Xermagna e Gran Bretagna łe paravia łi dixocupai tałiani

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Messaggioda Berto » dom ago 30, 2015 3:47 pm

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Re: Xermagna e Gran Bretagna łe paravia li dixocupai tałiani

Messaggioda Berto » dom ago 30, 2015 3:48 pm

https://www.facebook.com/groups/altridi ... 6306632714

La Germania espelle i disoccupati europei
3/04/2014 - Silvia Ragusa
http://www.linkiesta.it/espulsione-citt ... e-germania

Se resti senza lavoro per sei mesi, Berlino ti rimanda a casa. Anche Cameron pensa a un giro di vite
Centotrentatré pagine, due ministri - degli Interni e del Lavoro - in conferenza stampa e un titolo: «Aspetti legali e lotta all’utilizzo dell’assistenza sociale da parte dei cittadini degli Stati membri dell’Ue». Che tradotto dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, suona un po’ così: «Chi non trova lavoro, deve andarsene».

La Grosse koalition di Berlino, appena compiuti i suoi primi cento giorni di governo, ha annunciato che limiterà l’accesso dei cittadini europei al welfare e restringerà i permessi di residenza nel Paese: chi non trova un lavoro in un periodo dai 3 ai 6 mesi sarà espulso. Firmato Angela Merkel.
Il timore di un’ondata migratoria di lavoratori bulgari e rumeni, avanzata all’inizio dell’anno dalla Csu bavarese, il partito coalizzato con la Cdu della Merkel, ha trovato il placet nel programma di governo.

«Il numero di immigrati dalla Bulgaria e Romania e la quantità di problematiche sociali in parte connesse restano accettabili a livello nazionale, ma inquietanti in alcune regioni. Ecco perché è un bene cercare delle soluzioni prima che diventi un grosso problema a livello nazionale» ha detto durante la conferenza stampa il ministro degli Interni, Thomas de Maizière, assieme al suo omologo agli Affari Sociali Andrea Nahles dell’Spd.

Secondo le autorità di Berlino circa 200 mila cittadini dell’Est sono in procinto di arrivare nel Paese, attratti non solo dalle possibilità di lavoro, ma anche dai generosi sostegni sociali. Finora in Germania vivono poco più di 200 mila rumeni e poco meno di 120mila bulgari, di cui però solo il 7 per cento sarebbe disoccupato, e solo lo 0,7 per cento riceverebbe aiuti sociali, un dato parecchio inferiore rispetto ad altre nazionalità.

A guardare i numeri in Germania ci sono di gran lunga più polacchi, italiani e greci. Senza contare l’ondata degli spagnoli che dal 2004 al 2012 è salita del 206 per cento. Come a dire che la situazione potrebbe complicarsi non solo per gli europei dell’Est.

Le misure che puntano a sanzionare chi abusa del sistema sociale tedesco, infatti, possono arrivare all’espulsione e al divieto di rientrare in Germania per un certo lasso di tempo. Misure per ora apparse in una relazione preparata da una commissione ad hoc in gennaio e che saranno oggetto di un rapporto più dettagliato atteso per il mese di giugno.

Ma c’è di più: chi si è appena trasferito dovrà vedersela con un inasprimento delle condizioni per accedere a determinati sussidi, come quello relativo ai figli a carico (chiamato Kindergeld) che finora è stato sempre riconosciuto a tutti gli abitanti del Paese.

Insomma anche i tedeschi potrebbero aggiungersi al club degli Stati che hanno rivisto - o sono in fase di revisione - il diritto alla libera circolazione europea, come l’Austria o i Paesi Bassi. Senza contare il più recente referendum in Svizzera sulle politiche immigratorie, anche se il Paese non fa certo parte dell’Unione.

Sta di fatto che le pressioni populiste dovute alla crisi economia hanno portato diversi Stati comunitari a puntare gli occhi su una direttiva finora poco studiata. Il testo che regola la libera circolazione delle persone nel continente offre aspetti poco chiari, ai quali la maggior parte dei Paesi non aveva mai prestato attenzione. Almeno finora. I membri dell’Ue infatti possono espellere dei cittadini, solo in «circostanze eccezionali», specialmente in casi di residenza prolungata o di presenza di minori. Il punto è dunque chiarire quali sia l’eccezionalità, secondo la Commissione europea.

