Non deprediamo,non uccidiamo i nostri figli, la nostra gente

Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » lun mag 15, 2017 10:18 am

Traffici e speculazioni politico-economiche su questa immigrazione selvaggia
viewtopic.php?f=194&t=1808


Retata in Calabria contro il clan Arena, che gestiva di fatto il centro per migranti tra i più grandi d'Europa. Arrestati per associazione mafiosa anche il governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto e il parroco fondatore della sezione locale della confraternita
di Giovanni Tizian
15 maggio 2017

http://m.espresso.repubblica.it/attuali ... i-1.301446

I quattrini sulla pelle dei migranti con la complicità della Confraternita della Misericordia di Isola Capo Rizzuto. I carabinieri del Ros coordinati dalla procura antimafia di Catanzaro stanno eseguendo arresti e sequestri nei confronti di affiliati e complici delle cosche del crotonese, che da oltre 10 anni avevano il controllo totale del centro d'accoglienza, incluso il Cara(Centro per richiedenti asilo) di Isola Capo Rizzuto, il più grande d'Europa, secondo solo al “villaggio della solidarietà” di Mineo, altra struttura al centro di scandali e abusi.

I reati contestati a vario titolo dall'antimafia di Catanzaro vanno dall'associazione mafiosa alla malversazione fino alla frode in forniture pubbliche e alla truffa. I militari del Ros, insieme alla guardia di finanza e alla squadra Mobile della polizia, stanno dando esecuzione a un fermo disposto dalla procura guidata dal procuratore Nicola Gratteri che riguarda 68 di persone e sequestri per diverse decine di milioni di euro.

Tra i fermati con l’accusa di appartenere alla cosca anche Leonardo Sacco (governatore della Confraternità della Misericordia di Isola Capo Rizzuto e già vicepresidente nazionale della confraternità con sede in Toscana) e don Edoardo Scordo, parroco di Isola e, molti anni fa, fondatore della sezione locale della confraternità. Leoanrdo Sacco, Mr Misericordia, è un uomo di potere e abile nel tessere relazioni con prefetti e uomini politici. Un'intraprendenza che gli ha aperto moltissime porte. Il volto insospettabile dell’impresa criminale.

Tre mesi fa L'Espresso aveva raccontato nei dettagli il ruolo di Sacco e della 'ndrangheta (famiglia Arena) nella gestione del grande centro per rifugiati. Ipotesi confermate dall'inchiesta antimafia sui signori dell’accoglienza.

Un'indagine che parte da lontano. Dalle origini dell'impero fondato sul business dei migranti. Con le 'ndrine protagoniste, infiltrate nelle pieghe dell’emergenza. Più di cento milioni, tutti soldi pubblici, incassati in dieci anni da Sacco e la sua Misericordia. Un terzo della somma- per il momento questa è la cifra accertata dai detective del Ros- sperperata dalla cosca, pronta a lucrare sulla pelle dei rifugiati. Un crinale, quello dell’accoglienza, in cui si intersecano interessi diversi. Capi bastone, imprenditori e politici. Gli investigatori hanno peraltro documentato la partecipazione di più famiglie criminali alla spartizione dell'affare, che negli anni è diventato una vera miniera d'oro per i padrini. Tanto che, sospettano gli inquirenti, l'apertura del Cara, ormai 11 anni fa, ha portato la pace tra le famiglie in guerra. Una pax che dura da allora, tra clan prima dell'apertura della struttura non si facevano scrupoli a usare il bazooka per ammazzarsi tra di loro.
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » lun mag 15, 2017 7:37 pm

Un cittadino marocchino di 20 anni è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Legnano dopo aver aggredito e ferito, forse sotto gli effetti della droga, madre e figlio italiani che lo ospitavano in casa.
??? Madre e figlio accolgono clochard Lui li aggredisce con il batticarne ???
Milano, 24 dicembre 2016

http://milano.corriere.it/notizie/crona ... fa3f.shtml

L’autore del gesto è stato arrestato dai carabinieri di Legnano con l’accusa di tentato omicidio. È un giovane senzatetto che era stato ospitato dalla coppia

Un cittadino marocchino di 20 anni è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Legnano dopo aver aggredito e ferito, forse sotto gli effetti della droga, madre e figlio italiani che lo ospitavano in casa. Il fatto è avvenuto nelle prime ore di sabato mattina, nella zona centrale di Parabiago, nell’hinterland milanese. L’uomo, disoccupato e senza fissa dimora, ha aggredito la padrona di casa di 67 anni e il figlio convivente di 33, colpendo entrambi con un batticarne e il secondo anche con un coltello. La donna è fuggita in strada chiedendo aiuto agli avventori di un bar che hanno contattato il 112. I militari dell’Arma, entrati nell’abitazione, hanno bloccato l’uomo mentre tentava di nascondersi sotto il letto.

Secondo una prima ricostruzione, il marocchino si sarebbe presentato in uno stato di profonda alterazione; successive perquisizioni hanno portato alla scoperta di alcune dosi di hashish ed eroina. Madre e figlio, che gli avevano offerto ospitalità in considerazione delle sue precarie condizioni di vita, sono stati portati in ospedale; alla donna, che si trova a Castellanza, è stato riscontrato un trauma cranico alla regione frontale, mentre il figlio, condotto all’Ospedale di Legnano, è stato medicato per quindici ferite superficiali al capo e al torace, inferte col coltello. L’arrestato è stato condotto in carcere a Busto Arsizio con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravissime.


