Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab mag 18, 2019 9:40 am

Già 900 gli agenti aggrediti Il Viminale spinge sul decreto
Patricia Tagliaferri - Sab, 18/05/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 96914.html

I dati del ministero sui feriti tra le forze dell'ordine: "Più tutele con il provvedimento bis sulla sicurezza"

Mentre la politica litiga sul decreto sicurezza bis sponsorizzato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini ma osteggiato dai Cinque Stelle, che temono risvolti elettorali negativi per il Movimento, dal Viminale arrivano gli ultimi dati sulle aggressioni alle forze dell'ordine.

E sono numeri scoraggianti per chi, come per il vicepremier leghista con il pallino per le divise, considera la sicurezza un tema chiave.

Chi sta in strada in servizio operativo è più che mai esposto ad aggressioni, facile bersaglio di chi le uniformi le odia per principio. Antagononisti, no global o tifosi ultrà, l'odio per le divise lo cavalcano ideologicamente. Un fenomeno, quelle delle aggressioni alle forze dell'ordine, che sta diventando sempre più allarmante. Come dimostrano i dati diffusi dal Viminale: nel primo quadrimestre dell'anno sono stati feriti 248 poliziotti e 615 carabinieri, mentre nello stesso periodo del 2018 gli agenti aggrediti erano stati 188 e i militari dell'Arma 328. Complessivamente, dunque, si è passati da 516 feriti a 863: un incremento di ben 347 episodi, il 67,2 per cento in più in soli quattro mesi. Questo mentre nel decreto sicurezza bis, che sta faticando per approdare in Consiglio dei ministri, è previsto tra le altre cose un inasprimento delle pene per chi aggredisce le forze dell'ordine.

Con il nuovo provvedimento, episodi come quello accaduto giovedì a Napoli durante il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto da Salvini - con un poliziotto ferito e gli agenti costretti ad effettuare una carica per allontanare i manifestanti che gli avevano lanciato contro delle transenne - verrebbero sanzionati con più severità, trasformando quelle che attualmente sono contravvenzioni in delitti. C'è un articolo nel decreto sicurezza bis, in particolare, che prevede maggiori tutele per gli operatori di polizia impiegati in servizio d'ordine, attraverso l'introduzione di nuove fattispecie delittuose. Previste pene fino a quattro anni, per esempio, per chiunque «lancia o utilizza illegittimamente, in modo da creare un concreto pericolo per l'incolumità delle persone o l'integrità delle cose, razzi, petardi, bastoni, mazze, oggetti contundenti».

I sindacati di polizia sono mobilitati per porre freno a questi episodi. Stella Cappelli, segretario generale vicario dell'Fsp Polizia di Stato, fa notare come ormai i rappresentanti delle forze dell'ordine siano diventati «incolpevoli bersagli di frustrazioni, malumori, contestazioni che in alcun paese che possa dirsi civile possono tramutarsi in disprezzo per chi fa solo il suo lavoro». Il Sap ha già espresso soddisfazione per il decreto sicurezza bis: «È un grande passo in avanti che ancora una volta dimostra come questo esecutivo dalle parole passa ai fatti, confermando la sicurezza tra le priorità del governo».

Sempre che, come teme Salvini, per calcolo elettorale il M5s decida di non approvarlo. Ma il Viminale non ha alcuna intenzione di mollare, più che mai adesso che i tecnici hanno finito di limare le criticità rilevate: «Il testo del decreto è solido, ragionevole e necessario. Per questo dovrà essere all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri».
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mar mag 21, 2019 10:26 am

Roma, nella frutteria egiziana false cittadinanze agli stranieri
Nicola De Angelis - Lun, 20/05/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 97833.html

Un'operazione che ha portato all'arresto di sei persone e diciannove indagati: un'organizzazione criminale dedita alla corruzione per il rilascio della cittadinanza italiana

Corruzione per l'ottenimento della cittadinanza italiana. È quanto emerso dall'operazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni che è riuscita a smantellare un'organizzazione criminale che chiedeva soldi in cambio di facile ottenimento della cittadinanza italiana.

