Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mar feb 20, 2018 9:08 pm

"Da noi meno migranti, ma più cattivi"
Nino Materi - Mar, 20/02/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 96237.html

Da qualche mese, a Lampedusa, il clima è cambiato: meno vento buonismo, più folate di pragmatismo.

Merito del neo sindaco «pescatore» e «comunista», Salvatore Martello, 62 anni, che - con un cognome così - è obbligato a picchiare duro. Eppure, al di là dei «colpi» retorici, l'emergenza-migranti sull'isola resta. Ma a Lampedusa ci si è liberati almeno di quella stucchevole aurea di politicamente corretto che aveva nel predecessore di Martello - il «Premio Nobel per la pace», Giusi Nicolini - la sua icona renziana. L'ex premier se la portò perfino alla Casa Bianca, presentandola a Obama come la campionessa dell'accoglienza. Per la Nicolini decine di copertine e servizi in tv. Una star «salva profughi» nella Hollywood triste dei barconi. Per lei, nei salotti radical chic, solo ovazioni; peccato che, quando si è ripresentata alle elezioni, i lampedusani l'abbiano clamorosamente trombata. Preferendole un Martello, che la tessera del pd l'ha stracciata anni fa.

Sindaco, pentito di aver chiesto come primo atto del suo nuovo mandato la chiusura dell'hotspot?

«No. Era solo una provocazione».

Per ottenere cosa?

«Il rispetto delle leggi. Della dignità dei miei cittadini. E di quella anche dei migranti».

Ci spieghi meglio.

«Non sono mai stato contrario all'accoglienza. Ma a patto che sia gestita con intelligenza».

Cosa intende per «intelligenza»?

«Se l'hot spot è stato concepito per accogliere un certo numero di ospiti, non se ne possono ammettere il triplo. Se poi si decide che debbano stare chiusi all'interno dei cancelli, non gli si può consentire di girare liberamente in paese, infastidendo i cittadini».

È accaduto?

«È successo in passato, speriamo non si ripeta in futuro».


Com'è ora la situazione?

«Abbiamo solo 100 migranti».

Nazionalità?

«Tutti tunisini. Purtroppo».

Perché «purtroppo»?

«A differenza degli africani subshariani che sono tendenzialmente molto tranquilli, i tunisini sono invece molto agitati».

«Agitati»?

«Insomma, commettono reati di vario tipo».


Ne ha parlato col ministro dell'Interno, Marco Minniti?

«Sì, e sono stato ascoltato. A differenza di Angelino Alfano che non ti ascoltava nemmeno, è già un bel passo avanti...».


Lei si dichiara orgogliosamente comunista.

«Sono le mie radici. E le radici non si rinnegano mai».


È orgoglioso anche di essere un pescatore.

«I pescatori sono persone leali e altruiste».

Anche lei lo è?

«Giudicheranno i lampedusani. Se non sarò in grado di dimostrarlo, è giusto che mi rimandino a casa».
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » gio feb 22, 2018 10:33 am

Il paesino senza immigrati dove non esiste criminalità
Daniela Uva - Mer, 21/02/2018

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 96664.html

Un furto in 5 anni e case con le porte aperte. "Stranieri qui? Solo se perbene"

Un solo furto subito in cinque anni è già un record difficile da replicare. Ma a Ligosullo, piccolo borgo sulle montagne del Friuli, questo non basta.

E così il paese è diventato l'unico in tutta la Regione a non ospitare neanche un immigrato. I suoi cittadini - 107 abitanti, che diventano molti di più durante l'estate - sono tutti rigorosamente italiani. Un caso praticamente unico anche a livello nazionale. Il risultato è che qui la gente vive ancora con la porta aperta, non ha paura della malavita e non ha mai neanche pensato di istituire ronde o controlli di vicinato. Neanche dopo il primo febbraio, quando il paese si è fuso con la vicina Treppo, che qualche extracomunitario lo conta.

Ma da queste parti nessuno ha paura dell'invasione, perché ogni posto libero in paese è stato occupato da persone del luogo. «Da noi semplicemente non c'è spazio per gli stranieri. Tutti gli edifici pubblici dismessi, dall'ex asilo all'ex scuola elementare, sono stati affittati o dati in concessione alla parrocchia o ai cittadini». A parlare è Giorgio Morocutti, che di Ligosullo è stato sindaco fino allo scorso 31 gennaio. Dopo la fusione con Treppo ne è diventato vice commissario, in attesa delle nuove elezioni previste a fine aprile. «Grazie a questa politica il nostro paese è rimasto un piccolo paradiso, un'isola felice nella quale nessuno si preoccupa della propria incolumità». Tutto questo grazie alla precisa scelta dell'amministratore di centrodestra, ma anche grazie alla ferma volontà dei suoi concittadini. «Qui nessuno ha voluto affittare le proprie case alle cooperative che si occupano degli immigrati, come invece avviene in altre realtà italiane - prosegue -. Le abitazioni private vengono date soltanto a persone del posto o ai turisti che arrivano in estate. I cittadini di Ligosullo amano e rispettano troppo il loro territorio».

