Ungheria, stretta su migranti: detenzione in campi al confine per tutti i richiedenti asilo
La decisione del Parlamento nazionale magiaro che ha accolto una proposta del premier nazionalconservatore Viktor Orbàn: "Misura è contraria al diritto europeo, ma siamo assediati e dobbiamo difenderci"
di ANDREA TARQUINI
07 marzo 2017
http://www.repubblica.it/esteri/2017/03 ... -159959469
DETENZIONE automatica per tutti i migranti attualmente presenti in Ungheria e loro concentramento in centri di raccolta costruiti in corsa. Sono villaggi recintati, costruiti con tanti lunghi, grandi container abitativi a schiera. Lo ha deciso come previsto stamane lo Orszaghàz, il Parlamento nazionale magiaro, seguendo una proposta del popolare premier nazionalconservatore Viktor Orbàn e del suo governo, al potere dalle libere elezioni dell'aprile 2010 e riconfermato quattro anni dopo. "I migranti ci assediano, hanno cinto d'assedio la nostra patria, e l'interruzione o forte calo degli arrivi è temporaneo, temiamo presto nuovi grande ondate", ha detto il capo del governo esponendo ai legislatori e all'opinione pubblica la proposta ora divenuta operativa.
In precedenti dichiarazioni citate dalle agenzie di stampa internazionali, Orbàn aveva affermato: "Prendiamo una misura contro l'Unione europea, lo so bene". La nuova legge, votata da 138 deputati contro 6 no e 22 astensioni, restaura le norme che erano in vigore nel paese magiaro fino al 2013, quando erano state soppresse su richiesta dell'Unione europea, della Corte europea dei diritti umani e dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).
I migranti saranno sistematicamente portati tutti in questi centri di raccolta/concentramento denominati ufficialmente 'zone di transito' e là dovranno restare, senza permessi né libere uscite, finché la loro domanda di asilo o immigrazione verrà esaminata e riceverà una risposta negativa o positiva.
"So che la misura è contraria al diritto europeo, ma siamo assediati dai migranti e difenderci è nostro diritto ed esigenza nazionale", ha affermato il presidente del Consiglio. Nel 2016 oltre 29mila migranti arrivati in Ungheria vi avevano presentato richiesta di asilo politico come Paese d'ingresso nell'area europea senza frontiere di Schengen, ma nella maggior parte dei casi con l'intenzione di proseguire verso Germania o Svezia. Di questi oltre 29mila, appena 425 hanno ottenuto asilo.
In questi giorni è iniziata al confine con la Serbia la costruzione di una barriera bis, o 'barriera intelligente', alle spalle di quella edificata nel 2015. La nuova 'barriera difensiva contro la marea di clandestini' è definita intelligente perché dispone di sensori avvistapersone uno ogni 15 centimetri.
Nei giorni scorsi fonti della Ong Human rights watch, citando testimonianze di migranti, ma senza produrre prove concrete come foto dei presunti fatti, avevano accusato soldati e guardie di frontiera ungheresi di aver pestato brutalmente migranti, scattando poi selfies con i loro smartphones. Nessuna di queste presunte immagini è però mai stata vista, né in Rete né sui social forum né altrove. Le nuove leggi riducono i diritti dei migranti e facilitano il loro respingimento verso la Serbia.
Corte Ue: Stati non obbligati a dare visti umanitari. L’Ungheria dà il via libera detenzione sistematica per i migranti
paolo levi
2017/03/07
http://www.lastampa.it/2017/03/07/ester ... agina.html
«Gli Stati membri non sono tenuti, in forza del diritto dell’Unione, a concedere un visto umanitario» ai profughi che «intendono recarsi nel loro territorio con l’intenzione di chiedere asilo, ma restano liberi di farlo sulla base del rispettivo diritto nazionale». Così una sentenza della Corte Ue, secondo cui «il diritto Ue stabilisce solo le procedure e i requisiti per il rilascio dei visti di transito o per soggiorni previsti sul territorio degli Stati membri della durata massima di 90 giorni».
E intanto proprio oggi arriva il via libera a grande maggioranza da parte del Parlamento ungherese alla reintroduzione della detenzione sistematica per i migranti che giungono nel paese. La misura era stata soppressa nel 2013 per le pressioni dell’Unione europea e dell’alto Commissariato Onu per i rifugiati (UNHCR). La legge è stata adottata con 138 voti a favore, 6 contrari e 22 astenuti. La norma prevede che i migranti vengano collocati in «zone di transito» alle frontiere con la Serbia e la Croazia, dove saranno detenuti in attesa dell’esame della domanda di asilo.
«Siamo in stato d’assedio - ha detto il premier ungherese, Viktor Orban -. La tempesta migratoria non è finita, si è soltanto provvisoriamente calmata». Budapest è decisamente contraria alla politica Ue di ricollocazione dei migranti nei diversi paesi dell’Unione e Orban ha definito l’immigrazione «un veleno» e «un cavallo di Troia per il terrorismo».
Le nuove misure si applicheranno non soltanto a chi arriverà prossimamente nel paese, ma anche a quanti già vi si trovano e che a febbraio risultavano essere 586. I migranti verranno alloggiati in container, che potranno lasciare soltanto se decideranno di fare ritorno al loro paese d’origine.
Nel 2016 circa 30 mila migranti hanno fatto richiesta d’asilo dopo il loro arrivo in Ungheria. La maggior parte però ha proseguito il viaggio verso altri paesi europei e soltanto 425 hanno ottenuto asilo. L’Ungheria sta costruendo la seconda barriera anti-migranti alla frontiera con la Serbia, equipaggiata con telecamere di sorveglianza e rilevatori termici d’allarme.
Dura la presa di posizione dell’UNHCR, secondo cui la nuova legge «viola gli obblighi dell’Ungheria di fronte alle leggi europee e internazionali. In pratica - si rileva - i richiedenti asilo, bambini compresi, saranno detenuti anche per lunghi periodi in container in campi presso la frontiera circondati dal filo spinato».