Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Messaggioda Berto » lun mar 15, 2021 7:06 am

Prima la rapina poi minacce e aggressioni: "Non parlare". Denunciata banda di giovani a Parma (di origine straniera)
14 marzo 2021

https://parma.repubblica.it/cronaca/202 ... 3Dsharebar

Una banda di giovani ha prima rapinato nel parco Ducale due coetanei, poi è passata alle minacce e alle aggressioni per intimorire le vittime a non parlare di quanto accaduto.

L'episodio ha origine lo scorso 13 febbraio quando i carabinieri della stazione di Parma centro arrestano in flagranza di reato, per rapina e lesioni un 17enne residente in provincia di Reggio Emilia, il quale, all’interno del parco Ducale, insieme ad altri giovani, in quel momento rimasti sconosciuti, aveva picchiato e rubato il portafoglio a due coetanei.

Dopo qualche giorno, il fratello dell’arrestato contattava, tramite social network, la giovane vittima, minacciando sia lui che il padre per farlo ritrattare.

Il giorno successivo la banda passava ai fatti: all’uscita della scuola il giovane veniva avvicinato da circa sei ragazzi, i quali, dopo averlo accerchiato, lo spintonavano e minacciavano in quanto, a loro dire, responsabile dell’arresto dell’amico.

A quel punto giungeva il padre dell’aggredito, che si era recato a scuola a prendere il figlio proprio perché preoccupato per le minacce ricevute il giorno precedente.

Il gruppo, composto da ragazzi di orgine straniera, per nulla intimorita dalla presenza dell’adulto, continuava ad insistere con spinte e urla anche nei confronti dell'uomo.

Sul posto arrivano due pattuglie dei carabinieri, presenti nella zona nell’ambito dei specifici servizi di prevenzione in prossimità degli Istituti scolastici.

Tre dei soggetti si davano alla fuga, mentre altri tre, tra cui il fratello dell’arrestato, venivano fermati e identificati.

La successiva attività d’indagine da parte dei carabinieri, condotta in particolare attraverso i riconoscimenti fotografici da parte delle vittime e dei testimoni, ha consentito di denunciare i sette giovani che avevano preso parte sia alla rapina nel parco Ducale che all’aggressione davanti alla scuola.

Tutti hanno un età compresa tra i 18 e i 20 anni, gravati da precedenti di polizia e residenti nelle province di Parma e Reggio Emilia.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Messaggioda Berto » lun mar 15, 2021 7:13 am

Rapina un’avvocatessa e si rifugia in chiesa
La Mobile ferma un ventiduenne. L’aggressione in centro. "Mi ha minacciata con una bottiglia, scaraventata a terra e trascinata"
14 marzo 2021

https://www.lanazione.it/firenze/cronac ... -1.6130968

Il cuore del centro (Strozzi-Tornabuoni); le Cascine. E una casa-rifugio insospettabile, i locali e le pertinenze della chiesa di S. Maria Maggiore in Vicofaro di don Massimo Biancalani, a Pistoia, rifugio d’immigrati. E’ la logistica a raccontare d’una rapinaccia, alle 3 di giovedì nel salotto cittadino. E anche di una microcriminalità sempre più invasiva. Vediamo. L’episodio innanzitutto. L’aggressore ha 22 anni, è del Gambia, bazzica le Cascine e si rifugia spesso in parrocchia. La squadra Mobile diretta da Andrea di Giannantonio l’ha identificato, rintracciato, posto in stato di fermo, sentito il pm Christine Von Borries. La vittima è Alessandra Moroni, 53 anni, avvocatessa. Stava tornando a...


GAMBIANO rapina una donna a Firenze e si rifugia in chiesa da don Biancalani: “Mi ha presa a bottigliate, scaraventata a terra e trascinata”
Il cuore del centro (Strozzi-Tornabuoni); le Cascine. E una casa-rifugio insospettabile, i locali e le pertinenze della chiesa di S. Maria Maggiore in Vicofaro di don Massimo Biancalani, a Pistoia, rifugio d’immigrati. È la logistica a raccontare d’una rapinaccia, alle 3 di giovedì nel salotto cittadino. E anche di una microcriminalità sempre più invasiva.
Vediamo. L’episodio innanzitutto. L’aggressore ha 22 anni, è del Gambia, bazzica le Cascine e si rifugia spesso in parrocchia. La squadra Mobile diretta da Andrea di Giannantonio l’ha identificato, rintracciato, posto in stato di fermo, sentito il pm Christine Von Borries. La vittima è Alessandra Moroni, 53 anni, avvocatessa. Stava tornando a casa dopo aver lavorato fino a tardi.
L’aggressione – Dieci minuti di paura nera per la donna che si accorge di essere seguita da via della Spada: dietro a lei, c’è solo quel giovane di colore. “Dammi una sigaretta, dammi una sigaretta”, le urla da venti-trenta metri. Lei affretta il passo, il respiro affannoso. Sentiamolo dalla viva voce della protagonista (suo malgrado): “Avevo finito tardi di lavorare, stavo rientrando alla mia abitazione in centro. Ho sentito qualcuno alle mie spalle, sempre più vicino. Mi sono girata: era un giovane uomo di pelle nera con giubbotto con cappuccio calzato e bottiglia in mano. Non m’impaurisco a vedere extracomunitari di notte, ci sono abituata, vivo in centro. (errore ndr…) Ho svoltato all’improvviso per vedere se mi seguiva e lo ha fatto anche lui. Ha cominciato a chiedermi una sigaretta, gli ho risposto che non fumo. Mi ha incalzata per avere una sigaretta. Io ho accelerato il passo, ma lui mi è venuto addosso e mi ha minacciata di spaccarmi la bottiglia in testa. Mi ha fatto cadere, preso la borsa e tirata. Mi ha trascinata perché mi sono opposta. E’ riuscito a strapparmi la borsa, io l’ho rincorso, ho suonato alcuni campanelli e chiesto aiuto. In piazza Signoria ho trovato un’auto della Municipale e guardie Securitas: tramite loro ho chiamato il 112. Ho rinunciato all’ambulanza (nonostante abrasioni alle ginocchia, ndc) e sono andata ai carabinieri in Borgo Ognissanti per fare la denuncia. Giovedi alle 19.30 mi ha contattato la Mobile: avevano preso un uomo con cellulare come il mio, 345 euro in tasca (a me ne ha rubati circa 600) e trovato il computer, usb e firma digitale. Ho fatto il riconoscimento con le foto segnaletiche e mi hanno restituito gli oggetti. Venerdì mi hanno chiamato i carabinieri: avevano ritrovato borsa e quasi tutto il contenuto. Operazioni eccellenti: voglio ringraziare le nostre istituzioni di pubblica sicurezza”.
Filmati di videosorveglianza rimandano ad un giovane più che sospetto (l’unico a giro a quell’ora) ‘riagganciato’ dalla telecamera di via della Spada e seguito nel percorso di fuga a ritroso. Giubbotto di colore rosso, cappuccio e felpa. La sua fisionomia si ‘sovrappone’ a certe sue foto segnaletiche. Esce il nome di uno già fermato per un paio di rapine ad altrettante donne, alle Cascine, sempre più pullulante di spacciatori africani, specie nigeriani e gambiani. Lui lì si sente ‘al sicuro’. Ed è lì che i ‘falchi’ della Mobile lo fermano, giovedì pomeriggio, sulla passerella della tramvia tra Cascine e piazza Paolo Uccello. Addosso il telefonino forse rubato. In tasca un biglietto che porta diretta la polizia alla chiesa nel Pistoiese. La perquisizione fa saltare fuori borsa e pc portatile rapinati: scatta il fermo del gambiano.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Messaggioda Berto » mar mar 16, 2021 10:21 pm

