Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer apr 13, 2016 5:31 am

Studentessa di origini italiane uccisa a sprangate a Ginevra
12/04/2016

http://www.unionesarda.it/articolo/cron ... 87288.html

Una studentessa di 29 anni di origini italiane è stata brutalmente uccisa ieri notte a Ginevra, in Svizzera.
Stando a quanto si è appreso, è stata aggredita mentre si trovava nel quartiere dell'ospedale universitario da un giovane africano che avrebbe tentato di rapinarla e che risulta tuttora in fuga.
La ragazza avrebbe fatto resistenza e l'aggressore - descritto da alcuni testimoni come un ragazzo sui vent'anni, alto almeno un metro e novanta - l'avrebbe colpita con una spranga, fracassandole il cranio.
I soccorritori, arrivati dopo l'allarme lanciato da un passante, hanno cercato di rianimarla, invano.
Pare che la giovane frequentasse la facoltà di Medicina e stesse rincasando dopo una giornata di stage in clinica.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer apr 13, 2016 5:31 am

Studentessa di origini italiane uccisa a sprangate a Ginevra
12/04/2016

http://www.unionesarda.it/articolo/cron ... 87288.html

Una studentessa di 29 anni di origini italiane è stata brutalmente uccisa ieri notte a Ginevra, in Svizzera.
Stando a quanto si è appreso, è stata aggredita mentre si trovava nel quartiere dell'ospedale universitario da un giovane africano che avrebbe tentato di rapinarla e che risulta tuttora in fuga.
La ragazza avrebbe fatto resistenza e l'aggressore - descritto da alcuni testimoni come un ragazzo sui vent'anni, alto almeno un metro e novanta - l'avrebbe colpita con una spranga, fracassandole il cranio.
I soccorritori, arrivati dopo l'allarme lanciato da un passante, hanno cercato di rianimarla, invano.
Pare che la giovane frequentasse la facoltà di Medicina e stesse rincasando dopo una giornata di stage in clinica.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » gio apr 21, 2016 5:04 am

E SE PRESTO GLI ITALIANI PRENDESSERO LE ARMI……????
da LIBEROQUOTIDIANO.IT 18 Aprile 2016
Il Bestiario
di Giampaolo Pansa

https://majanogossip.wordpress.com/2016 ... ro-le-armi

Quanti sono gli italiani che leggono l’Osservatore romano, il quotidiano della Santa Sede? Immagino pochi, nonostante sia un giornale ben fatto e sempre molto informato, grazie all’abilità professionale del suo direttore, Giovanni Maria Vian. Eppure in questi giorni si è discusso molto di un’intervista pubblicata dal foglio vaticano. A parlare era il vescovo cattolico Fragkiskos Papamanolis, il presidente dell’episcopato ellenico, uno dei dignitari che ieri hanno accolto Papa Francesco al suo arrivo nell’isola di Lesbo. Papamanolis gli avrà detto quello che aveva spiegato all’Osservatore romano? Penso di sì dal momento che in certi casi i preti, anche quelli più cauti, sanno andare giù duro.

Il vescovo in questione, un signore con un bel viso corredato da una barba bianca, ha rivelato che in Grecia la questione dei migranti nelle isole elleniche sta diventando molto pericolosa. Non c’è pace tra gli ulivi di quel territorio. I furti e i saccheggi nei negozi di alimentari si stanno moltiplicando. Una quota di profughi, esasperati dalle traversie incontrate e dalle condizioni disumane di vita nei centri di accoglienza, diventano violenti e si abbandonano a gesti deprecabili.

Come reagiscono i greci di Lesbo e delle altre isole? Si stanno armando. Un negoziante di articoli per la caccia ha dichiarato alla televisione ateniese di aver venduto nelle scorse settimane più fucili e munizioni che in un anno. Altrettanto allarmanti sono le notizie che arrivano da paesi europei lontani dalla Grecia. Venerdì Libero ha rivelato quando sta accadendo in Bulgaria. La tivù di Sofia ha dedicato un servizio a Dinko Valev, un giovanottone di 28 anni, definito «super eroe» perché con altri bulgari, armati come lui di fucile, pattuglia il confine con la Turchia.

Sono sintomi pericolosi di una tensione che l’arrivo continuo di profughi sta facendo crescere in Europa. Quanto ne sappiamo noi cittadini della Ue ancora al sicuro nelle nostre case? Poco o niente. Non ho trovato inchieste o studi che descrivano le conseguenze sui civili dello tsunami migratorio in atto. Anche libri importanti come L’assedio di Massimo Franco, pubblicato pochi giorni fa da Mondadori, volano alto e non si occupano di quanto succede in basso, nelle città, nei paesi, nelle strade. Dunque mi affido a quel che vedo e annoto nei miei taccuini. La prima sensazione è che, sotto il fastidio per la ciclopica transumanza, stia montando una rabbia pronta a esplodere.

Di lavoro non ce n’è per tutti. Chi fa la spesa lamenta l’accattonaggio all’ingresso dei supermercati di gruppi sempre più folti di neri. Abbordano le signore chiamandole «mami» e pretendono una mancia, anche di un solo euro. Eppure non hanno l’aspetto dei mendicanti. Non di rado sfoggiano abiti buoni. Possiedono cellulari di ultima generazione o altre diavolerie elettroniche per chattare di continuo, senza smettere mai.

