Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mer mar 20, 2019 2:33 pm

Incendia bus con scolaresca nel Milanese, fermato: “Voglio vendicare i morti in mare”
20/03/2019
monica serra

https://www.lastampa.it/2019/03/20/mila ... GgqL2EH7eE

Un uomo ha dato fuoco questa mattina a un autobus di linea pieno di studenti. È successo sulla Sp 44 Paullese, nel Milanese, all’altezza dello svincolo per Peschiera Borromeo. Ousseynou Sy, nato in Senegal il 2 giugno del 1972, intorno alle 11,50 ha bloccato il mezzo ed è salito a bordo. Dopo aver fatto scendere i ragazzini a bordo, erano decine, ha cominciato a spargere benzina urlando che voleva farla finita «per vendicare i morti in mare». Poi ha appiccato il fuoco. È stato fermato dai carabinieri di San Donato Milanese.

Nessuno è rimasto ferito. Immediato l’intervento del 118 con un elicottero, 14 ambulanze e automediche.

Ecco il video
https://www.facebook.com/rivogliobologn ... 5747996785




Alberto Pento
Stando alle cronache giornalistiche si dovrebbe trattare di un senegalese con la doppia cittadinanza tra cui quella italiana.
Cosa c'entriamo noi con i clandestini che annegano mentre stanno compiendo il crimine della traversata clandestina.
La responsabilità dell'insano gesto terroristico è di dementi come Saviano, Strada, Toscani, Santoro, Lucano, Boldrini, Casarini, Bonino, Orlando, Ciotti, Lerner e altri che attribuiscono arbitrariamente e calunniosamente a noi e al ministro Salvini la responsabilità per non accettare il presunto obbligo/dovere di farci loro schiavi andando a prenderli, accogliendoli, ospitandoli, mantenendoli, servendoli, lavorando per loro, facendoci stuprare, derubare, rapinare, maltrattare, uccidere, maomettizzare.
A costui andrebbe revocata d'ufficio la cittadinanza italiana.
Saviano, Strada, Toscani, Santoro, Lucano, Boldrini, Casarini, Bonino, Orlando, Ciotti, Lerner e altri che andrebbero tutti perseguiti per calunnia e istigazione al crimine del terrorismo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » gio mar 21, 2019 9:11 pm

La testimonianza di un'alunna: "L'autista ripeteva: 'Le persone in Africa muoiono per colpa di Di Maio e Salvini'"
2019/03/20

https://www.huffingtonpost.it/2019/03/2 ... epFfHiXte4

"Ci ha ammanettati e ci minacciava. Diceva che se ci muovevamo, versava la benzina e accendeva il fuoco. Continuava a dire che le persone in Africa muoiono e la colpa è di Di Maio e di Salvini. Poi i carabinieri ci hanno salvati". Questo è il racconto di una ragazzina che era sul bus sequestrato da Ousseynou Sy a Crema e poi dato alle fiamme a San Donato.

"Ci ha preso i telefoni ma un compagno è riuscito a tenerlo. Ha avvertito il padre, che ha avvisato i carabinieri. Eravamo ammanettati con le fascette da elettricista. Ci diceva che non succederà niente e ogni volta minacciava di versare la benzina", ha detto uscendo dalla palestra dell'Istituto Margherita Hack una delle ragazzine sequestrate.

La zia di un'altra delle alunne che erano sul bus, Elisabetta, ha raccontato che la nipote le ha riferito "che il sequestratore ha detto agli insegnanti di legare i bambini, ha sequestrato tutti i telefoni". "Ha detto anche che voleva andare a Linate", ha confermato la donna. "Ora i bambini - ha concluso - sono più tranquilli di noi".



Dal prestito in banca ai politici: chi c'è (davvero) dietro la Jonio
Andrea Indini - Mer, 20/03/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 4ohjxMHQCQ

Il progetto nasce l'estate scorsa per aggirare la chiusura dei porti. Ma l'agguato viene messo in atto solo ora. Ecco chi c'è dietro Casarini e compagni

"Era tutto organizzato". Nella Lega la linea sulla nave Jonio è univoca: Luca Casarini, il disobbediente del G8 che si è messo a capo della Mare Jonio, ha messo in piedi una operazione politica proprio in concomitanza con il voto in Senato sul caso della Diciotti.

Una tesi prefigurata anche da alcuni report inviati all'intelligence e condivisa dai Cinque Stelle che però si sono mossi per evitare che si replicasse la vicenda della nave della Guardia Costiera bloccata per giorni di fronte al porto etneo, con 177 immigrati a bordo. Dietro questo agguato politico, oltre a Casarini e a Beppe Caccia, c'è il progetto "Mediterranea Saving Humans". Una organizzazione non governativa finanziata da Banca Etica che nasconde al proprio interno i soliti ultrà dell'accoglienza che in questi mesi infiammano le piazze facendo la guerra a Matteo Salvini.

"Non sappiamo quando - assicura Casarini - ma torneremo in mare insieme a tutti quelli che si riconoscono in un principio di una semplicità straordinaria: prima si salvano le vite umane, poi si discute del resto". Il punto politico di quanto successo nelle ultime quarant'otto ore resta il tentativo (fallito) dei centri sociali di creare un nuovo scontro alla vigilia del voto al Senato sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini sul caso della nave Diciotti. Un vero e proprio agguato che, secondo i dati in possesso del Viminale, sarebbe stato organizzato da tempo per scavalcare il divieto di attracco nei porti italiani emesso l'estate scorsa dal Viminale per fermare le imbarcazioni delle ong che battevano bandiere straniere. Da qui l'idea di Cesarini e Caccia di mettere in mare una nave battente bandiera italiana.

Torniamo dunque all'estate scorsa. Casarini raduna attorno a sé alcuni esponenti dei centri sociali del Veneto che hanno già iniziato a scendere in piazza contro Salvini. "Non personalizziamo... - dice oggi al Corriere della Sera - io qui faccio la mia parte con umiltà, come uno dei tanti". In realtà, come ricostruisce Repubblica, è lui il capo missione che spinge a costituire una società armatrice per far partire l'agguato al governo. Nasce così la Idra Srl, attorno alla quale si stringono i più intranigenti fan dell'accoglienza, come l'Arci, le ong Ya Basta Bologna, Sea Watch e Open Arms, il centro sociale Esc di Roma e l'associazione "Baobab Experience". Grazie ai contatti politici con le Giunte di Palermo, Napoli e Milano e con i parlamentari di Sinistra italiana, riescono anche ad ottenere un cospicuo prestito da Banca Etica. Nelle tasce di Casarini e compagni arrivano, quindi, 460mila euro che servono per comprare e ristrutturare un vecchio rimorchiatore. Ovviamente gli antagonisti dei centri sociali non hanno il know how per trasformare la Mare Jonio in una imbarcazione "Search and rescue". Per questo arrivano alcuni volontari di Sea Watch e Open Arms.