Roma, choc in strada: si avventano contro un 91enne per rapinarlo, non si accorgono di essere pedinati
16 marzo 2021

https://www.ilcorrieredellacitta.com/ne ... inati.html

Esquilino, in due, tentano di rapinare 91enne ma, bloccati dalla Polizia di Stato, finiscono in manette. È accaduto ieri intorno alle 11.15 in via Filippo Turati a Roma.

Roma, tentano la rapina ma vengono fermati

Nascosti dietro un’autovettura, hanno seguito a distanza i movimenti della vittima prescelta, un 91enne romano. Quando l’anziano signore si è avvicinato a loro, i due malviventi si sono avventati contro di lui. E cercando di rapinarlo, hanno iniziato a frugare all’interno delle tasche del giubbotto.

I movimenti sospetti dei due però, erano stati notati dagli investigatori della squadra di polizia giudiziaria del commissariato Esquilino, diretto da Stefania D’Andrea che, da qualche minuto, stavano seguendo a distanza i due soggetti.


Arrestati

Usciti allo scoperto si sono qualificati e, malgrado il tentativo di fuggire dei due stranieri in direzione di Piazza Manfredo Fanti, sono riusciti a bloccarli. Identificati per K.A. e Q.M., entrambi magrebini, rispettivamente di 19 e 20 anni, con precedenti di polizia specifici, sono stati accompagnati negli uffici di polizia dove sono stati arrestati per tentata rapina aggravata.
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Messaggioda Berto » mar mar 23, 2021 8:52 pm

"15 coltellate in pieno giorno": quell'orrore mentre fa jogging
Rosa Scognamiglio
23 marzo 2021

https://www.ilgiornale.it/news/cronache ... 1616500266

La vittima, Marta Novello, è stata accoltellata da un ragazzo di 17 anni. Ferita gravemente all'addome, la giovane è stata sottoposta a un delicatissimo intervento chirurgico. Le sue condizioni sono critiche

È stata colta di spalle, scaraventata in un fossato e accoltellata all'addome. Sono ore decisive per Marta Novello, 26enne trevigiana che, nel tardo di ieri, è stata assalita da uno sconosciuto armato di coltello in via Marignana, a Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, mentre faceva giogging.

L'aggressore, stando a quanto riporta il Corriere.it, sarebbe un ragazzo moglianese di 17 anni. A quanto pare si tratterebbe di una tentata rapina finita male ma, al momento, non si esclude nessuna ipotesi.


L'aggressione choc

I fatti risalgono a lunedì 22 marzo, pressappoco alle ore 17. Marta, figlia di Luigi Novello, noto ingegnere ed esponente politico locale, è stata accoltellata mentre faceva attività motoria. Secondo quanto si apprende dal sito d'informazione online TrevisoToday, la 26enne stava passeggiando in via Marignana, una stradina di campagna, quando un avventore armato di coltello l'avrebbe assalita di spalle, all'altezza dell'agriturismo "Al Vecio Moraro". Dalla prima ricostruzione dell'accaduto, sembrerebbe che la giovane abbia provato a difendersi ma, nel corso della colluttazione, sarebbe finita in un fossato insieme al suo assalitore. A quel punto, lo sconosciuto avrebbe estratto un coltello dalla tasca dei pantaloni per colpire la 26enne con 20 fendenti, di cui 8 inferti tra addome e torace. A dare l'allarme ai carabinieri sono stati 2 operai che lavoravano in zona, attirati dalle grida disperate della vittima.

Soccorsa dai paramedici del Suem, Marta è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale Ca'Foncello di Treviso riportando lesioni profondissime ai polmoni, motivo per cui è stata sottoposta ad un intervento chirurgico d'urgenza. Le sue condizioni, nonostante l'intervento tempestivo dei sanitari, sono gravissime.


L'assalitore è un minorenne (nordafricano di seconda generazione)

Stando a quanto si apprende da il Corriere.it, l'aggressore è un ragazzo moglianese di 17 anni. Il giovane sarebbe rimasto in attesa dei carabinieri salvo poi essere prelevato dai militari della Stazione di Mogliano. Arrestato subito dopo il misfatto e condotto presso la caserma di via Cornarotta, il 17enne dovrà rispondere verosimilmente del reato di tentato omicidio. L'arma dell'aggressione è stata ritrovata a pochi metri dal fossato. L'ipotesi più accreditata, al momento, è che si sia trattato di una tentata rapina finita male ma non si escludono altre piste.

"Questa è una strada di campagna con delle ville molto belle - ha commentato il sindaco di Mogliano Veneto, Davide Bortolato - frequentata da tantissime persone che passeggiano o fanno jogging e la ragazza da come si è capito stava proprio facendo una passeggiata. Un episodio inquietante, speriamo di capire bene come sono andate le cose e il vero motivo di ciò che è successo. Il fatto che l’aggressore non abbia neanche 17 anni è un aspetto ancora più inquietante".


Salvini: "Prego per Marta"

Parole di profondo sconcerto e accorato dispiacere sono state espresse anche dal leader di Lega Nord Matteo Salvini non appena appresa la notizia della drammatica vicenda. "Una preghiera per Marta di Mogliano Veneto (Treviso) che combatte per la vita, solo disprezzo per il vigliacco aggressore: sconvolge la giovanissima età (16 anni) e il fatto che, secondo quanto si apprende, avesse già precedenti penali", ha scritto il leader del Carroccio su Facebook.

Una preghiera per Marta di Mogliano Veneto (Treviso) che combatte per la vita, solo disprezzo per il vigliacco...


