Il magrebino pluripregiudicato: botte alla ex, sequestro del parroco e la rapina con pistola
Federico Garau - Mer, 05/02/2020
https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... MX6BZ2B1bk
Lo straniero ha una lunga lista di precedenti, accumulata in pochi anni di permanenza nella provincia di Venezia: si va dallo spaccio, alle lesioni personali, fino ad arrivare al sequestro di persona ed alla rapina a mano armata. Colto sul fatto, sarà finalmente espulso
Aveva riempito in pochi anni la propria fedina penale di una lunga lista di reati, ma era anche riuscito a mantenere un profilo basso dopo aver fatto perdere le proprie tracce in segjuito all'ultimo episodio di cui si era reso protagonista: questo almeno fino alla scorsa notte, quando è finito in manette a Mestre (Venezia) e subito trasferito al centro per il rimpatrio di Gradisca d'Isonzo (Gorizia).
Il responsabile, un marocchino di 34 anni, è stato infatti colpito da decreto di espulsione, firmato dal questore di Venezia e subito applicato. L'arresto durante la notte dello scorso lunedì 3 febbraio, quando il 34enne è stato colto in flagranza di reato dopo essersi furtivamente introdotto all'interno del mercato ortofrutticolo di via Torino a Mestre.
In sua compagnia altri due complici, un tunisino ed un marocchino i quali, secondo quanto riportato da "Venezia Today", erano loro stessi già destinatari entrambi di decreti di espulsione con obbligo di abbandonare l'Italia entro 7 giorni dall'emanazione del provvedimento.
Il 34enne nordafricano è personaggio già noto alle forze dell'ordine almeno a partire dal 2014, quando cioè si trasferì dalla provincia di Como a quella di Mestre con in mano, allora, un permesso di soggiorno per lavoro subordinato.
Fin da subito, tuttavia, iniziò a delinquere, accumulando numerose denunce per spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni personali, violazioni di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale. Oltre a ciò, nel 2017 arrivò per lui anche l'incriminazione per atti persecutori commessi nei confronti della ex compagna, una donna di nazionalità italiana, e del figlio di lei, un bimbo di soli 6 anni. Agguati, minacce, aggressioni, una situazione per la vittima divenuta ingestibile specialmente dopo aver messo la parola fine alla loro relazione, tanto da esser costretta a lasciare la sua casa per trasferirsi a vivere presso un'amica.
Se ciò non bastasse, nel dicembre del 2018 fu lo stesso marocchino ad autodenunciarsi, segnalando agli uomini del commissariato di Mestre la sua intenzione di uccidere la ex. Fermato in tempo, arrivò per lui un divieto di dimora nella provincia di Venezia. Cosa che non lo scoraggiò dall'effettuare un nuovo agguato all'italiana, bloccata per strada e minacciata con un taglierino: anche in quell'occasione fu la polizia ad intervenire, e ad arrestare il malvivente dopo una violenta colluttazione. Finalmente, a seguito di quell'ultimo episodio, finì in carcere.
Sempre nel 2018, poi, si rese protagonista anche di un sequestro di persona con rapina ai danni del parroco della chiesa dell'Annunziata di Campalto. Il sacerdote già conosceva il nordafricano, a cui aveva spesso negli anni elargito delle piccole somme di denaro come elemosina. Ciò, tuttavia, non bastava più al magrebino, che aveva approfittato della situazione diventando progressivamente più esoso oltre che minaccioso nei confronti del generoso donatore, costretto addirittura a barricarsi nella canonica. Il 10 ottobre 2018 quindi, il marocchino si presentò direttamente in chiesa con una pistola in mano, con cui rapinò il parroco, portandogli via anche il denaro delle offerte.
Dopo un periodo in cui aveva fatto perdere le proprie tracce, quindi, il 34enne è tornato allo scoperto, facendosi sorprendere durante un'incursione al mercato ortofrutticolo di Mestre. Colto sul fatto, è stato quindi arrestato, ricevendo il decreto di espulsione firmato dal prefetto e attuato immediatamente dal questore. Lo straniero sarà dunque allontanato dal paese dopo la tappa al Cpr di Gradisca d'Isonzo.
La follia del maliano: tenta di strangolare il portiere dell'hotel
Gabriele Laganà - Mer, 05/02/2020
https://www.ilgiornale.it/news/napoli/f ... fmFSpVc65U
La violenza all’ingresso dell’hotel Romeo in via Cristoforo Colombo a Napoli. Il maliano di 28 anni con due coltelli ha ferito ad un spalla un addetto alla sicurezza. Un agente ha riportato una frattura
Un maliano di 28 anni è stato arrestato due notti fa a Napoli per duplice tentato omicidio.
Lo straniero ha prima aggredito il portiere dell'hotel Romeo e, successivamente, con due coltelli si è scagliato contro alcuni addetti alla vigilanza e due poliziotti che erano intervenuti per riportare l’ordine.
Gli uomini delle forze dell’ordine, dopo una accesa colluttazione, sono riusciti a fermare l’extracomunitario con lo spray al peperoncino e le fasce di contenimento in veltro. La violenza è divampata all'improvviso davanti all’albergo situato in via Cristoforo Colombo, non lontano dal porto. Il ragazzo, senza motivo, si è avvicinato all’addetto all'accoglienza e gli ha stretto le mani al collo, nel folle tentativo di strangolare il malcapitato. Fortunatamente per la vittima, alcuni addetti alla sicurezza si sono accorti di quanto stava accadendo e sono corsi in aiuto del portiere.
Alla vista dei vigilanti, il maliano è scappato. Ma gli uomini della sicurezza lo hanno inseguito fino in via De Gasperi. Qui, allertata da una segnalazione, è arrivata anche una pattuglia dell'Ufficio prevenzione generale della Questura di Napoli. Gli agenti sono subito intervenuto per bloccare l’immigrato.
Quest’ultimo, però, invece di calmarsi ha continuato nella sua condotta violenta. Improvvisamente ha estratto due coltelli e, con l’intento di trovare una via di fuga, si è lanciato contro uno degli addetti alla vigilanza e lo ha ferito a una spalla. A quel punto, lo straniero è riuscito a scappare ma il suo tentativo è stato vanificato dai poliziotti che lo hanno inseguito fino al muro perimetrale della facoltà di Giurisprudenza di via Nuova Marina dove lo hanno bloccato.
L’extracomunitario, per sottrarsi al fermo, si è scagliato anche contro gli agenti che hanno faticato non poco per renderlo inoffensivo. Per fermare il maliano, i poliziotti sono stati costretti ad usare lo spray al peperoncino e le fasce di contenimento in velcro.
Il ragazzo è stato arrestato con le accuse di duplice tentato omicidio, lesioni, resistenza a Pubblico ufficiale, minacce aggravate, porto abusivo di coltelli e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Il Questore di Napoli, Alessandro Giuliano, si è complimentato con la pattuglia che è riuscita a risolvere una intricata situazione:"Gli operatori dell'Ufficio Prevenzione Generale come in tante altre occasioni, hanno dato prova di coraggio, professionalità ed equilibrio". Uno dei poliziotti è rimasto ferito nello scontro. Condotto in ospedale, gli è stata diagnosticata una frattura.