L’italiano qualunque si infuria quando sente parlare di emergenza. La convinzione sempre più diffusa è che l’arrivo dei clandestini durerà per anni, creando problemi difficili da risolvere. Il rebus è dove collocare questi migranti. I centri di accoglienza sono al collasso, così dicono quanti li dirigono. Il governo ha sollecitato i comuni a fare la loro parte. E il motivo, non dichiarato, è evidente.

Si comincia a parlare di requisizione degli alloggi sfitti. I sindaci dovrebbero indicare dove si trovino e a chi appartengano. L’augurio è che siano soltanto parole. Se accadesse davvero, vedremmo la rivolta anche degli italiani più miti. Con esiti che danno i brividi.

Mi pare di aver capito che l’uomo della strada non creda per davvero all’equazione «immigrati uguale terroristi». Ma a giudizio di molti, l’Austria fa bene a sbarrare i confini. Però il vero problema è un altro. I migranti sono quasi tutti giovani e in gran parte maschi. Invece noi europei siamo un insieme di popoli vecchi. Se iniziasse un’epoca di tensioni etniche, saremmo destinati a perdere. Qualcuno sostiene che stiamo già perdendo. Ed elenca i vantaggi che i clandestini ottengono. A scapito dei residenti, poiché il denaro non ci sarà per tutti.

Anche per questo motivo si va diffondendo una convinzione che sino a poco tempo fa non era di molti. Dice: il governo Renzi ha commesso l’errore fatale di non respingere sin dall’inizio i barconi che partivano dalla Libia in direzione dell’Italia. Bisognava minacciare di affondarli e, se necessario, farlo subito. Ci sarebbero stati dei morti? Pazienza, il medico pietoso uccide l’ammalato.
In casa nostra è prevalsa la carità dei cattolici, dei preti, dei vescovi e di Papa Bergoglio. Nessuno ha dimenticato la visita del Pontefice a Lampedusa e il suo invito ad accogliere tutti i clandestini.

«Adesso dovremo tenercela in casa, questa gente che campa alle nostre spalle!» impreca l’italiano qualunque. Il successo della Lega e soprattutto del suo leader, Matteo Salvini, nasce da questo umore acre. Tanti sono convinti che il leghismo muscoloso non andrà mai al governo. Ma questo non incrina il prestigio del leader in felpa da battaglia. Anche lui, come il bulgaro Dinko Valev, è considerato un super eroe. Se riempie le piazze, il motivo è soltanto questo, non il programma leghista che quasi nessuno conosce.

Del tutto opposto è il giudizio su Matteo Renzi, il premier. Se ascoltiamo quel che si dice di lui nei bar, in trattoria, sul treno e per strada, la sensazione è una sola: la sua popolarità sta calando con una velocità imprevista. A incrinarla è l’atteggiamento nei confronti delle ondate migratorie. Può essere possibile che il premier riesca a fermare la discesa dei consensi, però non sarà un esercizio facile.

I capi d’accusa contro di lui sono parecchi. È un cattolico, ragiona come un boy scout, non si metterebbe mai contro Papa Bergoglio. Ma è soprattutto un parolaio a vuoto, un fancazzista che si vanta di successi inesistenti. Anche le sue ultime uscite sembrano fatte apposta per irritare la gente senza potere. Renzi ha appena detto: «In Italia non c’è un’invasione in corso. I numeri degli sbarchi sono appena qualcuno in più rispetto all’anno passato».

Le cifre diffuse dai suoi uffici lo smentiscono. Il ministero dell’Interno rivela che negli ultimi tre mesi di questo 2016 sono sbarcati sulle coste italiane 24mila clandestini, il 25 per cento in più rispetto al primo trimestre del 2015. Soltanto negli ultimi tre giorni abbiamo accolto seimila migranti. E altri ne arriveranno.

Un signore anziano mi ha detto, infuriato: «Se Renzi non è in grado o non vuole impedire l’arrivo dei barconi, almeno ci racconti la verità. Non credo che il premier sia un bugiardo seriale. Del resto tutti i capi di governo mentono. Ma lui ha la menzogna facile. Credo che molti italiani se ne ricorderanno quando si andrà a votare per il nuovo Parlamento».

È una previsione esatta? Anche il Bestiario, nel suo piccolo, è tenuto a dire la verità. Il sottoscritto ritiene che le grandi masse abbiano la memoria corta. E il giorno che si apriranno le urne, in tanti andranno a votare per Renzi, per mancanza di avversari. Nel frattempo, lui avrà messo in piedi il suo gioco di prestigio più sopraffino: il Partito della Nazione. A impedirgli di stravincere può essere soltanto una grande disgrazia legata all’invasione dei clandestini. Nessuno se la augura. Ma è dietro l’angolo.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » dom mag 15, 2016 6:19 am

L'epidemia di stupri commessi dai migranti raggiunge l'Austria
di Soeren Kern
14 maggio 2016
Pezzo in lingua originale inglese: Migrant Rape Epidemic Reaches Austria
Traduzioni di Angelita La Spada

http://it.gatestoneinstitute.org/8034/a ... i-migranti

Un richiedente asilo iracheno di 20 anni ha confessato di aver stuprato un ragazzino di 10 anni in una piscina pubblica di Vienna. Il giovane ha detto che lo stupro è stata "un'emergenza sessuale" per "un eccesso di energia sessuale".