Treviso, ragazza di 26 anni accoltellata mentre corre
Enrico Ferro
23 marzo 2021

https://www.repubblica.it/cronaca/2021/ ... 3Dsharebar

TREVISO - Una ventina di coltellate sferrate con foga, una dopo l’altra, anche dopo la caduta in un fossato. Una ragazza di 26 anni è stata aggredita lunedì pomeriggio mentre faceva jogging in mezzo alla campagna. L’agguato l’ha teso un ragazzino di 16 anni, nordafricano di seconda generazione, ora in stato di arresto con l’accusa di tentato omicidio.

La giovane, Marta Novello, di Mogliano Veneto (Treviso), studentessa di Lingue, è ricoverata in condizioni disperate all’ospedale Ca’ Foncello: ha un polmone perforato. L’aggressione è avvenuta intorno alle 17 lungo una strada alberata a cavallo tra le province di Treviso e Venezia, con i frutteti e le ville degli imprenditori.

Marta correva e ascoltava la musica con le cuffie auricolari. Il sedicenne l’ha rincorsa in bicicletta, fino a un certo punto. Quando si è trovato vicino ha lasciato cadere la bici e l’ha rincorsa a piedi, tenendo in pugno un coltello da cucina. Poche e brusche parole di minaccia, poi i fendenti al petto. Marta Novello ha provato a difendersi nel corpo a corpo con il suo aggressore.

Entrambi sono rotolati in un fossato ma anche in quel frangente ha continuato a colpirla. Provvidenziale l’intervento di due operai, che passavano di lì alla fine del turno di lavoro e che inizialmente avevano scambiato quel groviglio di corpi nel fossato per un incidente stradale. Sono scesi per aiutare entrambi, li hanno fatti uscire dall’acqua. Solo in un secondo momento si sono resi conto che la ragazza sanguinava e aveva ferite ben diverse da quelle di un incidente stradale.

Sono riusciti quindi a bloccare l’adolescente, che quasi in stato di choc ha atteso l’arrivo della gazzella dei carabinieri. Quello del sedicenne è un nome noto alle forze dell’ordine, nonostante la giovane età ha già più di qualche precedente penale. Interrogato in caserma, non ha però fornito alcuna motivazione sul movente.

Gli investigatori dell’Arma sono portati a pensare che si sia trattato di un tentativo di rapina ma non si esclude nemmeno l’atto sconsiderato dovuto a una patologia psichica. Marta Novello è entrata subito in sala operatoria per un lungo intervento chirurgico. “Una preghiera per la ragazza che combatte per la vita, e solo disprezzo per il vigliacco aggressore”, ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini.
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Messaggioda Berto » sab apr 10, 2021 7:36 am

Uccise coniugi a Palagonia, ergastolo per ivoriano tra ospiti Cara Mineo
08/02/2019

https://www.lasicilia.it/news/catania/2 ... mineo.html

Mamadou Kamara, nell'agosto del 2015, aveva assaltato nella loro villa, Vincenzo Solano, 68 anni, e sua moglie Mercedes Ibanez, 70 anni, la quale era stata anche violentata

CATANIA - La sentenza della Corte d’Assise di Catania viene letta in un’aula silenziosa, alla presenza dell’imputato: ergastolo ed un anno di isolamento diurno. In silenzio la ascolta anche lui: Mamadou Kamara, il 18enne ivoriano ospite del Cara di Mineo, che i giudici hanno riconosciuto colpevole di aver ucciso il 30 agosto 2015 nella loro villa di Palagonia per rapina Vincenzo Solano, 68 anni, e di aver violentato ed ucciso sua moglie Mercedes Ibanez, di 70.

In aula ci sono anche le due figlie delle vittime, che alla lettura della sentenza vengono colte da malore e vengono soccorse da due ambulanze. I giudici hanno riconosciuto loro come risarcimento danni una provvisionale da 50mila euro ciascuno alle figlie della vittime, 5.000 euro ciascuno ai generi, e 10.000 euro ciascuno ai nipoti. La valutazione complessiva del risarcimento sarà decisa in sede di processo civile. Condannando l’ivoriano i giudici hanno accolto la richiesta del procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera, che aveva chiesto anche 18 mesi di isolamento. Alla richieste dell’accusa si erano associati i legali delle parti civili.

L’ivoriano, che si proclama innocente, è accusato di avere ucciso i due coniugi. Rientrato in bicicletta nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo in cui era ospite, fu bloccato da militari dell’Esercito e da un Ispettore Capo in servizio nel Cara, insospettiti dai vestiti che indossava, quelli della vittima, troppo grandi per lui. Ad accusarlo ci sono anche le indagini e i filmati visionati dalla Squadra Mobile di Catania che lo riprendono mentre esce dal Cara e mentre si avvicina alla villa. Ma soprattutto lo accusa una sua polo blu trovata sporca di sangue nell’abitazione dei coniugi, dove furono trovati anche parte di un braccialetto che aveva nello zainetto con la refurtiva, ed i suoi pantaloni sporchi di sangue, i vestiti che indossò per tornare al Cara, che erano di Vincenzo Solano, taglia 56, enormi per lui, e le ciabatte della vittima.
Commentando la decisione dei giudici, l’avvocato Francesco Manduca, legale di parte civile, ha detto: «Questa sentenza risponde alle esigenze di giustizia dalla famiglia Solano, ma è soltanto un primo passo perché la nostra battaglia continuerà per accertare le responsabilità di chi nel Cara di Mineo ha permesso che l’ivoriano uscisse nonostante fosse vietato, consentendogli di uccidere due persone». «Se non fosse stato per l'attenzione di un caporale dell’Esercito - aggiunge il penalista - che fermò Kamara quando rientrava nel Cara di Mineo indossando abiti non suoi e sporchi di sangue, non ci sarebbe stato alcun processo».


Coniugi uccisi: confermato ergastolo a ex ospite Cara Mineo
Sicilia
(ANSA) - CATANIA, 09 APR - 2021

https://www.ansa.it/sicilia/notizie/202 ... 4a8a8.html

La Corte d'assise d'appello di Catania ha confermato la condanna all'ergastolo di Mamadou Kamara, il ventenne ivoriano ospite dell'ex Cara di Mineo perché riconosciuto colpevole di aver ucciso il 30 agosto del 2015 nella loro villa di Palagonia per rapina Vincenzo Solano, 68 anni, e di aver violentato ed ucciso sua moglie Mercedes Ibanez, di 70. La sentenza di primo grado era stata emessa l'8 febbraio del 2019.

