Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab lug 13, 2019 7:05 am

Straniero colto a spacciare, fugge sui binari poi aggredisce militari
Federico Garau - Ven, 12/07/2019

http://www.ilgiornale.it/news/roma/stra ... mkvSdjR5Go

Il 29enne originario del Gambia era un soggetto già noto alle forze dell'ordine, motivo per cui i carabinieri hanno deciso di pedinarlo. Dopo averlo visto cedere della droga, gli uomini in divisa sono immediatamente entrati in azione, ma hanno dovuto faticare per catturarlo

È finito in manette nella giornata di ieri a Roma un cittadino straniero colto sul fatto mentre stava cedendo della droga ad un cliente.

Deciso ad evitare l'arresto, lo spacciatore ha tentato una fuga disperata prima di rivoltarsi contro i rappresentanti delle forze dell'ordine ed aggredirli.

Protagonista della vicenda un 29enne gambiano, volto già noto alle autorità per precedenti reati. Proprio perché a conoscenza del soggetto, i carabinieri del comando Roma Piazza Venezia, impegnati in un'operazione di pattugliamento del territorio e contrasto al traffico di droga, hanno deciso di pedinarlo dopo averlo riconosciuto fra gli avventori di piazza dei Cinquecento. I militari in borghese hanno pertanto seguito il gambiano fin dentro la stazione “Termini”, salendo con lui sulla metro B. Il viaggio si è concluso alla fermata “Conca d'oro”, dove il pusher è sceso per incontrarsi con il suo acquirente.

Gli uomini dell'Arma hanno quindi visto i due allontanarsi ed appartarsi in una zona isolata, dove sono stati scambiati soldi e stupefacenti.

È stato a questo punto che i militari si sono rivelati, entrando in azione. Determinato ad evitare le manette, il gambiano si è dato immediatamente alla fuga, correndo sui binari nonostante il pericolo dei treni in arrivo. I carabinieri sono fortunatamente riusciti a raggiungerlo e ad immobilizzarlo, ma anche così lo straniero ha continuato ad opporre resistenza. Riuscito a divincolarsi, il 29enne ha infatti aggredito gli uomini in divisa, prendendoli a calci ed a pugni. Dopo una breve colluttazione, lo spacciatore è stato comunque catturato e condotto in caserma. Durante la perquisizione personale, sono stati rinvenuti 400 euro in banconote di piccolo taglio (evidente provento della sua illecita attività) ed alcune dosi di eroina e cocaina.

Accusato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, lesioni personali e violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lo straniero, senza fissa dimora, è finito dietro le sbarre, in attesa di giudizio. In seguito alla cattura, un carabiniere ha avuto necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso. A causa della violenta reazione dell'africano, ha riportato infatti la frattura incompleta (infrazione) del dito di una mano, oltre che numerose ferite.

Rintracciato, infine, anche il cliente dello spacciatore, che è stato segnalato.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mar ago 06, 2019 2:23 pm

Panico in discoteca a Corinaldo per spray urticante: 6 morti nella calca al concerto del rapper Sfera Ebbasta
di ALBERTO CUSTODERO

https://www.repubblica.it/cronaca/2018/ ... -213703551

Tragedia in una discoteca a Corinaldo, vicino ad Ancona, durante la festa di cinque scuole superiori di Senigallia: sei persone sono morte schiacciate dalla calca mentre tentavano di fuggire dal locale, probabilmente dopo che qualcuno aveva scatenato il panico con uno spray urticante, modalità che ricorda il drammatico fuggi fuggi avvenuto a Torino in piazza San Carlo il 3 giugno del 2017 durante la proiezione della finale di Champions League Juventus-Real Madrid. Sono 120 i feriti, sette gravissimi, rischiano la vita.

Diversi i fronti sui quali si stanno muovendo gli inquirenti: da un lato si cerca di fare luce su chi abbia spruzzato lo spray al peperoncino (diversi testimoni parlano di un ragazzo incappucciato che ha lanciato spray"), dall'altro sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza della discoteca. Da quanto accertato erano stati venduti 1400 biglietti per uno spettacolo che si sarebbe dovuto tenere in una delle tre sale del locale, la principale, con una capienza di 469 posti. La struttura, complessivamente, poteva però accogliere al massimo 870 persone. Lo hanno spiegato il premier Giuseppe Conte una volta arrivato a Corinaldo, e il ministro dell'Interno Matteo Salvini, anche lui sul posto. La procura indaga per omicidio colposo plurimo, il locale è sotto sequestro. In serata la notizia del ritovamento da parte degli investigatori di una bomboletta di spray urticante.

