Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » mar ago 08, 2017 10:07 am

Migranti, vince la linea Minniti
Martedì 8 Agosto 2017

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/e ... 07520.html

Ci sono volute le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e una nota di palazzo Chigi per convincere il ministro degli Interni Marco Minniti a ritirare la minaccia di dimissioni. Alla fine, però, le due dichiarazioni serali a breve distanza l'una dall'altra chiudono una partita politica complicata, assegnando la vittoria al titolare del Viminale, mentre fino a notte inoltrata resta acceso anche l'altro scontro che ha segnato la giornata di ieri: quello tra Italia e Malta, svolto in acque internazionali, e che vede, stavolta, ministro degli Interni e titolare delle Infrastrutture schierati sulla stessa posizione. Decisi, almeno fino a ieri notte, a spingere l'isola a largo della Sicilia ad accettare l'arrivo di tre migranti salvati ieri mattina dalla nave di una organizzazione umanitaria spagnola, Proactiva Open Arms.

LITE NEL GOVERNO

È il primo pomeriggio di ieri, quando un imprevisto fa capire che lo scontro in corso da giorni tra Viminale e Infrastrutture non è destinato a risolversi nei convenevoli della riunione di rito. A sorpresa, mentre tutti danno la vicenda per archiviata, il ministro Minniti non si presenta a palazzo Chigi per il consiglio dei ministri. Il segnale è fin troppo chiaro, lui stesso ne parla in una lettera inviata a Gentiloni: il ministro non intende mediare sul codice per le ong che fanno salvataggi in mare e, soprattutto, sulla parte applicativa che «punisce» e vieta alla Guardia costiera la collaborazione con quelle che non cooperano. «O mi tutelate o lascio - è la linea - Se la linea politica non è più condivisa, il mio compito è finito». In serata, le note di agenzie attribuite al Colle chiariscono come finirà la giornata: il Presidente ha «grande apprezzamento» per l'impegno spiegato in queste settimane dal ministro Minniti, è la linea attribuita al Quirinale, anche perché il codice sulle ong ha registrato «ampia convergenza in sede parlamentare». Subito dopo, con la stessa formula di dichiarazioni attribuite, si schiera anche Gentiloni, facendo filtrare il sostegno del governo al lavoro fatto dal Viminale.

IL CASO MALTA

Se lo scontro interno al governo sembra così concluso, solo a tarda notte sembra andare verso una soluzione quello in acque internazionali che vede Viminale e ministero dei Trasporti (competente per la Guardia costiera e dunque per il coordinamento dei soccorsi in mare, nello specifico della Mrcc) schierati sulla stessa posizione. Tutto comincia di prima mattina: la nave della ong spagnola Proactiva Open Arms raccoglie tre naufraghi nelle acque di competenza maltese. Contatta il comando di Roma Mrcc, segnalando un problema di carenza di carburante. E l'Italia dà indicazione di dirigersi verso Malta e di chiedere a La Valletta di accogliere ed identificare i tre migranti presi in mare. Malta, però, si rifiuta di cooperare e di far attraccare la nave. Una violazione grave delle intese internazionali e del codice del mare sulla quale la Guardia costiera decide di ingaggiare un vero e proprio scontro internazionale. Stavolta il punto non è la posizione della ong che ha dichiarato di essere disposta a firmare il codice del governo. Anzi, visto che la nave non è in situazione di emergenza, si mantiene in costante contatto con lo Mrcc di Roma e i migranti a bordo sono tre, la Guardia costiera decide di non acconsentire all'attracco della nave spagnola sulle coste italiane nel porto di Lampedusa. La giornata si chiude con la nave Golfo Azzurro ancora a largo di Malta, ferma ma non in pericolo. Ma a tarda notte i costanti contatti con l'Italia fanno pensare ad una soluzione in vista (il porto scelto potrebbe essere Catania). Anche se lo scontro politico resta.
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Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » mar ago 08, 2017 10:24 am

La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare
viewtopic.php?f=194&t=2665

Parassiti, falsi, manipolatori dei diritti umani, ladri di vita
viewtopic.php?f=205&t=2668

Parassiti, bugiardi, manipolatori dei diritti umani e ladri di vita ma che si propongono come presuntuosi e arroganti salvatori degli uomini e dell'umanità, solo che laddove questi operano spesso e volentieri la gente muore.
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Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » mar ago 22, 2017 8:05 pm