In tutto sono state effettuate diciannove perquisizioni nei confronti di diciannove indagati e ci sono stati sei arresti. La Procura della Repubblica di Roma ha già firmato i primi decreti di revoca per lo status di cittadino italiano ad alcuni stranieri che avevano usufruito di questo corrotto sistema per l'ottenimento della cittadinanza. In tutto sarebbero 1.500 le pratiche che gli agenti si stanno preparando a contestare in queste ore, grazie anche alla verifica degli specialisti del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Criptiche (Cnaipic).

Tutto il sistema è stato ricostruito anche grazie a dei veri e propri libri mastri che servivano ad annotare tutti i pagamenti per poter proseguire nella pratica. Corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, favoreggiamento, detenzione abusiva di codici di accesso a sistema informatico, accesso abusivo al sistema informatico SICITT del Dipartimento Libertà Civili ed Immigrazione del Ministro degli Interni e altre accuse saranno formalizzate nei confronti di 19 (per ora) di cui sei già sono finiti in carcere si legge sull'Agi.

La centrale operativa era all'interno di un locale gestito da un egiziano. Grazie all'intercettazioni ambientali è stato possibile ricostruire il tutto e arrivare alla radice di questo complesso sistema. Proprio all'interno di quel locale avvenivano scambio di pratiche, pagamento in contanti per l'ottenimento di favori ecc.. I prezzi variavano in base ad un vero e proprio tariffario applicato e si potevano superare anche i mille euro. In tutto sono stati sequestrati più di 135mila euro, tutti nel corso delle operazioni di perquisizione che potrebbero provenire per l'appunto da quest'attività criminale.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mar mag 21, 2019 4:39 pm

Mirandola, il marocchino si è spacciato per minorenne
Chiara Sarra - Mar, 21/05/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 732.html?c

Il marocchino che ha dato fuoco alla sede dei vigiili urbani ha detto ai carabinieri di essere minorenne. Ma è stato smascherato dai test medici

Per scampare a pene più dure, il marocchino senza fissa dimora che nella notte ha appiccato il fuoco alla sede dei vigili urbani di Mirandola (Modena) si è spacciato per minorenne.

Lo rivelano fonti del Viminale, secondo cui ai militari che lo hanno fermato il ragazzo ha dichiarato di non aver ancora raggiunto la maggior età. Sono bastati i test medici a smascherare la sua bugia. I carabinieri di Carpi intervenuti per arrestarlo hanno infatti accertato che il ragazzo ha 18 anni. In un primo momento gli stessi militari avevano riferito che non fosse chiaro se il giovane fosse maggiorenne o minorenne.

"L’episodio di Mirandola conferma il fallimento dei porti aperti e dell’accoglienza ai finti minorenni", ha commento Matteo Salvini, "La nostra idea non cambia: porti chiusi in Italia e, se vinciamo il 26 maggio, in tutta Europa".

Il giovane nella notte ha incendiato la sede della municipale per vendetta dopo essere stato fermato nei giorni scorsi. Nel rogo sono morte due persone, residenti al primo piano dello stabile e sorpresi nel sonno dalle fiamme. Altri tre sono stati ricoverati per una grave intossicazione.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer mag 22, 2019 7:28 pm

Roma, magrebino rapina turista al bar e scatena caos nel locale
Federico Garau - Mer, 22/05/2019

http://www.ilgiornale.it/news/roma/roma ... 99586.html

Dopo essersi impossessato del bottino, lo straniero ha spintonato gli avventori del bar e lanciato per aria sedie e tavolini nel tentativo di raggiungere al più presto l'uscita: tutto inutile dato che, poco dopo, i carabinieri lo hanno arrestato

Rapina una turista all'interno di un bar in zona Termini (Roma), poi, dopo un vano tentativo di fuga fra la gente, viene arrestato dai carabinieri.

