Ixlam e ixlameghi

Ixlam e ixlameghi

Messaggioda Berto » lun feb 24, 2014 9:34 pm

Ixlam e ixlameghi
viewtopic.php?f=24&t=613

Ixlam
http://it.wikipedia.org/wiki/Islam
Islàm (con accento sull'ultima sillaba, in arabo: إسلام Islām) è un sostantivo verbale traducibile «sottomissione, abbandono, consegna totale [di sé a Dio]» che deriva dalla radice aslama, congiunzione causale di salima («essere o porsi in uno stato di sicurezza»), ed è collegato a salām («pace»). Nel linguaggio religioso, il concetto è traducibile con la parafrasi: «entrare in uno stato di pace e sicurezza con Dio attraverso la sottomissione e la resa a Lui»
Nel Corano talvolta assume la caratteristica di una qualità interiore del fedele: «Allah apre il cuore all'Islàm a coloro che vuole guidare»; altri versi collegano Islām e Dīn, approssimativamente traducibile «religione»: «Oggi ho reso perfetta la vostra religione [dīn], ho completato per voi la Mia grazia e Mi è piaciuto darvi per religione l'Islàm.». Altri ancora descrivono l'Islam come «l'atto di ritorno a Dio», piuttosto che un'affermazione verbale di fede. La parola Islam perciò non è legata a una personalità o a un gruppo etnico, bensì all'idea centrale del suo credo religioso.
Nel hadith di Gabriele (ḥadīth Jibrīl) l'Islàm è presentato come parte di una triade composta da imān («fede») e iḥsān («eccellenza»), dove la definizione teologica dell'Islam sarebbe il Tawḥīd, quella storica l'affermazione di fede nella missione profetica di Maometto, quella dottrinale nel rispetto dei Cinque Pilastri.







Vien spontaneo pensar ke anca el nome o deonemo Allah el sipia de la fameja de 'Elohim

http://it.wikipedia.org/wiki/Allah

Allah (in arabo: ﷲ, Allāh) è la parola araba con cui Dio definisce Se stesso nel Corano. Di conseguenza, visto il valore veicolare della lingua araba per la cultura islamica, è questo il nome prevalentemente usato per indicare Dio nei paesi di lingua araba e in tutto il mondo musulmano.
Derivante dalla radice arabo-semitica ʾ-l-h, che indica la generica "divinità " (arabo "al-ilāh"), il termine è passato in Italiano ad indicare il "Dio Uno e Unico" della religione musulmana (non quindi Uno e Trino come per la Cristianità).

I 99 nomi de Allah
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Moskea.jpg


Enuma Elish, Elixi/Elisi, Eleusi/Eleuxini, Elohim

viewtopic.php?f=24&t=346

Enuma elish (co’ l’alto sielo)
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... VvazQ/edit
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Ixlam

Messaggioda Berto » lun feb 24, 2014 9:48 pm

Gli italiani che si convertono all'Islam
Sono in continuo aumento: almeno 4mila ogni anno decidono di diventare musulmani. Ecco alcune delle loro storie
di Dario Sabaghi & Jessica Cimino
http://www.thepostinternazionale.it/mon ... -all-islam


Quando era bambina, Fatima recitava l’Ave Maria omettendo sempre la frase “madre di dio”. Non ci aveva mai creduto.
È nata e cresciuta nella provincia di Roma, fa l'insegnante di danza e oggi ha 28 anni.
Proprio quest'anno ha pronunciato la shahada, nel primo giorno di Ramadan. Ovvero: ha aderito all'Islam e si è convertita ufficialmente.
I suoi tratti potrebbero essere scambiati per quelli di una donna araba. Non porta il velo perché l'hijab - ci racconta - è "dentro di me". "Il pudore e la modestia li vivo dentro e per il momento non sento la necessità di indossare il velo se non nelle moschee, dove é obbligatorio”.
Anche se in molti l'hanno già capito, Fatima non ha ancora detto alle persone a lei più care di essersi convertita. Tra queste sua madre, una cattolica praticante. “È ancora presto, ho paura di farla dispiacere”, ci dice.