L'imputato si è sempre dichiarato innocente. Rientrato in bicicletta nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo in cui era ospite, fu bloccato da militari dell'esercito e da un ispettore capo della polizia in servizio nel Cara, insospettiti dai vestiti che indossava, quelli della vittima, troppo grandi per lui. Tra gli atti del processo prodotti dall'accusa ci sono le indagini e i filmati visionati dalla Squadra Mobile di Catania che lo riprendono mentre esce dal Cara e mentre si avvicina alla villa. E anche una sua polo blu trovata sporca di sangue nell'abitazione dei coniugi, dove furono rinvenuti anche parte di un braccialetto che l'ivoriano aveva nello zainetto dove nascondeva la refurtiva, i suoi pantaloni sporchi di sangue e le ciabatte della vittima. (ANSA).
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Messaggioda Berto » ven mag 28, 2021 8:33 pm

Olbia, anziano preso a pugni in centro: le indagini fanno luce sul motivo
L’anziano si dovrà sottoporre ad un’operazione a Sassari.
10 aprile 2021

https://www.galluraoggi.it/cronaca/anzi ... rile-2021/

Sarebbe stato un banale urto fortuito con il giovane il motivo della violenta aggressione subita da un 64enne ieri in centro a Olbia. Dalle ricostruzione dei fatti, il 24enne di origine nigeriana arrestato era in sella ad una bicicletta in via Roma, quando ad un certo punto, salito sul marciapiede, ha urtato un passante, un 64enne che stava passeggiando.

Senza alcun motivo il ragazzo è tornato indietro e ha sferrato un violento pugno all’uomo, che è rovinosamente caduto a terra e, mentre tentava di rialzarsi, ne ha ricevuto un secondo che gli ha procurato delle gravissime lesioni al volto guaribili in 45 giorni.

La chiamata di un testimone al 112 ha fatto scattare l’intervento di due pattuglie dei carabinieri, che hanno intercettato il giovane nelle vicinanze pochi istanti dopo. Quest’ultimo, alla vista dei militari, ha reagito iniziando a sferrare pugni e calci e poi, estratto un coltello, ha minacciato i militari. La sua azione è stata neutralizzata con l’utilizzo dello spray urticante al peperoncino. Disarmato e reso inoffensivo con molte difficoltà, anche durante il trasferimento in caserma il ragazzo ha continuato nella sua azione violenta, danneggiando con calci la vettura dei carabinieri.

Arrestato con accuse di lesioni personali gravissime, danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, l’autorità giudiziaria ne ha disposto l’accompagnamento presso la casa circondariale di Sassari-Bancali, in attesa della convalida. La vittima stamani è stata trasferita a Sassari e dovrà essere sottoposta a intervento di riduzione chirurgica maxillo facciale.

Anche due dei carabinieri intervenuti hanno riportato lievi ferite, tuttavia guaribili in pochi giorni di riposo e cure. In supporto alle pattuglie dell’Arma sono inoltre intervenute due volanti della Polizia di Stato del locale commissariato.




Genova- chiede l’elemosina poi aggredisce il parroco dandogli un pugno
15/04/2021

https://www.ogginotizie.it/genova-chied ... -un-pugno/

Prima gli ha chiesto l’elemosina dicendo che aveva fame e quando il parroco non gli dato soldi invitandolo a recarsi alle mense della zona lo ha aggredito spingendolo e rifilandogli un pugno. Un giovane tossicodipendente quindi ha strappato i soldi dalle mani dal religioso, Giacomo Gros, anziano parroco della chiesa di via Balbi, ed è fuggito nei vicoli di Prè.
La violenta rapina è avvenuta in pieno pomeriggio giovedì scorso, otto aprile, davanti ad un bancomat sotto i portici della stazione Principe (nella foto). Il rapinatore, uno straniero con problemi di tossicodipendenza perché fa uso di crack, è fuggito con un bottino di 400 euro, i soldi appena prelevati dal parroco aggredito, molto noto nella diocesi e originario della Francia. Le indagini sulla rapina sono state avviate dagli agenti del locale commissariato di Prè insieme agli investigatori della squadra mobile: determinanti per scoprire l’identità del rapinatore sono state le immagini delle telecamere della zona e della polizia ferroviaria. L’autore della rapina è stato intercettato 24 ore dopo il colpo nella zona, incastrato dagli abiti che indossava, gli stessi che aveva durante l’aggressione. In tasca aveva ancora parte del bottino, 150 euro in contanti, sequestrati e restituiti al parroco, che ha ringraziato a lungo gli agenti per la velocità e l’efficienza mostrata nell’indagine.
Il rapinatore è stato arrestato con l’accusa di rapina e trasferito in carcere. Padre Gros, raggiunto nella sagrestia della sua chiesa di Santi Vittore e Carlo di via Balbi, non ha voluto rilasciare dichiarazioni sul fatto: “Non mi piace apparire, sono un parroco…” ha detto schivo. Un religioso alto e robusto che, però, trapela, nonostante l’età, memore dei suoi anni da judoka in età giovanile, ha reagito con coraggio all’aggressore rifilandogli qualche colpo, insomma senza porgere l’altra guancia.





Scafista nigeriano: “Ho fatto un sacco di soldi grazie all’Italia” – VIDEO
Maggio 2, 2021
https://voxnews.info/2021/05/02/scafist ... lia-video/
Lui è Igharo, un trafficante nigeriano che ha fatto tanti soldi grazie ai colleghi delle ONG e dello Stato italiano. Quando è stato intervistato dalla BBC, ha spiegato quanto fosse facile traghettare i clandestini verso l’Italia prima di Salvini. E noi tutti sappiamo perché. Probabilmente ora che il traffico è ripreso in grande stile è tornato a farli.




Migrante espulso tre volte, arrestato dalla polizia
23 Maggio 2021

https://www.molisenews24.it/migrante-es ... 59426.html

CAMPOBASSO – Un egiziano di 30 anni, già colpito da tre provvedimenti di espulsione dal territorio italiano, è stato arrestato dal personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Campobasso nell’ambito di un’articolata attività volta al contrasto dell’immigrazione clandestina; sull’uomo gravava un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma. L’uomo, una volta definita la sua posizione, è stato rintracciato e condotto presso la Questura per procedere alla completa identificazione e alla successiva notifica del Decreto di Sospensione di Esecuzione per la Carcerazione e Ripristino dell’Ordine Medesimo. Nella tarda serata dello scorso 20 maggio l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Benevento.