Patrioti maltensi rompono embargo del Governo e aiutano C-Star
22 agosto 2017

http://secolo-trentino.com/attualita/pa ... ano-c-star

Oggi gli abitanti di Malta hanno rotto l’embargo del loro governo e hanno rifornito l’equipaggio della C-Star di acqua e viveri. “Vogliamo ringraziare i Patrioti di Malta, in particolare Moviment Patrijotti Maltin e Defend MALTA, che hanno raccolto per noi questi beni di prima necessità e che si sono assunti il rischio di venire in nostro soccorso”.
“Questo atto coraggioso ci dimostra che la solidarietà patriottica, ed il coraggio, vincono sempre sul potere del denaro e delle menzogne mediatiche. Ci sono state proteste internazionali contro l’atto illegale ed inumano del governo maltese che non ha solo negato il rimpatrio, ma ha anche voluto tagliare i rifornimenti ad un equipaggio di 16 persone”.
“Invitiamo tutti i patrioti Maltesi a rendere noto il loro disappunto verso questa manovra politica e seguire l’esempio dei nostri soccorritori. Siamo fermi all’ancoraggio del banco di Hurd, a qualche miglia ad est della Valletta. Che vogliate portarci viveri o semplicemente salutarci, saremo felici di ricevere visite! Sostenete l’equipaggio di Defend Europe!”, sostengono in una nota.
Così, dopo le notizie di qualche giorno fa, che vedevano la nave dell’organizzazione di estrema destra “Generazione Identitaria” (franco-tedesca-italiana) C-Star, respinta prima da Tunisia e poi da Malta, ora quest’ultima registra un’ondata di solidarietà da parte del popolo maltese che, opponendosi al governo, ha aiutato l’equipaggio.



Perché Malta non soccorre e non accoglie?
viewtopic.php?f=194&t=2656

Perché Malta non soccorre e non accoglie profughi veri o finti, clandestini e mussulmani?
Perché a Malta, paese civile e umano, innanzi tutto valgono i diritti dei maltesi e perciò si difende la loro vita e la loro terra da qualsivoglia pericolo, danno o male.
Tale dovere umano, civile, morale, giuridico e politico è il primo dei doveri-diritti della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: difendere e salvaguardare la propria gente e la propria terra.
Salvare e accogliere gli altri per mettere in pericolo e danneggiare la propria gente è demenziale e criminale e contrario ai Valori ai Doveri e ai Diritti Umani Universali e Naturali.

Alberto Pento
Che schifo questi maltesi che giustamente non soccorrono e non accolgono ma che al contempo si scagliano contro Defende Europa e rifiutano l'attracco e il rifornimento. Fanno propri schifo. Grazie a questi giovani maltesi che hanno aiutato la nave dei patrioti europei.
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Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » dom giu 10, 2018 4:55 pm

Salvini: "I migranti sulla nave Aquarius non sbarcheranno in Italia"
Fiorenza Sarzanini
10 giugno 2018

https://roma.corriere.it/notizie/cronac ... 9b61.shtml

Il Viminale non autorizzerà l’ingresso in un porto italiano della nave Aquarius, che si trova in navigazione nel Mediterraneo con 629 migranti a bordo. L’imbarcazione si trova a 43 miglia da Malta e il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha scritto una lettera urgente alle autorità de La Valletta proprio per comunicare che quello è il «porto più sicuro», dunque spetta a loro concedere il via libera all’attracco. Al momento non c’è stata alcuna risposta e intanto si è deciso di impedire che Aquarius possa scegliere come alternativa un approdo nel nostro Paese.

Si tratta di una decisione che segna la linea anticipata dal ministro Salvini e che si è deciso di mettere subito in pratica. Appena dopo il suo insediamento, e ancora ieri, il titolare del Viminale aveva ribadito che sarebbe stato impedito alle Ong «di continuare svolgere il ruolo di taxi del mare». E adesso la scelta di non indicare un porto italiano apre ufficialmente il contenzioso con Malta. A bordo ci sono migranti partiti dalla Libia e soccorsi in varie operazioni nel corso della notte. Tra loro 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.