La storia di Fatima è indicativa di un fenomeno in crescita in Italia: sono sempre di più le persone che si convertono all'Islam.
L'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia (Ucoii) è tra le organizzazioni più attive nel Paese. Secondo un rapporto del 2012, gli italiani che si sono convertiti all'Islam sono 70mila e il numero aumenta a un ritmo di 4mila nuovi cittadini ogni anno.
In Italia ci sono complessivamente 1milione e 200mila musulmani, comprensivi degli stranieri e dei figli di seconda generazione. La stima, tuttavia, non è esaustiva perché l'Ucoii prende in considerazione solo il 20 per cento delle moschee e dei centri islamici italiani.
Eppure, nonostante l'Islam rappresenti in Italia la seconda religione più diffusa dopo il Cristianesimo, non c'è un riconoscimento formale per chi è musulmano, vista la mancata conclusione di un'intesa tra il governo e la comunità islamica.
Nel cuore della capitale cattolica del mondo, a soli sette chilometri dal Vaticano, un gruppo di musulmani sciiti si incontra per ricordare la battaglia di Karbala e il martirio del loro Imam Hussein con una cerimonia tradizionale molto particolare, in taliano.
Il VIDEO-REPORTAGE di Sabika Shah Povia


Ma come avviene la conversione?

Mohamed Ben Mohamed, presidente del centro islamico di Centocelle, puntualizza che in questi casi sarebbe più corretto parlare di ritorno all'Islam, piuttosto che di conversione: "Noi fedeli crediamo che ogni uomo sia nato musulmano. Perciò, quello che comunemente si definisce conversione, in realtà è solo il prendere coscienza di qualcosa che si è sempre stati: per questo parliamo di ritorno", spiega.

??? Ogni omo lè nato musulman ???

Al di là della terminologia, la shahada resta il primo e unico rito che segna il punto di arrivo alla fede musulmana. "Testimonio che non v'è altro dio fuorché Allah, e che Muhammad è il suo messaggero": è questo il suo significato, tradotto dall'arabo. Pronunciarla alla presenza di due testimoni basta per essere formalmente riconosciuto come musulmano.

L'Ali italiano

Nino La Rocca si è sempre considerato musulmano. Nato in Mauritania da padre maliano e madre siciliana, ha vissuto per molto tempo una vita di lusso sfrenato, donne e amicizie influenti: ma soprattutto, la sua vita è stata scandita da quei colpi sul ring che gli hanno regalato la fama e il successo. Prima di essere un pugile però, Nino è un uomo che ha ritrovato la felicità grazie alla fede.

La Rocca ci racconta il suo viaggio alla riscoperta dell'Islam in un venerdì estivo, in pieno Ramadan, seduto ai piedi della Grande Moschea di Roma, al termine della preghiera del primo pomeriggio. "Lo sport mi aveva tolto il tempo per pregare" dice. "Ogni mattina correvo per venti chilometri, mangiavo e mi allenavo di nuovo, tutti i giorni fino all'incontro successivo".

Con lo sguardo dritto davanti a sé, Nino rievoca i momenti decisivi della sua carriera, dall'incontro con Sandro Pertini fino alle vittorie al Madison Square Garden di New York e al Ceasar Palace di Las Vegas: tutti eventi che la stampa ha riportato a suo tempo. Meno nota invece è la sensazione di incompletezza che lo attanagliava: nonostante l'agio e la ricchezza, Nino non riusciva a sentirsi pienamente appagato.