Accogliere in casa chi non si conosce è demenziale.
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » ven mag 19, 2017 7:57 pm

Giudice tiene in cella il migrante: non rispetta l'Italia "che lo mantiene"
Un migrante originario del Gambia è accusato di furto, tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale. Rimarrà in carcere fino al processo
Claudio Cartaldo - Mer, 17/05/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 98081.html


Il migrante, ospitato nei centri di accoglienza, deve avere rispetto dell'italia.

Altrimenti, se commette un reato, in attesa del processo non se ne esce di prigione per tornare a casa, ma rimane in galera. È quello che a deciso, in sostanza, il giudice Rita Caccamo di Verona.

Il migrante bandito

Partiamo dall'inizio della storia. Qualche giorno fa Masaneh Kanteh, 27enne di origine gambiana, ospitato nel centro di accoglienza di Costagrande, è uscito dai cancelli del centro ubriaco e armato di un cacciavite. È andato in due abitazioni lì vicino e le ha svaligiate. Purtroppo per lui, ad Avesa i poliziotti lo hanno beccato a delinquere e hanno cercato di arrestarlo. Lui si è ribellato, scagliando bottiglie e insulti contro le forze dell'ordine.

Arrestato, è stato portato di fronte al giudice per l'udienza di convalida del fermo. Di solito, e lo sappiamo bene, i criminali che commettono furti simili vengono rimessi in libertà in attesa del processo vero e proprio. Ma non questa volta. Il giudice ha confermato la detenzione in carcere perché "l'imputato, da poco entrato nel territorio dello Stato, si è subito predisposto a gravi condotte predatorie aggredendo le forze dell'ordine del Paese che lo ospita e lo mantiene in un centro di accoglienza".

Insomma: se sei appena arrivato in Italia e i contribuenti ti "mantengono", devi essere ancora più attento nel rispettare le regole dello Stato. Un po quello che nei giorni scorsi aveva detto Debora Serracchiani, poi linciata dalla sinistra: se un migrante commette uno stupro, è ancora più odioso. Perché in Italia è ospite. E gli ospiti rispettano le regole del padrone di casa.
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Re: Non deprediamo e non uccidiamo i nostri figli

Messaggioda Berto » ven mag 19, 2017 10:27 pm

Milano: due militari ed un poliziotto accoltellati in stazione. Al Capo di Stato Maggiore: "stiamo bene"
Venerdì 19 Maggio 2017

https://www.facebook.com/GrNet.Fan/vide ... 4649829965

http://www.grnet.it/news/notizie/newssi ... iamo-beneq

Milano, 18 mag - Un agente della polizia ferroviaria e due militari dell'Esercito sono rimasti feriti in seguito a un'aggressione avvenuta alla stazione centrale di Milano. L'aggressore, Ismail Tommaso Ben Yousef Hosni, un ventenne di madre italiana e padre tunisino, già noto alle forze dell’ordine, ha estratto un coltello dalla tasca e ha aggredito il poliziotto e i due militari che gli avevano chiesto i documenti. Da quanto si apprende, l'uomo era già stato arrestato in passato per spaccio di droga.
L'aggressione è avvenuta intorno alle 20 al piano ammezzato dello scalo milanese. Sul posto è intervenuto il personale del 118 con tre ambulanze, un'automedica e un'auto infermieristica.

I militari feriti sono stati trasportati all'ospedale Sacco mentre l'agente della Polfer è stato trasferito al Fatebenefratelli. Le loro condizioni non sarebbero gravi.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha parlato con i due militari feriti a Milano

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, appresa la notizia del ferimento di due militari dell’Esercito nella Stazione Centrale di Milano nell’ambito dell’Operazione "Strade Sicure", ha immediatamente contattato i due soldati, che hanno risposto di persona al telefono comunicando di stare in buone condizioni fisiche e di aver già informato i propri familiari. Il Generale Errico augura una pronta guarigione ai due militari e al poliziotto ferito.

Questore di Milano: bloccato in 8 secondi

«Non abbiamo elementi per poter dire assolutamente nulla. E al vaglio c'è tutto quello che abbiamo raccolto, stiamo controllando poi faremo anche di natura informatica».

Così il questore di Milano, Marcello Cardona, commenta l'aggressione da parte di Ismail Hosni, 20enne italo-tunisino, che ieri sera in stazione Centrale ha accoltellato in modo non grave due militari e un poliziotto della Polfer che gli hanno chiesto i documenti.

Hosni, 20enne italo-tunisino, «è rientrato in Italia dalla Tunisia nel 2015». A riferirlo agli inquirenti è stato lo stesso arrestato, dicendo «di essere stato in Tunisia fino al 2015».

