Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mer gen 06, 2021 1:51 pm

Questi buonisti o falsi buoni dell'accoglienza interessata, per aiutare un poveretto o avere forse un aiuto a basso costo per la loro madre: hanno causato la morte della loro anziana e indifesa madre.


La 90enne ammazzata dall’immigrato adottato dal Comune di Milano
6 gennaio 2021

https://voxnews.info/2021/01/06/la-90en ... di-milano/

È stato mandato a processo e la prima udienza fissata nei prossimi giorni, l’11 gennaio davanti alla Corte d’Assise di Milano, Dobrev Damian Borisov, 23enne richiedente asilo che ha ucciso Carla Quattri Bossi, 92enne (il figlio della donna aveva preso in affido il ragazzo da minorenne aderendo ad un’iniziativa del Comune di Milano) trovata morta il 5 gennaio scorso con una grossa ferita al cranio in una cascina-agriturismo nel quartiere Gratosoglio, alla periferia di Milano.

L’assassino era arrivato lì quasi tre anni fa, appena maggiorenne. Lui, il solito ‘minore non accompagnato’ che il Pd ci impone di mantenere, aveva passato un paio di anni a vivere in strada tra Roma e Milano. A fare cosa, lo sappiamo tutti.

Dalla 90enne aveva trovato un lavoro e una famiglia, e l’ha uccisa. E anche per i proprietari di quella cascina era diventato uno di famiglia, quasi un figlio: idioti.

Violenza furiosa e cieca: il bisogno di soldi, il no e la lite che si trasforma in una brutale, spaventosa, esecuzione.

Il killer di Carla Quattri Bossi, la 90enne uccisa nella notte tra sabato e domenica nel “Podere Ronchetto”, la cascina di via Pescara, al Gratosoglio, che la donna gestiva con i suoi quattro figli, uno dei quali vive lì, si chiama Dobrev Damian Borisov, un bulgaro di ventuno anni che nel podere si occupava degli animali e dei piccoli lavori di ristrutturazione.

Come c’era arrivato? Lo ha mandato lì il PD: era entrato in un progetto di collaborazione tra comune di Milano e associazioni di volontariato per aiutare i “ragazzi meno fortunati”. Gli immigrati che poi uccidono: ora il Comune di Milano andrebbe perseguito per omicidio colposo. Come chiunque ha sparso e sta spargendo questo cancro in tutta Italia.

Proprio grazie a questa cooperazione, il 21enne aveva iniziato a lavorare nella cascina in cambio di vitto, alloggio e una somma di denaro. Denaro che però, evidentemente, a lui non bastava. Così – stando a quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, guidata dal dirigente Marco Calì – sabato sera lui si sarebbe presentato nell’alloggio della 90enne e le avrebbe chiesto dei soldi. La donna, però, avrebbe detto di no e sarebbe nata una lite: Dobrev, secondo i primi accertamenti della Scientifica, avrebbe a quel punto impugnato un barattolo di marmellata e le ha sfondato il cranio. Poi le ha legato i polsi con un pezzo di stoffa – non è chiaro perché -, coperto la testa con un asciugamano, forse per bloccare il sangue, e l’ha trascinata in più punti della casa, magari in un goffo e confuso tentativo di spostare il corpo e farlo sparire.

Una volta in trappola, Dobrev ha ammesso tutto e ha ricostruito – anche se in maniera confusionaria – l’accaduto, dalla lite per il no alla richiesta di soldi, fino all’aggressione. Lui stesso ha anche confessato di aver portato via dalla casa della vittima 150 euro in contanti, che avrebbe consumato bevendo alcol dopo l’omicidio.

Tra poco meno di un mese, a febbraio, il progetto che aveva portato il 21enne dalla famiglia Quattri Bossi sarebbe terminato, ma forse Carla e i figli gli avrebbero aperto ancora le porte di casa loro perché – per dirla con le parole degli investigatori – “per loro era uno di famiglia”. Idioti loro, criminale lui, e criminali quelli del Comune di Milano. Che però non vanno a processo.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » dom gen 24, 2021 12:55 pm

Le Isole Canarie, sull'orlo di un'esplosione sociale
Danila Rocca
23 gennaio 2021

https://www.seiditenerifese.com/le-isol ... e-sociale/

Le Canarie sono oggi anche una prigione. Una prigione per migliaia di immigrati illegali la cui intenzione era, una volta giunti nell’arcipelago, quella di continuare il loro viaggio nel continente, e che hanno visto sogni irrealistici frustrati e promossi irresponsabilmente da attivisti e organizzazioni non governative con interessi dubbi (che dovrebbero essere indagati dall’UE).