L’attività svolta dall’Ufficio Immigrazione si pone nell’ambito del continuo impegno della Polizia di Stato nel contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina, anche attraverso l’adozione di provvedimenti nei confronti di stranieri illegalmente presenti sul territorio nazionale. Nel primo trimestre 2021 sono stati adottati 83 provvedimenti di Revoca di Permesso di Soggiorno, 60 provvedimenti di Espulsione dal territorio dello Stato a cui corrispondono altrettanti provvedimenti di ordine del Questore della provincia di Campobasso a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni dalla notifica. Inoltre sono stati adottati 5 provvedimenti di espulsione con trattenimento presso i Centri di trattenimento e permanenza e 4 provvedimenti con accompagnamento alla frontiera.





Terrorizzavano e rapinavano commercianti a Milano, 8 arresti
(ANSA) - MILANO, 23 MAG
https://www.ansa.it/sito/notizie/cronac ... 040e7.html
Per assicurarsi il controllo del territorio avrebbero terrorizzato i commercianti, in gran parte connazionali, di alcuni quartieri di Milano, con violente aggressioni, rapine, estorsioni, ma ieri la gang è stata fermata. Infatti i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno arrestato 8 persone di origine egiziana, accusati a vario titolo di rapina aggravata, sequestro di persona, lesioni personali aggravate, estorsione, violenza privata e porto di armi od oggetti atti ad offendere.
La richiesta di misura cautelare in carcere è stata firmata dal gip su richiesta del pm milanese Francesco De Tommasi. Le indagini, condotte dalla Compagnia Carabinieri Milano Duomo, hanno consentito di ricostruire, attraverso la raccolta di testimonianze, riconoscimenti fotografici, nonché l'analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza e i riscontri in banca dati, non solo l'irruzione da 'Arancia Meccanica' dello scorso gennaio in un negozio di via Imbonati, ma anche due episodi di rapina ed estorsione.
Gli 8 arrestati, quattro dei quali fratelli, risiedono nel capoluogo lombardo o nella provincia di Varese. (ANSA).





Migrante aggredito per strada a Ventimiglia suicida nel centro per i rimpatri di Torino
23 Maggio 2021

https://www.riviera24.it/2021/05/migran ... no-694121/

Il giovane, 23 anni della Guinea, si trovava in isolamento per motivi sanitari
Ventimiglia. Tragedia questo pomeriggio nel Cpr (centro di permanenza per il rimpatrio) di Torino, dove si è tolto la vita il giovane che era stato aggredito, alcune settimane fa, da tre soggetti nel pieno centro della città di confine.
Stando a quanto si apprende, il giovane, 23 anni della Guinea, si trovava in isolamento per motivi sanitari. Il ragazzo si sarebbe impiccato utilizzando le lenzuola della sua camera. Il migrante si trovava a Torino dopo che lo scorso 9 maggio era stato aggredito a Ventimiglia da tre persone, poi identificate e denunciate. L’accaduto era stato ripreso da un cellulare e le immagini diffuse sui social. Quel fatto, le cui motivazioni non sono mai state chiarite (si è parlato di tentativo di furto all’origine della violenza), aveva portato a conoscenza delle autorità la condizione di irregolare sul territorio nazionale del giovane africano che aveva ricevuto un provvedimento di espulsione.






Prende a bastonate ragazza in nome di Allah: poi maledice italiani col Corano e si mette a pregare
24 maggio 2021

https://voxnews.info/2021/05/24/prende- ... a-pregare/

Sabato pomeriggio, davanti al cancello dello Stadio Tardini, un marocchino classe ’97 irregolare sul territorio nazionale ha provato a rapinare una ragazza, minacciandola con un bastone. L’obiettivo era quello di farsi consegnare il suo cellulare.

La vittima dopo aver tentato di sottrarsi all’aggressione ha immediatamente chiamato il 113, terrorizzata per quanto si stava consumando sotto ai suoi occhi.

La Sala Operativa della Questura di Parma ha inviato nell’immediato una volante.

Gli operatori della Polizia di Stato giunti repentinamente sul posto notavano subito qualcosa di sospetto: l’aggressore – seduto a terra con il Corano in mano e con il bastone accanto – proferiva ad alta voce parole in arabo, continuando ad inveire contro i passanti.

Il marocchino non rispondeva all’ordine dei poliziotti di fornire i suoi documenti e dopo diversi tentativi gli operatori riuscivano a farlo alzare per perquisirlo.

A questo punto il ragazzo comincia a scalciare ed inveire, provando ad allontanarsi per sottrarsi al controllo.

Ammanettato è stato portato in Questura per il fotosegnalamento e dichiarato in arresto per tentata rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere.

In parallelo, la ragazza aggredita, recatasi agli uffici della questura di Parma, ha depositato la sua denuncia, dove si evincono i dettagli sulla pericolosità dell’aggressore.




Girare armati e sparare!


Rifiutano di offrire una sigaretta e vengono presi a cinghiate davanti ai figli: paura a Legnano
Francesco Loiacono
28 maggio 2021

https://www.fanpage.it/milano/rifiutano ... a-legnano/

Sarebbe stato un banale rifiuto per una sigaretta a scatenare un'aggressione avvenuta sabato sera a Legnano, in provincia di Milano. Due famiglie sono rimaste in balìa di un gruppetto di persone, una delle quali è poi stata fermata dai carabinieri. L'aggressore, un cittadino nordafricano già noto alle forze dell'ordine e anche nella zona per via dei suoi precedenti di violenza, avrebbe colpito con una cintura una delle donne che facevano parte dei due nuclei famigliari, incurante della presenza di bambini piccoli.


L'aggressione in pieno centro sabato sera

I fatti, stando a quanto ricostruito dal quotidiano "Il Giorno", si sarebbero svolti in questa maniera: le due famiglie, due coppie di amici con i figli piccoli, erano sedute su una panchina in largo Tosi, nel pieno centro di Legnano, quando sono state raggiunte da due persone, un uomo e una donna. I due avrebbero chiesto alle coppie una sigaretta e, al loro rifiuto, hanno iniziato ad aggredire verbalmente le famiglie. I due aggressori sono poi stati raggiunti da altre persone che hanno dato loro manforte nell'incalzare le famiglie: uno del gruppo degli "assalitori" si è sfilato la cintura che portava ai pantaloni e con quella ha preso a cinghiate una donna.

