Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » lun lug 17, 2017 3:11 pm

Lo Stato dà soldi ai musulmani per farsi casa e aprire l'impresa
Gabriele Bertocchi - Lun, 17/07/

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 21180.html


L'accordo siglato giorni fa Coreis (Comunità religiosa islamica italiana) ed Ente Nazionale per il Microcredito permetterà ai mussulmani di ricevere credito per comprare casa e aprire imprese

Se credevate che l'accoglienza senza criterio fosse l'ultima goccia di un vaso stracolmo chiamato Italia vi sbagliavate.

Ora lo Stato si impegna a sgangiare fior di milioni per dare lavoro e casa a musulmani e immigrati. Addirittura con un corsia privilegiata rispetto agli italiani.

A sancire questa mossa del Governo è l'accordo siglato giorni fa Coreis (Comunità religiosa islamica italiana) ed Ente Nazionale per il Microcredito. Il protocollo d'intesa sarà attivo dall'anno prossimo. Ma andiamo a capire di cosa di tratta: il patto prevede lo stanziamento di fondi per incoraggiare l'impresa islamica in Italia e aiutare chi, tra gli immigrati, intendesse metter su casa, come riporta Libero. Se sei mussulmano e hai problemi di fondi e a trovare credito, lo Stato italiano ti aiuta.


Casa, lavoro e finanziamenti

Come spiega Abd al Sabut Turrini, direttore generale di Coreis, interpellato dal quotidiano diretto da Vittorio Feltri spiega che l'intesa "garantisce il sostegno economico finanziario e di educazione all'economia per microimprese e professionisti in Italia", in sostanza "significa organizzare corsi di formazione all'impresa per mussulmani e incoraggiare le start-up islamiche con dei fondi ad-hoc". Ma di quanti soldi stiamo parlando? Precisamente si va "dai 10mila ai 25mila euro per ciascuna impresa". Cifre, spiega Turrini "di cui potrebbero beneficiare diverse migliaia di aziende".

Ma c'è spazio anche per altri benefit. Turrini infatti auspica ad una possibile "defiscalizzazione mirata per le imprese islamiche", i cui beneficianti "saranno le imprese guidate da musulmani, che intendono porsi nel solco della legalità, promuovere la ricchezza nel territorio italiano e accrescere le rimesse dei migranti nei Paesi d'origine". Tra i requisiti richiesti è gradito che le imprese siano sharia compliant. Ma ancora non è finita: l'accordo prevede anche le realizzazione di progetti di rimpatrio assistito per migranti, con l'annessa creazione di attività imprenditoriali nei Paesi di origine e progetti di cooperazione allo sviluppo, al fine di mitigare i flussi immigratori. Detto in breve aiutare gli immigrati a casa loro, supportandoli nella creazione di aziende nei Paesi d'origine. Mossa rischiosa, costosa e discutibile.

Altrettando criticabile è la previsione di contributi ai migranti per "i miglioramenti alle proprie abitazioni" e i pagamenti "di rate di un mutuo o di canoni di affitto". Lo Stato si impegna così ad aiutare quei personaggi volenterosi di lavorare e di integrarsi. Requisito cardine per richiedere i finanziamenti. Ma la domanda che sorge spontanea è per la famiglie italiane, massacrate da tasse e lasciate spesso senza credito che si fa?
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » lun lug 17, 2017 3:23 pm

Migranti, la denuncia al governo: "C'è il rischio Aids tra i nigeriani"
Sergio Rame - Lun, 17/07/2017

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 21176.html

Degli oltre 80mila nigeriani arrivati, più di 15mila potrebbero essere sieropositivi. La denuncia di Fdi: "Il governo dica cosa è stato fatto per la profilassi a tutela drgli italiani"

"Il governo non sottovaluti un'altra grave problematica riguardante l'emergenza immigrazione in Italia".

Mentre i porti del Sud Italia si riempiono di migliaia di immigrati appena sbarcati, il deputato di Fratelli d'Italia, Edmondo Cirielli, lancia un nuovo, inquietante allarme che, almeno fino a oggi, non era stato preso in considerazione. "Chi sbarca sulle coste italiane - fa notare - proviene innanzitutto dalla Nigeria, il secondo paese, dopo il Sudafrica, con il più grande numero di persone affette da Aids". E ora vuole sapere se il governo sta facendo qualcosa per prevenire o, perlomeno, monitorare questo rischio.

Presumibilmente, secondo le stime, almeno il 20% della popolazione nigeriana è sieropositiva. E, calcola Cirielli, "poiché negli ultimi tre anni e mezzo sono arrivati oltre 80mila nigeriani, si presume che di costoro più di 15mila siano sieropositivi". La Nigeria è, peraltro, il quarto Paese al mondo per malati di tubercolosi e il 22% delle persone affette da tale patologia vive con l'Hiv. "Si tratta di una situazione gravissima se si considera che troppe persone non sono in terapia", spiega l'esponente di Fratelli d'Italia che, in queste ore, ha presentato un'interrogazione parlamentare per conoscere "quali iniziative l'esecutivo intenda adottare per garantire la sicurezza e la salute degli appartenenti alle forze dell'ordine, dei volontari e di tutti coloro che sono impegnati nelle operazioni di sbarco e soccorso sulle nostre coste e nelle fasi immediatamente successive".