Frattanto però c’è chi ha già fatto da se: il Belgio, proprio in virtù di quegli articoli poco chiari, l’anno scorso ha espulso quasi 3 mila cittadini Ue.
Oltre lo stretto della Manica, poi, la svolta di Berlino è stata salutata dagli applausi dei tories inglesi. Pochi giorni fa lo stesso premier David Cameron, in vista delle prossime elezione europee, aveva presentato, nero su bianco, un piano dove ha dettato regole ben precise per la permanenza della Gran Bretagna nell’Unione europea. Tra queste anche il controllo in ingresso degli immigrati - comunitari e non - e la limitazione ai sussidi statali. Tanto più che il mese scorso la stessa cancelliera tedesca, in un discorso a Londra , aveva riconosciuto le preoccupazioni britanniche sull'abuso della libera circolazione all'interno dell’Unione. Va da sé che la ricetta francese di Marine Le Pen, che alle amministrative francesi di domenica scorsa ha letteralmente trionfato, sembra siano destinate a diffondersi nel resto d’Europa.

Bruxelles, dal canto suo, riconosce che ci sono dei «problemi locali» in determinati territori e spinge i governi a risolvervi, senza toccare il principio generale della mobilità europea.

Che si attinga al Fondo sociale europeo, dicono dalla Commissione. La Germania ci sta pensando: ha già annunciato che metterà sul tavolo 200 milioni di euro per le amministrazioni più preoccupate, tra cui Duisburg, Francoforte, Monaco, Offenbach e Amburgo.
Ma la soluzione è di là dal venire, e proprio quando le elezioni europee sono ormai dietro l’angolo. E forse allora sarà davvero un Auf Wiedersehen.


Kindergeld
https://de.wikipedia.org/wiki/Kindergeld
Unter Kindergeld versteht man im Allgemeinen staatliche Leistungen an Erziehungsberechtigte, die von der Zahl und dem Alter deren Kinder abhängen.

https://fr.wikipedia.org/wiki/Allocations_familiales

http://www.italogermanconnections.com/2 ... kindergeld
Oggi parliamo di Kindergeld ovvero, tradotto letteralmente, “soldi per i figli”, un argomento che spesso viene utilizzato per dipingere la Germania come una sorta di Eldorado per le famiglie.

Vediamo cosa è. Il Kindergeld è una prestazione sociale che lo stato tedesco somministra a chi ha figli.

In altre parole, lo Stato corrisponde ai genitori una cifra mensile variabile a seconda di quanti figli ci sono in famiglia. In particolare dal 2010 vengono erogati:

- Per il primo ed il secondo figlio 184 Euro al mese per ciascun figlio;

- Per il terzo figlio 190 Euro al mese;

- Per il quarto figlio e per figli oltre al quarto 215 Euro al mese ciascuno.

State già cominciando a pensare ad una famiglia come questa? C’è di più.

Per quanto tempo viene erogato il Kindergeld?

- Di base fino al completamento 18° anno di età del figlio;

- Fino al completamento del 21° anno di età qualora il figlio dopo i 18 anni sia disoccupato e risulti iscritto alle liste di collocamento presso il competente centro per l’impiego (tedesco chiaramente – Agentur für Arbeit/ Arbeitsgemeinschaft/Kommune);

- Fino al completamento del 25° anno di età qualora il figlio stia frequentando una scuola di formazione professionale, l’università, oppure risulti presso le competenti autorità (le stesse di cui sopra) come alla ricerca di un posto per svolgere la formazione professionale (Ausbildung);

Per i figli disabili, la cui patologia sia sorta prima del termine del 25° anno di età, il Kindergeld viene pagato a tempo indeterminato.

Il titolare del diritto al Kindergeld non è il figlio, bensì i suoi genitori, anche quelli adottivi o affidatari. Inoltre possono richiedere il Kindergeld anche i nonni.

Molto interessante è che possono ricevere il Kindergeld anche i genitori stranieri che abbiano residenza in Germania o che siano illimitatamente obbligati fiscalmente nei confronti della Germania (es. svolgono all’estero un lavoro per cui pagano le tasse in Germania).

Per i cittadini europei ciò vale senza alcuna limitazione, mentre per i cittadini extraeuropei serve il possesso di un permesso di soggiorno.