Protagonista un pregiudicato marocchino di 31 anni, che stamani ha tentato di approfittare della confusione dentro il locale per mettere a segno un colpo.

Dopo aver puntato una giovane turista, che si trovava in compagnia di un'amica nei pressi del bancone, l'ha spintonata con forza per rubarle il cellulare. Una volta impossessatosi dello smartphone, il magrebino ha cercato di farsi largo tra le persone che affollavano il bar, travolgendo tutto ciò che si frapponeva tra di lui e l'uscita.

Non sono stati risparmiati neppure gli arredi del locale, come sedie, tavolini ed un espositore di bottiglie di vino, scagliati in aria con furia dallo straniero in cerca di una via di fuga.

La sua corsa verso la libertà, comunque, è stata fermata dall'intervento dei militari del comando di Roma-piazza Venezia, giunti prontamente sul posto. Il magrebino è stato rincorso dagli uomini dell'Arma e raggiunto nei pressi di piazza dei Cinquecento. Ridotto in manette, il 31enne è finito in caserma per le consuete operazioni di identificazione. Queste hanno rivelato una lunga lista di precedenti nella fedina penale dell'uomo, un senza fissa dimora. Alla luce di quanto emerso, lo straniero, accusato di tentata rapina, è stato trattenuto dietro le sbarre di una cella di sicurezza nell'attesa del giudizio direttissimo.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » gio mag 23, 2019 1:39 pm

Aggrediva e rapinava ragazzini dopo la scuola: manette a 20enne del Kosovo
Raffaello Binelli - Gio, 23/05/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 00106.html

Ha seminato il panico ad Arezzo rapinando 14 ragazzini. Dopo averli individuati li inseguiva, li minacciava e picchiava per farsi dare soldi e oggetti personali. Il rapinatore, con precedenti, è residente regolarmente in Italia

"Dammi i soldi o ti meno". Diceva queste parole ai ragazzini che aspettava fuori dalla scuola, dopo di che li aggrediva e rapinava.

Alla fine è stato fermato e arrestato. Secondo le denunce raccolte sarebbero 14 i ragazzini vittime del 20enne kosovaro (B.F.) finito in manette ad Arezzo. Ad uno dei ragazzi presi di mira (tutti minori) ha rotto il setto nasale, portandogli poi via lo smartphone.

Il rapinatore, pluripregiudicato, è residente regolarmente il Italia. Nei suoi colpi ha portato via soldi, telefonini e altri oggetti di più o meno valore, sempre con modalità violente. Prima individuava le vittime, appena uscite da scuola, poi le pedinava e, quando si trovavano in una zona isolata, entrava in azione. In alcuni casi non si è fatto troppi scrupoli e, forte della superiorità fisica, ha rapinato anche quando i ragazzini erano in compagnia.

Era diventato un vero e proprio incubo per i giovani studenti di Arezzo, ma le forze dell'ordine, dopo i ripetuti casi segnalati (14 denunce in due settimane), gli stavano alle calcagna e, alla fine, è scattato l'arresto. Il ventenne è stato portato al carcere di Arezzo. Da una ricerca sul suo conto è emerso che già tre anni fa, quando ancora era minorenne, aveva iniziato le sue scorribande criminali, iniziando col derubare piccoli negozi. Poi è diventato rapinatore, senza badare troppo al sodo, portando via alle vittime anche solo pochi spiccioli.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » gio mag 23, 2019 8:13 pm

Milano, arrestato lo "specialista" dei furti nei mercati
Nicola De Angelis - Gio, 23/05/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/mi ... IVK3RQRXNc

Un 40enne marocchino è finito in manette avendo anche alle spalle numerosi precedenti penali. La polizia ha provveduto ad arrestarlo mentre "faceva la spesa" in un mercato: ovvero stava rubando cellulari e portafogli agli avventori

Si trovava al mercato in zona Vigentino a Milano quando è stato arrestato dagli agenti della polizia che stavano svolgendo semplice servizio di controllo tra le bancarelle.

