Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven set 20, 2019 7:29 am

Coltello contro bimba di 2 anni per rapinare la madre: preso tunisino
Federico Garau - Mer, 11/09/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... SeGNZFm_0E

"Dammi la borsa o le faccio del male", e il tunisino fugge con la borsetta della donna, mentre a bordo del mezzo pubbliuco nessuno si accorge di quanto accaduto: in manette il responsabile, che resta dietro le sbarre anche dopo il giudizio direttissimo

Resta nel carcere di Ancona, dopo il giudizio direttissimo, il 60enne tunisino che ha minacciato con un coltello una bambina di 2 anni per estorcere del denaro alla madre.

L'episodio si è verificato durante la mattinata dello scorso mercoledì 28 agosto, a bordo del bus 1/4. Quando il mezzo è giunto all'altezza di via Marconi, il rapinatore magrebino ha deciso di entrare in azione, prendendo di mira una giovane madre straniera.

Dopo averla raggiunta, l'uomo ha puntato la lama di un coltello al collo della figlia della donna, una bambina di soli due anni.

"Dammi la borsa o le faccio del male", ha sussurrato il 60enne alla giovane madre, come riportato da "AnconaToday". Pietrificata dal terrore, quest'ultima non ha potuto far altro che cedere al rapinatore quanto le era stato richiesto, mentre a bordo dell'autobus nessuno si era reso minimamente conto di che cosa stesse accadendo.

Alla prima fermata disponibile, il 60enne è sceso di corsa dal mezzo, allontanadosi rapidamente e riuscendo a far perdere le proprie tracce.

La vittima ha chiesto immediatamente aiuto al conducente e, contattata la polizia, ha sporto denuncia in questura e raccontato ogni dettaglio della vicenda accadutale. Le ricerche condotte dagli inquirenti hanno consentito di rintracciare in breve tempo il cellulare della donna grazie all'analisi dei tabulati. Questo si trovava già nelle mani di un individuo totalmente estraneo ai fatti, che aveva acquistato lo smartphone come apparecchio usato in un negozio di elettronica.

Riusciti a risalire al responsabile, gli agenti della questura di Ancona lo hanno arrestato, spedendolo dietro le sbarre del carcere. Ieri la convalida del fermo da parte del giudice, che ha disposto la custodia cautelare in carcere fino allo svolgimento del regolare processo ai danni del 60enne tunisino.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven set 20, 2019 7:30 am

Milano, vigili cercando di bloccare straniero, un passante li contesta
Federico Garau - Gio, 12/09/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/mi ... szvXnog5Qs

Lo sfogo di una poliziotta, stanca di ascoltare i rimproveri di un passante, che filma e attacca i metodi usati dagli agenti: "Ha ripreso quando ha buttato giù una signora? Quello che c'è qua è tutto merito vostro"

Ancora violenza contro i rappresentanti delle forze dell'ordine a Milano, costretti ad intervenire in sei per poter arginare la furia di un cittadino straniero intenzionato ad evitare i controlli.

L'episodio nella mattinata di domenica scorsa, intorno alle 11:00, quando un ragazzo originario del Mali è stato fermato in zona Calvairate. Il giovane, stando a quanto riferito dai quotidiani locali, aveva causato un piccolo incidente andano a sbattere con la sua bicicletta contro una donna incrociata in via Tertulliano. Fra i due si era originata un'accesa discussione, tanto che alcuni agenti della locale avevano deciso di intervenire.

Di fronte alla richiesta di identificarsi ed esibire i propri documenti, lo straniero, già nervoso per il precedente litigio, ha dato in escandescenze, rifiutandosi categoricamente di rispondere alle domande dei poliziotti. In breve la situazione è degenerata, tanto che il maliano è arrivato a scagliarsi contro i ghisa, che hanno dovuto richiedere l'intervento dei rinforzi per riuscire ad avere la meglio su di lui. Sono in tutto sei gli uomini della locale ad accerchiare lo straniero che comunque continua a reagire, dimendandosi, scagliando pugni e cercando di morderli.

