Ong olandese?https://www.facebook.com/salviniofficia ... live_videoScafisti e loro complici, l’Italia dice STOP.
Ridurre partenze e morti, difendere i confini italiani.
Io vado avanti!
L'Ong recupera 400 migranti. Salvini: "Li prenda l'Olanda"Soccorso al largo della Libia. L'Ong non segue le indicazioni di Roma e Tripoli e carica i migranti. Salvini: "L'Italia la vedono in cartoline"
Giuseppe De Lorenzo - Gio, 21/06/2018
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 43497.html Continua la guerra tra Matteo Salvini e le Ong del Mediterraneo. Dopo aver bloccato la nave Aquarius due settimane fa, dopo aver costretto la Spagna a accogliere i 630 migranti recuperati al largo della Libia, ora il ministro dell'Interno denuncia l'"ennesima gravissima violazione da parte di una nave Ong in acque libiche".
La questione riguarda la Mission Lifiline, la stessa che nei giorni scorsi aveva definito "fascista" il leader della Lega. Lifeline ha realizzato una operazione di soccorso di 300-400 migranti al largo della costa libica, provocando un caso internazionale e scatenando la reazione dell'esecutivo nostrano.
Il ministro dell'Interno in una diretta Facebook ha spiegato nel dettaglio cosa è successo. "Lifeline - ha spiegato - contravvenendo a tutte le regole e a tutte le leggi, avendo spento da giorni le strumentazioni, di forza ha caricato a bordo 224 clandestini. Erano su gommoni partiti dalla Libia su acque di competenza della Libia. La Guardia costiera italiana ha scritto alla Ong 'non muovetevi ci pensano le autorità libiche'. Lo stesso ha fatto Tripoli. Cosa hanno fatto questi disgraziati? Mettendo a rischio la vita dei migranti, non hanno ascoltato le autorità italiane e libiche e sono forzosamente intervenuti per caricare il prezioso quantitativo di carne umana a bordo. Perché sono buoni? Mi lasciate nel dubbio che lo facciano per interesse? Altrimenti con le motovedette libiche lì non sarebbero intervenute".
Chiusi i porti italiani
La risposta dell'Italia è stata durissima. "Cosa facciamo? - ha detto Salvini - Questa nave di pseudo volontari batte bandiera olandese. Questa nave l'Italia la vedrà solo in cartolina. Ma non perché io sono cattivo. Perché le regole vanno rispettate e non si gioca con le vite umane. Avete fatto un atto di forza? Bene questo carico di esseri umani ve lo portate in Olanda. Penso che siano disponibili ad assecondare la vostra bontà in Olanda. Porti italiani nisba, fate un giro più largo". E infatti il leghista ha mostrato in diretta la nota ufficiale del Viminale inviata all'Olanda per chiedere ad Amsterdam di farsi carico della nave di Mission Lifeline.
La Guardia costiera italiana non interviene
A emergere è però un altro episodio. "Visto che le motoverdette libiche erano impegnate in operazioni rese impossibili da loro (l'Ong, ndr) - ha aggiunto il ministro - a ovest della Libia sono stati segnalati altri due gommoni. Hanno chiamato la Guardia costiera italiana ma sono a 18 miglia dalla Libia e vicino alla Tunisia. Non si capisce perché dobbiamo intervenire noi. Abbiamo chiesto l'intervento della Tunisia, visto che i libici non possono esserci perché stranno litigando con l'Ong. E visto che siamo al confine con la Tunisia, intervengano loro o Malta". Un radicale cambio di rotta, dunque. Fino ad oggi, infatti, quando Tunisi non era in grado di intervenire, l'Mrcc di Roma prendeva in automatico il comando delle operazioni. Non questa volta, però. "Anche le navi della marina italiana che fanno un lavoro eccezionale, ora dovranno stare nei pressi delle nostre coste - è l'ordine del Viminale - Ci sono altri che devono intervenire. Penso a Malta e alla Tunisia. Non possiamo farci carico da soli dei costi sociali dell'immigrazione".
Salvini in fondo chiede buonsenso e rispetto delle regole: "Se si vuole dare un taglio al business dell'immigrazione clandestina, se vogliamo stroncare gli scafisti, dobbiamo far capire che i taxi del mare devono fermarsi. Voglio salvare vite ma sono pagato dagli italiani per difendere la loro sicurezza. Non voglio che le Ong pensino di sbarcarli tutti in Italia".