Sogni, inoltre, che per quegli immigrati, avrebbero dovuto essere smontati molto prima di salire su una barca, a rischiare la vita per niente.

Ed è anche una prigione per gli stessi canarini, i cittadini che devono vivere ora, volente o no, la violenza, il furto, il vandalismo e le minacce di gruppi di immigrati clandestini, che la polizia cerca di contenere come può avendo solo in aiuto la passività del governo centrale .

Una situazione che potrebbe generare un grosso problema. Quello della fuga del turismo da cui le isole dipendono per la loro sopravvivenza.

Cocktail esplosivo

Quattro sindaci delle Canarie spiegano oggi a EL ESPAÑOL quali sono le conseguenze pratiche dell’arrivo di migliaia di clandestini nelle isole, al di là di quei discorsi ostinati, sempre vaporosi e utopici, che parlano di aprire le porte dell’Europa a tutti coloro che vogliano raggiungerla. Oltretutto in regime di Pandemia, quando andrebbero rispettati e tutelati “tutti” gli arrivi alle isole.

Come se la capacità di assorbimento delle società europee fosse infinita e quegli immigrati fossero sempre facilmente accomodabili .

La realtà tutti sappiamo bene è che non è così. Nelle Isole Canarie, centinaia di immigrati clandestini sono stati tolti dagli hotel dove il governo li aveva ospitati per atti di vandalismo.

Una decisione pericolosa fin dall’inizio, quella di ospitarli in aziende private, e che ha avuto una fine tripla negativa. Allontana il turismo, rovina gli uomini d’affari del settore e genera un livello di insicurezza senza precedenti nelle strade delle Isole Canarie , isole felici, dove non esisteva il timore di ritrovarsi faccia a faccia con la paura.

Il rischio di un’epidemia sociale sulle isole è oggi più alto che mai. Questo è il risultato finale della mancanza di una politica di immigrazione sensata volta a scoraggiare ciò che non potrà mai concretizzarsi se non in una piccola parte dei casi .

L’incapacità e la mancanza di volonta’ di rimpatriare immediatamente migliaia di immigrati nei loro paesi di origine (altri 370 arrivati a Lanzarote questo mercoledì) li ha lasciati in un limbo allegale che è il terreno fertile perfetto per il conflitto .

Un conflitto alimentato dalla frustrazione e dall’incertezza, a cui si aggiungono incentivi estremamente perversi. Un motivo potrebbe essere quello che nulla ha da perdere un clandestino che sa che prima o poi verrà rimpatriato nel suo Paese di origine.
Combattimenti, rapine e aggressioni

Combattimenti, rapine, attacchi e minacce sono già il pane quotidiano nelle isole. I sindaci con cui ha parlato EL ESPAÑOL dicono di sentirsi abbandonati dal governo. Chiedono sicurezza e appoggio, e il trasferimento degli immigrati nei campi destinati a ospitarli, quando comunque questi luoghi non gioveranno a nessuno, se gli immigrati non saranno costretti a restarci.

“Il 60% degli incidenti che si verificano nel comune” dice Onalia Bueno , sindaco di Mogán, “sono compiuti da minori. Hanno lanciato mobili e pietre contro la Guardia Civile. Si tratta di giovani tra i 14 ei 17 anni che sono ospitati in tre hotel. Hanno anche attaccato monitor ed educatori . C’è un enorme livello di insicurezza “.

Queste testimonianze sono gridi di allarme sufficienti per capire la gravità di quanto sta accadendo nelle Isole Canarie. L’obbligo principale dello Stato è garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Se quella clausola centrale del contratto sociale viene unilateralmente infranta da uno Stato che detiene il monopolio dell’effettiva applicazione della legge, abbandonando i cittadini al loro destino di fronte alla violenza , i cittadini rispetteranno quel contratto?

Il rischio che si corre e’ grande quando il governo decide di ignorare i propri obblighi per interessi di ogni tipo. O per semplice incompetenza.