Uno violento spettacolo a cui assistono numerosi cittadini, alcuni dei quali prendono le parti dell'extracomunitario. Mentre i ghisa, fra cui anche una donna, lottano per bloccare lo straniero, che reagisce continuando a sferrare pugni, un passante decide di riprendere tutto con il cellulare, criticando il lavoro degli agenti."Bravi così, bravi!" dice il giovane uomo, come si può sentire nel video mostrato da "MilanoToday". "Complimenti, in sei siete!". Ad un certo punto la poliziotta si volta, e risponde a tono:"Riprendete tutto", sbotta. "Ha ripreso quando ha buttato giù una signora? Ha ripreso?". Il ragazzo si difende: "Sono arrivato tardi. Ma quello che sto vedendo non mi piace". "Quello che c'è qua è tutto merito vostro", si sfoga l'agente. "Voi che venite a comprare qua". "Le bancarelle hanno regolare licenza", replica convinto il giovane che ancora filma col telefonino.

"Non può riprendere", gli dice allora un altro poliziotto. "E se invece fossi un reporter?", insite il ragazzo, che viene avvicinato da un uomo. "Io non sto né da una parte né dall'altra", gli dice. "Stanno facendo il loro lavoro. Se ti arriva un cazzotto in faccia, cosa fai?". Niente. Il giovane col telefono continua a protestare: "Ci sono modi e modi", dice, riferendosi al fatto che anche un agente si è visto costretto a rispondere ai pugni dello straniero. "E allora perché non ci sei andato tu?", gli chiede il signore. "Io non sono un pubblico ufficiale", si giustifica il giovane.

Accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate, lo straniero è finito dietro le sbarre di una cella di sicurezza della questura di Milano, in attesa di giudizio. Quanto agli agenti tacciati per i loro modi dal ragazzo, tre di loro hanno dovuto recarsi al pronto soccorso per medicare le ferite inferte dal maliano. Uno dei poliziotti ha riportato delle problematiche alle vertebre cervicali, cosa che gli è valsa una prognosi di 20 giorni.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven set 20, 2019 7:30 am

Treviso, straniero con 38mila euro di debiti minaccia una strage
Federico Garau - Gio, 19/09/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... CtMRiI9PQY

A causa dei debiti accumulati negli anni dallo straniero, gli amministratori hanno deciso di tagliare l'erogazione dell'acqua nel suo appartamento. "Faccio una strage", minaccia il magrebino. Dura condanna del capogruppo di Forza Italia: "Pacchia finita per i furbetti"

Ha minacciato i condomini del grattacielo di via Pisa a Treviso nel caso in cui l'amministratore decidesse di tagliargli l'erogazione dell'acqua in casa.

Si tratta di un individuo di nazionalità marocchina, in grado di accumulare quasi 38mila euro di spese condominiali arretrate e mai pagate nei numerosi anni durante i quali ha sempre risieduto nell'edificio.

Inutili i tentativi di sollecitare il pagamento da parte dei vari amministratori che gestiscono lo stabile, il magrebino ha semplicemente riferito di non poter provvedere. Evidentemente era convinto che anche in quest'ultima occasione gli sarebbe stato sufficiente fare un'affermazione del genere per tornare alla solita vita, ma qualcosa è andato diversamente dal solito. Gli amministratori, infatti, gli hanno riferito che tutti quegli arretrati, uniti all'intenzione di non saldarli, avrebbero comportato una sospensione dell'erogazione dell'acqua condominiale nel suo appartamento.

Una notizia che ha fatto uscir di senno il magrebino, il quale ha rabbiosamente minacciato chi gli chiedeva di saldare il proprio pluriennale debito. "Se mi togliete l'acqua faccio una strage nel condominio e mi registro pure", ha intimato lo straniero, come riportato da "TrevisoToday".