Quello di lunedì scorso è stato il primo intervento in mare. E i sospetti sulle modalità di intervento sono a dir poco sospette. Tanto che in Forza Italia c'è chi li ha accusati di "pirateria". La stessa Guardia Costiera libica ha fatto sapere che si trovava "a cinque miglia dal gommone in panne", quando l'imbarcazione della Mediterranea è entrata in azione, e che "era in grado di recuperare in sicurezza tutte le persone a bordo". "L'intervento della nave della Mediterranea non era necessario ed è stato pretestuoso", ha spiegato all'Agi il portavoce Ayoub Qassem accusando i "soccorritori" italiani di aver ostacolato le operazioni di salvataggio per "interessi certamente non umanitari". Ieri sera i pm di Agrigento hanno aperto un fascicolo. L'accusa è di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Ma non hanno iscritto ancora alcun nome. "Svegliatevi togati - commenta il senatore Maurizio Gasparri - invece di mandare documenti con consigli sbagliati al Parlamento, fate il vostro dovere. Contribuite a difendere la sicurezza e la legalità in Italia".



Questi della CEI sono dementi, e continuano a confondere i clandestini con i migranti ingannando la povera gente che crede a questa casta idolatra senza vergogna.

La Cei va all'attacco: "Per un cattolico è immorale vedere nei migranti un nemico"
Sergio Rame - Mer, 20/03/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 65711.html

Cei sul piede di guerra. Bassetti torna a bastonare il governo: "Alimenta clima di paura". Ma si schiera a favore del convegno sulla famiglia

La Cei torna a pungolare il governo sul tema dell'immigrazione.

"Negli ultimi tempi si è diffuso un clima di paura, a volte alimentato in modo irresponsabile, che ha contaminato lo spirito pubblico fino a far emergere rigurgiti xenofobi". A picchiar duro è, ancora una volta, il presidente dei vescovi, Gualtiero Bassetti, che, in una intervista alla Stampa rilasciata proprio nel giorno del voto in Senato sul caso della nave Diciotti, accusa apertamente chi non accoglie gli immigrati che partono per raggiungere le coste del Vecchio Continente.

Bassetti usa parole durissime per parlare del tema migranti. E non manca di lanciare nuovamente un preciso monito ai fedeli: "Per un cattolico è immorale vedere nel migrante un nemico da combattere o da odiare". L'intervista viene pubblicata in ore piuttosto complicate per il governo. Solo ieri si è trovato a tover risolvere l'agguato dei centri sociali, che dopo aver recuperato 50 clandestini al largo della Libia li hanno portati (a forza) fino al porto di Lampedusa. Oggi, poi, ci sarà pure il voto sull'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso della Diciotti, la nave della Guardia Costiera bloccata per dieci giorni in porto lo scorso agosto. Senza mai fare nomi e cognimi, il presidente della Cei critica duramente l'esecutivo gialloverde soffermandosi, in modo particolare, sulle ricette sovraniste per contrastare l'immigrazione clandestina. "Bisogna stare molto attenti nel promettere al popolo facili ricette - tuona - il rischio grosso è che queste ricette si traducano in soluzioni illusorie e quindi possano generare ancor più frustrazione e rabbia sociale". Poi incalza: "Il popolo non si accarezza con gli slogan e le promesse mirabolanti ma lo si aiuta a crescere fornendo risposte concrete e parole di verità".

Negli ultimi giorni sta montando la polemica sul convegno sulla famiglia che si terrà a Verona a fine mese. La sinistra e i grillini hanno già fatto partire il solito carosello di accuse e insulti ai vari realatori. E, all'indomani del placet del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, anche Bassetti sembra sbilanciarsi a favore dell'appuntamento a cui, tra gli altri, parteciperà anche Salvini. Con la Stampa si limita a fare solo una battuta sulle polemiche scoppiate in questi giorni. Ma ci tiene comunque a sottolineare che "la famiglia sta particolarmente a cuore della Chiesa". "Proprio per questo - conclude - ci dispiace che finisca in polemiche strumentali".



Bus dirottato a Milano, i bambini al telefono: aiuto papà, l'autista dice che farà una strage
20 marzo 2019

https://www.ilmessaggero.it/italia/bus_ ... 6eMNEfVANY

«Aiuto papà, l'autista ci minaccia. Ha detto che non ci porta a scuola, che va a Linate e fa una strage». Sono le prime concitate telefonate arrivate ai genitori dai bimbi che erano a bordo del bus dirottato sulla strada provinciale 415 all'altezza di San Donato Milanese (Milano). Grazie al loro coraggio è stata evitate una strage.

È durato poco meno di 40 minuti il viaggio del terrore dei 51 studenti della scuola media Vailati di Crema sequestrati da Ousseynou Sy, il 47enne senegalese (ma cittadino italiano) fermato dai carabinieri dopo un inseguimento e uno speronamento. L'uomo, che ha precedenti per guida in stato di ebbrezza e molestie sessuali su un minore risalenti al 2007 e al 2011, era il regolare conducente del mezzo di Autoguidovie partito da Crema e che avrebbe dovuto accompagnare gli studenti dalla palestra a scuola per un normale spostamento.


A un certo punto ha iniziato a urlare frasi sconnesse, ha dirottato il mezzo minacciando i ragazzini e ha iniziato a versare benzina all'interno. A lanciare l'allarme è stato uno dei tre accompagnatori a bordo: «Aiuto, dice che vuole fare una strage, che vuole andare a Linate e bruciare tutto». Durante la telefonata l'operatore del 112 gli ha consigliato di far abbassare tutti per limitare i danni in caso di incidente e l'uomo al cellulare ha risposto «sono tutti legati», riferendosi alle cinture di sicurezza.

Ousseynou Sy teneva in particolare «due bambini accanto a sé» in ostaggio «con un accendino in mano», ha riferito il procuratore di Milano Francesco Greco, il quale ha spiegato anche che l'uomo, guidando il bus, ha speronato anche una macchina con a bordo un padre e un bambino. La macchina «ha preso fuoco» ma il padre con in braccio il bambino sono usciti in tempo.

«Ci ha preso i telefoni ma un compagno è riuscito a tenerlo. Eravamo ammanettati con le fascette da elettricista. Ci diceva che non succederà niente e ogni volta minacciava di versare la benzina», ha detto uscendo dalla palestra dell'Istituto Margherita Hack una delle ragazzine sequestrate. Sarebbero stati quattro o cinque i bimbi a cui l'autista ha legato le mani con delle fascette da elettricista.