Un quarantenne marocchino è finito nei guai dopo che è stato beccato a sfilare un cellulare dalla tasca di un 28enne italiano. È stato arrestato in flagranza di reato con l'accusa di furto aggravato. Inoltre, dopo una perquisizione al commissariato sono stati trovati altri tre cellulari nelle sue tasche. Il marocchino non era nuovo a questo genere di "prodezze". Il marocchino aveva già numerosi precedenti penali alle spalle ma nonostante ciò aveva la possibilità di aggirarsi liberamente per il mercato rionale di Vigentino si legge sul Milano Today.

La polizia successivamente ha formalizzato anche una denuncia per ricettazione visto che la sua merce veniva poi rivenduta quasi subito sullo stesso luogo dove veniva rubata. L'uomo, stando a quanto ricostruito dagli agenti, era definito un vero e prorpio "specialista" del borseggio.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven mag 24, 2019 4:41 am

Scafista senza scrupoli libero di rapinare arrestato a Milano
MARIANNA VAZZANZA
Milano, 23 maggio 2019

https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/ ... -1.4606310

Un uomo pericoloso che, secondo chi conosce bene il suo profilo criminale, non si farebbe scrupoli a uccidere. Eppure era libero, in giro per Milano come se nulla fosse. I poliziotti del commissariato Greco diretto dal vicequestore Angelo De Simone lo hanno arrestato per rapina aggravata martedì mattina nella zona della stazione Centrale. «Dammi la borsa, altrimenti ti ammazzo», ha urlato a una donna brandendo una bottiglia di vetro. Ed è venuto a galla che su Ousman Dampha, 26 anni, gambiano, già pendeva un decreto di espulsione emesso dal prefetto di Catania il 24 novembre, punto d’arrivo di un’escalation di reati cominciata il 23 ottobre 2016 con il suo arrivo in Italia, quando fu arrestato con l’accusa di aver favorito l’ingresso di clandestini.

Secondo le indagini della Squadra Mobile di Catania, in collaborazione con la Guardia di Finanza e la Guardia costiera, Dampha era alla guida di un gommone a bordo del quale viaggiavano 190 persone tra cui tre donne, morte per asfissia a causa del sovraffollamento. Il 23 agosto del 2017 era stato indagato per furto in abitazione dalla polizia di Caltagirone. Il 28 febbraio 2018, i carabinieri di Catania lo avevano invece arrestato per spaccio di droga.

Altre due denunce sono arrivate dalla polizia di Caltagirone per evasione dai domiciliari dal centro Cara di Mineo (Catania) il 26 giugno e poi il 15 luglio 2018. Il decreto di espulsione è stato emesso il 24 novembre, dopo l’uscita dal carcere di Caltagirone. Fino allo scorso 21 dicembre Dampha risultava al Centro di permanenza per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio, Potenza. Poi si sono perse le sue tracce. Presumibilmente deve essersi spostato a Milano. Martedì all’alba, poco prima delle 5, la polizia interviene in via Venini perché una donna di 48 anni dello Sri Lanka segnala di essere stata appena rapinata. Descrive il malvivente come un uomo centrafricano, con un cappotto color cammello, alto circa 180 centimetri, sui 25 anni, fuggito verso via Palestrina. Scatta la ricerca. La Volante lo individua in via Soperga e parte l’inseguimento, fino alla cattura tra piazza Luigi di Savoia e via Pergolesi. Lui, che ha una vistosa cicatrice allo zigomo destro, scalcia, cerca di divincolarsi e di mordere gli agenti prima di essere immobilizzato. All’arresto per rapina aggravata, si aggiunge quindi la denuncia per resistenza. Ora Ousman Dampha è dietro le sbarre. Ci resterà?
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » lun mag 27, 2019 8:17 pm