Dura la condanna del capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Davide Acampora. "Ad Alessandro Zuin, amministratore del grattacielo di via Pisa, che ha messo a disposizione della Tower House la propria professionalità ed il proprio coraggio va tutto il mio sostegno umano e politico, come anche ai residenti onesti e preoccupati che oggi ho incontrato durante un ennesimo sopralluogo in via Pisa dopo la notizia delle minacce.", ha detto il consigliere.

"C'era da aspettarselo che sarebbero emerse grosse difficoltà dal momento in cui si è deciso di tagliare i ponti agli approfittatori che da anni vivono sulle spalle della società. La pacchia è finita per i furbetti.", promette Acampora. "Mi auguro che le minacce ricevute da questo personaggio restino soltanto tali. Certo è che deve essere denunciato e monitorato al fine di evitare che possa ledere a qualcuno o fare gesti che mettano in pericolo la sicurezza del grattacielo. Nel frattempo, lunedì prossimo, grazie al nuovo corso avviato nel grattacielo di Via Pisa, al marocchino verrà sospeso il servizio idrico.", ha concluso.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab set 21, 2019 7:19 am

Botte fino a fratturare le ossa: la rapina choc di due stranieri
Federico Garau - Ven, 20/09/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... yr6o3QHM1E

Grazie alle immagini tratte da alcune videocamere di sorveglianza presenti nella zona della rapina, gli inquirenti hanno potuto incastrare i due responsabili: uno dei due, già noto alle forze dell'ordine, si trovava dietro alle sbarre per un reato simile

Sono stati finalmente incriminati a Reggio Calabria i due stranieri accusati di aver aggredito e rapinato un 48enne italiano durante lo scorso 20 marzo.

A dare esecuzione al provvedimento della locale Procura della Repubblica sono stati i carabinieri del comando stazione di Reggio Calabria Principale.

Il primo dei due responsabili, l'ivoriano di 28 anni Sangare Bangali, si trovava già in carcere proprio per un simile episodio commesso in città nei confronti di una donna lo scorso maggio. Il secondo, ovvero il 22enne guineano Mohamed Bashir Diallo, anch'egli un senza fissa dimora ma incensurato, è stato invece tratto in arresto dai militari nella mattinata di ieri.

Era stata la vittima, un reggino di 48 anni, a presentare denuncia per quanto gli era accaduto in pieno centro storico durante quella terribile notte del 20 marzo. Mentre si trovava ad un distributore automatico, l'uomo era stato raggiunto alle spalle dai due malviventi africani che lo avevano pedinato per un breve tratto di strada. Violenta l'aggressione nei suoi confronti, con colpi che avevano provocato fratture e lesioni di una certa entità.

Al pronto soccorso furono refertati 25 giorni di prognosi, salvo ulteriori complicazioni. Dopo le botte, i due rapinatori erano fuggiti col denaro ed il cellulare della vittima, prima di far perdere le proprie tracce.

Grazie alla visione delle immagini riprese da alcune videocamere di sorveglianza presenti in zona, gli inquirenti sono riusciti a risalire all'identità dei due responsabili. Non difficile da riconoscere, proprio per la lunga lista di precedenti alle sue spalle, l'ivoriano Sangare Bangali, che era già dietro le sbarre.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab set 28, 2019 10:09 pm

Tre persone aggredite a sprangate in centro a Casale Monferrato
28 settembre 2019

http://www.casalenews.it/primapagina/tr ... k.facebook

Un'aggressione, senza apparentemente motivi logici, è avvenuta questo pomeriggio, sabato 28 settembre, poco prima delle 16, dietro il Duomo, fra via Mameli e via della Biblioteca, dove un giovane ospite di una comunità di accoglienza per rifugiati (sarebbe privo di documenti, probabilmente si tratterebbe di un nigeriano),in stato di alterazione, ha aggredito con una spranga due persone anziane e una giovane.

Poco prima l'uomo ha compiuto atti di vandalismo contro la chiese dell'Addolorata e di San Filippo, oltre che contro un portone in via Moncalvo, contro cui ha usato una bicicletta come oggetto contundente.