Sono considerati “figli” coloro che hanno un rapporto di parentela di primo grado con il genitore, compresi i figli adottivi. Inoltre, sono considerati tali i figli del coniuge, i figli del convivente (se è una convivenza registrata), ed i nipoti che siano sotto la tutela dei nonni. Ancora, sono compresi i bambini in affidamento qualora vi siano i necessari presupposti di legge, ovvero, in breve, che si trovino in un rapporto duraturo con i genitori affidatari, quasi come se fossero loro figli.

I figli di norma devono avere residenza in Germania.

La domanda di Kindergeld può essere presentata esclusivamente per iscritto, anche mediante soggetto delegato a tale fine, e deve essere presentata alla Familienkasse competente per il luogo di residenza o dove si ha dimora.

La domanda di Kindergeld può essere scaricata qui:

http://www.arbeitsagentur.de/web/conten ... TBAI486098

Non male quindi, la Germania è certamente avanzata quanto a prestazioni sociali.
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Re: Xermagna e Gran Bretagna łe paravia li dixocupai tałiani

Messaggioda Berto » dom ago 30, 2015 3:48 pm

Migranti, ora Regno Unito vuol chiudere porte a italiani: “No ai turisti del welfare”

Il ministro dell’Interno Theresa May sul Sunday Times: "La libertà di movimento sia la libertà di trasferirsi verso un lavoro certo”. Tradotto: basta a chi passa la Manica senza un contratto in tasca. Compresi i 57mila cittadini della Penisola arrivati in Gran Bretagna tra marzo 2014 e lo stesso mese del 2015. Il governo Cameron corre ai ripari dopo il fallimento del piano di limitare l'immigrazione netta a 100mila persone l'anno
di Daniele Guido Gessa | 30 agosto 2015
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08 ... re/1994558

Mentre tutta l’Europa è alle prese con la crisi dei migranti extracomunitari, il Regno Unito ha lanciato un appello per l’inversione della tendenza che ha visto, negli ultimi anni, arrivare sul suolo britannico decine e decine di migliaia di cittadini europei. Desiderosi di trovare un lavoro e di cambiare vita, spesso in fuga da un’Europa meridionale – ma non solo – dove il lavoro scarseggia e le condizioni sono decisamente più difficili. Ancora non si sa se l’editoriale scritto dal ministro dell’Interno Theresa May e pubblicato dal Sunday Times in edicola domenica 30 agosto sia l’anticipazione di una vera misura da parte del governo di Sua Maestà. Chiaramente, il Regno Unito è in Europa a tutti gli effetti e non può limitare la libertà di movimento.

Esistono tuttavia diversi ‘trucchetti’ potenzialmente in mano a qualsiasi esecutivo nazionale dell’Unione, quello britannico compreso, per rendere la vita più complicata ai cittadini europei e scoraggiarne l’arrivo: dal taglio del welfare a norme più stringenti sulle assunzioni. Di certo però May, donna forte dell’esecutivo conservatore guidato da David Cameron, è stata chiara: “La libertà di movimento sia la libertà di trasferirsi verso un lavoro certo”. Come a dire: basta a tutti quelli, italiani compresi, che arrivano al di qua della Manica senza uno straccio di occupazione in tasca.
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Gli italiani, appunto. I dati diffusi pochi giorni fa hanno mostrato come ben 57mila italiani si siano trasferiti nel Regno Unito fra il marzo del 2014 e lo stesso mese del 2015, facendo parte di quei 330mila nuovi immigrati nella terra di Sua Maestà. Italiani che nella stragrande maggioranza dei casi arrivano senza un lavoro, si sistemano, trovano una casa e cominciano spesso la loro carriera in un ristorante, una pizzeria o una caffetteria. Per poi progredire e a volte trovare, con molta pazienza e determinazione, un lavoro nel settore che preferiscono. May, in realtà, oggi ha puntato il suo attacco soprattutto contro quei “turisti del welfare” che si trasferiscono a Londra e dintorni per poi chiedere assegni di disoccupazione o per usufruire della sanità gratuita – non sempre eccellente, tuttavia – e di altri aiuti alle famiglie e ai figli. Una minima parte chiaramente, forse estremamente ridotta, che tuttavia trova ampio risalto sui quotidiani di destra e sui tabloid scandalistici, che se la prendono contro quelli che sono chiamati “benefit cheaters”, gli “imbroglioni del welfare”. Un fenomeno enfatizzato dai media britannici, a seconda del particolare momento storico, e che si è accentuato da quando una parte della politica ha lanciato la sua campagna per la Brexit – l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea – e per ridurre il flusso dei nuovi cittadini in arrivo da tutto il mondo.