Le regole
Le Ong, come noto, soccorrono in mare i barconi carichi di migranti. E lo fanno al largo delle coste della Libia. Perché non si coordinano con Tripoli? Semplice: non vogliono che i profughi tornino "nell'inferno da cui sono partiti". E così più volte si sono messe di traverso per impedire che venissero recuperati dai guardiacoste libici e riportati indietro.
Intanto, Salvini ha ribadito l'intenzione di voler porre fine al "business dell'immigrazione" e ha messo nel mirino le Ong. Nei giorni scorsi ha fatto sapere che "possono cercarsi altri porti", perché quelli italiani per loro rimarranno chiusi. Così come successo per la Aquarius.
Lifeline, "no" di Malta all'Italia: "Nave Ong non attracca da noi"Luca Romano - Ven, 22/06/2018
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 44006.htmlDopo la richiesta ufficiale da parte del governo italiano arriva il rifiuto de La Valletta: "Nessuno sbarco nei nostri porti"
Malta chiude ancora una volta le porte per l'attracco di una nave Ong carica di migranti in uno dei suoi porti. Dopo una giornata convulsa la Valletta risponde al governo italiano che ha ufficialmente chiesto a Malta di fare attraccare la Lifeline e si dice disponibile solo ad un intervento di primo soccorso per situazione di emergenza.
A dare notizia della risposta di Malta è stato il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli.
Con un post su Facebook il titolare del dicastero di Trasporti e Infrastrutture ha spiegato la posizione di Malta: "Il centro di coordinamento dei soccorsi di La Valletta ha rifiutato, con la nota ufficiale che pubblichiamo in calce, qualsiasi tipo di intervento, se non il soccorso mirato a pochi casi di prima emergenza. Per Malta, quello della nave Ong è un caso post-SAR, dunque non di imminente pericolo - prosegue Toninelli -. Assurdo, dato che stiamo parlando di una nave con un carico circa cinque volte superiore le proprie effettive capacità". Di fatto la nave si trova proprio in zona Sar di competenza maltese ma anche questa volta le autorità di La Valletta fanno finta di non vedere.
Nel corso della mattinata era arrivata la presa di posizione dura da parte del Viminale: "La nave fuorilegge Lifeline (Ong tedesca che usa finta bandiera olandese e mi diede del 'fascista') è ora in acque di Malta, col suo carico illegale di 239 immigrati. Per la sicurezza di equipaggio e passeggeri abbiamo chiesto che Malta apra finalmente i suoi porti", aveva detto Salvini. Poi la risposta di Malta che affermava di non aver ricevuto alcuna richiesta formale da parte del governo italiano. Nel pomeriggio la capitaneria di porto ha chiesto a Malta di consentire l'attracco della nave ma senza risultati. Ancora una volta La Valletta dimentica di trovarsi (come l'Italia) in mezzo al Mediterraneo. E alla mossa di Malta ha risposto, da Marina di Pietrasanta dove si trova per un comizio, il ministro Salvini: "Se qui si fa male solo una persona a bordo di quella nave, tra l’altro gestita da gente che dovrà avere a che fare con la giustizia, chiederemo conto ai maltesi davanti ai cui porti sono, ai tedeschi perchè l’associazione è tedesca, e agli olandesi perchè la bandiera è la loro. Ditemi voi se questa è Europa, ma sicuramente questa nave non arriva in Italia. Se i maltesi si comportano così sapremo come reagire, state tranquilli". Lo scontro è appena cominciato ...
Migranti, comandante Lifeline: 'Salvini? Venga a vedere. Qui nessuno guadagna niente'. L'Italia: 'Da oggi sentite Tripoli'23 giugno 2018
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... ia/4446034 “Se Salvini vuole arrestarmi può venire personalmente a prendermi“. A parlare è Klaus Peter, il comandante della nave Lifeline intervistato a Radio Capital. “Vorrei invitare il signor Salvini a fare un viaggio con noi. Solo così si potrà rendere conto dello scenario drammatico in mare. Su questa nave nessuno guadagna un soldo dai salvataggi. Siamo tutti volontari. Mi vergogno profondamente delle parole del ministro italiano”, ha aggiunto Peter. Si arricchisce di una nuova polemica la vicenda della Lifeline, l’imbarcazione che con 224 migranti a bordo continua a rimanere in alto mare e chiede aiuto in attesa di un porto sicuro dove attraccare. Ma mentre Malta invita la nave “ad andarsene, per evitare escalation”, la Guardia Costiera italiana dirama una circolare per chiarire che nel caso in cui si verifica un evento di ‘distress’, una richiesta di soccorso, nelle acque di Ricerca e soccorso della Libia, le autorità competenti sono quelle libiche e bisogna coordinarsi in primo luogo con loro. Un modo per “aggirare” la Convenzione di Amburgo richiamando quella Solas del 1914.