Ismail, continua Cardona, «non è assolutamente uno squilibrato. Non abbiamo elementi per poter dire assolutamente nulla» rispetto all'ipotesi di radicalizzazione islamica del giovane. L'uomo «viveva una macchina alla periferia, la Digos sta esaminando tutti i documenti, le indagini seguiranno il loro corso». Il 20enne «è una specie di nomade che bivaccava in stazione». L'uomo «era già stato arrestato lo scorso novembre dalla Polfer per stupefacenti» con un'altra persona, poi il 20enne è stato liberato dopo il processo.

La cruenta aggressione di ieri sera è stata immortalata in un video. Il giovane, spiega ancora il questore, «ha avuto una reazione estremamente scomposta e violenta immediatamente repressa» dagli uomini in divisa che lo hanno «bloccato e immobilizzato in soli 8 secondi», nonostante fossero feriti. Hosni impugnava «due coltelli da cucina con il manico in plastica».

In mattinata, il prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, e il questore Cardona si sono intanto recati in visita ai feriti ancora ricoverati in ospedale dopo l'aggressione. Si tratta dell'agente della Polfer che si trova al Fatebenefratelli, e del militare ricoverato all'ospedale Sacco.

Alla richiesta di esibire un documento di identificazione, il giovane, che al momento del controllo aveva le mani nelle tasche della felpa, con mossa improvvisa ha estratto due coltelli e si è lanciato contro gli operatori colpendo l’agente della Polizia di Stato al braccio destro, all’altezza del bicipite, per poi sferrare ulteriori due coltellate nei confronti dei due militari. Uno di loro, militare semplice di 21 anni, è stato accoltellato al collo, all'avambraccio destro e ad entrambi i fianchi, mentre il caporale maggiore scelto di 34 anni è stato ferito all’altezza della spalla destra.

L'aggressore è stato quindi immobilizzato e consegnato a un’altra pattuglia della Polfer, intervenuta in aiuto, che lo ha condotto negli uffici della Stazione e lo ha arrestato per tentato omicidio.

Attualmente l’agente della Polfer e il militare semplice sono ancora ricoverati, coscienti e sotto osservazione. Non sono stati coinvolti organi vitali; il caporale maggiore è stato dimesso con prognosi di 7 giorni. Sono in corso le indagini e gli accertamenti coordinati dal Questore a cura della Squadra Mobile, della Digos e della Polfer, con l’ausilio della Polizia Scientifica e delle Volanti.

Pinotti: plauso ai militari intervenuti con determinazione

«Ho sentito telefonicamente questa mattina i due militari rimasti feriti ieri a Milano per accertarmi delle loro condizioni ma anche per congratularmi per la loro azione».

Così il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a margine di un incontro a Torino su "Italia e difesa europea". «Sono intervenuti subito con determinazione senza pensare ai pericoli, dunque, un plauso».

«"Strade sicure" - ha proseguito Pinotti - anche in questa occasione ha dimostrato a sua utilità. Purtroppo le minacce si sono ampliate, l'attenzione al terrorismo va fatta pensando di prevenire qualsiasi azione, magari anche quelle più imprevedibili come questa che è stata fatta con un coltello da cucina».

«Ovviamente noi lavoriamo sulla base del coordinamento del ministero dell'Interno, noi supportiamo le forze di polizia e i carabinieri nella loro azione di controllo del territorio, ma è un'azione importante quella che i militari stanno facendo», ha osservato ancora il ministro.

«Facciamo del nostro meglio e questo lavoro al momento sta dando frutti importanti», ha concluso Pinotti.



???

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala: "il criminale che ha accoltellato gli agenti è italiano"
19 Maggio 2017

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... liano.html

Il fatto importante non è che, sotto la guida di Pisapia prima e sua dopo, la stazione centrale di Milano sia tornata a essere il suk di immigrati clandestini, spacciatori, criminali vari e senzatetto che è stata per decenni e che i due sindaci di centrodestra Albertini e Moratti erano riusciti a trasformare in un luogo più sicuro e sotto controllo. Mo, per il primo cittadino Giuseppe Sala, l'importante è che "il criminale che ha accoltellato gli uomini delle forze dell’ordine è figlio di madre italiana e di padre nordafricano ed è italiano a tutti gli effetti. Ciononostante a qualcuno fa comodo buttare questo atto criminoso sul conto dei migranti". Questo è infatti il commento che ha postato sulla sua pagina Facebook a commento dell'accoltellamento di tre membri delle forze dell'ordine ieri sera in Centrale. Italiano, capito? Anche se si chiama Ismail Tommaso Ben Youssef Hosni.

Sala, che insieme al Prefetto e al questore è stato in ospedale a far visita ai due feriti, per esprimere «vicinanza e riconoscenza», chiede però "lucidità" nell’analisi di quanto accaduto. E conferma: "Domani guiderò la marcia 'Insieme senza muri', per una Milano sicura e accogliente. Invito tutti a una presenza pacifica che aiuti la riflessione su una tematica così rilevante. Sono certamente consapevole del fatto che la sicurezza è un elemento fondamentale nella vita di una città metropolitana come la nostra - aggiunge Sala - . Su questo non arretreremo mai di un solo passo e ringrazio le forze dell’ordine per l’enorme lavoro che stanno facendo. Resto comunque convinto che l’accoglienza sia un dovere della nostra città e di chiunque possa alleviare le sofferenze di chi è in difficoltà serie e chiede aiuto".
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Messaggioda Berto » sab mag 20, 2017 8:24 am

Maxi rissa al Cara, 26 profughi cacciati dalla Prefettura
Sono 26 in tutto i profughi cacciati dal Cara di Gradisca d'Isonzo dopo una maxi rissa che si è verificata nella struttura
Angelo Scarano - Ven, 19/05/2017
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 99352.html

Linea dura contro i profughi ritenuti responsabili della maxi-rissa esplosa l'altra notte al Cara di Gradisca d'Isonzo.