Nuovi residenti, questi ultimi, che crescono a ritmi definiti più volte dalla politica “spaventosi” e che soprattutto hanno mandato all’aria il piano dell’esecutivo, rilanciato anche prima delle elezioni politiche dello scorso 7 maggio che hanno riconfermato il partito conservatore, di limitare l’immigrazione netta a 100mila unità l’anno. Al momento, appunto, la quota è stata più che tripla, ma si teme che problemi greci, disoccupazione in Spagna e in Italia, povertà relativa nell’Europa orientale non possano far che aumentare sempre più anche gli europei desiderosi di vivere sulle isole britanniche. “L’immigrazione netta in questa misura è semplicemente insostenibile”, ha scritto così il ministro May sul Sunday Times. “Perché causa pressione sulle infrastrutture, come l’edilizia e il sistema dei trasporti, e sui servizi pubblici, come le scuole e gli ospedali”.

Il referendum per l’uscita del Regno Unito dalla Ue è previsto per il 2017, ma secondo molti commentatori potrebbe essere annunciato anche per la seconda metà del 2016. Il risultato di questa consultazione è ancora imprevedibile. Ma una Brexit potrebbe dare sicuramente a Londra mano libera per porre fine a quei desideri di rinascita e di cambiamento di moltissimi europei. E per bloccare quelle scelte di tanti italiani, decisioni quasi sempre sofferte e di sicuro complicate, di andare a vivere in una qualche città del regno, ma soprattutto nella metropoli del Tamigi e del Big Ben.
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Re: Xermagna e Gran Bretagna łe paravia li dixocupai tałiani

Messaggioda Berto » dom ago 30, 2015 3:49 pm

Assegno famigliare in Italia
http://www.inps.it/portale/default.aspx ... enu=1&p4=2
L'assegno al nucleo familiare (ANF) costituisce un sostegno per le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente, i cui nuclei familiari siano composti da più persone e che abbiano redditi inferiori a quelli determinati ogni anno dalla Legge.


A CHI SPETTA

L’Assegno per il nucleo familiare spetta ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori dipendenti agricoli, ai lavoratori domestici, ai lavoratori iscritti alla gestione separata, ai titolari di pensioni (a carico del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fondi speciali ed Enpals), ai titolari di prestazioni previdenziali ed ai lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.
MISURA DELLA PRESTAZIONE
È calcolata secondo la tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti il nucleo familiare e del reddito complessivo del nucleo stesso, con previsione di importi e fasce reddituali più favorevoli per situazioni di particolare disagio (esempio: nuclei monoparentali o con componenti inabili).
L’importo dell’assegno è pubblicato annualmente dall’Inps in tabelle di validità dal 1° luglio di ogni anno al 30 giugno dell’anno seguente. (circ. Inps n.84 del 23/05/2013)
http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDO ... rtale=9586

Importo assegno per numero dei componenti del nucleo famigliare
fino a € 14.198,48 di reddito
per tre componenti € 137,50 (padre madre e un figlio);
4 componenti € 258,33 (madre padre e due figli)


Aseegni famigliari
http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5790

ASSEGNI FAMILIARI
Gli assegni familiari sono una prestazione a sostegno delle famiglie di alcune categorie di lavoratori italiani, comunitari ed extracomunitari lavoranti nel territorio italiano, il cui nucleo familiare abbia un reddito complessivo al di sotto dei limiti stabiliti annualmente dalla legge.
A CHI SPETTA
ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
ai piccoli coltivatori diretti;
ai titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).
...
QUANTO SPETTA
Euro 8,18 mensili ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri per i figli ed equiparati;
Euro 10,21 mensili ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi e ai piccoli coltivatori diretti per il coniuge e i figli ed equiparati;
Euro 1,21 mensili ai piccoli coltivatori diretti per i genitori ed equiparati
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Re: Xermagna e Gran Bretagna łe paravia łi dixocupai tałiani