Dal governo Cirielli vuole sapere "se sono stati informati i sindacati di tutti i lavoratori e i Cocer dei militari intervenuti al momento degli sbarchi e su tutto il territorio nazionale" del rischio di contrarre l'Hiv "visto che si moltiplicano gli atti di delinquenza degli immigrati". "Il governo del Pd di Renzi - conclude l'esponente di Fratelli d'Italia - dica cosa è stato fatto per la profilassi, a tutela di tutti i cittadini italiani".
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mar lug 18, 2017 12:16 pm

Migranti: vogliono venire da noi ma ci odiano. Gravi scontri in Francia
Franco Londei
Lug 18, 2017

http://www.francolondei.it/migranti-vog ... ri-francia

Gravissimi scontri tra migranti e polizia sono avvenuti in Francia nella notte tra il 13 e il 14 luglio scorsi ma nessuno dei maggiori media sembra esserne interessato nonostante le 897 macchine date alle fiamme, le centinaia di arresti e le decine di poliziotti francesi feriti.

Qualche tempo fa Seth J. Frantzman scriveva sul Jerusalem Post che sempre più spesso i migranti «odiano la società che hanno scelto per fuggire dalla povertà e dalle prevaricazioni e che gli ha accolti garantendo loro quelle libertà che a casa loro non avevano». In sostanza odiano la stessa società che gli garantisce quella libertà che nei loro paesi non avevano e per la quale dicono di essere emigrati.

È un controsenso che proprio in Francia appare in tutta la sua evidenza con le periferie ormai fuori controllo. Sempre a Parigi pochi giorni prima degli scontri tra migranti e polizia che hanno preceduto il 14 luglio è stata la comunità congolese a provocare gravissimi scontri. Il tutto perché non volevano che un musicista congolese giudicato vicino al Governo si esibisse all’Olimpya, una sala adibita a questi spettacoli. Eppure da noi nessuno ne ha parlato preferendo continuare con gli attacchi al Presidente Macron che giustamente si oppone a che i migranti dall’Italia passino in Francia.

La cosa che più appare in tutta la sua evidenza, specie in Francia, è che non di rado l’integrazione di queste persone è totalmente fallita e non certo per colpa di chi accoglie ma perché i migranti vogliono venire a vivere nella nostra società ma poi ne odiano le regole, i diritti e i doveri che proprio il nostro tipo di società impone. Ne parla l’ottimo Joseph Klein su Front Page Magazine in un articolo nel quale evidenzia come questi incidenti siano tutt’altro che casuali o isolati ma che in Francia e in altri Paesi europei dove l’accoglienza dei migranti è stata massiva, stanno diventando sempre più frequenti mentre i reati commessi da migranti sono saliti alle stelle. E’ l’eredità di quella accoglienza senza regole già praticata in passato da Francia, Gran Bretagna, Svezia, Belgio, Danimarca e tanti altri e che adesso si vorrebbe fare anche in Italia, ma il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti, almeno di quelli che non hanno il prosciutto sugli occhi.

In più occasioni mi è capitato di dire che la migrazione è un fatto fisiologico e persino utile, ma che non può essere tollerata né nelle dimensioni né con il sistema senza regole a cui stiamo assistendo nel nostro Paese. I problemi che stanno affrontando oggi i francesi e gli altri Stati europei che in passato hanno fatto questa politica di accoglienza a prescindere ne sono una conferma.

La cosa che fa decisamente arrabbiare è che i media nostrani difficilmente parlano di quello che sta avvenendo negli altri Paesi, dei problemi che affrontano nelle periferie ad alto tasso di presenza di migranti, come se volessero nascondere quello che da qui a qualche anno inevitabilmente succederà anche da noi se non si cambia in fretta questa assurda politica dell’accoglienza senza regole.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mar lug 18, 2017 12:18 pm

STANNO AFFONDANDO L’ITALIA
Antonio Socci
Da “Libero”, 15 luglio 2017

http://www.antoniosocci.com/stanno-affo ... #more-6251

Finalmente si alzano altre voci a denunciare il naufragio in corso della nave chiamata “Italia”. Almeno per una volta non solo noi, famigerati “populisti”, ma perfino il “Corriere della sera” si accorge che questo Paese – che era già alla deriva – sta andando a picco. Va in malora.

Lo dimostrano anzitutto la Caporetto quotidiana delle nostre frontiere violate (ieri 5.000 nuovi arrivati) e i dati dell’economia come il debito pubblico che aumenta (a maggio nuovo record, 2.279 miliardi di euro), come i 4,7 milioni di italiani che vivono in povertà assoluta (8,4 milioni in povertà relativa), la pressione fiscale che soffoca la ripresa, la disoccupazione giovanile a livelli tragici e il pil che boccheggia.

