Re: Non portarti la morte in casa, non hai colpe
Inviato: lun giu 12, 2017 9:05 pm
LA UE SI SPACCA SUI MIGRANTI: POLONIA, UNGHERIA, SLOVACCHIA E REPUBBLICA CECA SI ALLEANO CONTRO LE MINACCE DI BRUXELLES
lunedì 12 giugno 2017
http://www.ilnord.it/c-5317_LA_UE_SI_SP ... _BRUXELLES
Il ministro dell'Interno polacco, Mariusz Blaszczak, ha annunciato che i governi di Polonia, repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, hanno rifiutato qualsiasi sanzione imposta da Bruxelles ai Paesi che non accetano i rifugiati - ovvero i richiedenti asilo che a orde di decine di migliaia al mese stanno invadendo ad esempio l'Italia - e ha insistito che il sistema di ricollocamenti dei richiedenti asilo ha un effetto 'chiamata' invogliando trafficanti e masse di africani senza alcun diritto d'accoglienza in Europa a continuare a invaderla.
"Crediamo che il ricollocameno di rifugiati abbia un effetto 'chiamata' e servirà solo ad attirare nuovi flussi di migranti in Europa", ha ribadito Blaszczak a seguito di una riunione con gli omologhi del gruppo di Visegrad, alleanza tra Slovacchia, repubblica Ceca, Ungheria e Polonia.
"Stiamo parlando con un'unica voce", per quanto riguarda l'emergenza migranti in Europa: "affronteremo in modo solidale a qualsiasi sanzione che possa arrivare dall'Unione europea come rappresaglia per non voler accogliere parte dei richiedenti asilo arrivati sulle coste di Italia e Grecia negli ultimi anni", ha concluso il ministro Polacco.
"Siamo coscienti che la Commissione europea preveda minacce contro i nostri Paesi ma siamo solidali tra noi", ha aggiunto.
Inoltre, Blaszczak ritiene "privi di fondamento e infondati" ogni tentativo di punire le nazioni del Gruppo di Visegrad per il loro rifiuto ad accettare i rifugiati, "dato che la politica di sicurezza è di competenza nazionale e non comunitaria". E come ministro della Polonia, la sua missione è quella di evitare una situazione di insicurezza causata dagli attacchi terroristici come quelli avvenuti in Francia, Germania o in Belgio.
Secondo il gruppo di Visegrad, il meccanismo di ricollocamenti progettato da Bruxelles "non funziona", perché si prevede la divisione tra i paesi dell'UE di 160mila persone e alla fine dello scorso maggio ne erano state trasferite solo 20mila, il che dimostra che non solo i paesi del Gruppo di Visegrad e l'Austria non hanno accolto i richiedenti asilo, ma anche tutti gli altri stati Ue.
Il politico polacco ha difeso l'opportunità di "aumentare gli sforzi" per assistere le vittime dei conflitti nei paesi limitrofi e non all'interno del territorio europeo.
lunedì 12 giugno 2017
http://www.ilnord.it/c-5317_LA_UE_SI_SP ... _BRUXELLES
Il ministro dell'Interno polacco, Mariusz Blaszczak, ha annunciato che i governi di Polonia, repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, hanno rifiutato qualsiasi sanzione imposta da Bruxelles ai Paesi che non accetano i rifugiati - ovvero i richiedenti asilo che a orde di decine di migliaia al mese stanno invadendo ad esempio l'Italia - e ha insistito che il sistema di ricollocamenti dei richiedenti asilo ha un effetto 'chiamata' invogliando trafficanti e masse di africani senza alcun diritto d'accoglienza in Europa a continuare a invaderla.
"Crediamo che il ricollocameno di rifugiati abbia un effetto 'chiamata' e servirà solo ad attirare nuovi flussi di migranti in Europa", ha ribadito Blaszczak a seguito di una riunione con gli omologhi del gruppo di Visegrad, alleanza tra Slovacchia, repubblica Ceca, Ungheria e Polonia.
"Stiamo parlando con un'unica voce", per quanto riguarda l'emergenza migranti in Europa: "affronteremo in modo solidale a qualsiasi sanzione che possa arrivare dall'Unione europea come rappresaglia per non voler accogliere parte dei richiedenti asilo arrivati sulle coste di Italia e Grecia negli ultimi anni", ha concluso il ministro Polacco.
"Siamo coscienti che la Commissione europea preveda minacce contro i nostri Paesi ma siamo solidali tra noi", ha aggiunto.
Inoltre, Blaszczak ritiene "privi di fondamento e infondati" ogni tentativo di punire le nazioni del Gruppo di Visegrad per il loro rifiuto ad accettare i rifugiati, "dato che la politica di sicurezza è di competenza nazionale e non comunitaria". E come ministro della Polonia, la sua missione è quella di evitare una situazione di insicurezza causata dagli attacchi terroristici come quelli avvenuti in Francia, Germania o in Belgio.
Secondo il gruppo di Visegrad, il meccanismo di ricollocamenti progettato da Bruxelles "non funziona", perché si prevede la divisione tra i paesi dell'UE di 160mila persone e alla fine dello scorso maggio ne erano state trasferite solo 20mila, il che dimostra che non solo i paesi del Gruppo di Visegrad e l'Austria non hanno accolto i richiedenti asilo, ma anche tutti gli altri stati Ue.
Il politico polacco ha difeso l'opportunità di "aumentare gli sforzi" per assistere le vittime dei conflitti nei paesi limitrofi e non all'interno del territorio europeo.