Le due famiglie, spaventate per la situazione ormai degenerata, sono state costrette ad allontanarsi terrorizzate dal largo, che si trova vicino a un parchetto che affaccia sul fiume Olona. Solo in seguito sul posto sono intervenuti i carabinieri, che sono riusciti a fermare l'autore dell'aggressione. Stando ad alcune testimonianze, il gruppetto che ha aggredito le due famiglie controllerebbe lo spaccio nella zona del centro di Legnano:
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Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Messaggioda Berto » sab giu 05, 2021 8:31 pm

Padova, padre e figlio picchiati selvaggiamente per rubare le scarpe del ragazzo. La madre: "Sintomo di disagio esistenziale".
A Monselice un 15enne e suo padre hanno trascorso la notte in ospedale dopo essere stati pestati da un gruppo di giovani di 14, 16 e 21 anni, tutti di origini marocchine. La vittima indossava un paio di sneakers in edizione limitata

Enrico Ferro
05 Giugno 2021

https://www.repubblica.it/cronaca/2021/ ... -P19-S5-T1

PADOVA - Picchiare un coetaneo per rapinargli un paio di scarpe alla moda. Arrivare a circondare lui e il padre, prenderli a pugni, infierire su di loro anche quando sono a terra. Tutto per un paio di Nike Supreme in edizione limitata, valore 250 euro. E' successo a Monselice, in provincia di Padova, in pieno pomeriggio. Un quindicenne e suo padre di 49 anni hanno trascorso la notte in ospedale dopo essere stati pestati da un gruppo di ragazzi di 14, 16 e 21 anni, tutti di origini marocchine.

I referti medici indicano prognosi di 20 e 21 giorni e i carabinieri hanno già individuato tre dei sette picchiatori. Ma la vicenda lascia ferite aperte e interrogativi difficili da sciogliere. "Non ne faccio una colpa ai ragazzi, mi chiedo dove siano le loro famiglie. Quando li vedono uscire di casa, come fanno a non interrogarsi?", si chiede mamma Barbara, romana trapiantata in Veneto, impiegata di professione.

Hanno picchiato suo figlio per rapinargli le scarpe alla moda. Cosa si sente di dire in questo momento?

"Penso che sia sintomo di un disagio esistenziale. Io non vedo genitori dietro questi figli. Non vanno a scuola, non fanno sport. I ragazzi vanno guidati, perché si possono perdere. Se dietro non ci sono genitori che danno linee guida e che li seguono in una fase come l'adolescenza, poi succedono queste cose".

Dunque lei crede che la colpa sia delle loro famiglie?

"Io dico che vanno seguiti, sempre. Questa è una generazione virtuale: non sanno come relazionarsi, non amano fare fatica, hanno tutto pronto. Deve necessariamente intervenire l'adulto, con la sua esperienza di vita. Rispetto per le regole, rispetto per l'altro. Se non c'è il rispetto non c'è niente".

Com'è andata precisamente?

"Giovedì pomeriggio mio figlio è stato circondato da questo gruppetto, in pieno giorno, nel centro del paese, un paese di 18 mila abitanti. Volevano le sue scarpe, l'hanno minacciato, spintonato. Lui è riuscito a scappare ed è tornato a casa disperato. Mio marito ha deciso di uscire insieme a lui per andare a cercare questi ragazzi e chiedere loro di smetterla, visto che era successo poco distante da casa. Nessuno immaginava che li avrebbero affrontati con una simile violenza".

Cosa gli hanno fatto?

"Si sono radunati in sei o sette e hanno iniziato a picchiarli. Un padre che vede il proprio figlio prendere pugni e calci, senza poter fare nulla per impedirlo, perché a sua volta sta soccombendo sotto i colpi dei violenti. Sarà difficile smaltire questo choc emotivo".

Come stanno ora?

"Mio marito ha una costola rotta e una lesione all'occhio, mio figlio ha un trauma alla coscia, escoriazioni sul torace e anche un trauma cranico. Ma non sono le ferite il problema".

Qual è, secondo lei, il problema?

"Prima che mio figlio se la senta di uscire di casa penso passerà del tempo. I ragazzi superano velocemente i traumi ma questa cosa è davvero molto impattante. Quando siamo andati in ospedale era sconvolto, scioccato. Io non sono mai stata contraria all'integrazione, però dobbiamo vivere sicuri e questo non sta avvenendo".

Quindi lei pensa che il problema sia generazionale?

"Questi ragazzi hanno infastidito anche altri giovani. Da mio figlio volevano le scarpe ma da altri vogliono soldi, l'iPhone, ciò che non possono avere. Qualcuno deve contenerli, non possono spadroneggiare in questo modo. Fossimo a Roma, basterebbe evitare certi quartieri ma in un paese di 18 mila abitanti la distanza è molto più ravvicinata e i luoghi sono gli stessi per tutti".
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Messaggioda Berto » lun giu 07, 2021 7:23 am

Prenestino: adolescente picchiato mentre gioca a pallone nel parco
3 giugno 2021

https://www.romatoday.it/cronaca/ragazz ... mezzo.html

Ha picchiato un ragazzino di 15 anni che stava giocando a pallone con gli amici nel parco. Ad aggredire l'adolescente un senza fissa dimora che lo ha colpito al volto costringedolo alle cure dell'ospedale. Le violenze in un parco pubblico di via Tolmezzo, zona Gordiani-Prenestino, nel pomeriggio dello scorso 1 giugno.

Una martedì pomeriggio movimentato quello avvenuto nell'area verde che si trova poco distante da Villa Gordiani, dove sono poi intervenuti i carabinieri e l'ambulanza del 118. A ricostruire l'antefatto i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e quelli della Compagnia Roma Piazza Dante.

Secondo quanti ricostruito dagli investigatori dell'Arma, il gruppo di amici erano nel parco a giocare a calcio. Nella foga avrebbero allontanato una bambina che si era avvicinata a loro. Poco dopo il gruppo di ragazzini è però stato avvicinato con fare minaccioso da un uomo, un 32enne del Bangladesh, un clochard solito dimorare nella zona di Villa Gordiani.

Alla vista del 32enne cinque dei sei ragazzini che stavano giocando a pallone sono subito scappati mentre il sesto amico è rimasto dove era. Da qui l'aggressione prima verbale e poi fisica con il 15enne colpito al volto con un pugno.

Da qui il trambusto, con le persone presenti che hanno subito richiesto l'intervento dei soccorritori. In via Tolmezzo sono quindi intervenuti i militari del NORM, quelli della Stazione Roma Macao ed i carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante. Sul posto anche l'ambulanza del 118 che ha poi trasportato il 15enne al Policlinico Umberto I dove è stato medicato e poi dimesso, con i genitori che al momento non hanno ancora sporto denuncia.

Ascoltati i testimoni i carabinieri hanno quindo trovato l'aggressore. Sottoposto a controllo è stato poi trovato in possesso di una carta d'identità, la cui denuncia di furto era stata denunciata lo scorso 25 maggio da un uomo romano di 46 anni ai carabinieri della Compagnia Roma Prenestna. Restituiti i documenti al 46enne il senza fissa dimora è stato denunciato per ricettazione.



