Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Messaggioda Berto » dom giu 20, 2021 10:11 am

«Scene da Bronx» sul Garda: baby gang di ladri in azione mentre un giovane muore annegato
Secolo d'Italia
Eleonora Guerra
sabato 19 Giugno

https://www.secoloditalia.it/2021/06/sc ... -annegato/

È allarme sul lago di Garda per il fenomeno delle baby gang di ladri in trasferta, che fanno razzia dei beni dei bagnanti. E che, nei giorni scorsi, oltre che ladri si sono dimostrati anche sciacalli. L’ultimo caso di furti, infatti, si è registrato sulla spiaggia di Campanello, a Castelnuovo del Garda, mentre un giovane moriva per annegamento.

Sul Garda giovani ladri in azione mentre un ragazzo muore

Durante le operazioni di soccorso, mentre tutti i bagnanti erano concentrati sul tentativo di salvare la vita ad Abdou Aziz Dioum, un ragazzo di 23 anni nato in Senegal e residente a Padova, poi morto in ospedale, lo sciame di ragazzini malintenzionati metteva in atto i propri colpi, facendo piazza pulita di borse, zaini e cellulari. E non risparmiando neanche i vestiti e i documenti della vittima.

L’allarme per le baby gang

A riportare la vicenda è stato il quotidiano L’Arena, riferendo che chi ha assistito ha parlato di «scene da Bronx», per altro consumate alla presenza delle forze dell’ordine accorse per i soccorsi. Ma il caso della spiaggia Campanello, che risale a un paio di giorni fa, al di là del suo contesto tragico, è tutt’altro che isolato. Il fenomeno delle bande di ragazzini ladri, che arriverebbero con i treni regionali, infatti, è già stato al centro di un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, con i sindaci della zona che hanno chiesto un impegno straordinario delle forze dell’ordine.


Milano, presa la gang che rapinava i ragazzi: ci sono anche due rapper di origine nordafricana
lunedì 22 Marzo

https://www.secoloditalia.it/2021/03/mi ... dafricana/

Ci sono anche due trapper dei Golas Locos tra gli arrestati per una serie di rapine a ragazzi nelle vie della movida, in zona Navigli a Milano. Il gruppo, molto attivo a via Gola, è rimasto coinvolto nelle indagini sui cosiddetti roghi di Capodanno. Le indagini hanno preso in considerazione più episodi, tutti con le medesime modalità e caratterizzati sempre da violenze gratuite. Ma al momento sono due quelli contestati nell’ordinanza del gip del tribunale di Milano che ha fatto scattare gli arresti da parte degli agenti di polizia ai danni era gang del Commissariato ticinese.

Il capo della gang è latitante

Il primo avvenuto l’8 gennaio 2020, ai danni di un 25enne, e l’altro l’11 febbraio 2020, che ha visto per vittima un 24enne. In entrambi i casi i ragazzi erano stati accerchiati e malmenati, dopo essere stati privati di cellulari e soldi. Nessuno dei due comunque aveva avuto bisogno di cure mediche. Le indagini, che si sono subito indirizzate verso il quartiere intorno a via Gola. La zona è ad alta concentrazione di immigrazione irregolare e spaccio. Lo testimonia la circostanza che spesso è teatro di sgomberi. Le indagini hanno portato all’emissione di un’ordinanza nei confronti di cinque persone, una delle quali, il capo della gang, un 28enne, al momento è ricercato.

Minacciavano per prendere soldi e cellulari

Gli altri sono un 21enne e un 22 enne, e i due trapper, entrambi 17enni. Tutti hanno precedenti e sono di origine nordafricana. Più precisamente, si tratta di pregiudicati di origine marocchina ed egiziana. Più nel dettaglio, l’accusa per i cinque è di aver compiuto due violente rapine compiute tra gennaio e febbraio 2020 ai danni di altrettanti coetanei. Secondo quanto spiegato dalla polizia, i cinque membri della gang (sospettati di almeno un altro episodio analogo) agivano in gruppo e per sottrarre il cellulare e il portafoglio ricorrevano ad una «violenza efferata e gratuita».



https://www.secoloditalia.it/2021/02/ne ... ign=middle

https://www.secoloditalia.it/2015/01/sg ... ign=middle
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Messaggioda Berto » dom giu 20, 2021 7:35 pm