Panico a Treviso, conficca la penna sul collo del medico: l'immigrato pretende lo status di rifugiato - Secolo d'Italia
domenica 26 maggio

https://www.secoloditalia.it/2019/05/pa ... -rifugiato

Si è scatenato il panico a Treviso: e tutto a causa di un immigrato nigeriano determinato ad ottenere dagli uffici competenti lo status di rifugiato, anche a costo di estorcerlo con la forza; anche a costo di minacciare fisicamente lo psichiatra incaricato della pratica con la sua richiesta…
Choc a Treviso, l’immigrato africano vuole a tutti i costi ottenere lo status di rifugiato

Già, perché questo è quanto sarebbe accaduto in base a quanto ricostruito dai quotidiani locali che, nel riferire di un aggressione compiuta da uno straniero ai danni di un medico nell’esercizio delle sue funzioni, hanno raccontato di un’irruzione violenta in uno studio medico compiuta da un giovane nigeriano che, come riferisce Il Giornale che, tra gli altri siti in queste ore, dà conto della vicenda, «dopo essersi visto negare la protezione internazionale dalla commissione territoriale di competenza, in preda alla furia, ha lasciato l’edificio per dirigersi spedito verso il centro di salute mentale di via Venier», dove era convinto che avrebbe trovato lo stesso psichiatra che conosceva e che lo aveva seguito fino a quel momento. Solo che, fatta irruzione nella stanza e resosi conto che il medico non era lo stesso, lo straniero ha aggredito il dottore e, tenendogli una penna conficcata sul collo, lo ha costretto a seguirlo fin dentro gli uffici della commissione dove si sarebbe dovuto esaminare la sua richiesta di protezione internazionale.
Conficca una penna sul collo del medico e lo costringe a seguirlo negli uffici per i rifugiati

Come scrive Il Giornale a riguardo, infatti, «il soggetto era convinto di riuscire ad ottenere il diritto all’accoglienza grazie ai suoi problemi psichiatrici». Invece, pur costretto ad assecondare il nigeriano, quando il medico si è presentato nelle stanze della commissione ha immediatamente fatto capire che la situazione stava degenerando tanto che, di lì a poco, è scattato l’allarme e sono intervenuti tempestivamente gli agenti della questura di Treviso che, prima hanno provveduto a far calmare l’extracomunitario riportandolo a miti pretese, poi, approfittando di un attimo di distrazione dell’uomo, sono riusciti a bloccarlo e a liberare il medico. Condotto in questura, il nigeriano è stato trovato privo di documenti e identificato: e proprio lì peraltro è venuto fuori che il suo è un nome già noto alle forze dell’ordine. Per il momento, comunque, accusato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio, il nigeriano se l’è cavata con una denuncia anche se, per quanto riguarda l’aggressione al medico, lo psichiatra non ha presentato un esposto contro lo straniero
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer mag 29, 2019 9:16 pm

Pamela Mastropietro, ergastolo a Oseghale: La madre: «Giustizia è fatta per uno, ora tocca agli altri»
29 maggio 2019

https://www.ilmessaggero.it/italia/pame ... P8gZ8xetoI

Ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi per Innocent Oseghale, 30enne pusher nigeriano condannato per omicidio, occultamento di cadavere - mentre la violenza sessuale è stata assorbita dalle aggravanti - per la morte di Pamela Mastropietro, 18 anni, romana, il cui cadavere fatto a pezzi fu trovato in due trolley sul ciglio della strada a Pollenza il 31 gennaio 2018. È la sentenza emessa dai giudici della Corte d'Assise di Macerata dopo oltre cinque ore di camera di consiglio. La madre della ragazza dopo la lettura della sentenza ha detto: «Giustizia per uno è fatta, ora tocca agli altri».