Le Isole Canarie stanno morendo e il governo sembra più determinato a sopprimerle per inerzia che a salvar loro la vita . I cittadini delle Canarie hanno raggiunto l’estremo della disperazione.
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Messaggioda Berto » ven feb 26, 2021 9:08 am

Ospitano nigeriano: lui li accoltella, famiglia si rifugia in bagno
12 febbraio 2021

https://voxnews.info/2021/02/12/ospitan ... -in-bagno/


Famiglia minacciata e aggredita da un 26enne armato di coltello: notte di follia a Castiglion Fiorentino

Dietro le sbarre è finito dopo una notte di follia durante la quale ha tenuto in scacco una famiglia intera. Sono stati i carabinieri della compagnia di Cortona ad arrestare un 26enne nigeriano: aveva minacciato di morte un padre e la sua famiglia.

La scorsa notte i militari sono stati allertati da un uomo, residente a Castiglion Fiorentino, il quale chiedeva aiuto dopo essersi rifugiato in bagno insieme alla moglie e alla figlioletta di 4 anni.

“Il mio coinquilino – avrebbe detto la vittima dell’aggressione – ci sta minacciando”. Due pattuglie dei carabinieri in pochi minuti hanno raggiunto l’appartamento e, una volta entrati nell’abitazione, hanno trovato l’aggressore in stato di alterazione psicofisica dovuto all’assunzione di alcol, che brandendo un coltello cercava di sfondare la porta del bagno dove si erano rifugiate le sue vittime. “L’uomo – spiegano i carabinieri – alla vista dei militari non accennava a desistere, anzi è diventato più violento ed agitato”.

Sul posto sono state inviate altre due pattuglie di supporto e contemporaneamente, è stata avviata da una sorta di trattativa affinché si arrendesse e facesse uscire dal bagno le tre persone lì nascoste.

Tuttavia – dicono i carabinieri – l’aggressore non demordeva e continuava a restare nel centro del corridoio di casa impedendo di passare per verificare le condizioni della famiglia chiusa in bagno”. Approfittando di un momento di distrazione due militari hanno cercato di aggirarlo ma lui si è scagliato violentemente contro entrambi riuscendo a ferirne uno ad un braccio. Il militare ferito continuava comunque a gestire la situazione proseguendo le trattative. Dopo alcuni minuti, il 26enne ha cercato di rifugiarsi in una camera da letto ma qui è stato immobilizzato e ammanettato. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118 di Arezzo i quali hanno provveduto a prestare soccorso sia al militare ferito che al padre il quale era stato colpito ad una mano nella prima fase dell’aggressione. Il coltello usato è risultato essere un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri ed è stato sequestrato. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Sollicciano.
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Messaggioda Berto » ven feb 26, 2021 9:09 am

Ayaan Hirsi Ali: “I paesi europei sull’immigrazione giocano con la propria popolazione”
Giulio Meotti
18 febbraio 2021

https://meotti.substack.com/p/ayaan-hir ... migrazione

Sono passati quattordici anni da quando Ayaan Hirsi Ali ha lasciato i Paesi Bassi. Per anni, prima da sceneggiatrice di “Submission” di Theo van Gogh e poi da parlamentare liberale, ha dominato il dibattito olandese. Nata a Mogadiscio, in Somalia, nel 1992 è fuggita dalla sua famiglia a causa di un matrimonio forzato. Il suo quinto libro, “Prey”, è stato appena pubblicato negli Stati Uniti.

Ayaan Hirsi Ali ricorda ancora la prima volta che uscì con gli amici a Wageningen. In bici. “È stato uno shock per me. ‘Non esco di sera’, dissi loro, ‘troppo pericoloso’. Hanno riso di me: niente di cui aver paura, non qui in Olanda. E infatti non è successo niente. Questa era la situazione negli anni '90. Negli anni Duemila potevo muovermi solo con sei guardie armate”. Cosa era successo?