Messaggioda Berto » lun ago 31, 2015 11:50 am

Londra: «Schengen causa stragi, stop anche agli europei» Riunione d’emergenza il 14 settembre Il ministro dell’Interno May scrive al Sunday Times: stop a chi arriva senza lavoro, e non è automatico che chi studia qui abbia diritto di restarci. Ministri convocati a Bruxelles di Redazione Online

Riunione d’emergenza il 14 settembre
Il ministro dell’Interno May scrive al Sunday Times: stop a chi arriva senza lavoro, e non è automatico che chi studia qui abbia diritto di restarci. Ministri convocati a Bruxelles
30 agosto 2015

http://www.corriere.it/esteri/15_agosto ... 2a57.shtml

L’accordo di Schengen, che consente di muoversi liberamente nell’Ue - tranne che in Gran Bretagna - è responsabile della morte di centinaia di migranti che scappano dalla Siria per finire nelle grinfie dei trafficanti di esseri umani. Proprio per questo va fatto a pezzi. Così Il ministro dell’Interno britannico, Theresa May, ha scritto una letter al Sunday Times in cui, a parte le polemiche contro gli altri Paesi Ue, anticipa un nuovo giro di vite sui migranti, clandestini o regolari che siano, proprio per il successo - involontario - con cui Londra li attira. La richiesta è quella di messa al bando per chi entra nel Regno Unito senza avere un lavoro. La presidenza lussemburghese dell’Unione Europea intanto ha annunciato che è stata fissata una riunione d’emergenza sull’immigrazione «per rafforzare la risposta europea» al fenomeno. La convocazione per i ministri sarà il 14 settembre a Bruxelles.

8 milioni
Le ultime cifre evidenziano un arrivo di 330.000 persone all’anno, in un Paese dove vivono già oltre 8 milioni di stranieri. Tra le nuove misure che Downing Street intende adottare, stop quindi allo sbarco di europei alla ricerca, o meglio alla ventura, di un posto di lavoro. Non sarà più consentito loro di sbarcare nel Regno se non avranno un contratto di lavoro pronto. «Lo scorso anno 4 su 10 migranti dall’Ue, 63,000 persone (su 269.000, ndr) sono arrivate qui senza neanche uno straccio di accordo per qualunque tipo di lavoro», ha lamentato May.

Gli italiani
Non solo. Il ministro guiderà una stretta contro gli studenti stranieri che restano in Gran Bretagna, senza fare nulla, dopo aver finito i corsi. Per May bisogno «rompere il legame» tra lo studiare in Gran Bretagna ed il diritto a restarci. Nella sola Londra risiedono circa 250.000 italiani, in tutto il Kingdom sono oltre 600.000.

Ancora tragedie in mare
Nel Mediterraneo continua l’emergenza. Domenica un nuovo naufragio davanti alle coste libiche: almeno 7 i cadaveri ritrovati sulle spiagge davanti a Khoms, un centinaio di chilometri a est di Tripoli. Lo riferiscono fonti locali su Twitter.
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Re: Xermagna e Gran Bretagna łe paravia łi dixocupai tałiani

Messaggioda Berto » gio dic 08, 2016 8:14 am

Profughi, Angela Merkel: "Non tutti potranno rimanere in Germania, il burqa va proibito"
"La situazione straordinaria dellʼanno scorso non si potrà ripetere", ha detto la cancelliera tedesca che è stata rieletta alla guida della Cdu
6 dicembre 2016

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/pr ... 602a.shtml

"Non tutti i profughi entrati in Germania potranno rimanere, anche se le loro domande di asilo verranno esaminate". Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel intervenendo da Essen al congresso del suo partito cristiano-democratico (Cdu) che l'ha eletta per la nona volta presidente. La Merkel ha poi precisato: "La situazione straordinaria dell'anno scorso non si potrà ripetere".

"Il burqa va proibito, mai la sharia qui" - Un lunghissimo applauso dei delegati ha accolto parole della Merkel quando ha affermato che il velo integrale che copre il viso "deve essere proibito". La cancelliera ha anche affermato che in Germania non potrà mai valere la sharia, la legge islamica, né si potranno creare "società parallele".

