La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare

La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare

Messaggioda Berto » gio ago 08, 2019 8:05 pm

Sea Watch, Carola Rackete alla tv tedesca: “Berlino ci disse che dovevamo registrare i migranti in Italia”
La ex capitana della Sea Watch 3: "Partirò di nuovo se mancherà un capitano"
Di Madi Ferrucci 08 Ago. 2019

https://www.tpi.it/2019/08/08/sea-watch ... v183lI6oog

Carola Rackete in un frame dell'intervista di Dunya Hayali del 7 agosto per la tv tedesca
Sea Watch, Carola Rackete alla tv tedesca: “Berlino ci disse che dovevamo portare i migranti in Italia”

La ex capitana della Sea Watch Carola Rackete parla per la prima volta alla tv tedesca Zdf in Germania e rivela nuovi particolari sull’attracco della nave a Lampedusa tra il 28 e il 29 giugno con 40 migranti a bordo.

Secondo la giovane tedesca, la Germania ha avuto una grossa responsabilità nella decisione di far sbarcare i migranti in Italia: “Quello che è interessante nel nostro caso è che, un giorno dopo che avevamo fatto il salvataggio, la città di Rottenburg si era dichiarata pronta a prendere i fuggiaschi. La città del Baden-Wuerttemberg era pronta anche a mandare un bus finanziato da donazioni ma l’operazione avrebbe dovuto ricevere un permesso”. Questa soluzione non fu possibile perché “il ministro dell’Interno tedesco (Horst Seehofer) insistette perché i migranti venissero registrati in Italia. Ciò vuol dire che una soluzione ci sarebbe potuta essere”, ha riferito al programma durante un’intervista del 7 agosto con la giornalista Dunja Hayali.

Non sembra essersi pentita della decisione di salvare i migranti: “Le conseguenze mi erano chiare (…) ma abbiamo scelto quella che per noi era la priorità e per un capitano la priorità sono le persone a bordo della nave. Le condizioni di salute dei naufraghi erano molto peggiorate e i medici ci dissero che dovevamo attraccare in porto”.


La responsabilità dei paesi europei nei confronti dei migranti

La giornalista ricorda a Carola alcune sue affermazioni durante un’intervista al Bild del 15 luglio in cui affermava che nei lager libici e nelle mani degli scafisti c’erano “mezzo milione di persone da salvare”. “Non pensa che debba esistere un limite all’accoglienza?” le chiede la Hayali. E Carola risponde decisa: “No, a dire il vero”.

Dal pubblico arriva un applauso che le strappa un sorriso, la Capitana fa una breve pausa e poi riprende con la sua argomentazione: “La Germania e altri paesi europei hanno una responsabilità storica per la situazione attuale e per le strutture di potere che lì si sono create. Dobbiamo assumerci quindi la responsabilità di tirarli fuori dalla situazione in cui li abbiamo condotti”, afferma.

Molti in Germania non hanno condiviso la sua scelta e l’hanno accusata di favorire la fuga dei migranti e il business dei trafficanti. Ma anche a questa accusa la ex Capitana risponde prontamente: “Sarebbe interessante chiedere ai migranti stessi che cosa ne pensano di questa teoria. Chiedergli perché fuggono. Le storie che ho avuto modo di ascoltare in prima persona raccontano di violenze, di schiavitù, di stupri. Credo sia questo il motivo per cui fuggono”.


I progetti futuri di Carola Rackete

Poi arriva una domanda sul futuro. “Potrebbe prendersi fino a dieci anni di carcere e ci sarà una multa da un milione di euro per la sua nave. Ne è valsa la pena? Lo rifarebbe o ha intenzione di rifarlo in futuro?”, le chiede la conduttrice tv. “Abbiamo bisogno di navi che portino avanti i salvataggi. Statisticamente meno navi ci sono più persone muoiono e il programma Frontex vuole in questo momento aumentare i droni invece delle navi, ma i droni non possono salvare nessuno”, spiega Carola.

L’ultima domanda della giornalista non lascia spazio a giri di parole: “Partirà di nuovo?”. La risposta della Capitana è altrettanto secca: “Se manca un capitano e non c’è nessuno pronto a salpare, allora sì, partirò senza dubbio”.
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La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare

Messaggioda Berto » gio ago 08, 2019 8:08 pm

???

Quelle norme che producono insicurezza. La Madre del Soccorso evocata a sproposito
Marco Tarquinio
7 agosto 2019

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine ... fIRIQlTkKo

Caro direttore,

non è la prima volta che scrivo ad “Avvenire”, che ritengo – in questo particolare, difficile, schizofrenico momento storico – una delle poche voci libere, impegnate a non lasciar passare inosservato lo scempio culturale, oltre che umano, che si sta perpetrando. Sono un’insegnante che sente molto la valenza educativa e la responsabilità della propria professione: ma come si fa, a distanza di pochi giorni, ad approvare due provvedimenti così contrastanti tra di loro? Da un lato l’Educazione civica ritorna materia obbligatoria di insegnamento (con tutti i dubbi su chi, come, quando e perché...); dall’altro si converte in legge un Decreto (In)Sicurezza Bis in merito al quale un insegnante scrupoloso potrebbe già iniziare l’elenco di princìpi e valori che dovrebbe insegnare nell’Educazione civica, e che qui invece vengono violati o bypassati. Dobbiamo riuscire a far sentire la nostra voce in modo compatto e deciso; abbiamo una forte responsabilità nei confronti delle generazioni future che stiamo, su troppi fronti, calpestando quotidianamente. Grazie per il suo-vostro costante sforzo in questa direzione!

Beatrice Cerrino

Caro direttore,

davvero dovremmo ringraziare la Beata Vergine per la conversione in legge del recente Decreto Sicurezza bis? Un politico di primo piano sembra averlo fatto, stando a quanto si scrive oggi sui giornali, compreso “Avvenire”. È il leader di un partito di minoranza, che tuttavia è riuscito ad avere un consenso maggioritario in Parlamento su quel provvedimento. Ripensando a mia madre, la quale per gran parte della sua esistenza e fino all’ultimo, ha praticato un’incessante preghiera mariana invocando la salvezza del mondo e la conversione dei peccatori, perché anche loro si salvassero, ho vissuto l’episodio con un bruciante dolore, fino alle lacrime, per l’ingiusto oltraggio che mi è sembrato essere stato arrecato con disinvoltura a quella elevatissima spiritualità.

Mario Ardigò

Caro direttore,

per la conversione in legge del Decreto Sicurezza bis il ministro Salvini, a quanto pare, ha ringraziato «la Beata Vergine Maria». Per il Sì alla linea Tav invocherà la Madonna della Neve del Rocciamelone, patrona della diocesi segusina e della Valsusa? Ma si può trattare così la Madre di Cristo?

Stefano Masino

Gentile direttore,

ho trovato vergognoso che un ministro della Repubblica italiana sia arrivato a “coinvolgere” la Madonna di Medjugorje nel suo personale giubilo per l’approvazione di un provvedimento che contiene norme discriminatorie e persino disumane qual è il Decreto Sicurezza bis. Ha ragione Marina Corradi nel parlare di “tracotanza” di un potere, che tra finte indignazioni e commozioni di... protocollo guarda solo al proprio tornaconto. Lascia poi sconcertati (non da oggi, per la verità) il vuoto dell’attuale opposizione, che arranca ripetendo pateticamente slogan che coprono il nulla. Specialmente per quanto riguarda valori e princìpi universali. Appartengo a una generazione che faceva della mobilitazione di piazza lo strumento privilegiato per dissentire e riaffermare i propri ideali. Una strada che, oggi, vedo praticabile solo dalle realtà cattoliche, l’ultimo baluardo contro la deriva delle coscienze e l’imbarbarimento della società italiana. “Gridatelo dai tetti”, sta scritto. E questa non è la stagione della timidezza e del timore reverenziale.

Vincenzo Oliveri

Allarme e indignazione, amarezza e dolore, sconcerto e ferita ironia sono gli ingredienti di queste tre lettere. Cara amica e cari amici, abbiamo spiegato e documentato a fondo perché i cosiddetti Decreti Sicurezza, il primo e il secondo, voluti dal ministro Salvini e convertiti in legge dal Parlamento sono sbagliati e, anzi, deleteri. Il primo testo l’ho personalmente battezzato «legge della strada» perché da mesi sta sbattendo letteralmente per strada e fuori dai percorsi d’inclusione (apprendimento di lingua, cultura e norme italiane, valutazione e affinamento delle competenze lavorative) decine di migliaia di persone di origine straniera. Per la massima parte si tratta di richiedenti asilo ai quali era stata accordata, in considerazione delle sofferenze patite in patria o lungo i percorsi compiuti, une delle forme di protezione umanitaria che l’Italia si era data in ossequio alla propria Costituzione e ai doveri di umanità e che ora sono state ridotte sino all’abrogazione di fatto (ne scrissi ai primi di dicembre 2018 nell’editoriale intitolato «Il presepe vivente»). Il secondo provvedimento in alcune sue parti si propone di criminalizzare il soccorso a persone in difficoltà (compiuto da chiunque, ma soprattutto da organizzazioni umanitarie) con la previsione di gravi e grevi capi d’accusa e di sanzioni salate (ne ho ragionato nel mio articolo di fondo del 30 giugno scorso: «Se soccorrere diventa reato»). Tutto questo non produce più sicurezza per qualcuno, ma più insicurezza per tutti. A cominciare dai deboli, italiani e stranieri. Ecco perché la Chiesa cattolica, le altre Chiese e organizzazioni umanitarie di ispirazione religiosa e laica non si rassegnano e, per quanto possono, lavorano con coraggio e generosa preoccupazione per rendere meno drammatica la voragine d’ingiustizia e di rischio che è stata aperta nel corpo delle nostre leggi, nel corpo vivo della nostra società e davanti ai corpi e alle anime delle persone vittime dell’attuale, crescente (dis)ordine internazionale. Noi, da cronisti, siamo impegnati a dire come stanno le cose e non a fare eco a propagande interessate, da cittadini ci sentiamo sfidati a dare voce a un’Italia che non si consegna a questo plumbeo oggi, da cristiani cerchiamo di metterci l’anima oltre che le mani usate per scrivere e fare, sostenere e difendere… E vengo alla evocazione mariana del ministro Salvini. Che sa benissimo perché dice certe cose, anche se evidentemente non si rende conto sino in fondo della portata delle cose che dice. La sensazione, purtroppo, è che il ministro cerchi polemiche, certo di trovarle. Perché altrimenti tentare di coinvolgere la devozione cristiana di tante persone, e storie infinite di amore e di preghiera, collegando una serie di norme imperfettissime e in parte addirittura disumane al nome e al volto di Maria? Una scelta semplicemente sconsiderata: tutto ciò che è davvero umano, in questi due millenni, è stato posto sotto il manto della Madonna, e proprio nulla di ciò che umano non è. Non sento il bisogno di altre polemiche, anche perché mi rendo conto che quello che bisognava dire a proposito dell’uso spregiudicato e strumentale della fede e dei suoi simboli ormai è stato detto. Ma forse non è inutile far presente a Salvini che un conto è tenere una medaglietta mariana con sé, e tutt’altro farne la 'copertina' di una legge. E, soprattutto, che i credenti da secoli venerano Maria anche come Madre del Perpetuo Soccorso. Cercare di fare della Madonna addirittura la patrona del 'soccorso negato' è, dunque, persino più di una mancanza di rispetto. Ci pensi.