Chi osa collegare la spirale di crimini all'immigrazione di massa musulmana viene messo a tacere dai guardiani del multiculturalismo austriaco.

Secondo i dati raccolti dal Ministero dell'Interno austriaco, a Vienna, quasi un richiedente asilo su tre è accusato di aver commesso reati nel 2015. Le bande di nordafricani che si contendono il controllo del traffico di droga sono responsabili di circa la metà dei 15.828 crimini violenti – stupri, rapine, accoltellamenti e aggressioni – denunciati in città nel 2015.

Nel 2015, l'Austria ha ricevuto 90.000 richieste di asilo, collocandosi al secondo posto tra i paesi nell'Unione Europea per numero di richieste su base pro capite, ma questa cifra è irrisoria in confronto a ciò che l'attende. Il ministro dell'Interno Wolfgang Sobotka ha dichiarato il mese scorso che fino a un milione di migranti sono pronti a partire dalla Libia per raggiungere l'Europa attraverso il Mediterraneo.

Il brutale stupro di gruppo di una donna commesso da tre richiedenti asilo afgani nel centro di Vienna, il 22 aprile scorso, ha scioccato l'opinione pubblica austriaca e richiamato l'attenzione su un aumento di stupri, aggressioni sessuali e altri reati perpetrati in tutto il paese.

L'ondata di crimini commessi dai migranti si verifica nel momento in cui il Partito della Libertà (Fpoe), contrario all'immigrazione, trionfa nei sondaggi. Il suo candidato, Norbert Hofer, il 24 aprile, ha vinto il primo turno delle presidenziali in Austria e potrebbe anche vincere al ballottaggio del prossimo 22 maggio.

I tre migranti – due di 16 anni e uno di 17 – hanno seguito la giovane donna, una studentessa di 21 anni che partecipa a un programma di scambio, nei bagni pubblici della stazione ferroviaria di Praterstern, uno dei principali nodi di trasporto di Vienna. E lì, mentre uno dei giovani la teneva ferma, gli altri due l'hanno violentata a turno.

Un passante ha chiamato la polizia dopo aver sentito le urla della ragazza. Ma all'arrivo degli agenti, i tre se n'erano già andati. Sono stati poi arrestati mentre cercavano di lasciare la stazione. Non parlando il tedesco, attraverso un interprete i migranti hanno raccontato che erano ubriachi e di non ricordare di aver commesso un crimine.

Se condannati, essi rischiano una pena massima di sette anni e mezzo di carcere. Secondo gli osservatori locali, vista la natura indulgente del sistema giudiziario austriaco, i tre possono finire per passare solo due anni dietro le sbarre.

È anche improbabile che i migranti vengano espulsi: secondo la legge europea, mandarli in Afghanistan sarebbe una violazione dei loro diritti umani. Piuttosto, gli osservatori dicono che gli afgani beneficeranno delle prestazioni di previdenza sociale – 830 euro (950 dollari) al mese più l'assistenza sanitaria gratuita – e probabilmente per il resto della loro vita saranno assistiti dallo Stato austriaco.

Lo stupro alla stazione di Praterstern è solo uno dei numerosi reati a sfondo sessuale commessi dai migranti in Austria (altri casi di violenze e aggressioni sessuali perpetrate dai migranti sono riportati nell'appendice qui di seguito all'articolo):

Un richiedente asilo iracheno di 20 anni ha confessato di aver stuprato un ragazzino di 10 anni in una piscina pubblica di Vienna. L'uomo ha detto che lo stupro è stata "un'emergenza sessuale" per "un eccesso di energia sessuale". L'aggressore, che ha lasciato in Iraq la moglie e il figlio, ha raccontato di non essere stato in grado di controllare la sua libido perché non aveva avuto rapporti sessuali dal suo arrivo in Austria, avvenuto a settembre.

Un profugo afgano di 18 anni è stato condannato a 20 mesi di carcere per aver violentato una donna di 72 anni a Traiskirchen. "Prima l'ha riempita di lividi, poi l'ha stuprata e le ha sottratto la biancheria intima come trofeo", ha detto la polizia locale. Oltre ad aver avuto una sentenza clemente, all'uomo sarà permesso di rimanere in Austria e una volta uscito di prigione potrà beneficiare delle prestazioni socio-assistenziali.

Un richiedente asilo afgano di 20 anni è stato arrestato dopo aver costretto una ragazzina di 13 anni di Korneuburg ad avere ripetuti rapporti sessuali con lui. L'uomo, che era ospite in un centro di accoglienza per profughi di Hollabrunn, è entrato in contatto con la minore attraverso Internet. A ogni loro incontro, lui l'ha minacciata verbalmente fino a quando la ragazzina non ha accettato di avere rapporti sessuali. Il profugo è stato arrestato dopo che la piccola aveva raccontato ai genitori della relazione che durava da più di tre mesi.

La notte di Capodanno, svariate decine di donne sono state vittime di aggressioni sessuali commesse da gruppi di migranti a Vienna, Salisburgo e Innsbruck. Queste aggressioni a sfondo sessuale, in arabo taharrush ("molestia sessuale"), sono simili a quelle perpetrate quella stessa sera dai migranti nordafricani a Colonia, in Germania, e in altre città. La polizia ha inizialmente negato che questi episodi siano avvenuti, ma poi ha ammesso di aver mentito per proteggere la privacy delle vittime.