Sul posto sono immediatamente accorse le forze dell'ordine, Polizia, Carabinieri e Polizia Locale (fondamentale sarebbe stato, secondo le prime informazioni, l'intervento di un agente della Polizia Locale fuori servizio),che hanno immobilizzato il giovane (a bloccarlo sarebbe stata la volante del Commissariato),poi trasportato nel reparto psichiatrico dell'ospedale, piantonato dalla Polizia.

Ricoverate al Santo Spirito in codice verde anche le due persone anziane aggredite: non sono in gravi condizioni. All'ospedale si è anche recato il capo di gabinetto Enzo Amich per assicurarsi delle condizioni delle vittime.

Sono in corso accertamenti da parte delle forze dell'ordine seguiranno eventuali aggiornamenti.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » gio ott 03, 2019 7:51 pm

Accoltellato a caso da straniero davanti ai figli: ha il fegato lacerato
Gabriele Laganà - Dom, 29/09/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/mi ... tlq_9Grzo0

L’uomo e i suoi due figli erano stati aggrediti in piazza Tirana a Milano da un 23enne marocchino con numerosi precedenti. La violenza per futili motivi

Forse solo il caso ha evitato che nel tardo pomeriggio del 3 settembre si compisse una terribile tragedia in piazza Tirana a Milano.

Un 23enne con cittadinanza italiana ma di origini marocchine, al culmine di una lite scaturita per futili motivi, ha aggredito con un coltello un uomo ed i suoi due figli di 21 e 22 anni.

Il balordo, in stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcol, non ha avuto esitazioni nello sferrare dei fendenti contro i 3 cittadini che passeggiavano tranquillamente in strada.

L'attacco con il coltello è andato a vuoto nei confronti dei ragazzi. Sorte diversa, invece, per il padre di 53 anni: colpito al fianco, ha riportato una lacerazione del fegato che i medici hanno giudicato guaribile in una quarantina di giorni. Anche se non versa in pericolo di vita, di certo l’uomo ricorderà per sempre quelle’atto di pura follia che poteva costargli davvero caro.

La vicenda ha avuto inizio in via Giambellino, zona Lorenteggio, a Milano quando l’esagitato si è avvicinato al 53enne ed ha appoggiato la mano sulla sua spalla. L’uomo, temendo ad un’azione criminale ai suoi danni, ha tentato di allontanare lo sconosciuto ricevendo in cambio un pugno in pieno volto che lo ha fatto cadere a terra.

In aiuto della vittima sono subito arrivati i due figli che hanno fatto da scudo al genitore e, poi, hanno dato il via ad una discussione terminata, però, senza particolari conseguenze per nessuno.

Tutto sembrava essersi concluso lì ed invece quello era solo il primo atto di una vicenda assurda che poteva finire in tragedia. I tre italiani si sono allontanati dirigendosi al centro del cortile di piazza Tirana. Qui, inaspettatamente, sono stati raggiunti dal 23enne che ha cercato di colpire i suoi avversari con un coltello.

I due ragazzi non hanno riportato ferite dai fendenti. Sorte peggiore per il padre, centrato al fianco destro dalla lama. L’uomo è stato soccorso ed accompagnato dai figli in ospedale ed ora è ricoverato al Policlinico in codice rosso con una prognosi di 40 giorni. Il fendente, infatti, gli ha provocato una profonda ferita all’addome con una lacerazione del fegato.

L’aggressore, dopo aver compiuto la sua criminale azione, si è allontanato in tutta fretta in direzione della Stazione San Cristoforo in compagnia della ragazza e di un connazionale, entrambi estranei ai fatti.

Una volta giunto nello scalo ferroviario, il terzetto aveva preso un treno per Mortara, in provincia di Pavia, sperando di far perdere le tracce.

Tentativo del tutto inutile. Le forze dell’ordine hanno subito avviato le indagini. Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, gli agenti sono riusciti a ricostruire le fasi della violenza e il successivo percorso di fuga.