Gli insegnanti della scuola media Vailati di Crema, in allarme per il ritardo che l'autobus con a bordo gli alunni di seconda media stava accumulando per rientrare dalla palestra, hanno chiamato una delle insegnanti a bordo del mezzo e hanno «sentito le voci concitate dei ragazzi». «E in quel momento abbiamo capito che stava succedendo qualcosa».

La zia di un'altra delle alunne che erano sul bus, Elisabetta, ha raccontato che la nipote le ha riferito «che il sequestratore ha detto agli insegnanti di legare i bambini, ha sequestrato tutti i telefoni». «Ha detto anche che voleva andare a Linate», ha confermato la donna. «Ora i bambini - ha concluso - sono più tranquilli di noi».

«I ragazzi sono stati veramente bravi», ripete Luca De Marchis, comandante provinciale dei Carabinieri di Milano, commentando quanto è avvenuto oggi a San Donato Milanese. De Marchis ha spiegato che «l'uomo non era armato» e «non ha legato i ragazzini» ed è ora indagato per strage e sequestro di persona.

Milano, l'autista che ha dirottato il bus degli studenti: «Basta morti in mare, qui non si salverà nessuno»

Quando l'autista, italiano di orgini senegalesi, ha dirottato il bus e ha cominciato a urlare: «Qui non si salverà nessuno, basta morti in mare», uno degli studenti a bordo ha chiamato con il cellulare i genitori che, a loro volta, hanno avvisato i carabinieri. Immediatamente sono scattati una serie di posti di blocco mentre le pattuglie hanno raggiunto il mezzo. L'autista a quel punto ha forzato uno sbarramento dei carabinieri, speronando le auto, ma ha perso il controllo: il bus ha rallentato e poi è finito contro il guardrail. A quel punto Sy ha cosparso il mezzo di benzina e ha dato fuoco con un'accendino, ma i militari sono riusciti a mettere in salvo studenti e professori entrando dalla porta posteriore e rompendo i finestrini

«La nostra scuola ci ha chiamati dicendo che era stato sequestrato il pulmino, in modo vago, ma ci hanno rassicurati subito e hanno detto che i ragazzi stavano tutti bene», ha aggiunto il padre di uno dei ragazzini davanti alla palestra a San Donato dove sono ora i bambini. La coppia non conosceva personalmente Sy, ma «probabilmente era il solito autista che li accompagnava in palestra per educazione fisica», hanno spiegato i genitori che ancora, però, non hanno parlato con il figlio.


Alberto Pento
Questo dimostra che ogni mussulmano è potenzialmente un nazi maomettano, un pericolo e una minaccia per noi.


Fabio Federico Marchese
Fatemi capire...

Un Senegalese con cittadinanza italiana e con precedenti penali per abusi su minore,ma autorizzato a condurre uno scuolabus, lucidamente pianifica di bruciare vivi dei ragazzini di una scuola media,per vendicare i morti nel Mediterraneo, che secondo lui sono causati da Salvini e di Di Maio.
A parte il fatto che le stragi in mare sono state causate dai migranti stessi che partono senza alcun criterio dalla Libia e pure dall'esasperata e suicida foga pro immigratoria dei governi precedenti a guida sinistra.
Ora le Sinistre,sempre zelanti in favore degli immigrati (pure i criminali difendono questi pidioti) starnazzano dicendo che il senegalese sarebbe un pazzo (uno che pianifica un atto simile è lucidissimo e sano di mente) e che non ha importanza di che nazionalita sia.Poi urlano contro chi ha assunto un ex delinquente.
Giusto,certamente,ma cari miei sinistrini un Italiano ha mai dato fuoco a un autobus pieno di bambini? Io non ricordo orrore simile. E le motivazioni pur deliranti,sono certamente tipiche di un immigrato e non di un delinquente nostrano.
E lo Ius Soli che tanto reclamate con protervia (solo ieri sera Bersani aveva ribadito la sua passione insana per lo Ius Soli) siete così sicuri che possa essere un modo sicuro per trasformare feccia immigrata in cittadini modello?
Resta la rabbia e la pena per questi ragazzini che hanno visto una morte orribile da vicino e la tristezza per quelle urla di terrore,per un trauma psicologico che si porteranno dietro forse tutta la vita.
Cari buonisti ve lo dico con sincera rabbia: avete rotto il cazzo,piantatela con le vostre fanatiche idee di accoglienza totale,perchè se si toccano i bambini gli Italiani diventano tigri,giustamente, e prima o poi qualcuno farà a pezzi voi e i migranti anche senza colpe.
E poi laciatemelo dire, a furia di ripetere CHE NOI SIAMO I COLPEVOLI per i morti in mare, prima o poi qualcuno se la prende con i presunti responsabili.



Maria Giovanna Maglie era in diretta.
'Live!! Dove nasce l’odio?
20 marzo 2019

https://www.facebook.com/mariagiovannam ... 8251543345

Chi lancia messaggi di odio nel nostro Paese? Senegalese con passaporto italiano a Milano sequestra e da' fuoco a un autobus pieno di ragazzini,del quale era l'autista nonostante i suoi precedenti penali. Urlava: "non si salverà nessuno" e "È tutta colpa di Maio e Salvini, basta morti nel Mediterraneo. Bravissimi i ragazzini che sono riusciti a chiedere aiuto, eccezionali i carabinieri.
"Io sono per meno porti aperti, meno sbarchi, meno morti". No all'autorizzazione a procedere contro il ministro Salvini. Finisce il caso Diciotti, comincia quello della Mar Ionio, che è stata sequestrata nel porto di Lampedusa.



All'Africa e agli africani non dobbiamo nulla, ma proprio nulla, niente di niente, tanto meno agli asiatici e ai nazisti maomettani d'Asia e d'Africa. Ci dispiace per i cristiani ma non possiamo accogliere tutti perché non vi è spazio, non vi sono risorse e non c'è lavoro, in Italia vi sono già milioni di poveri, di disoccupati e di giovani costretti a migrare; e un debito pubblico tra i più alti del mondo occidentale che soffoca lo sviluppo e alimenta i parassiti e la corruzione. Gli africani si arrangino e restino in Africa a risolvere i loro problemi.
viewtopic.php?f=194&t=2494



Lerner attacca: “Attentato su bus frutto dell’odio contro i migranti”
Federico Garau - Gio, 21/03/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... C3VWUrUJc8

Il post del giornalista libanese sulla sua pagina personale Facebook sta scatenando una vera e propria ondata di polemiche

Gad Lerner, grazie ad un suo post su Facebook, ha scatenato un vero e proprio putiferio.