Chi osa collegare la spirale di crimini alla migrazione di massa musulmana viene messo a tacere dai guardiani del multiculturalismo austriaco.

Ad aprile, ad esempio, il Consiglio della stampa austriaco (Presserat) – un gruppo che impone un "codice etico" politicamente corretto per costringere i media austriaci ad adottare la linea del multiculturalismo seguita dallo Stato – ha censurato la rivista di sinistra Falter per "discriminazione nascosta" verso i musulmani.

I redattori della rivista – peraltro favorevoli a promuovere il multiculturalismo in Europa – sembrano essersi stancati degli stupri sistematici e impuniti commessi dai migranti in tutto il Vecchio Continente. Così, il disegno in bianco e nero di copertina del numero di gennaio-febbraio di Falter raffigura cinque donne europee dalla "pelle bianca" circondate da un gran numero di uomini arabi dalla "pelle scura". L'immagine evoca le scene dei taharrush, a Colonia.

Spiegando in tre pagine i motivi della propria "decisione", il Presserat ha stabilito che l'immagine viola il "codice etico" perché equivale a "dissimulare ingiurie e discriminazioni" verso gli uomini arabi:

"Gli uomini sono tutti ritratti con la stessa espressione feroce, i capelli neri e le sopracciglia scure. In tal modo – nel contesto delle aggressioni di Colonia – l'artista costruisce un prototipo di uomini nordafricani, vale a dire del mondo arabo. L'uniformità dell'immagine lascia intendere che in essa non vengono ritratti degli individui, ma un gruppo etnico omogeneo i cui membri si comportano tutti allo stesso modo.

"Di conseguenza, i lettori potrebbero avere l'impressione che le aggressioni a sfondo sessuale avvenute a Colonia non siano state commesse da singoli individui o da gruppi di individui, ma che tale condotta sia tipica degli uomini originari del Nord Africa, ossia del mondo arabo. L'immagine potrebbe dare l'impressione che tutti i nordafricani presenti in Europa siano incapaci di comportarsi correttamente nei confronti delle donne".

I redattori di Falter hanno respinto queste accuse di razzismo:

"Il fatto è che i nordafricani sono largamente responsabili delle aggressioni sessuali di Colonia. Questo è quanto accaduto e dovrebbe esserci consentito di raffigurarlo".

Vienna è l'epicentro dei crimini commessi dai migranti in Austria. Secondo i dati raccolti dal Ministero dell'Interno austriaco, a Vienna, quasi un richiedente asilo su tre è accusato di aver commesso reati nel 2015. Dei circa 21.000 richiedenti asilo autorizzati a vivere nella capitale, 6503 hanno commesso un reato nel 2015, un aumento del 50 per cento rispetto al 2014. Le cifre mostrano anche che 2270 criminali sono al di sotto dei 20 anni, il 72 per cento in più rispetto al 2014. Sette autori di reati hanno meno di nove anni e 31 hanno meno di tredici anni.

Secondo Gerhard Pürstl, il capo della polizia di Vienna, le bande di nordafricani che si contendono il controllo del traffico di droga sono responsabili di circa la metà dei 15.828 crimini violenti – stupri, rapine, accoltellamenti e aggressioni – denunciati in città nel 2015.

La zona circostante la stazione di Praterstern, dove la studentessa straniera è stata violentata, è oggi invasa da indolenti migranti dell'Afghanistan e del Nord Africa che vendono droga, si contendono il controllo del territorio e aggrediscono le passanti. Secondo i media locali, nel 2015, la polizia è intervenuta nella zona 6265 volte, in media 17 volte al giorno. Ma le autorità locali sembrano incapaci o poco disposte a ristabilire l'ordine.

La zona circostante la stazione di Praterstern è invasa da indolenti migranti dell'Afghanistan e del Nord Africa che vendono droga, si contendono il controllo del territorio e aggrediscono le passanti. Secondo i media locali, nel 2015, la polizia è intervenuta nella zona 6265 volte, in media 17 volte al giorno.

Il presidente del sindacato della polizia austriaca, Hermann Greylinger, ha dichiarato che a Vienna occorrono almeno altri 1200 agenti di polizia per tutelare l'ordine:

"Se accogliamo nel nostro paese 111.000 migranti, di alcuni dei quali non si possono verificare i precedenti criminali, allora è ovvio che bisogna aumentare drasticamente il numero degli agenti di polizia. Quasi tutti i richiedenti asilo affluiscono a Vienna. Ora lì ci sono più migranti di quanti abitanti ha Salisburgo, la quarta città più grande del paese".

Il problema della criminalità tra i migranti in Austria è esacerbato da una sistema penale troppo lassista. Il 4 maggio, ad esempio, un 21enne keniano ha ucciso senza motivo una donna di 54 anni in una strada affollata di Vienna colpendola alla testa con una sbarra di ferro. È emerso che l'uomo era noto alla polizia della città perché dal suo arrivo in Austria nel 2008 aveva commesso almeno 18 reati – traffico di droga, aggressioni a pubblico ufficiale, aggressioni a colpi di spranga – ma ogni volta è stato rimesso in libertà.