Dalle immagini, inoltre, si vede il marocchino che uscire a petto nudo dalla stazione di Abbiategrasso. Gli investigatori della Mobile, dopo un attento lavoro, sono riusciti a identificare il fuggitivo, poi fermato nell’abitazione della mamma adottiva a Modena.

Il 23enne, con precedenti per furto, resistenza, percosse e ingiurie, è stato arrestato per lesioni gravi e porto d'armi in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nell’abitazione della donna, le forze dell’ordine hanno anche trovato alcuni abiti e la borsa che il giovane aveva quando ha compiuto l’aggressione.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » gio ott 03, 2019 7:51 pm

Fermo, terrore in strada: immigrato brandisce machete
Pina Francone - Gio, 03/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... W4VIDtoDgU

Un extracomunitario armato di machete ha seminato il panico nella città marchigiana. È stato arrestato dalle forze di polizia

Col machete in mano per le strade di Fermo. Sono stati minuti di terrore nella città marchigiana, dove un extracomunitario ha dato in escandescenza brandendo l'arma e urlando frasi incomprensibili contro i passanti e gli automobilisti in transito.

L'immigrato ha seminato il panico in zona Viale Trento, venendo immortalato da un residente affacciatosi al balcone, attorno alle ore 13 di quest'oggi.

Nel video pubblicato in rete da Youtvrs, si vede l'uomo brandire la lunga lama nei pressi di una rotonda – la rotatoria di San Francesco –, gridando e spaventando tutti.

Si tratta di un nigeriano, già noto alle forze dell'ordine locali, intervenute in blocco per evitare una tragedia. Sul posto, infatti, sono giunti Carabinieri, Polizia e anche la Guardia di Finanza. L'uomo ha cercato di darsi alla fuga, ma è stato placcato, disarmato e arrestato dagli agenti.

"Si tratta di un irregolare non inserito in programmi di accoglienza e già raggiunto da provvedimento di espulsione", rende noto il sindaco di Fermo Paolo Calciaro, come riportato dal Resto del Carlino.

L'immigrato è la stessa persona che nei giorni scorsi stava terrorizzando i cittadini - specialmente gli anziani - nei pressi del cimitero, minacciando i passanti e aggredendoli, pur di farsi consegnare dei soldi.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven ott 04, 2019 7:02 pm

Gabrielli: "Un reato su tre commesso da stranieri"
Aurora Vigne - Ven, 04/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... SRm6WZ4pHs

La denuncia del capo della polizia: "Un aumento degli stranieri coinvolti tra arrestati e denunciati". E sui decreti sicurezza di Salvini: "Ci sono cose utili"

Meno reati, ma sempre più stranieri a commetterli. Lo sottolinea il capo della polizia, Franco Gabrielli, intervenendo al "Festival delle città" in corso a Roma.

"C'è un dato inequivocabile: da 10 anni in Italia i reati fanno segnare un trend in calo complessivo. Ma c'è anche, negli ultimi anni, un aumento degli stranieri coinvolti tra arrestati e denunciati", ha detto.

Inoltre, fa notare sempre Gabrielli, "nel 2016 su 893 mila persone denunciate e arrestate, avevamo il 29,2% degli stranieri coinvolti; nel 2017 la percentuale è salita al 29,8%, l'anno dopo al 32% e nei primi nove mesi del 2019 il trend è lo stesso, poco sotto il 32%". Il capo della polizia fa notare anche che gli stranieri presenti nel nostro Paese, tra regolari e no, sono il 12%, e quindi questo "dà la misura del problema".