Commentando l’attentato compiuto dal senegalese pregiudicato Ousseynou Sy, che ha tenuto in ostaggio minacciandoli 51 bambini a bordo di un autobus di cui lui stesso era al volante, prima di tentare di bruciarli vivi, il giornalista libanese ha dato davvero il meglio di sé.

Lo straniero, secondo il buon Gad, sarebbe stato mosso dall’odio manifestato dagli italiani nei confronti dei migranti. “La follia criminale del cittadino italiano Ousseynou Sy è l'esito di una contrapposizione isterica che manifesta ostilità agli immigrati additandoli come privilegiati, negando le loro sofferenze e la loro umanità”.

Inutile dire che il tenore dei commenti in risposta al post di Lerner è decisamente acceso. “Mi scusi ma legge quello che scrive? Stai a vedere che adesso la colpa è nostra... Roba da matti”, commenta una donna.“Sembra quasi che a Lerner dispiaccia che l'attentato sia fallito!”, replica amaramente un’altra. “Non è cittadino italiano ma senegalese, l'ennesimo che commette atti criminosi contro gli italiani. Voi comunisti ce li avete portati in Italia ed ora accusate, chi sta provando a ripulire il Paese, di seminare odio e paure”, attacca invece in modo più diretto un utente, a cui fa seguito un altro. “A uno come lei dovrebbero impedire di andare in televisione ad esprimere la sua opinione folle...il bello è che viene anche pagato”.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » gio mar 21, 2019 9:13 pm

Alberto Pento
Stando alle cronache giornalistiche si dovrebbe trattare di un senegalese con la doppia cittadinanza tra cui quella italiana.
Cosa c'entriamo noi con i clandestini che annegano mentre stanno compiendo il crimine della traversata clandestina.
La responsabilità dell'insano gesto terroristico è di dementi come Saviano, Strada, Toscani, Santoro, Lucano, Boldrini, Casarini, Bonino, Orlando, Ciotti, Lerner e altri che attribuiscono arbitrariamente e calunniosamente a noi e al ministro Salvini la responsabilità per non accettare il presunto obbligo/dovere di farci loro schiavi andando a prenderli, accogliendoli, ospitandoli, mantenendoli, servendoli, lavorando per loro, facendoci stuprare, derubare, rapinare, maltrattare, uccidere, maomettizzare.
A costui andrebbe revocata d'ufficio la cittadinanza italiana.
Saviano, Strada, Toscani, Santoro, Lucano, Boldrini, Casarini, Bonino, Orlando, Ciotti, Lerner e altri che andrebbero tutti perseguiti per calunnia e istigazione al crimine del terrorismo.




Casarini e i cattivi maestri
Alessandro Sallusti - Gio, 21/03/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... k0cTPfnMWs

«Gli immigrati che muoiono in mare sono colpa di Salvini». Ousseynou Sy, il senegalese che ieri voleva dare fuoco per vendetta a una scolaresca presa in ostaggio su un bus alle porte di Milano, almeno una cosa la pensa come Luca Casarini, il leader dei centri sociali che ha organizzato la sceneggiata del salvataggio in mare, con il suo rimorchiatore «Mare Jonio», di una cinquantina di disperati per sfidare la politica italiana dei porti chiusi.

Ma come Ousseynou e Casarini, e questo è più preoccupante, la pensano anche buona parte della sinistra parlamentare, non pochi vescovi, scrittori come Saviano, volontari alla Gino Strada e le grandi firme de La Repubblica. In altri tempi li avremmo chiamati i «cattivi maestri» che, loro sì, incitano all'odio contro istituzioni democraticamente elette, e come noto l'odio genera violenza e dà coraggio a folli, frustrati e delinquenti in cerca di un presunto martirio.

Prima degli scafisti andrebbero fermati quelli che agli scafisti vorrebbero lasciare mano libera mettendo a rischio la sicurezza nazionale e, come è accaduto ieri, la vita dei nostri figli. Non solo pericolosi, Casarini e i suoi cantori in colletto bianco sono anche politicamente stupidi, tanto alimentano il mito e la gloria di Matteo Salvini ben oltre i suoi meriti e i risultati concreti. Come aprono bocca, come inscenano un gesto dimostrativo tipo «Mare Jonio» la Lega fa un balzo nei sondaggi. Più con le loro parole accendono la fantasia malata degli Ousseynou, più Salvini si avvicina alla maggioranza assoluta dei consensi grazie anche al fatto che i Cinque Stelle, per contratto, sull'argomento devono stare al gioco e non possono dire «a», pena la caduta del governo.

Non contenta di aver perso le ultime elezioni proprio sul lassismo nei confronti dell'immigrazione, la sinistra si sta preparando il terreno per una nuova batosta. Tra i «porti chiusi» di Salvini e i «bambini bruciati vivi» di Ousseynou (arrivato in Italia qualche anno fa da un porto aperto) secondo voi gli italiani da che parte stanno? Chi vuole fare credere che i morti in mare, per altro drasticamente diminuiti in numero assoluto grazie alle nuove politiche di contenimento, sono colpa dell'Italia non solo dice il falso ma ci espone tutti a vendette e ritorsioni. Dopo il terrorismo islamico ci mancava solo il terrorismo dei buonisti.




"Così la sinistra pro-migranti ha creato il mostro senegalese del bus"
Bartolo Dall'Orto - Gio, 21/03/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 0XWhhTHUN4

Silvia Sardone mette nel mirino Pd, buonisti, radical chic, coop e associazioni varie dopo l'incendio al bus di studenti: "Facciano l'esame di coscienza"

Molti si chiedono: ma quanto successo a Milano, sulla Puallese, è frutto della mente malata di un folle o c'è qualcosa di più dietro? Se l'attentatore Christchurch in Nuova Zelanda era mosso da ideologie suprematiste, allora allo stesso modo Osseynou Sy si è ispirato ai buonisti pro-sbarchi?

In fondo se il conto delle vittime è così distante, lo si deve solo all'eroismo dei carabinieri intervenuti in soccorso di quel bus carico di studenti delle medie. Ma se non fossero arrivati in tempo? Oggi parleremmo di strage.

Inutile girarci intorno: è normale, umano, dare una giustificazione a quanto successo. Così, mentre Salvini promette che Sy, se condannato, grazie al Dl Sicurezza Sy potrà perdere la cittadinanza italiana, Silvia Sardone punta il dito contro chi ha creato "mostri come il senegalese.