Vista la crescente insicurezza, non sorprende affatto che gli elettori austriaci vogliano davvero un cambio di direzione nella politica.

In una sorta di terremoto politico, il candidato del Partito della Libertà (Fpoe), Norbert Hofer, ha ottenuto il 36 per cento dei voti al primo turno delle elezioni presidenziali austriache del 24 aprile. Hofer – che ha presentato un programma elettorale volto a limitare l'immigrazione e introdurre regole severe per i richiedenti asilo – ha sconfitto tutti gli altri candidati, compresi quelli dei due partiti al potere, i socialdemocratici e il Partito del popolo austriaco, che dominano la vita politica austriaca dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Hofer, che asserisce che come presidente sarà il "protettore dell'Austria", ha ora buone possibilità di battere nel ballottaggio del 22 maggio prossimo, il rappresentante dei Verdi, Alexander Van der Bellen, un economista di 72 anni che è contrario a porre limiti all'immigrazione.

L'ascesa rapidissima di Hofer ha richiamato l'attenzione dei partiti dell'establishment. Il 27 aprile, tre giorni dopo la vittoria elettorale del candidato del Partito della Libertà, il parlamento austriaco ha approvato quella che potrebbe essere una delle leggi più ristrettive in Europa in materia di diritto d'asilo.

Con la nuova legge, l'Austria dichiarerà uno "stato di emergenza" sulla crisi migratoria. Questo consentirà alle autorità austriache di valutare le richieste d'asilo direttamente alla frontiera. Sarà consentito l'ingresso nel paese solo ai richiedenti asilo i cui familiari si trovano già in Austria o a chi può dimostrare di essere in pericolo nei paesi di transito. Gli altri migranti saranno respinti. La nuova legge limita anche a tre anni la durata del diritto di asilo dal momento della concessione.

Il ministro dell'Interno, Wolfgang Sobotka ha detto che la nuova legge è necessaria per arginare il flusso di migranti e rifugiati. "Non possiamo farci carico del fardello del mondo", egli ha asserito.

Nel 2015, l'Austria ha ricevuto 90.000 richieste di asilo, collocandosi al secondo posto tra i paesi nell'Unione Europea per numero di richieste su base pro capite, ma questa cifra è irrisoria in confronto a ciò che l'attende. In un'intervista radiofonica del 28 aprile, Sobotka ha dichiarato che fino a un milione di migranti sono pronti a partire dalla Libia per raggiungere l'Europa attraverso il Mediterraneo.

Soeren Kern è senior fellow al Gatestone Institute di New York. È anche senior fellow per la politica europea del Grupo de Estudios estratégicos/Strategic Studies Group che ha sede a Madrid. Seguitelo su Facebook e Twitter. Il suo primo libro, Global Fire, uscirà nel 2016.

Appendice

Aggressioni sessuali e stupri perpetrati in Austria tra gennaio e aprile 2016.

Il Gatestone Institute si è occupato dell'epidemia di stupri commessi dai migranti in Germania e Svezia. Il problema si è ora esteso all'Austria. Qui di seguito sono riportati alcuni casi avvenuti nei primi quattro mesi del 2016.

29 aprile. Un migrante algerino di 35 anni ha tentato di violentare una donna a una fermata dell'autobus a Linz. L'uomo ha picchiato selvaggiamente la sua vittima che prima di perdere conoscenza gli ha rotto il naso. L'aggressore è stato arrestato dopo essersi recato in un ospedale in cerca di cure mediche. In seguito è emerso che l'algerino ha una fedina penale lunga ed è stato accusato di altri tentativi di stupro, ma non può essere espulso perché l'Algeria si rifiuta di riprenderselo.

25 aprile. Kronen Zeitung, il più importante quotidiano austriaco, riporta che un "uomo dall'aspetto arabo" ha tentato di stuprare una donna di 27 anni a una fermata dell'autobus a Vienna. "Tutto ciò che sapeva dire era sesso, sesso, sesso", la donna ha raccontato. L'uomo ha tirato fuori un preservativo dalla tasca e poi si è abbassato i pantaloni. "Ho urlato più forte che potevo finché non è scappato." La donna ha anche detto che la polizia si è totalmente disinteressata del suo caso: "Non hanno nemmeno chiesto il mio nome". Dopo che i media locali si sono occupati dell'episodio, la polizia si è scusata parlando di "malinteso deplorevole".

24 aprile. Un migrante non identificato ha stuprato una giovane donna di 19 anni a Eisenstadt.

22 aprile. Tre richiedenti asilo afgani hanno violentato una 21enne in una stazione ferroviaria di Vienna.

22 aprile. Un richiedente asilo afgano di 17 anni ha tentato di stuprare una donna di 20 anni a Graz.

21 aprile. Un richiedente asilo afgano di 17 anni ha aggredito sessualmente una 19enne su un treno a Grieskirchen. Il capotreno è intervenuto dopo aver sentito urlare la vittima. L'afgano ha detto alla polizia che la donna aveva mentito, esigendo delle scuse.

20 aprile. Due migranti nordafricani hanno aggredito sessualmente una donna davanti alla stazione principale di Salisburgo. Quando un passante di 26 anni ha cercato di intervenire, i due lo hanno percosso così violentemente con calci e pugni per cui ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. Uno degli aggressori è un richiedente asilo del Marocco. L'altro indiziato è ancora a piede libero.