Sabato sono giunti a Pozzallo e a Reggio Calabria due diverse imbarcazioni delle Ong con a bordo complessivamente più di 400 migranti che erano stati salvati in mare e ai quali Malta aveva negato l’ingresso in porto. Per questo Salvini aveva attaccato duramente: «Non possono dire sempre no alle richieste di aiuto». La replica era stata affidata al Time of Malta con una nota nella quale veniva smentito il diniego, ma sono stati proprio i responsabili della Ong Sea Watch a confermare di essere stati respinti. «Se qualcuno pensa che si ripeterà un’estate con sbarchi, senza muovere un dito, non è quello che farò come ministro. Non starò a guardare», aveva detto sabato Salvini. E adesso ha deciso di mettere in pratica la decisione.

Appare evidente che la Libia abbia deciso di allentare i controlli visto che in tre giorni sono partiti da quelle coste più di mille migranti. Per il governo guidato da Giuseppe Conte si pone dunque l’immediato interrogativo sulla eventuale conferma delle intese e dunque sugli aiuti che l’Italia è disponibile a concedere in cambio di una collaborazione rispetto al controllo del territorio e all’accettazione dei rimpatri. Tenendo conto che le navi delle Ong sono in mare e continueranno a soccorrere queste persone, nella consapevolezza che senza l’aiuto molti rischierebbero di morire.


A difesa dei diritti umani e civili dei cittadini italiani ed europei
Contro l'invasione che viola e calpesta i diritti umani e civili e la sovranità dei cittadini italiani ed europei
viewtopic.php?f=194&t=2778


La legge o convenzione internazionale del soccorso in mare
viewtopic.php?f=194&t=2665
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Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » lun giu 18, 2018 8:30 pm

"88mila visti venduti ai libici"
Marco Gombacci
18 giugno 2018

http://www.occhidellaguerra.it/migranti ... -ai-libici

88mila visti Schengen e un numero imprecisato di visti per motivi di cura sarebbero stati venduti illegalmente a cittadini libici da parte di funzionari del governo maltese per poter arrivare e circolare liberamente in Europa.

È questa la denuncia del deputato nazionale Ivan Grech Mintoff (leader del partito di opposizione Alleanza Bidla e membro del Movimento Cristiano Politico Europeo – ECPM) che ha portato in tribunale le trascrizioni delle testimonianze raccolte e una pesante documentazione che potrebbe coinvolgere i più alti funzionari del governo maltese, inclusi membri dell’ufficio del primo Ministro. Il giro di affari per la compravendita di visti si aggirerebbe intorno a milioni di euro, secondo il dossier che è destinato a creare un ulteriore scandalo nell’isola mediterranea.

Questo sistema, con parecchie falle, potrebbe esser strato sfruttato anche dagli uomini dello Stato islamico ancora presenti in Libia. Secondo la documentazione ora al vaglio delle autorità giudiziarie, la maggior parte della compravendita di visti sarebbe avvenuta presso il Consolato maltese a Tripoli.

“Se la giustizia maltese confermerà il contenuto della documentazione, stiamo parlando di uno scandalo di corruzione che metterebbe a repentaglio il sistema Schengen e l’intera sicurezza dell’Unione europea”, afferma il deputato maltese Mintoff. “Spero vivamente che nessun jihadista abbia avuto accesso a un visto rilasciato dal governo maltese”, continua il politico.

Come ricordava Gian Micalessin su Il Giornale, Malta non è nuova a scandali riguardanti la crisi migratoria europea: l’isola si è infatti fatta assegnare un’area di competenza per i salvataggi enorme senza avere i mezzi per presidiarla, ma “si guarda bene dal cederne parte all’Italia per non perdere i milioni di euro derivanti dai diritti di pesca, di prospezione petrolifera e dai compensi per il controllo aereo della zona”.

Senza dimenticare gli scandali dei traffici di contrabbando del carburante libico davanti agli occhi delle autorità locali passando al report di Europol che denunciava come la Ndrangheta utilizzi l’isola per riciclare i soldi provenienti da affari illeciti tramite numerose società di scommesse online che hanno deciso di instaurare la propria sede a Malta per via dei controlli quasi assenti.