E infatti sono stati proprio loro a chiedere a gran voce al sindaco di chiudere le porte agli stranieri. «Molte volte in questi anni i miei concittadini mi hanno pregato di non far arrivare nessuno. Vedono quello che sta succedendo in Italia e hanno paura che capiti anche qui - va avanti -. Fra loro c'è un mio amico, che ha una figlia di 18 anni. Un giorno mi ha chiesto di bloccare qualunque arrivo, perché è terrorizzato da quello che potrebbe accaderle».

E così mentre altri borghi, anche piccolissimi, nel nostro Paese fanno entrare nel proprio territorio un numero di immigrati sproporzionato rispetto alla popolazione, qui la vita continua a scorrere tranquilla. «A Ligosullo nessuno chiude la porta a chiave - conferma Morocutti -, neanche le persone anziane. Io stesso molto spesso la sera dimentico di serrare il garage». Eppure non succede nulla. «In cinque anni abbiamo subito un solo caso di furto. Non abbiamo sistemi di videosorveglianza e non organizziamo ronde. Non ne abbiamo mai sentito la necessità - afferma -. Perché qui la criminalità non esiste. Ci aiuta anche il clima di montagna. Se gli immigrati volessero venire in paese per accamparsi dove capita troverebbero solo freddo e neve».

Insomma, a Ligosullo il problema è stato risolto chiudendo qualunque varco. Anche se qui nessuno parla di razzismo. «Saremmo anche disposti ad accogliere un paio di famiglie straniere - conclude l'amministratore -. Purché si tratti di famiglie e non di giovani sbandati senza un progetto. Non siamo razzisti, semplicemente non accettiamo che qualcuno si comporti male a casa nostra. Non abbiamo intenzione di soccombere a causa del male fatto da altri».
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » ven mar 02, 2018 3:28 pm

Violento razzismo antibianchi in Svizzera
Boris Le Lay
12 ottobre 2017

https://www.facebook.com/40350558649775 ... n9ml4tEqU0

È naturale... in Africa, tra di loro, tutto si ottiene nel rapporto di forza con la violenza. .. Chi ha i muscoli si fa rispettare e ottiene quello che vuole. Il debole o il gentile è umiliato.
Riproducono esattamente quello che ho visto in Africa o ho fatto missioni per due decenni. In Svizzera questo è solo l'inizio rispetto alle periferie francesi o ci sono ghetti etnico-religiosi per nazionalità e dove queste bande violente sono ben installate e fanno la legge. Anche la polizia non può più entrare...
Le politiche svizzere soprattutto di sinistra che consentono l'accoglienza di queste popolazioni non vogliono guardare la realtà francese che è diventata incontrollabile. Il problema è anche il numero... dai che sono concentrati in un quartiere, si sentono forti e fanno la legge soprattutto che sanno tutte le nostre debolezze e le nostre viltà e l'impunità o la "dolcezza" delle pene della nostra giustizia e le nostre leggi inadeguate a queste popolazioni.
Ciò che è incredibile è quello di importare a casa i problemi etnico-socio-religio-culturali di sicurezza e civilisationnels che non sappiamo risolvere e dopo constatare i danni.
Il popolo passivo davanti a questa invasione colonizzazione, codardo di essere trattato di razzista si fa avere. ..
Offriamo ai nostri figli un inferno...
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » dom mar 04, 2018 8:01 am

Fermo, informativa choc su Emmanuel: "Membro della mafia nigeriana"
Giuseppe De Lorenzo - Dom, 27/11/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 36366.html

Un'informativa della polizia indica Emmanuel Chidi Nnamdi come membro della Black Axe di Fermo. Mafiosi presenti al suo funerale?

Erano passati appena dieci giorni dal funerale di Emmanuel Chidi Nnamdi, il nigeriano morto a Fermo dopo la lite con un ultrà locale, quando il vicequestore Marcello Gasparini riceve da una fonte "confidenziale, ritenuta attendibile" la soffiata secondo cui al funerale di Emmanuel (insieme alla Boschi e alla Boldrini) ha partecipato pure la mafia nigeriana.

