No Bergoglio, no, questi non sono un dono/risorsa

No Bergoglio, no, questi non sono un dono/risorsa

Messaggioda Berto » sab feb 24, 2018 1:55 pm

No Bergoglio, no, questi non sono un dono né una risorsa
viewtopic.php?f=194&t=2732



Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ti-ong.jpg
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: No Bergoglio, no, questi non sono un dono

Messaggioda Berto » sab feb 24, 2018 2:00 pm

No Bergoglio, questi non sono un dono di Dio, del cielo, della vita, questi non portano gioia, non portano rinnovamento, non portano un'umanità migliore, non portano cultura, valori e civiltà, questi sono prevalentemente una disgrazia, un male grande, un peso economico insopportabile, un pericolo per la nostra vita e la nostra civiltà, un'invasione destabilizzante sociale e politica, una violazione dei nostri diritti umani dei nativi e degli indigeni europei, un crimine contro i cittadini italiani ed europei e contro l'umanità, sono un pretesto e una giustificazione dei regimi europei poco democratici parassitari e castuali che opprimono e sfruttano i loro cittadini, molti di questi portano orrore e terrore, malattie, predazione e morte.
Non esserne complice Bergoglio.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 68x553.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 68x369.png
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: No Bergoglio, no, questi non sono un dono

Messaggioda Berto » sab feb 24, 2018 5:59 pm

Ecco quello che dice Bergoglio


Il video messaggio. Migranti, il Papa: dono, non problema
martedì 19 aprile 2016

https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/p ... no-un-dono

IL RAPPORTO DEL CENTRO ASTALLI La difficile strada dell'accoglienza
Noi, i migranti e la speranza: il modello possibile di Adriano Fabris
Migranti, il Papa: dono, non problema
I migranti sono un dono, non un problema. Lo dice Papa Francesco in un video-messaggio diffuso oggi in concomitanza con la presentazione, a Roma, del Rapporto annuale 2016 del Centro Astalli sulle condizioni dei richiedenti asilo e rifugiati seguiti dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati. Dal Pontefice, a pochi giorni dalla visita a Lebso, arriva un nuovo appello a vincere la chiusura e l’indifferenza verso gli immigrati che troppo spesso caratterizza le nostre società. “Ero forestiero e mi avete accolto”. Parte dalle parole di Gesù, che risuonano nel Vangelo di Matteo, la riflessione di Papa Francesco che ringrazia l’istituzione dei gesuiti per l’impegno in favore dei profughi e rifugiati. I migranti hanno il volto di Dio. Il Papa sottolinea che chi fugge dalla guerra o per “un’ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta, è un fratello con cui dividere il pane, la casa, la vita”. “Ognuno di voi, rifugiati che bussate alle nostre porte ha il volto di Dio, è carne di Cristo. La vostra esperienza di dolore e di speranza ci ricorda che siamo tutti stranieri e pellegrini su questa Terra, accolti da qualcuno con generosità e senza alcun merito”.
Vincere la chiusura e l’indifferenza. Ognuno di voi, ha ripreso, “può essere un ponte che unisce popoli lontani, che rende possibile l’incontro tra culture e religioni diverse, una via per riscoprire la nostra comune umanità”: “Troppe volte non vi abbiamo accolto! Perdonate la chiusura e l’indifferenza delle nostre società che temono il cambiamento di vita e di mentalità che la vostra presenza richiede. Trattati come un peso, un problema, un costo, siete invece un dono. Siete la testimonianza di come il nostro Dio clemente e misericordioso sa trasformare il male e l'ingiustizia di cui soffrite in un bene per tutti”.
Ascoltare la voce dei rifugiati. Il Centro Astalli, ha poi affermato il Papa, “è esempio concreto e quotidiano di questa accoglienza nata dalla visione profetica del padre Pedro Arrupe”. Ed ha incoraggiato i volontari a proseguire un percorso “che si fa sempre più necessario, unica via per una convivenza riconciliata”. “Siate sempre testimoni della bellezza dell’incontro. Aiutate la nostra società ad ascoltare la voce dei rifugiati. Continuate a camminare con coraggio al loro fianco, accompagnateli e fatevi anche guidare da loro: i rifugiati conoscono le vie che portano alla pace perché conoscono l’odore acre della guerra”.


Papa Francesco: "I migranti sono un dono". I cattolici lo ascolteranno? Vox e sondaggio
di Piero Ricca | 6 maggio 2016

https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/0 ... gio/515719

“Sogno un’Europa in cui essere migrante non sia delitto, bensì un invito a un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere umano”. Dopo l’appello lanciato durante la visita al campo profughi di Moria (a Lesbo), Papa Francesco – ricevendo il Premio Internazionale Carlo Magno 2016 – torna a chiedere di accogliere i migranti. Ma questo appello sembra non trovare un consenso unanime tra gli stessi cattolici. Se ne ha la sensazione dialogando con i cittadini in strada. “Da cattolico, su questo tema fatico a seguire il Papa, più che un dono i migranti sono un problema”. Risuona così una delle risposte prevalenti. Anche tra coloro che condividono la dichiarazione di principio del Pontefice, è diffusa la convinzione che “non si può far entrare tutti in modo indistinto senza mettere a rischio la nostra società”. C’è chi osserva che spetta all’Unione Europea ripensare l’accoglienza distribuendo le responsabilità in modo equo fra tutti gli Stati. Ma non mancano coloro che antepongono le ragioni della solidarietà a ogni altra considerazione: “Francesco ha ragione e fa bene a scuoterci dall’indifferenza, chi fugge da guerra, oppressione e povertà è nostro fratello e deve essere accolto”. Riuscirà l’appello del Papa a smuovere le coscienze? “Ha toccato il cuore di tanti ma è difficile che cambi il corso della politica”, osserva qualcuno. E voi come la pensate? Dite la vostra nei commenti (riprese Ricky Farina)


Dopo la visita a Lesbo nella quale ha chiesto a gran voce che l’Unione Europea sia "solidale coi profughi", Francesco torna a denunciare con forza l'indifferenza delle nostre società. E dice: "Centro Astalli canto del cigno di padre Pedro Arrupe". Oim, quasi 179mila arrivi via Mediterraneo
di PAOLO RODARI
19 aprile 2016

http://www.repubblica.it/vaticano/2016/ ... -137947839

CITTA' DEL VATICANO - "Troppe volte non vi abbiamo accolto! Perdonate la chiusura e l'indifferenza delle nostre società che temono il cambiamento di vita e di mentalità che la vostra presenza richiede. Trattati come un peso, un problema, un costo, siete invece un dono". Lo dice il Papa rivolto ai rifugiati in un videomessaggio per il 35esimo anniversario della fondazione del Centro Astalli.

Secondo le ultime stime dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) rese note oggi a Ginevra, sono giunti in Europa via mare dall'inizio dell'anno quasi 179mila migranti e rifugiati. Del totale di 178.882 arrivi, circa 25mila sono giunti in Italia, oltre 153mila in Grecia ed il resto a Cipro e in Spagna. Il numero di morti nel Mediterraneo è di 737, un dato che non include le centinaia di migranti, soprattutto del Corno d'Africa, che potrebbero essere morti negli ultimi giorni e che l'Oim non è in grado di confermare.

"Siete la testimonianza - aggiunge papa Francesco - di come il nostro Dio clemente e misericordioso sa trasformare il male e l'ingiustizia di cui soffrite in un bene per tutti. Perché ognuno di voi può essere un ponte che unisce popoli lontani, che rende possibile l'incontro tra culture e religioni diverse, una via per riscoprire la nostra comune umanità". Chi fugge dalla propria terra per le guerre o la fame è "un fratello".