15 aprile. Un migrante sloveno di 42 anni è stato arrestato per una tentata aggressione sessuale ai danni di una 18enne a Leibnitz.

13 aprile. Un uomo "dall'aspetto arabo" ha aggredito sessualmente tre donne a una fermata dell'autobus a Vienna.

24 marzo. Due migranti afgani sono stati arrestati per aver violentato una giovane donna di 20 anni a Wels.

21 marzo. Un migrante nordafricano ha aggredito una donna di 27 anni su un treno della metropolitana di Vienna. L'uomo ha cominciato a toccare le mani della donna. Quando lei si è alzata per trovare un altro posto, l'uomo l'ha afferrata iniziando a baciarla sulla bocca. La polizia ha detto di non potere fare nulla perché baciare qualcuno non è un'aggressione sessuale.

12 marzo. Un richiedente asilo libico di 16 anni ha tentato di rapire e violentare due donne a Vienna. I tre si sono conosciuti nella metropolitana e il libico ha proposto alle donne di andare a ballare. Invece, le ha condotte in un edificio dove ha cercato di rinchiudere le due vittime in un seminterrato e di stuprarle. Una delle donne è riuscita a scappare e chiamare la polizia.

8 marzo. Un richiedente asilo afgano di 20 anni è stato sorpreso a mostrare i genitali davanti a una bimba di 7 anni in una piscina pubblica di Vienna. Il direttore dell'impianto e un istruttore di nuoto hanno trattenuto il giovane fino all'arrivo della polizia che però lo ha lasciato andare.

6 marzo. Un uomo "dall'aspetto straniero" ha aggredito sessualmente una donna di 37 anni in una piscina pubblica di Klagenfurt dopo che era intervenuta per impedirgli di molestare il suo bambino di 4 anni.

25 febbraio. Un uomo "dall'aspetto meridionale" ha aggredito sessualmente due adolescenti in un centro commerciale di Innsbruck.

22 febbraio. Un migrante afgano di 18 anni è stato arrestato per aver stuprato una donna di 52 anni a Innsbruck.

14 febbraio. Sei migranti hanno aggredito sessualmente una donna di 49 anni in un stazione della metropolitana di Vienna. Due degli uomini, un richiedente asilo afgano di 18 anni e un iracheno di 23 anni, sono stati arrestati mentre tentavano di lasciare la stazione. Gli altri quattro sono ancora a piede libero.

11 febbraio. Un migrante iraniano di 33 anni si è masturbato davanti alle clienti di una piscina pubblica di Linz.

8 febbraio. Un migrante macedone di 22 anni, identificato solo come Ibrahim J., è stato arrestato a Vienna per aver aggredito sessualmente più di 20 donne a Vienna e in altre parti del paese. È anche accusato di aver violentato una ragazza di 15 anni.

6 febbraio. Un gruppo di 28 richiedenti asilo ha cercato di aggredire sessualmente le clienti di una pista di pattinaggio su ghiaccio all'aperto di Stockerau. I migranti hanno poi aggredito il personale addetto alla sicurezza che aveva cercato di intervenire. La polizia ha dovuto ristabilire l'ordine.

4 febbraio. Sei uomini "dall'aspetto meridionale" hanno aggredito una donna di 53 anni davanti a un negozio di alimentari a Spittal dopo che lei si era rifiutata di dar loro del denaro.

3 febbraio. Tre migranti hanno molestato sessualmente una ragazza di 16 anni a una fermata del tram a Leonding. Uno degli uomini l'ha immobilizzata mentre gli altri due a turno l'hanno aggredita.

26 gennaio. Un richiedente asilo di 24 anni originario del Gambia ha stuprato e ucciso un'americana di 25 anni a Vienna. La donna – del Colorado – che lavorava come ragazza alla pari, aveva ospitato l'uomo, Abdou I., nel suo appartamento. Quest'ultimo aveva lasciato il centro di accoglienza perché la sua richiesta di asilo era stata respinta e temeva di essere espulso. Dopo l'omicidio, l'uomo è fuggito in Svizzera, dove è stato arrestato dopo che la polizia aveva rintracciato il suo telefono cellulare. In seguito è emerso che era ricercato in Germania per un'aggressione sessuale ai danni di una minorenne.

23 gennaio. Un migrante macedone ha tentato di violentare una giovane donna di 21 anni a Vienna. L'uomo aveva visto la sua vittima in metropolitana e l'aveva seguita dopo che era scesa dal treno.

16 gennaio. Un richiedente asilo afgano di 21 anni ha stuprato una 18enne al Prater, un grande parco pubblico di Vienna.

10 gennaio. Un richiedente asilo afgano di 29 anni ha cercato di molestare sessualmente un bambino di sei anni in una piscina pubblica di Linz. La madre del bimbo ha detto: "Ho visto sei migranti entrare nella struttura. Due di loro si sono seduti sul bordo della piscina per bambini e uno ha iniziato a toccarsi i genitali flirtando con il più piccolo dei mei figli".