Un clandestino africano armato di coltello contro la nostra polizia
20 giugno 2021
https://www.facebook.com/simone.tortone ... 8192104994


Chi è il ghanese ferito dal poliziotto a Termini (video): girava per Roma danneggiando chiese, mai espulso
Leo Malaspina
domenica 20 Giugno 2021

https://www.secoloditalia.it/2021/06/ch ... i-espulso/

Momenti di paura oggi a Roma dove un ghanese di 44 anni è stato avvistato da un addetto alla vigilanza della stazione Termini mentre si aggirava armato di coltello nei pressi di un’uscita della scalo. Nel tentativo di bloccarlo, un agente della Polfer ha esploso un colpo che lo ha ferito all’inguine. L’uomo, con precedenti, è stato portato in ospedale in codice rosso, ma non sarebbe in pericolo di vita. Ma chi è questo immigrato che ha scatenato il panico alla stazione? Un nome noto, un curriculum pesantissimo…

Il poliziotto ha sparato a Termini per impedire una strage

“Ieri sera, a Roma, intorno alle ore 19:20, è giunto al Centro Operativo della Polizia Ferroviaria la segnalazione di un individuo presumibilmente straniero che, armato di coltello, stava minacciando gli utenti della stazione ferroviaria di Roma Termini. L’uomo è stato immediatamente rintracciato dai poliziotti all’esterno dello scalo ferroviario in via Marsala, mentre brandiva un coltello da cucina di grosse dimensioni“, è la versione ufficiale della questura di Roma sull’arresto del ghanese che ieri ha seminato il panico, armato di coltello, nella zona della stazione Termini. “La persona, nonostante i numerosi inviti degli agenti a calmarsi, ha iniziato ad aggredire con scatti repentini ed incontrollati, i poliziotti che hanno iniziato un’opera di contenimento, volta a tutelare l’incolumità dei passanti che in quel momento si trovavano nella strada. Percepita l’imminenza di una nuova aggressione un operatore è stato costretto ad utilizzare l’arma in dotazione e ad esplodere un colpo in sicurezza, indirizzandolo -viene rilevato- agli arti inferiori per interrompere l’azione pericolosa”.

Il ghanese ferito era noto alle forze dell’ordine per tanti motivi

“L’individuo, I.A. , di 44 anni, sedicente cittadino ghanese, con numerosi precedenti di polizia, per atti di violenza contro là persone, è stato così disarmato, immediatamente soccorso e trasportato presso l’Ospedale Umberto I, dove, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, è tuttora piantonato in stato di arresto per i reati di tentato omicidio, porto abusivo d’arma, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. L’uomo si era già reso responsabile di alcuni episodi che ne avevano connotato la pericolosità sociale: in passato aveva danneggiato alcune statue sacre presenti in alcune Chiese di Roma, manifestando poi ai poliziotti atteggiamenti di odio nei confronti della religione cristiana”.

Inoltre, ad aprile 2020 , “era stato sorpreso più volte in piazza San Pietro e denunciato per resistenza e minaccia a pubblico ufficiale nonché per offesa a una confessione religiosa e nel giugno di quest’anno è stato nuovamente denunciato per danneggiamento e lesioni in quanto resosi responsabile di lancio di bottiglie contro il centro islamico di Via San Vito a Roma; circostanza in cui è rimasto ferito anche l’imam”.

Sulla posizione del cittadino straniero, irregolare sul territorio italiano, sono emerse difficoltà legate all’attribuzione della nazionalità dovute alla mancata conclusione delle procedure di riconoscimento presso le Autorità Consolari del Gambia, Costa d’Avorio, Nigeria e Ghana avviate nel 2017 che hanno reso non eseguibili le procedure di espulsione a suo carico“.

L’apporto delle testimonianze dei cittadini “che, casualmente, hanno assistito alla scena, ha contribuito alla ricostruzione dei fatti, anche attraverso filmati amatoriali che, raccolti dalla Polizia, sono al vaglio della Magistratura”.