"Aleppo una vergogna per la comunità internazionale" - La Merkel ha quindi affrontato la questione Siria. La situazione ad Aleppo, ha detto, è una "vergogna" per la comunità internazionale che "non è stata in grado di creare corridoi umanitari" per alleviare le sofferenze della popolazione sotto assedio. "Dobbiamo continuare a batterci perché vengano garantiti gli aiuti", ha aggiunto.

Merkel rieletta alla guida della Cdu con l'89,5% dei voti - La Merkel ha ottenuto l'investitura del congresso del suo partito per guidarlo alle elezioni del 2017 con uno dei risultati peggiori delle sua storia di leader della Cdu. L'89,5% dei delegati hanno votato per lei, la seconda percentuale più bassa da quando guida il partito, la più bassa nei suoi tre mandati da cancelliera.
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Re: Xermagna e Gran Bretagna łe paravia łi dixocupai tałiani

Messaggioda Berto » sab giu 29, 2019 7:52 pm

Un sondaggio rivela: "La maggioranza dei Tedeschi è ostile ai migranti"
Gerry Freda - Ven, 26/04/2019

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/son ... 84894.html

Il fatto che la maggioranza dei Tedeschi sia ostile ai migranti rappresenta, spiegano i ricercatori, una bocciatura della linea dell’accoglienza promossa finora dalla cancelliera Merkel

Un recente sondaggio realizzato in Germania ha segnalato la forte ostilità dei Tedeschi verso i migranti presenti nel Paese.

Una ricerca condotta dall’ente Friedrich Ebert Foundation ha infatti evidenziato che la maggioranza dei connazionali della Merkel giudica negativamente gli arrivi di stranieri nel territorio nazionale, favoriti dalle politiche pro-accoglienza varate dalla cancelliera nel 2015. Nel dettaglio, il 54,1% dei cittadini ha dichiarato di essere ostile ai richiedenti asilo stanziatisi finora in Germania e gli autori dell’indagine demoscopica hanno fatto contestualmente notare che tale percentuale ha sperimentato un aumento notevole rispetto ai livelli attestati nel 2016 e nel 2014. Tre anni fa, infatti, coloro che avversavano la presenza di rifugiati in territorio tedesco erano il 49,5%, mentre erano il 44% nel 2014.

La crescita dell’ostilità popolare verso i migranti, spiegano i ricercatori della Friedrich Ebert Foundation, simboleggerebbe una “sonora bocciatura” dei Tedeschi verso le politiche sviluppate finora dall’esecutivo Merkel in ambito migratorio. L’insofferenza dei cittadini verso gli arrivi di profughi sarebbe infatti espressione della convinzione che le autorità di Berlino stiano gestendo i flussi di stranieri “in maniera disordinata e lassista” e stiano esponendo a seri pericoli la sicurezza interna della nazione teutonica.

Il fatto che la maggioranza dei cittadini giudichi in maniera negativa la presenza di migranti in Germania sarebbe, prosegue il rapporto stilato dagli autori dell’indagine, una diretta conseguenza dei numerosi episodi di cronaca in cui sono risultati coinvolti dei richiedenti asilo. Nel Paese Ue, infatti, con l’avvio, nel 2015, della linea dell’accoglienza promossa dalla cancelliera si sono susseguiti fatti di sangue e reati a sfondo sessuale perpetrati da cittadini stranieri giunti in territorio tedesco proprio grazie alle politiche tolleranti sviluppate dalla Merkel.

Un altro dato emerso dal sondaggio effettuato dalla Friedrich Ebert Foundation è quello relativo ai soggetti inclini a credere nelle “teorie della cospirazione”. Secondo i ricercatori, il 46% dei Tedeschi sarebbe convinto che le decisioni politiche non vengano prese autonomamente dal parlamento e dal governo nazionali, bensì da potenti “organizzazioni segrete” in grado di influenzare pesantemente i rappresentanti delle istituzioni.
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Re: Xermagna e Gran Bretagna łe paravia łi dixocupai tałiani

Messaggioda Berto » sab giu 29, 2019 7:52 pm

Germania, la polizia si schiera sempre più a sostegno di AfD
Gerry Freda - Mar, 25/06/2019

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ger ... 16273.html

La notizia dell’adesione ad AfD di sempre più agenti di pubblica sicurezza ha subito scatenato un dibattito infuocato all’interno della Cdu

In Germania, il sindacato nazionale della polizia federale ha dichiarato che “quasi tutti” i propri iscritti avrebbero ormai aderito al partito nazionalista AfD.