Ma il “Corriere” di ieri – grazie alla penna di Ernesto Galli della Loggia – rappresenta il disastro da un altro punto di vista: la vita quotidiana degli italiani.

Iniziando la sua lucida diagnosi, Galli si chiede quale immagine di sé stia dando l’Italia in questi mesi estivi. Ed ecco la sua desolata risposta: “quella di un Paese in cui il governo e con lui tutti i pubblici poteri appaiono sul punto di perdere il controllo del territorio”.

Poi stila un triste elenco di fatti e fenomeni di questa estate italiana: “decine di incendiari spinti da interessi criminali mettono tranquillamente a fuoco vastissime zone della Penisola”, senza che nessuno di loro venga individuato e arrestato.

Periferie (“soffocanti e orribili”) della grandi città con i servizi “al collasso”, dove al crepuscolo scatta una sorta di coprifuoco, dove i mezzi pubblici diventano luoghi pericolosi o dove interi caseggiati o quartieri sono “nelle mani di bande di malavitosi abituati a farla da padroni”.

O dove il cielo si riempie di fumi tossici perché c’è chi brucia indisturbato materiali inquinanti. Stazioni ferroviarie e treni locali che di notte diventano luoghi infrequentabili se non a proprio rischio. Quindi tante zone delle nostre città in mano allo “spaccio”, con “risse continue specialmente fra immigrati”.

Ma anche i quartieri residenziali o centrali delle città – secondo Galli della Loggia – sono una terra di nessuno, di giorno per il suk di “merci contraffatte” allestito impunemente dagli abusivi, di notte per il dilagare di “movide notturne” che poi significa per eserciti di giovani “la licenza di fare ciò che vogliono”.

Del resto in gran parte delle città italiane – grazie alla politica “panem et circenses” delle amministrazioni locali – le notti stanno diventando “letteralmente invivibili”.

Galli poi fa anche degli esempi particolari: da Torino, col “commercio clandestino di alcool” sulle rive del Po organizzato da “rivenditori bengalesi”, a Milano, dove – il centralissimo corso Como, per esempio – la sera diventa il teatro abituale dello smercio di droga o si assiste ad aggressioni da parte di “bande di maghrebini a caccia di orologi e portafogli”.

Per non dire del mercato della prostituzione, “spessissimo minorile” scrive Galli, e perlopiù “collegata alla tratta”, che in Italia ha proporzioni senza paragoni con gli altri paesi europei.

Queste sono solo alcune pennellate del quadro micidiale di Galli il quale interpella esplicitamente ministro degli Interni e magistratura.

Ma molte altre pennellate si potrebbero aggiungere (pensiamo al senso di debolezza dello Stato e di insicurezza che danno certe evasioni dal carcere o certi latitanti che si eclissano).

Soprattutto bisognerebbe notare che di fronte a questa desolante assenza dello Stato che costringe gli italiani a sentirsi sempre più stranieri in patria, c’è poi da registrare una presenza dello Stato che diventa occhiuta, assillante, inflessibile e anche vessatoria nei confronti dei semplici cittadini.

Gli esempi sono innumerevoli e sono cronaca quotidiana. Dalla multa (anche salata) per le mamme che, durante una festa, spalmano la marmellata sul pane ai bambini in violazione di non so quali norme per la sicurezza alimentare, alla multa per divieto di sosta inflitta all’operatrice ecologica che si era fermata per salvare la vita a un signore investito da uno scooter.

Dalla multa al commerciante che ha riparato a sue spese un pezzo di acciottolato davanti al suo negozio (dopo averlo chiesto più volte, invano, al Comune), fino al verbale fatto a quel salumiere che offrì in regalo (quindi senza scontrino) un panino a un invalido indigente.

Ormai – parafrasando il titolo di un noto film – potremmo dire che l’Italia non è più un paese per italiani.

L’Italia è asfissiata leggi assurde (con una burocrazia spesso priva di buon senso). E soprattutto è da tempo in mano a classi dirigenti che non amano la loro patria (anzi, hanno orrore della parola “patria”), né servono il popolo che governano, visto che perlopiù considerano i cittadini dei “sudditi”.

L’Italia è vittima un po’ dell’incapacità, un po’ dell’ideologia. Così hanno umiliato e stravolto questo Paese, o hanno permesso che venisse stravolto, facendone una terra di nessuno.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mar lug 18, 2017 8:38 pm

???