Nel libro Ayaan Hirsi Ali accusa le politiche migratorie europee. “Se lo stesso numero di migranti provenisse da Cuba, Colombia e Argentina, i problemi sarebbero di un ordine diverso” dice la saggista oggi americana a NRC. “La maggior parte dei migranti in Europa proviene dal Medio Oriente e dal Nord Africa, soprattutto da paesi in cui la maggioranza è musulmana. Di solito si tratta di giovani uomini. Ma c'è anche un aspetto politico. A causa della mancata integrazione, in molti paesi europei sono sorte organizzazioni islamiste politiche che non predicano l'integrazione, né i valori della società a cui appartengono”. Quando ha chiesto ai governi europei dati sull’origine degli aggressori sessuali, la risposta ricevuta spesso è stata: “Non raccogliamo dati su origini etniche o religiose”. “C'è una buona ragione per questo: la Seconda guerra mondiale” dice Ayaan Hirsi Ali. “E ci sono paesi che vedono una connessione, ma la nascondono, mi è stato detto da alti funzionari che volevano rimanere anonimi. Oppure si destreggiano tra le definizioni dei migranti, cambiano i termini e creano confusione. Giocano. Non con me, ma con la loro stessa popolazione. Le persone migrano perché la vita nel loro paese è difficile e pericolosa e perché sanno quanto sia grande la prosperità altrove. Chi riesce a venire in Europa? I giovani e i forti, principalmente uomini. Provengono da un ambiente con una certa attitudine verso le donne e le ragazze, cioè la componente culturale. Inoltre, hanno spesso imparato a sopravvivere in una situazione di violenza”.

Non è la libertà dell'individuo - che apprezzi molto - mantenere la propria cultura? “Fa parte della libertà individuale essere disoccupati, non andare a scuola, diventare un criminale della porta girevole, molestare giovani donne? Se non hai successo in uno stato sociale, se non modifichi i tuoi valori, gli altri pagheranno per la tua libertà”. Dobbiamo sviluppare criteri di ammissione per verificare se un migrante può avere successo in Europa. “Questa sarebbe una vittoria per gli immigrati e la società. Ovviamente può sempre esserci una quota per i più deboli: donne e bambini. Vanno in una scuola di integrazione subito dopo l'arrivo. Lì ricevono un certificato e poi possono cercare un lavoro o andare a scuola”.

Secondo Ayaan Hirsi Ali, ci sono molti modi in cui le donne musulmane in Europa sono violate: “Famiglie che tengono le loro figlie lontane dalla scuola, genitori che vietano alle figlie di truccarsi e scelgono il loro partner, che rapiscono le ragazze per portarle al loro paese di origine, costrette a sposarsi ... E nello spazio pubblico, tutte le donne sono vittime, non solo le donne delle comunità di migranti”, dice a Trouw. “Lo spazio pubblico deve rimanere sicuro per le donne. Una cosa è rispettare i rituali, pregare cinque volte al giorno, un certo modo di vestirsi, sepoltura, matrimoni, cibo, musica, ma devi tracciare una linea in cui i diritti o le libertà degli altri vengono violati. Se non vuoi separartene, devi tornare da dove sei venuto”. Cita il caso della Gran Bretagna: “C'erano bande, il 90 per cento composte da uomini pakistani, che davano la caccia, reclutavano e costringevano le ragazze bianche dei redditi più basso a prestazioni sessuali. Queste ragazze sono state abbandonate in modo terribile”.
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Messaggioda Berto » ven feb 26, 2021 9:10 am

Il ragazzo italiano ammazzato dal migrante ospite di Sant’Egidio: cacciavite conficcato nel petto
19 febbraio 2021

https://voxnews.info/2021/02/19/il-raga ... nel-petto/

Joseph White Clifford, il killer di Carlo, sta scontando – almeno crediamo la stia scontando – una ridicola pena di 14 anni. Per averlo ucciso con un cacciavite piantato nel petto la notte del 17 febbraio 2014: anche in secondo grado vennero rigettati i futili motivi che avrebbero aumentato la pena di un terzo. Solo 14 anni per avere ucciso un ragazzo italiano. E la famiglia si è anche indebitata con gli avvocati per ottenere questa non giustizia.

La notte dell’omicidio, il 60enne indiano scese dalla sua casa-roulotte di via Garibaldi, uno dei tanti camper disseminati in città dalla comunità di Sant’Egidio per l’accoglienza degli immigrati. In pochi istanti stroncò la vita del giovane, perforandogli il torace con un cacciavite di 30 centimetri. Diverse volte.