E sui decreti sicurezza promossi dall'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, la valutazione del capo della polizia è positiva: "Dal mio punto di vista ci sono cose utili, che sono cose che abbiamo noi stessi concorso a realizzare, e altre cose che ovviamente attengono a un'impostazione politica, che io personalmente non necessariamente condivido". "Ritengo che alcune questioni debbano essere affrontate in modo diverso ma io ho il grandissimo vantaggio di essere un funzionario dello Stato e di non dover dare patenti di correttezza a chi mi governa", ha aggiunto.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab ott 05, 2019 6:41 am

Trieste, l'assassino dei poliziotti "ha problemi psichici" Salvini: "Niente attenuanti"
Angelo Scarano - Ven, 04/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... xD3wLV9S90

Meran, il killer dominicano che ha ucciso due poliziotti in questura a Trieste, avrebbe dei "problemi psichici". Il leader della Lega: "Niente sconti"

La sparatoria di Trieste fa discutere la politica. I due dominicani fermati per l'omicidio di due agenti di polizia e per il ferimento di un altro poliziotto sono Alejandro Augusto Stephan Meran, di 29 anni e Carlysle Stephan Meran, di 32.

A sparare ai due poliziotti è stato Alejandro Augusto Stephan Meran. In mattinata avevano rubato un scooter e nel pomeriggio erano stati portati in questura per accertamenti. Poi la richiesta di Meran di andare al bagno. Lì avrebbe sorpreso un poliziotto con una mossa improvvisa disarmandolo dopo un corpo a corpo. Subito i primi colpi a bruciapelo che hanno ucciso in pochi istanti due agenti. Meran si è dato alla fuga negli scantinati della questura. Poi dopo una breve fuga in strada è stato raggiunto dagli agenti. Ferito, è stato immobilizzato e trasportato in ospedale. Meran, secondo i primi accertamenti, sarebbe affetto da un disagio psichico.

A quanto pare dietro questo pomeriggio di sangue ci sarebbe la sua "follia". Una tesi questa che però potrebbe avere il suo peso nelle indagini ma anche nel percorso processuale. E così Matteo Salvini, intervenendo su quanto accaduto a Trieste ha messo subito in chiaro la sua opinione: "L’infame assassino dei due poliziotti della Questura di Trieste (anche se molti giornali e telegiornali non lo dicono) è uno straniero con 'disagio psichico'. Che a nessuno venga in mente che questa sia un’attenuante! Quanta rabbia! Una preghiera e un pensiero per questi due ragazzi, Pierluigi e Matteo, un abbraccio commosso alle loro famiglie e a tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato. Non si può morire così". Parole dure quelle di Salvini che seguono anche la dura presa di posizione di Giorgia Meloni: "Sgomento e rabbia per l'uccisione a Trieste di due agenti e il ferimento di altri tre, per mano di due rapinatori. Il mio cordoglio e la mia vicinanza vanno alle famiglie di questi giovani che hanno dato la vita per difendere la nostra sicurezza e a tutti gli uomini e le donne della Polizia di Stato. Che i due bastardi assassini marciscano in galera per il resto dei loro giorni: sia fatta giustizia, senza attenuanti e senza sconti". Bisognerà attendere i rilievi della scientifica per capire qual è stata l'esatta dinamica della sparatoria. Ma una cosa è certa: due agenti hanno perso la vita mentre facevano il loro lavoro...


Il bagno, la rissa e la fondina Così si è scatenato l'inferno a Trieste
Giuseppe De Lorenzo Ignazio Stagno - Ven, 04/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... mN7R1_TnQ0

L'agente che sorvegliava il dominicano sarebbe stato sorpreso da una mossa improvvisa. Poi il corpo a corpo e gli spari

La colluttazione, poi gli spari a bruciapelo. Il pomeriggio di sangue di Trieste costato la vita a due giovani agenti della polizia di Stato è l'ennesimo episodio che vede la furia assassina accanirsi sulle divise che servono tutti i giorni il nostro Paese.