"Così il governo vuol mandare gli immigrati nel nord Europa"
Luca Romano - Dom, 16/07/2017

Il governo italiano sarebbe pronto a concedere 200mila visti temporanei validi per l'Unione europea a migranti sbarcati sulle coste del nostro Paese e diretti verso il nord Europa.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 20873.html

Lo rivela il Times, parlando di 'opzione nucleare' di Roma per risolvere la crisi dei rifugiati di fronte al rifiuto di cooperare degli altri Stati Ue. Il quotidiano cita il vice ministro degli Esteri Mario Giro e il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per i diritti umani.
L'Italia, secondo il quotidiano britannico potrebbe sfruttare una direttiva di Bruxelles, la 2001/500, scritta dopo la guerra nei Balcani per favorire il movimento dei profughi. Una norma poco conosciuta che permette di concedere ai migranti un visto per spostarsi in Europa.
Il Times descrive il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni come "furioso" per il rifiuto dei partner europei di accogliere altri migranti. E questa "ricetta" per cercare di mettere un freno agli arrivi era già stata suggerita qualche giorno fa dall'ex ministro degli Esteri, Emma Bonino che in un'intervista a La Stampa aveva affermato: "L’Italia può pensare a un provvedimento nazionale che richiami quella direttiva: sarebbe un segnale forte nei confronti degli altri Stati in risposta all’atteggiamento tenuto finora. Uno strumento di pressione efficace su cui ragionare". Con questa mossa l'Italia potrebbe rilasciare visti temporanei "nel rispetto delle regole di Schengen che in ogni caso prevedono deroghe per motivi umanitari", ha spiegato la Bonino.
Adesso dunque è sfida aperta tra Roma e Bruxelles.

Pento Alberto
Ma prima l'Italia deve dimostrare che sono profughi e poi la direttiva riguardava i profughi europei.




Questo è un paese serio.

Migranti, Austria: "Se l'Italia concede i visti umanitari, chiudiamo il Brennero"
di F. Q. | 17 luglio 2017

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/0 ... ro/3735164

L’Austria alza di nuovo la voce. Se l’Italia dovesse concedere permessi umanitari ai richiedenti asilo presenti sul suo territorio, proposta avanzata dai Radicali e dal senatore Pd Luigi Manconi, “proteggeremmo la frontiera del Brennero. Di certo non permetteremmo che la gente possa liberamente andare a nord”, ha detto il ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz al termine del Consiglio dei rappresentati diplomatici dell’Unione europea. L’ipotesi “sarebbe assurda perché se le gente potesse passare, sempre più gente arriverebbe e questo non allevierebbe il peso per Italia e Grecia” e comunque l’ipotesi “non è stata discussa oggi”, ha proseguito Kurz.

Vienna però, che si prepara alle elezioni legislative del 15 ottobre, è già sul chivalà: il 4 luglio il ministro della Difesa Hans Peter Doskozil aveva annunciato, per essere smentito dopo una manciata di ore, l’invio di soldati e mezzi corazzati al Brennero. Ora è il suo collega all’Interno Wolfgang Sobotka a riaprire il capitolo minacce: “La concessione di visti umanitari dall’Italia a migranti è inaccettabile – ha spiegato il ministro, che ha annunciato che la settimana prossima incontrerà a Roma l’omologo italiano Marco Minniti – i visti umanitari sono una questione europea e di certo non italiana”. Il numero di migranti intercettati in Tirolo “attualmente è ancora stabile, ma la pressione aumenta e dobbiamo essere pronti”.

“Una situazione come quella del 2015 non deve ripetersi – ha fatto prontamente eco il governatore tirolese Guenther Platter durante il sopralluogo al Brennero con Sobotka – per questo motivo saranno aumentati i controlli nell’hinterland del passo”. Attualmente 80-100 poliziotti austriaci sono impegnati nei controlli nell’hinterland del Brennero, ma non direttamente al confine. Questo numero – scrive il quotidiano Tiroler Tageszeitung – probabilmente sarà rinforzato con agenti provenienti da altre zone del Paese. La barriera, in caso di necessità, potrà comunque essere invece innalzata nel giro di 12-24 ore.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » gio lug 20, 2017 6:36 pm

??? Immigrati, ma cosa vuol dire - usata in questo modo è troppo generica e fuorviante; il Gazzettino è un giornalaccio ???


Immigrati, 6 italiani su 10 li considerano un peso, portatori di degrado e terrorismo
di Franca Giansoldati
Giovedì 20 Luglio 2017

http://www.ilgazzettino.it/italia/primo ... m=facebook


Immigrati, un bel rebus. L’atteggiamento della maggioranza degli italiani nei confronti degli stranieri che sono arrivati per cercare una vita migliore resta sfavorevole. Il 60,1% è diffidente, il 6,9% dichiaratamente ostile contro il 17% che tendenzialmente apre loro le braccia, con sentimenti positivi e di amicizia. I restanti (15,8%) sono indifferenti. Stereotipi, paure, lontananze culturali. Tutto questo produce un quadro piuttosto problematico come evidenzia il Rapporto della Commissione parlamentare Jo Cox (dal nome della europarlamentare britannica uccisa da un fanatico l’anno scorso). Una relazione che prende in esame tutto ciò che può essere oggetto di odio e discriminazione: donne, omosessuali, transessuali e, naturalmente, gli stranieri presenti sul territorio.

