ai Paesi dell’Ue di accogliere parte dei 450 migranti presenti su due navi Frontex. "Ho ricevuto, insieme ad altri primi ministri europei, copia della lettera del premier italiano (Giuseppe) Conte, in cui chiede che l’Unione europea si faccia carico di alcune delle 450 persone ora bloccate in mare. Un simile approccio è la strada per l'inferno", si legge nel post.
Mentre Francia, Malta e Germania hanno già acconsentito ad accogliere 50 migranti ciascuno, Babis ritiene che questa misura "incita solo i trafficanti e aumenta i loro profitti". "Il nostro Paese - prosegue - non prenderà alcun migrante. Al Consiglio europeo abbiamo applicato il principio della volontarietà e ci atteniamo ad esso".
Il premier ceco ha quindi ribadito che "l'unica soluzione alla crisi migratoria è il modello australiano, ossia non fare sbarcare i migranti in Europa". "Dobbiamo inviare il chiaro segnale che l'immigrazione clandestina è finita e che l'Unione europea è pronta a rimpatriare immediatamente i migranti illegali".
"Dobbiamo aiutare i migranti nei Paesi dai quali vengono, al di fuori dei confini dell'Europa, per impedire loro di mettersi in viaggio", ha concluso Babis.
Alberto PentoQuesta è ragionevolezza umana al 1000%.
Io aggiungerei niente nazisti maomettani, nemmeno se profughi certificati.Migranti, Conte si smarca da Salvini: "Nessuna strada per l'inferno, scelta la legalità"18 luglio 2018
http://www.today.it/politica/migranti-g ... tizie.html Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, scrive una lettera aperta al premier della Repubblica Ceca Andrej Babis, che aveva parlato di "strada verso l'inferno" riferendosi alla gestione italiana dei 450 migranti soccorsi nel Mediterraneo. Il premier prova così a ritagliarsi un suo spazio, anche mediatico, nel dibattito su un tema nel quale Salvini, e solo Salvini, è stato la voce del governo fino ad ora. E Conte si smarca da Salvini, quantomeno nei torni.
"Non abbiamo affatto imboccato 'la strada verso l'inferno', ma - scrive Conte - abbiamo piuttosto scelto la strada maestra della legalità, della responsabilità condivisa della gestione del fenomeno migratorio, dell'azione concreta, focalizzata e di matrice autenticamente europea". "Chi mette piede in un Paese europeo mette piede in Europa. L'altra faccia di tale principio è che nessuno di noi può pensare di fare da solo! Parliamone, caro Andrej. Ti invito a Roma, quando vorrai, per confrontarci e approfondire l'approccio europeo proposto dall'Italia", prosegue il premier.
Conte: "Logica strutturale, non emergenziale"
"Caro Andrej, durante lo scorso fine settimana, anche attraverso l'apprezzata collaborazione di diversi Stati Membri, l'Italia -scrive Conte- ha potuto far fronte all'ennesima crisi migratoria mettendo in salvo 450 persone che verranno ora accolte in diversi Paesi europei. Lo abbiamo fatto salvando vite umane e con modalità rispettose dei diritti delle persone e in piena coerenza con le conclusioni che tutti insieme abbiamo adottato al Consiglio Europeo dello scorso giugno".
Migranti, doccia fredda per l'Italia: il "piano Conte" non può partire
"Le conclusioni del Consiglio - che, mi piace ripeterlo, sono il frutto del lavoro fatto insieme a 28 - aprono finalmente a una logica strutturale anziché emergenziale nella gestione della migrazione, una logica che guarda alla realtà del fenomeno, alle sue prospettive e alle sfide concrete a cui esso ci espone". "D'altronde -osserva Conte- non possiamo affrontare questo fenomeno guardando solo all'oggi, senza premurarci di considerare gli sviluppi futuri, che si ricollegano al tasso di crescita dell'economia mondiale e alle linee dello sviluppo demografico degli altri continenti".
"Migrazione fenomeno globale"
"I flussi migratori costituiscono un fenomeno globale. Se lo affrontassimo in base a un approccio meramente ''nazionale'', non riusciremmo a governarlo e ne rimarremmo sopraffatti. La storia stessa del nostro continente mostra che i grandi fenomeni epocali si sottraggono ai tentativi individuali e isolati di controllo. Se rinunciassimo a una gestione comune del fenomeno migratorio, l'Europa sarebbe perdente e con essa tutti i suoi Stati, non solo quelli di frontiera come l'Italia".
Da Gennaio 1443 morti nel Mediterraneo: "Non è una crisi migratoria ma umanitaria"
"La proposta italiana -scrive Conte al premier ceco-, ripresa in larga parte dalle conclusioni del 28 giugno, guarda con coraggio e lungimiranza alla sfida che abbiamo davanti. Non propone affatto un'irrealistica apertura delle frontiere, né tantomeno contempla un'accoglienza indiscriminata. L'Italia propone invece un cambio di prospettiva dell'UE, un approccio multilivello e organico che passa attraverso azioni condivise per contrastare la migrazione illegale e tutelare coloro che davvero hanno diritto alla protezione internazionale. "Chi mette piede in un Paese europeo mette piede in Europa. L'altra faccia di tale principio è che nessuno di noi può pensare di fare da solo! Parliamone, caro Andrej. Ti invito a Roma, quando vorrai, per confrontarci e approfondire l'approccio europeo proposto dall'Italia", conclude il premier Conte.
De Falco: "Soccorrere in mare è un dovere universale"
"La morte della donna e del bambino è una tragedia umana su cui nessuno ha il diritto di speculare, su cui tutti abbiamo il dovere di riflettere concretamente per evitare che succeda ancora". Lo afferma in una nota il senatore cinquestelle Gregorio De Falco in merito alla morte in mare di una migrante e di suo figlio.
"Soccorrere chi rischia di morire in mare - aggiunge - non è un'opzione individuale, è un dovere universale. Oggi più che mai risulta evidente l'urgenza e l'importanza di addestrare ed aiutare le componenti della Guardia Costiera libica ad operare secondo gli standard internazionali per garantire la sicurezza e i diritti umani dei migranti in Libia e dei naufraghi in mare, con il doveroso coinvolgimento dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Questa è la strada che l'Italia ha giustamente intrapreso e intende portare avanti per fermare l'ecatombe dei barconi della morte, in attesa di una regolazione complessiva dei flussi migratori. Una strada non facile ma doverosa e al momento ancora priva di alternative".
Alberto PentoForza Praga!