Pamela Mastropietro, Oshegale confessa: «L'ho fatta a pezzi, ma è morta per overdose»

Durante la lettura della sentenza tra il pubblico dei parenti e degli amici della ragazza è partito un applauso. Il presidente della Corte ha subito richiamato al silenzio i presenti per proseguire la lettura del dispositivo. I genitori di Pamela si sono abbracciati. «Oseghale ha strumentalizzato Pamela Mastropietro come un giocattolo» ha detto il procuratore Giovanni Giorgio nella sua replica, davanti alla Corte di Assise di Macerata poco prima del verdetto. «Si era ripresa ma era in stato confusionale dovuto alla droga - ha aggiunto - lui frettolosamente ha soddisfatto le sue voglie sessuali inducendola a un rapporto sessuale non protetto».

«Avevamo chiesto l'ergastolo ed ergastolo è stato». È il primo commento del procuratore di Macerata Giovanni Giorgio dopo la sentenza pronunciata dalla Corte d'assise di Macerata nei confronti di Innocent Oseghale per la morte di Pamela Mastropietro. Giorgio ha ringraziato i collaboratori della Procura, i magistrati, gli avvocati, anche quelli della difesa.

«È stato un lavoro duro - ha aggiunto - c'è stata tanta pressione mediatica, ma noi abbiamo cercato sempre di tenere i piedi per terra». Il procuratore ha citato anche un altro processo complesso: quello di Luca Traini, l'autore dei raid a colpi di pistola contro i migranti per 'vendicarè Pamela condannato a 12 anni di carcere pochi mesi fa. La vicenda Oseghale comunque non è finita, «questa è solo una prima tappa, probabilmente ci sarà un ricorso in appello e forse la Cassazione...».

Oseghale ammette di aver tagliato il corpo, ma nega la violenza sessuale e l'omicidio. Secondo la difesa il rapporto sessuale sarebbe stato consensuale e la morte della ragazza sarebbe avvenuta per overdose, ma a quel punto l'imputato avrebbe perso la testa e, preso dal panico, avrebbe fatto a pezzi i resti della 18enne. I legali di Oseghale avevano chiesto di assolverlo dalla violenza sessuale e dall'omicidio e di condannarlo al minimo della pena per vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere. Ora - assicurano - faranno appello.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » lun giu 03, 2019 6:53 am

Droga in Umbria, Luigi De Ficchy, 60 per cento trafficanti è straniero
Luigi De Ficchy
1 Giugno 2019

https://www.umbriajournal.com/senza-cat ... 0U-ZiEGdKw

In Italia il 30 per cento dei trafficanti di droga è straniero, lo è anche in Umbria, ma la percentuale sale al 60. A dirlo, a Il Messaggero, è il procuratore capo di Perugia, Luigi De Ficchy. Il vertice di piazza Partigiani da oggi è in pensione.

“Serve una particolare attenzione, perché Perugia e l” Umbria sono un crocevia di stupefacenti davvero rilevante”. «Lo segnalo da una ventina di anni – spiega – da quando dalla Procura nazionale mi interessavo di traffico e presenze di elementi e gruppi che facevano riferimento a criminalità organizzata, camorra e ” ndrangheta su tutte».

“E se le mafie autoctone in Umbria prevalentemente riciclano denaro sporco – continua De Ficchy – sugli stupefacenti ci sono clan nigeriani e albanesi in collegamento con gruppi italiani. Ci sono perugini e umbri che si mettono sempre di più nel mondo del traffico di droga“. Perché questo ruolo di crocevia della regione?

Per troppi anni l’Umbria – risponde il procuratore – è stata considerata l’isola felice dove non c” erano problemi di criminalità organizzata e ciò ha fatto sì che le risorse di forze dell’ordine e magistrati non fossero adeguate. La conseguenza è che, trovando terreno fertile, organizzazioni albanesi e nigeriane si sono insediate con grande facilità sul territorio. C’è un radicamento che è continuato nel tempo e si è sviluppato
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