L'orrore alla festa delle scuole superiori
La tragedia si è consumata all'una di notte alla Lanterna Azzurra a Corinaldo, discoteca frequentata da tanti giovanissimi (video) che erano in attesa del dj set del trapper Sfera Ebbasta. I ragazzi si sono ritrovati nel locali anche per la festa organizzata da cinque istituti superiori di Senigallia, dopo il tam tam dei giorni scorsi anche via social per promuovere l'evento. Le vittime sono cinque minorenni (tre ragazze e due ragazzi, tra i 14 e i 16 anni) e una madre di 39 anni che aveva voluto accompagnare la figlia 11. La donna aveva 4 figli. I feriti sono 120, tutti con traumi e lesioni da schiacciamento, di cui sette gravissimi e ancora in pericolo. Sono in coma farmacologico: hanno subito anche lesioni da asfissia, potrebbero aver subito lesioni cerebrali. In trentacinque sono stati trasportati con le ambulanze del 118 all'ospedale più vicino, quello di Senigallia, e all'ospedale Torrette ad Ancona.

> Mattarella: "Non si può morire così". Conte a Corinaldo

Molti dei ragazzi avevano prenotato i tavoli nel locale a prezzi agevolati per gli studenti. Nel club si svolgevano diverse serate e in molti casi, racconta qualche mamma, si organizzavano anche i trasferimenti in autobus dai paesi vicini. Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco da Ancona, Senigallia, Arcevia, Jesi. Su Twitter i Vigili del Fuoco hanno subito postato le prime foto dei soccorsi.



Le indagini: "Troppe persone nel locale"
Nel locale, secondo quanto hanno riferito dai Vigili del fuoco, erano presenti appunto oltre mille persone. Troppe, secondo quanto riferiscono i carabinieri. Le morti nelle calca sono state provocate dal crollo delle balaustre mentre la folla spingeva per allontanarsi una volta uscita dal locale. E' stato il questore a spiegare: "Si è aperta l'uscita di sicurezza, poi c'è stato il crollo dei parapetti". Decine di ragazzi nella discoteca hanno ripreso con il telefonino i momenti fondamentali della tragedia. I video sono stati già acquisiti dai carabinieri. I titolari della discoteca sono stati già sentiti.

Un ferito: "L'uscita era sbarrata", ma questore smentisce
Il locale ha tre uscite di sicurezza: una di queste dà su un ponticello che attraversa un piccolo fossato e collega la discoteca al piazzale del parcheggio. La tragedia è avvenuta in quel punto: quando i ragazzi sono usciti di corsa dal locale, decine di loro si sono accalcati per passare sul ponticello fino a quando una balaustra ha ceduto. I primi ragazzi sono così finiti nel fossato, un metro sotto il ponticello, e sono stati schiacciati da tutti gli altri.

"Stavamo ballando in attesa che cominciasse lo spettacolo di Sfera Ebbasta, quando abbiamo sentito un odore acre, siamo corsi verso una delle uscite di emergenza ma l'abbiamo trovata sbarrata, i buttafuori ci dicevano di rientrare.... La calca a quel punto si sarebbe sfogata di lato e decine di ragazzi sarebbero caduti nel fossato". È il racconto di un sedicenne rimasto ferito, ma la sua ricostruzione è smentita dal questore di Ancona che ha spiegato come le uscite di emergenza si sarebbero aperte. Anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini, a Corinaldo dopo la manifestazione della Lega a Roma, ha spiegato che "le tre uscite di emergenza nella sala principale, l'unica dove si svolgeva l'evento, erano funzionanti, non è vero che c'erano porte bloccate. Ma garantivano la sicurezza per 469 persone".

Il ragazzo è stato trasportato, insieme alla fidanzata sua coetanea all'ospedale di Torrette di Ancona. Altri testimoni hanno parlato di "un odore acre", mentre chi è arrivato più tardi al concerto ed era in attesa di entrare ha riferito di aver visto "ragazzi che tossivano e avevano problemi respiratori".

I precedenti: spray ai concerti, una banda per piccoli furti
La memoria è andata subito alla strage di piazza San Carlo, ma non è la prima volta che a un concerto viene spruzzato dello spray al peperoncino. Un precedente si è verificato proprio nei concerti di Sfera Ebbasta nelle Marche - a Senigallia, nel locale Mamamia - e gli inquirenti ora cercano di capire se ci siano collegamenti. Un altro caso è avvenuto a Torino a settembre. L'ipotesi è che lo spray venga usato come diversivo per piccoli furti. La 'banda dello spray al peperoncino' aveva colpito anche in occasione del concerto di Ghali, rapper italo-tunisino, sempre a Torino: in quell'occasione il concerto era stato sospeso del tutto.