Papa ritorna da Lesbo: "Vi mostro i disegni dei bimbi migranti, c'era da piangere"

"La vostra esperienza di dolore e di speranza - dice Francesco rivolto ai rifugiati - ci ricorda che siamo tutti stranieri e pellegrini su questa Terra, accolti da qualcuno con generosità e senza alcun merito. Chi come voi è fuggito dalla propria terra a causa dell'oppressione, della guerra, di una natura sfigurata dall'inquinamento e dalla desertificazione, o dell'ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta, è un fratello con cui dividere il pane, la casa, la vita".

Dopo la visita a Lesbo nella quale Francesco ha chiesto a gran voce che l'Unione Europea sia "solidale coi profughi", e dopo la decisione altamente simbolica di portare in Vaticano dodici migranti, Francesco torna a denunciare con forza l'indifferenza delle nostre società verso i migranti, definiti come un dono e non come un peso.

Francesco segue da vicino il lavoro dei suoi confratelli gesuiti del Centro Astalli. Nella sede romana del Centro egli era stato già il 10 settembre del 2013. Aveva esortato a non aver paura delle differenze e a impegnarsi insieme per la causa del bene comune e della dignità dell'uomo. In particolare aveva chiesto alla Chiesa di compiere gesti concreti e coraggiosi di accoglienza: "I conventi vuoti non servono a aprire alberghi e fare soldi: sono per la carne di Cristo, sono per i rifugiati", aveva detto.

Il Papa porta 12 migranti da Lesbo a Roma, Ansaldo: "Mossa politica straordinaria"

E oggi ancora parole significative per il Centro: "Siete la testimonianza di come il nostro Dio clemente e misericordioso sa trasformare il male e l'ingiustizia di cui soffrite in un bene per tutti. Perché ognuno di voi può essere un ponte che unisce popoli lontani, che rende possibile l'incontro tra culture e religioni diverse, una via per riscoprire la nostra comune umanità".

"Il Centro Astalli - dice il vescovo di Roma - è esempio concreto e quotidiano di questa accoglienza nata dalla visione profetica del padre Pedro Arrupe. E' stato il suo canto del cigno, in un centro di rifugiati in Asia. Grazie a voi tutti, donne e uomini, laici e religiosi, operatori e volontari, perché mostrate nei fatti che se si cammina insieme la strada fa meno paura. Vi incoraggio a continuare. Trentacinque anni sono solo l'inizio di un percorso che si fa sempre più necessario, unica via per una convivenza riconciliata. Siate sempre testimoni della bellezza dell'incontro. Aiutate la nostra società ad ascoltare la voce dei rifugiati. Continuate a camminare con coraggio al loro fianco, accompagnateli e fatevi anche guidare da loro: i rifugiati conoscono le vie che portano alla pace perché conoscono l'odore acre della guerra".




l Papa: i migranti? Un dono, non un peso
Martedì, 19 aprile 2016

http://www.affaritaliani.it/cronache/pa ... lvini.html

"Troppe volte non vi abbiamo accolto! Perdonate la chiusura e l'indifferenza delle nostre società che temono il cambiamento di vita e di mentalità che la vostra presenza richiede. Trattati come un peso, un problema, un costo, siete invece un dono". Lo dice il Papa rivolto ai rifugiati in un videomessaggio per il 35/o anniversario della fondazione del Centro Astalli.

E aggiunge: "Siete la testimonianza di come il nostro Dio clemente e misericordioso sa trasformare il male e l'ingiustizia di cui soffrite in un bene per tutti. Perchè ognuno di voi può essere un ponte che unisce popoli lontani, che rende possibile l'incontro tra culture e religioni diverse, una via per riscoprire la nostra comune umanità". Chi fugge dalla propria terra per le guerre o la fame è "un fratello".

"La vostra esperienza di dolore e di speranza - dice Francesco rivolto ai rifugiati - ci ricorda che siamo tutti stranieri e pellegrini su questa Terra, accolti da qualcuno con generosità e senza alcun merito. Chi come voi è fuggito dalla propria terra a causa dell'oppressione, della guerra, di una natura sfigurata dall'inquinamento e dalla desertificazione, o dell'ingiusta distribuzione delle risorse del pianeta, è un fratello con cui dividere il pane, la casa, la vita".

Dopo la visita a Lesbo nella quale Francesco ha chiesto a gran voce che l’Unione Europea sia «solidale coi profughi», e dopo la decisione altamente simbolica di portare in Vaticano dodici migranti, Francesco torna a denunciare con forza l'indifferenza delle nostre società verso i migranti, definiti come un dono e non come un peso.

Francesco segue da vicino il lavoro dei suoi confratelli gesuiti del Centro Astalli. Nella sede romana del Centro egli era stato già il 10 settembre del 2013. Aveva esortato a non aver paura delle differenze e a impegnarsi insieme per la causa del bene comune e della dignità dell’uomo. In particolare aveva chiesto alla Chiesa di compiere gesti concreti e coraggiosi di accoglienza: «I conventi vuoti non servono a aprire alberghi e fare soldi: sono per la carne di Cristo, sono per i rifugiati», aveva detto.

E oggi ancora parole significative per il Centro: "Siete la testimonianza di come il nostro Dio clemente e misericordioso sa trasformare il male e l'ingiustizia di cui soffrite in un bene per tutti. Perché ognuno di voi può essere un ponte che unisce popoli lontani, che rende possibile l'incontro tra culture e religioni diverse, una via per riscoprire la nostra comune umanità".

"Il Centro Astalli - dice il vescovo di Roma - è esempio concreto e quotidiano di questa accoglienza nata dalla visione profetica del padre Pedro Arrupe. E' stato il suo canto del cigno, in un centro di rifugiati in Asia. Grazie a voi tutti, donne e uomini, laici e religiosi, operatori e volontari, perché mostrate nei fatti che se si cammina insieme la strada fa meno paura. Vi incoraggio a continuare. Trentacinque anni sono solo l'inizio di un percorso che si fa sempre più necessario, unica via per una convivenza riconciliata. Siate sempre testimoni della bellezza dell'incontro. Aiutate la nostra società ad ascoltare la voce dei rifugiati. Continuate a camminare con coraggio al loro fianco, accompagnateli e fatevi anche guidare da loro: i rifugiati conoscono le vie che portano alla pace perché conoscono l'odore acre della guerra".






Papa Francesco “La vitalità umana e cristiana dei migranti è un dono per chi li accoglie”
Dal Vaticano, 29 agosto 2017
Memoria del martirio di san Giovanni Battista

https://www.interris.it/religioni/papa- ... glie-rdquo

In un’epoca caratterizzata dalle grandi migrazioni, “con le tensioni che inevitabilmente si generano”, fa figura di Santa Francesca Saverio Cabrini diventa “singolarmente attuale”. Il suo carisma, contraddistinto da “una dedizione totale e intelligente verso gli emigranti che dall’Italia si recavano nel Nuovo Mondo”, è legato ad una “consacrazione limpidamente missionaria”. Infatti, “le grandi migrazioni odierne necessitano di un accompagnamento pieno di amore e intelligenza come quello che caratterizza il carisma cabriniano, in vista di un incontro di popoli che arricchisca tutti e generi unione e dialogo e non separazione e ostilità”. Così Papa Francesco si rivolge ai partecipanti all’Assemblea Generale delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù nel centenario della morte di Santa Francesca Saverio Cabrini, patrona dei migranti.

