I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » gio dic 16, 2021 7:04 pm

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » gio dic 16, 2021 7:04 pm

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Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » gio dic 16, 2021 7:04 pm

4)
Le prescrizioni violente e omicide contro i non mussulmani che istigano e che costituiscono il sesto pilastro da sempre praticato dai maomettani a cominciare da Maometto che ha praticato lo sterminio di massa.




EVVIVA IL CORANO!
È l’Arma assoluta contro l’Islam
http://www.cristianicattolici.net/coran ... edeli.html

Dopo la lettura di queste poche pagine, potrete rispondere alle domande seguenti:
L’Islam è una religione come le altre?
È una religione di tolleranza e di pace?

1. ISLAM, CORANO, HADITH E SUNNA

L’Islam è un sistema religioso, politico, giuridico e sociale iniziato nel VII secolo da Muhammad (Maometto), che si dichiara essere l’ultimo Profeta e quindi IL Profeta a cui Allah avrebbe trasmesso i suoi precetti per tramite dell’Angelo Gabriele. Questi precetti sono compilati nel Corano. Il Corano, fisso, immutabile, non interpretabile, è formato da 114 capitoli chiamati Sura e ogni Sura è formata da un numero variabile di frasi chiamate Versetti (Hayat). Le Sura e i Versetti sono numerati in maniera standard dal 1923, per esempio [4:34] designa il Versetto 34 della Sura 4. C’è da notare che Muhammad ha udito le parole dell’Angelo Gabriele durante delle crisi mistiche! “I testimoni dicono che Muhammad aveva delle sincopi (svenimenti) nel corso delle quali aveva la bava alla bocca e emetteva dei ruggiti analoghi a quelli di un giovane cammello” (Mizanu’l Haqq, p. 345).

Oltre al loro libro santo, gli islamici prendono pure per modello Muhammad, ispirandosi ai suoi atti e alle sue parole, riportati fra l’VIII e il X secolo dai Tradizionisti (Muhaddith) Bukhari, Muslim, Daoud e altri ancora, negli Hadith (Detti), che formano la Sunna (Tradizione).

Percorrendo gli Hadith e il Corano (tradotto in francese da Hamidullah, versione largamente accettata dagli islamici, e pure quella che si trova sul sito dell’UOIF, tradotto in italiano da Hamza Piccardo, versione approvata dall’UCOII), constaterete che l’Islam è violento dalle suo origini, che è in egualitario e discriminatorio verso le donne, i non-islamici, gli omosessuali, eccetera, e che di fatto, l’Islam rigetta combattendo tutto ciò che non è sé stesso.

È un’ideologia che strumentalizza una religione allo scopo di sottomettere tramite la persuasione o la violenza tutti i non-islamici del mondo. Ed infatti Islam vuol dire, dall’arabo, Sottomissione, e islamico sottomesso. Beninteso gli islamici non condividono questa analisi, e perciò ecco questo argomentarlo, che ha per obiettivo di contraddirli con l’aiuto del loro stesso Corano, come pure di mostrare che l’Islam è incompatibile con la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, che fonda la Costituzione (francese).

2. TATTICA E DIALETTICA DELL’ISLAM (A GRANDI LINEE)

a) Un punto fondamentale: non siate mai stupiti per il fatto che un islamico menta per omissione o attivamente, dissimuli, o falsifichi, perché è una prescrizione cranica. Quando si tratta di far crescere l’Islam, tutti i colpi sono permessi. La Taqqya, che si scrive anche Takia (Dissimulazione), è un dovere per i credenti in situazione d’inferiorità (= di minoranza). Per contro, dal momento in cui il rapporto di forza è inverso, allora l’islamico può prendere in considerazione l’aggressione: “Non siate dunque deboli e non proponete l’armistizio mentre siete preponderanti. Allah è con voi e non diminuirà [il valore del]le vostre azioni.” [47:35]