Tra questi, ed altri, scandali di corruzione investigava anche la giornalista Daphne Caruana Galizia uccisa in circostanze misteriose. È venuto il momento ora che sia l’Italia che le Istituzioni europee chiedano a Malta le sue responsabilità per ciò che è avvenuto e sta avvenendo e avviino una serie di indagini volte a riportare l’isola in mezzo al Mediterraneo all’interno di un sistema di legalità.
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Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » ven giu 29, 2018 12:29 pm

Malta chiude i porti alle Ong. Proibiti anche i rifornimenti
Federico Malerba - Ven, 29/06/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 46489.html

Scalo negato a Open Arms, pur senza profughi a bordo. E i maltesi accolgono i migranti con insulti e minacce

L'approdo della nave Lifeline a La Valletta dopo una settimana di odissea e il fatto che ieri anche la Norvegia abbia dato la sua disponibilità per ricevere una parte dei profughi non ha per nulla placato lo scontro tra le Ong e i governi che le accusano di essere dei veri e propri «taxi del mare».

Ieri infatti Malta ha deciso di chiudere definitivamente i suoi porti a tutte le navi delle organizzazioni non governative: «In seguito ai recenti accadimenti dobbiamo accertare che le operazioni di queste navi siano conformi alle norme nazionali e internazionali - si legge in una nota ufficiale del governo dell'isola-, quindi non possiamo consentire che usino il porto per le loro operazioni, né di entrare o uscire».

Il provvedimento, che di fatto era già stato anticipato qualche giorno fa nei confronti di Aquarius, colpisce anche la nave della Seawatch che attualmente è sottoposta a controlli sui documenti e ovviamente la Lifeline, sotto sequestro per lo stesso motivo. All'aereo di Pilotes Volontaires (Ong dell'aria che individua dall'alto le imbarcazioni in difficoltà) è stato negato il rifornimento, mentre alla spagnola Open Arms è stato proibito l'accesso alle acque territoriali anche se attualmente ha a bordo solo l'equipaggio. «Avevamo chiesto di fare rifornimento nei porti maltesi e italiani (ma l'Italia non conferma, ndr) anche per cambiare equipaggio - ha scritto su Twitter l'Ong spagnola-, il nostro è un battello umanitario che ha salvato 5mila vite in un anno sotto il coordinamento della Guardia costiera, il cui equipaggio è europeo come la bandiera e che è stato dissequestrato dalla giustizia italiana».

Argomentazioni che evidentemente non sono state ritenute sufficienti. Oltretutto sull'isola non c'è esattamente un buon clima nei confronti dei migranti e di chi va a soccorrerli, se è vero che giovedì sera, quando la Lifeline è entrata in porto, alcuni manifestanti l'hanno accolta al grido di «tornatevene al vostro paese, i neri non ci piacciono, ci vogliono uccidere». «C'era anche una mamma che obbligava la figlia di 10 anni a ripetere quegli insulti», ha denunciato un fotografo delle Reuters». Intanto i 234 profughi restano in attesa che le singole posizioni siano analizzate per capire chi ha diritto all'asilo e che i 9 stati disponibili ad accoglierli si dividano le quote.

Ieri è stato di nuovo interrogato il capitano della nave. È a piede libero, ma a differenza dell'equipaggio - che è completamente libero - non può muoversi da Malta in attesa di comparire lunedì mattina, di fronte alla Corte di giustizia che lo incriminerà formalmente in merito alla non corretta registrazione del natante nel registro navale olandese. Questo, comunque, non gli ha impedito di dire la sua sulla gestione del caso: «Si parla tanto di Trump e del muro tra Stati Uniti e Messico - ha detto Claus-Peter Reisch -, però io ho l'impressione che l'Europa non sia migliore. Mi vergogno e mi viene da piangere per come sono state trattate le persone che avevamo a bordo, quello che è stato fatto è ai limiti della tortura».