Dovevano chiedere il risarcimento agli importatori di criminali di Sant’Egidio. Che oggi stanno importando gli assassini di domani con i famigerati corridoi umanitari. MA sono impuniti come coloro che importano.
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Messaggioda Berto » ven feb 26, 2021 9:10 am

Botte al datore di lavoro: «Dacci i soldi», arriva la polizia e i 4 stranieri si avventano sulla Volante
Giovedì 25 Febbraio 2021

https://www.ilgazzettino.it/nordest/por ... 90645.html

PORDENONE - Tre afghani e un pakistano, di età compresa tra i 23 e i 27 anni, con permesso di soggiorno per asilo politico, gravati da precedenti per reati in materia di stupefacenti, estorsione, rapina e ricettazione, sono stati arrestati dagli agenti al termine di una violenta aggressione che si è verificata ieri sera in una zona centrale della città.

I quattro hanno colpito con calci e pugni un 45enne pordenonese, loro datore di lavoro, in quanto rivendicavano il pagamento di compensi non ancora corrisposti. All'atto di procedere all'identificazione delle persone coinvolte nella lite, il gruppetto ha circondato l'auto della Polizia sulla quale era stato caricato l'aggredito. Due giovani hanno cercato di aprire la portiera posteriore della Volante, per tirare fuori la loro vittima, danneggiando la carrozzeria del veicolo. Vista la situazione, i poliziotti hanno utilizzato lo spray al peperoncino.

Nel prosieguo degli accertamenti è stato anche accertato come uno degli aggressori avesse rapinato il cellulare al datore di lavoro. I quattro dovranno rispondere, a vario titolo, di rapina, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato. L'Ufficio Immigrazione ha avviato le procedure di revoca del permesso di soggiorno, come disposto dal questore Marco Odorisio, «stante la gravità dell'accaduto nel contesto di un tentativo di linciaggio e violenta ostilità contro gli agenti di Polizia».
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » sab apr 10, 2021 7:39 am

Uccise coniugi a Palagonia, ergastolo per ivoriano tra ospiti Cara Mineo
08/02/2019

https://www.lasicilia.it/news/catania/2 ... mineo.html

Mamadou Kamara, nell'agosto del 2015, aveva assaltato nella loro villa, Vincenzo Solano, 68 anni, e sua moglie Mercedes Ibanez, 70 anni, la quale era stata anche violentata

CATANIA - La sentenza della Corte d’Assise di Catania viene letta in un’aula silenziosa, alla presenza dell’imputato: ergastolo ed un anno di isolamento diurno. In silenzio la ascolta anche lui: Mamadou Kamara, il 18enne ivoriano ospite del Cara di Mineo, che i giudici hanno riconosciuto colpevole di aver ucciso il 30 agosto 2015 nella loro villa di Palagonia per rapina Vincenzo Solano, 68 anni, e di aver violentato ed ucciso sua moglie Mercedes Ibanez, di 70.

In aula ci sono anche le due figlie delle vittime, che alla lettura della sentenza vengono colte da malore e vengono soccorse da due ambulanze. I giudici hanno riconosciuto loro come risarcimento danni una provvisionale da 50mila euro ciascuno alle figlie della vittime, 5.000 euro ciascuno ai generi, e 10.000 euro ciascuno ai nipoti. La valutazione complessiva del risarcimento sarà decisa in sede di processo civile. Condannando l’ivoriano i giudici hanno accolto la richiesta del procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, che aveva chiesto anche 18 mesi di isolamento. Alla richieste dell’accusa si erano associati i legali delle parti civili.

L’ivoriano, che si proclama innocente, è accusato di avere ucciso i due coniugi. Rientrato in bicicletta nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo in cui era ospite, fu bloccato da militari dell’Esercito e da un Ispettore Capo in servizio nel Cara, insospettiti dai vestiti che indossava, quelli della vittima, troppo grandi per lui. Ad accusarlo ci sono anche le indagini e i filmati visionati dalla Squadra Mobile di Catania che lo riprendono mentre esce dal Cara e mentre si avvicina alla villa. Ma soprattutto lo accusa una sua polo blu trovata sporca di sangue nell’abitazione dei coniugi, dove furono trovati anche parte di un braccialetto che aveva nello zainetto con la refurtiva, ed i suoi pantaloni sporchi di sangue, i vestiti che indossò per tornare al Cara, che erano di Vincenzo Solano, taglia 56, enormi per lui, e le ciabatte della vittima.
Commentando la decisione dei giudici, l’avvocato Francesco Manduca, legale di parte civile, ha detto: «Questa sentenza risponde alle esigenze di giustizia dalla famiglia Solano, ma è soltanto un primo passo perché la nostra battaglia continuerà per accertare le responsabilità di chi nel Cara di Mineo ha permesso che l’ivoriano uscisse nonostante fosse vietato, consentendogli di uccidere due persone». «Se non fosse stato per l'attenzione di un caporale dell’Esercito - aggiunge il penalista - che fermò Kamara quando rientrava nel Cara di Mineo indossando abiti non suoi e sporchi di sangue, non ci sarebbe stato alcun processo».