E che il nigeriano morto ne sarebbe stato un membro attivo.

L'informativa è datata 20 luglio 2016 ma arriva alla procura di Fermo solo il 17 agosto. All'interno, come riporta oggi il Fatto Quotidiano, il vicequestore di polizia della Commissione territoriale per lo status di rifugiato scrive di aver saputo "da fonte confidenziale ritenuta attendibile che al funerale di Emmanuel sono intervenuti membri della setta Black Axe riconoscibili perché tutti indossanti abiti del colore rosso e nero al fine, verosimile, di rendergli manifestatamente onore e che la loro presenza rivelerebbe che il deceduto faceva parte della stessa confraternita".

La mafia nigeriana, salita agli onori della cronaca solo un mese fa dopo una maxi-retata delle forze dell'ordine che a Palermo ha portato all'arresto di 17 membri della "cupola" che ne dirigeva i traffici, è considerata "molto vendicativa". Il loro rito di iniziazione prevede che il candidato a farne parte beva del sangue umano e sono soliti ricorrere a tortura e vendette. In Italia gestiscono il traffico di esseri umani, l'immigrazione clandestina e un giro di denaro miliardario. Di questa setta, insomma, avrebbe fatto parte anche il nigeriano morto a Fermo.

Rimane da capire per quale motivo, una volta arrivata sul tavolo della Procura la notizia, nessuno abbia disposto un approfondimento della questione. Al momento l'informativa sulla partecipazione di Emmanuel è rimasta lettera morta. Senza ulteriori conferme né smentite. Solo ieri, come riporta il Fatto, è stato aperto un fascicolo per associazione a delinquere per capire chi fossero quelle persone sedute poche panche dietro il ministro Maria Elena Boschi e il presidente Laura Boldrini.

Scende così una nuova ombra sul caso divenuto di rilevanza nazionale dopo la corsa di ministri e presidente della Camera a gridare il loro sdegno contro "l'omicidio razzista". Amedeo Mancini, accusato di omicidio preterintenzionale, è ora agli arresti domiciliari e i suoi amici hanno aperto un conto per aiutarlo a sostenere le spese legali. In questi giorni è stato notificato il decreto che dispone il giudizio immediato per l'ultrà della Fermana. L'udienza è fissata per il 25 gennaio davanti alla Corte di Assise di Macerata. Intanto i difensori, entro il 2 dicembre, hanno tempo per optare per un rito alternativo. "Siamo sorpresi da quanto emerso dal fascicolo depositato dal Pubblico Ministero - dichiara a ilGiornale.it l'avvocato Francesco De Minicis - aspettiamo ora di vedere in quale senso andranno gli approfondimenti disposti".



Ma era veramente un cristiano, questo moro nigeriano?

Stando alla cronaca (ancora non provata), se per la parola "scimmia", detta come insulto, questo "moro nigeriano cristiano presunto profugo" ha reagito (assieme a sua moglie) con accesa violenza fatta di percosse, schiaffi, morsi e sprangate, contro il bianco italiano che l'avrebbe profferita (rischiando magari di provocarne la morte) si può definire come un "buon cristiano"?
La sua reazione non è stata di legittima difesa, perché la parola scimmia non ha messo a rischio la sua vita e il suo non è nemmeno stato un comportamento da buon cristiano, come predica immancabilmente il Papa romano ai cristiani perseguitati e uccisi dall'Islam, ovunque nel mondo, invitandoli caldamente a testimoniare il Cristo con la nonviolenza, il perdono e se il caso con il martirio.
Perché per questo Papa romano i mussulmani possono uccidere chiunque "offenda" Allah e Maometto, anche solo negando la divinità di Allah o asserendo quanto sta scritto da sempre nella Sira che Maometto è stato il primo terrorista assassino islamico?

Perché per questo Papa imperiale, i mussulmani e i mori si possono permettere di praticare il razzismo, di insultare, perseguitare, uccidere e sterminare i cristiani e i bianchi europei e occidentali?
A loro è permesso di dare un pugno, ai cristiani e ai bianchi no.


https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 8665254580
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » lun mar 12, 2018 10:56 am

Africano occupa la casa di una 90 enne a Trento. Arrestato dai Carabinieri.
10 marzo 2018

http://www.lavocedeltrentino.it/2018/03 ... arabinieri

Nella mattinata di oggi 10 marzo 2018 è pervenuta alla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei carabinieri una segnalazione che indicava l’occupazione di un’abitazione di un’anziana signora presso la zona di Madonna Bianca.