Migranti, un dono per chi li accoglie

Nella lettera inviata a suor Barbara Louise Staley, superiora generale delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, il Santo Padre ricorda che quella della patrona dei migranti è un modello di santità che “unisce l’attenzione alle situazioni di maggiore povertà e fragilità, come gli orfani e i minatori, a una lucida sensibilità culturale”. Poi aggiunge: “La vitalità umana e cristiana dei migranti diventa così un dono per le Chiese e i popoli che accolgono. Le grandi migrazioni odierne necessitano di un accompagnamento pieno di amore e intelligenza come quello che caratterizza il carisma cabriniano, in vista di un incontro di popoli che arricchisca tutti e generi unione e dialogo e non separazione e ostilità“. Di seguito riportiamo il testo completo della lettera.

Alla Reverenda Madre
Suor Barbara Louise Staley
Superiora Generale delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù

Il centenario della morte di Santa Francesca Saverio Cabrini è uno degli eventi principali che segnano quest’anno il cammino della Chiesa, sia per la grandezza della figura che si commemora, sia per l’attualità del suo carisma e del suo messaggio, non solo per la comunità ecclesiale ma per l’intera società. Pertanto desidero, con questo mio messaggio, che accompagno con la preghiera, spiritualmente partecipare all’Assemblea Generale che come Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, insieme con collaboratori laici, terrete dal 17 al 23 settembre prossimo a Chicago, presso il Santuario Nazionale intitolato alla vostra amata Fondatrice e Patrona degli emigranti.

Santa Francesca Saverio Cabrini ha accolto da Dio una vocazione missionaria che in quel tempo poteva essere considerata singolare: formare e inviare per tutto il mondo donne consacrate, con un orizzonte missionario senza limiti, non semplicemente come ausiliarie di istituti religiosi o missionari maschili, ma con un proprio carisma di consacrazione femminile, pur in piena e totale disponibilità alla collaborazione sia con le Chiese locali che con le diverse congregazioni che si dedicavano all’annuncio del Vangelo ad gentes. Tale consacrazione limpidamente missionaria e femminile nasce in Madre Cabrini dall’unione totale e amorosa con il Cuore di Cristo, la cui misericordia supera ogni confine. Ella vive e trasfonde alle sue suore uno slancio di riparazione per il male nel mondo e per la lontananza da Cristo, che sostiene la missionaria in imprese superiori alle forze umane: l’espressione paolina «Omnia possum in eo qui me confortat» (Fil 4,13) era il suo motto. Motto confermato dal sorprendente numero e dall’importanza delle opere avviate durante la sua vita, in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Stati Uniti, America Centrale, Argentina e Brasile. Ma l’amore per il Cuore di Cristo, che si traduce nell’ansia evangelizzatrice, risplende nell’attenzione di Francesca Saverio Cabrini per quelle che oggi chiameremmo le periferie della storia: ad esempio, un anno dopo un crudele linciaggio di italiani, accusati di aver ucciso il capo della polizia di New Orleans, in Louisiana, Madre Cabrini aprì una casa nel quartiere italiano più malfamato.

Il carisma di santa Francesca Saverio Cabrini anima una dedizione totale e intelligente verso gli emigranti, che dall’Italia si recavano nel Nuovo Mondo. Questa scelta è frutto della sua obbedienza sincera e amorosa al Santo Padre, Papa Leone XIII, e non esclude l’attenzione ad altri campi di azione missionaria. Gli odierni spostamenti epocali di popolazioni, con le tensioni che inevitabilmente si generano, fanno di Madre Cabrini una figura singolarmente attuale. In particolare, la Santa unisce l’attenzione alle situazioni di maggiore povertà e fragilità, come gli orfani e i minatori, a una lucida sensibilità culturale, che, in continuo dialogo con le gerarchie locali, si impegna a conservare e ravvivare nei migranti la tradizione cristiana recepita nei paesi d’origine, una religiosità talvolta superficiale ma spesso impregnata di un’autentica mistica popolare, offrendo d’altra parte le strade per integrarsi pienamente nella cultura dei paesi di arrivo, così che i migranti italiani fossero accompagnati dalle Madri Missionarie ad essere pienamente italiani e pienamente americani. La vitalità umana e cristiana dei migranti diventa così un dono per le Chiese e i popoli che accolgono. Le grandi migrazioni odierne necessitano di un accompagnamento pieno di amore e intelligenza come quello che caratterizza il carisma cabriniano, in vista di un incontro di popoli che arricchisca tutti e generi unione e dialogo e non separazione e ostilità. Senza dimenticare che santa Francesca Saverio Cabrini conserva una sensibilità missionaria non settoriale ma universale, che è vocazione di ogni cristiano e di ogni comunità dei discepoli di Gesù.

La presente ricorrenza centenaria invita a prendere nuovamente coscienza di tutto questo, con intima e gioiosa gratitudine a Dio. E ciò costituisce un grande dono anzitutto per voi, figlie spirituali di Madre Cabrini. Possa l’intero vostro Istituto, ogni comunità, ogni religiosa ricevere un’abbondante effusione dello Spirito Santo, che ravvivi la fede e la sequela di Cristo secondo il carisma missionario della Fondatrice; e spinga anche numerosi fedeli laici a condividere e sostenere la vostra azione evangelica nell’attuale contesto sociale. Da parte mia, con vivo affetto vi assicuro il ricordo e la preghiera, sia perché la figura di Madre Cabrini mi è da sempre familiare, sia per la speciale sollecitudine che dedico alla causa dei migranti. Mentre vi chiedo di pregare per me e per il mio ministero, di cuore invio alla vostra Assemblea, alla Congregazione e a tutta la famiglia Cabriniana una speciale Benedizione Apostolica.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: No Bergoglio, no, questi non sono un dono

Messaggioda Berto » dom feb 25, 2018 9:11 am

No Bergoglio questi non sono proprio un dono,
e se per te sono ugualmente un dono vuol dire che sei malato, malato di demenza grave, di fanatismo religioso disumano, di pericolosa irresponsabilità umana, sociale e politica.



Due coltellate e un colpo in testa. Così è stata ammazzata Pamela
nicola pinna
2018/02/13

http://www.lastampa.it/2018/02/13/itali ... agina.html

Oramai non ci sono più dubbi: Pamela Mastropietro, prima di essere tagliata a pezzi, è stata uccisa da un gruppo di persone. La conferma arriva dall’esito dell’esame istologico, consegnato ieri pomeriggio da medico legale Mariano Cingolani al procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio.

A spezzare la vita della diciottenne romana che il 29 gennaio si era allontanata da una comunità di recupero, sono state due coltellate al fegato e un colpo alla testa. L’istologico eseguito dal professor Mariani prova quanto già ipotizzato nel corso della seconda autopsia: la ragazza era ancora viva quando è stata colpita al fegato e alla testa. Per quanto concerne invece il sospetto che, in quel pomeriggio maledetto del 30 gennaio, abbia assunto droga, occorre attendere i risultati dei test tossicologici, per i quali occorre più tempo. Da verificare ancora, inoltre, l’ipotesi di violenza sessuale.