Alberto Pento
La Madonna era un'ebrea madre dell'ebreo Gesù Cristo e non ha mai fatto propaganda politica per l'accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese e a danno degli ebrei e degli altri popoli della terra.
Si aiuta solo se si vuole e se si può e chi ti ama e ti rispetta e non chi ti fa o ti potrebbe fare del male o che ti manca di rispetto o che vuole approfittarsi di te; la Madonna mi pare non abbia mai detto il contrario; e anche suo figlio mi pare che non sia mai arrivato ad affermare tali assurdità anche se era un tantino fanatico ed esaltato e si credeva figlio di Dio e preferiva l'aldilà a l'aldiqua.
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Re: La legge o convenzione internazionale del soccorso in ma

Messaggioda Berto » lun ago 12, 2019 9:10 pm

Richard Gere a Lampedusa per la Open Arms: «Fate sbarcare i 121»
Claudio Del Frate
9 agosto 2019

https://www.corriere.it/cronache/19_ago ... VVC2LnrZ_A

Anche l’attore Richard Gere scende in campo per chiedere una soluzione alla crisi della Open Arms, la nave ong spagnola con 121 migranti a bordo che da otto giorni chiede un porto sicuro e che si trova da giorni fuori delle acque territoriali a Lampedusa. La star di Hollywood parteciperà a una conferenza stampa sull’isola siciliana a fianco di Oscar Camps, fondatore dell’organizzazione spagnola, del presidente italiano Riccardo Gatti e chef Rubio altro testimonial schieratosi a difesa dei diritti dei migranti.

L’attore a bordo

Tutti chiederanno che sia consentito lo sbarco dei naufraghi soccorsi a nord della Libia. «Richard Gere ci ha raggiunti a Lampedusa per dare il suo sostegno al nostro equipaggio e a tutte le persone a bordo» è quanto si legge in una nota di Open Arms. In attesa della conferenza stampa che l’attore terrà domattina, sabato, a Lampedusa, Richard Gere è salito a bordo della Open Arms per portare viveri e medicinali per le persone a bordo. L’interprete di «American Gigolo» e «Ufficiale e gentiluomo» è arrivato a fianco della mave ong a bordo di uno yacht sul quale era stato steso uno striscione con la scritta «You are non alone» («Non siete soli»).

I rilievi del Garante

A margine dell’iniziativa dell’attore americani, è scoppiata una polemica tra il Viminale e il Garante peri i detenuti e per le persone private della libertà. Quest’ultimo aveva chiesto in mattinata chiarimenti sulla situazione dei migranti a bordo della Open Arms. «L’impasse - scrive - ha un impatto rilevante sui diritti fondamentali delle persone soccorse, impossibilitate allo sbarco e in quanto tali impedite nella propria libertà di movimento, ed esposte al rischio di trattamenti contrari sia al senso di umanità sia alla dignità delle persone stesse...in virtù del preventivo divieto di ingresso nelle acque nazionali notificato dalle autorità italiane». Replicano fonti del ministero dell’interno in tono polemico: «Il Garante è andato oltre le sue competenze: la nave si trova in acque internazionali e non risultano prigionieri a bordo. Il garante dei detenuti deve giustificare la propria esistenza e il proprio stipendio statale, che peraltro non è pubblicato con evidenza sui siti ufficiali come previsto per legge?». Secondo quanto si legge sul sito del ministero della giustizia, il garante dei detenuti e delle persone private della libertà «è un’Autorità di garanzia, collegiale e indipendente, non giurisdizionale che ha la funzione di vigilare su tutte le forme di privazione della libertà, dagli istituti di pena, alla custodia nei luoghi di polizia, alla permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione, alle residenze di esecuzione delle misure di sicurezza psichiatriche (Rems), ai trattamenti sanitari obbligatori». Questa figura è stata istituita in Italia nel 2013.

Appello all’Europa

La situazione a bordo della nave umanitaria si va facendo di ora in ora più difficile ma come avviane ormai da un anno a questa parte (caso Diciotti, Mediterranea, Sea Watch e altri) è cominciato il braccio di ferro con il Viminale che vuole impedire l’arrivo in Italia dei migranti sulle nave Ong. « Ottavo giorno in mare. Il sentimento che prevale è la vergogna. Vergogna per un’Europa che lascia 121 persone in mezzo al mare per otto giorni mentre un gruppo di volontari coraggiosi fa di tutto per rendere la vita a bordo tollerabile. La vera Europa sono loro, siamo noi» scrive su Twitter Oscar Camps.

Scatta il decreto sicurezza

Salvini ribadisce il suo no all’ingresso della Open Arms in acque italiane, facendosi scudo del decreto sicurezza bis. Quest’ultimo provvedimento è stato però criticato dal presidente della repubblica Sergio Mattarella: il Colle chiede correzioni al testo approvato perché «irragionevole» e perché «permane l’obbligo di salvataggio in mare». Il ministro dell’interno chiede invece che sia la Spagna a farsi carico delle persone salvate.

Altri 80 salvati

Nel frattempo un’altra imbarcazione umanitaria, la norvegese Viking ha tratto in salvo altre 80 persone alla deriva nel Mediterraneo; anche in questo caso Salvini ha già avvertito che firmerà il provvedimento per vietare l’ingresso in acque territoriali italiane, pena il sequestro della nave e una multa che potrebbe arrivare a un milione di euro. Il capo del Viminale ha inviato una missiva anche al ministro per la giustizia e l’immigrazione norvegese Joran Smedal Kallmyr. Altri 8 migranti, invece, sono riusciti a raggiungere in mattinata con una piccola imbarcazione le coste della Sardegna.




Salvini a Richard Gere: "Porta i migranti a Hollywood col tuo aereo privato"
10/08/2019

“Richard Gere è incredulo per l’approvazione del Decreto Sicurezza Bis: sicuramente è colpito favorevolmente dalle scelte a favore delle forze dell’ordine e contro scafisti e criminali. L’Italia le attendeva da anni. In compenso, visto che il generoso milionario annuncia la sua preoccupazione per la sorte degli immigrati della Open Arms, lo ringraziamo: potrà portare a Hollywood, col suo aereo privato, tutte le persone a bordo e mantenerle nelle sue ville. Grazie Richard!”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.




A bordo della "Ocean Viking" ora c'è un esercito di migranti
Angelo Scarano - Lun, 12/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... X3t6L-qhJw

La Ocean Viking ha salvato altri 105 migranti a poche miglia nautiche dalle coste della Libia. Adesso i migranti a bordo sono più di 350

La Ocean Viking non si ferma. L'ammiraglia delle ong che opera per conto di Msf e di Sos Mediterranée ha dato il via ad un'altra operazione di salvataggio nel Mediterraneo.

Di fatto la nave umanitaria avrebbe imbarcato altri 105 migranti salvati in quel tratto di mare che separa l'Italia dalla Libia. E adesso a bordo della nave ci sono 356 naufraghi. Qualche giorno fa la nave, prima di mettere in moto la macchina dei salvataggi con il suo equipaggio, aveva cercato un attracco a Malta per ottenere una sosta per fare rifornimento. La Valletta ha negato l'attracco e anche il supporto lontano dalle sue coste.

L'equipaggio ha fatto sapere che avrebbe avuto carburante per altri 10-12 giorni. E di fatto il serbatoio della nave potrebbe essere vicino alla riserva. Il tutto potrebbe accelerare le richieste di un porto sicuro per lo sbarco. Il Viminale ha comunque provveduto a notificare alla nave battente bandiera norvegese il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane. A questa mossa va aggiunta quella della Farnesina di qualche giorno fa che ha inviato una comunicazione all'ambasciata norvegese a Roma per chiedere l'attivazione delle procedure per assegnare un porto sicuro di sbarco alla nave che arriva da Oslo. La Farnesina non ha usato giri di parole: "Il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ricorda come non sia accettabile ogni condotta di organizzazioni non governative che considerano l’Italia l’unico porto possibile di sbarco e che, a questo scopo, sono pronte a esporre le persone a bordo a condizioni psicologiche di forte pressione in situazioni igienico-sanitarie suscettibili di rapido deterioramento". Ma dalla Norvegia, per il momento non è arrivata nessuna indicazione per un porto di sbarco. Molto probabilmente quello di oggi potrebbe essere stato l'ultimo salvataggio da parte della Ocean Viking. la nave infatti potrebbe ospitare a massimo circa 300 persone. A bordo c'è anche una sorta di ospedale galleggiante. Ma l'equipaggio ora dovrà fare i conti con il carburante che molto probabilmente si sta già esaurendo. Salvini ha ribadito la sua linea: "Più di 350 immigrati a bordo di una nave norvegese di una Ong francese e quasi 160 a bordo di una nave spagnola di una Ong spagnola: ribadiamo l'assoluto divieto di ingresso di queste due navi straniere nelle acque italiane. Si aprano i porti di Francia, Spagna o Norvegia".