Prefettura e Questura di Gorizia ha firmato la revoca dell'accoglienza nella struttura isontina come persone non gradite per 26 migranti (15 afghani e 11 pakistani). Hanno perso dunque ogni diritto ad essere ospitati al Cara e ad usufruire di vitto e alloggio. Non perderanno però il diritto a vedere esaminata la propria richiesta di asilo, come spiega il viceprefetto vicario di Gorizia, dottor Antonino Gulletta.

"Sulle singole posizioni dei 26 asilanti allontanati dal Cara saranno le Commissioni territoriali a decidere caso per caso - spiega in un'intervista rilasciata a Il Piccolo -. Questo perchè il diritto all'asilo è soggettivo e ci sono diversi status che possono essere riconosciuti a queste persone. Quello di rifugiato, la protezione umanitaria e quella sussidiaria. La maxi-rissa dell'altra notte potrebbe in qualche caso pesare sulla posizione dei 26 migranti, ma da sola non basterebbe a motivare un eventuale diniego. Di certo .- prosegue Gulletta - l'episodio ci è dispiaciuto molto perchè mai si era arrivati ad episodi così gravi con tanto di spedizioni punitive e faide interne. Abbiamo optato per la fermezza anche per dare un segnale agli altri ospiti: le regole vanno rispettate".

Sono state decisive, all'identificazione dei protagonisti dei raid incrociati fra due etnie che faticano a convivere negli spazi sovraffollati del Cara, le testimonianze raccolte fra gli ospiti e le immagini della videosorveglianza. Anche il Questore di Gorizia, Lorenzo Pillininni, commenta l'accaduto: "Al di là delle consueguenze penali, perchè tutte queste persone saranno denunciate evidentemente alla magistratura, Prefettura e Questura hanno inteso revocare l'accoglienza alle persone che hanno fatto, diciamo così, cattivo uso dell'ospitalità garantita loro dallo Stato italiano".



dare 54
Ven, 19/05/2017 - 22:41

Non mi sono chiare le conseguenze di questa "fermezza" nella espulsione dal CARA. Forse, 26 stranieri attaccabrighe senza arte nè parte in giro per il nord Italia alla ricerca di cibo, soldi e gabinetti? E' possibile che "al di là delle conseguenze penali", che hanno da venire, non esista una qualche forma di isolamento cautelativo nello stesso CARA per casi del genere?




Entra in casa di anziani, li picchia e si mette a dormire in salotto. Arrestato
venerdì, 19, maggio, 2017

http://www.imolaoggi.it/2017/05/19/entr ... -arrestato

Entra a casa di una coppia di anziani, li minaccia di morte e li picchia. Un giovane è stato arrestato dalla polizia a Marsala. Nella notte di martedì – scrive Trapani24 – la polizia ha arrestato Ibrahim Alì, ghanese, 22 anni. E’ un giovane richiedente asilo, a cui è stato negato il visto di soggiorno e che però ha fatto ricorso.

E’ ospite di un centro per accoglienza degli stranieri, anzi, lo era, perchè poi si è reso protagonista di numerosi episodi di violenza. Ma qui viene il bello, purtroppo: raggiunto dall’ordine di trasferimento presso una struttura di accoglienza in un’altra provincia, Alì non si è mai allontanato da Marsala.

Fino all’episodio tra lunedì e martedì: si è presentato nell’abitazione di una coppia di anziani marsalesi, per entrare a casa. Loro hanno rifiutato. Lui allora ha cominciato a dare calci alla porta e a minacciare di morte l’uomo e sua moglie. Ha forzato le persiane di una finestra a piano terra ed è entrato a casa.

Ha aggredito i due anziani, che sono stati salvati dal provvidenziale aiuto di un familiare, che lo ha messo in fuga. Ma non finisce qui: perchè alle 3 e 40 ha fatto ritorno a casa dei coniugi, tentando ancora una volta di entrare a casa loro. I due anziani hanno chiamato la polizia. E i poliziotti lo hanno trovato: dormiva nel salotto di casa loro. Da qui l’arresto.
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Messaggioda Berto » sab mag 20, 2017 4:30 pm

???

Migranti, il 'modello Milano' al centro di una legge d'iniziativa popolare
Mattia Mor

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05 ... re/3596642

Le migrazioni saranno uno dei grandi fenomeni che affronteremo sempre più nei prossimi decenni, e andrà gestito con pragmatismo e lungimiranza, senza strumentalizzazioni. Per capirne la portata, partiamo dai numeri dell’Unhcr: tra l’1 gennaio e il 30 aprile del 2017 sono sbarcate 37.142 persone; negli stessi quattro mesi del 2016, gli sbarchi sono stati 27.933. Quest’anno è arrivato via mare il 33% di migranti in più e solo in aprile sono stati 12.901 migranti, il 41% in più del 2016.