1° gennaio. Gruppi di uomini arabi hanno aggredito sessualmente almeno 24 donne a Vienna, Salisburgo e Innsbruck.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » dom lug 17, 2016 11:37 am

Aggredita e violentata da due nordafricani clandestini, nelle colonie abbandonate
Tommaso Torri 16 luglio 2016 13

http://www.riminitoday.it/cronaca/ricci ... onate.html

Ore di terrore per una italiana 46enne, originaria della provincia di Rimini ma senza fissa dimora, aggredita e stuprata da due giovani nordafricani nelle stanze fatiscenti di una colonia abbandonata. La notte da incubo per la donna è iniziata nella tarda serata di giovedì quando i bruti si sono introdotti nella stanza della "Casa del Bimbo", a Riccione nella zona del Marano, dove la 46enne aveva trovato rifugio già da alcuni giorni. Mentre uno degli stupratori la teneva bloccata, il secondo ha abusato di lei riempiendola di pugni al volto. Al termine della violenza, i nordafricani hanno lasciato la camera dopo aver bloccato la donna all'interno chiudendo la porta con una corda. Solo nel pomeriggio di venerdì, ancora in preda al terrore, la vittima è riuscita a liberarsi e a scendere in strada dove, col volto tumefatto e ancora sanguinante, è stata notata da alcuni passanti che hanno dato l'allarme.

Sul posto è intervenuta l'ambulanza del 118 con i sanitari che, dopo averle prestato le prime cure, l'hanno trasportata al pronto soccorso e avvertito i carabinieri della Perla Verde. I militari dell'Arma, arrivati nel nosocomio riccionese, hanno ascoltato il racconto agghiacciante della 46enne che ha raccontato tutti i dettagli della violenza, confermata da una visita ginecologica, oltre al fatto di essere stata derubata del cellulare sotto la minaccia di un coltello. Grazie a una buona descrizione degli aggressori, i carabinieri si sono messi sulle tracce dei nordafricani e hanno sottoposto alla vittima un album fotografico dove erano presenti le foto degli sbandati identificati, appena martedì scorso, all'interno della struttura abbandonata.

Tra le immagini, la 46enne ha riconosciuto gli aguzzini e, i militari dell'Arma, hanno eseguito immediatamente un controllo della struttura abbandonata scovando, al quarto piano, i due marocchini che dormivano tranquillamente su dei giacigli di fortuna. Bloccati e portati in caserma sono risultati essere un 21enne, clandestino e già noto alle forze dell'ordine, e un 19enne sempre clandestino. Secondo i primi dettagli dell'indagine, sarebbe stato solo il primo a commettere lo stupro mentre, il secondo, lo avrebbe aiutato a tenere ferma la vittima e a fare da palo. Nel corso del sopralluogo, i carabinieri di Riccione hanno repertato alcune tracce di sangue ed altri elementi giudicati interessanti per l'inchiesta.

Sia il 21enne che il 19enne sono stati quindi sottoposti a fermo con le accuse di violenza sessuale, lesioni, rapina, possesso di armi e sequestro di persona. Toccherà al gip, lunedì prossimo, decidere se convalidare o meno il provvedimento. Nel frattempo la vittima, che ha riportato anche la frattura della mandibola, è stata sottoposta a una visita maxillofacciale e non è da escludere che dovrà essere sottoposta ad un delicato intervento chirurgico
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer dic 07, 2016 8:00 am

Cagliari: furti, scippi e violenza sessuale. Arrestati 13 algerini
6, dicembre, 2016
http://www.imolaoggi.it/2016/12/06/cagl ... 3-algerini

Dieci cittadini algerini arrestati in un giorno nella zona della Marina dalla Polizia a Cagliari. Si aggiungono ai tre fermati domenica. UNIONE SARDA.IT

Avrebbero commesso scippi, furti, violenza sessuale.

Tutti gli algerini erano arrivati in città con gli sbarchi diretti di sabato scorso nelle coste del Sulcis, quando 154 giovani erano stati rintracciati dopo aver abbandonato i vari barchini.

“Il questore Gagliardi ha rafforzato i controlli e i servizi”, ha spiegato il capo della Squadra mobile, Alfredo Fabbrocini, “per questo abbiamo dato una risposta immediata con gli arresti e i fermi”. Importante l’azione dei falchi della Mobile e degli agenti in borghese. “Come Polizia ci siamo. E abbiamo dato subito risposte, anche grazie alla collaborazione con i cittadini. Ma la prevenzione in questo caso è difficile”, ha aggiunto Fabbrocini.

In un caso, tre algerini avevano derubato un negozio con un bottino da 50mila euro, valore del materiale informatico. In tasca avevano 500 e 800 euro. Due giovani hanno invece palpeggiato una ragazza di 30 anni, dipendente di un bar della Marina che stava lavando una vetrata. Altri si sono resi responsabili di scippi e alcuni risultavano già espulsi in passato e rientrati nel territorio italiano.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer dic 07, 2016 8:07 am

L'Ixlam xeło el nasixmo xlamego ? Sì!
viewtopic.php?f=188&t=2274

Islam come mafia politico religiosa
viewtopic.php?f=188&t=2222

La goera co l'ISIS (e co l'Ixlam ?)
viewtopic.php?f=188&t=1384

Xlamixasion de l'Ouropa contro Ixrael - Eurabia ?
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer dic 07, 2016 8:11 am

Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab feb 25, 2017 9:55 pm

Straje de Brusels
viewtopic.php?f=92&t=2261

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando!
viewtopic.php?f=188&t=2043

Francia, blitz delle teste di cuoio libera 60 monaci presi in ostaggio
Montpellier, l’aggressore, con fucile e coltello, uccide una donna e si dà alla fuga
2016/11/25
http://www.lastampa.it/2016/11/25/ester ... agina.html

Ohio, piomba sulla folla con un'auto e sferra coltellate alla cieca: 10 feriti, ucciso l'aggressore
di Anna Guaita
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/e ... 08621.html

Strage di Nizza
https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Nizza

Strage di Berlino
https://it.wikipedia.org/wiki/Attentato ... _a_Berlino
L'attentato di Berlino è stato un attacco terroristico avvenuto il 19 dicembre 2016, che ha provocato 12 morti e 56 feriti tra gli avventori di un mercatino di Natale di Berlino.