Lifeline si è fatta sentire anche in una conferenza stampa a Berlino. Interessante, perché dopo aver attaccato nuovamente Matteo Salvini («Le accuse che ci ha rivolto ci hanno scioccato, secondo lui abbiamo violato delle leggi ma questo non è vero e lui non ne ha le prove») la portavoce Marie Naass ha anche spezzato una lancia a favore dell'Italia prendendosela poi con la Germania che non ha voluto accogliere neppure un naufrago della loro nave: «L'Italia è stata lasciata molto sola in questi anni ed è chiaro che non possa affrontare da sola l'emergenza immigrazione. Di questo è fortemente responsabile la Germania, non è possibile da un lato bloccare la soluzione europea, come ad esempio sul sistema di Dublino, e dall'altro venire meno alla cooperazione e rifiutando la solidarietà». Anche le Ong, insomma, si rendono conto che qualcosa non funziona.
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Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » dom nov 25, 2018 10:34 pm

Malta ignora i soccorsi: verso l'Italia 200 migranti
Fausto Biloslavo - Dom, 25/11/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... ptF__ObdVI

Il barcone avvistato "a 60 miglia" da La Valletta che prende le redini del soccorso, poi si tira indietro sotto il naso della Ue

Malta assume il comando delle operazioni di soccorso nella propria area di competenza. Un suo pattugliatore raggiunge il barcone zeppo di migranti.

E poi inverte la rotta per farli proseguire verso l'Italia. Sembra che la scusa ufficiale sia un'improvvisa avaria. L'ennesima fregatura maltese si è consumata sotto il naso di due velivoli, uno italiano e l'altro di Eunavformed.

Ieri pomeriggio il ministro dell'Interno, Salvini, lancia l'allarme: «Ci risiamo. Un pattugliatore maltese ha invertito la rotta, abbandonando un gommone con 150/200 immigrati in mezzo al Mediterraneo e in direzione dell'Italia».

Il Giornale è in grado di ricostruire nei dettagli cosa è accaduto. Nella notte fra venerdì e sabato all'1 e 30 un barcone con 223 migranti comunica al Centro di soccorso di Roma che si trova «a 60 miglia da Malta». Poche ore dopo la Guardia costiera maltese, sollecitata da noi, assume il coordinamento delle operazioni. Non può fare altro: il barcone è ampiamente nelle acque di ricerca e soccorso (Sar) dell'isola. Il natante viene avvistato alle 8 e 10 di ieri da un velivolo della missione europea Eunavformed, che lo segnala ancora più vicino all'isola, 50 miglia da Malta.

Sull'area arriva anche «Manta», aereo della Guardia costiera italiana, che avvista un velivolo maltese e un pattugliatore in mare a sole 15 miglia dal barcone. «La Valletta aveva preso il coordinamento delle operazioni di soccorso, ma come al solito sta cercando di rifilare gli immigrati al nostro Paese» rivela Salvini.

Alle 11 e 54 scatta la beffa: il pattugliatore maltese giunto a 4 miglia dai migranti inverte la rotta. L'allarme viene lanciato dal velivolo italiano ed il tutto avviene sotto il naso di Eunavformed, che ha un assetto in volo. Nonostante i solleciti telefonici e per iscritto da Roma a La Valletta, i maltesi fanno spallucce sostenendo che «stanno valutando la situazione». Più tardi il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, responsabile della Guardia costiera spiegherà con un tweet: «Malta si gira dall'altra parte, stavolta per una fantomatica avaria».

Il velivolo italiano cerca inutilmente di contattare le unità maltesi. Verso le 13.30 il barcone entra nelle acque del nostro paese grazie alla fregatura maltese. Nel pomeriggio di ieri i migranti sono arrivati a 36 miglia di Porto Palo di Capo Passero, nel siracusano.

Per Salvini «è l'ennesima vergogna degna di questa Unione europea incapace e dannosa. A Bruxelles sono troppo impegnati a scrivere letterine contro l'Italia per occuparsi di questi problemi». E Toninelli: «L'Ue che fa? Sostiene uno dei suoi Paesi fondatori, l'Italia, o fa finta di nulla mentre salviamo vite umane?»
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Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » mar gen 08, 2019 7:26 am

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Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » mar gen 08, 2019 7:26 am

???

Le bugie di Malta sui migranti e il silenzio assordante dell'Europa
Lorenzo Vita
7 gennaio 2019

http://www.occhidellaguerra.it/migranti-malta-europa

Mentre infuria lo scontro sui migranti a bordo della Professor Albrecht Penck e di Sea Watch-3, Malta continua a fare la voce grossa. Ma c’è una realtà diversa, fatta di politica, accordi, comportamenti scorretti e soprattutto di necessità di rendere effettive alcune politiche finora rimaste sulla carta. Il tutto, con il silenzio assordante dell’Europa, che ha letteralmente abbandonato i governi degli Stati membri. E con loro, i 49 migranti a bordo della due imbarcazioni.