È un’invasione, come si grida da una certa ala del Parlamento? È un business in cui vi sono organizzazioni che guadagnano sulla pelle delle persone? Alla seconda domanda deve rispondere la magistratura con un’inchiesta seria, mossa da presupposti dotati di appiglio probatorio, senza speculazioni politiche sulla pelle di disperati che non chiedono altro che un futuro migliore. Alla prima, invece, posso con chiarezza rispondere da solo: non si tratta di un’invasione.

Il numero dei migranti arrivati in rapporto alla popolazione è ancora basso per poterne parlare in termini bellici. Ma è un numero comunque troppo alto per poter essere ignorato, delegando tutta la gestione del fenomeno a chi lavora sul fronte dell’emergenza, agli amministratori locali che fanno miracoli per coadiuvare assistenza e sicurezza dei cittadini, al terzo settore che costituisce il valore aggiunto dell’Italia nella gestione degli ultimi.

Al primo posto va messa la coesione sociale e la sicurezza dei nostri concittadini, senza se e senza ma. Ecco perché è giusto sostenere la legge d’iniziativa popolare, concepita per rispondere all’immigrazione con tre elementi: accoglienza, lavoro, inclusione (???). Iniziativa dal titolo: Ero straniero – L’umanità che fa bene. Accogliere i migranti e lavorare per renderli davvero parte della nostra comunità, nel rispetto assoluto delle nostre leggi. Non è un caso che il titolo citi uno dei passi del Vangelo: il suo motore è, infatti, don Virginio Colmegna, che da 13 anni si dedica ogni giorno all’accoglienza di chi è in difficoltà. Lo fa alla Casa della Carità, una delle realtà più belle di Milano.

Parlo ovviamente di bellezza umana: quella del fare qualcosa per gli altri, anche per essere esempio e stimolare così un evoluzione culturale nei riguardi di chi migra per lasciarsi alle spalle un destino cieco senza speranza. Don Colmegna è il promotore di questa legge, che spinge a tradurre il cambiamento culturale in cambiamento giuridico. La proposta vuole superare la legge Bossi-Fini ed è sostenuta da personalità politiche (tra gli altri Emma Bonino, Luigi Manconi, Riccardo Magi), da esponenti di rilievo del terzo settore, da Arci e Acli, e da numerosi sindaci.

La proposta di legge si intitola Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari. È costituita da 8 articoli, con i quali si vogliono introdurre elementi di forte cambiamento all’assetto attuale della gestione dei fenomeni migratori.

In estrema sintesi:
– introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per cercare lavoro;
– attività di intermediazione tra datori di lavoro italiani e lavoratori stranieri non comunitari;
– reintroduzione del sistema dello sponsor;
– regolarizzazione su base individuale degli stranieri “radicati”;
– nuovi standard per riconoscere le qualifiche professionali;
– misure per includere chi richieda asilo attraverso il lavoro dei richiedenti asilo;
– godimento dei diritti previdenziali e di sicurezza sociale che siano stati maturati;
– uguaglianza nelle prestazioni di sicurezza sociale;
– maggiori garanzie per affermare il diritto alla salute dei cittadini stranieri;
– effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo;
– ultimo, ma tutt’altro che ultimo per la sua importanza: abolizione del reato di clandestinità.

Come per ogni legge di iniziativa popolare, è necessario raccogliere 50mila firme in sei mesi per portare il testo in discussione in aula. Appoggio che va dato dopo una discussione seria e non ideologizzata, perché si fa buona politica quando problemi così complessi vengono affrontati e risolti con proposte. A tal proposito, un’ottima occasione di confronto e di partecipazione, sarà l’appuntamento a Milano con la manifestazione 20 maggio senza muri, che porterà nelle strade l’urgenza di avere una società più accogliente.

Un evento che ancora una volta dimostra l’anima di una città che è sempre stata al centro dell’attivismo sociale, e della grande apertura dei suoi cittadini. Un “modello Milano” che ha portato ieri, grazie al lavoro del Pd, all’approvazione di un protocollo per l’accoglienza diffusa dei migranti sul territorio, obiettivo che ha fatto dire al ministro Minniti: “Oggi consegniamo all’Italia il modello Milano che tiene assieme accoglienza e qualità, un progetto di accoglienza diffusa in cui ognuno si assume le sue responsabilità”.

Un modello di cui come cittadini milanesi dobbiamo essere orgogliosi.



Luca Ricolfi: sinistra cieca e ipocrita, l'unico che salva è Minniti
20 Maggio 2017

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... nniti.html

A Milano va in scena oggi uno degli spettacoli più assurdi e senza senso cui non solo la città, ma l'Italia intera abbia assistito: un corteo per l'accoglienza dei migranti. Promotore e alfiere dell'iniziativa è il sindaco Giuseppe Sala. Un manager prestato alla politica che guida una giunta di sinistra.