Il trapper con oltre un milione e mezzo di follower
Il 26enne cantante di Cinisello Balsamo, il cui vero nome è Gionata Boschetti, è considerato uno dei fenomeni musicali del momento con oltre un milione e cinquecento mila follower solo su Instagram e il suo "Sfera Ebbasta - RockStar tour" sta registrando grandi successi ovunque. Il suo ultimo album "Rockstar" è doppio disco di platino. Ha affidato a Instagram il suo messaggio: "Sono profondamente addolorato per quello che è successo ieri sera a Corinaldo. Per quanto a poco possa servire, il mio affetto e il mio sostegno vanno alle famiglie delle vittime e a quelle dei feriti e proprio per rispetto di questi ultimi tutti gli impegni promozionali e gli instore dei prossimi giorni verranno cancellati", scrive il musicista. "E' difficile trovare le parole giuste per esprimere il rammarico e il dolore di queste tragedie - aggiunge - non voglio esprimere giudizi sui responsabili di tutto questo, vorrei solo che tutti quanti vi fermaste a pensare a quanto può essere pericoloso e stupido usare lo spray al peperoncino in una discoteca". "Un atto terroristico", lo descrive il musicista brindisino Giuseppe Plata, che, la notte scorsa, come Mc resident, era sul palco prima dell'esibizione di Sfera Ebbasta. "Lo dico perché buttare uno spray intossicante in una discoteca è terrorismo", spiega sulla sua pagina. "Oggi e per i prossimi giorni le mie uniche parole saranno di cordoglio e preghiera affinchè queste cose non accadano più".

"La Repubblica si batterà sempre in difesa della libertà di informazione, per i suoi lettori e per tutti coloro che hanno a cuore i principi della democrazia e della convivenza civile"




Discoteca Corinaldo, arrestati in 7 per la strage alla Lanterna Azzurra. I pm: "Rapine con spray e taser, incastrati da telepass e gps"
3 agosto 2019

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/0 ... ps/5366268

Prima del dj set del trapper Sfera Ebbasta nella discoteca in provincia di Ancona, i malviventi - fra i 19 e i 22 anni - aveva già rapinato 5 persone, fra cui uno dei soccorritori. Nelle settimane successive avevano evitato di utilizzare lo spray urticante per le loro "rapine sistematiche", preferendo l'utilizzo del taser. Secondo i magistrati restano le possibili responsabilità da parte di chi ha organizzato la sicurezza del locale. Il fenomeno delle bande dello spray è "inquietante" soprattutto nel centro nord

Una banda dedita “in maniera sistematica” alle rapine in discoteca con lo spray al peperoncino. Agivano in tutto il centro nord Italia. Uno dei tanti colpi è stato messo a segno anche a Disneyland Paris. Sei ragazzi fra i 19 e i 22 anni e un settimo uomo, un ricettatore, sono stati arrestati questa mattina nell’ambito dell’inchiesta sulla strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, vicino Ancona, in cui nella notte fra il 7 e l’8 dicembre scorsi, morirono cinque giovani e una madre 39enne. Quella sera il locale era tutto esaurito per il concerto con dj set del trapper Sfera Ebbasta, esibizione che poi non si è più tenuta. I giovani arrestati sono tutti residenti nella provincia di Modena e sono accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni, mentre sul settimo pende solo il reato di associazione a delinquere, anche se i magistrati hanno documentato dei “contatti” con la banda nelle ore precedenti alla serata. “I concerti trap erano l’obiettivo principale del gruppo”, secondo gli inquirenti, perché “è più facile rubare ai ragazzini”.

I ragazzi in manette sono tutti del modenese. Si tratta di due 19enni residenti a San Prospero, un 21enne di origini marocchine e un 20enne residente a Bomporto, un 22enne nato a Tunisi e residente a Castelnuovo Rangone e un 19enne residente a San Cesario sul Panaro. Il presunto ricettatore è un 65enne residente a Castelfranco Emilia. Della banda, dicono gli investigatori, faceva parte anche un settimo ragazzo, un 19enne che però è morto nel corso delle indagini a seguito di un incidente stradale.

La banda criminale – Ad eseguire gli arresti i carabinieri su disposizione del gip di Ancona. L’indagine è stata condotta dal nucleo investigativo del Reparto operativo di Ancona, sotto la direzione della locale Procura. I membri della banda, due dei quali con precedenti per furto, sono accusati anche di lesioni personali ad altre 197 persone, per eventi verificatisi in seguito. E’ stato inoltre accertato che i giovani facevano parte di un gruppo criminale dedito a furti e rapine di monili in oro all’interno di discoteche del centro e Nord Italia. Gli inquirenti avrebbero ricondotto alla banda almeno 60 colpi in altrettanti locali disseminati in tutto il Paese.

“Un fenomeno inquietante”, l’hanno definito gli investigatori, che hanno documentato anche dei colpi portati a segno all’estero. La banda in questione, infatti, non sarebbe l’unica operante sul territorio nazionale. Nelle settimane successive alla strage, lo stesso gruppo avrebbe agito in altre occasioni ma senza lo spray per non destare sospetti: al contrario, sarebbe stato utilizzato un taser simile a quelli in dotazione alle polizie locali. “In 4 o 5 accerchiavano la vittima, ognuno aveva il suo ruolo”, raccontano gli inquirenti: “Poi una volta presa la refurtiva, la portavano subito fuori dal locale”.