Tor Sapienza: aggredisce 86enne e prova a rapinarlo, poi si scaglia contro i passanti
4 giugno 2021

https://www.romatoday.it/cronaca/aggres ... ienza.html

Panico a Tor Sapienza dove un uomo ha minacciato i passanti aggredendo un anziano nel tentativo di rapinarlo. Le violenze da parte di un senza fissa dimora nato negli Stati Uniti poi fermato dalla polizia.

La tentata rapina nel tardo pomeriggio di mercoledì quando gli agenti delle Volanti e del IV Distretto San Basilio sono intervenuti all'altezza del civico 289 di via di Tor Cervara per la segnalazione di un cittadino straniero che aveva aggredito un passante e stava minacciando altre persone sul posto.

I poliziotti, giunti immediatamente sul luogo segnalato, hanno notato un ragazzo di colore, un cittadino statunitense di 40 anni, in evidente stato di agitazione, che molestava alcuni passanti, urlandogli contro ed avvicinandosi a loro in modo minaccioso e, a pochi metri di distanza, una persona anziana distesa al suolo, con accanto il suo bastone usato per camminare, prontamente medicata sul posto.

L'86enne ha poi riferito di essere stato vittima di un tentativo di rapina con il 40enne che aveva provato a sfilargli il portafoglio dalle tasche dopo che lo aveva fatto cadere in terra spintonandolo.

Gli agenti hanno poi bloccato il 40nne malgrado il suo stato di agitazione, e lo hanno portato presso gli Uffici del G.I.P.S. (Gabinetto Interregionale Polizia Scientifica) per la sua esatta identificazione, poiché sprovvisto di documenti. UIl 40enne è stato poi arrestato.

L’anziano signore, vittima del 40enne, invece, è stato accompagnato presso gli uffici del V Distretto di P.S. Prenestino, diretto da Roberto Arneodo per la sporgere denuncia circa l’aggressione e la tentata rapina subita.


Clandestino già espulso violenta 90enne. "Adesso il Viminale faccia chiarezza"
Cristina Bassi
14 Giugno 2021

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 54541.html

Il nigeriano è stato preso. L'ira del centrodestra. Meloni: "Ora giustizia rapida"

Una novantenne aggredita, rapinata e violentata. E un senzatetto nigeriano arrestato dai carabinieri con l'accusa di rapina e violenza sessuale. È successo nella serata di venerdì a Lomazzo, cittadina non lontano da Como.

La donna, di quasi 90 anni, è stata aggredita in casa sua tra le ore 21 e le 22. La notizia è stata anticipata dalla Provincia di Como. L'anziana ha sentito alcuni rumori sospetti in cucina ed è andata a controllare. Lì ha trovato un giovane sconosciuto, entrato per rubare, che rovistava in giro. Lei ha cercato di cacciarlo, ma lui invece di scappare l'ha assalita. L'ha trascinata in un'altra stanza e l'ha stuprata. Infine è fuggito portando via il cellulare della 90enne, per impedirle di chiedere aiuto. La donna, sotto choc ma non scoraggiata, è uscita di casa e ha raggiunto a piedi la vicina abitazione di uno dei figli, dove ha raccontato quello che le era successo. Il figlio ha chiamato i carabinieri e insieme alla madre ha dato una precisa descrizione dell'aggressore. Anche perché nei giorni precedenti lo avevano già visto aggirarsi nella zona. «Scossa ma molto lucida», descrivono la vittima i soccorritori che l'hanno portata in ospedale per accertamenti.

Grazie alle indicazioni i militari della compagnia di Cantù hanno cercato nei possibili rifugi per la notte e sono riusciti a identificare un nigeriano senza fissa dimora che si trovava in un edificio abbandonato non lontano dalla casa della vittima. Aveva ancora addosso il telefonino dell'anziana ed è stato arrestato. Si tratta di Destiny Dike, 26 anni, al momento dell'arresto non ha detto nulla. Era già stato espulso una volta dall'Italia, ma era poi tornato chiedendo asilo. La sua domanda era stata rifiutata. Il giovane si trova in carcere al Bassone in attesa di interrogatorio.

Dopo l'episodio è esplosa la polemica politica. «Servono porti chiusi, espulsioni, certezza della pena - interviene il leader della Lega Matteo Salvini -. Attendiamo parole chiare soprattutto dal Viminale. Dall'inizio dell'anno sono sbarcati in 15.375, contro i 5.521 dell'anno scorso e i 2.144 dello stesso periodo del 2019». Il sottosegretario dell'Interno Nicola Molteni parla di «barbarie» commesse da un clandestino «con precedenti» e aggiunge: «Gli irregolari vanno rimpatriati perché una immigrazione fuori controllo genera disordine, insicurezza e alimenta criminalità e violenza sui territori. Altro che ius soli!». Secondo il presidente della Bicamerale immigrazione, il leghista Eugenzio Zoffili, «occorre che il ministro dell'Interno Lamorgese prenda atto che il flusso migratorio verso il nostro Paese è al limite di quanto il nostro apparato di sicurezza possa reggere e che l'unico modo per difendere i nostri confini è la politica dei cosiddetti porti chiusi». Mentre Giorgia Meloni, leader di Fdi, scrive su Twitter: «Orrore! Sorpreso a rubare in casa di un'anziana indifesa, avrebbe aggredito la 90enne abusandone sessualmente. Mando un abbraccio alla vittima, poteva essere la nonnina di ognuno di noi. La giustizia sia rapida e inflessibile: non possono esistere attenuanti di fronte a tutto ciò».


Picchia le persone senza motivo: arrestato a Como extracomunitario violento. Doveva essere già espulso
15 giugno 2021

https://www.quicomo.it/cronaca/aggressi ... lento.html

Un giovane tunisino di 27 anni è stato arrestato dagli agenti della squadra Volanti della Questura di Como nella serata del 13 giugno 2021 in Largo Leopardi, davanti alla stazione delle Nord di Como Lago. I poliziotti erano intervenuti verso le 21 su richiesta di una donna che ha raccontato di essere stata strattonata e colpita al braccio con uno schiaffo all'improvviso da un uomo mentre lei camminava tranquillamente con un'amica. Gli agenti seguendo la descrizione della donna hanno rintracciato nel giro di pochi minuti il presunto aggressore, un tunisino di 27 anni che aveva i pantaloncini e la maglietta sporchi di sangue.
In quel frangente è sopraggiunto un altro uomo che perdeva sangue dal naso e che ha raccontato di essere stato aggredito dallo stesso tenusino poco prima nei pressi della stazione perché si era rifiutato di regalargli una sigaretta. Il tunisino al rifiuto lo avrebbe preso a pugni in pieno volto.
I poliziotti si sono recati sul luogo dell'aggressione e grazie alle testimonianze di alcune persone presenti al momento dell'aggressione hanno potuto confermare il racconto dell'uomo preso a pugni. Non solo, un testimone ha raccontato di avere visto l'extracomunitario brandire un coltello durante un'accesa lite scoppiata tra diversi soggetti presenti vicino alla stazione.
Le indagini hanno consentito di appurare che il tunisino nel pomeriggio aveva rapinato nei pressi di Viale Puecher uno straniero minacciandolo con un coltello e portandogli via zaino, telefono cellulare e documenti. Lo zaino è stato rinvenuto, così come il cellulare e il portafoglio della vittima, ancora addosso all’aggressore. All’interno dello zaino era nascosto anche il coltello con una lama di 24 cm con vistose tracce ematiche e della sostanza stupefacente.