Intanto si allarga il numero degli indagati. Oltre ai tre spacciatori nigeriani arrestati, un loro connazionale ha ricevuto un avviso di garanzia per concorso in omicidio, vilipendio, distruzione, soppressione e occultamento di cadavere. Si tratta di un uomo di 39 anni, difeso dall’avvocato Paolo Cognini, che ha avuto contatti telefonici con gli arrestati il pomeriggio del 30 gennaio. In particolare con Innocent Oseghale, 29 anni, bloccato poco dopo il ritrovamento del cadavere. Ma secondo i carabinieri e la procura di Macerata l’uomo non dovrebbe essere coinvolto nel delitto: è stato indagato a sua garanzia e per escludere la sua colpevolezza. Contro di lui infatti non esistono le prove che sono state contestate a Oseghale e Desmond Lucky, 22 anni, e Lucky Awelima, 27, in stato di fermo da sabato. Dall’esame delle celle telefoniche emerge la presenza dei tre arrestati, tra le 12 e le 19 del 30 gennaio, nella casa di Innocent Oseghale (difeso dall’avvocato Monia Fabiani) dove sono avvenuti l’omicidio e lo scempio dei poveri resti di Pamela. Mentre il telefonino del quarto indagato non risulta agganciare quella cella.

I carabinieri agli ordini del comandante provinciale Michele Roberti e gli specialisti del Ris di Roma, coordinati dal colonnello Sergio Schiavone, stanno lavorando insieme per ricostruire il delitto della diciottenne. Tante le tracce lasciate dagli assassini nell’appartamento nonostante abbiano ripulito con la candeggina: diverse impronte di piedi nudi e di mani, tracce biologiche (tra cui anche liquido seminale) e impronte digitali. Gli indagati sono stati sottoposti all’esame plantare e palmare e i Ris hanno inoltre effettuato diversi prelievi nell’appartamento dove si è svolta la mattanza.

La scoperta è degna di un film dell’orrore. Piccoli frammenti di brandelli di pelle di Pamela sono stati ritrovati sul terrazzo. Si esclude categoricamente il prelievo e la scomparsa di organi interni, mentre manca tutta la pelle del collo. Gli organi genitali sono stati completamente fatti a pezzi, forse per nascondere un abuso di carattere sessuale. Nella lavatrice dell’alloggio è stato individuato del sangue, rilasciato probabilmente durante il lavaggio di indumenti degli assassini o stracci usati per pulire la scena del crimine. Sangue anche su alcuni sacchetti di plastica rinvenuti in casa.

Nei laboratori del Ris di Roma verranno analizzate anche le tracce sui coltelli e la mannaia, prelevati dalla cucina di Oseghale, e quelle dentro e sopra i due trolley, dove sono stati riposte le varie parti del corpo martoriato di Pamela, ritrovati nelle campagne di Pollenza la mattina del 31 gennaio.


Pamela Mastropietro, l'orrore della seconda autopsia: "I nigeriani l'hanno fatta soffrire, poi scuoiata"
22 Febbraio 2018

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... x.facebook

I nigeriani hanno ammazzato Pamela Mastropietro e poi fatta a pezzi, ma prima hanno voluta farla soffrire. Sono raccapriccianti i dettagli della seconda autopsia rivelati dal Tempo. Gli esami "inducono a ritenere superate le iniziali incertezze sulle cause della morte (omicidio o overdose), facendo propendere recisamente - spiega il gip - per l'ipotesi omicidiaria".

L'hanno uccisa, dunque, ma come? La lingua "pinzata tra i denti" fa propendere per "una sofferta asfissia per soffocamento". Dal collo manca della pelle, probabilmente spiega il quotidiano romano per nascondere i segni di uno strangolamento. Ci sono però anche le due coltellate al torace, inferte "quando la giovane era ancora a cuore battente". Il nuovo dettaglio è però la mancanza del 20% della pelle sul corpo della povera 18enne romana ammazzata a Macerata, nell'appartamento dello spacciatore nigeriano Innocent Oseghale. Mancano "ampi tratti di cute in zona vaginale e anale", l'ipotesi è che gli aguzzini abbiano voluto "celare un pregresso atto sessuale, cui si riconduce anche il rinvenimento di tracce di saliva su un capezzolo".

Dopo la morte, sul corpo di Pamela è iniziato il rito brutale del "depezzamento" con una mannaia. "È emersa la presenza su un'ampia parte di cute di superficiali ferite da taglio parallele, ferite - si legge nell'ordinanza - che il dottor Tombolini (primo medico legale a fare l'autopsia, ndr) ha ritenuto inferte in vita, quasi a voler infliggere sofferenze alla vittima, mentre il dottor Cingolani (nominato in un secondo momento dalla Procura, ndr) ha ritenuto effettuate post mortem verosimilmente in relazione alle pratiche si sezionamento del cadavere".


Macerata, saliva e liquido seminale sul corpo di Pamela: fermi convalidati
di Benedetta Lombo e Daniel Fermanelli
15/02/2018

https://www.corriereadriatico.it/macera ... 50270.html

MACERATA Liquido seminale e tracce di saliva sul corpo di Pamela. C’è un altro tassello che potrebbe permettere di scoprire cosa è successo nella casa dell’orrore. I timori degli investigatori che il meticoloso lavoro degli assassini avesse vanificato le ricerche sono stati almeno parzialmente fugati, perché gli ultimi risultati degli accertamenti dei Ris potrebbero dare vigore all’ipotesi di una violenza di gruppo, risultando decisivi nella formalizzazione del capo d’accusa.

L’analisi
L’ultimo diaframma che separa lo stato attuale delle ricerche dalla conferma delle ipotesi di una violenza sessuale è la comparazione del liquido dei tre arrestati con quello dell’uomo di Mogliano che il giorno prima dell’omicidio era stato con Pamela in un garage di Corridonia. L’ipotesi dei carabinieri è sempre stata che la diciottenne fosse stata stuprata, uccisa e poi fatta a pezzi sul terrazzo dell’abitazione di via Spalato. Ora sarà decisivo l’esame del Dna, i cui risultati si conosceranno in tempi brevi. Gli aguzzini potrebbero aver firmato la sua condanna a morte e il depezzamento che è seguito. Nel giorno della convalida degli arresti di Desmond Lucky, 22 anni, e di Lucky Awelima, 27, i nigeriani entrati nell’inchiesta per la morte di Pamela Mastropietro dopo Innocent Oseghale, le ultime ore di vita della ragazza sono come un puzzle che si va ricomponendo giorno dopo giorno. E l’ipotesi di uno stupro di gruppo a cui è seguito il massacro è una pista che si sta battendo analizzando tutte le tracce a disposizione. Alle relazioni preliminari sull’autopsia vanno aggiunti l’esame dei telefoni e delle celle telefoniche e le testimonianze raccolte dagli inquirenti con il consulente Informatico Luca Russo. Materiale ritenuto dal Gip sufficiente per la convalida dei fermi e abbandonare ormai quasi definitivamente l’ipotesi di un decesso per overdose.


La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani
viewtopic.php?f=205&t=2728


Violenza e stupri africano asiatico maomettani
viewtopic.php?f=194&t=2679


Migranti, stranieri, clandestini e malattie contagiose
viewtopic.php?f=194&t=2680
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: No Bergoglio, no, questi non sono un dono

Messaggioda Berto » dom feb 25, 2018 9:12 am

Nemmeno questi sono un dono Bergoglio



Sciacalli "clandestini rifugianti" - Scontro bus-tram a Milano: i nordafricani salgono sui mezzi a rubare
23 Aprile 2017

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... aggio.html

Un pullman turistico e un tram che si scontrano. Feriti (di cui due gravi), panico, confusione, traffico in tilt. E gli africani che, approfittando degli attimi di caos successivi allo scontro, salgono sul tram evacuato di corsa per rubare nelle borse e tra gli effetti personali dei passeggeri. La scena non si è svolta in qualche popolosa e caotica città del terzo mondo, ma in una zona semi-centrale di Milano. Venerdì pomeriggio, all'incrocio tra viale Stelvio e via Farini. Una zona nota per l'elevata percentuale di abitanti extracomunitari, sopratutto arabi e africani. E per i tanti perdigiorno, sempre immigrati, che ciondolano per strada e sui marciapiedi. A denunciare l'episodio di sciacallaggio, chiamando le forse dell'ordine, è stato il dipendente di un fast-food all'angolo tra le due vie in cui è avvenuto lo scontro. Intervenuto per dare una mano ai feriti e agli altri passeggeri, come riporta il Corriere della Sera, ha notato gli africani che sono saliti sui mezzi a rubare. Ha avvisato le forze dell'ordine, che li hanno allontanati.