Dopo un lungo periodo di depressione decise di partire per il Mali, Paese di origine paterna, nella speranza di ritrovare se stesso e l'equilibrio che aveva perduto. Ci riuscì grazie al contatto con il popolo africano, che descrive come allegro e vivace, nonostante le condizioni di estrema povertà. "La prima volta che mi hanno portato in moschea, dopo tanti anni di assenza, qualcosa in me si è acceso e all'improvviso ho sentito che quel vuoto che avevo dentro, non c'era più", confida Nino.

Secondo il pugile, uno dei valori più preziosi del credo islamico è la solidarietà verso il prossimo. "L'Islam insegna ai fedeli ad apprezzare l'arte dell'amicizia e a considerare i credenti come fratelli. Rispetto alle altre religioni, nell'Islam c'è una dimensione collettiva che supera quella individuale".

??? dimension cołetiva ???

L'imam di Pontassieve

Chi invece ha abbracciato completamente la fede, diventando una guida spirituale, è Shaykh Abbas Di Palma. Nato a Firenze, ha 34 anni ed è l'imam (la guida spirituale) di uno dei 24 centri islamici presenti a Roma.

Circondato da una piccola biblioteca che separa il suo studio dal resto del centro, Di Palma racconta, con spiccato accento toscano, di essere arrivato all'Islam nel marzo del 1999, dopo essersi interessato allo studio di diverse religioni per cercare le risposte ai suoi dubbi sul senso della vita.

Da Pontassieve, un paesino in provincia di Firenze, decise di andare a Londra per studiare l’Islam e la lingua araba, quindi in Siria, dove entrò in contatto con le comunità locali di cristiani e musulmani, per raggiungere infine Qom, in Iran, una delle città sante per i musulmani sciiti.

"Quello che mi colpisce di più dell'Islam è la sua completezza: rispetto alle altre confessioni, dove spesso si pone una grande enfasi sull'introspezione, tralasciando a volte la fisicità dell'esistenza, nell'Islam corpo e anima, seppur messi su piani diversi, hanno la stessa importanza", racconta Di Palma.

??? Pì conpletesa ???

In un primo momento, i suoi parenti hanno avuto dei dubbi sulla sua conversione, fondati più sui pregiudizi verso la cultura dei Paesi musulmani che sui principi alla base dell'Islam. Nonostante le perplessità iniziali, i genitori hanno accettato la sua scelta.
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Re: Ixlam

Messaggioda Berto » lun feb 24, 2014 9:51 pm

Berto ha scritto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Allah

Allah (in arabo: ﷲ, Allāh) è la parola araba con cui Dio definisce Se stesso nel Corano. Di conseguenza, visto il valore veicolare della lingua araba per la cultura islamica, è questo il nome prevalentemente usato per indicare Dio nei paesi di lingua araba e in tutto il mondo musulmano.
Derivante dalla radice arabo-semitica ʾ-l-h, che indica la generica "divinità " (arabo "al-ilāh"), il termine è passato in Italiano ad indicare il "Dio Uno e Unico" della religione musulmana (non quindi Uno e Trino come per la Cristianità).


Me par ke anca par l'ebraeixmo Dio el sipia ognolo e no ognolo e terno o trino (Pare, Fiolo e Spirito Santo).

http://www.lalucedelmondo.com/phocadown ... rinita.pdf
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Re: Ixlam

Messaggioda Sixara » lun feb 24, 2014 10:01 pm

Berto ha scritto:Me par ke anca par l'ebraeixmo Dio el sipia ognolo e no ognolo e terno o trino (Pare, Fiolo e Spirito Santo).

Eh ciò ke lè UNO.. te skerzi? Uno basta e invanza.
( po' el Spirito Santo vàra mi no go mai capìo còsa ke l xe.. )
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Re: Ixlam

Messaggioda Berto » lun feb 24, 2014 10:05 pm

Me par ke la ternetà o trenetà la sipia na speçaletà divina asè vecià e xa prexente milara de ani vanti del Crestianeximo.

http://www.lalucedelmondo.com/phocadown ... rinita.pdf

http://it.wikipedia.org/wiki/Trinit%C3% ... stianesimo)
La ternetà lè on mistero come la conçesion sensamacia o nonmacià.
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Re: Ixlam

Messaggioda Sixara » mar feb 25, 2014 9:21 am

Berto ha scritto:La ternetà lè on mistero come la conçesion sensamacia o nonmacià.