E Bardem ora incalza Sanchez: "Apri i tuoi porti a Open Arms"
Angelo Scarano - Lun, 12/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 25OgXqRR8w

Open Arms è sempre più al centro del dibattito tra gli attori. Ma Bardem va oltre e chiede al premier spagnolo di accogliere i migranti

Nel mondo del cinema diversi attori stanno cavalcando l'assalto delle ong alle coste italiane.

Il caso della Open Arms con a bordo di Richard Gere a fare la morale al governo gialloverde e al ministro Salvini ha fatto parecchio discutere. L'appello di Gere è stato poi seguito a ruota da Antonio Banderas. Stessa musica, stesse parole: l'Italia apra i porti. Ma tra gli attori che si impicciano degli affari di casa nostra e di quanto sta accadendo nel Mediterraneo, c'è una voce isolata: quella di Javier Bardem. L'attore infatti non va dietro a Banderas e Gere ma questa volta chiede al premier spagnolo, Pedro Sanchez di aprire i porti spagnoli alla Open Arms dato che l'ong che ha salvato con una sua nave più di 150 migranti è spagnola. Non un dettaglio.

E così l'appello di Bardem è molto chiaro: "Faccio questo video - dice Bardem - per unirmi in maniera pubblica alla richiesta mossa da più parti al nostro presidente Pedro Sanchez che guidi come Spagna, paese di origine della Ong Open Arms, la distribuzione dei migranti a bordo nei diversi Paesi dell'Unione europea. Perché crediamo sia necessario che un Paese membro dell'Europa debba coordinare questo processo e riteniamo - ribadisce - che la Spagna sia la più adatta, perché è il Paese di origine della Ong". Insomma non c'è solo la strada dei porti aperti italiani, c'è anche quella, secondo Bardem (e anche secondo Salvini) che porta ad un assunzione di responsabilità da parte del Paese "di origine" dell'ong, in questo caso la Sapgna. Bardem infine ha voluto riconoscere i meriti umanitari di Open Arms sottolinenado il lavoro che stanno svolgendo in mare: "Sta facendo un lavoro straordinario e necessario per la dignità umana e per salvare la vita di persone che scappano da situazioni che noi non possiamo neanche immaginare, con l'unico obiettivo di dare un futuro ai propri figli e alle proprie famiglie. A loro va tutto il mio appoggio". Intanto questa mattina due persone con problemi di salute sono state evacuate dalla Open Arms. Ma almeno 151 migranti restano a largo di Lampedusa, a poche miglia nautiche dalle acque territoriali italiane.
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La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare

Messaggioda Berto » mer nov 27, 2019 8:59 pm

"Salvini, sei ossessionato da immigrati e porti chiusi". La lettera pubblica di Conte: è uno strappo terminale
15 Agosto 2019

https://www.liberoquotidiano.it/news/po ... AdCeX8y53c

Su Open Arms da parte del ministro Matteo Salvini c'è stato "un chiaro esempio di sleale collaborazione, l'ennesima a dire il vero, che non posso accettare". Così il premier Giuseppe Conte si rivolge al ministro degli Interni in una "lettera aperta" pubblicata sul proprio profilo Facebook. È il punto terminale di uno scontro violentissimo venuto alla luce mercoledì pomeriggio, nel cuore della crisi di governo tra Lega e M5s. Il premier aveva invitato Salvini a far sbarcare i 147 migranti a bordo della nave della Ong spagnola, Salvini si era rifiutato. Poi il Tar del Lazio ha decretato il diritto di sbarco, bocciando di fatto il decreto del Viminale, la ministra della Difesa Trenta e quello dei Trasporti Toninelli non hanno firmato il decreto e la nave è ora a Lampedusa, in attesa di entrare in porto.

Conte ora punta il dito proprio contro Salvini: "Dobbiamo tutti operare per riconoscere piena dignità alle istituzioni che rappresentiamo, nel segno della leale collaborazione. Hai alle spalle e davanti una lunga carriera politica. Molti l'associano al potere. Io l'associo a una enorme responsabilità'", è il violento sfogo del premier. "La tua foga politica e l'ansia di comunicare ti hanno indotto spesso a operare slabbrature istituzionali, che a tratti sono diventati veri e propri strappi istituzionali". "Per queste ragioni mi sono ritrovato costretto a intervenire varie volte - l'ho fatto perlopiù riservatamente - non per l'ansia di contrappormi politicamente alle tue iniziative, ma per la necessità di rivendicare l'applicazione del principio di leale collaborazione, che è fondamentale per il buon funzionamento delle istituzioni pubbliche", aggiunge Conte.

"Con mia enorme sorpresa, ieri hai riassunto questa mia posizione attribuendomi, genericamente, la volontà di far sbarcare i migranti a bordo. Comprendo la tua fedele e ossessiva concentrazione nell'affrontare il tema dell'immigrazione riducendolo alla formula porti chiusi", incalza ancora Conte. "Sei un leader politico e sei legittimamente proteso a incrementare costantemente i tuoi consensi. Ma parlare come Ministro dell'Interno e alterare una chiara posizione del tuo Presidente del Consiglio, scritta nero su bianco, è questione diversa". Il post termina con un "Buon Ferragosto" mai così surreale. Buon Ferragosto, sì: un tranquillo Ferragosto di crisi di governo.


Crisi di governo, Salvini apre uno spiraglio ma Di Maio lo gela: «È pentito, ormai frittata fatta»
Il leader della Lega: «Abbiamo bisogno di sì, se qualcuno dice sì ragioniamo. Il mio telefono è sempre acceso». Il leader del Movimento: «Ministri della Lega attaccati alle poltrone»
di Riccardo Ferrazza

https://www.ilsole24ore.com/art/crisi-g ... 9BbAUIiT90

I fili della complicata crisi politica di Ferragosto si sono così ingarbugliati che, a cinque giorni dalle comunicazioni del premier Giuseppe Conte in Parlamento (previste per martedì prossimo), restano aperti scenari che fino a qualche ora fa sembravano non immaginabili. Così, accanto al ritorno al voto già a fine ottobre come conseguenza della caduta del governo giallo-verde (1), all’ipotesi di un governo “istituzionale” di corta durata (fino al 2020) tra M5S e Pd che possa varare la manovra ed evitare l’aumento dell’Iva (2) e all’idea di un “esecutivo di legislatura” frutto invece di un accordo di maggiore respiro tra pentastellati e democratici (3), si ripresenta un Conte-bis con la conferma della maggioranza Lega e M5S si ancora possibile. E a spingere per questa soluzione è, a sorpresa, proprio chi l’8 agosto ha acceso la miccia della crisi: Matteo Salvini.

Nel giorno dello scontro che appare senza ritorno con il premier Giuseppe Conte (e la ministra pentastellata della Difesa Elisabetta Trenta) sulla vicenda della Open Arms , Salvini accenna alla possibilità del proseguimento del matrimonio politico con i Cinque Stelle. Alla domanda sulla possibilità di un ritorno con i pentastellati, il ministro dell’Interno ha risposto così: «Secondo me non c’è possibilità - ha detto a Castel Volturno dove ha presieduto il Comitato per l’ordine pubblico -. Poi se qualcuno vuole dialogare io sono qua, sono la persona più paziente del mondo e il mio telefono è sempre acceso e in questi giorni squilla parecchio».

Idea rimpasto con i «ministri del sì»
Salvini conferma di voler andare avanti con la mozione di sfiducia a Conte perché «questo governo si è fermato sui troppi no: alla Tav, all’autonomia, alla riforma fiscale, alla riforma della giustizia. Di no l’Italia muore, un governo muore». Poi, però, lancia un chiaro segnale al quasi ex alleato pentastellato: «Abbiamo bisogno di sì, se qualcuno dice sì ragioniamo. Vedo che Renzi dice tutti insieme contro Salvini, non penso che serva un governo contro, siamo seri. O c’è un governo con ministri del
sì” o “un governo degli sconfitti” non serve». E un esecutivo del sì potrebbe riproporre, nelle intenzioni del capo leghista, la stessa maggioranza ma con una squadra di ministri completamente rinnovata. Fuori i “ministri del no” (sicuramente Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta), dentro nomi nuovi e graditi al capo leghista.
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Messaggioda Berto » mer nov 27, 2019 9:01 pm

Decreto sicurezza, il Tar del Lazio sospende il divieto di ingresso in acque italiane. La Open Arms si dirige verso Lampedusa. Salvini: " Non li faccio sbarcare"
Braccio di ferro con Conte che aveva chiesto di far sbarcare i minori. Il Viminale preannuncia ricorso urgente al Consiglio di Stato e un nuovo provvedimento di interdizione. La Trenta dispone il trasferimento dei minori su navi militari
ALESSANDRA ZINITI
14 agosto 2019

https://www.repubblica.it/cronaca/2019/ ... iwrOIjsgFI


Decreto sicurezza, il Tar del Lazio sospende il divieto di ingresso in acque italiane. La Open Arms si dirige verso Lampedusa. Salvini: " Non li faccio sbarcare"
(ansa)
Sono ore di grande tensione al largo di Lampedusa dove la Open Arms con 147 persone a bordo si sta dirigendo mentre il ministro dell'Interno Matteo Salvini è impegnato in un doppio braccio di ferro: con il Tar che questa mattina ha disposto la sospensione del divieto di ingresso in acque italiane della nave spagnola per consentire il soccorso dei migranti e con il premier Conte che gli aveva già chiesto di far sbarcare i minori. Salvini annuncia ricorso urgente al Consiglio di Stato e la firma di un nuovo provvedimento di interdizione sostenendo che "Open Arms si è trattenuta in acque Sar libiche e maltesi, ha anticipato altre operazioni di soccorso e ha fatto sistematica raccolta di persone con l'obiettivo politico di portarle in Italia".