Partono per un weekend e al ritorno a Roma trovano la casa occupata dagli extracomunari. Brutta avventura per due famiglie romane
Luca Romano
Mar, 25/04/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 89707.html

Partono per un weekend e a Porto San Giorgio trovano la casa occupata dagli extracomunari. È questa la disavventura, come riporta il Messaggero, che hanno dovuto affrontare Pier Paolo Feriozzi e il fratello Giovanni che dopo aver passato qualche giorno in vacanza per il ponte del 25 aprile si sono ritrovati con la casa occupata.
Appena hanno aperto la porta dell'appartamento hanno trovato all'interno dell'abitazione alcuni extracomunitari. I due fratelli hanno immediatamente chiamato i carabinieri. Pirma dell'arrivo dei militari è scattata però la fuga degli extracomunitari. "Dunque – ha detto uno dei due proprietari – casa mia è diventata una sorta di base per i balordi. E chissà cosa succede lì dentro. Mia moglie e mia figlia ora hanno paura di starci". E sul caso è intervenuto Emanuele Morese di Fratelli d’Italia che afferma: "Sconvolge che a Porto San Giorgio si sia arrivati a questo punto. Vedere una proprietà occupata abusivamente è qualcosa che preoccupa e che deve farci riflettere tutti. Quelli che per molti erano fatti che accadevano solo in TV oggi sono una realtà concreta e tutte le forze politiche debbono interrogarsi e agire contro questo fenomeno prima che prenda piede".


Crimini e delitti dei clandestini, degli irregolari e di altri stranieri più o meno regolari o in attesa di regolarizzazione o di respingimento
viewtopic.php?f=194&t=1814
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: No Bergoglio, no, questi non sono un dono

Messaggioda Berto » dom feb 25, 2018 9:54 am

Questi poi Bergoglio sono la nostra morte, perché vuoi la nostra morte Bergoglio?

https://www.facebook.com/andreacrippaof ... 1249456305


Immigrato siriano a Spiegel: "Ora voglio una tedesca come quarta moglie"
Luca Romano - Ven, 23/02/2018

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/imm ... 97481.html

In un'intervista allo Spiegel, un immigrato siriano ringrazia la Merkel e i tedeschi per l'accoglienza. Lui vuole una quarta moglie tedesca, altri 10 figli ed una casa più grande dal governo. E non vuole lavorare o fare un corso di lingua.

"Grazie Mamma Merkel, grazie Germania per la casa e i soldi". Così dice Ahmad, immigrato siriano che vive in Germania da rifugiato, in un'intervista al settimanale tedesco "Der Spiegel".

Nella video-intervista rilasciata, questo immigrato siriano parla del suo soggiorno tedesco, successivamente alla concessione da parte del giudice dello status di rifugiato, il tribunale ha acconsentito al ricongiungimento di Ahmad con due delle sue tre mogli ed i suoi sei figli; una di loro, si ascolta nel video, aveva 13 anni quando sono convolati a nozze. La famiglia vive in una casa che lo stesso stato tedesco gli ha assegnato, e spera di ricongiungersi presto con la sua terza moglie, oggi ancora in Siria.

GUARDA QUI IL VIDEO
http://www.spiegel.tv/videos/1279861-ei ... chs-kinder

L'intervista però, continua, e altri particolari vengono aggiunti: Ahmad si augura di poter sposare una quarta donna, questa volta tedesca, magari altrettanto giovane, e di poter avere ancora molti figli per arrivare a 20. Ma come pensa di badare al loro mantenimento? A quanto pare, non con il suo lavoro, dato che lo stesso ha ammesso di non voler lavorare, tantomeno di iscriversi ad un corso di lingua tedesca. Preferisce restare a casa con i suoi bambini, far dormire a turno le sue mogli in camera con lui, perchè così è felice.

Il settimanale tedesco, d'altro canto, non sembra condannare le scelte di Ahmad, commentando piuttosto: "A contatto con un altro mondo, con altre norme e altri valori. Ma con un obiettivo di vita che unisce tutti: essere felici". Il giornale tedesco ha poi twittato: "La poligamia è bandita in Germania perché non è compatibile con le nostre concezioni morali. Ma in altre religioni funziona, e sembra funzionare bene anche in questa famiglia". Quasi un'esortazione a liberarci di questi antiquati valori morali.




Il Papa bugiardo e l'infernale alleanza con l'Islam
viewtopic.php?f=188&t=2378

Criminali e irresponsabili difensori dell'Islam o nazismo maomettano
viewtopic.php?f=188&t=2263

Europa, migranti, profughi, clandestini e Islam
viewtopic.php?f=92&t=1440

Islamizzazione dell'Europa
viewtopic.php?f=92&t=2209

L'Islam è il nazismo arabo dell'umma, fattosi religione e iniziato con l'Hitler arabo Maometto che espandendosi nei secoli con il terrore, la discriminazione, la persecuzione, le stragi e lo sterminio di ogni diversamente religioso e pensante, a tutt'oggi, ha infettato da 1/4 a 1/5 dell'umanità.

Maometto (santo o criminale terrorista ?)
viewtopic.php?f=188&t=2030

Parassiti, falsi, manipolatori dei diritti umani, ladri di vita
viewtopic.php?f=205&t=2668

Islamofascismo, nazislam e razismo islamico
viewtopic.php?f=188&t=1875

Hitler, Stalin e Maometto: chi è stato il peggior criminale?
viewtopic.php?f=188&t=2659

L'Islam o nazismo maomettano: idolatria, orrore, terrore e morte, da sempre
viewtopic.php?f=188&t=2705

Islam, Maometto, Allah, Corano e Sharia sono orrore e terrore
viewtopic.php?f=188&t=2644

Maometto e Totò Riina, quali differenze?
viewtopic.php?f=188&t=2699

Il maomettismo o nazismo maomettano e i maomettani o l''Islam e gli islamici sono una minaccia, una offesa, un'ingiuria, un pericolo per l'umanità intera
viewtopic.php?f=188&t=2667




Finti universitari, terroristi veri: tunisini preparavano attentati coi soldi nostri
sabato 24 febbraio 2018

http://www.secoloditalia.it/2018/02/fin ... m=facebook

I carabinieri del Ros hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Torino nei confronti dei cittadini tunisini Nafaa Afli (27 anni), Bilel Mejri (26 anni), Marwen Ben Saad (31 anni), ritenuti gravemente indiziati del reato di associazione finalizzata al terrorismo internazionale. Il provvedimento restrittivo scaturisce dagli elementi raccolti nell’ambito delle attività condotte dal Ros dei carabinieri nell’ambito di una indagine convenzionalmente denominata Taliban e coordinata dalla Procura della Repubblica torinese.