Le belve volevano colpire la metro di Vienna: l’attentato sventato all’ultimo
di Prisca Righetti
sabato 21 gennaio 2017
http://www.secoloditalia.it/2017/01/le- ... -allultimo
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab feb 25, 2017 9:56 pm

Feltre, rifugiati politici facevano i pusher di droga
Tre arresti a San Paolo di Feltre, la struttura di accoglienza. Avevano creato un giro di 30 acquirenti minorenni al giorno
25 febbraio 2017
Cristina Contento

http://corrierealpi.gelocal.it/belluno/ ... hfcabler-2

BELLUNO. Avevano chiesto asilo politico ma fuori della struttura San Paolo, in alcuni parchi di Feltre, spacciavano hashish e marijuana ai ragazzi, anche 14enni: una trentina al giorno i clienti di tre nigeriani arrestati dalla polizia.

Tre le ordinanze di custodia cautelare chieste dal pm Marco Faion e firmate dal gip Sgubbi: la squadra mobile diretta da Maurizio Miscioscia è entrata in azione lunedì nel centro di accoglienza gestito dalla coop Dumia, dove “risiedevano” i tre presunti pusher “rifugiati politici”. Ma non si escludono sviluppi di questa “operazione Parco Gambia 2”, con altri arresti: “2”, perchè la Gambia 1 aveva portato a novembre 2016 ai primi arresti di gambiani. I particolari dell’indagine sono stati resi noti ieri dal questore Michele Morelli, dal capo della mobile Miscioscia, la dottoressa Sartorelli (che ha retto la Squadra nel passaggio tra la dirigenza di Mauro Carisdeo e l’attuale). Al tavolo anche il dirigente del Commissariato di Cortina, Luigi Petrillo per l’operazione sui furti a Cortina.

L’accusa per i tre pusher è di detenzione e spaccio di droga. L’indagine è nata dopo la segnalazione di un genitore, preoccupato per il comportamento anomalo del figlio 14enne. Si pensava a problemi di tutt’altro tenore, invece si è scoperto un giro di hashish che coinvolgeva decine di ragazzini, minori di 18 anni.

Servizi mirati della Mobile hanno messo in luce una rete capillare di clientela che riconduceva a stranieri richiedenti asilo, ospitati a San Paolo a Feltre, struttura di accoglienza gestita dalla coop Dumia. «Indagini di vecchio stampo» ha spiegato Miscioscia. «Abbiamo speso ore e ore in appostamenti anche in luoghi impervi: abbiamo così scoperto che gambiani e nigeriani si erano divisi il territorio».

I gambiani al Boscariz e i nigeriani che agivano tra Parco della Rimembranza e quello di via Damello. Minori i destinatari della droga, con una cessione di dosi che avveniva anche davanti alle scuole. Ma se i gambiani vendevano a 5 euro a dose, i nigeriani avevano alzato il prezzo: 9 euro.

«Dopo i primi arresti, l’attività era diventata più rischiosa» ha proseguito Miscioscia. Gli appostamenti del personale della sezione narcotici della Mobile hanno fatto individuare un gruppo attivo nello spaccio.

Gli arresti sono scattati lunedì mattina (per esigenze di indagini la notizia è stata resa nota ieri): colonne di auto della polizia viste lungo le strade tra Feltre e Belluno, con quelle della questura bellunese anche due equipaggi del reparto prevenzione e crimine di Padova, una del reparto mobile patavino e un’unità cinofila della polizia provinciale.

I destinatari dell’ordinanza sono i nigeriani E.K. di 25 anni, M.A. di 23 anni e un gambiano T.M. di 24 anni già in carcere a Treviso. Sono tutti richiedenti asilo e verrà loro revocato il programma di protezione. Gli arrestati nascondevano la droga nei parchi: la polizia ne ha sequestrata 1,8 kg. Nella struttura di accoglienza il sequestro della strumentazione utilizzata per l’attività. Sviluppi a breve: le indagini mirano al livello più alto, i fornitori. Si va verso Padova.

Due operazioni, ha spiegato il questore Morelli che si è complimentato con gli operatori, «che hanno un peso ordine e sicurezza pubblica. Ai profughi coinvolti è immediatamente revocato il regime di protezione internazionale: sono stati tenuti nel centro (benchè fossero già indagati) per esigenze di inchiesta, con piena intesa col prefetto. Quanto ai serbi arrestati a Cortina, è pronto il foglio di via appena le esigenze investigative lo permettono. L’indagine ha usato sistemi di prevenzione con telecamere che ci auguriamo sia implementato in provincia».
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