Di sinistra è anche il sociologo Luca Ricolfi, che tuttavia dalle pagine del quotidiano Il Giorno spara ad alzo zero sull'iniziativa milanese: "Spesso chi è per l' accoglienza 'senza se e senza ma', più che non conoscere i problemi, semplicemente non ne ha. A esempio non vive in un quartiere degradato, o non abita in un alloggio popolare in cui il racket delle occupazioni, non di rado gestito da stranieri, la fa da padrone".

Inevitabile, a quel punto, un ragionamento della cosiddetta "sinistra dei salotti" o "al caviale", della quale Sala è sicuramente uno degli esempi più fulgidi: "Si tratta di una semplificazione, ma sfortunatamente esiste. Il fatto che un fenomeno non sia riducibile a una formula non ne elimina l' esistenza. Semmai tendo a pensare che la cultura di sinistra (cui dopotutto appartengo anch' io) sia capace di un repertorio di cecità, autoinganni e ipocrisie molto più esteso di quello che si può osservare nei salotti".

In questo panorama, secondo Ricolfi, uno dei pochi a salvarsi è il ministro dell'Interno Marco Minniti: "Lui è una rara eccezione. Tuttavia, se per linea-Minniti si intende quel poco che gli lasciano fare, non servirà a recuperare consenso. Se invece si intende una svolta vera, con tanto di autocritica sulle sciagurate scelte del passato, allora forse qualcosa potrebbe muoversi".

Parla da uomo di sinistra Ricolfi, e come tale si rende conto per primo che una simile svolta è uno degli eventi più improbabili dell' universo, perché qualsiasi politico di sinistra sa perfettamente che, se appena accenna a usare il cervello (il proprio cervello intendo, non quello del partito), o se per caso gli scappa di dire quel che pensa, è pronto il plotone di esecuzione dei difensori dell' ortodossia buonista: vedi la pioggia di contumelie che i vari Saviano hanno riservato alla Serracchiani, che aveva espresso un concetto di puro senso comune morale, ossia che il male che fai a un tuo benefattore è particolarmente spregevole".
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Messaggioda Berto » dom mag 21, 2017 8:13 pm

"Sapete dove dovete mettere gli immigrati?". La fucilata di Vittorio Feltri: uccisa la sinistra
21 Maggio 2017
di Vittorio Feltri

http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... talia.html

Quelli della sinistra non hanno mai capito niente dell' Italia. Lo dimostra il fatto che non sono riusciti a governarla per più di 24 mesi. Romano Prodi col suo Ulivo profumato di incenso è stato due volte presidente del Consiglio e in entrambe le circostanze è durato un paio di anni, poi si è dovuto dimettere essendogli crollata addosso la maggioranza.
Un tentativo lo ha fatto pure Massimo D' Alema. Anche lui ha resistito poco tempo. Fu costretto a cedere il timone ad Amato, prima craxiano, quindi opportunista e pronto a saltare qualsiasi fosso. Di Monti è nota la mesta vicenda.

Di lui si ricordano tre cose: il loden, le tasse e la mancata spending review. Egli rimase al comando un annetto. In seguito arrivò Bersani, ma non ebbe fortuna: i grillini lo mandarono a defecare. Discese dal cielo democristiano Letta, il nipote, e alcuni mesi più tardi fu scalzato da Renzi, sostituito dal mite Gentiloni, asservito alle banche, tanto è vero che ha regalato 8 miliardi al Monte dei Paschi di Siena, l' istituto di credito gestito con le terga dai suoi compagni del Pd.

Nel giro di alcuni lustri i progressisti hanno dimostrato platealmente di essere incapaci di guidare anche una carriola, figuriamoci Palazzo Chigi. Il che dovrebbe bastare a convincere gli italiani a non votarli più. Ma non sarà così in quanto gli avversari della sinistra sono spariti nelle nebbie della stupidità. La prossima battaglia elettorale sarà la comica finale. I signorini del Pd e i loro sodali si stanno portando avanti per perdere consensi. Basti pensare che oggi scendono in piazza a Milano con l' intento di favorire l' immigrazione, persuasi che le migliaia di neri e di islamici giunti nel nostro Paese non siano sufficienti a garantirci la felicità. È incredibile.

I suddetti signorini affermano che i profughi sono una ricchezza per la Patria e reclamano nuovi arrivi. Promettono festosa accoglienza e integrazione, case, assistenza e lavoro per gli stranieri. Premono perché si abbattano i muri e si costruiscano ponti. Mentre almeno il 70 per cento dei nostri concittadini è esasperato a causa delle invasioni barbariche, i bamba milanesi, con in testa il sindaco Sala, sfilano in corteo affinché i famosi barconi intensifichino il trasporto nella penisola di sfigati, che poi siamo obbligati a mantenere nelle nostre città già abbastanza infestate. Siamo al paradosso. Coloro che ci amministrano, invece di risolvere il drammatico problema delle immigrazioni di massa, fanno il diavolo a quattro per aggravarlo, e minacciano di portare a termine il progetto suicida, addossando al popolo l' onere di finanziare la folle operazione.