Coniugi uccisi: confermato ergastolo a ex ospite Cara Mineo
(ANSA) - CATANIA, 09 APR - 2021

https://www.ansa.it/sicilia/notizie/202 ... 4a8a8.html

La Corte d'assise d'appello di Catania ha confermato la condanna all'ergastolo di Mamadou Kamara, il ventenne ivoriano ospite dell'ex Cara di Mineo perché riconosciuto colpevole di aver ucciso il 30 agosto del 2015 nella loro villa di Palagonia per rapina Vincenzo Solano, 68 anni, e di aver violentato ed ucciso sua moglie Mercedes Ibanez, di 70. La sentenza di primo grado era stata emessa l'8 febbraio del 2019.

L'imputato si è sempre dichiarato innocente. Rientrato in bicicletta nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo in cui era ospite, fu bloccato da militari dell'esercito e da un ispettore capo della polizia in servizio nel Cara, insospettiti dai vestiti che indossava, quelli della vittima, troppo grandi per lui. Tra gli atti del processo prodotti dall'accusa ci sono le indagini e i filmati visionati dalla Squadra Mobile di Catania che lo riprendono mentre esce dal Cara e mentre si avvicina alla villa. E anche una sua polo blu trovata sporca di sangue nell'abitazione dei coniugi, dove furono rinvenuti anche parte di un braccialetto che l'ivoriano aveva nello zainetto dove nascondeva la refurtiva, i suoi pantaloni sporchi di sangue e le ciabatte della vittima. (ANSA).
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » dom mag 16, 2021 8:45 am

Accolse migranti in casa: loro lo cacciano
Maggio 15, 2021
https://voxnews.info/2021/05/15/accolse ... ano-video/


Mai portarti sconosciuti in casa che potrebbero farti del male, depredarti, ucciderti, abusare della tua ospitalità e della tua buona fede, violare i tuoi diritti umani, civili e politici, appropriarsi della tua casa cacciandoti di casa, stuprare tua moglie e le tue figlie, considerato anche che sei privo di tutele giuridiche a causa di demenziali e criminali interpretazioni di ambigue leggi statali e di altrettanto criminali magistrati e giudici che si fanno loro complici.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » lun giu 07, 2021 5:04 pm

Anatomia di un pezzo di cronaca nera su un tragico fatto successo oggi in Trentino.
Una signora 64enne, volontaria nella canonica di Ranzo (Valle dei Laghi), all’alba di oggi è stata accoltellata.
Il giornale locale, il “Trentino”, riporta il fatto online. E come lo riporta?
6 giugno 2021