“Soldi per vacanze e droga” – Tutti gli arrestati avevano “un tenore di vita alto nonostante il lavoro precario”, arrivando a guadagnare anche “15mila euro al mese” che poi “spendevano in beni di lusso, vacanze e droga”. Secondo quanto riferito, lo spray al peperoncino viene utilizzato dalla banda o come arma oppure per farsi spazio nella fuga. “Il gruppo criminale – è stato spiegato durante una conferenza stampa alla presenza della procuratrice capo di Ancona, Monica Garulli – è stato incastrato dalle intercettazioni e dall’analisi delle celle telefoniche“, ma anche dai passaggi Telepass e dai gps dei telefonini.

Sul tappo della bomboletta utilizzata quella sera, inoltre, sono state ritrovate “tracce biologiche“. E non a caso quella sera, prima del panico scatenato dalla sostanza urticante, “c’erano stati già 5 rapine e un furto“. Fra di loro “una delle persone che stava aiutando le vittime”. Non ci sarebbero invece collegamenti con il minorenne identificato il giorno successivo alla tragedia. “Vengono da un contesto familiare normalissimo”, spiega l’avvocato Gianluca Scalera che difende tre dei giovani. Con uno di loro, detenuto a Modena, ha già parlato ed “è sconvolto”. “Famiglie normalissime“, spiega all’Ansa il legale Pierfrancesco Rossi che difende altri due ragazzi.

L’inchiesta sulla sicurezza del locale – All’attenzione della Procura, dal dicembre scorso, ci sono anche le presunte carenze strutturali che, secondo i magistrati, potrebbero aver avuto un ruolo nella morte delle sei persone all’interno della discoteca. Secondo una perizia consegnata agli inquirenti nel maggio scorso, l’edificio non sarebbe stato “idoneo alla destinazione a locale di pubblico spettacolo ed è tale da non garantire, in caso di emergenza, le necessarie condizioni di sicurezza”. E gli stessi inquirenti hanno detto, oggi, che “l’assenza di presidi di sicurezza e le carenze del locale concorsero all’evento“, dicendosi dunque convinti di una corresponsabilità. “La capienza massima era stata ampiamente superata”, hanno ribadito i magistrati.

Diverse le irregolarità accertate: lo scivolo e la scala a ventaglio sono “privi di dispositivi di sicurezza” e il punto di raccolta è “inadeguato, privo di illuminazione e di idonee segnalazioni dell’uscita esterna”. E infatti, fra gli indagati per omicidio colposo plurimo e disastro colposo ci sono anche otto persone, ovvero componenti della commissione intercomunale di controllo che rilasciò i permessi, tra cui il primo cittadino di Corinaldo, Matteo Principi. Per l’ipotesi di omicidio colposo plurimo erano già state chiamata in causa 9 persone tra gestori, proprietari e un addetto alla sicurezza.

La reazione delle famiglie – “Ho sentito la famiglia di Benedetta per comunicare la notizia: provano un minimo di sollievo perché la macchina della giustizia sta andando nella direzione giusta per fare in modo che si arrivi a una giustizia concreta“, ha detto l’avvocato Irene Ciani, legale della famiglia di Benedetta Vitali, una delle giovanissime vittime della tragedia. “Finalmente si inizia a vedere qualcosa di concreto”, ha sottolineato l’avvocato ricordando la sofferenza della famiglia anche per il fatto che, a distanza di mesi, non c’erano state finora misure cautelari. “Come cittadino provo soddisfazione e conforto nel sapere che si faccia giustizia ma da padre questo non cambia nulla rispetto alla perdita di mia figlia”, ha riferito Fazio Fabini, papà di Emma, un’altra delle ragazzine che ha perso la vita quella sera.

Fra l’altro, la strage di Corinaldo, avvenuta nel dicembre scorso, non è l’unico episodio in cui bande di giovani hanno utilizzato spray al peperoncino provocando caos e tragedie. Il 3 giugno 2017 a Torino, in piazza San Carlo, durante la proiezione sul maxi schermo della finale di Champions tra la Juventus e il Real Madrid, i componenti di un altro gruppo di giovanissimi – anche in questo caso definito ‘banda dello spray‘ – sparsero del liquido tra la folla provocando caos e un fuggifuggi disperato di migliaia di persone. Nella calca, rimasero ferite oltre 1.500 persone e due morirono in seguito.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer ago 07, 2019 12:08 pm

Firenze, pugno senza motivo alla donna seduta davanti a lei in tramvia
Una 22enne è stata portata in ospedale per una visita psichiatrica: avrebbe agito in stato confusionale
2 agosto 2019

https://www.lanazione.it/firenze/cronac ... NAOr-brXfo

Un pugno senza motivo sferrato alla testa della donna seduta davanti a lei in tramvia. Momenti di paura su un convoglio che stava attraversando via di Novoli. E' accaduto nella mattinata di venerdì, intorno alle 10.30. La vittima del pugno è una trentaseienne. Ad aggredirla, una ventiduenne originaria della Nigeria. La trentaseienne è stata portata per precauzione in ospedale dal 118, ma le sue condizioni non sono gravi. E' intervenuta anche la polizia, che ha portato la 22enne in ospedale per una visita psichiatrica. Era in stato confusionale e non avrebbe saputo fornire una spiegazione razionale al suo gesto. Sconcertati gli altri passeggeri per la scena a cui hanno assistito.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer ago 07, 2019 12:18 pm