I tre tunisini con documenti falsi intascavano anche la borsa di studio

Nel contesto delle attività di prevenzione e contrasto del fenomeno dei cosiddetti foreign fighters e lone wolves, nell’autunno del 2015 era stato individuato un gruppo di cittadini tunisini giunti a Torino richiedendo un permesso di soggiorno per motivi di studio, iscrivendosi presso questa Università e rilasciando attestazioni non veritiere pur di ottenere titolo sia all’iscrizione, sia alla relativa borsa di studio. Gli stessi, sia pur regolarmente iscritti e fruitori di borsa di studio che azzerava la contribuzione universitaria, se da una parte non avevano mai frequentato le lezioni o sostenuto esami del proprio corso di laurea, dall’altra erano dotati di profili Facebook i cui contenuti ne avevano fatto sospettare sin dall’inizio la vicinanza ad ambienti caratterizzati da ideologia dei gruppi terroristici di matrice islamista. Anzi, nel caso di Nafaa Afli e Wael Labidi, tali contenuti erano chiaramente inneggianti allo Stato Islamico.

I tunisini preparavano attentati a Torino e a Pisa

Successivamente alla fittizia iscrizione presso l’ateneo piemontese, gli indagati avevano iniziato a spostarsi tra Torino e Pisa, insediandosi definitivamente in quest’ultima città per gestire un’intensa attività criminale di traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso della complessa ed articolata indagine, sviluppata anche grazie alle intercettazioni telefoniche e telematiche, oltre che con mirati servizi di osservazione e pedinamento, è emersa l’esistenza di un gruppo criminale, composto dai tunisini indagati, che era riuscito ad inserirsi nel tessuto sociale, specie tra le fasce dei più giovani, dedicandosi a svariate attività delittuose, specialmente al traffico di sostanze stupefacenti ed i cui membri avevano parallelamente aderito all’Islamic State, con particolare riferimento alla fazione di Ansar al-Sharia in Tunisia, manifestando un celato ma spiccato sentimento anti occidentale e la condivisione dei più violenti propositi dell’Islam radicale, nonché condividendo su internet materiale di propaganda jihadista. Inoltre, la pericolosità sociale degli indagati è emersa sia dalle loro frequentazioni, sia dall’asserita partecipazione ad un comizio di Ansar Al-Shari’a (organizzazione terroristica di origine egiziana, aderente allo Is e presente nell’area del Sinai) a Tunisi, tenuto dal leader Abu Ayad (leader dei salafiti della Tunisia, sospettato di essere la mente degli attentati al museo del Bardo ed a Sousse, ucciso il 14 giugno 2015 dai bombardamenti dell’Aeronautica Usa), sia dall’ammirazione e dal sostegno espressi tramite i social network nei confronti di militanti morti nei teatri di guerra per la causa jihadista.

Uno dei tunisini aveva postato il testamento su Fb

Nel corso dell’indagine Taliban, inoltre, si è appurato che due soggetti identificati in Wael Labidi e Khaled Zeddini ed appartenenti alla cerchia relazionale degli odierni indagati erano partiti per la Siria come foreign fighters, dove poi sarebbero morti in combattimento; il 19 agosto 2016, Bilel Chihaoui è stato espulso con decreto del Ministro dell’Interno, su richiesta del Ros., lasciando trasparire la volontà di un suo possibile, imminente martirio poiché l’11 agosto 2016 aveva postato sul proprio profilo Facebook una sorta di epitaffio in lingua araba, in cui ringraziava i genitori, gli amici stranieri e tutti i suoi amici morti come martiri (shahid), esaltando l’eroismo dei combattenti e salutando tutti fino al giorno della sua morte; in particolare, al termine del post campeggiava la data dell’11 agosto 2016 con l’indicazione di Pisa e, immediatamente dopo, Chihaoui aveva cambiato l’immagine del suo profilo, pubblicando la foto di un uomo che impugnava una pistola nell’atto di caricarla per prepararsi a sparare. Bilel Tebini si è allontanato dal territorio nazionale; in attesa della conclusione delle indagini relative ai fatti di terrorismo, i rimanenti tre soggetti, Nafaa Afli, Marwen Ben Saad e Bilel Mejri erano già stati ristretti in custodia cautelare, prima in carcere e poi agli arresti domiciliari nelle province di Pisa e Varese, per traffico di sostanze stupefacenti grazie alle acquisizioni relative al traffico di droga nell’ambito di questa stessa indagine

Preparavano missioni suicide in Italia

Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri del Ros. L’operazione è scattata dopo una pronuncia della Cassazione, che ha confermato le misure cautelari (negate in prima istanza da un giudice) spiccate dal tribunale del Riesame torinese.


Islam e islamici dove sta il problema?
viewtopic.php?f=188&t=2709

Dementi idolatri islamici della jihad nazista mussulmana
viewtopic.php?f=188&t=2537

Islam e persecuzione e sterminio dei cristiani (cristianofobia)
viewtopic.php?f=181&t=1356

Nazismo maomettano = Islam = dhimmitudine = apartheid = razzismo = sterminio
viewtopic.php?f=188&t=2526
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: No Bergoglio, no, questi non sono un dono

Messaggioda Berto » dom feb 25, 2018 10:02 am

"Bergoglio sui migranti sbaglia. L'Europa ha bisogno d'altro"
Giuseppe Aloisi - Mar, 20/02/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 96537.html

L'intellettuale Laurent Dandrieu ha criticato Bergoglio per l'approccio dottrinale al tema dell'immigrazione.

L'occasione per esporre un'analisi su quella che alcuni hanno definito la "teologia immigrazionista" del papa argentino è stata un convegno organizzato a Roma lo scorso 2 febbraio, in una sala del Senato di Piazza Capranica. Promotore dell'evento il quotidiano liberale ‘L’Opinione.

Secondo quanto riportato su Rossoporpora, l'incontro ha registrato la partecipazione di esponenti culturali e politici portatori di visioni differenti sul tema dibattuto: oltre a Dandrieu, infatti, sono intervenuti l'arcivescovo Silvano Maria Tomasi, il senatore Maurizio Gasparri, il demografo Gian Carlo Blangiardo, l'esponente del Partito Democratico Luciano Nobili, il presidente della stampa estera in Italia Philipp Willan e, appunto, il direttore de 'L'Opinione, Arturo Diaconale. E sempre il sito diretto dal vaticanista Giusepppe Rusconi ha pubblicato buona parte del virgolettato del pensatore d'oltralpe.

"Mi esprimo da fedele cattolico. Se sono spinto a criticare assai duramente le posizioni della Chiesa sull’immigrazione, non lo faccio con cuore allegro né per infierire, ma per aiutarla a uscire da ciò che io considero una situazione terribile", ha premesso l'autore di "Eglise et immigration: le grand malaise. Le pape et le suicide de la civilisation européenne (Plon, 2017)", un pamphlet sulla scomparsa della civilità occidentale, che sta continuando a suscitare molto clamore in Francia.
"A intervalli regolari - ha detto Laurent Dandrieu - i discorsi del Papa richiamano la virtù della prudenza nell’accogliere, riconoscono il diritto degli Stati di limitare l’immigrazione nella prospettiva del bene comune di cui sono responsabili", ma la frequenza di queste affermazioni è minimale "rispetto al torrente di dichiarazioni in favore della logica dell’accoglienza", ha sottolineato il pensatore francese. Il "diritto a non emigrare", teorizzato e promosso da Joseph Ratzinger, cioè la tendenza a preferire che i popoli conservino un diritto a rimanere nella propria terra d'appartenenza, sarebbe stato in qualche modo rimosso dal magistero di Papa Francesco.