https://www.facebook.com/ema.bolo.10/po ... 6440419897

Leggiamo: “la signora è stata trovata lungo la strada per Vezzano, gravemente ferita dalla lama di un coltello fuori dalla sua automobile.”
Notare la perifrasi, la sottigliezza dello stile. La povera signora è stata ferita da un coltello (forse l’arma stava volando e mentre lei stava uscendo per caso dall’auto, le è arrivata addosso?). Questo per mantenersi sul vago, onde evitare di dire subito chi è l’aggressore, e nel caso non si sappia il nome, almeno la provenienza.
Ma poi l’articolista doveva pur spiegare che cosa stava facendo la povera signora in quell’automobile. Ebbene stava accompagnando a Trento “una delle ‘persone’ di cui la canonica si prese cura”.
Bene, poco a poco ci stiamo arrivando. L’articolo, pur breve, fornisce una notevole suspense.
Continua il giornalista: “il ‘giovane’ è quindi scappato e la signora, seppure ferita, ha provato a proseguire, forse nel tentativo di raggiungere il pronto soccorso. Ma dopo pochi metri è uscita dall'auto e si è accasciata a terra. E lì l'hanno soccorsa.”
Qui spunta fuori l’immancabile “giovane”, un classico di questo tipo di notizie. Termine che tutto sommato fa sempre tenerezza: se una coltellata te la dà un criminale, un assassino, un delinquente, è un po’ forte, via, mentre vuoi mettere il solito povero giovane disadattato vittima della società, ecc...
Seguono altri dettagli: “i carabinieri, arrivati alla canonica, hanno trovato la giacca e le valigie dell'‘uomo’ fuori dalla porta e l'edificio sbarrato. Hanno forzato le porte e sono entrati, ma del ‘presunto aggressore’ non c'era traccia".
Qui il giovane nel giro di pochi secondi è diventato un “uomo” (beh, vista l’impresa, c‘era da aspettarsela la maturazione). Ovviamente che sia lui l’aggressore è solo una “supposta”.
E’ solo grazie a un altro articolo apparso su un quotidiano on line indipendente “La voce del Trentino”, che apprendiamo particolari interessanti, che già però si potevano supporre.
Innanzitutto che si tratta di “un giovane africano ospitato nella canonica del paese, di cui si prendeva cura la stessa donna”.
Inoltre “l’africano era conosciuto per dei problemi legati alla tossicodipendenza. I Carabinieri hanno diffuso la fotografia per mettere in allerta la comunità. L’uomo infatti è ancora in possesso del coltello e potrebbe aggredire anche altre persone”.
Ebbene questi aspetti sono taciuti dai quotidiani “benpensanti”, non solo, la foto segnaletica non l’hanno neanche pubblicata (questa sopra è appunto presa da “La voce del trentino”): della sicurezza dei cittadini italiani non se ne curano proprio, dovessero passare per razzisti.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mer giu 23, 2021 6:44 am

Anzio, sfratto per morosità all’affittuario Egiziano: consigliera del Pd Giannino finisce nella polemica
22 giugno 2021

https://ilgranchio.it/2021/06/22/anzio- ... -polemica/

Finisce nel tritacarne delle polemiche la capogruppo del Partito democratico di Anzio Lina Giannino dopo aver postato sulla propria pagina Facebook lo sfogo contro l’affittuario egiziano moroso che prima di andarsene le ha devastato la casa che gli aveva affittato. La storia comincia con la pubblicazione di un post molto duro: “Avete distrutto la mia casa e i miei mobili. Attenzione voglio avvertire tutti i cittadini di Anzio di non affittare casa ad un egiziano calvo che gira in bicicletta. Dice di essere pescatore e vive con una donna ucraina. Pagano tre-sei mesi di affitto e poi non pagano più nulla. Casa distrutta, acqua non pagata, bagni rotti, mobili distrutti, mura senza intonaco. Conosce bene le leggi italiane meglio di noi. Sa che non gli fanno nulla. Vi prego fate girare questo avviso. Salvatevi. Se qualcuno gli ha dato casa stia attento”. E’ lo sfogo di una cittadina, ma che anche di un personaggio pubblico in quanto capogruppo del Partito democratico ad Anzio; tanto e bastato perché Lina Giannino, finita nel vortice della polemica politica, decidesse di rimuovere il post. Ma non è servito.
Le sono infatti arrivate una valanga di critiche, tra le quali quella dell’europarlamentare delle Lega Antonio Rinaldi. “Potrebbe sembrare un normale sfogo di una persona a cui è stata distrutta la casa da un egiziano suo affittuario – scrive l’europarlamentare – ma se poi si scopre che la signora è consigliera comunale del Pd di Anzio, allora si capisce che quando si toccano interessi personali non c’è linea politica che tenga! Chissà se si è lamentata con Letta della politica migratoria del Pd!”. Critiche anche dall’ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace sul Giornale dell’Umbria. “Povera compagna Lina Giannino, capogruppo del Pd ad Anzio, in provincia di Roma – ironizza Storace – l’egiziano a cui aveva affittato la casa gliel’ha distrutta, lei se ne è lamentata pubblicamente ma poi i capi del Pd le hanno imposto di fare marcia indietro. Però l’ha pizzicata il deputato europeo della Lega, Antonio Rinaldi, e la storiella tanto ipocrita è venuta alla luce lo stesso”.
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