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta invece, dopo aver interloquito con il tribunale dei minori di Palermo, ha disposto il trasferimento dei 32 minori su due navi della Marina militare dell'Operazione Mare Sicuro a cui è stato dato immediato ordine di monitorare la nave per essere in zona pronti a qualsiasi emergenza. Probabilmente domattina, quando la nave sarà in prossimità di Lampedusa, se le condizioni del mare lo permetteranno, avverrà il trasbordo per portare a terra subito i minori.

"Sospensione del divieto di ingresso in acque territoriali italiane per permettere il soccorso delle persone a bordo". Con una decisione senza precedenti, il Tar del Lazio interviene per sbloccare la situazione della Open Arms ferma in mare da quattordici giorni e con il divieto di ingresso in acque italiane firmato dai ministri Salvini, Trenta e Toninelli sulla scorta del decreto sicurezza bis. A darne notizia è la stessa Open Arms che ieri aveva presentato un esposto d'urgenza al Tar e che ora si sta dirigendo verso Lampedusa. Salvini da Recco annuncia: "Io ancora nelle prossime ore firmerò il mio no perchè complice dei trafficanti umani non lo sarò mai".

Salvini aveva già annunciato il suo "no" anche alla richiesta del premier Conte che questa mattina gli aveva indirizzato una lettera, inviata anche ai ministri Toninelli e Trenta, per chiedere di far scendere i minori, ottemperando alla sollecitazione giunta due giorni fa dal Tribunale dei minori di Palermo. Rispettare le norme di legge che
impongono di assistere e tutelare i minori l'invito contenuto nella lettera precisando che che la tutela dei minori è stata la bussola che ha orientato l'agire del governo anche nei casi analoghi accaduti in passato.


Secondo la Ong spagnola il Tar ha "riconosciuto la violazione delle norme di Diritto internazionale in materia di soccorso e la situazione di eccezioale gravità e urgenza dovuta alla permanenza protratta in mare dei naufraghi".

Nelle motivazioni del provvedimento, il Tar ritiene che "sussista alla luce della documentazione prodotta (medical report, relazione psicologica, dichiarazione capo missione), la prospettata situazione di eccezionale gravità ed urgenza, tale da giustificare la concessione della richiesta tutela cautelare monocratica, al fine di consentire l'ingresso della nave Open Arms in acque territoriali italiane (e quindi di prestare l'immediata assistenza alle persone soccorse maggiormente bisognevoli, come del resto sembra sia già avvenuto per i casi più critici".

La decisione del Tar di sospendere il divieto di ingresso alla Open Arms nel porto di Lampedusa" è "l'ennesima sconfitta di Salvini, il capitan mojito, buono a fare la voce grossa ma incapace di garantire diritti e sicurezza". E' quanto afferma il deputato radicale di +Europa Riccardo Magi sottolineando che, come proprio il partito aveva messo in guardia durante la discussione alla Camera, la decisione dei giudici dimostra "che il Decreto Sicurezza bis è in contrasto con le convenzioni internazionali che garantiscono la salvaguardia della vita in mare e la tutela dei diritti umani". Un provvedimento, conclude, "inapplicabile, dannoso, disumano e incostituzionale"


Sulle due navi cominciano a registrarsi le prime tensioni, soprattutto sulla Open Arms al quattordicesimo giorno di attesa in mare. " Qualcuno potrebbe restare ferito o morire" in possibili scontri tra i 147 migranti a bordo. "Potrebbe scatenarsi una rissa a bordon - dice il fondatore Oscar Camps - I 19 membri dell'equipaggio faticano a contenere i contrasti che nascono sul cibo, su posti all'ombra o al sole, per la fila verso i bagni", due in un spazio complessivo di 180 metri quadri, e molti "non possono chiamare i propri cari a casa". Altri hanno cominciato uno sciopero della fame. Il quadro è destinato a deflagrare in una esplosione di violenza" e ciò, ha aggiunto Camps, "trasformerebbe il tutto in una tragedia".

Appello anche dalla Ocean Viking in avvicinamento verso Italia e Malta. "Le condizioni meteo sono deteriorate, con aumento delle onde previsto nelle prossime 24 ore. Le persone a bordo dsoffrono di mal di mare. Rimanere in mare mentre le persone soffrono non può essere la soluzione. Dovrebbero essere sbarcate al più presto in un luogo sicuro".
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La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare

Messaggioda Berto » mer nov 27, 2019 9:02 pm

Open Arms, Salvini tira dritto: "Non autorizzo mezzo sbarco"
Giovanna Stella - Mer, 14/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... QO3Fwfz6Kg

Salvini chiude alla ong diretta a Lampedusa: "Giudice pagato dagli italiani apre i porti". Su Pd-M5S: "Accordo truffa"

Già questa mattina si percepiva che sarebbe scoppiato il caos sulla nave Open Arms della ong spagnola. Il motivo? Giuseppe Conte ha scritto a Matteo Salvini di far sbarcare i 147 migranti a bordo dell'imbarcazione, ma il vicepremier leghista non era (e non) è della stessa idea.

Così è arrivato subito lo scambio di battute di fuoco. Fin qui uno scambio di vedute, poi è arrivato il Tar del Lazio che ha consentito alla ong di entrare in acque territoriali italiane. La situazione è precipitata. La decisione delle toghe è dura da mandare giù e Salvini lo dice chiaramente.

Per tutto il giorno il leader del Carroccio continua a ripetere che i porti italiani restano chiusi, che non vede il motivo per il quale una ong straniera debba arrivare in Italia e che non ha nessuna intenzione di far diventare "l'Italia il campo profughi d'Europa". Matteo Salvini, quindi, contesta la decisione del Tar del Lazio e propone un ricorso urgente al Consiglio di Stato. Ma non solo. Il leader del Carroccio ha firmato un nuovo provvedimento di divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane per Open Arms. Riparte il braccio di ferro con in mezzo il ministro Elisabetta Trenta che accelera lo sbarco mandando due navi della Marina a scortare la Open Arms. Salvini da una parte e il resto del governo dall'altra.


Salvini da La Spezia: "Gli italiani pagano lo stipendio ai giudici che aprono i porti"

Poi, arriva il momento di andare a La Spezia, dove Matteo Salvini parla dal palco durante un'iniziativa della Lega. Il ministro dell'Interno ha le idee piuttosto chiare. Sa qual è la sua linea e quella del suo partito per quanto riguarda la gestione degli sbarchi. "La Open Arms ha chiesto di sbarcare, la mia risposta è 'no' - dice dal palco -. C'è un accerchiamento incredibile, una nave spagnola da acque maltesi in acque internazionali e un giudice che dice che io non posso vietare l'ingresso. Con chi sta quel giudice? Con il popolo italiano o con qualcun altro? Se lo stipendio te lo pagano gli italiani devi difendere i confini e la sicurezza degli italiani. Finché sarò ministro non autorizzerò mezzo sbarco: farò di tutto perché Renzi e Boschi non governino più in questo Paese".

Ovviamente, anche in questa occasione non mancano i soliti contestatori (educati) che gli urlano i classici "muori", "assassino, assassino!", "Salvini attento, ancora fischia il vento!" o altre parole simili. Il vicepremier guarda e passa. Anche per loro ha solo grandi bacioni da spedire.

Salvini contro un accordo Pd-M5S

Salvini, poi, promette agli italiani di sventare "un accordo truffa tra Pd e M5S". "Saranno giornate importanti e delicate - spiega - noi racconteremo ora per ora cosa faremo. E faremo di tutto per sventare un accordo truffa Pd-M5S. Pensiamo al futuro e non al passato. Sventeremo con ogni mezzo possibile ogni governo truffa M5S-Pd, che sarebbe la morte di questo Paese. Il governo Renzi-Fico è dei perdenti. Io fino all'ultimo ci ho provato, ma quando ho visto tutti quei 'no'... Poi i 'no' sono stati troppi. Poi vedremo cosa fanno M5S e Pd. Se avessi dovuto dire 'no' per convenienza lo avrei fatto dopo le Europee. Io ci ho provato, ma come le coppie che si vogliono bene e si sposano uno pensa che sia per tutta la vita, ma se ti rendi conto che passi più tempo a litigare lì si pone un problema. Ci sono deputati e senatori che hanno ancora qualche giorno per decidere cosa fare. L'unica cosa irrispettosa mi sembra quello del governo Pd-M5S". Salvini, quindi, quindi ai suoi sostenitori di stare vicino al partito in questo momento così delicato. Perché "noi non abbiamo paura, se non c'è un governo gli italiani non si possono permettere governi tecnici, improvvisati, ballerini. Se non c'è un governo ci sono solo le elezioni dal mio punto di vista. Meglio un governo e un Parlamento nuovo con idee chiare per cinque anni che non soluzioni pasticciate".

Salvini ha le idee chiare. Ormai la situazione con il M5S è insostenibile, per questo "io vado solo avanti, indietro non torno. Il Paese è fermo per ideologia. Per il futuro abbiamo in testa ben chiara la manovra economica, fondata sul taglio delle tasse, sullo sviluppo, sulla crescita, sui giovani, sul lavoro e non sull'assistenza. C'è bisogno di un piano per le opere pubbliche incredibile e c'è bisogno di un governo libero perché serve che vada in Europa a trattare con i signori dell'Europa perché i soldi degli italiani vengano usati per gli italiani, perché anche da là troppi 'no' sono arrivati, da Macron e dalla Merkel".

E mentre Salvini parla dal palco di La Spezia, fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che la Spagna ha informato la Presidenza del Consiglio dei ministri della propria disponibilità a partecipare alla redistribuzione dei migranti della Open Arms una volta sbarcati.




Tripoli apre porto alla Ocean Viking, ma l'Ong si rifiuta: "Mai in Libia"
Chiara Sarra - Mar, 13/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 8nDPwy5h2s

Alla Ocean Viking viene indicato il porto di Tripoli per far sbarcare i 356 migranti recuperati nel Mediterraneo. Ma le ong "fuggono" verso l'Europa

Ha un "esercito" di migranti a bordo: oltre 350 migranti che la Ocean Viking vuol portare in Europa.