Gambiano armato di coltelli minaccia passanti e aggredisce carabinieri
Salvatore Di Stefano - Mar, 06/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... CNp1whnVs8

L'uomo, un 19enne risultato irregolare, si è anche rifiutato di fornire le prorie generalità ai militari. Uno dei carabinieri intervenuti per fermarlo è rimasto lievemente ferito

Terrore a Borgo Mezzanone, frazione del comune di Manfredonia (Foggia), dove nella giornata di ieri un gambiano di 19 anni si è messo a minacciare gli ignari passanti che gli capitavano a tiro brandendo 2 coltelli da cucina.

Secondo quanto riportato da "Foggia Today" sono stati i residenti della zona, comprensibilmente impauriti, a chiamare i carabinieri: i militari sono intervenuti tempestivamente sul luogo della segnalazione, identificando il soggetto mentre si trovava seduto su di una grossa pietra e con uno zainetto sulle spalle. Alla richiesta di rilasciare le proprie generalità il 19enne è andato su tutte le furie, iniziando ad inveire contro le forze dell'ordine dapprima in italiano poi in lingua straniera e tirando fuori dallo zaino uno dei due coltelli che teneva con sé. Con molta fatica i carabinieri sono riusciti ad avere la meglio sull'esagitato straniero, immobilizzandolo e rendendolo finalmente inoffensivo dopo diversi minuti di colluttazione. Durante le fasi dello scontro un militare è rimasto lievemente ferito, riportando lesioni guaribili in 3 giorni.

Il gambiano è stato così condotto in caserma, dove si è finalmente convinto a fornire le proprie generalità: l'uomo è risultato così essere senza fissa dimora ed irregolare sul suolo italiano. Inoltre pare che il giovane non fosse nuovo ad episodi di questo tipo: appena pochi giorni fa infatti si era reso protagonista di un episodio molto simile, ma i carabinieri non erano riusciti ad arrivare in tempo per fermarlo. Espletate le formalità di rito, il clandestino è stato condotto presso il carcere di Foggia con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le propire generalità e porto in luogo pubblico di 2 coltelli da cucina senza giustificato motivo. Nei prossimi giorni dinanzi al Gip del capoluogo pugliese si terrà l'udienza di convalida del fermo.

Il comando provinciale dei carabinieri di Foggia ha rimarcato l'importanza delle segnalazioni alle forze dell'ordine: "Ancora una volta l'invito rivolto alla cittadinanza è quello di collaborare sempre, segnalando in particolare ogni situazione anomala o pericolosa al 112, al fine di poter così dare sempre più sicurezza alla collettività, responsabilizzata a sua volta nell'ambito del cosiddetto approccio civico di sicurezza partecipata".
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer ago 07, 2019 8:31 pm

50 immigrati accerchiano una volante e mandano in ospedale due agenti
Francesco Curridori - Lun, 05/08/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/50 ... fNpCSLBbsA

Una rivolta degli immigrati del centro accoglienza straordinaria per richiedenti asilo di via Aquila, nella periferia Est di Milano, ha messo sotto assedio una volante della polizia e due agenti si ritrovano entrambi con un braccio rotto

Una rivolta degli immigrati del centro accoglienza straordinaria per richiedenti asilo di via Aquila, nella periferia Est di Milano, ha messo sotto assedio una volante della polizia.


L'aggressione alla volante

Tutto, racconta Milanotoday, è iniziato ieri intorno alle 14,30 quando un'ambulanza è entrata nel centro per aiutare un migrante di 19 anni che si era sentito male dopo lo scoppio di un incendio. Dalle prime indagini sembrerebbe che un cortocircuito abbia generato il divampare delle fiamme all'interno della stanza in cui si trovava il 19enne. I sanitari del 118 hanno quindi immediatamente avvertito i vigili del fuoco che, giunti sul posto, hanno visto due giovani che cercavano di estrarre fuori il giovane spaccando le finestre della stanza. Poco dopo uno degli immigrati del centro avrebbe lanciato dei sassi contro il camion dei vigili del fuoco. Due agenti di una volante che si trovavano sul posto lo hanno subito arrestato ma una cinquantina di immigrati li ha accerchiati per difendere l'arrestato. L'aggressione è terminata solo dopo l'intervento di altre volanti e dei carabinieri e 7 persone (3 gambiani, 2 senegalesi, un maliano e un immigrato della Costa d'Avorio) sono state arrestate per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Otto persone sono finite al pronto soccorso del Niguarda perché intossicate, mentre il 19enne e un altro ospite del centro sono state portate in codice giallo. Il centro è stato chiuso dai vigli e 45 immigrati ora si trovano nella ex caserma Mancini di via Corelli.