L’immediato intervento del Nucleo Operativo e Radiomobile ha permesso di appurare che all’interno dell’abitazione era presente una persona penetrata nella notte contro la volontà della proprietaria all’interno della casa.

Persona che, alla vista dei militari, oltre a non voler inizialmente aprire la porta, si è rifiutata di abbandonare l’abitazione e successivamente ha opposto una forte resistenza prendendo a calci e pugni i militari nel compimento delle opportune operazioni di sgombero
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La vicenda che ha visto coinvolta l’anziana 90 enne trentina era iniziata la sera prima quando un 27 enne centrafricano, richiedente asilo si era, mediante un raggiro , introdotto all’interno dell’abitazione della vittima che, resasi conto della volontà dell’uomo di non abbandonare più l’abitazione, era riuscita ad allertare i vicini.

Quest’ultimi, prontamente intervenuti, erano riusciti a far allontanare il giovane, che però era riuscito di nascosto ad appropriarsi delle chiavi di casa.

In possesso delle chiavi di casa, durante la notte, approfittando dell’assenza della proprietaria, il ragazzo africano si è reintrodotto fino a quando è stato necessario l’intervento dei Carabinieri di Trento per riportare la situazione all’ordine e condurre il giovane presso la Caserma di via Barbacovi.

Al termine degli adempimenti di legge l’uomo è stata arrestato e posto a disposizione dell’A.G. di Trento. Dai documenti risulta sbarcato a Reggio Calabria nel 2013.

In cinque anni ha combinato parecchi guai in giro per l’Italia, collezionando denunce di vario tipo. Era stato arrestato anche una decina di giorni fa a Trento, per motivi di droga.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » lun mar 12, 2018 10:10 pm

Ilaria, stuprata e uccisa da un senegalese espulso 3 volte
https://www.youtube.com/watch?time_cont ... xdOG1o2-6c


Proteste come quella dei senegalesi a Firenze, in Senegal sarebbero durate 4 secondi. Qua invece siamo in Italia e tutto è permesso, anche che un poliziotto debba stare attento a come si difende perchè altrimenti va in galera lui e non quelli che spaccano tutto. Non possiamo accettare che quanto accaduto a Firenze diventi normalità: chi devasta le nostre città va rimandato a casa. Questo non è razzismo ma rigore.

https://www.facebook.com/zaiaufficiale/ ... 6436129606
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » sab mar 17, 2018 6:29 pm

Ex calciatore dell’Hellas Verona espulso dall’Italia, è sospettato di terrorismo
paola scola
2018/03/16

http://www.lastampa.it/2018/03/16/itali ... agina.html

Aveva manifestato in più occasioni un forte interesse verso le armi da fuoco e la fabbricazione di bombe. Così la Polizia di Stato ha eseguito un provvedimento di espulsione nei confronti di Mame Fily Sall, senegalese di 21 anni e ritenuto socialmente pericoloso. Il giovane è stato imbarcato ieri pomeriggio da Malpensa con un volo diretto in Senegal.

Sall, un passato da promessa nel settore giovanile dell’Hellas Verona (dove era considerato tra i talenti migliori) avrebbe incominciato a radicalizzarsi una volta concluso il rapporto con la società scaligera. Con i gialloblu aveva infatti giocato dal 2013 al 2016, partecipando persino alla finale del torneo di Viareggio. Successivamente si era ritagliato un breve spazio con i dilettanti del Vado in Serie D, dove aveva raccolto soltanto sette presenze prima di appendere gli scarpini al chiodo.

Rimasto disoccupato e con il permesso di lavoro scaduto il senegalese si era reso protagonista negli scorsi mesi di un episodio increscioso. Armato di un coltello lungo trenta centimetri era infatti entrato in una gelateria, ricevendo in quell’occasione una denuncia per porto abusivo d’arma. Giunto nel nostro Paese nel 2009 passando per Ventimiglia, si era stabilito a Schio nel vicentino dove vivevano alcuni parenti. Con il decreto di espulsione eseguito Sall non potrà più rientrare in Italia per almeno cinque anni.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » sab mar 17, 2018 6:29 pm

Torrebelvicino. Senegalese espulso, odiava l'Italia. I particolari dell'arresto del terrorista
17/03/2018
Paola Viero

http://www.altovicentinonline.it/cronac ... terrorista

Gli interessavano le armi da fuoco, le cercava insistentemente, come le sostanze chimiche che cercava online. Dopo l’espulsione del senegalese di 21 anni, nella piccola frazione di Pievebelvicino, forte la sensazione dello scampato pericolo.