La Gewerkschaft der Polizei, principale organizzazione rappresentativa degli agenti di pubblica sicurezza federali, ha infatti ammesso, per bocca del suo vicesegretario Jörg Radek, che i rispettivi membri avrebbero sposato la causa sovranista quale reazione polemica alle “sciagurate politiche di accoglienza indiscriminata” attuate a partire dal 2015 dal governo di Angela Merkel.

Parlando ultimamente con i cronisti del quotidiano Rheinische Post, Radek ha appunto denunciato lo “sconforto” e la “sensazione di abbandono” provati dai poliziotti tedeschi a causa del “lassismo sul fronte della salvaguardia dei confini” promosso negli ultimi quattro anni dalla cancelliera. “Il governo Merkel”, ha accusato il vicesegretario sindacale, “non ha mai rivelato alle forze dell’ordine e ai cittadini il perché dell’azzeramento dei controlli anti-clandestini alle frontiere nazionali. Il personale di pubblica sicurezza si è di conseguenza sentito poco considerato dall’esecutivo e ha così deciso di orientarsi in massa verso il programma elettorale di AfD, formazione politica giudicata riconoscente verso lo spirito di sacrificio e il patriottismo di uomini e donne in divisa”.

Le parole di Radek, dirette a descrivere il progressivo sostegno alle istanze sovraniste da parte della polizia nazionale come una conseguenza della linea dei “confini aperti” propugnata finora dalla cancelliera, hanno subito causato un duro dibattito interno alla Cdu, il partito della Merkel. L’esponente cristiano-democratico Friedrich Merz ha infatti definito “allarmante” la crescente adesione ad AfD dei tutori dell’ordine pubblico e ha poi promesso di impegnarsi per fare recuperare al centro-destra tradizionale la fiducia dei “delusi dalle scelte avventate dell’esecutivo federale”. Costui ha poi affermato, dalle colonne della testata Bild am Sonntag: “Gli agenti disprezzano il nostro partito perché abbiamo dimostrato ambiguità nei confronti dei garanti della sicurezza pubblica. La Cdu del futuro deve stare con orgoglio dalla parte delle forze dell’ordine, senza se e senza ma”.

Le esternazioni di Merz sono state però criticate da diversi suoi compagni di partito ed etichettate come un tentativo di “accattivarsi” le simpatie dei poliziotti in vista di una sua nuova corsa alla presidenza della formazione politica conservatrice. Alle ultime elezioni per la guida dei cristiano-democratici, lo stesso Merz è stato appunto sconfitto dalla “candidata della Merkel”, Annegret Kramp-Karrenbauer. Tuttavia, nonostante la sua leadership nella Cdu sia stata decretata ufficialmente appena sei mesi fa, quest’ultima sarebbe, a detta dei media tedeschi, “già in bilico”, avendo condotto il centro-destra tradizionale, alle recenti elezioni europee, a un risultato non esaltante. Di conseguenza, la corsa per la presidenza del partito della cancelliera potrebbe presto ripartire e Merz starebbe quindi provando a consolidare una rete di appoggi istituzionali con l’intento di conquistare finalmente la guida dei conservatori teutonici.

Tale strategia “opportunistica” del rivale della Kramp-Karrenbauer è stata denunciata con forza da Volker Bouffier, vice-presidente dei cristiano-democratici, che ha poi esortato tutti gli esponenti della Cdu a recedere da ogni proposito di “inseguire AfD sulla strada del sovranismo”. Egli ha appunto rigettato ogni ipotesi di intesa programmatica tra i conservatori tradizionali e la formazione nazionalista, incolpando contestualmente quest’ultima di avere “armato la mano” dell’assassino di Walter Lübcke, politico vicino alla Merkel e sostenitore della linea dei “confini aperti”. Nonostante l’assenza di prove di legami tra il presunto killer di Lübcke e AfD, tale movimento anti-migranti avrebbe, a detta di Bouffier, indotto, montando una continua propaganda contro l’accoglienza dei profughi, individui mentalmente fragili a compiere gesti estremi contro i“nemici della patria”, ossia le personalità vicine al “lassista” governo Merkel.
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