Gli europei, invece, sarebbero angosciati per i rischi derivanti da un'immigrazione sostanzialmente incontrollata. E si aspetterebbero dalla Chiesa un atteggiamento materno invece di essere accusati di "non fare abbastanza per l’accoglienza dello straniero". "Le loro inquietudini - ha detto Dandrieu riferendosi sempre ai cittadini europei - sono assimilate a reazioni razziste". L'ansia per la scomparsa della civiltà del vecchio continente, insomma, verrebbe scambiata per suprematismo etnico. La Chiesa, poi, commetterebbe due grossi sbagli: guardare all'immigrazione solo attraverso il punto di vista del migrante e non mettere in conto "le differenze culturali o religiose concrete, come se ciò non incidesse sulla capacità delle società di accoglienza di integrarli". Il buonismo teorizzato da Bergoglio, quindi, finirebbe per non tenere presente le sofferenze inflitte alle popolazioni d'Europa.

Critiche da Dandrieu, poi, sono arrivare rispetto all'assolutizzazione del diritto a migrare: "Tale visione di una immigrazione di massa che contribuisce all’unità della famiglia umana spinge ad adottare una visione messianica delle migrazioni, che diventano una manifestazione dello spirito di Dio", ha evidenziato l'intellettuale francese. E ancora:"La posizione della Chiesa sull’immigrazione è in amplissima misura una posizione ideologica e politica, in cui la questione del bene concreto delle persone diventa secondaria in rapporto a questa visione messianica dell’immigrazione". La Chiesa, dunque, sarebbe finita nel vortice dell'ideologia immigrazionista, ma avrebbe bisogno di tutt'altra base culturale.

Un altro discorso cattolico - ha chiosato lo scrittore d'oltralpe - è necessario per la sopravvivenza del cattolicesimo europeo: "Ne va dell’avvenire dell’Europa, ma anche dell’avvenire della Chiesa, poiché essa – mostrandosi compiacente verso l’invasione di migranti – allarga sempre il fossato che la separa dalle popolazioni europee". "Così facendo - ha evidenziato l'intellettuale - si preclude essa stessa le vie della nuova evangelizzazione". La rievangelizzazione del nostro continente, in definitiva, non può passare per il sacrificio forzato di un'accoglienza pretesa a tutti i costi.



La demenza irresponsabile di Bergoglio, dei suoi vescovi e dei falsi buoni che fanno del male e che non rispettano i nostri diritti umani, questi idolatri presuntuosi che si credono salvatori dell'umanità e del mondo a nostre spese.
viewtopic.php?f=132&t=2591

L'utopia cristiana, idolatria, incoerenze, assurdità, presunzioni, arroganza, ipocrisie, falsità, irresponsabilità, demenzialità miracolistica e fideistica anticamera del totalitarismo più disumano e violento.

Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420

La schiavitù è un crimine contro l'umanità, sempre.
La solidarietà e l'accoglienza imposta e obbligatoria è una delle peggiori e più odiose forme di schiavitù e di oppressione.
viewtopic.php?f=149&t=2599

I falsi buoni che fanno del male
viewtopic.php?f=141&t=2574

Utopie demenziali e criminali - falsi salvatori del mondo e dell'umanità
viewtopic.php?f=141&t=2593

Parassiti, bugiardi, manipolatori dei diritti umani e ladri di vita ma che si propongono come presuntuosi e arroganti salvatori degli uomini e dell'umanità, solo che laddove questi operano spesso e volentieri la gente muore.
viewtopic.php?f=205&t=2668

Migrare e non migrare, accogliere e non accogliere, diritti e doveri
viewtopic.php?f=194&t=2498
Non esiste alcun dovere assoluto ad accogliere e alcun diritto assoluto ad essere accolti.

Manipolazione criminale dei valori e dei diritti umani universali, quando il male appare come bene
viewtopic.php?f=25&t=2484

Amare e aiutare chi ti fa del male non è un bene ma un male
viewtopic.php?f=141&t=2542

La proprietà non è un furto e un male ma un bene prezioso e rubare non è un bene ma un male
viewtopic.php?f=141&t=2495

Pensa prima alla tua gente e al tuo paese che ne hanno bisogno, invece che agli africani e all'Africa
viewtopic.php?f=205&t=2681

Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420

Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadini
viewtopic.php?f=196&t=2605

Non portarti la morte in casa, non hai colpe né responsabilità
viewtopic.php?f=194&t=2624

Rifugianti, asilanti, migranti, clandestini, diritti umani, obblighi e realismo
viewtopic.php?f=194&t=1811

Non si confondano gli stranieri (per lo più europei e cristiani) regolari e legali residenti che lavorano, che rispettano la terra e la gente che li ospiata, con i "migranti invasori" clandestini, irregolari, illegali e i profughi o i finti profughi nazi-maomettani afro-asiatici che continuano ad arrivare e ad invaderci che non lavorano e non possono lavorare perché il lavoro non c'è, che vivono alle nostre spalle e che delinquono, che stuprano, rubano, rapinano, spacciano, ci minacciano e progettano attentati terroristici.
viewtopic.php?f=194&t=1801

Ecco quando le migrazioni non sono invasioni e portano il bene e non il male
viewtopic.php?f=194&t=2603

I peggiori sono quelli che si servono degli ultimi o dei presunti ultimi per derubare e opprimere tutti gli altri, tra cui la loro stessa gente.
viewtopic.php?f=141&t=2706

La disumanità odiosa dei comunisti e di certi cristiani
viewtopic.php?f=205&t=2728

Aberranti cristiani
viewtopic.php?f=199&t=2698
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: No Bergoglio, no, questi non sono un dono

Messaggioda Berto » sab mar 03, 2018 9:27 pm

El Papa roman, ła cexa catołega e i migranti
viewtopic.php?f=194&t=1839

La demenza irresponsabile di Bergoglio, dei suoi vescovi e dei falsi buoni che fanno del male e che non rispettano i nostri diritti umani, questi idolatri presuntuosi che si credono salvatori dell'umanità e del mondo a nostre spese.
viewtopic.php?f=132&t=2591

Parassiti, bugiardi, manipolatori dei diritti umani e ladri di vita ma che si propongono come presuntuosi e arroganti salvatori degli uomini e dell'umanità, solo che laddove questi operano spesso e volentieri la gente muore.
viewtopic.php?f=205&t=2668
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: No Bergoglio, no, questi non sono un dono

Messaggioda Berto » sab mar 03, 2018 9:29 pm

Accogliere e non accogliere, buone regole umane e civili da rispettare

1) In Italia c'è il debito pubblico più elevato dell'occidente dopo la Grecia, esistono milioni di poveri, milioni di disoccupati, milioni di famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, milioni di giovani che non possono farsi una famiglia, una casa e dei figli per difficoltà economiche, centinaia di migliaia di giovani costretti a emigrare "legalmente" ogni anno per avere un futuro lontano dalla loro terra di origine, le imprese sono soffocate dalle tasse e sono costrette a chiudere, a fallire o a delocalizzare, centinaia di lavoratori autonomi e di imprenditori si suicidano ogni anno (anche per colpa delle amministrazioni pubbliche che non pagano i loro debiti), vi sono le paghe da lavoro dipendente più basse dell'occidente; vi sono i disabili, gli ammalati e i vecchi maleassistiti e trascurati; vi sono milioni di parassiti, di ladri, di farabutti, di fanulloni, di bugiardi, di privilegiati, di truffatori, di mafiosi, di irresponsabili (tra cui i governanti, tra i dipendenti pubblici e gran parte di coloro che si promuovono come "buoni" dediti al bene altrui e di tutti gli uomini della terra specialmente degli ultimi o fantomatici ultimi). In queste condizioni non esistono risorse e prospettive per poter aiutare, accogliere, ospitare e integrare offrendo un lavoro e un futuro dignitoso a chicchessia proveniente dal resto del mondo; oltretutto l'accoglienza e l'ospitalità non dignitose, non integranti e pelose sono una vergogna e danneggiano in primo luogo i migranti bisognosi e secondariamente tutti i cittadini e le loro comunità.