"A furia di parlare di razzismo e fascismo la sinistra è arrivata a creare mostri come il senegalese che ieri ha dirottato un bus con a bordo 50 ragazzini per vendicare i morti nel Mediterraneo - attacca la consigliera regionale in Lombardia - La retorica buonista dei porti aperti e dell’accoglienza sfrenata, sempre attuale nell’attribuire al ministro Salvini ogni tipo di colpa sul tema dell’immigrazione, è diventata benzina per infiammare pazzi disposti a gesti estremi come quello di ieri".

La tesi è chiara: "Fino a quando la sinistra, a braccetto coi migranti, continuerà a urlare nelle piazze che chiudere i porti e affermare la sovranità nazionale sono sintomi di un imminente ritorno al ventennio fascista non si potranno escludere del tutto episodi del genere”.

La procura milanese ha messo in chiaro che Sy voleva punire l'Europa per le sue politiche sull'immigrazione. Un intento voluto. "Premeditato", secondo il pm Greco. Ha nascosto i suoi precedenti penali (per abusi sessuali e guida in stato di ebrezza) per continuare indisturbato a fare l'autista dei bus. Poi ha deciso di vendicare i "migranti morti in mare".

La mattina si sveglia come se nulla fosse e si metta alla guida del pullman. Copre i vetri con delle lenzuola nere, fa cospargere di benzina il bus, lega con delle fascette i ragazzi. Urla. Minaccia di dar fuoco a tutto. Nella confusione e nel terrore, uno degli scolari trova il coraggio di chiamare i soccorsi. Arrivano i carabinieri, provano a tagliargli la strada ma l'autista sperona la gazzella. In pochi istanti i militari prendono una decisione: infrangono il vetro posteriore e fanno scendere gli studenti. Poi salvano anche l'attentatore mentre all'interno del pullman divampano le fiamme.

"La cosa che mi lascia perplessa - insiste Sardone - è il continuo tentativo da parte della sinistra di specificare che l’autista era italiano a tutti gli effetti solo per cercare di sminuire la gravità di una mancata strage che ha fatto il giro del mondo. È vero, dal 2004 aveva ottenuto la cittadinanza italiana ma questo non implica automaticamente l’integrazione e l’accettazione dei nostri usi e costumi: tanto è vero che questo folle voleva uccidere 50 bambini italiani per vendicare i profughi africani morti in mare, una sorta di legge del taglione assurda e spaventosa".

Ecco perché "Pd, buonisti, radical chic, coop e associazioni varie" che "lucrano col business dell’accoglienza" dovrebbero "farsi un esame di coscienza e smetterla di puntare il dito contro gli italiani: i morti nel Mediterraneo stanno diminuendo drasticamente proprio per effetto della politica dei porti chiusi".
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » ven mar 22, 2019 1:40 pm

Lerner attacca: “Attentato su bus frutto dell’odio contro i migranti”
Federico Garau - Gio, 21/03/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... C3VWUrUJc8

Il post del giornalista libanese sulla sua pagina personale Facebook sta scatenando una vera e propria ondata di polemiche

Gad Lerner, grazie ad un suo post su Facebook, ha scatenato un vero e proprio putiferio.

Commentando l’attentato compiuto dal senegalese pregiudicato Ousseynou Sy, che ha tenuto in ostaggio minacciandoli 51 bambini a bordo di un autobus di cui lui stesso era al volante, prima di tentare di bruciarli vivi, il giornalista libanese ha dato davvero il meglio di sé.

Lo straniero, secondo il buon Gad, sarebbe stato mosso dall’odio manifestato dagli italiani nei confronti dei migranti. “La follia criminale del cittadino italiano Ousseynou Sy è l'esito di una contrapposizione isterica che manifesta ostilità agli immigrati additandoli come privilegiati, negando le loro sofferenze e la loro umanità”.

Inutile dire che il tenore dei commenti in risposta al post di Lerner è decisamente acceso. “Mi scusi ma legge quello che scrive? Stai a vedere che adesso la colpa è nostra... Roba da matti”, commenta una donna.“Sembra quasi che a Lerner dispiaccia che l'attentato sia fallito!”, replica amaramente un’altra. “Non è cittadino italiano ma senegalese, l'ennesimo che commette atti criminosi contro gli italiani. Voi comunisti ce li avete portati in Italia ed ora accusate, chi sta provando a ripulire il Paese, di seminare odio e paure”, attacca invece in modo più diretto un utente, a cui fa seguito un altro. “A uno come lei dovrebbero impedire di andare in televisione ad esprimere la sua opinione folle...il bello è che viene anche pagato”.



Gentile Gad Lerner,
da Oriana Barbieri

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 1263177098

Lei è convinto che in Italia o in Europa i disperati, che vengono con mille difficoltà verso i nostri Stati, staranno bene? Abbandonano le loro Terre in cerca di un sogno, ma quel tempo è finito anche per gli autoctoni! Da tempo! Per questo si sentono degradati!
Perchè venire in Stati in difficoltà?
In situazioni di disagio, si additano gli altri come capri espiatori! Dovrebbe sapere! Il disagio provoca differenze, intolleranze e discriminazioni!
Nessuno vuole essere razzista, ma sicuramente moltissimi sono esasperati, inquieti e disarmati di fronte a un nuovo modo di attuare violenza!
Non siamo disumani; semplicemente affranti, intimoriti e spaventati. Non neghiamo nè umanità nè sofferenze, neppure facciamo differenze per il colore della pelle con chi si integra, lavora e rispetta!
Ha sentito ancora di atti di violenza o di brutalità da parte di Cinesi, Laotiani, Vietnamiti?
Non mi pare ! Chi molesta, ferisce, violenta e uccide è figlio di una cultura che conosciamo e che a ben guardare non si integrerà con la nostra civiltà, perchè non vuole!
Ah dimenticavo lei è un privilegiato economico: non può capire i problemi della gente comune! Scenda dal suo piedistallo ascetico e si ponga tra i comuni mortali.
Avrà una sorpresa!