Le dichiarazioni di Muscat

Ieri, il primo ministro maltese Joseph Muscat ha detto: “Se si fosse accettato di far sbarcare le navi delle due Ong sin dall’inizio senza chiarimenti, i bulli avrebbero vinto, mentre i Paesi come Malta, che rispettano le leggi e salvano vite, sarebbero finiti per essere le vittime”.

Le dichiarazioni di Muscat arrivano non solo dopo 16 giorni in cui le navi delle Ong sono ferme al largo di Malta. Ma arrivano soprattutto dopo anni in cui La Valletta ha fatto tutto meno che salvare vite, come dimostrato dalle continue richieste di intervento all’Italia nonostante l’area del naufragio o del ritrovamento fosse nella Sar (Search and Rescue) maltese.

Il comportamento di questi anni da parte delle autorità maltesi è stato a dir poco ambiguo. Frutto di un calcolo sulla pelle dei migranti e soprattutto basato sulle capacità di intervento italiana, la cui Marina è stata costretta molto spesso ad agire su richiesta di Malta poiché l’isola non ha i mezzi per garantire l’intervento nella vastissima area che si è scelta.

E le ultime dichiarazioni di Muscat nascondono una realtà ben diversa: La Valletta mente. E lo ha fatto anche adesso. Come spiegato da Il Fatto Quotidiano “i maltesi sostengono che Sea Watch 3 e Sea Eye abbiano soccorso – anzi solo trasbordato – i migranti in acque più vicine all’Italia che a La Valletta. È falso. Il Fatto ieri ha pubblicato atti che dimostrano qualcosa di peggio: nell’agosto scorso Malta s’ è rifiutata di soccorrere 190 naufraghi, nelle sue acque Sar, indirizzandoli all’Italia”.

L’area Sar della Libia

Ma se l’area Sar di Malta è un problema perché è troppo vasta, si sovrappone a quella italiana e non garantisce che siano le motovedette de La Valletta a intervenire, dall’altra parte c’è un grande nodo da sciogliere: la Sar libica.

In teoria, la Libia aveva dichiarato una sua prima area Sar a luglio 2017. Come spiegato da Fabio Caffio per Affari Internazionali, “Tripoli, nel proclamare nel luglio 2017 la sua zona Sar, aveva incredibilmente dichiarato di delegare alla Valletta la responsabilità di coordinare le operazioni Sar. Questa dichiarazione era stata poi revocata, su impulso dell’Imo (Organizzazione marittima internazionale ndr), forse perché non confermata dal cointeressato”.

Di quell’area Sar, non si è saputo più niente. Anzi, a dicembre del 2017, la stessa Libia aveva abbandonato i progetti di un’area sotto la sua autorità ritirando la sua comunicazione all’Imo. I mezzi non erano sufficienti né adeguati al salvataggio in mare, e soprattutto mancava (come adesso) un’autorità effettiva e unica nel Paese.

Poi, a giugno 2018, la Libia ha dichiarato di nuovo la propria zona di soccorso e recupero. Un’area che tuttavia è apparsa fino ad ora come una vera e proprio farsa. Il motivo? La Libia continua a non avere i mezzi né un’autorità. Ma soprattutto, come spiega Il Fatto Quotidiano, “in base al trattato di Amburgo si chiede all’autorità nordafricana di coordinare i soccorsi e fornire un posto sicuro per lo sbarco dei naufraghi”.

Ed ecco il problema: la Libia non ha un porto sicuro. A livello burocratico, Tripoli ha una sua Sar e dunque una capacità di salvare e riportare indietro i barconi. Ma da un punto di vista sostanziale, non è affatto così. Nessuno considera la Libia un Paese di approdo sicuro dei migranti. Molto spesso la marina libica non ha alcun interesse a riportare i migranti sulle coste nordafricane.