La dura condanna del Sap

Dal Sap arriva una dura condanna dell'aggressione ai due poliziotti che hanno entrambi un braccio rotto. "Se non si interviene a livello normativo prevedendo ed applicando una pena severa alla condotta criminosa, chiunque in questo Paese potrà speronare una volante, distruggerla, accerchiare uomini in divisa, mandarli in ospedale o peggio, ucciderli. A questo gioco al massacro non ci stiamo", dichiara Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap). "Questo è il 94° episodio di violenza che contiamo. Come Sap – prosegue Paoloni – abbiamo iniziato la conta a partire dal mese di giugno. 94 episodi e 183 agenti feriti. In 70 casi su 94, l’aggressore è un cittadino straniero che tenta di eludere un controllo o è sotto effetto di stupefacenti.È la conta dei nostri feriti che non interessa a nessuno ma interessa a noi e alle nostre famiglie. Anche un poliziotto ha il sacrosanto diritto di tornare a casa sano e salvo e a chi dice che questo è il nostro lavoro, rispondiamo che l’aver scelto un lavoro rischioso non legittima la violenza gratuita nei nostri confronti".
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » lun ago 12, 2019 8:43 pm

Milano, donna accoltellata in pieno centro: fendenti alla gola con una bottiglia, è grave
Carmine Ranieri Guarino, Alessandro Gemme 12 agosto 2019

http://www.milanotoday.it/cronaca/accol ... ISeyhH7xVY

La vittima soccorsa dai medici

L'ha sorpresa alle spalle e l'ha buttata a terra. Poi ha spaccato una bottiglia e ha infierito con violenza su di lei, come testimoniano i cocci di vetro e l'enorme macchia di sangue che restano davanti all'ingresso del signorile condominio al civico 4.

Follia lunedì mattina in pieno centro a Milano, dove una donna di sessantaquattro anni è stata aggredita e accoltellata in Largo La Foppa. Pochi minuti dopo mezzogiorno, per cause ancora non chiare, la 64enne è stata strattonata da un uomo - un 31enne del Bangladesh, regolare e senza precedenti - che l'ha poi spinta a terra. Con la signora ferma sull'asfalto, lui sarebbe salito su di lei e l'avrebbe colpita più volte con un coccio di bottiglia, sferrandole dei violentissimi fendenti al collo, a un polso e alla spalla.
L'aggressore fermato dai passanti

A bloccarlo è stato un 45enne romano che aveva appena terminato un appuntamento di lavoro e stava andando verso la stazione Garibaldi per prendere il treno. L'uomo ha dato un calcio all'aggressore, che è poi stato circondato e bloccato da altri passanti prima di essere preso in carico dalla polizia.

A soccorrere per primi la donna, invece, sono stati un giovane italiano, una turista polacca, un turista olandese e una 36enne russa, Ola, che da tredici anni vive a Milano. La donna ha tamponato con la sua mano la ferita sulla gola della vittima, che ha perso moltissimo sangue. Visitata sul posto dagli equipaggi di un'ambulanza e un'auto medica, la 64enne è poi stata accompagnata in codice rosso al Niguarda, dove è entrata immediatamente in sala operatoria.
Video | La donna che ha soccorso per prima la vittima

La spesa e l'aggressione

Sembra, stando a quanto appreso, che la signora avesse appena fatto la spesa da Princi, dove aveva comprato il pane, e che stesse tornando a casa. Proprio in quel momento è finita nel mirino dell'aggressore, che ha spaccato la bottiglia e l'ha colpita, non è ancora chiaro se al termine di un tentativo di scippo o - come sembra - senza un reale motivo.

Quando è stato circondato e poi bloccato, il 31enne - che era uscito in mattinata dalla Questura dopo una verifica sui documenti - ha appoggiato la testa al muro ed è rimasto in silenzio. Gli agenti lo hanno prelevato e portato in Questura, dove è stato identificato e poi arrestato con l'accusa di tentato omicidio, anche se restano da accertare i motivi del suo folle "blitz".

Le coltellate in pieno centro

Un blitz le cui tracce sono rimaste a lungo sul pavè all'ingresso di un condominio nel cuore della città, a due passi da via della Moscova e dagli storici negozi e locali di corso Garibaldi, "tempio" della movida e delle serate meneghine, i cui dipendenti si sono fermati davanti al nastro della polizia che isola la scena del crimine.

