Laions ???
cfr. co:
Gastaldeło, Gastaldon, Castaldi, Castaldo, Castaldonviewtopic.php?f=41&t=1941 http://www.treccani.it/enciclopedia/ald ... taliana%29 ALDIO (aldius, aldia; aldio, - nis; aldiana). - Gli aldi costituivano, presso i Longobardi, una classe piuttosto numerosa, a giudicarne dalle non poche disposizioni legislative e dai documenti che la ricordano; ma non tanto, che si possa consentire nell'opinione di coloro che sostengono essere stati i vinti Romani ridotti dai Longobardi appunto nella condizione di aldi. Oltre che presso i Longobardi, si ha notizia di aldi in pochi documenti bavaresi; ma sembrano dovuti ad influenza italiana. Se però tra i Germani occidentali manca il nome, non manca la cosa.
I Franchi, i Sassoni, gli Anglosassoni e i Frisi hanno essi pure una tale classe, ma la designano coi nomi di
liti, laeti, lassi o lazzi, che spiegano i
laeti dell'ultima età imperiale romana.
Laetihttps://it.wikipedia.org/wiki/Laeti Laeti, al singolare laetus, è una parola latina che nel tardo Impero romano stava ad indicare quei barbari che avevano ricevuto il permesso di insediarsi sul territorio imperiale, ricevendo la proprietà delle zone occupate, in cambio dell'impegno a fornire reclute per l'esercito romano. La parola ha una origine incerta: secondo l'opinione maggiormente diffusa deriverebbe da una parola germanica il cui significato sarebbe "servo" o "colono semi-libero", ma altri studiosi suggeriscono una origine latina, celtica o iraniana. ???
???
http://www.etimo.it/?term=alleare Laions (come il
clients latino e il
lautn etrusco ?)
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ns-368.jpghttp://cronologia.leonardo.it/umanita/cap031c.htm Verso il 500 a. C. pertanto la servitù della gleba era un istituto giuridico tuttora esistente e riconosciuto a Roma.
Questa servitù era la clientela.
Senza dubbio i clienti dei tempi posteriori sono uomini liberi, ma i doveri ch'essi hanno verso il patrono serbano ancora come fossilizzati i residui dell'originaria figura del rapporto, di una precedente completa soggezione.
Probabilmente lo stesso nome di cliens significa addirittura il servo; ad ogni modo é certo che esso é in legame di dipendenza da cluere=audire.
È vero che cluere significa anche audire nel senso di portare un determinato nome; ma anche stando a questa accezione, i clienti sarebbero quelli appunto che traggono il nome che portano dal nome gentilizio del patrono.
E quindi non é possibile derivare da ciò un dubbio sul fatto che la clientela dei tempi posteriori conservi le tracce di uno stadio più antico in cui era pura e semplice servitù della gleba.
Se i clienti sono servi, chi sono i loro patroni ?
I patrizi.
I patrizi romani furono una aristocrazia terriera, aristocrazia vivente in città delle prestazioni dei suoi servi. Tale essa era quando vi si fusero i Claudi.
In seno alla popolazione romana già esistevano senza dubbio differenze di stirpe; nei riguardi del culto tali differenze si sono conservate nei plebei.
Ad esse si aggiunse in seguito l'antitesi tra Latini ed Etruschi.
Può darsi che già prima dell'età etrusca gli immigranti latini abbiano imposto la servitù della gleba ad una popolazione più antica.
E quando gli Etruschi si estesero oltre Tevere e fondarono la città di Roma, non devono aver proceduto diversamente da quel che avevano fatto in Toscana con gli Umbri e Latini.
Dal dizionario etimologico del greco antico del filologo Giovanni Semeranohttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /kw-41.jpgέλεύqeροδ: aggettivo (Hom., ionico e attico etc.) έλαύqeροδ (Delph. BCH, 22, 76), έλεύqαροδ (ele.) etc. libero: vengono richiamati antico tedesco
liut (popolo), anglosassone
leod, lituano
lididis, antico islandese
ljudǐje etc. la cui base di origine semitica
jld, accadico
alādu, ebraico
jālad (generare, to bring forth, to bear),
jeled (figlio, child, son, one born)
jālīd (figlio): na vedi latino “liber”, “l
eib-” έλεύqeροδ, έλαύqeροδ, ha il significato originario di libero da vincoli: tributari. Accadico
ellu (libero, free),
elēlu, (> *elē’u) “essere libero” e ‘
tr (
etēru: to pay) ebraico
jeter (string).
Da: Le origini delle lingue europee del glottologo Mario Alinei ,
volume II (esempi di stratigrafia lessicale celtica)http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 290004.jpg6.2. Mercantilismo
...