Definito come un “tipo strano” dai vicini di casa, Sall Mame Fly era tenuto d’occhio da settimane dalla Digos di Vicenza.
Quegli stessi poliziotti che giovedì mattina, poco prima delle 6.30, sono andati a prelevarlo nell’appartamento degli zii, grazie ai quali aveva ottenuto il permesso di soggiorno. Poi il viaggio verso Malpensa e l’imbarco per il paese d’origine.

Da 8 anni nell’alto vicentino
Un’espulsione dal suolo italiano per l’ex calciatore, in cui viveva da otto anni, nell’alto vicentino. L’ultimo anno e mezzo con un odio per il mondo occidentale, innescato sembrerebbe dall’allontanamento dai campi da calcio. Da immigrato regolare a sospetto terrorista: a fare da spartiacque quelle scarpette da calcio appese al chiodo, che gli avevano garantito 22 mila euro d’ingaggio l’anno.
Senza lavoro e senza gli quei zii, che nel tempo si erano trasferiti altrove, sul capo del 21enne pendeva una probabile revoca del permesso di soggiorno. L’unica sua ‘occupazione’, svolta con intensità, trovare armi e veleni.
Per procurarsi una pistola si era rivolto anche ad un residente della via in cui abita. Dopo il ‘no’ categorico al senegalese, sembrerebbe che l’uomo abbia segnalato la richiesta alla Polizia.
In mancanza di un’arma da fuoco, era riuscito comunque a seminare il panico nel febbraio scorso a Schio, presentandosi in una gelateria con un coltello da macellaio con una lama da 34 centimetri.

Cercava il ‘mercurio rosso’
Ma sei ai vicini di casa poteva risultare una persona dalla quale girare al largo, per la Digos di Vicenza Sall Mame Fly era potenzialmente pericoloso e già da tempo lo controllavano. Per settimane intere non lo hanno mai perso di vista, seguendo i suoi movimenti. Stando a quanto emerso dalle attività degli investigatori, il senegalese avrebbe tentato in maniera spasmodica di acquistare sostanze chimiche, tra le quali il ‘mercurio rosso’. Sostanza che, tra leggende o meno, viene ricollegata spesso all’Isis e che portò alla convocazione in Questura del 21enne senegalese.

In ultima la decisione del questore di Vicenza che ha disposto il provvedimento di espulsione, valido per i prossimi 5 anni: Sall Mame Fly è stato imbarcato giovedì, poco dopo le 17, su un volo che puntava dritto in Senegal.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » lun mar 19, 2018 1:29 pm

Ungheria, tira sassi alla polizia: condannato per terrorismo
18 Marzo 2018

http://www.ilpopulista.it/news/18-Marzo ... rismo.html

Aizzava i clandestini in rivolta
Ahmed Hamad per la sinistra internazionale è una povera vittima condannata ingiustamente

Entra illegalmente nel Paese, aizza la folla di clandestini a sfondare il cancello che delimita la frontiera e lancia sassi alla polizia. L’Ungheria lo condanna a 7 anni per “atti di terrorismo”. Il signore in questione è Ahmed Hamad, siriano-cipriota che nel settembre 2015 guidò la rivolta degli immigrati che pretendevano di varcare il confine ungherese illegalmente. La polizia per cercare di contenere l’assalto degli irregolari utilizzò acqua e gas lacrimogeni, mentre l’islamico condannato per terrorismo incitava alla ribellione attraverso l’altoparlante.

Per la sinistra internazionale si tratta di una povera vittima condannata ingiustamente. Amnesty International dichiara che "il verdetto di oggi riflette la pericolosa sintesi delle radicali leggi anti-terrorismo ungheresi e la spietata repressione di Budapest nei confronti di rifugiati e migranti. La condanna di Ahmed dovrebbe essere annullata in appello e lui rilasciato senza indugio". Persino l’irreprensibile Obama, il presidente Usa che bombardò la Libia uccidendo donne e bambini innocenti, nel 2015 espresse “preoccupazione per l’arresto di Hamed”, e così fece anche il Parlamento europeo.


Alberto Pento
Condanna esemplare più che giusta. Questo profugo clandestino è un criminale senza rispetto per la terra e la casa degli altri. È un delinquente violatore dei diritti umani degli ungheresi e degli europei, aggravato dal nazismo maomettano. Finita di scontare la pena deve essere espulso o se non momentaneamente espellibile andrebbe tenuto in un campo di concentrameto di sicurezza a pane e acqua.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mar mar 20, 2018 7:16 am

Le immagini della profanazione della necropoli di Saint-DENIS DA IMMIGRATI CLANDESTINI MUSULMANI

https://www.facebook.com/40350558649775 ... 3619982284
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