Ahmed Ibrahim, un pericoloso jihadista che non può essere espulso: cercava adepti per la guerra santa
Elena Ricci
21 giugno 2021

https://www.iltempo.it/attualita/2021/0 ... A.facebook

Di Ahmed Ibrahim, il 44enne extracomunitario irregolare sul territorio italiano e pluripregiudicato, non è nota l’esatta nazionalità, motivazione per la quale già dal 2017, non è stato possibile concludere le procedute di espulsione dal nostro paese. Eppure, si tratta di un soggetto davvero tanto pericoloso che inneggiava allo Stato Islamico e che da tempo semina il terrore nella Capitale. Il problema, come fa sapere la Questura di Roma, nasce dalla mancata finalizzazione delle procedure di riconoscimento presso le autorità consolari del Ghana e della Costa d’Avorio. Pratiche che, se non portate a termine, impediscono l’espulsione.

Dell’uomo però, è ben nota l’avversione verso i simboli cristiani e verso le forze dell’ordine. Su di lui esiste una nota della direzione centrale polizia di prevenzione, che lo segnala in quanto faceva proselitismo per la Jihad mentre si trovava in carcere. Presente da tempo nelle banche dati interforze, il 44enne è noto per essere un soggetto socialmente pericoloso. E l’ultimo eclatante episodio è proprio quello di sabato pomeriggio a Roma Termini.

Nel 2016 devastò 4 chiese nel centro storico di Roma: San Martino ai Monti, la Basilica di Santa Prassede, la chiesa di San Vitale e San Giovanni dè Fiorentini. Distrusse statue e candelabri, mirando a devastare crocifissi e riproduzioni della Sacra Famiglia ripetendo più volte che quelle immagini sacre «non erano rispettose». Lo scorso anno, fu denunciato due volte nella stessa settimana dalla polizia, per aver dato in escandescenze in piazza San Pietro, disturbando funzioni religiose e scagliandosi contro i poliziotti. La seconda volta, oltre ad essere stato beccato con 25 grammi di marijuana, aveva un punteruolo con il quale aveva cercato di ferire i poliziotti. Poche settimane fa, invece un’altra denuncia per danneggiamento e lesioni. L’uomo ha lanciato diverse bottiglie di vetro contro il centro islamico di via San Vito, ferendo lo stesso Imam con un coccio.
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Messaggioda Berto » mar giu 22, 2021 10:10 pm

La furia del migrante con l'Aids: devasta il centro, poi sputa sangue sui poliziotti
Alessandra Benignetti
3-5 minuti

22 Giugno 2021 - 11:13

Attimi di follia, ieri mattina, in un centro di accoglienza di Torre Maura, alla periferia Est di Roma. Un migrante sieropositivo ha devastato la struttura e poi si è scagliato contro i poliziotti cercando di infettarli con il suo sangue
La furia del migrante con l'Aids: devasta il centro, poi sputa sangue sui poliziotti

Prima ha mandato in frantumi porte e vetrate, poi si è scagliato contro gli agenti di polizia intervenuti per placarlo, ferendosi per poter succhiare il proprio sangue e sputarlo in direzione dei poliziotti ed infettarli. Protagonista della mattinata di paura andata in scena ieri nel centro di accoglienza di via dell’Usignolo, a Torre Maura, è stato un migrante maliano di 21 anni, Traore Soumalia, sieropositivo. Il ragazzo, ospite della struttura di accoglienza - già salita in passato all’onore delle cronache quando i migranti diedero alle fiamme mobili e materassi per protestare contro il lockdown e per un blitz anti-droga che si è concluso con l’arresto di cinque nordafricani – ha cominciato a dare in escandescenza attorno alle 9 del mattino, iniziando a colpire porte e finestre con una mazza e minacciando un’operatrice.

È stata lei stessa a dare l’allarme chiamando la polizia. Ma la furia del migrante, come si legge nella ricostruzione fatta dal quotidiano Il Tempo, sarebbe aumentata alla vista della volante delle forze dell’ordine. Il giovane africano, infatti, ha tentato di colpire gli agenti con un estintore e con un maniglione divelto da una porta antipanico, mentre continuava la sua opera di demolizione del centro. Poi, all’arrivo dei rinforzi, altre due pattuglie inviate dal commissariato Casilino nuovo, ha iniziato a tagliarsi le braccia, succhiando il sangue con la bocca e sputandolo in direzione degli agenti, che sono comunque riusciti ad immobilizzarlo.