2)Una nozione che - incredibilmente - viene di solito posta nell’orizzonte PIE, mentre non può essere che recentissima, è quella del «compenso fisso» (che è tutt’altra cosa che «ricompensa»). Essa deve invece risalire al Bronzo, al più presto, e più probabilmente al Ferro e ai nuovi rapporti sociali che si instaurano in questo periodo. La concordanza si instaura infatti fra la base antico irlandese
lōg «compenso, prezzo» e la famiglia germanica per «compenso, stipendio», rappresentata da gotico e antico islandese
laun, anglosassone
laun, antico frisone
len [ibidem], antico alto tedesco, medio alto tedesco e antico sassone
lōn, tedeso
Lohn, nederlandese
loon, svedese
lön, islandese
laun [Kluge-Seebold s.v.; Buck 11.87].
Il lat.
lucrum è vicino, ma non identico, come semantica. 3) Anche la nozione del «prestito», che implica l’esistenza della proprietà privata e probabilmente anche quella del denaro, dev’essere datata alla fine delle età dei Metalli (e certo non al PIE!). Non a caso, come aveva già intuito Hubert [ibidem, 66], abbiamo un’esatta corrispondenza solo fra Celtico e Germanico: antico irlandese
air-leicim «io presto», irlandese
air-leagaim, e gotico
leibwan, antico alto tedesco
lī(h)an, medio alto tedesco
lihen (id.), antico sassone
lihan (id.), tedesco
leihen, nederlandese
lenen, inglese
lend, islandese
làna, tutti «prestare» (dal sostantivo antico islandese
lin, antico alto tedesco
lēhan «prestito»).
...
Da Mario Alinei Preistoria linguistica germanica
2.2.1.1. Tecnologia e grammatica...
3) Infine, se questa analisi è giusta, occorrerebbe rivedere la genesi di altri suffissi. È infatti probabile che contemporaneamente al suffisso «provvisto di» nasca il suo contrario, il suffisso «sprovvisto di, privo di, senza», rappresentato dalla famiglia germanica
-los -less. Anche questo, come abbiamo visto in OR1, si lascerebbe interpretare come riflesso dell’innovazione tecnologica degli strumenti compositi a parte staccabile e recuperabile, fra ı quali il più tipico è la fiocina (v. sotto).
Il tipo lessicale germanico scelto a designare sia questi strumenti che il suffisso è *
lausa- «liberare, slegare, sciogliere, perdere, staccare ecc.», rappresentato fra l’altro da gotivo
laus «inanis», antico islandese
laus, danese
løs, svedese
läs, tedesco
los lose, nederlandese
loos, inglese
loose tutti «non legato, libero, sciolto», tedesco
losen, lösen, inglese
loose «sciogliere, slegare, liberare».
2.2.2.4. Foresta e industria del legno
...
2) il passaggio da una radice PIE
*leudh- «crescere (della vegetazione)» [IEW 684] al senso di «gente, popolo, insieme di membri di una comunità», che accomuna il Germanico al Balto-Slavo, sembra nascere nel contesto della crescita delle foreste dopo la deglaciazione: antico islandese
ljoðr «popolo, gente, persone» (lappone
livd,
lud «folla»), antico sassone
liud, antico frisone
liōd, medio nederlandese
lūt, antico alto tedesco
ljud «popolo», anglosassone
lēode, antico frisone
ljode liude, antico sassone
liudi, medio nederlandese
liede, lude, luide, antico alto tedesco
liute «gente, persone»; antico slavo
ljudije (pl) «libera comunità», lituano
liaudis «popolo», lettone
ļàudis «gente, popolo» [ANEW s.v.
ljoðr].
Molto più tardo dev’essere lo sviluppo di latino liberi «figli» e «liberi», e greco
eleútheros «libero», che implıca un’opposizione a individui non più liberi, e quindi un contesto di stratificazione sociale ormai molto avanzata. Il dio della crescita
Liber, in quanto maschile, mostra anch’esso uno sviluppo tardo;
Lautn (in etrusco) (da Etrusco: una forma arcaica di ungherese) di Mario Alinei:http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... herese.jpgAltre voci legate a questa ampia e diffusa famiglia fonosemantica:Lenone (latino
lenonis, accadico
lemnu),
laido, -leno/-lena (forse anche nel venetico "
voltio leno"; forse anche nel nome Madda
lena e altri) forse nei latini
laus, laudis e lautia, -orum, ecc.
Lautnhttp://books.google.it/books?id=6jRv3si ... tn&f=falsehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_etr ... ocabolario)
lautniθa/lautnita = liberta.
laut(u)n = famiglia, gens.
lauθni = liberto.
Cfr. co:
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... os-165.jpg