Si l è sta idea de la màcia a riguardo de l concepimento ca me disturba asè. Ma elora : xe bèn o nò de metare al mondo fiòli pa la relijon catolica? Xela na roba macià da calcòsa de 'sporco' el concepimento - tantè ke parfìn la Maria stésa l è Immacolata, concepia senza màcia?
Vàra, mi so ste robe cuà a fago come l ebreo sòto Exekia : a scorlo le spàle e preferìso taxerghe su.
Però l exenpio ca ghe fa el so maestro de canti ( e bàli) : cueo de la spièra de sole ca pàsa pal véro senza ronparlo.. :)
i ebrei i è zente pratica, i lo sa come ca va le robe tel mondo i è i cristiani ke ga fato on mucio de confuxion, par gnente ke ncora dèso uno el se domanda : ma el SpiritoSanto còsa xelo?.. Eh.. on mistero..
Par mi l è la Shekhinàh :D

A sarìa anca mi pa l Unitarianismo : poco tenpo fa te l ora de IRC a xe vegnù fòra na domanda de i fiòli a l insegnante : ma se Jexù stéso l è stà batixà da grando parké a naltri i ne lo impone da neonati ? Bèla domanda.. el profesore l à dito ke l Battesimo l è on 'dono', on regalo grando ke Dio el te fà co te sì picinìn.. e anca ke l è on mistero. :? Naltro? ma parké la nostra relijon la ga da èsare senpre cusì misterioxa..
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Re: Ixlam

Messaggioda Berto » mar feb 25, 2014 8:13 pm

Sixara ha scritto:... ma parké la nostra relijon la ga da èsare senpre cusì misterioxa..


Scuxa Sixara ma no ła xe ła mia o ła nostra ma caxo mai ła tua e ła vostra, no sta tirarme drento ste robe tałego-romane.
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Re: Ixlam

Messaggioda Sixara » mer feb 26, 2014 11:11 am

Berto ha scritto:no sta tirarme drento ste robe tałego-romane.

D ognimodo lè na cultura relijoxa indoe ca sémo vegnù grandi : el bateximo-comunion-crexema, la dotrìna, relijon a scòla, preti e suore e frati, e le cèxe, canpane e mése e funerali.. i santi, le madòne, el calendario agricolo, i proverbi, le orazion, i sconjùri.. :)
a lo so ke no la xe la to relijon ( e gnàn bèn la mia) : a digo nostra n senso largo.
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Re: Ixlam

Messaggioda Berto » lun mar 10, 2014 11:07 am

28 VENEZIA 8 MARZO 2014 ... NO MOSCHEA !

http://www.popoliliberi.com/index.php/n ... no-moschea

L'islam è la seconda religione praticata in Italia, dopo il Cristianesimo.

Il numero di musulmani presente nel nostro paese (???) è difficile da quantificare, si aggirerebbe intorno ai 6 MILIONI CIRCA ???, numero che tiene conto anche degli immigrati irregolari.

La prima moschea in Italia sorge a Catania nel 1980 ma il primo centro culturale nasce nella città di Perugia all'inizio degli anni 70 con l'arrivo dei primi extra-comunitari del nord Africa, in particolare dal Marocco.

Negli anni novanta un'ondata consistente di immigrati, perlopiù tunisini e albanesi, arriva nel nostro paese incrementando sensibilmente la quota di musulmani, per poi ridursi negli anni 2000 con l'insediamento di popolazioni provenienti dall'estLe moschee attualmente presenti nel nostro territorio sono 8, l'ultima è quella inaugurata lo scorso anno a Colle val d'Elsa in Toscana, accompagnata da una serie di polemiche, mentre quella di Roma è la più grande d 'Europa ; i luoghi di culto islamici invece sono più di 1000, un numero in costante aumento. La presenza di questi ultimi è concentrata al nord in particolare in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto dove più facilmente gli immigrati trovano lavoro.