Erano tutti spaventati, sotto shock. "Non è possibile, non era mai successa una cosa del genere", le parole ripetute più volte da una ragazza che lavora in un locale a due passi dal punto in cui la 64enne è stata quasi uccisa.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven ago 16, 2019 10:03 am

Sabotaggio sui binari della Milano-Lecco-Sondrio: c'è un indagato
DANIELE DE SALVO
Lecco, 15 agosto 2019

https://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/l ... zaJO0qOJV0

Un clochard nigeriano di 25 anni è stato sorpreso a sabotare uno scambio ferroviario all’altezza della stazione di Lecco Maggianico. L’accusa per lui è pesante: attentato alla sicurezza dei trasporti.
A notare il giovane senza fissa dimora straniero mentre spostava il deviatoio dello scalo cittadino secondario, da cui passano sia i treni della linea regionale Milano – Lecco – Sondrio – Tirano, sia della suburbana S8 Milano – Lecco via Carnate, sia della Lecco – Brescia, è stato un ferroviere in servizio che lo ha visto mentre si aggirava senza motivo lungo la massicciata per poi accorgersi che il dispositivo di connessione tra i binari era stato manomesso.
Il colpevole o presunto tale inizialmente è riuscito a scappare, salvo poi essere però identificato, rintracciato e bloccato dagli agenti della Polfer a cui si è immediatamente rivolto l’addetto di Rfi per denunciare quanto accaduto e che lo ha anche riconosciuto attraverso le foto segnaletiche dei possibili sospettati.

L’episodio si è verificato nelle scorse settimane, ma la notizia, nonostante il massimo riserbo di investigatori e inquirenti, è trapelata solo ieri. Il 25enne dell’Africa centro occidentale, in Italia senza regolare permesso di soggiorno, è stato denunciato pure per furto: è stato infatti immortalato rubare diversi oggetti dalle telecamere del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso della stazione di Maggianico. In particolare avrebbe fatto sparire alcuni lettori di codici a barre dagli uffici amministrativi annessi allo scalo merci. Dai primi accertamenti sembra comunque escluso che sia stato lui nei mesi scorsi a sabotare ripetutamente la linea Lecco – Sondrio, incastrando sassi e mattoni a più riprese negli scambi tra i binari in prossimità delle stazioni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Olcio e Lierna, fortunatamente senza poter scatenare deragliamenti ma solo qualche disagio alla circolazione dei convogli, anche perché altrimenti sarebbe stato arrestato o colpito da provvedimenti restrittivi e non sarebbe stato certo lasciato a piede libero.
Tra quello che avrebbe combinato lui e gli altri episodi, che paiono semmai azioni pianificate si sospetta dagli anarchici proprio come per gli incendi sulla linea dell’’alta velocità a Firenze, non sussisterebbe quindi alcun collegamento.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven ago 16, 2019 10:12 am

Tutti condannati i sette immigrati della rivolta nel centro di accoglienza
13 agosto 2019

https://milano.corriere.it/notizie/cron ... Yuygd2HDDA

Tutti condannati i sette immigrati della rivolta nel centro di accoglienza L’intervento di polizia e 118 nel centro di accoglienza per migranti di via Aquila nel pomeriggio di domenica 4 agosto: otto fermati e nove intossicati il bilancio della rivolta

Sono stati condannati con rito abbreviato i 7 ragazzi di origine africana arrestati per la rivolta contro i poliziotti e i vigili del fuoco intervenuti, lo scorso 4 agosto, per spegnere un incendio al Centro di accoglienza straordinaria di via Aquila, a Milano, che ospita gli immigrati che hanno fatto domanda di asilo. Lo ha deciso il Tribunale. Il giovane accusato di aver lanciato un mattone che ha colpito uno dei furgoni pompieri è stato condannato a otto mesi di carcere. Un anno e mezzo di reclusione la pena inflitta agli altri sei immigrati ritenuti colpevoli di lesioni e resistenza. Per tutti non è stata concessa la sospensione condizionale della pena. L’accusa aveva chiesto per ognuno due anni di reclusione.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab ago 24, 2019 10:10 am

Venezia, identificato uno dei tre aggressori del tassista
Carlo Mion
2019/08/22

https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia ... HYry_VPgrI


E' un kossovaro residente al Lido. Il brutale pestaggio la mattina del 10 agosto vicino al Ponte di Rialto

VENEZIA. I carabinieri hanno identificato uno dei tre aggressori del giovane tassista, picchiato a sangue all’alba del 10 agosto ai piedi del Ponte di Rialto. Si tratta di un cittadino kossovaro residente al Lido.

«Sono saliti in barca e mi hanno ordinato di portarli al Lido. Avevano delle bottiglie in mano. Erano alterati e ubriachi. Io gli ho risposto che non potevo farlo perché, pochi minuti dopo, avevo un lavoro prenotato. In quelle condizioni, anche se non avessi avuto il lavoro poco dopo, non li avrei portati da nessuna parte. Erano troppo alterati dall'alcol. Appena ho detto di no mi hanno aggredito e picchiato in maniera violenta. Il sangue che mi usciva dal naso schizzava ovunque. Poi sono scappati».

Elia Fiorin, ha 21 anni e fa il tassista con il padre. La mattina del 10 agosto, quello che lui credeva un veneziano, in realtà è il kossovaro, e due magrebini lo hanno pestato a sangue perché si è rifiutato di portarli al Lido.