Il richiedente asilo, però, non si è rassegnato e ha tentato di sfuggire alla presa colpendo i poliziotti, almeno sei quelli che cercavano di trattenerlo, con calci e spintoni, tanto da riuscire a divincolarsi prima che ai suoi polsi scattassero definitivamente le manette. I poliziotti intervenuti saranno tutti sottoposti alla profilassi per l’Aids e sono stati refertati con una prognosi che varia dai 3 ai sette giorni a seconda delle lesioni riportate. Il maliano è finito in carcere per "violenza, resistenza, minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato".

Sulla vicenda è intervenuta anche la consigliera leghista, Laura Corrotti, che ha denunciato come la situazione all’interno del centro di accoglienza "degeneri giorno dopo giorno". "I cittadini della periferia est della Capitale, - ha scritto in una nota – sono lasciati sempre più soli da un’amministrazione che non ha avuto nessun interesse in ben cinque anni di governo di andare incontro alle richieste di aiuto".

Soltanto 48 ore prima, stavolta nel centro di Roma, alla stazione Termini, a seminare il panico era stato un ghanese pluripregiudicato, che ha minacciato i passanti con un coltello prima di scagliarsi contro le forze dell’ordine che sono state costrette ad esplodere un colpo di pistola per disarmarlo. L’uomo di 44 anni, raggiunto dal proiettile ad una gamba, è stato poi ricoverato in codice rosso, ma non è in pericolo di vita.
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Messaggioda Berto » mer giu 23, 2021 6:42 am

Anzio, sfratto per morosità all’affittuario Egiziano: consigliera del Pd Giannino finisce nella polemica
22 giugno 2021

https://ilgranchio.it/2021/06/22/anzio- ... -polemica/

Finisce nel tritacarne delle polemiche la capogruppo del Partito democratico di Anzio Lina Giannino dopo aver postato sulla propria pagina Facebook lo sfogo contro l’affittuario egiziano moroso che prima di andarsene le ha devastato la casa che gli aveva affittato. La storia comincia con la pubblicazione di un post molto duro: “Avete distrutto la mia casa e i miei mobili. Attenzione voglio avvertire tutti i cittadini di Anzio di non affittare casa ad un egiziano calvo che gira in bicicletta. Dice di essere pescatore e vive con una donna ucraina. Pagano tre-sei mesi di affitto e poi non pagano più nulla. Casa distrutta, acqua non pagata, bagni rotti, mobili distrutti, mura senza intonaco. Conosce bene le leggi italiane meglio di noi. Sa che non gli fanno nulla. Vi prego fate girare questo avviso. Salvatevi. Se qualcuno gli ha dato casa stia attento”. E’ lo sfogo di una cittadina, ma che anche di un personaggio pubblico in quanto capogruppo del Partito democratico ad Anzio; tanto e bastato perché Lina Giannino, finita nel vortice della polemica politica, decidesse di rimuovere il post. Ma non è servito.
Le sono infatti arrivate una valanga di critiche, tra le quali quella dell’europarlamentare delle Lega Antonio Rinaldi. “Potrebbe sembrare un normale sfogo di una persona a cui è stata distrutta la casa da un egiziano suo affittuario – scrive l’europarlamentare – ma se poi si scopre che la signora è consigliera comunale del Pd di Anzio, allora si capisce che quando si toccano interessi personali non c’è linea politica che tenga! Chissà se si è lamentata con Letta della politica migratoria del Pd!”. Critiche anche dall’ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace sul Giornale dell’Umbria. “Povera compagna Lina Giannino, capogruppo del Pd ad Anzio, in provincia di Roma – ironizza Storace – l’egiziano a cui aveva affittato la casa gliel’ha distrutta, lei se ne è lamentata pubblicamente ma poi i capi del Pd le hanno imposto di fare marcia indietro. Però l’ha pizzicata il deputato europeo della Lega, Antonio Rinaldi, e la storiella tanto ipocrita è venuta alla luce lo stesso”.
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Messaggioda Berto » ven giu 25, 2021 6:59 am