Gli atteggiamenti di persistente ostilità nei confronti della popolazione immigrata si spiegano con gli stereotipi negativi e la chiusura al confronto multiculturale. Per il 60% degli italiani sono un peso perché vengono associati alle cause del degrado circostante e al rischio del terrorismo. Un quartiere, per esempio, si degrada quando ci sono molti immigrati, perché favorirebbe il diffondersi di criminalità e terrorismo. «Avere una immagine negativa degli immigrati, considerarli un pericolo per l’ambiente e la civile convivenza, significa avere anche più difficoltà nel riconoscimento dei diritti di cittadinanza, per esempio la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati nel nostro paese, oppure la cittadinanza dopo un certo numero di anni di residenza regolare» si legge nel rapporto parlamentare presentato stamattina dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.

Sette italiani su dieci hanno dichiarato che non vorrebbero avere come vicini di casa gli immigrati, e solo il 22,6% li accetterebbe se si comportassero in modo ritenuto adeguato.

A questo tipo di rifiuto si aggiunge l’islamofobia, relativa alla presenza di immigrati di fede islamica. Il 40% degli italiani ritiene che le pratiche religiose dei musulmani possano minacciare il nostro modo di vivere. Il 41,6% afferma che non vorrebbe mai vicino a casa l’apertura di una moschea. Posizioni nette che contrastano con il diritto alla libertà religiosa che include il diritto di avere luoghi adeguati in cui poter pregare.

La ricerca mette in evidenza come anche l’Italia non sia immune dall’odio strisciante verso il diverso. Un fenomeno che viene veicolato anche dal linguaggio corrente pieno di neologismi e parole a doppio senso. In un capitolo affidato al professor Tullio de Mauro, uno dei suoi ultimi lavori, vengono condensati luoghi comuni. L’odio non sa fare a meno delle sue parole. Baluba, marocco, unno, zulù, barbaro, beduino, mongolo. «Dobbiamo reagire prima che l’onda di piena dei portatori di odio ci travolga» ha detto la Presidente della Camera, Laura Boldrini (donna bugiarda, orrenda, di un razzismo spaventoso, disumano, internazicomunista).
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » gio lug 20, 2017 7:17 pm

Trento, arabe aggrediscono una donna. "Isis fa bene a farvi la guerra"
Rachele Nenzi - Gio, 20/07/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 22751.html

Un gruppo di 3 donne musulmane ha aggredito verbalmente una 49enne dopo che questa si era lamentata per un passeggino troppo ingombrante. La donna ora è pronta a denunciare l'accaduto alla polizia di Trento

Un'italiana 49enne è stata aggredita prima verbalmente e poi fisicamente da un gruppo di donne musulmane sulla corriera della Trento Malè.

"Sono stata minacciata di morte – spiega la vittima dell’aggressione – presa a calci e infine una di loro mi ha anche sputato in faccia".


L'aggressione

La donna ancora sotto choc racconta la sua terribile vicenda sulla pagine de La voce del Trentino. Tutto è scaturito da un diverbio per un passeggino aperto che che occupava 4 posti liberi. "Io mi sono permessa di dire che avrebbero dovuto metterlo nel porta bagagli visto che c’era gente in piedi. A quel punto è stata la fine: la signora con il bambino mi ha detto che non erano affari miei e ha iniziato a insultarmi, in un italiano perfetto. Io ho risposto che pago il biglietto e che era un mezzo pubblico, dunque erano affari miei", ha spiegato al quotidiano trentino. Le lamentela insomma ha condotto alla rissa. Il conducente del bus per calmare gli animi è stato costretto a fermare il mezzo e chiamare la polizia.

La vittima ha spiegato che presenterà denuncia contro le tre donne arabe di 20, 25, e 30 anni. Un dettaglio impressionare emerge dalla testimonianza della 49enne. Prima di scendere dalla corriera una delle arabe avrebbe urlato: "I terroristi dell’Isis fanno bene a farvi la guerra". Oltre a mimare il gesto di tagliarle la testa. "Mi hanno anche accusata di essere razzista ma qui il razzismo non centra nulla. È solo questione di educazione e rispetto delle regole" ha concluso l'italiana.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » gio lug 20, 2017 7:21 pm

Nel carcere di Verona aggressioni alla polizia penitenziaria nel nome di Allah
20/07/2017

http://www.secoloditalia.it/2017/07/nel ... w.facebook

Nel carcere di Verona, “diversi agenti di Polizia Penitenziaria sono rimasti gravemente feriti dopo leintemperanze di alcuni detenuti nordafricani, che hanno posto in essere aggressioni nel nome di Allah”. La denuncia dei fatti, accaduti lunedì, è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe. Donato Capece, segretario generale del Sappe, ricostruisce i fatti: “Prologo della giornata da incubo di ieri nel carcere di Verona è stata una rissa tra detenuti stranieri, albanesi da una parte e nordafricani dall’altra. Gli agenti di Polizia penitenziaria intervenuti hanno sedato la rissa, ma sono stati aggrediti in nome di Allah dai nordafricani: tra loro, un marocchino noto per le idee integraliste e fondamentaliste, ma che è incredibilmente protagonista di costanti intemperanze durante la detenzione. L’attacco sferrato è stato micidiale”. “Cinque poliziotti penitenziari – racconta Capece – sono finiti in ospedale con prognosi di 25 giorni, 15 giorni, 10 giorni ed il più grave con il braccio rotto. A loro va tutta la solidarietà del Sappe, ma è una vergogna che vi siano detenuti che credono di fare nelle carceri italiane quel che vogliono, complice anche una gestione assai precaria dell’ordine e della sicurezza interna. Il Sappe torna a denunciare la gravità della situazione in atto nelle carceri italiane nelle quali gli eventi critici si verificano con sconcertante periodicità”.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » dom lug 23, 2017 5:01 am