La follia è scattata intorno alle 17 all'interno della questura. Un uomo fermato per il furto di un motorino è riuscito a disarmare un poliziotto e ad aprire il fuoco prima di essere arrestato e ferito. Le vittime sono Pierluigi Rotta, agente scelto e Matteo De Menego, 31 anni. A sparare sui poliziotti è stato Alejandro Augusto Stephan Meran, dominicano con regolare permesso di soggiorno. L'uomo era stato portato in questura insieme al fratello per il furto di uno scooter. Dopo aver ottenuto dagli agenti il permesso per recarsi al bagno, ha sorpreso un agente che lo sorvegliava. Qui sarebbe accaduto di tutto. Secondo quanto riportano fonti di polizia l'agente sarebbe stato disarmato e la fondina avrebbe perso il supporto durante la colluttazione con il dominicano. Dopo aver sottratto l'arma al poliziotto, il killer ha subito aperto il fuoco a bruciapelo. La risposta degli agenti presenti è stata immediata. Il killer è rimasto ferito.

Il malvivente è riuscito comunque a scappare all’esterno dell’edificio, dove ha tentato di entrare in una delle vetture di servizio della Polizia che però era chiusa. Poi è stato raggiunto da altri agenti e bloccato, mentre il fratello era rimasto all’interno della Questura e sembra sia estraneo a quanto accaduto. Sempre secondo fonti della polizia, l'altro poliziotto rimasto ucciso "aveva invece una fondina in cartone pressato perché la sua si era rotta". Due fondine che hanno ceduto nel corso della colluttazione e che hanno armato la mano del killer. I due agenti feriti gravemente sono stati subito soccorsi ma inutilmente: le pallottole calibro 9 parabellum esplosi dalla pistola d’ordinanza Beretta avevano raggiunto organi vitali. In un audio choc un collega presente ha raccontato la morte dei due agenti sotto i suoi occhi. Lascia senza parole quella frase: "Hanno interrotto il massaggio cardiaco". A terra, in questura, sono rimasti i corpi senza vita di due agenti che sono morti svolgendo il proprio lavoro. Secondo le prime indagini, secondo quanto riporta l'Adnkronos, i due domincicani avevano regolare permesso di soggiorno da dieci anni. Ora i rilievi della scientifica cercheranno di dare un quadro più chiaro della dinamica di questo pomeriggio di terrore che ha lasciato a Trieste, dopo le urla e gli spari, il silenzio della morte di due poliziotti.



Trieste, furia del killer conto 8 agenti E scricchiola l'alibi della follia
Angelo Scarano - Dom, 06/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... pS4uLfEtH0

Tempesta di fuoco a Trieste: esplosi 23 colpi. Gli inquirenti smontano la "pazzia" del dominicano: "Inquadrato in tempo e spazio"

Non ha avuto pietà. No ha avuto scrupoli. Alejandro Augusto Meran ha ucciso due poliziotti, ma poteva ammazzarne almeno altri otto.

Secondo la ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti, a Trieste venerdì pomeriggio c'è stata una vera e propria tempesta di fuoco. Il decreto di fermo dell'uomo parla chiaro: "Ha tentato l’omicidio di almeno altri otto agenti, di cui tre addetti alla vigilanza, quattro in forza alla squadra mobile nonché uno intervenuto in ausilio dopo aver udito gli spari". Insomma una vera e propria furia con due pistole in mano sottratte agli agenti. Ha sparato per ben 23 volte. Non tutti i colpi, pèer fortuna, sono andati a segno, ma Alejandro era una furia. Ma se nelle prime ore dopo l'omicidio era iniziata a circolare la voce di problemi psichici, adesso quella "follia" del dominicano pare essersi ridimensionata. E come sottolinea ilCorriere, sono proprio gli investigatori a dirlo nel decreto di fermo: "Allo stato — si legge — va detto che orientano verso una semplice scarsa lucidità solo i farmaci rinvenuti durante la perquisizione domiciliare, ma non risulta in atti traccia alcuna di visite specialistiche fatte in Italia, né risulta documentato l’episodio citato dal fratello di mancanza di autocontrollo in terra tedesca di cui l’uomo si sarebbe reso protagonista". E qui arriva un passaggio importante: "La deduzione da trarsi è che lo Stephan Meran è soggetto inquadrato nel tempo e nello spazio".