Marocchino litiga e punta bottiglia rotta al collo di un vigile
24 giugno 2021

https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/c ... -1.6519048

Ha puntato un coccio di bottiglia alla gola di un agente della polizia locale. Martedì a mezzogiorno una pattuglia stava sanzionando una ragazza italiana e un ivoriano di 23 anni perché stavano bevendo birra in via Italia (il nuovo Regolamento di polizia urbana vieta il consumo di alcol all’aperto) quando è scoppiata una lite tra l’ivoriano in attesa e un marocchino di 28 anni. I due extracomunitari, tra lo spavento dei passanti, hanno iniziato a spintonarsi e minacciarsi brandendo bottiglie di vetro. Gli agenti sono subito intervenuti, supportati anche da una pattuglia della polizia. Il marocchino, con diversi precedenti per spaccio, possesso di armi e altri reati, è stato arrestato. L’ivoriano è stato denunciato per resistenza. L’assessore Arena ha invocato l’uso del Taser.
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Messaggioda Berto » lun giu 28, 2021 7:22 am

Germania, accoltella passanti a Würzburg: tre morti e sei feriti
26 giugno 2021

https://www.rainews.it/dl/rainews/artic ... 7baca.html

Tre morti e sei feriti. E' questo il bilancio dell'attacco compiuto a Wuerzburg, in Baviera, da un uomo armato di coltello in pieno centro città.

Le vittime sono tre donne, ha reso noto la polizia. L'assalitore, si è ricostruito, è entrato in un magazzino e ha chiesto di poter vedere dei coltelli. Poi ne ha preso uno e ha iniziato a colpire la commessa, ferendola mortalmente. Ha in seguito colpito altre due donne, morte per le ferite riportate, prima di proseguire il suo assalto in una banca e per strada.

Gli inquirenti tedeschi stanno ancora indagando sulle cause che hanno portato questo 24enne di origine somala a compiere il gesto. L'uomo, dopo essere stato colpito a una gamba dagli agenti intervenuti, è stato portato in ospedale e posto in stato di fermo.

Il ministro dell'Interno bavarese, Herrmann, ha spiegato che era noto alla polizia ed era stato ricoverato in un'unità psichiatrica pochi giorni fa. La polizia ha riferito che non era un noto islamista. Anche se, secondo lo Spiegel, durante l'interrogatorio avrebbe detto di aver compiuto la sua "jihad". Ma l'avvocato d'ufficio del 24enne, Hanjo Schrepfer, ha precisato che, dai colloqui avuti con il suo cliente, non sembra che vi sia una matrice islamista. L'uomo oggi verrà trasferito in carcere.

La cancelliera Angela Merkel ha detto che le indagini mostreranno cosa ha spinto l'uomo a scatenare la sua furia omicida. "Ma ciò che è certo è che l'azione orribile si è diretta contro tutta l'umanità e ogni religione", ha twittato il suo portavoce Steffen Seibert.

L'agenzia di stampa tedesca Dpa riporta che un testimone avrebbe raccontato di averlo sentito gridare 'Allahu akbar'.

Il 24enne vive a Wuerzburg dal 2015, in un rifugio per senzatetto. La polizia tedesca ha trovato quelli che ha definito "messaggi d'odio" durante la perquisizione nel rifugio. Il capo dell'ufficio criminale, Armin Kuehnert, ha detto che il materiale sequestrato, che comprende anche sms registrati sul telefono dell'assalitore, saranno analizzati. Ora gli inquirenti vogliono determinare se il fatto che abbia assalito prevalentemente donne sia una coincidenza o meno.

Il governatore bavarese Markus Soeder ha elogiato la "dedizione davvero impressionante" di coloro che hanno cercato di fermare l'uomo. "Ora bisogna chiarire le circostanze, i motivi", ha detto in una dichiarazione ai giornalisti a Norimberga, annunciando che "Tutta la Baviera è in lutto oggi".

A pochi minuti dall'assalto sono comparse immagini sui social: video hanno mostrato un uomo di colore brandire quello che appare un coltello, mentre alcune persone tentano di fermarlo.



Laives, uomo perde la testa e aggredisce i passanti: 9 feriti. Ecco i soccorritori in azione
26 giugno 2021

https://www.altoadige.it/video/laives-u ... -1.2943494
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Messaggioda Berto » lun giu 28, 2021 7:22 am

Bologna la città rifugio dei clandestini criminali.