L’Italia non può prescindere dalla Libia. E noi vogliamo tornare sul campo per raccontarvi la nostra sfida. Scopri come sostenerci

E gli stessi migranti non vogliono tornare in Libia, creando spesso situazioni di caos anche a bordo delle motovedette battenti bandiera libica. Una situazione caotica che, unita alle operazioni delle Ong a largo delle acque territoriali di Tripoli e con la rete di trafficanti che si nasconde dietro la tratta, rende le acque libiche più che bollenti e incapaci di garantire salvataggi e accoglienza.
L’assurdo silenzio dell’Europa

Con Malta che teme di essere invasa e l’Italia che fa muro sia per motivi di sicurezza, sia per motivi politici (le elezioni europee sono alle porte), l’Unione europea non ha praticamente battuto ciglio.

Nel Mediterraneo centrale ci sono le navi della missione Sophia, da Bruxelles arrivano richiami costanti alla presunta redistribuzione dei migranti in base alle quote. Ma dall’Ue non sono arrivati segnali. E del resto, non potranno arrivare finché non si supererà il trattato di Dublino.

Come spiegava La Stampa, il motivo delle critiche alla Convenzione nasce da due problemi: “viene contestato l’obbligo del Paese di primo approdo di gestire tutti gli accessi e accogliere chi arriva, sia l’Italia, la Grecia o l’Ungheria, alfieri europei più esposti agli sbarchi e desiderosi di maggiore solidarietà. In seconda battuta, lo stesso precetto impedisce di diritto la possibilità di arrivare a un meccanismo di emergenza che conduca alla redistribuzione obbligatoria di parte dei rifugiati nei momenti di maggiore crisi, ipotesi suggerita da Francia e Germania”.

Finché non si supererà il Trattato, l’Europa rimarrà immobile, Italia e Malta continueranno a lottare fra loro. Ma l’Unione europea non sembra per niente interessata al meccanismo di redistribuzione né al coordinamento.



Migrare e invadere la casa e il paese altrui non è un diritto ma un crimine, ed è un dovere impedirlo
viewtopic.php?f=205&t=2813
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 7003387674
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Re: Perché Malta non soccorre e non accoglie?

Messaggioda Berto » mar gen 08, 2019 8:08 pm

Ong, Malta non vuole i migranti: "Prima accordo con Ue"
Giovanna Stella - Mar, 08/01/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 25856.html

La Valletta alza la testa e si dice disposta a concedere un porto ai 49 migranti solo nel caso in cui ci sia "un numero sufficiente di Paesi dell'Ue" che li accoglie

La Sea Watch e la Sea Eye restano al largo di Malta. Matteo Salvini è stato piuttosto chiaro in questi giorni e a più riprese ha ribadito che i porti italiani restano chiusi.

"Stiamo parlando di due imbarcazioni di furbetti in acque maltesi, una tedesca e una olandese, facciano il loro dovere Germania e Olanda - ha detto il vice premier leghista ieri sera a Quarta Repubblica -. Cosa c'entra l'Italia. Inoltre, quando sbarcano in Italia siamo lasciati soli ed è un problema nostro. Noi abbiamo fatto la nostra parte ora tocca a qualcun'altro. Sono furbetti che cambiano bandiera ed equipaggio. Non rispettano le regole. Non sono delle ong serie".

E questa mattina ha (ri)confermato la sua posizione. Su Facebook, infatti, è stato lapidario: "Ho 5 milioni di italiani poveri, quando avrò sfamato loro, penserò agli altri. Io la penso così". Salvini, quindi, difende la sua linea e non ha nessuna intenzione di accogliere i 49 migranti a bordo delle due ong. E di questo parere sembra essere pure Malta.

Dallo scorso 22 dicembre a oggi (giorno in cui Sea Watch non ha ascoltato le indicazioni della guardia costiera libica e ha soccorso in mare 33 migranti) La Valletta sta spiegando che non accetta di fare sbarcare i profughi in un suo porto se non vengono ridistribuiti anche in altri Paesi europei i 249 migranti arrivati negli scorsi giorni. Da qui è partito lo scontro e ora il governo maltese alza ancora la testa.

Lo sbarco a Malta dei 49 migranti a bordo della Sea Watch e della Sea Eye sarà permesso solo dopo che "un numero sufficiente di Paesi dell'Ue avranno offerto la loro accoglienza, non prima". La Valletta, quindi, non vuole accogliere gli immigrati se prima non c'è una soluzione condivisa europea. Un po' come la Germania di Angela Merkel. Peccato, però, che questa soluzione condivisa non la cercava nessuno quando i migranti sbarcavano tutti in Italia.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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