Dopo giorni in mare in cui ha raccolto dal Mediterraneo centinaia di disperati, infatti, la nave norvegese che opera per Msf e Sos Mediterranée ha ottenuto l'indicazione del porto di sbarco: quello di Tripoli, "individuato stamattina dalla Guardia costiera libica dopo che la stessa ong aveva chiesto alla Libia la disponibilità del Pos", come rivela il Viminale.

Il ministero dell'Interno spiega come alla Ocean Viking siano stati comunicati anche "riferimenti e contatti per l’organizzazione dello sbarco". Ma gli attivisti non ci stanno: "Non riporteremo le persone in Libia in nessuna circostanza", dicono, "Per il diritto internazionale né Tripoli né alcun altro porto in Libia sono porti sicuri e riportare le persone lì sarebbe una grave violazione". E, anzi, la nave si sta allontanando dalla zona Sar libica "in attesa dell'assegnazione di un luogo sicuro che soddisfi i requisiti del diritto internazionale".




Open Arms, ok a sbarco famiglia per motivi medici
13/08/2019

https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/ ... refresh_ce

''Una famiglia (due adulti e due bambini) è stata evacuata dalla Open Arms e portata in Italia. L’operazione ha avuto il via libera dal Viminale, dopo che Malta ha annunciato di non riuscire a portarla a terra con tempestività. Uno dei bambini ha infatti bisogno di cure. Il ministero dell’Interno conferma la linea dei “porti chiusi” per il resto dell’equipaggio''. E' quanto si apprende da fonti del Viminale.


Via social, la ong spagnola Proactiva, da giorni bloccata in mare con 151 persone a bordo, tra cui molte donne e bambini aveva richiesto "un'evacuazione medica urgente per difficoltà respiratorie per uno dei bimbi e la sua famiglia''.

La Spagna spera intanto "in una soluzione comune europea" per i migranti che dal primo agosto scorso aspettano di poter sbarcare in un porto sicuro. Lo riferiscono ad Europa Press fonti del governo guidato dal premier facente funzione Pedro Sanchez.

Finora nessun Paese dell'Unione Europea ha chiesto formalmente alla Commissione di avviare un lavoro di coordinamento per lo sbarco e la distribuzione dei migranti a bordo della nave. Ieri Open Arms ha inviato all'ambasciata spagnola a Malta una richiesta di asilo d'urgenza per i 31 minorenni che si trovano sulla nave. Il ministro per lo Sviluppo, José Luis Ábalos, oggi in un'intervista televisiva ha detto che il capitano della nave non ha l'autorità di fare questa richiesta, ma ha sottolineato che questo può essere "un elemento per mantenere viva la questione".

È arrivata subito la replica di Oscar Camps, il presidente della Ong: "non si tratta di mantenere viva la questione, ma di mantenere vive le 507 persone che oggi stanno subendo un sequestro in mezzo al mare", ha affermato riferendosi anche ai 356 migranti bloccati a bordo della Ocean Viking. Camps ha poi chiesto al premier socialista Sanchez di mostrate coraggio e statura politica.

Intanto si allunga la lista dei sindaci di città spagnole che hanno chiesto che si faccia sbarcare la Open Arms nei propri porti. Il sindaco di Cadice, José María González, ha inviato ha lettera a Sanchez in cui si afferma che "non si può continuare il braccio di ferro".
Anche il sindaco di Mahon, capoluogo dell'isola di Minorca, Hector Pons, ha dichiarato alla stampa di aver messo la sua città a disposizione del governo per lo sbarco affermando di essere pronto a fare tutto il possibile per aiutare.

Appello Zingaretti a Conte - "Esistono priorità che hanno precedenza su tutto. Che vengono prima dei riflettori sempre accesi su questa o quella polemica. Da dodici giorni 151 persone sono tenute in ostaggio sul ponte della Open Arms. Tra loro donne e minori in condizioni igienico-sanitarie sempre più difficili. Tutto perché l’ennesimo braccio di ferro ingaggiato dal ministro sfiduciato e dimissionario Salvini ha bisogno del suo ennesimo palcoscenico", scrive in una nota il Segretario del Pd Nicola Zingaretti.

"Faccio appello al presidente Conte -aggiunge- affinché agisca con decisione e alla ministra Trenta per uno sbocco immediato di una soluzione divenuta insostenibile. Si rimetta al centro la persona umana e si trovi una soluzione". "Si solleciti la Commissione europea e i paesi disponibili ad accogliere una quota dei migranti. I diritti umani, a partire da quelli dei minori e delle donne -conclude- restano per noi la bussola da seguire e il primo indicatore del grado di civiltà di un paese."



Open Arms, ci stanno fregando. Il medico di Lampedusa: "I migranti scesi per motivi di salute non hanno nulla"
16 Agosto 2019

https://tv.liberoquotidiano.it/video/it ... U.facebook

"Dei 13 naufraghi fatti sbarcare dalla Open Arms solo uno aveva una otite, gli altri non avevano alcuna patologia come abbiamo accertato in banchina. Infatti, sono stati tutti condotti nell'hotspot". A parlare è Francesco Cascio, responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa, che ha visitato i migranti scesi nelle ultime ore dalla nave della ong spagnola ancorata ancora al largo dell'isola siciliana, in attesa di far sbarcare i rimanenti 140 migranti a bordo. Nuove polemiche in vista, dunque, dal momento che la Ong lamenta una situazione sanitaria e psicologica ingestibile, con i migranti a rischio suicidio.

"C'è qualcosa che non funziona - denuncia Cascio - perché tra i 13 migranti fatti sbarcare dalla Open Arms per motivi sanitari solo uno aveva una otite, mentre gli altri stavano bene: eppure dalla relazione dello staff Cisom (il Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta, ndr) risulta che a bordo ci sarebbero persone con diverse patologie, tra cui 20 casi di scabbia". "Fanno bisogni dove mangiano - si legge nella relazione dei medici Cisom -. Non ci sono docce o lavabi, non c'è possibilità di provvedere all'igiene personale e degli indumenti, né di lavarsi se non con acqua di mare. Inoltre - scrivono il medico e l'infermiere - rileviamo condizioni di salute mentale precarie, lo stato d'animo a bordo è di profondo sconforto".

"La situazione sulla nave è drammatica - si legge in una nota firmata da Oscar Camps, fondatore di Open Arms, e Gino Strada di Emergency -: da 15 giorni donne, uomini e bambini vivono costretti in spazi ristretti nella paura e nell'incertezza di quello che succederà". "Sono persone che hanno vissuto l'orrore dei campi di detenzione in Libia: torture, stupri, lavori forzati. Hanno già sopportato enormi sofferenze, non possiamo aggiungerne altre. Negli ultimi giorni le condizioni di salute psicofisica si sono ulteriormente aggravate con atti di autolesionismo e minacce di suicidio che rendono ingestibile la situazione e mettono in pericolo imminente di vita le persone a bordo. Bisogna agire nelle prossime ore. Chiediamo che sia immediatamente autorizzato lo sbarco a Lampedusa prima che si aggiungano altre tragedie a quelle già vissute".


Il medico di Lampedusa accusato di referti falsi: "Da pazzi pensare che io faccia una marchetta a Salvini"

https://www.huffingtonpost.it/entry/med ... b5hKPnIft8

“È da pazzi pensare che io possa avere detto che i migranti visitati stanno bene solo per fare una marchetta a Salvini. Io sono un medico, innanzitutto, e parlo con i referti. Se su tredici migranti visitati, che secondo alcuni medici Cisom erano gravi, solo una giovane aveva una otite, cosa posso farci io? Mica posso inventare malattie che non esistono”. Lo ha detto all’agenzia di stampa Adnkronos Francesco Cascio, il responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa al centro delle polemiche per avere detto che i 13 migranti evacuati dalla nave Open Arms “stanno bene”, a differenza di quanto affermato dai medici dell’Ordine di Malta.

La procura di Agrigento sta valutando l’ipotesi di far effettuare da medici di parte nuovi esami medici sui migranti che si trovano a bordo di Open Arms. La decisione, secondo quanto si è appreso, punta a far chiarezza sulle condizioni mediche dei migranti a bordo dopo le valutazioni discordanti dei medici che li hanno visitati finora.

Ieri il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha ripreso le dichiarazioni di Cascio in un tweet dicendo che i migranti “non hanno alcuna patologia”. “Ma è la verità” - dice ancora Cascio, che non è a Lampedusa ma in vacanza - Io ho letto i referti fatti dai miei due medici al Poliambulatorio. E di loro mi fido. Uno ha una anzianità di oltre 40 anni. Sapevo che c’era una ragazza con una emorragia vaginale, ma l’emoglobina era a 11,3, quasi migliore della mia”.

E ancora: “Salvini nel suo tweet ha fatto riferimento a dati reali” e poi spiega: “Vorrei solo sottolineare che io sulla nave non ci sono stato. I medici neppure. Sono stati visitati i 13 migranti per motivi sanitari”. “Io che colpa ne ho se solo una ragazza era affetta da otite e gli altri stavano bene?”. E aggiunge: “È forse qualcosa che possa avere indirizzato io? Se qualche cretino pensa che io possa fare certificare a medici referti fasulli non posso farci niente. Io non ho più le energie, è diventato imbarazzante. È colpa mia se stavano bene? Ma ribadisco che non l’ho certificato io ma due medici di cui uno con 40 anni di attività di Pronto soccorso”.




Chef Rubio: "Lampedusa isola di razzisti e parassiti"
Nicola De Angelis - Ven, 16/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... EMt0ECCklw

Chef Rubio ha detto la sua su Instagram definendo Lampedusa "Isola di pescatori dal cuore immenso ma anche di razzisti e parassiti", oltre che terra della mafia e della cocaina

Chef Rubio era a Lampedusa fino a qualche giorno fa per aiutare la nave Open Arms, insieme all'attore Richard Gere. Ha voluto dire la sua sul suo profilo Instagram scrivendo: "Lampedusa un mondo nel mondo che si rivela in pochissimo tempo, ma di un tappeto non si possono guardare solo le magnifiche trame, bisogna alzarlo e vedere quanta polvere è stata nascosta sotto negli anni.

Ma è anche l’isola della cocaina, della mafia e della camorra, dell’abusivismo edilizio e del nero, dei razzisti e dei parassiti, dei radar e dei tumori, del lager nella fossa e dell’indifferenza".