Immigrato devasta la cittadina. I residenti: "Pronti alla vendetta"
Claudio Cartaldo - Sab, 22/07/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 23479.html

Il richiedente asilo aveva distrutto auto e arredo urbano con una mazza. "Me lo ha detto uno spirito". I cittadini si ribellano: "Vendetta"

La tensione si taglia con un coltello. A Somma Lombardo i cittadini sono in fibrillazione per quanto successo ieri, quando un immigrato è uscito dal centro di accoglienza e ha distrutto la città e alcune auto con una mazza, dicendo che era stato invitato a farlo "da uno spirito".

I danni sono stati ingenti e la Lega Nord ha già chiesto l'espulsione del responsabile. Il profugo è un 32enne del Burkina Faso, ospitato nel centro gestito dalla società privata Kb Srl di Roberto Garavello e della compagna. Dopo essere stato fermato dalle forze dell'ordine è stato portato all'ospedale di Busto Arsizio per un Tso immediato. "Non aveva mai manifestato nessun segnale di squilibrio", ha detto Garavello a Libero. Assicurando che provvederà personalmente a ripagare i danni provocati dal migrante.

La promessa di risarcimento, però, non ha accontentato i residenti. Come scrive Libero, infatti, "alcuni abitanti di Somma Lombardo hanno espresso il proprio sdegno con interventi irosi, addirittura feroci, scagliandosi contro i migranti e minacciando di vendicarsi non appena se ne presentasse l'occasione". Il sindaco Stefano Bellaria ha provato a rasserenare gli animi, dicendo che bisogna "evitare lo spirito di emulazione".
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » dom lug 23, 2017 6:07 pm

Feltri, la verità sull'immigrazione: "Mezzo mondo ride di noi. Siamo lo scandalo d'Europa che ci chiede 'non salvate i naufraghi'"
23 Luglio
di Vittorio Feltri

http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... ietro.html

L' Austria è un Paese serio e fa bene a difendere i propri confini nel lodevole intento di non essere invasa da stranieri provenienti dall' Italia. Se uno Stato rinuncia alla propria sovranità, lasciando le porte aperte a chiunque, non è più uno Stato vero bensì una associazione di sbandati senza dignità. Le nazioni sono tali solo se hanno leggi giuste e la volontà di farle rispettare con le buone e, se occorre, con le cattive.

L' Austria è rispettabilissima perché non usa mezze misure: per salvaguardare il proprio suolo ha dichiarato di essere pronta a schierare l' esercito al Brennero allo scopo di impedire alle orde di neri di passare la frontiera. Una iniziativa saggia, chi la critica o è sciocco o in malafede. Semmai sbaglia l' Italia a non agire come i nostri vicini di casa, ricevendo chiunque punti a sbarcare da queste parti e non incontra alcun ostacolo onde realizzare il proprio insano proposito.

Non abbiamo né la forza di opporci agli arrivi né quella di astenerci dal soccorrere coloro che hanno intrapreso la attraversata del mare. Subiamo l' immigrazione con la stessa rassegnazione che segue ad ogni calamità naturale: un terremoto, un' inondazione, roba del genere. Ogni dì giungono nei nostri porti migliaia di disperati che abbiamo strappato alla furia delle onde, sosteniamo spese che non ci potremmo permettere, abbiamo un welfare disponibile e costoso che non riusciamo più a finanziare, ma lo estendiamo a qualunque sfigato clandestino cui garantiamo assistenza sanitaria, medicinali gratuiti, vitto, alloggio e perfino argent de poche.

Non ci passa per la mente di stabilire un limite numerico e neppure temporale agli ingressi, cosicché continuiamo a ospitare gente stralunata convinta, erroneamente, che la penisola sia un Bengodi dove tutto è lecito: se commetti un reato te la cavi con una notte in gattabuia, se vendi mercanzia di sfroso gli addetti all' ordine pubblico chiudono un occhio o entrambi, se accoltelli un poliziotto dopo 24 ore ti scarcerano, se viaggi gratis sui mezzi pubblici nessuno osa disturbarti.

Si è consolidata la convinzione che in Italia sia lecito anche l' illecito. Pertanto folle di neri si apprestano quotidianamente a mettere piede nella nostra patria considerata terra di nessuno e quindi a disposizione di qualunque malandrino. E di malandrini ci siamo riempiti tra gli applausi e l' incitamento di amministratori incoscienti, predicatori dell' ospitalità che giudicano l' immigrazione salutare per l' economia interna.