Alberto Pento

Gentile Oriana

lei è troppo buona, comprensiva, conciliante e riguardosa con questo demenziale individuo presuntuoso, arrogante, ignorante e calunniatore, pieno di violenza verbale che non ha alcun rispetto per i cittadini italiani ed europei, per i loro diritti umani e civili; e che proprio per questo non merita egli stesso alcuna considerazione e rispetto.
Il falso, ignorante e arrogante Lerner confonde i clandestini con i migranti regolari, e scambia per diritto di emigrare la violazione e l'invasione clandestina e criminale della casa, della terra e dei paesi altrui che diritto non è in alcuna parte del Mondo, e si permette di calunniare i cittadini italiani con la demenziale e pretestuosa accusa di razzismo credendo così di demonizzarli e di zittirli nella loro umanissima naturale e civile difesa dall'invasione violenta e destabilizzante dall'Asia e dall'Africa.
Questo imbecille con il rolex d'oro, la giacca di lino e la camicia di seta che a casa sua non accoglie e non ospita a sue spese alcun "clandestino migrante economico o rifugiato politico e sociale" con la sua arrogante demenza e la sua ributtante violenza verbale e intellettuale si crede di poter dare lezione di umanità e di civiltà al prossimo;
e come ben puntualizza e fa osservare anche lei con altre parole pìù moderate, i migranti (regolari e irregolari) non sono tutti uguali e stranamente i cinesi, i giapponesi, i vietnamiti, gli indiani, i coreani, i filippini, i laotiani, i buddisti, i confuciani, gli indù sono per lo più migranti regolari che lavorano e che rispettano, non violenti e non criminali, mentre altri provenienti dall'Asia mediorientale e dall'Africa maomettana sono in buona parte clandestini, irregolari, parassiti economici, criminali e terroristi, irrispettosi delle nostre leggi e della nostra cultura.

Noi, a casa nostra e nel nostro paese abbiamo tutto il diritto di accogliere e ospitare unicamente chi vogliamo e quando vogliamo, chi ci è gradito e che è con noi compatibile, chi ci rispetta in tutto e per tutto e ci ama, chi ci porta lavoro o viene per lavorare se abbiamo lavoro anche per lui, chi non costituisce alcun pericolo né immediato né futuro, chi possiamo se bisognoso di aiuto a nostra assoluta discrezione.
Non sta a Noi farci carico del Mondo intero e dell'intera umanità e chi crede utopisticamente e presuntuosamente di potersi far carico di tutto e di tutti come se fosse Dio o un suo plenipotenziario e di poter salvare l'Universo intero è solo un matto pericoloso da legare che fa danni immensi e che porta illusione idolatra, deresponsabilità, assolutismo disumano e morte e fa regredire l'intera umanità.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » lun apr 08, 2019 10:12 pm

Parla il papà di Stefano Leo: "L'Italia è diventata una giungla. Qui ammazzano i nostri figli"
Pina Francone - Lun, 08/04/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... tC40mRSDMU

Parla il papà di Stefano Leo, ucciso con una coltellata alla gola da un italo-marocchino che avrebbe dovuto essere in carcere

"Mi viene la nausea, il nostro Paese è una giungla, dove ci uccidono i figli.

L'Italia mi ha tradito. Mi viene la nausea e la voglia di lasciare tutto, di andarmene via: mi sento svuotato e tradito…". A parlare è Maurizio Leo, ex poliziotto, e padre di Stefano Leo, il 33enne ragazzo di Torino sgozzato in strada da Said Mechaquat.

Un omicidio brutale e assurdo, soprattutto per il fatto che il 27enne killer italo-marocchino sarebbe dovuto essere dietro le sbarre, in una cella di prigione. Un errore giudiziario che è costato la vita di una persona. E a nulla, dunque, possono valere le scuse del presidente della Corte d'Appello di Torino, ovvero il giudice che di fatto liberò Said, lasciandolo a piede libero, per colpa dei ritardi della sua cancelleria.

"Stefano non ritornerà mai più e nessuno potrà restituircelo, purtroppo non si può tornare indietro", le parole di dolore della mamma di Stefano, Mariangela Chiri, raccolte da Libero, che ha incontrato i genitori della vittima innocente. Il signor Leo ha parole di rabbia e assoluta amarezza, in primis contro lo Stato: "Nessun errore della giustizia può cancellare le responsabilità di chi ha ammazzato mio figlio […] Qui in Italia si giustifica tutto e lo Stato non ci tutela. E ora la mia famiglia vive nel terrore…".

Già, perché Stefano aveva tre fratelli, ora terrorizzati di uscire di casa, sempre come spiega il papà:"Il punto è che in Italia abbiamo un giro di persone pericolosissime che quando vanno fuori di testa uccidono i nostri figli…". La famiglia Leo vuole solo giustizia, anche se nulla potrà mai lenire questo dolore: "Io non sono una persona che chiede quaranta o cinquant' anni di galera a vanvera, perché Stefano non me lo restituirà più nessuno. Abbiamo celebrato il funerale, ora devo pensare agli altri miei figli e alla mia famiglia".

"Tutti noi, ma dico proprio tutti, dovemmo essere più incazzati perché queste cose non accadano più, non viviamo nella giungla" lo sfogo finale di Maurizio Leo.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » dom giu 23, 2019 8:32 pm

Amnesty contro Trump: "Ha accolto quasi solo rifugiati cristiani"
Gerry Freda - Sab, 22/06/2019

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ong ... 2vyb-mB64c

L'amministrazione Trump ha ribadito la sua volontà di coniugare l'accoglienza dei rifugiati con l'esigenza di tutelare la sicurezza nazionale

L’amministrazione Trump è stata accusata da diverse ong umanitarie di praticare “discriminazioni etniche” nell’attribuzione dello status di rifugiato agli stranieri che ne fanno richiesta.

In particolare, l’esecutivo federale è stato biasimato per avere finora concesso la protezione internazionale quasi esclusivamente a individui provenienti da “Paesi a maggioranza cristiana”.

Denise Bell, esponente dell’organizzazione Amnesty International nonché ricercatrice in materia di flussi migratori, ha infatti di recente incolpato Washington per avere accordato, dal gennaio del 2017 fino al 31 maggio di quest’anno, un vero e proprio “trattamento di favore” nei riguardi di richiedenti asilo originari dell’Europa orientale e del Sudamerica. Delle istanze di protezione internazionale accettate dagli uffici-immigrazione americani in tale arco temporale, ben l’84% sarebbe stato appunto presentato da soggetti appartenenti a quelle due aree geografiche, caratterizzate da popolazioni a schiacciante maggioranza cristiane.

Al contrario, appena il 16% delle richieste di asilo politico accolte negli Usa nel periodo considerato avrebbe avuto come beneficiari cittadini di nazioni islamiche situate in Africa e in Medio Oriente. Di conseguenza, la Bell ha affermato che i dati da lei raccolti circa le politiche di accoglienza sviluppate da Donald Trump dal giorno del suo insediamento dimostrerebbero l’“ostilità verso i musulmani” nutrita dall’attuale governo statunitense.

La netta prevalenza, tra i rifugiati ammessi negli Usa dal giorno dell’insediamento del tycoon, di individui cristiani rispetto a quelli di fede coranica è stata segnalata anche da Noah Gottschalk, dirigente dell’associazione pro-migranti International Rescue Committee. Costui ha quindi spiegato che la contrazione della percentuale di profughi maomettani accettati dalle autorità di Washington sarebbe cominciata in coincidenza con l’entrata in vigore del Muslim ban, ossia un provvedimento, varato nel gennaio del 2017 e riformato nel marzo dello stesso anno, che ha introdotto pesanti restrizioni all’ingresso in America da parte di cittadini di alcuni Paesi islamici “affetti da terrorismo endemico”.