Si troverà un esempio di questa “arte della Taqqya” all’indirizzo seguente: http://www.anti-religion.net/hamidullah.htm

b) Quando ci si oppone ad un islamico che afferma che l’Islam è una religione di tolleranza, di pace e d’amore, citandogli alcune Sura violente, misogine, anti-cristiane o anti-ebraiche, e che si trova a corto di argomenti, finisce sempre col dire che in fin dei conti “… il Corano, per comprenderlo, bisogna leggerlo in arabo.” La questione è semplice: se questo fosse il caso, allora un convertito francese, a meno che non leggesse l’arabo, ciò che dev’essere estremamente raro, sarebbe una persona che adotta una religione di cui sarebbe incapace di leggere anche solo una parola del libro santo! Non sta in piedi, dunque l’islamico deve poter riconoscere implicitamente che esistono delle traduzioni del Corano in francese, accettabili per un muhammedano (maomettano), non fosse altra che quella dell’UOIF (o dell’UCOII), che non si può sospettare d’essere isalmofobica, e di cui si può leggere all’indirizzo http://www.uoif-online.com ( o http://www.islam-ucoii.it/ ). In seguito, resta da contraddirlo con le Sura del “suo” Corano.

c) Bisogna pure confutare l’argomento ricorrente utilizzato da degli islamici che spesso non hanno mai letto il Corano, come pure da dei francesi (o italiani) ignari di Islamologia, che recitano gli “utili idioti dell’Islam” e che affermano che l’Islam è una religione come le altre, e che dunque gli islamici hanno gli stessi diritti degli adepti delle altre religioni. Bisogna obiettare a questa affermazione poiché numerosi Versetti incitanti all’omicidio figurano nel Corano (andare al paragrafo 4 per degli esempi), e numerosi Hadith dicono che il messaggero d’Allah, Muhammad (Maometto) stesso, ha comandato numerosi assassini. Dunque l’Islam non è considerabile una religione come le altre.

d) Alla lunga lista di Versetti del Corano che chiamano chiaramente all’omicidio dei miscredenti, gli islamici rispondono spesso che non sono altro che una risposta intesa a difendersi di fronte agli attacchi dei “cattivi” politeisti. Si riconosce già a quest’epoca l’attitudine vittimista degli islamici. Bisogna dunque credere che gli arabo-islamici abbiano conquistato immensi territori in nome di Allah, unicamente difendendosi, perché gli altri popoli li attaccavano.

Per convincersi, al contrario, dell’arroganza e dell’aggressività del capo di guerra Muhammad (Maometto), basta leggere alcune lettere missionarie che inviava ai differenti capi o re, per “invitarli” ad abbracciare l’Islam: ai capi delle tribù d’Arabia, ai re di Bisanzio, di Persia, d’Abissinia, eccetera. Ecco la “lettera d’invito” al popolo dell’Oman: “Pace sia su colui che segue la retta guida. Di seguito vi invito entrambi alla chiamata dell’Islam. Abbracciate l’Islam. Allah mi ha mandato quale Profeta a tutte le sue creature perché io instilli paura di Allah nei cuori delle sue creature disobbedienti, così che non ci rimanga alcuna scusa per coloro che negano Allah. Se voi due accettate l’Islam, rimarrete al comando del vostro Paese, ed io Profeta sarò acquisirò preponderanza sul vostro Regno.” ( tradotto dall’inglese su http://www.rasoulallah.net/v2/document. ... n&doc=2063 ).

e) Bisogna pure sapere che due Versetti possono contraddirsi, ma Allah, essendo onnisciente ed infallibile, ha previsto tutto. In un caso simile, ha sviluppato la dottrina dei Versetti abroganti (Nasikh) e dei Versetti abrogati (Mansukh) che consiste nel decidere che i Versetti più recenti annullano i più vecchi, e dunque che un Versetto medinese o post-hegira può annullare, in caso di contraddizione, un Versetto meccano o pre-hegira. L’Hegira designa il periodo in cui Muhammad (Maometto) è stato cacciato dalla Mecca ed è andato a rifugiarsi a Medina.