Tutto mentre la ong tedesca chiede soccorso immediato: “Siamo a Sud di Malta, in acque internazionali. Alcune forniture sono esaurite, oggi abbiamo bisogno di fare un viaggio di approvvigionamento per la nave. Abbiamo bisogno di farmaci, coperte, ect. Aiutateci”, scrive l’organizzazione non governativa proprietaria dell’imbarcazione al centro dello scontro tra Italia e Malta, con l’Olanda sullo sfondo che ne ha disconosciuto la bandiera anche se il database Imo garantisce che la nave sia registrata proprio nei Paesi Bassi.
“Tutti i documenti sono in ordine, tutto è legale. Non comprendiamo le accuse”, ha ribadito nelle scorse ore il portavoce della ong Alex Steiner auspicando “una soluzione diplomatica delle discussioni sono in corso tra differenti Stati”. Ma Joseph Muscat ha risposto immediatamente: “”Lifeline ha violato le regole ignorando le direttive italiane nell’area di ricerca e soccorso davanti alla Libia – scrive su Twitter il presidente maltese – Dovrebbe spostarsi dalla sua posizione verso la sua destinazione originaria per prevenire escalation“.
Dopo i ripetuti inviti della Capitaneria di porto italiana rivolti a La Valletta e il no delle autorità maltesi a far attraccare la Lifeline, infatti, nella notte ci sono stati contatti anche con la Spagna che la scorsa settimana aveva sbloccato il caso dell’Aquarius. Non l’unica novità. Perché, secondo Repubblica, l’Italia dopo aver inviato la nave Dattilo per fornire soccorso all’imbarcazione con i migranti a bordo, ha deciso di cambiare completamente orientamento sul coordinamento nell’assistenza alle Ong.
Questa la comunicazione della Guardia costiera inoltrata venerdì sera: “Da questo momento, ai sensi della convenzione Solas (Safety of life at sea) i comandanti di nave che si trovano in mare nella zona antistante la Libia, dovranno rivolgersi al Centro di Tripoli e alla Guardia costiera libica per richiedere soccorso”. Nella zona Sar libica, è bene spiegarlo, avvengono tutti i soccorsi di imbarcazioni e gommoni con i migranti. E ora l’Italia cita la convenzione firmata a inizio ‘900 da 162 Paesi dopo il disastro del Titanic: un modo allontanare il “peso” della Convenzione di Amburgo, che ha trasformato l’Italia nel fulcro del coordinamento del Search&Rescue nel Mediterraneo centrale, fuori dalla sua zona Sar e con l’obbligo di assegnazione di un porto.
Questa mattina – mentre la nave cargo Alexander Maersk, battente bandiera danese e con 110 migranti a bordo è davanti al porto di Pozzallo e attende da venerdì l’autorizzazione a entrare in porto – è tornato a parlare anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “In questo momento le navi di due Ong (Open Arms, bandiera spagnola e Aquarius, bandiera di Gibilterra) sono nel Mediterraneo, in attesa di caricare immigrati – scrive su Facebook il vicepremier – Le navi di altre tre Ong (Astral, bandiera Gran Bretagna, Sea Watch e Seefuchs, bandiere olandesi) sono ferme in porti maltesi. Che strano…”.
Poi è tornato sulla Lifeline, definita nuovamente una “nave fuorilegge” e localizzata, secondo il ministro, in “acque maltesi”. “Tutto questo per dirvi che il ministro lo farò insieme a voi, condividendo tutte le informazioni che sarà possibile condividere, e per ribadire che queste navi si possono scordare di raggiungere l’Italia – conclude – Voglio stroncare gli affari di scafisti e mafiosi! Buon sabato Amici, vi voglio bene”.