L’amministrazione federale, per bocca del capo ufficio-stampa del dipartimento di Stato, ha subito replicato alle accuse di “discriminazione etnica” avanzate dalle ong. Morgan Ortagus, portavoce del dicastero in questione, ha infatti chiarito che la Casa Bianca non avrebbe fatto altro che “coniugare le politiche di accettazione dei rifugiati con la basilare esigenza di salvaguardare la sicurezza nazionale”. Sempre ad avviso della donna, l’ordine pubblico negli Usa verrebbe messo seriamente a repentaglio da un’“accoglienza indiscriminata”, slegata da una rigorosa valutazione della “pericolosità sociale” di ciascun richiedente asilo giunto in territorio americano.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » sab ago 24, 2019 8:07 pm

Entra in un terreno nel Catanese e scaccia via il proprietario con una mazza chiodata: senegalese in manette
24 agosto 2019

https://newsicilia.it/cronaca/entra-in- ... CT-jAja8og

MINEO – I carabinieri della stazione di Mineo (CT), coadiuvati da quelli del Nucleo Radiomobile della compagnia di Palagonia – entrambi nel Catanese – hanno arrestato in flagranza di reato il 30enne senegalese Papa Bakary Gueye (nella foto in basso), poiché ritenuto responsabile di resistenza a pubblico ufficiale, violazione di domicilio, violenza privata e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità.

L’uomo, senza fissa dimora ed ex ospite del C.A.R.A. di Mineo, si è introdotto in un fondo agricolo di contrada Cavallo a Mineo dove, alla legittime rimostranze del proprietario, intento a lavorare la terra, lo ha minacciato imbracciando un bastone chiodato tanto da costringerlo a fuggire via.

Il fattore non ha potuto far altro che chiedere aiuto ai carabinieri che, giunti sul posto, dopo una violenta colluttazione sono riusciti a disarmare ed ammanettare l’extracomunitario.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » gio set 12, 2019 7:15 am

Aggressione in stazione a Lecco, senza motivo picchia due donne nel sottopasso
11 settembre 2019

https://video.corriere.it/milano/lecco- ... 7O2gY7Ccxg

Un 24enne del Togo ha prima spintonato una 18enne, poi gettato a terra una donna di 56 anni procurandole un lieve trauma cranico. Arrestato per lesioni | Corriere Tv

Prima ha spintonato con violenza una studentessa di 18 anni che scendeva dalle scale, facendola cadere a terra. Poi, dopo pochi istanti, ha colpito con un pugno in pieno volto una donna di 56 anni che stava percorrendo il sottopasso per andare a prendere il treno. L’ha lasciata a terra stordita e sanguinante e si è allontanato. La donna ha battuto la testa contro la parete e ha riportato un trauma cranico commotivo. Protagonista dell’aggressione un 24enne originario del Togo, che nella tarda mattinata di lunedì ha scatenato il panico alla stazione ferroviaria di Lecco. Senza alcun motivo, scegliendo a caso le sue vittime, l’uomo si è accanito sulle due donne. Le testimonianze dei pendolari e le telecamere di videosorveglianza presenti all’interno del sottopasso hanno consentito agli agenti della Polfer di identificare e fermare il giovane, arrestato nelle vicinanze della stazione: è privo del permesso di soggiorno e già noto alle forze dell’ordine. Non ha saputo spiegare le ragioni del suo gesto. L’arresto, per lesioni aggravate, è stato convalidato martedì in tribunale a Lecco. Sarà sottoposto a perizia psichiatrica; nel frattempo il giudice gli ha concesso gli arresti domiciliari. La 18enne e la 56enne ferite hanno riportato rispettivamente 10 e 30 giorni di prognosi.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mar ott 08, 2019 7:56 am

Si ferma per soccorrere un bambino steso in strada, ma viene malmenato e rapinato
L'Eco Vicentino
Omar Dal Maso
26 Settembre 2019

https://www.ecovicentino.it/thiene/zugl ... s4FUubRGzc


Un tratto di strada nei pressi dei vivai Dalle Rive, dove è avvenuta l'aggressione

Un vicentino di 38 anni in viaggio tra le colline di Sarcedo e Zugliano è stato aggredito da due uomini stamattina, nei pressi dei Vivai Dalle Rive, dopo che aveva arrestato la sua auto per prestare soccorso a un bambino steso sull’asfalto, a bordo strada. Mentre si accingeva ad uscire dall’abitacolo, secondo il racconto rilasciato ai carabinieri, dai dintorni sarebbero saltati fuori due malintenzionati che lo hanno bloccato e percosso, intimandogli di consegnar loro denaro o qualsiasi cosa di prezioso. Da dire che il bimbo prima a terra, di età apparente tra i 7-8 anni, stava benissimo, sempre secondo la versione della vittima caduta nell’imbroglio, tanto da recitare alla perfezione il ruolo di esca nell’occasione.

Il malcapitato automobilista, che risiede in un paese dell’hinterland di Thiene, non ha potuto far altro che arrendersi alle minacce della coppia di delinquenti, la cui descrizione è stata fornita ai militari. L’episodio è avvenuto prima delle 8 di oggi. I due energumeni si erano nascosti dietro ad alberi e arbusti a pochi metri di distanza, balzando fuori dai loro nascondigli di soppiatto per cogliere di sorpresa chi fosse caduto nel tranello. Dopo aver completato il blitz con lo squallido stratagemma, bloccando la vittima all’interno dell’auto (era solo), i due adulti e il minore si sarebbero dileguati a piedi, ma a mani vuote.

Pur senza ricorrere alla richiesta di un’ambulanza, l’aggredito si è dovuto recare al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso, ricevendo le cure per alcune lievi lesioni riportate. Di 20 giorni la prognosi. La refurtiva sarebbe di poco conto, visto che durante il tragitto compiuto nel verde delle colline il 38enne non aveva portato praticamente nulla con sè. La vicenda di stamane è ora al vaglio dei militari dell’Arma di via Lavarone, che hanno preso in carico la denuncia e subito hanno avviato le indagini per verificare ogni dettaglio della testimonianza raccolta da parte della presunta vittima.