Per dimostrare quanto precede, si possono citare due Versetti: “Non abroghiamo un versetto, né te lo facciamo dimenticare, senza dartene uno migliore o uguale. Non lo sai che Allah è Onnipotente?“ [Corano 2:106] e “Quando sostituiamo un versetto con un altro – e Allah ben conosce quello che fa scendere – dicono: “Non sei che un impostore”. La maggior parte di loro nulla conosce.” [Corano 16:101]. Dunque, non lasciatevi disarcionare quando un adepto di Allah vi cita un Versetto tollerante poiché è stato verosimilmente abrogato o reso obsoleto da un Versetto medinese. Se l’Islam fosse pacifico non ci dovrebbe essere un solo Versetto violento nel Corano … ora, delle parole quali “uccidere”, “combattere” o “Jihad” vi appaiono centinaia di volte!

3. SCELTA DEL CORANO

Abbiamo già segnalato quanto interessante sia per noi scegliere un Corano in francese, concordato dagli islamici stessi. È dunque il Corano d’Hamidullah (o quello di Hamza Piccardo) che servirà da riferimento qui di seguito, ed unicamente quello. Lo si può scorrere sul sito http://www.religare.org/unity-mmu.htm ( o http://www.corano.it/corano.html ), che è molto utile per qualcuno che desideri coltivarsi sul Corano e sull’Islam. Qualsiasi persona appassionata di rigore avrà il piacere di verificare quel che diciamo, consultanto Internet o procurandosi il Corano d’Hamidullah (o di Hamza Piccardo) su carta.

Nota importante: il Corano (che dall’arabo significa “Recitazione”) è meno un testo e più una recitazione di questo testo in arabo. È dunque, per i non-arabofoni, una lunga serie di suoni imparati a memoria, in “Scuole coraniche” (Madrassa, dove gli islamici imparano ad odiare l’Occidente). Si tratta di una vera propaganda, di un lavaggio del cervello al quale l’islamico viene sottomesso, spesso dall’età di 4 anni!

4. A FIL DI CORANO

In quanto segue, quando le parole “gli” o “loro” non verranno precisate, esse designeranno tutti coloro che non si sono sottomessi ad Allah: gli ebrei, i cristiani, gli eretici, gli infedeli, gli associatori, i politeisti e i miscredenti.

a) Chiamata all’assassinio

[Corano 2:191] “Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell’omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti.”

[Corano 4:89] “Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate. Non sceglietevi tra loro né amici, né alleati.” [Corano 4:91] “Altri ne troverete che vogliono essere in buoni rapporti con voi e con la loro gente. Ogni volta che hanno occasione di sedizione, vi si precipitano. Se non si mantengono neutrali, se non vi offrono la pace e non abbassano le armi, afferrateli e uccideteli ovunque li incontriate. Vi abbiamo dato su di loro evidente potere.” [Corano 5:33] “La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso.” [Corano 8:12]

“E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: “Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo [decapitateli], colpiteli su tutte le falangi!” [Corano 8:17] “Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi. Quando tiravi non eri tu che tiravi, ma era Allah che tirava, per provare i credenti con bella prova. In verità Allah tutto ascolta e conosce.” Altrimenti detto è l’assoluzione anticipata per un omicida, perché uccida un infedele in nome d’Allah. [Corano 9:5] “Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso.” [Corano 17:33] “E non uccidete, senza valida ragione, coloro che Allah vi ha proibito di uccidere. Se qualcuno viene ucciso ingiustamente, diamo autorità al suo rappresentante; che questi però non commetta eccessi [nell'uccisione] e sarà assistito.”

Dunque, secondo il Corano, esistono delle ragioni assolutamente valide, conformi al Diritto, per uccidere. [Corano 33:61]

“Maledetti! Ovunque li si troverà saranno presi e messi a morte [nella versione francese: “… uccisi senza pietà”]”. [Corano 47:4]

“Quando [in combattimento] incontrate i miscredenti, colpiteli al collo [decapitateli] finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. Questo è [l'ordine di Allah]. Se Allah avesse voluto, li avrebbe sconfitti, ma ha voluto mettervi alla prova, gli uni contro gli altri. E farà sì che non vadano perdute le opere di coloro che saranno stati uccisi sulla via di Allah.”