"Ha bisogno di aiuto?". E rapinano un disabile sulla sedia a rotelle: due arresti a Bologna
Rosario di Raimondo
26 giugno 2021

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2 ... 0/?ref=485

Lo scorso 21 giugno, in pochi minuti, hanno derubato due volte una vittima disabile sulla sedia a rotelle, un bolognese di 65 anni. La polizia ha fermato due uomini di 39 e 21 anni, accusati di furto con strappo in concorso e, solo il primo, di rapina aggravata. Fondamentale, oltre al lavoro degli investigatori, la testimonianza di una persona che ha assistito alla scena.


"Serve aiuto?". Poi il furto

Gli arrestati sono M.A.M.W, egiziano e G.C, tunisino, entrambi con i documenti non in regola. I fatti sono successi sei giorni fa in via Corticella. Come ha ricostruito la squadra Mobile, che ha seguito le indagini, attorno alle 14.30 del 21 giugno, la vittima aveva parcheggiato la sua macchina in uno stallo riservato e stava per salire a bordo della carrozzina che utilizzava per muoversi. Due uomini si sono accorti di lui, uno si è avvicinato chiedendogli se avesse bisogno di aiuto per scendere dalla macchina. Il bolognese ha risposto di no ma a quel punto uno dei ladri gli ha strappato con forza uno zaino, lo ha passato al complice, che faceva da palo, e tutti e due sono scappati.


La seconda aggressione

La vittima è così sceda all'auto e, sempre in via Corticella, ha incrociato di nuovo il ladro che gli aveva strappato lo zaino. Quest'ultimo lo ha aggredito di nuovo, stavolta per sfilargli un marsupio che la vittima aveva a tracolla e che conteneva soldi, documenti e carte di credito.


Le indagini

Oltre all'arrivo delle Volanti, che hanno raccolto la denuncia della vittima e la descrizione degli autori, sono partite le indagini della IV Sezione-Contrasto al crimine diffuso della squadra Mobile. Gli investigatori hanno analizzato molte ore di filmati di videosorveglianza, hanno individuato i rapinatori, visto com'erano vestiti e iniziato le ricerche. Un testimone oculare, inoltre, ha fornito delle informazioni molto utili.Tre giorni fa, il 23 giugno, entrambi sono stati presi in zona Bolognina. Il pm Bruno Fedeli, che ha coordinato l'indagine, ha disposto i fermi di indiziato di delitto. Il più giovane, G.C, era inoltre destinatario di un provvedimento di esecuzione di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip di Bologna a maggio per un'altra rapina.
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Messaggioda Berto » mer giu 30, 2021 12:45 am

Mantova, in giro con una mannaia dopo aver aggredito una donna pochi giorni prima: denunciato dai carabinieri
28 giugno 2021

https://gazzettadimantova.gelocal.it/ma ... 3Dsharebar

Il 37enne è stato fermato per dei controlli dai militari perché assomigliava all’identikit dell’aggressore che aveva colpito con un pugno una donna alcuni giorni fa

MANTOVA. I carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Mantova hanno denunciato D.M., extracomunitario 37enne, nullafacente, già destinatario di due provvedimenti di espulsione, per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.

L’uomo è stato notato dai militari perché corrispondeva alla descrizione dell’aggressore che giovedì scorso, 24 giugno, in via Trieste a Mantova, intorno alle 18.30, aveva aggredito una donna colpendola con un pugno in faccia.

Dai controlli di rito svolti nella banca dati nonché dalle circostanze di tempo e luogo degli accertamenti, sono emersi i presupposti per procedere alla perquisizione personale. All’interno dello zaino dell’uomo i carabinieri hanno trovato una mannaia. Il 37enne non ha saputo motivare il perché la portasse con sé.

L’oggetto è stato quindi sequestrato e all’uomo è stato intimato di lasciare l’Italia.