Elia intorno alle 6,30 era fermo, ormeggiato a Rialto, accanto all'imbarcadero della Linea 2. Stava sistemando la barca perché alle 6.45 doveva caricare dei turisti diretti all'aeroporto. Mentre è lì che sta fissando delle viti, saltano in barca tre uomini, hanno un'età che varia tra i 40 e i 45 anni. Sono palesemente ubriachi. Con modi bruschi gli chiedono di essere portati al Lido. Lui dice di no e spiega loro il perché. Tempo qualche istante e i tre si scagliano contro il ragazzo con inaudita violenza. Pugni in pieno volto e sull'addome. Solo uno dei due magrebini pronuncia alcune parole in arabo. Il ragazzo cade all'interno della barca. Poi i tre scappano. Prima di andarsene spintonano un anziano che aveva ripreso la scena con il cellulare e gli gettano in acqua lo smartphone. Il ragazzo ha riportato la frattura del naso.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven set 20, 2019 7:29 am

Aggressione in stazione a Lecco, senza motivo picchia due donne nel sottopasso
11 settembre 2019

https://video.corriere.it/milano/lecco- ... 7O2gY7Ccxg

Un 24enne del Togo ha prima spintonato una 18enne, poi gettato a terra una donna di 56 anni procurandole un lieve trauma cranico. Arrestato per lesioni | Corriere Tv

Prima ha spintonato con violenza una studentessa di 18 anni che scendeva dalle scale, facendola cadere a terra. Poi, dopo pochi istanti, ha colpito con un pugno in pieno volto una donna di 56 anni che stava percorrendo il sottopasso per andare a prendere il treno. L’ha lasciata a terra stordita e sanguinante e si è allontanato. La donna ha battuto la testa contro la parete e ha riportato un trauma cranico commotivo. Protagonista dell’aggressione un 24enne originario del Togo, che nella tarda mattinata di lunedì ha scatenato il panico alla stazione ferroviaria di Lecco. Senza alcun motivo, scegliendo a caso le sue vittime, l’uomo si è accanito sulle due donne. Le testimonianze dei pendolari e le telecamere di videosorveglianza presenti all’interno del sottopasso hanno consentito agli agenti della Polfer di identificare e fermare il giovane, arrestato nelle vicinanze della stazione: è privo del permesso di soggiorno e già noto alle forze dell’ordine. Non ha saputo spiegare le ragioni del suo gesto. L’arresto, per lesioni aggravate, è stato convalidato martedì in tribunale a Lecco. Sarà sottoposto a perizia psichiatrica; nel frattempo il giudice gli ha concesso gli arresti domiciliari. La 18enne e la 56enne ferite hanno riportato rispettivamente 10 e 30 giorni di prognosi.


Assolto il togolese che aggredì due donne senza motivo: incapace di intendere e di volere
Francesco Curridori - Ven, 11/10/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 67397.html

Il 24enne originario del Togo che lo scorso mese ha aggredito due donne nel sottopasso della stazione ferroviaria di Lecco è stato assolto perché incapace di intendere e di volere

Assolto perché incapace di intendere e volere. Il 24enne originario del Togo che lo scorso mese ha aggredito due donne nel sottopasso della stazione ferroviaria di Lecco sarà comunque costretto a trascorrere due anni in Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza), quella che prima veniva chiamato ospedale psichiatrico giudiziario.

Il togolese, in attesa di trovare una struttura che rispecchi queste caratteristiche, si legge sul quotidiano Il Giorno, resterà in carcere. L'episodio risale a un mese fa quando il 24enne ha spinto giù dalle scale del sottopassaggio della stazione ferroviaria una ragazza italiana di 18 anni e, poco dopo ha colpito con un pugno in faccia una signora di 56 anni. Il togolese, che aveva alle spalle diversi crimini, ha agito senza alcun motivo e noncurante delle telecamere a circuito chiuso che hanno registrato tutta la scena, ma oggi prima che venisse emesso il verdetto si è scusato con le sue vittime. Medesime scuse sono arrivate dai suoi genitori. Antonio Cianciola, cognato del togolese, sentito da Lecconews, ha parlato dello stato mentale del ragazzo:“Non è un problema che riguarda solo Manaf ma tutte le persone che soffrono un problema come il suo. Queste lacune diventano un problema sociale, non solo per la famiglia del paziente, ma anche per altre persone che ci vanno di mezzo, come è successo a queste due donne. Si insiste sulla sicurezza della stazione, ma nessuno sta affrontando il problema reale di quello che è accaduto”. L'aggressione del togolese aveva immediatamente ricordato quella compiuta a Milano l'11 maggio 2013 dal ghanese Adam Kabobo che aggredì quattro persone a sprangate e poi ne uccise altre tre a colpi di piccone. Il 37enne sta ora scontando 20 anni in quanto gli venne riconosciuto un vizio parziale di mente.
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