Non c' è verso di mutare mentalità. Il governo è timido di fronte all' Europa che respinge i profughi anche con le armi, ma obbliga noi a raccattarli nel Mediterraneo e a mantenerli. Non ci ribelliamo nemmeno per scherzo ai diktat di Bruxelles, abbiamo perso orgoglio o forse non l' abbiamo mai avuto. Non siamo capaci di far valere le nostre ragioni di popolo esausto e impoverito, quindi autorizzato dall' emergenza a sospendere la attività di salvataggio naufraghi che implica ingenti spese, fuori misura rispetto ai bilanci afflitti dal debito pubblico.

È indubbio sia indispensabile dire a chiare lettere che nel giro di una settimana non andremo più verso la Libia per strappare all' annegamento gli africani, così costoro sapranno che non è il caso di partire. E se partiranno lo stesso confidando nella nostra generosità constateranno che abbiamo esaurito i buoni sentimenti. Non siamo diventati cattivi, applichiamo solamente i principi elementari dell' istinto di sopravvivenza.

D' altronde è di ieri la notizia che l' Ungheria, la Repubblica Ceca, la Slovacchia e la Polonia hanno inviato una lettera al premier Gentiloni esprimendo questo limpido concetto: se non sei all' altezza tu di frenare l' immigrazione, veniamo noi con le navi per insegnarti come si fa a scoraggiare gli invasori. Non bastasse, perfino l' esecutivo israeliano ha sfottuto l' Italia per la sua inettitudine a proteggersi dai barbari. Mezzo mondo ride di noi che facciamo i boy scout con le tasche vuote e le città dominate da affamati pronti a mangiare a tradimento. Poniamo fine in fretta a questo scandalo.

Caro ministro Minniti, impari dal suo collega austriaco a tenere la schiena diritta, impari dai polacchi, dagli slovacchi e dagli israeliani l' arte di non farsi schiacciare dagli ultimi venuti. Chi non pensa ai propri cittadini non è uno statista ma uno scafista. Che orrore.



"Migranti da bloccare e non da accogliere Oppure l'Italia muore"
Chiara Giannini - Dom, 23/07/2017

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 23539.html

Roma Per risolvere il problema migratorio serve essere più incisivi. Il generale Marco Bertolini, ex comandante del Coi (comando operativo di vertice interforze), ora in pensione, non ha alcun dubbio.

Ne ha parlato anche ieri sera nel corso dell'incontro «Italia mediterranea e Italia europea», a Procchio, Isola d'Elba.

Generale, in che situazione versa il nostro Paese?

«L'Italia si trova al centro del Mediterraneo e nel Mediterraneo bisogna essere forti, politicamente, economicamente, culturalmente e, perché no, anche militarmente. Il nostro Paese, invece, non vuole esercitare la forza. In quest'area si scontrano gli interessi di altri Paesi fortissimi, che sono i classici vasi di ferro e se noi ci proponiamo come vaso di coccio, perché abbiamo dei confini porosi, perché accettiamo chiunque arrivi, perché siamo passivi nei confronti delle iniziative politiche e militari degli altri, siamo destinati a pagarla molto cara».

Dove pensa arriveremo se dovessimo proseguire su questa strada?

«Se dovessimo andare avanti in questa maniera scompariremo. Si usa il termine sovranità come se fosse una bestemmia dimenticando che, invece, è il valore per cui hanno giurato i militari, ma anche i ministri».

Con la linea suggerita dall'est Europa pensa cambierebbe qualcosa?

«Sicuramente potremmo essere meno passivi nei confronti dell'immigrazione. Il problema va risolto in Africa, ma non possiamo aspettare anni. Come facciamo a ridurre il flusso? Non possiamo costruire un muro in mezzo al Mediterraneo, ma possiamo fermare, ad esempio, le Ong».

A proposito di Ong, che pensa del loro operato?

«Che la devono smettere di prendere i migranti e di portarli da noi, che passivamente li dobbiamo subire, visto che rimarranno qua. Adesso, di fatto, c'è quasi un servizio di traghettamento che non fa sicuramente i nostri interessi».

Che pensa del codice di comportamento per le Ong voluto dal ministro Minniti?

«Il ministro Minniti sta dimostrando di avere a cuore la situazione. Non so se sarà sufficiente, ma il fatto di imbrigliare il comportamento delle Ong che si sentono libere di fare quello che vogliono e andare dove vogliono è positivo. Cominciamo, però, a controllare il loro operato e, magari, interrompiamolo».

E il ruolo della Marina militare? È corretto ciò che stanno facendo?

«La Marina sta partecipando a operazioni importanti come EunavforMed, poi depotenziata, che era finalizzata a interrompere il flusso migratorio. Catturando scafisti e distruggendo le barche. Sicuramente la presenza della Marina può servire come deterrente».

Cosa si potrebbe fare di più?

«Il dibattito in Italia su cosa fare nei confronti di questo fenomeno è incentrato su come accoglierli e distribuirli, invece dovrebbe essere incentrato su come fermarli».

Pensa ci sia un disegno dietro a questa invasione?