Intanto via social e via whatsapp tra amici e conoscenti è partito il tam tam di segnalazioni e inviti alla prudenza: rimbalza di telefono in telefono infatti un messaggio che informa di quanto avvenuto e soprattutto mette in guardia gli automobilisti in caso si trovassero in circostanze analoghe. Molti lo hanno considerato una delle tante bufale che circolano nel web, ma una denuncia a tutti gli effetti è stata già messa nera su bianco.
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Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe

Messaggioda Berto » mar ott 08, 2019 7:58 am

Isernia: buonista accoglie un giovane migrante in casa, quest’ultimo lo sbatte fuori
3 0ttobre 2019
https://stopcensura.info/isernia-buonis ... TI1HIyBuJ8

Risponde all’appello buonista di accogliere in casa un migrante, e il migrante finisce per sbattere lui fuori.

Tolto dalla strada e accolto in casa, si rivolta contro il suo benefattore. E si scaglia contro la polizia chiamata a intervenire. È stato così arrestato un migrante di diciotto anni.

Scenario dei fatti, domenica scorsa, un appartamento ad Isernia.

Il migrante, da qualche tempo ospitato in casa dal 75enne, avrebbe chiesto ripetutamente del denaro. Al rifiuto dell’anziano, si è scagliato contro di lui, con minacce, costringendolo ad uscire.

L’uomo, impossibilitato a rientrare nella propria abitazione, ha allertato la Polizia di Stato. Ma l’ospite, dopo aver mostrato un falso atteggiamento collaborativo, di fronte alla richiesta di essere identificato ha dato in escandescenze, scagliandosi contro gli agenti e ferendone uno.

È stato poi immobilizzato e arrestato con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. (isNews)


???Questi di bufale.net negano anche l'evidenza!!!

"Isernia: buonista accoglie un migrante in casa. Quest'ultimo lo sbatte fuori"
Luca Mastinu
Ottobre 4, 2019

https://www.bufale.net/isernia-buonista ... atte-fuori

Ci rendiamo conto che per StopCensura.info sia difficile uscire dalla modalità “Noi facciamo un dispetto alla stampa di regime”, dal momento che la notizia non solo arriva dalla stampa, bensì dalla stessa Questura di Isernia. La notizia riportata il 3 ottobre – ben 48 ore dopo le pubblicazioni sulle testate locali ufficiali – si riferisce a un caso avvenuto ad Isernia, dove un 75enne aveva scelto di ospitare un migrante 18enne nella sua casa di via Saragat.

Mentre il migrante – scrive StopCensura.info – si trovava in casa del suo benefattore, aveva iniziato a chiedere ripetutamente del denaro che il 75enne non poteva corrispondergli. A quel punto il ragazzo avrebbe inveito contro l’anziano e lo avrebbe costretto a uscire di casa. L’uomo, impossibilitato a rientrare nel suo appartamento, ha allertato le forze dell’ordine. I poliziotti, una volta arrivati in via Saragat, hanno negoziato con il migrante che in un primo momento si è dimostrato collaborativo per poi opporre una forte resistenza, un atteggiamento che ha portato gli agenti a immobilizzarlo e ad arrestarlo con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Costretto ad uscire o sbattuto fuori?

Sappiamo che è una questione di significati e interpretazioni, ma non è chiaro se il 75enne sia uscito di casa perché costretto dal migrante o per mettersi in salvo dagli atteggiamenti violenti del ragazzo. Eco Alto Molise, l’1 ottobre, parla di atteggiamenti minacciosi assunti dal ragazzo:

Gli agenti, giunti sul posto dopo qualche minuto, hanno ascoltato il racconto dell’uomo il quale ha riferito di non riuscire a far rientro nella propria abitazione a causa dell’atteggiamento violento e minaccioso del ragazzo che gli aveva chiesto del denaro ed, al suo rifiuto, lo aveva minacciato.

Sempre Eco scrive che il 18enne ha cominciato a dare in escandescenze al momento dell’identificazione da parte degli agenti, prima con frasi minatorie e poi colpendo uno di essi, con lesioni giudicate guaribili in 4 giorni. IsNews, sempre l’1 ottobre, scrive che il 18enne si sarebbe scagliato contro l’anziano al diniego del denaro “costringendolo ad uscire”.

Primo Piano Molise, il 2 ottobre, scrive:

Una convivenza andata bene per po’, fino a domenica scorsa quando tra i due è scoppiata una lite furibonda con tanto di offese e minacce. L’anziano, spaventato per l’atteggiamento del 18enne e capito di non essere in grado di gestire da solo la situazione, ormai degenerata ha chiesto aiuto e lo ha fatto rivolgendosi alla Polizia. Gli agenti sono giunti in via Saragat nel giro di qualche minuto e hanno trovato l’anziano fuori di casa. Il pensionato, visibilmente sconvolto, ha raccontato loro di non riuscire a rientrare in casa a causa dell’atteggiamento violento assunto dal ragazzo che gli aveva chiesto del denaro e, al suo rifiuto, lo aveva minacciato.

Facendo un passo indietro, troviamo la nota ufficiale della Questura di Isernia pubblicata l’1 ottobre, e anche in questo caso non troviamo riferimenti all’anziano cacciato dal suo appartamento, bensì costretto ad uscire per l’atteggiamento violento assunto dal suo ospite:

Gli agenti, giunti sul posto dopo qualche minuto, hanno ascoltato il racconto dell’uomo il quale ha riferito di non riuscire a far rientro nella propria abitazione a causa dell’atteggiamento violento e minaccioso del ragazzo che gli aveva chiesto del denaro ed, al suo rifiuto, lo aveva minacciato.

La foto

La foto utilizzata da StopCensura.info, del resto, è stata prelevata da un articolo di Merate Online pubblicato l’1 gennaio 2017 che riportava un episodio di solidarietà da parte di una famiglia che aveva ospitato in casa due ragazzi del centro di accoglienza del Bione, Stephen e Nixon, durante una giornata delle festività natalizie.


Conclusioni

Non è chiaro, dunque, se il 75enne benefattore sia stato sbattuto fuori casa dal suo ospite o se si sia sentito costretto dal momento in cui il 18enne lo aveva minacciato. La stampa locale così come la Questura riportano che l’anziano non riusciva a rientrare in casa per via dell’atteggiamento violento. Primo Piano, inoltre, scrive che il padrone di casa, minacciato, si era reso conto di non essere in grado di gestire la situazione, dunque aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Parliamo di precisazioni, in primo luogo, per dissociarci dal titolo decisamente fazioso di StopCensura.info e per ribadire che non sono chiare le dinamiche dell’accaduto: non è ben definito se l’uomo abbia lasciato spontaneamente il suo appartamento per mettersi in salvo o se sia stato costretto dal suo ospite, anche se le informazioni raccolte sembrano orientarsi maggiormente sulla prima possibilità.
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