Alcuni abitanti dell'isola si sono sentiti toccati dalle parole dello chef, tanto che hanno commentato contrariati. Tra gli utenti qualcuno risponde scrivendo: "Se non ti piace la vacanza potevi fartela altrove, hai visto cose che nemmeno esistono e caro chef dei miei stivali secondo me la cocaina te la sei proprio fatta tu, visto che hai visto cose che nemmeno esistono". Un altro utente che su Instagram usa come nickname Mdelladio commenta: "Perché vomiti caz**te? Non fai un buon servizio a Lampedusa".

Lo chef era volato a Lampedusa insieme a Richard Gere per chiedere un porto sicuro ai governi europei per i 121 migranti che la Open Arms aveva a bordo lo scorso 9 di agosto.
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La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare

Messaggioda Berto » mer nov 27, 2019 9:04 pm

I veri sequestrati siamo noi
Alessandro Sallusti - Sab, 17/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/i-veri-se ... xW8IQ0iO1E

La procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sull’altolà dato dal governo italiano allo sbarco dei 134 migranti che si trovano a bordo della nave Open Arms, da giorni ancorata al largo di Lampedusa.

L’ipotesi di reato è «sequestro di persona», per ora non ci sono indagati, ma i magistrati non potranno che incrociare il nome di Matteo Salvini, che quel blocco lo ha ordinato.

Ci risiamo, quindi, come un anno fa con il caso della nave Diciotti, con la sfida tra politica e giustizia che si immaginava disinnescata dopo l’entrata in vigore di ben due «decreti sicurezza» con i quali il ministro dell’Interno pensava di poter avere mani libere nella sua personale guerra ai furbetti delle Ong che ci scodellano immigrati più per provocazione politica che per motivi umanitari. Vedremo nelle prossime ore se le nuove norme potranno fare da scudo giudiziario a Salvini e al governo.

Dubito, vista l’aria che tira, ma non è questo che ci preoccupa. In queste ore, infatti, c’è in corso, sempre da parte del governo, un ben più grave «sequestro di persona». Anzi: «Sequestro di persone», ben 60 milioni di cittadini italiani prigionieri da settimane di una crisi di governo surreale che sta paralizzando l’intero Paese. Avremmo bisogno anche noi di una Ong capace di portarci in salvo e farci sbarcare in un Paese normale, un Paese dove il governo governa, il Parlamento legifera, la maggioranza fa la maggioranza e l’opposizione si oppone. O, meglio, più che una Ong (organizzazione non governativa) ci vorrebbe una Og (organizzazione governativa), ma all’orizzonte nulla si vede e non possiamo neppure appellarci a Tar o procure. Siamo in balia delle onde sollevate da Di Maio e Zingaretti - per la verità anche Salvini ci sta mettendo del suo - e, come se non bastasse, il meteo della politica prevede un netto peggioramento (potrebbe addirittura arrivare il nubifragio Di Maio premier).

Avanti così, altro che sovranismo. Non mi sorprenderei se l’Onu mandasse i caschi blu a ripristinare regole e democrazia. Perché forse per gli immigrati ancora sì - visto da dove arrivano -, ma per noi l’Italia potrebbe presto non essere più un «porto sicuro». Soprattutto se Matteo Salvini non torna in sé e trova il modo di portarci a votare nell’unico modo possibile, cioè con il centrodestra unito.



Open Arms insiste: "Sbarco subito a Lampedusa" ma apre alla proposta di portare i migranti in Spagna su un'altra nave
La Guardia costiera comunica al comandante la disponibilità ad accompagnarli a Minorca. Toninelli: " Mettiamo a disposizione tutto il sostegno tecnico necessario"
di ALESSANDRA ZINITI
19 agosto 2019
https://www.repubblica.it/cronaca/2019/ ... -233898559

“Non possiamo allontanarci dalla costa in condizioni di sicurezza con le persone a bordo. Dobbiamo sbarcare ora”.
Open Arms insiste. Anche dopo la nuova offerta del governo spagnolo del porto più vicino di Minorca nelle Baleari, la Ong sostiene di non essere in grado di riprendere il mare. “Stiamo vivendo una situazione di forte ansia e questo rende la situazione ingestibile per la sicurezza a bordo, non possiamo mettere a repentaglio la sicurezza e l'integrità fisica degli immigrati e dell'equipaggio” la risposta inviata via mail a Madrid che ieri, dopo 18 giorni di attesa, di fronte all’ostinato no di Matteo Salvini (che la Spagna intende portare davanti alle autorita’europee) ha sbloccato la situazione offrendo un porto sicuro, prima quello troppo lontano di Algeciras, poi quello di Minorca. Dove la Open Arms potrebbe dirigersi accompagnata da navi della Guardia costiera italiana messe ieri a disposizione dal ministro Toninelli. Ipotesi che la Open Arms sarebbe disposta ad accettare se i 107 migranti fossero trasbordati e affrontassero la traversata su un’altra nave "adatta per raggiungere il porto spagnolo in breve tempo e compatibile con la situazione attuale". Fermo restando il rischio di possibili reazioni inconsulte dei migranti (che temono sempre di essere riportati in Libia) davanti ad un possibile trasbordo su una nave militare per riprendere la navigazione.

Già ieri sera, davanti alla nuova richiesta di sbarco urgente a Lampedusa rivolta dalla nave, la Guardia costiera ha contattato il comandante della Open Arms Marc Reig comunicando di essere a disposizione per accompagnarli a Minorca. "Grazie alla Spagna per aver offerto un porto alla Open Arms, anche se con troppi giorni di ritardo. La nostra guardia costiera è ora a disposizione, ed è pronta ad accompagnare l'Ong verso il porto spagnolo, con tutto il sostegno tecnico necessario, per far sbarcare lì tutti i migranti a bordo", ha detto Toninelli che ha poi sollecitato l'Europa ad affrontare una volta e per tutte la situazione. "Basta con questi tira e molla con Paesi Ue che puntualmente fanno finta di non vedere e non sentire e lasciano sola l'Italia a gestire il fenomeno migratorio che, invece, riguarda tutta l'Europa. È quanto mai necessario e impellente cambiare il Regolamento di Dublino".



Open Arms, il pm di Agrigento sequestra la nave: sbarco dei migranti nelle prossime ore
Martedì 20 Agosto 2019

https://www.ilmessaggero.it/italia/migr ... GckG5Gpzi4

Svolta nel caso Open Arms: la procura di Agrigento ha disposto il sequestro della nave ferma davanti a Lampedusa e l'evacuazione immediata dei profughi a bordo.

La decisione è stata presa al termine di un vertice che si è svolto alla Capitaneria di Porto di Lampedusa tra il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che nel pomeriggio aveva fatto una ispezione sulla nave con uno staff di medici, e i vertici della Capitaneria.

La decisione dopo un'altra giornata ad alta tenzione: alcuni naufraghi si sono buttati in mare. A tuffarsi per cercare di raggiungere la riva, che dista circa 800 metri è stato prima un gruppo di nove migranti, poi - a seguire -altri cinque. Una motovedetta della guardia costiera e due gommoni sono subito intervenuti per recuperarli. A monitorare la situazione c'è anche una motovedetta della guardia di finanza.

«La situazione sulla nave Open Arms è esplosiva, di massima urgenza. Vado a Lampedusa per riportare la calma e fare in modo che nessuno si faccia male». Aveva detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patroggio, mentre volava in elicottero per Lampedusa.

«C'è una situazione di emergenza a bordo della Open Arms». È quanto fanno sapere dalla imbarcazione della ong spagnola dopo che nove migranti, poco fa, si sono gettati in acqua. Due dei nove naufraghi salvati in mare dalla Guardia costiera, dopo che si era gettati dalla Open Arms tentando di raggiungere la riva a nuoto, sono stati portati via in ambulanza nel Poliambulatorio dell'isola per accertamenti. Per uno dei due è stata necessaria la barella. Gli altri sette sono stati portati via con un pulmino nell'hotspot.

Il governo spagnolo ha annunciato l'invio della nave militare «Audaz» a Lampedusa per recuperare i migranti che si trovano da 19 giorni a bordo della Open Arms. In una nota, il governo ha precisato che la nave salperà alle 17 dalla base di Rota (Cadice), da dove impiegherà tre giorni per arrivare a destinazione. Una volta presi in carico migranti ed equipaggio della Open Arms li porterà a Maiorca.

«Dopo aver analizzato diverse opzioni, il governo spagnolo, d'accordo con le raccomandazioni logistiche dell'Esercito, considera che questa è la più adeguata e permetterà di risolvere in settimana l'emergenza umanitaria che si vive a bordo» della nave, si legge in un comunicato della Moncloa.


La relazione dei pm su Open Arms: ecco perché li hanno fatti sbarcare
Francesca Bernasconi - Mer, 21/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... ErACtRrABE

La relazione dei pm: "I naufraghi di Open Arms erano in condizioni emozionali estreme, esisteva un rischio individuale e collettivo"

Ieri avevano messo la parola fine alla possibilità di uno sbarco in Spagna. E ora, i pm, spiegano il motivi che li hanno spinti ad accogliere in Italia i migranti a bordo della nave Opern Arms.

Ieri mattina, il pm Patronaggio era salito a bordo della nave, per svolgere un'ispezione, a seguito della quale aveva deciso per il sequestro della barca e di conseguenza per lo sbarco dei profughi sulle coste di Lampedusa. I motivi che hanno guidato la procura di Agrigento nella scelta sono stati resi noti, questa mattina, in una relazione, visionata dall'AdnKronos, finita nel provvedimento di sequestro della nave.

I migranti sarebbero stati accolti a causa delle loro "funzioni psichiche" che, a detta della psicologa, erano "fortemente sollecitate da condizioni emozionali estreme", sopraggiunte dopo settimane passate in mare e dimostrate dal tuffo di alcuni naufraghi, gettatisi in acqua, per tentare di raggiungere la riva a nuoto, rischiando di morire. Secondo il consulente tecnico, a bordo c'era "un clima di altissima pressione", in cui "la percezione di morte rispetto a un eventuale rimpatrio è la speranza di vita, anche affrontando a nuoto lo specchio di mare che li separa dall'isola di Lampedusa". In sostanza, i profughi avrebbero preferito morire in mare, cercando di raggiungere la costa, piuttosto che tornare nei propri Paesi.