Procedono intanto le indagini per capire i motivi che hanno spinto lo straniero ad aggredire, apparentemente senza alcuna motivazione, la malcapitata che, dopo avere ricevuto le prime cure del caso, aveva rifiutato l’invito a recarsi in ospedale.
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Re: Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugia

Messaggioda Berto » mer giu 30, 2021 12:46 am

"Picchiati perché stranieri". Ma la verità è un'altra
Giuseppe De Lorenzo
29 giugno 2021

https://www.ilgiornale.it/news/milano/a ... 58342.html

Quante versioni può avere la cronaca? Tante. Anche se il fatto sarebbe di per sé oggettivo, alla fine ognuno racconta quel che vede. Un pezzo della storia. Una percezione. E la verità? Difficile da trovare, soprattutto ai tempi dei social. Lo dimostra plasticamente quella che fino a ieri era solo una normale notizia di cronaca locale e che oggi invece si sta trasformando in un caso (social) mediatico. E cioè l'atto di accusa di razzismo contro le forze di polizia italiane, manco fossimo negli Usa di Geroge Floyd.

Prima i fatti. Sono le cinque del mattino di domenica 27 giugno a Milano quando le pattuglie del Nucleo Radiomobile, della compagnia Milano Duomo e del III reggimento Lombardia convergono in forze in Piazza XXIV Maggio, di fronte all’ingresso del Mc Donald’s. Qualcuno ha segnalato una rissa e di questi tempi, con la movida fuori controllo, i nervi sono a fior di pelle. Gli agenti intervengono, trovano un gruppetto di ragazzi in larga parte di origine centroafricana "con atteggiamenti provocatori", assembrati, intenti a consumare alcolici e ad "ascoltare musica ad alto volume". In breve tempo la situazione precipita: nei video si vedono volare bottiglie di vetro, i carabinieri caricano il gruppetto, partono manganellate, grida, accuse e insulti. Il risultato è riportato nero su bianco in una nota dell’Arma: 12 persone identificate e multate per violazione delle norme anti-Covid, un italiano denunciato, uno arrestato e una ragazza del Burkina Faso ferita. Ma cosa è successo davvero?

Già, perché sul parapiglia le versioni sono differenti. Discordanti. E per alcuni addirittura infamanti. Su Instagram è ormai virale (si dice così quando un video raggiunge 2,6 milioni di visualizzazioni) il resoconto realizzato da “Riphuda”, una ragazza riccia secondo cui è “inutile che l’Italia si dichiari innocente davanti alle accuse di abuso di potere da parte della polizia per ragioni di discriminazioni razziale”. Nei sette lunghi minuti di racconto, la giovane sostiene che tutto sia partito a causa del campanello di un monopattino e del vizietto delle divise a discriminare i neri. “Stavamo facendo colazione in circa 15 persone”, dice, quando da una volante di passaggio un poliziotto sarebbe saltato “giù dall’auto” e avrebbe “iniziato a urlare: ‘Se non la smetti ti arresto’”. Per un campanello. Sempre per lo stesso tintinnio sarebbero addirittura arrivate altre sei pattuglie e “due camion blindati”, uno spiegamento di forze come non se ne vedono neppure durante le manifestazioni dei blakc bloc. Possibile? Accusa Riphuda: “Noi eravamo seduti ai tavoli pubblici di un Mc dopo aver pagato il cibo e siamo stati spinti via con la forza. Un ragazzo è stato buttato per terra, preso a calci e manganellate da quattro poliziotti. Una ragazza, sua sorella, si è avvicinata e si è beccata una manganellata dritta in testa che l'avrebbe potuta ammazzare”. E ancora: gli agenti avrebbero “rincorso le persone cercando di picchiare tutti”. Addirittura avrebbero osato “inseguire dei ragazzi” (poverini) che avevano “preso dai cassettoni della spazzatura delle bottiglie di vetro per potersi armare in qualche modo” (bontà loro). Infine avrebbero usato termini razzisti tipo “torna al tuo Paese”, “annientate questo negro” e via dicendo. Sintesi: “Il razzismo in Italia esiste”. Firmato: All Cops Are Bastard.

Sui social, ça va sans dire, è tutto un condividere il video e gridare all’orrore xenofobo delle divise. Ma non tutti hanno visto lo stesso film. Catia, ad esempio, nei commenti al filmato sottolinea come la grande accusatrice dei carabinieri abbia “dimenticato di raccontare tutta la parte iniziale, dove i tuoi amici violenti buttano a terra i miei che non stavano facendo nulla”. Marta B. aggiunge che “i video non fanno vedere che alle 4.30 c’è stata una rissa che ha compreso circa 50 persone che si sono riversate in strada picchiandosi”. Solo a quel punto “sono intervenuti i militari” e dopo una ventina di minuti i carabinieri. Insomma: un racconto “non veritiero”, quello di Riphuda, a cui “mancano dei pezzi”.