Il tunisino è risultato già destinatario di due decreti di espulsione di cui uno del Prefetto di Mantova e uno del Prefetto di Como. A seguito di quest’ultimo nel mese di maggio era stato accompagnato al Centro per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo (GO) affinché si procedesse al rimpatrio, tuttavia l’esecuzione del rimpatrio era stata sospesa in quanto lo straniero aveva aderito alla procedura di emersione dei rapporti di lavoro sostenendo di essere occupato in attività lavorativa in provincia di Mantova. Pertanto lo scorso 11 giugno aveva cessato la sua permanenza al CPR. Poco dopo però la prefettura di Mantova aveva rigettato la domanda di regolarizzazione che è stata notificata al tunisino nella giornata del 15 giugno presso il carcere Bassone dove è stato portato dopo l’arresto.
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Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Messaggioda Berto » mer giu 16, 2021 5:58 am

Rolex rapina Bologna, arrestati coppia di romeni dopo l'aggressione al Meraville
NICOLETTA TEMPERA
Bologna, 15 giugno 2021

https://www.ilrestodelcarlino.it/bologn ... -1.6485479

Una coppia di romeni, entrambi ventottenni, è stata arrestata dalla Squadra Mobile per aver rapinato del Rolex, lo scorso 22 maggio, un ottantatreenne fuori dal Meraville.

L’anziano, che era stato aggredito è buttato a terra dalla donna mentre il compagno faceva da palo, aveva riportato 30 giorni di prognosi. Gli investigatori della squadra mobile sono riusciti a individuare i due attraverso un lavoro di indagine partito dal controllo di auto utilizzate per rapine e furti in città, intestate a prestanome.

Così, hanno individuato, lo scorso 9 giugno, la coppia a bordo della Megane, pronta a entrare di nuovo in azione in via Larga. I due a bordo, poi fermati, sono stati riconosciuti dalla vittima, dalla moglie che era con lui il giorno della rapina e da due testimoni. E sono finiti in manette per rapina.
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Messaggioda Berto » mer giu 16, 2021 6:10 am

Reggio Emilia, il "finlandese di color nero" che ha molestato la poliziotta tenta due rapine in stazione: arrestato
Leonardo Grilli
14 giugno 2021

https://gazzettadireggio.gelocal.it/reg ... 3Dsharebar

Il 28enne era stato rilasciato ma ieri mattina, armato di una mazza, ha aggredito altre due donne in zona stazione

REGGIO EMILIA. Armato di una mazza in ferro ha scatenato il panico davanti alla stazione, ha aggredito e minacciando due donne e ha cercato di ottenere da loro dei soldi.

Protagonista di questi momenti di follia è stato ancora il finlandese più tristemente noto di Reggio Emilia: Darko Koku Asare Lauri, 28 anni, di origini ghanesi ma a tutti gli effetti cittadino della Finlandia. Un episodio di violenza avvenuto nemmeno 24 ore dopo che il ragazzo, arrestato sabato per violenza sessuale aggravata nei confronti di una poliziotta della Polfer, è stato rilasciato poiché il magistrato ha ritenuto il fatto «di lieve entità».

Il 28enne è conosciuto da settimane da chi frequenta la zona della stazione e di via Roma per i suoi momenti di follia e di rabbia che, spesso, si traducono in urla contro passanti incolpevoli e insulti verso commercianti e pendolari. Violenza che è cresciuta giorno dopo giorno, in una escalation che ha avuto il suo apice ieri mattina, quando il finlandese si è presentato in piazzale Marconi armato di una mazza di ferro.

Brandendo l’arma come fosse una clava, il 28enne verso le 8.30 ha urlato qualche frase sconnessa e incomprensibile per poi scagliarsi contro una donna: l’ha spinta, l’ha insultata e, minacciando di colpirla, le ha chiesto dei soldi. Non riuscendo a ottenere il denaro dalla pendolare, che ha opposto resistenza alle violenze dello straniero, il criminale ha gironzolato ancora per qualche minuto davanti alla stazione per poi disfarsi della mazza e avventarsi contro una seconda signora, colpevole solo di passare nel posto sbagliato al momento sbagliato.

L’ha spinta, sempre chiedendole dei soldi, ma anche in questo caso non è riuscito nel suo intento. Ma il 28enne, molto agitato ed evidentemente in preda a un raptus di follia, avrebbe continuato ad aggredire altre donne se non fosse stato per l’arrivo degli agenti delle Volanti.

Nei minuti in cui il finlandese scatenava il panico in piazzale Marconi, alle centrali operative delle forze dell’ordine sono arrivate decine di chiamate da parte di passanti e commercianti allarmati da quel ragazzo, armato di mazza, che urlava e minacciava chiunque.

Così, in pochi minuti, sul posto sono intervenute diverse pattuglie della polizia che hanno individuato, fermato e ammanettato il 28enne in evidente stato di agitazione. «Vista la sua alterazione psicofisica – ha spiegato il dirigente delle Volanti, Carlo Maria Basile – inizialmente lo abbiamo portato in ospedale ma i medici ci hanno spiegato che non c’erano le condizioni per effettuare un Tso».

Dal Santa Maria Nuova il malvivente è quindi stato portato in questura dove, al termine degli accertamenti e raccolte le denunce delle due donne, è stato arrestato per la doppia tentata rapina e condotto in carcere in serata, su disposizione del pm Giacomo Forte. «Sul posto – ha concluso Basile – abbiamo anche ritrovato la mazza utilizzata dall’arrestato: l’aveva gettata in un cassonetto, probabilmente fra una tentata rapina e l’altra».

Una violenza, quella del 28enne verso il genere femminile, che si aggiunge alle molestie compiute sabato nei confronti di una poliziotta della Polfer: fermato sabato dopo aver creato il panico in un bar della stazione, il criminale le ha toccato il seno, per poi praticare dell’autoerotismo davanti a lei.
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