Dato che la gente non è scema come i progressisti, se ne guarderà bene dal dare il suffragio a questi fighetti animati dal proposito di ricevere le orde di extracomunitari nelle periferie che scoppiano e sono ai limiti della sopportazione. Sia chiaro, se i partecipanti alla marcia pro africani sono generosi al punto da volerli sul nostro territorio, non ci opponiamo. A una condizione: se li portino a casa loro, in corso Venezia, in San Babila, in via Manzoni e li facciano accomodare in salotto o in camera da letto. Non osino parcheggiarli al Lorenteggio o a Lambrate.
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Messaggioda Berto » mer mag 24, 2017 7:22 am

Il terrorismo islamico è una delle tre armi per la libanizzazione e progressiva sostituzione della popolazione europea.
https://www.facebook.com/silvana.demari ... 8509354628

Il terrorismo crea l'intimidazione necessaria perché non si osi mettere in atto linee di difesa. La sostituzione avviene mediante l'accoglienza indiscriminata di una popolazione estranea e ideologicamente prevaricante e la demografia. Solo una piccola percentuale dei "migranti" proviene da zone di guerra. Solo una parte proviene da situazioni che giustifichino lo stato di rifugiato. Tutti gli altri provengono da nazioni in pace e senza persecuzioni. La situazione più grave tra tutte le nazioni europee è quella dell'Italia, non ancora colpita dal terrorismo ma condannata dalla sua classe politica al suicidio economico per accogliere un numero enorme di cosiddetti migranti. Queste persone provengono in buona parte dagli strati medi della popolazione africana: non solo sono alfabetizzati, ma hanno titoli di studio di scuole medie e superiori, conoscenza di inglese o francese, capacità di usare Smart phone e computer, capacità " banali" in Europa, ma preziose in Africa dove garantiscono un lavoro, provengono in maggioranza da nazioni senza guerre e addirittura con un'economia in attivo e in sviluppo ed è un danno per i loro paesi, come affermano i vescovi senegalesi e gli uomini politici nigeriani, la perdita della loro forza lavoro. Venire in aereo dalla Nigeria costa 450 dollari, venire con il barcone ne costa 4500, una cifra con cui in Africa si avvia un'impresa. Questi uomini non ringraziano di nulla ed è loro tutto dovuto perché hanno rinunciato a comprare una bottega per venire a sedersi sulle nostre panchine. Non puliscono e non rifanno i letti perché provengono da famiglie dove altre persone li servivano. Gli italiani sono immigrati in paesi, Usa , Canada, Belgio, eccetera, dove c'era abbondanza di posti di lavoro. Un'immigrazione verso un paese come l'Italia, che ha un alto tasso di disoccupazione è un crimine verso il popolo italiano, verso le persone che si sono sradicare, illuse da affermazioni false di personaggi politici. Ci pagheranno le pensioni. Questa frase spinge molti uomini a pensare che qui ad accoglierli ci siano posti di lavoro. Le pensioni ce le pagherebbero i disoccupati italiani se una tassazione atroce non avesse distrutto la media e piccola impresa rendendoli disoccupati. Una massa di individui maschi appartenenti a una lingua e a una religione diversa, dove non ci siano linee di affiliazione al gruppo con la popolazione diciamo di accoglienza, non può che essere un pericolo tragico. Inoltre è ovvio che tutti i ricercati cerchino di raggiungere l'unica nazione, noi, che non controlla l'identità. Si possono integrare solo numeri piccoli e a costi alti (scuole di lingua eccetera) Stiamo importando la mafia nigeriana. Gli uomini politici nigeriani ci hanno già avvertito che sui barcone non vengono i migliori. I migliori restano nei loro paesi a costruirli. I migliori vengono in Europa in aereo dopo aver chiesto un permesso di soggiorno. In occasione del G8 a Taormina gli sbarchi saranno interrotti per una settimana. Quindi sono controllabili. Completamente controllabili. Le leggi del mare comandano di soccorrere i naufraghi e portarli alla costa più vicina ( quasi sempre Libia) . Una nave che li porti alla costa più lontana (Italia) sta commettendo un crimine.
Possiamo risparmiarci pray for Manchester, gessetti colorati e imagine?
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Messaggioda Berto » mer mag 24, 2017 9:03 pm

Calderoli: "Il Pd ritiri la legge sullo Ius soli"
Calderoli: "Vogliamo imparare dalle terribili lezioni di Parigi, di Bruxelles, di Nizza, di Londra, di Stoccolma e ora di Manchester?"
Luca Romano - Mer, 24/05/2017 - 11:46

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 01376.html

"A tutti quelli, a sinistra, che sabato hanno marciato a Milano e che vogliono regalare la nostra cittadinanza, con tutti gli annessi diritti, agli immigrati e ai loro figli, con lo ius soli e lo ius culturae, faccio notare che anche il kamikaze di Manchester, Salman Abedi, come tutti i suoi predecessori in questi due anni e mezzo di sangue e terrore in Europa, era un cittadino inglese, ed un cittadino europeo, cresciuto qui, a casa nostra, nei nostri quartieri, nelle nostre scuole", afferma il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord.