b) Odio contro gli ebrei, i cristiani e gli infedeli

[Corano 5:51] “O voi che credete, non sceglietevi per alleati i giudei e i nazareni [versione francese: “… gli ebrei e i cristiani”],
essi sono alleati gli uni degli altri. E chi li sceglie come alleati è uno di loro. In verità Allah non guida un popolo di ingiusti.” [Corano 9:30] “Dicono i giudei: “Esdra è figlio di Allah”; e i nazareni dicono: “Il Messia è figlio di Allah”. Questo è ciò che esce dalle loro bocche. Ripetono le parole di quanti già prima di loro furono miscredenti. Li annienti Allah. Quanto sono fuorviati!” [Corano 5:14]

“Con coloro che dicono: “Siamo cristiani”, stipulammo un Patto. Ma dimenticarono una parte di quello che era stato loro ricordato.

Suscitammo tra loro odio e inimicizia fino al Giorno della Resurrezione. Presto Allah li renderà edotti su quello che facevano.” Negli Hadith, si può facilmente fare una “messe” di propositi anti-ebraici e anti-cristiani, a volte molto violenti, come

“Un gruppo dei Banu Israele (Figli d’Israele) si era perduto. Non so cosa gli sia capitato, ma penso che si siano trasformati in ratti.” (Detto d’Abu Huraira, Muslim XLII 7135 e Bukhari LIV 524).

c) Le 3 ineguaglianze fondamentali dell’Islam
L’islamico è superiore al non-islamico [Corano 3:110] “Voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini, raccomandate le buone consuetudini e proibite ciò che è riprovevole e credete in Allah.

Se la gente della Scrittura credesse, sarebbe meglio per loro; ce n’è qualcuno che è credente, ma la maggior parte di loro sono empi [versione francese: “… sono dei pervertiti”].”

L’uomo è superiore alla donna
[Corano 4:34] “Gli uomini sono preposti alle donne [versione francese: “… hanno autorità sulle donne”], a causa della preferenza che Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse] i loro beni. Le [donne] virtuose sono le devote, che proteggono nel segreto quello che Allah ha preservato. Ammonite quelle di cui temete l’insubordinazione, lasciatele sole nei loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro di esse. Allah è altissimo, grande.”

Il padrone è superiore allo schiavo

L’Islam non ha ancora abrogato la Schiavitù, ancora praticata in Arabia Saudita e nel Sudan, dove la Tratta dei neri è ancora d’attualità, come l’attesta la testimonianza commovente di un sudanese nero e cristiano, di nome Simon Deng, ridotto in Schiavitù dal Regime arabo islamista di Khartoum, testimonianza raccolta dalla giornalista francese Caroline Fourest, che si può trovare sul sito Internet: http://www.occidentalis.com/article.php?sid=2738 (in francese). Se l’Islam non ha abolito la Schiavitù (lo può fare?) è semplicemente dovuto al fatto che il suo obiettivo è il Califfato mondiale dove i non-islamici avrebbero la scelta fra la conversione, la morte o, nel migliore dei casi, la Dhimmitude per le “genti del Libro” (ebrei e cristiani), che è uno statuto di sub-uomo ( http://www.dhimmitude.org/archive/articlef1.html ).

d) Pena di morte per colui che lascia l’Islam

“Ma senza alcun dubbio li avrei uccisi perché il Profeta ha detto: se qualcuno (un islamico) si allontana dalla sua religione, uccidetelo.” (Detto d’Ikrima, Bukhari LII 260). Voi ne conoscete molte, di religioni, che chiamano ad uccidere colui che desidera lasciarle?

5. MUHAMMAD (MAOMETTO), IL “BUON ESEMPIO”

Non possiamo finire senza parlare di questo simpatico “profeta” per questa simpatica “religione”. Qualche tratto del carattere di colui che qualsiasi buon islamico deve imitare, trovato negli Hadith o nel Corano:

Muhammad (Maometto) ha fatto:

“Quando l’apostolo di Allah ebbe tagliato i piedi e le mani di quelli che gli avevano rubato i cammelli e che ebbe loro levato gli occhi con dei chiodi riscaldati sul fuoco, Allah lo ammonì e rivelò: la punizione di coloro che fanno la guerra ad Allah e al suo apostolo e che li affrontano con tutte le loro forze per seminare la discordia sulla Terra, sarà l’esecuzione (per Decapitazione) o la Crocefissione.” (Detto d’Abu Zinad, Dawud XXXVIII 4357).