A detta dei pm, tale situazione non lasciava "più possibilità di valutazione del rischio individuale e collettivo, né, da parte di terzi, la possibilità di arginare o contenere una ulteriore estensione di situazione psicopatologiche di 'dissociazione nevrotica e/o psicotica". Le condizioni emozionali dei naufraghi sono state valutate "estreme", da Patronaggio e dai due medici che erano saliti a bordo con lui per l'ispezione, che le hanno definite rischiose, sia dal punto di vista individuale, che collettivo. Di qui l'ordine di sequestro della Open Arms e dello sbarco dei migranti.
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La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare

Messaggioda Berto » mer nov 27, 2019 9:05 pm

Malta annuncia lo sbarco dei migranti di Ocean Viking
Aurora Vigne - Ven, 23/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... LGwCu5kQBM

A dare l'annuncio su Twitter è il premier maltese Joseph Muscat: "Trasferiremo queste persone alle navi delle forze armate maltesi al di fuori delle acque territoriali che le porteranno a terra"

Malta farà sbarcare alla Valletta i migranti a bordo della nave Ocean Viking.

A dare l'annuncio su Twitter è il premier maltese Joseph Muscat. "Malta trasferirà queste persone alle navi delle forze armate maltesi al di fuori delle acque territoriali che le porteranno a terra", spiega ancora il premier.

La decisione arriva dopo che il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha negato il permesso allo sbarco in Italia per i 356 immigrati a bordo della nave. "La Ocean Viking, nave norvegese di Ong francese, non verrà in un porto italiano. Se vogliono, vanno a Malta: se vogliono li distribuiscono in giro per il mondo", ha affermato il leader della Lega in una direttta Facebook. E poi ha assicurato: "Come promesso, non abbiamo dato nessun permesso".

Sempre durante la diretta, il vicepremier ha parlato dei numeri sui morti in mare, diminuiti di ben sei volte negli ultimi anni. Spiega il leader del Carroccio: "Nel 2016 fra morti e dispersi erano stati 5.096, nel 2017 3.139, nel 2018 2.277. E oggi, nel 2019, con la cura Salvini, sono stati 839, sei volte di meno. Lo dico anche a qualche uomo di Chiesa che ogni tanto mi attacca".

Chiude il ministro: "Alla faccia dei Saviani, i morti in mare sono diminuiti. Stiamo salvando migliaia di vite, donne e bambini destinati alla morte, con la politica dei porti chiusi e del No alle Ong".



Salvini, blocca Ong: ha anticipato Guardia costiera libica e potrebbe traghettare terroristi
27 agosto 2019

https://voxnews.info/2019/08/27/salvini ... J0bbLELYaM

L’autorizzazione a entrare in acque territoriali della nave Eleonore della ong tedesca Lifiline “potrebbe determinare rischi di ingresso sul territorio nazionale di soggetti coinvolti in attività terroristiche o comunque pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, in quanto le persone tratte a bordo della “Eleonore” sono verosimilmente cittadini stranieri privi di documenti di identità e la cui nazionalità è presunta sulla base delle rispettive dichiarazioni”. E’ quanto si legge nel provvedimento con il quale il ministro Matteo Salvini ha vietato l’ingresso alla nave.

E con il suo intervento avrebbe anticipato una motovedetta della Guardia costiera libica che era stata incaricata a prendersi carico dei migranti del natante a bordo. E’ quanto si legge nel provvedimento firmato dal ministro Matteo Salvini con cui vieta l’ingresso in acque territoriali della nave. Un provvedimento firmto con i ministri Trenta e Toninelli. “Da informazioni acquisite dal Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo risulta che a seguito dell’avvistamento in area SAR libica, da parte di un assetto aereo della missione Eunavformed, di un natante con buona galleggiabilità, le competenti Autorità libiche, nel quadro delle proprie attribuzioni, hanno confermato ad MRCC Roma di impiegare la motovedetta “Obari”, in uscita dal porto di Al Khums, assumendo pertanto il coordinamento dell’evento”, si legge nel provvedimento. “La nave “Eleonore”, battente bandiera tedesca, anticipando di fatto l’arrivo della motovedetta libica ed operando in totale autonomia, ha raggiunto il suddetto natante (a circa 31 miglia nautiche dalla Libia, 153 da Malta, 176 dalla Tunisia e 144 da Lampedusa) e ha tratto a bordo 101 persone, richiedendo alle Autorità maltesi e italiane l’assegnazione urgente di un POS – place of safety”.


Migranti: Salvini, 'nave 'Eleonore' ha anticipato motovedetta Guardia costiera libica'
Palermo, 27 ago. 2019

https://www.iltempo.it/news-adn-kronos/ ... ca-1201705

La nave Eleonore della ong tedesca Lifiline con il suo intervento avrebbe anticipato una motovedetta della Guardia costiera libica che era stata incaricata a prendersi carico dei migranti del natante a bordo. È quanto si legge nel provvedimento firmato dal ministro Matteo Salvini con cui vieta l'ingresso in acque territoriali della nave. Un provvedimento firmto con i ministri Trenta e Toninelli. "Da informazioni acquisite dal Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo risulta che a seguito dell’avvistamento in area SAR libica, da parte di un assetto aereo della missione Eunavformed, di un natante con buona galleggiabilità, le competenti Autorità libiche, nel quadro delle proprie attribuzioni, hanno confermato ad MRCC Roma di impiegare la motovedetta “Obari”, in uscita dal porto di Al Khums, assumendo pertanto il coordinamento dell’evento", si legge nel provvedimento. "La nave “Eleonore”, battente bandiera tedesca, anticipando di fatto l’arrivo della motovedetta libica ed operando in totale autonomia, ha raggiunto il suddetto natante (a circa 31 miglia nautiche dalla Libia, 153 da Malta, 176 dalla Tunisia e 144 da Lampedusa) e ha tratto a bordo 101 persone, richiedendo alle Autorità maltesi e italiane l’assegnazione urgente di un POS – place of safety".


Migranti, Salvini firma (con Trenta) lo stop a Eleonore. Naufragio in Libia, forse 40 morti
27 ago. 2019

https://www.ilmessaggero.it/politica/sa ... zbgyMTZL2g

Un'altra strage nel Mediterraneo. Un barcone è naufragato nella notte al largo di al Khums, ad est di Tripoli: 5 i cadaveri recuperati (anche un bimbo ed una donna); 65 persone sono state salvate dalla guardia costiera libica e da pescatori; mancano all'appello circa 20 persone che si trovavano a bordo; 40 secondo altre testimonianze dei sopravvissuti. Intanto, in Italia, la crisi di governo non ha impedito a Matteo Salvini di firmare l'ennesimo divieto di ingresso nelle acque italiane per una nave umanitaria, la tedesca Eleonore, 101 migranti a bordo.

Lo stop è stato siglato anche dai ministri M5S Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. Cosa che ha fatto parlare il titolare del Viminale di «ritrovata compattezza del governo». È stato il servizio telefonico Alarm Phone a ricevere alle 3.30 della scorsa notte la chiamata da una barca in difficoltà partita 3 ore prima da al Khums con circa 100 persone a bordo. «Abbiamo tentato di ottenere la posizione GPS - spiega Alarm Phone - ma i naufraghi erano nel panico e non sono riusciti a comunicarla. Urlavano e piangevano, dicendo che alcuni di loro erano già morti. La barca era molto vicina alla Libia e non abbiamo potuto fare altro che informare le autorità in Libia e in Italia».

La Guardia costiera libica si è mossa in soccorso e lo stesso hanno fatto barche di pescatori che si trovavano nelle vicinanze: 65 migranti sono stati salvati, recuperati cinque corpi, almeno 20 i dispersi secondo il portavoce della Marina libica, l'ammiraglio Ayoub Qasim, che ha citato testimonianze dei sopravvissuti. Unhcr e Oim Libia temono invece che i dispersi siano 40. La maggior parte dei migranti è di nazionalità sudanese. La portavoce dell'Unhcr Carlotta Sami definisce «inaccettabile» il naufragio e ricorda che dall'inizio dell'anno si stimano circa 900 vittime nel Mediterraneo: «queste morti non possono essere considerate fatalità o danni collaterali. Deve essere ripristinato al più presto il sistema di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo. Massimo supporto a ong impegnate a riempire il vuoto umanitario».

Migranti, naufragio al largo della Libia, Oim: «Almeno 40 morti, anche bambini»

Per una barca che affonda, ce n'è un'altra, la Eleonore della ong Mission Lifeline, che vaga senza un porto con 101 persone salvate ieri sempre davanti ad al Khums. Salvini si è affrettato a firmare il divieto di ingresso per la nave; si sono accodati i colleghi Toninelli e Trenta. Ed il ministro può parlare di «ritrovata compattezza del Governo», con l'intenzione di sabotare il tentativo di intesa Cinquestelle-Pd alludendo ad un ritorno del 'fornò M5S-Lega. Il deputato dem Matteo Orfini attacca: «mentre contiamo decine di morti nel Mediterraneo, Matteo Salvini chiude i porti a chi ha salvato 101 esseri umani e annuncia che anche Elisabetta Trenta, ministro della Difesa, ha sottoscritto la scelta, mentre Giuseppe Conte tace. Per me discontinuità significa prima di tutto smetterla con queste politiche disumane. Subito». La Eleonore si è diretta verso Malta ma neanche sull'isola ha trovato ospitalità. Anzi. Le autorità maltesi - secondo quanto denuncia Lifeline - non solo non hanno concesso alla nave di entrare nelle proprie acque territoriali, ma hanno rifiutato di fornire acqua e cibo. «Malta vuole che i rifugiati e l'equipaggio muoiano di sete sulla Eleonore», denuncia la ong.