"Come i fratelli Kouachi autori del massacro nella redazione di Charlie Hebdo, come il loro complice Koulibaly, come Salah Abdeslam, come suo fratello e la rete di loro complici autori delle stragi parigine del novembre 2015 e delle stragi di Bruxelles nel marzo 2016, come l'attentatore della strage di Nizza, come l'attentatore di Londra, e quello di Stoccolma e come quello del recente attentati sugli Champs Elysees. Ancora una volta vediamo che chi sta uccidendo e insanguinando le nostre città non arriva dalle aree della Siria o dell'Iraq controllate dal califfato nero dell'Isis, non arriva dalle madrasse mediorientali, ma è già qui, a casa nostra, cresciuto tra noi, nei nostri quartieri, con la nostra cittadinanza", dice ancora. "Eppure dal Pd, e a sinistra, si continua a spingere, da oltre un anno e mezzo, per accelerare il percorso per la legge per regalare la cittadinanza ai figli degli immigrati - proposta di legge già approvata dalla Camera e che da quasi un anno riesco a tenere ferma - e avere così un nuovo bacino elettorale da cui attingere alle urne. Ora basta. Ma vogliamo svegliarci e aprire gli occhi una buona volta? Vogliamo imparare dalle terribili lezioni di Parigi, di Bruxelles, di Nizza, di Londra, di Stoccolma e ora di Manchester? Vogliamo renderci conto che in tutte queste stragi che hanno insanguinato l'Europa gli autori erano tutti in possesso della cittadinanza del Paese dove hanno colpito, che erano tutti cittadini europei? E guardando nell'orto di casa nostra ricordiamo che la maggior parte dei quasi 200 soggetti radicalizzati espulsi dal Governo italiano dal 2015 ad oggi, per ragioni di sicurezza, erano quasi tutti immigrati cresciuti qui. Per cui, chi vuole accelerare sulla cittadinanza agli immigrati, faccia una seria riflessione e rallenti, anzi si fermi e ritiri il provvedimento", conclude.
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Messaggioda Berto » sab mag 27, 2017 8:37 pm

Modena, anziana con il gas tagliato. Usa l'alcol e brucia la cucina
2017/05/26

http://gazzettadimodena.gelocal.it/mode ... refresh_ce

MODENA. Cucinava da qualche tempo utilizzando l'alcol etilico, non avendo più il gas visto che la fornitura le era stata staccata (pare da più di una settimana) per delle bollette non pagate. Questa mattina l'anziana, che ha 84 anni e percepisce una pensione di appena 600 euro, proprio mentre si preparava da mangiare è rimasta gravemente ustionata sia al volto che alle braccia. Il liquido infiammabile deve esserle sfuggito dal controllo. È successo a Modena, in via Ricci, una strada a ridosso del centro storico. La pensionata, che vive da sola in un appartamento Acer (l'edilizia a canoni agevolati per chi è in difficoltà economiche), è stata immediatamente soccorsa dai sanitari del 118 e, pur non essendo in pericolo di vita, ha riportato ustioni di una certa gravità. Fondamentale per evitare che l'incendio si propagasse a tutta l'abitazione,
e che la pensionata riportasse conseguenze ben più gravi, è stata la presenza nell'appartamento accanto di una vicina che ha dato l' allarme facendo immediatamente giungere i vigili del fuoco sul posto. Rabbia tra i coinquilini: "Non si può lasciare una signora di 84 anni senza gas"



Vicenza, il sindaco PD paga la bolletta al campo rom: 47mila euro presi dai contribuenti
I nomadi di via Cricoli hanno accumulato un debito record per il consumo dell'acqua, ma si rifiutano di pagare. Lo farà per loro il Comune governato dalla sinistra. Agli italiani che non rispettano le scadenze viene tagliato il servizio. E nessuno paga loro
- 25 Maggio 2017

http://www.ilpopulista.it/news/25-Maggi ... uenti.html

I rom non pagano le bollette per il consumo di acqua? Le pagheranno i contribuenti, ovvio. In Italia funziona così. Il cittadino viene vessato in ogni modo e se non ha i soldi sprofonda nel dramma. Provate voi a non pagare le bollette. I gestori interromperanno i servizi, staccheranno luce o acqua, dunque avrete sulle spalle un debito da rifondere, pena un aumento delle sanzioni. Per i nomadi vigono normative parallele di uno Stato parallelo incapace di far rispettare le proprie leggi. Ed ecco che a Vicenza i morosi del campo rom di via Cricoli hanno accumulato insoluti per 47mila euro. Non pagano. Usufruiscono dell’acqua, ma non pagano.

Quindi ci penserà il Comune di Vincenza guidato dal Pd a sborsare quattrini (dei contribuenti) per lorsignori. “Il sindaco di Vicenza Achille Variati usa due pesi e due misure – spiga Nicola Finco, consigliere regionale della Lega - Ai cittadini onesti che dimenticano di pagare anche solo una bolletta stacca l’acqua mentre per i nomadi, che accumulano insoluti per un totale di 47mila euro, è pronto a saldare il conto. È semplicemente surreale. Variati faccia pagare immediatamente il debito che i residenti nel campo di via Cricoli hanno con Acque Vicentine. Questa spesa non può ricadere sulla collettività”. “ Si tratta di una forma di razzismo esercitato dalla Giunta di sinistra nei confronti dei vicentini – aggiunge il consigliere comunale leghista Matteo Celebron – Viene stabilito che esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B: mentre i cittadini comuni sono subissati da bollette e scadenze, ai nomadi è permesso impunemente di non pagare canone e bollette”.
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