Lifeline, ong chiederà accoglienza alla Francia: "Siamo stati rifiutati da Germania, Olanda e Italia"25 giugno 2018
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... ia/4449216 L’odissea della nave Lifeline continua. “Siamo stati rifiutati da Germania, Olanda, Italia … oggi chiederemo alla Francia di accoglierci” dice Axel Steier, portavoce della ong, alla radio francese RTL. L’imbarcazione ospita a bordo 350 migranti ed è in attesa della possibilità di attraccare. Non in Italia, né a Malta dopo le feroci polemiche tra i due governi e dopo il disconoscimento da parte de L’Aja che ha ufficialmente fatto sapere che la nave non batte bandiera olandese anche se nell’elenco ufficiale Imo risulta registrata nei Paesi Bassi. “Se non abbiamo risposta – ha detto Steier – lasceremo Malta per andare verso il nord … Spagna o Francia“. Madrid ha già accolto i migranti della Aquarius e sembrava possibile che il governo del neo premier Pedro Sanchez potesse bissare l’operazione di solidarietà. Una situazione di stallo per Lifeline – che ieri aveva invitato Matteo Salvini a visitare la barca – il giorno dopo il vertice a 16 di Bruxelles da cui non è venuta fuori nessuna sintesi scritta, ma segnali di distensione dopo gli attacchi e i botta e risposta dei giorni scorsi.
Segnali che sono durati davvero poco. “Non è certo il signor Salvini (oggi in missione in Libia, ndr) a poter dare lezioni alla Francia” ha detto la ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau. “La generosità della Francia – ha continuato – non può essere rimessa in discussione da nessuno e non è certo il signor Salvini che chiude i suoi porti (…) che aveva incoraggiato Sos Méditerranée a prendere dei migranti per poi rifiutarli (…) a dare lezioni alla Francia. L’Europa non si riassume in uomini che parlano forte in assenza di forza”. A una domanda sulla nave dell’ong tedesca la ministra ha ribadito il principio di accoglienza nel porto più vicino. “È il diritto internazionale – ha concluso – non possiamo sostituirlo con la legge della giungla“. La ministra ha spiegato che l’Europa deve aiutare gli stati membri come l’Italia e la Grecia che sono più esposti al flusso dei migranti che fuggono da guerre, persecuzioni e povertà. Ma ha sottolineato che le leggi internazionali in merito sono chiare, ed è evidente che, riporta Reuters, la Lifeline deve poter sbarcare in Italia. “Si attracca nel porto più vicino. E il porto più vicino è in Italia meridionale”. Ma la linea del governo e del responsabile del Viminale è ormai nota: porti chiusi. Intanto sono quasi mille migranti alla deriva su sette barconi: la Guardia costiera italiana raccoglie l’sos, allerta le navi in transito e, contemporaneamente, le autorità libiche, competenti a intervenire in quanto i gommoni si trovano nella loro area di Ricerca e soccorso. La Guardia costiera di Tripoli assume il coordinamento delle operazioni di salvataggio e quella italiana si smarca: una vicenda che si conclude con il salvataggio e il ritorno in Libia degli 820 migranti, ma che suscita la protesta delle ong, le preoccupazioni di tanti riguardo al trattamento che subiranno i migranti ‘respinti’.
Tra i “rifiutati” – a 4 miglia da Pozzallo – ci sono i 108 migranti a bordo della nave cargo battente bandiera danese Alexander Maersk. Il sindaco della cittadina ragusana, Roberto Ammatuna rivolge un appello al ministro dell’Interno Matteo Salvini affinché ne consenta l’attracco: “Non voglio entrare nel merito delle ragioni del ministro – dice Ammatuna – che debbono essere rispettate perché provengono dalla massima autorità per la sicurezza e l’ordine pubblico ma chiedo che soltanto per motivi umanitari si consenta l’attracco nella struttura portuale della nave cargo che non ha le caratteristiche adatte ad ospitare un così alto numero di persone che sono rimaste all’addiaccio sotto la pioggia torrenziale di queste ore“. “È l’intera città di Pozzallo che chiede un gesto di umanità nei confronti di chi sta soffrendo – aggiunge -. La popolazione di Pozzallo è additata da tutti come modello di accoglienza, è sempre stata e rimane della parte della legalità ma al contempo davanti ai patimenti di tante donne e bambini non riesce a rimanere inerte ed insensibile“.