Poi c'è quel passato in Germania dove ha amici e contatti. Contatti utili per una eventuale fuga all'estero. Ora è piantonato in ospedale e ha affermato di non voler rispondere alle domande degli inquirenti. Una cosa è certa Alejandro ha dato sfogo a tutta le sua ferocia mostrandosi attento e freddo nel mirare a bersaglio. Su Rotta ha esploso ben 12 colpi, l'intero caricatore. Poi altri colpi su Demenego. In totale i colpi esplosi sono 23. Alejandro nelle immagini delle telecamere di sicurezza appare con una pistola puntata ad altezza d'uomo su un piantone e l'altra arma nella fondina portata via ad una delle due vittime. Di quel pomeriggio di fuoco e di morte restano le parole, strazianti, del padre di Demenego che sui social ha scritto: "Ciao mio eroe, ora sei il nostro Angelo Custode". L'ennesima vittima, insieme a Rotta, del dovere.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab ott 05, 2019 6:47 am

Accusò gli agenti, ora dovrà risarcirli
Luca Fazzo - Ven, 04/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/ac ... qqMBA-VA30

Portata in questura per aver difeso un vandalo, aveva denunciato due poliziotti

É costata cara a una signora milanese di 46 anni l'idea di insorgere mentre l'equipaggio di una Volante interveniva per fermare un ragazzino che prendeva a calci un autobus dell'Atm.

La donna ha preso di petto la situazione, inveendo contro i poliziotti. L'hanno fermata e poiché era senza documenti l'hanno portata in questura. E lei ha reagito denunciandoli per abuso d'ufficio.

Ora la conclusione della vicenda: i poliziotti sono stati assolti. E la signora dovrà versare 3.500 euro di spese legali a uno degli agenti che, grazie alla sua denuncia, aveva subito una condanna in primo grado che rischiava di macchiarne il curriculum e, se fosse diventata definitiva, lo avrebbe lasciato per un anno a casa senza stipendio. Ma la sentenza di Cassazione ribalta la ricostruzione del tribunale: i poliziotti hanno fatto il loro mestiere, a mettersi di mezzo senza motivo e con toni inaccettabili è stata la donna.

Tutto inizia il 4 aprile 2015 quando in via Melchiorre Gioia una Volante del commissariato Garibaldi-Venezia nota un giovane che si accanisce a pedate contro un autobus di linea e lo ferma. La signora che passa di lì per caso, prende le parti del ragazzino. Sulle modalità, le versioni divergono. La donna racconta che «poiché vedevo che i toni non calavano e mi sembrava che l'agente avesse perso il controllo, mi sono sentita di attraversare la strada e avvicinarmi per chiedere che cosa stesse succedendo». Il poliziotto racconta che la donna si era messa a urlare «abuso di potere, fascisti», «vergognatevi, voi siete dei pazzi sclerati, vi sfogate con i ragazzini, questo è uno stato di polizia». Sulla conclusione però in qualche modo convergono: gli agenti fermano la donna, lei dice a uno dei due «mi sembra di avere a che fare con un pazzo», a quel punto l'agente le spiega che la denuncerà per oltraggio e la porta in questura, dove viene tenuta sei ore prima di essere rilasciata. E querela i due agenti per abuso d'ufficio.

In primo grado i giudici prendono per buone le accuse della signora, assolvono uno dei poliziotti e condannano l'altro a sei mesi di carcere. Ma in appello anche il secondo agente viene assolto: «un testimone presente ai fatti ha riferito che il tono aggressivo non era certo quello usato dal G. (il poliziotto, ndr) ma dalla C. (la donna, ndr) che dall'altro lato della strada urlava contro il poliziotto». E portando la donna in questura «l'imputato si è limitato a svolgere il proprio dovere».

Ma la signora non si arrende e, difesa da uno dei maggiori studi legali della città, ricorre in Cassazione per avere almeno il risarcimento dei danni. Qui le va ancora peggio: difeso dagli avvocati Alessandro Mezzanotte e Massimo Del Confetto, l'agente si vede dare ragione ancora una volta. E a pagare il risarcimento è la battagliera signora.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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