2) i beni di un paese (stato, comunità, nazione) quali le risorse economiche pubbliche, i diritti civili e/o di cittadinanza, il territorio, la cultura generale, l'identità e le tradizioni locali delle varie comunità (etnie, popolazioni, genti native, indigene, autoctone), la sicurezza civile, il sostegno pubblico, sono beni esclusivi di tutti i suoi cittadini (e a quelli equiparati ai cittadini aventi la residenza per lavoro, studio e altro) ed è un crimine gravissimo scialacquarli, sperperarli, dilapidarli, malversarli, dispensarli con prodigalità, rubarli ai propri cittadini bisognosi per darli ad altri, ... ed è altrettanto criminale non difendere i valori civili e sociali, la cultura e le tradizioni dei propri cittadini lasciandoli disprezzare, calpestare, violare, negare, oltraggiare dai non cittadini, dai migranti, dagli ospiti che in tali casi dovrebbero essere privati dei diritti di cittadinanza, della possibilità di richiederla e/o espulsi più o meno immediatamente a seconda della gravità dei casi.

3) è una violazione gravissima delle leggi fondamentali di ogni paese e dei diritti umani, civili e politici dei suoi abitanti e cittadini, mettere a rischio i loro beni, la loro vita, il loro ordine civile, sociale e culturale, permettendo a chiunque di poter entrare nel paese senza essere ben certificato, documentato e dotato di risorse sufficenti a mantenersi per tutto il periodo di permanenza;
in particolare lasciar entrare liberamente criminali comuni e politici, terroristi e nazisti maomettani (siano essi fondamentalisti o moderati con la loro incivile e disumana idolatria politico religiosa portatrice: di demenziali e criminali discriminazioni umane e sociali, irrisolvibli conflitti civili e politico religiosi; di orrore, terrore e morte).

4) la solidarietà con stranieri (tra cui il soccorso, l'accoglienza, l'ospitalità) imposta per coercizione statale dei governi contro la volontà dei cittadini (sia pure di una loro parte) specialmente in mancanza di risorse e di possibilità di lavoro, è tra le più odiose, aberranti forme di schiavitù e la sua imposizione è un tradimento della fraternità "della cittadinanza o nazionale" e un crimine contro l'umanità.

5) Ogni cittadino in possesso delle piene facoltà mentali e dei diritti civili, nel rispetto delle leggi esistenti e della sicurezza del proprio paese, è libero di disporre della sua vita e dei suoi beni personali adottando, accogliendo e ospitando, assumendosi però la piena responsabilità civile e penale e rispondendone in solido con la sua libertà personale e con il suo intero patrimonio.

6) Le convenzioni e i trattati internazionali sul soccorso e dell'asilo umanitario e politico vanno considerate e rispettate unicamente se compatibili: con le possibilità economiche, con la tenuta sociale e politica, con la sicurezza, la cultura, le tradizioni e i valori civili del paese e non debbono arrecare alcun danno e alcuna violazione dei diritti umani, civili e politici dei cittadini del paese il cui bene è il supremo e prioritario valore per lo stato, le sue istituzioni e i governi.



È una vera bufala l'idea che i clandestini possano entrare liberarmente nei paesi altrui e che non si possa impedire loro di non entrare in un paese o se entrati di rinchiuderli in campi appositi e poi rispedirli da dove sono venuti perché vi sarebbero degli obblighi imprescindibili derivanti da convenzioni internazionali che debbono essere rispettati comunque in modo assoluto, indiscriminato e scriteriato.
Il territorio di un paese, di uno stato, di una città è come quello di una casa di qualsiasi uomo e di qualsiasi famiglia della terra, nessun'altro ha il diritto di entrare senza permesso, senza autorizzazione, senza lasciapassare, se lo facesse sarebbe un ladro, un rapinatore, un assassino, un violatore di domicilio, un criminale, un invasore violento e perciò un nemico.
I presunti bisognosi, asilanti, rifugianti non certificati, non collaborativi, irrispettosi e incompatibili come i nazisti maomettani vanno qualificati e trattati come maleintenzionati, criminali, soggetti pericolosi o indesiderati e cacciati. Gli altri se in numero limitato vanno verificati e se possibile aiutati ma se non è possibile alcun aiuto vanno raccolti e rispediti a casa loro.

Quella dalla Libia e dal nord Africa va considerata come una vera e pericolosa invasione e va fermata sia in Africa che sul Mediterraneo, a costo di lasciar naufragare i barconi e annegare i clandestini chiunque essi siano o riportandoli nei porti di partenza con operazioni di polizia militare.

Il territorio di uno stato/nazione/paese è come lo spazio di una casa, di una proprietà privata, è un bene primario e fondamentale di un paese, come lo sono anche le sue risorse finanziarie ed economiche, i suoi diritti di cittadinanza, le sue tradizioni e il suo patrimonio culturale;
nessun cittadino, amministratore e governante ha il diritto di disporre di questi beni comuni collettivi come se fossero suoi e di metterli a rischio di invasione, occupazione e distruzione, di sperperarli, scialacquarli, regalarli, privando così i cittadini che sono i legittimi proprietari e beneficiari dei loro beni essenziali.

Nessun cittadino, amministratore e governante può assumere o contrarre oneri, impegni, debiti e iniziative che pregiudichino l'integrità territoriale, i beni primari del paese, la sicurezza pubblica, la stabilità socio politica del paese, il benessere la pace e la tranquillità dei cittadini, e che siano un rischio per la vita dei cittadini. Se lo facesse si trasformerebbe in criminale estremamente pericoloso, in un traditore del paese, in un nemico mortale da combattere.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: No Bergoglio, no, questi non sono un dono

Messaggioda Berto » gio dic 27, 2018 8:49 am

Bergoglio è malato e irresponsabile altro che Trump

Mandatelo in pensione, che faccia ritorno in Argentina, sta facendo troppi danni nel Mondo, all'Occidente, in Europa e nella pensiola italica.
È un parassita idolatra, demenziale e irresponsabile, esaltato e fanatico che si crede salvatore del mondo, divenuto complice del nazismo maomettano, ci porta la morte in casa, non ha il senso della misura, è antisemita e antisraeliano,

Un cristiano che vede Cristo solo nei migranti che ci invadono senza rispetto e con violenza, nei palestinesi che ammazzano gli ebrei, nei neri dell'Africa che si scannano tra di loro e che fanno figli senza misura e nei nazisti maomettani che non hanno alcun rispetto per il resto dell'umanità, non è un buon cristiano.
Un cristiano che non vede Cristo negli ebrei, nella sua gente, nella sua famiglia e nel suo prossimo più vicino non è un buon cristiano. Un cristiano che non vede Dio e Cristo in tutti gli uomini non è un buon cristiano.
Un cristiano che non ama la sua gente e che mette gli altri prima della sua gente non è un buon cristiano e nemmeno un buon uomo.


Un cristiano che non vede Dio e Cristo anche nelle persone sane e nei ricchi, ma solo nei poveri, negli ammalati, nei bisognosi,
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Prossimo

Torna a Migranti, rifugianti o asilanti, clandestini, invasori

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti

cron