Spesso si tratta di strutture provvisorie ricavate da magazzini, capannoni o scantinati e sono auto-regolamentate, nascono come luoghi di preghiera e spesso si trasformano in sedi di ritrovo e di aggregazione.

Anche a Venezia si prospetta la costruzione di una moschea, dove peraltro esistono già numerosi centri di culto islamici, sia in città che in provincia, tra cui a Mestre e a Marghera, ( quest'ultima raccoglie 5.000 persone) e proprio le due aree sono ritenute le più adatte ad accogliere l'imponenete nuova struttura.

Il progetto è finanziato da un principe saudita la cui identità rimane sconosciuta ed è stato accolto favorevolmente dall'attuale sindaco Orsoni il quale vede nella moschea un incremento del turismo, un luogo simbolo di integrazione non solo all'interno della comunità stessa ma anche con la nostra e auspica tempi brevi per la sua realizzazione.
I cittadini veneziani e non solo, esprimono una forte preoccupazione in merito al progetto che assume connotati importanti se pensiamo che è stato richiesto da moltissime comunità islamiche del Veneto ad esempio quella di Padova numerosissima, e quella di Treviso e a destare perplessità è anche il continuo propagarsi di centri e luoghi di preghiera nel territorio.
Niente in contrario sulla libertà di culto prevista dalla nostra Costituzione, va accertato se questa ne sia l'unica finalità .

Le moschee non sono l'equivalente di una chiesa o di una sinagoga, sono luogo di preghiera ma anche luogo di indottrinamento ideologico e spesso si tratta di idee radicali.
L'islam non è una religione moderata ad affermarlo sono numerosi studiosi che conosono bene quali dinamiche si muovano all'interno di questi ambienti apparentemente immacolati.
Le moschee sono comunità AUTOGESTITE e non aperte a chiunque già questo basterebbe a destare qualche sospetto inoltre è risaputo che certe idee espresse dalla religione islamica non siano compatibili con i valori civili e le leggi italiane.

Dalle indagini condotte dagli apparati di sicurezza dello Stato, é emerso una realtà preoccupante : una rete di moschee dove si predica l'odio nei confronti della nostra società, si incita alla violenza nei confronti dei non musulmani, dagli ebrei ai cristiani, i musulmani che si convertono ad altra religione vengono automaticamente condannati a morte per apostasia; il tema delle donne inoltre, è al centro di molti dibattitti, considerate inferiori agli uomini secondo la legge coranica, non vengono tutelate nè rispettate.

Per questi motivi i cittadini veneziani e di tutto il Veneto, assieme al C9D POPOLI LIBERI sono pronti a scendere in piazza contro il progetto della moschea. La manifestazione è fissata per sabato 8 marzo alle ore 15, il corteo partirà da Piazzale stazione Santa Lucia ed è prevista una larghissima adesione.
La comunità chiede il rispetto dei valori tradizionali culturali e maggiori controlli da parte degli organi competenti nei luoghi di preghiera presenti sul territorio dove frequentemente si registrano anche reati minori come lo spaccio di stupefacenti o di clandestinità oltre a quello di propaganda di idee legate al terrorismo.
La religione islamica infatti troppo spesso viene strumentalizzata per fini politici, ed è questa la maggiore preoccupazione espressa dalla cittadinanza.

Una cittadinanza che ha sempre dimostrato tolleranza, spirito di accoglienza e disponibilità al dialogo ma che, comprensibilmente, si sente minacciata in nome di un globalismo sempre più invasivo!

POPOLI LIBERI ???
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Re: Ixlam

Messaggioda Berto » mer apr 30, 2014 7:54 pm

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