Abbiamo provato a contattare Marta B. e siamo in attesa di una risposta. Ma se 2,6 milioni di persone hanno dato credito al racconto di Riphuda, perché non dovremmo credere a chi sostiene di lavorare nel Mc Donald’s teatro della battaglia? “Anche i ragazzi si sono messi a insultare i poliziotti”, racconta Marta, e soprattutto i militari “non si sono aizzati per un campanello”. “Io stavo lavorando e non potevo uscire dal locale per via di questi 15 ragazzi che cantavano, urlavano e rompevano cose ancora prima che la polizia intervenisse”. Ecco allora l’altra versione dei fatti. Verso le 4.35 ci sarebbe stata la rissa, il locale sarebbe stato chiuso alle 4.45 e “noi colleghi siamo rimasti dentro fino alle 5.30”. Insomma: il problema di ordine pubblico c’era eccome, altro che “un cazzo di campanello”. Non solo: il gruppetto avrebbe “messo musica e ballettato” davanti agli agenti, avrebbe “cantato a squarciagola” in modo denigratorio e “istigato i carabinieri dicendo ‘se vuoi arrestami pezzo di merda”. Senza contare - e questo si vede chiaramente anche dalle immagini - che alcuni dei giovani hanno “preso delle bottiglie di vetro da dentro i cassonetti e le hanno tirate addosso” alle divise.

Una fonte del Giornale.it aggiunge altri particolari: “Gli insulti sono sempre gli stessi - dice la fonte - ci urlano addosso ‘sbirri di merda’, ‘bastardi’, ‘figli di puttana’, ‘fascisti’”. Dal punto di vista degli “sbirri” la trama appare semplice: dopo il lancio di bottiglie, “sampietrini e massi” è seguita una normale “carica di alleggerimento”. Niente di strano: si chiama ordine pubblico. Resta però quell’accusa di razzismo da 2,5 milioni di visualizzazioni. “Ormai il problema siamo diventati noi e non i criminali o i facinorosi - lamenta Ilario Castello, segretario provinciale del Nuovo sindacato Carabinieri - Prendersela con le divise è la moda del momento. E la politica si dimentica di metterci nelle condizioni di lavorare: servono un protocollo operativo e regole chiare di ingaggio”. Anche perché alla fine il ritorello è sempre lo stesso: gli agenti rischiano la vita in strada, cercano di tutelare l’ordine, si beccano bottigliate in testa. E poi li accusano pure di razzismo.
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Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Messaggioda Berto » mer giu 30, 2021 10:23 pm

Occupa abusivamente una casa e aggredisce i carabinieri chiamati dalla proprietaria
30 giugno 2021

https://www.ilgiornaledivicenza.it/terr ... refresh_ce

Avevano occupato abusivamente e senza un motivo l’abitazione di proprietà di una donna a Montegalda. Ma a finire nei guai è stato uno solo di loro: Brigui Akrem, un cittadino tunisino trentenne, irregolare in Italia e senza fissa dimora, già gravato da pregiudizi di polizia.

L'episodio è accaduto a Montegalda, dove i militari della stazione di Longare, hanno tratto in arresto Brigui Akrem in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale, violazione di domicilio e invasione di edificio. Contestualmente l'uomo è stato deferito per soggiorno illegale.

La proprietaria dell'appartamento aveva denunciato ai carabinieri l’occupazione abusiva di un’abitazione di sua proprietà da parte di alcuni stranieri. A seguito di un controllo effettuato dai militari in via Verdi 17, era stato rintracciato un cittadino tunisino introdottosi nell’abitazione nei giorni precedenti. Brigui Akremo, all’invito dei militari a seguirlo per accertamenti, però, reagiva minacciando i carabinieri, aggredendone uno e causandogli lesioni ad un arto.

Questa mattina si è svolta l’udienza di convalida dell'arresto dello straniero, condannato a otto mesi di reclusione con pena sospesa.
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