Trenta attacca Salvini: "Non può azzerare diritto a essere soccorsi"
Giorgia Baroncini - Gio, 29/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... g0hlIdzt6g

Il ministro della Difesa contro Matteo Salvini sulla vicenda della Mare Jonio: "Mai travalicare e azzerare il sacrosanto diritto di essere soccorsi"

"Credo che il ministro dell'Interno non possa mai travalicare e azzerare il sacrosanto diritto di bambini, donne in gravidanza, ammalati o persone in difficoltà di essere soccorsi".

Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, in merito alla questione della Mare Jonio.

Ieri la nave della Ong Mediterranea aveva soccorso un'imbarcazione alla deriva con a bordo "circa 100 migranti, tra cui 26 donne di cui 8 incinte, 22 bambini sotto i dieci anni e 6 minori non accompagnati". Poi la Mare Jonio aveva chiesto istruzioni al centro di coordinamento marittimo italiano e si era sentita rispondere con un divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali.

Il provvedimento era stato firmato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e controfirmato dai ministri Toninelli e Trenta. "Ieri ho firmato l'ennesimo decreto interministeriale su divieto di sbarco perché tecnicamente, dal punto di vista militare, non vi erano ostacoli a ciò - ha spiegato oggi la Trenta su Facebook -. Contemporaneamente credo però che il ministro dell'Interno, pur nell'ambito dei suoi poteri in materia di ordine e sicurezza pubblica come dettati dalla disciplina del decreto Sicurezza bis, non possa mai travalicare e azzerare il sacrosanto diritto di bambini, donne in gravidanza, ammalati o persone in difficoltà di essere soccorsi".

"Il soccorso a queste persone diventa diritto di ingresso perché a fianco del decreto Sicurezza sono vigenti, per fortuna, norme internazionali e norme interne che lo impongono - ha continuato attaccando Salvini -. Si tratta di principi sacrosanti che fanno parte della nostra cultura intrisa della tutela umanitaria e della salvaguardia dei diritti dell'uomo".

Poi la decisione del Viminale: "Come sempre fatto in passato, dalla Mare Jonio potranno scendere donne, bambini e malati".
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La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare

Messaggioda Berto » mer nov 27, 2019 9:06 pm

Il tribunale dei ministri dà ragione a Salvini: "Le Ong sbarchino nei loro Paesi"
Andrea Indini
Mer, 27/11/2019

http://www.ilgiornale.it/news/tribunale ... o8PXm_iccs

Il tribunale dei ministri annienta le tesi dei magistrati buonisti: "Lo Stato di primo contatto è quello della nave che ha provveduto al salvataggio"

Giusto una settimana fa la procura di Agrigento si è rimessa in testa di provare a inchiodare Matteo Salvini accusandolo dei reati di sequestro di persona e omissione di atti di ufficio.

Per farlo hanno ritirato fuori il caso dei 164 immigrati clandestini che, dopo essere stati recuperati al largo della Libia, la Open Arms, la nave dell'ong spagnola fondata nel 2015 dal catalano Oscar Camps, aveva portato nel porto di Lampedusa. L'allora ministro dell'Interno li aveva bloccati una ventina di giorni nel tentativo di far rispettare il decreto Sicurezza. E così i pm hanno fatto fioccare un'inchiesta fotocopia di quella (già archiviata) sul caso Diciotti. E pensare che, come riportano il Corriere della Sera e il Fatto Quotidiano, anche il fascicolo sui 65 che si trovavano a bordo della "Alan Kurdi", la nave della ong tedesca Sea Eye, è stato liquidato dal tribunale dei ministri di Roma lo scorso 21 novembre. Certo, in questo caso le accuse sono omissione di atti di ufficio e abuso di ufficio, ma quel che conta è che le toghe hanno rimarcato un principio sacrosanto: "Le organizzazioni non governative devono sbarcare nel proprio Paese".

Sin da quando Salvini ha avviato la campagna contro l'immigrazione clandestina, i magistrati hanno fatto di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote. "Per me difendere il mio Paese è sempre una medaglia", ha ripetuto in più di un'occasione l'ex ministro dell'Interno tirando avanti nonostante le inchieste e i ripetuti tentativi di vari magistrati di smantellare i decreti Sicurezza per riaprire i porti italiani. Adesso, però, il tribunale dei ministri ha messo nero su bianco che la linea del leader leghista non solo è lecita ma dovrebbe anche essere rispettata a livello europeo. Sebbene la responsabilità di assegnare un "porto sicuro" all'imbarcazioni, che trasportano gli immigrati prelevati in mare, tocchi allo "Stato di primo contatto", le indicazioni ricavate da Convenzioni e accordi internazionali stabiliscono che "lo Stato di primo contatto non può che identificarsi in quello della nave che ha provveduto al salvataggio". Pertanto non spetta all'Italia farsi carico delle organizzazioni non governative che continuano a bussare alle loro porta. Nel caso della "Alan Kurdi", che dopo il "no" di Roma si era diretta a Malta, ha dunque fatto bene Salvini a bloccarla visto che l'imbarcazione batte bandiera tedesca. Anche perché, nonostante in alcuni casi le coste del Paese di riferimento della nave siano lontane, "la normativa non offre soluzioni precettive idonee ai fini di un intervento efficace volto alla tutela della sicurezza dei migranti". Nemmeno quando questi sono in pericolo.

Sul caso dei clandestini bloccati a bordo della Sea Eye lo scorso aprile non ci sarà dunque alcun processo. "Ora sono curioso di vedere a questo punto cosa decideranno le altre procure", ha rimarcato Salvini dopo l'archiviazione. Purtroppo, come già anticipa Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera, il provvedimento del tribunale dei ministri non metterà la parola fine ad altre inchieste. Le motivazioni del collegio ministeriale di Roma restano comunque una vittoria politica per il leader leghista che ci ha subito tenuto a rimarcare che "finalmente" è stato riconosciuto da un giudice che "bloccare gli sbarchi non autorizzati di immigrati non è reato". E così, sulla scorta di questa sentenza, ha fatto ugualmente bene tutte le volte che da ministro dell'Interno ha spronato il governo a opporsi ai blitz delle ong straniere nei porti italiani. Anche quando, come nel caso della Sea Watch 3, Carola Rackete era addirittura arrivata a infrangere il divieto di ingresso e a speronare una motovedetta della Guardia di Finanza pur di entrare nel porto di Lampedusa (guarda il video). Peccato però che per la sinistra nostrana la capitana resterà sempre una campionessa di civiltà e il capitano il male assoluto. Il tutto in barba alla legge italiana.
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La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare

Messaggioda Berto » dom dic 29, 2019 3:21 am

Bus dirottato, Ousseynou Sy in aula: "Colpa di Salvini"
CREMA (9 dicembre 2019) -

https://crema.laprovinciacr.it/news/cre ... lY-Bjz9XtQ

Il dirottatore del pullman ha letto in aula una lunga dichiarazione spontanea, più che altro un atto di accusa contro l'Italia e l'occidente. E poi: "Chiedo di poter incontrare queste persone sul bus con me, di parlare con loro"

Pullman dirottato, settima udienza oggi in Corte d'Assise a Milano. Ousseynou Sy in aula accusa Salvini ed il suo governo di crimini contro l'umanità e di genocidio. Il dirottatore del bus ha letto una lunga dichiarazione spontanea, più che altro un atto di accusa contro l'Italia e l'occidente. Ecco uno stralcio.

"Una volta parlavo di Salvini con il mio precedente avvocato, non l'attuale. La gente se ne frega di quello che fa Salvini con il suo governo che fa morire centinaia di persone in mare con le sue leggi. Mi si è gelato il sangue. La Mare Ionio ha salvato centinaia di persone, è stata sequestrata, 300 mila euro di multa per aver salvato cento persone, uomini, donne, bambini. Il 18 Novembre Amnesty international ha detto che l'Italia è corresponsabile degli orrori della Libia. Nessuno ne parla, ormai. I morti nei telegiornali, due secondi poi passano alla serie A di calcio. Questa è l'Italia di oggi, la mia Italia, io sono un cittadino italiano. Signor giudice, io non sono un assassino né tantomeno figlio di un assassino... Sono qui davanti per dire la verità, perché qui non ci sono mezze verità, qui c'è solo la verità. Non sono un assassino né un terrorista e mi auguro che giustizia sia fatta anche per noi africani. Sono anch'io un figlio dell'Africa, quell'Africa che voi conoscete molto bene, che ha visto i suoi figli spogliati della dignità umana, di ogni diritto alla serenità, alla felicità, anche oggi... Le mie parole sono verificabili. Chiunque ha un cellulare, uno smartphone può verificare la veridicità delle mie parole. Le Ong vengono multate con milioni di euro, fate morire deliberatamente uomini, donne e bambini che possono essere salvati. Se questo non è un crimine contro l'umanità... Come cittadino italiano ed africano, accuso Salvini ed il suo governo di crimini contro l'umanità e di genocidio. Quando una persona non viene soccorsa per strada, viene accusata di omissione di soccorso. Le Ong ne salvano 200 e vengono multate. Questo è un omicidio premeditato... Ho 47 anni: sono consapevole dei rischi che corro qui e in Africa, ma la mia vita non è niente rispetto all'orrore dei miei fratelli. L'opinione pubblica è dietro l'angolo pronta a saltarmi addosso.
L'Africa non può aspettare la giustizia divina. Vi chiedo di non girare le spalle. È per milioni di donne, bambini e uomini, perché l'Africa vi guarda, i nostri morti vi guardano. Fate sì che non siano morti invano. Voi potete cambiare la storia, perché i morti davanti alle nostre coste non si fermeranno e noi saremo tutti colpevoli. Chiedo di poter incontrare queste persone sul bus con me, di parlare con loro.
Gloria all'Africa, Gloria ai nostri morti, evviva il panafricanismo. Oggi tutti corrono per chiedere i risarcimenti. Ma l'Africa chi la risarcisce? Chi risarcisce l'Africa e i nostri figli? Grazie vostro onore".


Gino Quarelo
Questo è un demente criminale montato dagli internazi social comunisti e dai bergogliani. A questa gente non dobbiamo proprio nulla anzi dobbiamo liberarceneal più presto perché ci fanno solo che del male.
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