«Non ho elementi, ma ci sono politici che dicono che noi dei migranti abbiamo bisogno perché non facciamo più figli. Dimenticano di dire, però, che i motivi per cui non facciamo più figli sono dovuti alle scelte fatte da loro perché è stata distrutta la famiglia, ci sono state politiche contro la natalità, provvedimenti umilianti per la famiglia naturale a favore di una famiglia sterile che non fanno bene. Abbiamo bisogno di giovani, ma non possiamo importarli e non possiamo sostituire gli italiani con i cittadini acquisiti ai quali si dà un passaporto».

Come valuta la risposta del governo ad Austria e Ungheria?

«Gentiloni ha risposto in maniera piccata nei confronti dell'Ungheria e mi è piaciuto, perché non dobbiamo prendere lezioni da nessuno, ma avrei gradito che gli stessi toni li avessimo utilizzati quando ci hanno imposto delle sanzioni alla Russia che vanno solo contro i nostri interessi».



La strampalata ricetta M5s per regolare l'immigrazione
Lodovica Bulian - Dom, 23/07/2017

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 23537.html

Dalla fila ai consolati ai benefattori: ecco le soluzioni improbabili. Con la regia della Comunità di Sant'Egidio

Tra un'uscita sulle Ong, un'altra sulla chiusura dei porti e qualche proclama sparso sulla stabilizzazione della Libia, il M5s prova ad accaparrarsi la propria fetta di campagna elettorale sull'emergenza immigrazione.

Mentre il candidato premier in pectore Luigi Di Maio non perde occasione, nemmeno ieri da Giffoni, per rilanciare che «come movimento abbiamo chiesto sempre e solo una cosa: chiudiamo i porti alle Ong che non seguono le regole della nostra Marina», dal blog delle stelle piovono pillole sul prossimo programma Immigrazione che il Movimento sottoporrà su Rousseau ai suoi iscritti. Dopo quelli su Giustizia e Salute, ecco il manifesto delle soluzioni di un ipotetico governo grillino di fronte all'esodo dall'Africa: «Obiettivo sbarchi zero». Come? Con i migranti in fila ai consolati, con sponsor che paghino le spese di accoglienza e migliaia di assunzioni al Viminale per gestire le richieste di asilo.

Sul blog si alternano i pareri di esperti che dettano l'indirizzo politico del futuro esecutivo. Ecco che il docente Paolo Morozzo della Rocca, guru di Sant'Egidio, offre la soluzione per fermare i barconi: esaminare i visti a casa loro. Le centinaia di migliaia di richiedenti asilo che si spostano dall'Africa dovrebbero mettersi in coda ai consolati dei Paesi d'origine e lì «fare domanda di visto ai Paesi dove vorrebbero andare». Ma a quanti di loro concedere i permessi? Servirebbe «una quota annuale sufficientemente consistente» e dei «criteri di priorità». Come, nel caso dell'Italia, potrebbe essere «l'avere già un parente a Milano».

Ai migranti economici e per chi non è in fuga dalla guerra e da persecuzioni, ovvero il 90% di chi arriva oggi sulle nostre coste, dovrebbero pensarci degli improbabili sponsor, con «una quota di ingressi autorizzabili in presenza di un privato: qualcuno che invita e sostiene, accoglie, paga delle spese». Consolati e benefattori, dunque. Ma spunta anche un piano per velocizzare le richieste di asilo che intasano le commissioni e per ridurre i tempi di permanenza abbattendo così il «business delle cooperative». Prevede l'assunzione di «15mila giovani laureati in materie sociali e formati gratuitamente». Costo? «540 milioni di euro annui» ma è «l'equivalente di circa tre mesi di accoglienza per 150mila richiedenti asilo». Fondamentale poi che le audizioni dei migranti vengano registrate in videoconferenza e non trascritte, perché «le Commissioni sono solo parzialmente indipendenti, avendo uno stretto legame con il ministero». Come se il Viminale non fosse una garanzia sufficiente di imparzialità: «Nessun verbale o trascrizione potrà essere più veritiero delle parole stesse della persona».

Ci sono anche i proclami sul regolamento di Dublino, da cambiare, perché condanna l'Italia a farsi carico di tutti i migranti che vi sbarcano in quanto Paese di primo approdo. Come se il punto non fosse già in cima dell'agenda italiana in Europa ma tutt'ora sia congelato per i veti dei Paesi membri. Nell'incubatore del programma grillino anche critiche al meccanismo della relocation, l'accordo Ue di redistribuzione dei migranti da Italia e Grecia negli altri Stati europei, siglato nel 2015 ma miseramente fallito: a fronte di 40mila migranti da trasferire dal nostro territorio, l'Europa si è fatta carico di appena 7mila stranieri. Pugni sul tavolo, dunque, promette il M5s. L'impegno deve divenire «un obbligo», non una facoltà, che è «uno dei motivi per il quale questo sistema non ha funzionato». Come se la battaglia non fosse già in corso col governo che invoca il rispetto dei patti di fronte ai mulini a vento di Bruxelles.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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