Muhammad (Maometto) ha fatto:

“L’apostolo di Allah ha lapidato a morte una persona della tribù dei Banu Aslam, un ebreo e sua moglie.” (Detto di Jabir Abdullah, Muslim XVII 4216).

Muhammad (Maometto) diceva e faceva:

“Quando l’apostolo di Allah aveva intenzione di condurre una spedizione per saccheggiare (Ghazw o Ghazwa in arabo, ciò che in francese si traduce con “Razzia” – nel caso del Profeta un tale Saccheggio costituiva un aspetto della Jihad) egli impiegava una formula equivoca per far credere che andava in un’altra direzione.” (Detto di Ka’b ibn Malik, Bukhari LII 197). “Ti interrogheranno a proposito del bottino. Di’: “Il bottino appartiene ad Allah e al Suo Messaggero”. Temete Allah e mantenete la concordia tra di voi. Obbedite ad Allah e al Suo Messaggero, se siete credenti.” [Corano 8:1].

Note : Tale è l’Islam da quattordici secoli! È un’ideologia che strumentalizza una religione e che mira a sottomettere l’umanità allo stesso titolo che il Nazismo o il Comunismo. L’Islam è dunque incompatibile con la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino costitutiva delle leggi della (nostra) Repubblica francese. Si possono trovare gli Hadith (in inglese) sul sito della Muslim Students Association of South California University: http://www.usc.edu/dept/MSA/reference/searchhadith.html.

Per sapere se una Sura è medinese o meccana, visitate il sito: http://www.islamophile.org/spip/rubrique5.html. Potete trovare questa presentazione (in francese) in formato .pdf su: http://www.grouik-grouik.org/sita/prese ... _islam.pdf o http://www.coranix.org/action/presentation_islam.pdf. Questo documento è stato verificato da uno specialista dell’Islam. Alcune URL sono soggette ad essere provvisoriamente disattivate.

Diffondete questo documento in forma stampata o elettronica!

tratto dal sito http://sitamnesty.files.wordpress.com/2 ... ano_v1.pdf

Scarica il testo in PDF




Religione e religiosità come ossessione, come grave malattia, grave disturbo della mente e dell'anima o psico-emotivo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=2527

Jihad o guerra "santa" islamica, un crimine contro l'umanità
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 141&t=1381

Nella storia dove è arrivato l'Islam è poi sempre avvenuta la guerra civile e religiosa e lo sterminio di tutti i diversamente religiosi e pensanti
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=1895

Jihadisti italiani
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=1887

Islam e persecuzione e sterminio dei cristiani (cristianofobia)
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 181&t=1356
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Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » gio dic 16, 2021 7:04 pm

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Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » gio dic 16, 2021 7:05 pm

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Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » gio dic 16, 2021 8:53 pm

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Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » gio dic 16, 2021 8:53 pm

5)
Prescrizioni e precetti contro gli animali


Le demenzialità contro i cani e i maiali

Nazi maomettani e animali impuri (per loro)
viewtopic.php?f=188&t=2892


"No ai cani nei luoghi pubblici: sono impuri e contaminano i musulmani"
Anna Rossi - Gio, 14/07/2016

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 84170.html

Una comunità musulmana di Manchester ha diffuso per tutta la città volantini per spiegare che i cani non sono alla loro altezza e quindi non possono viverci assieme

"Non vogliamo i cani nei luoghi pubblici perché sono impuri e non possono vivere con noi": questo è il succo di una campagna promossa da alcuni musulmani.

Sono considerati non-puri e quindi non all'altezza di vivere nello stesso spazio delle famiglie musulmane. Ora, gli islamici si attaccano anche ai nostri amici a quattro zampe e stanno cercando il modo di limitarne i loro spazi vitali. Così un gruppo di musulmani di Machester ha dato vita ad una campagna "anti-cani" per preservare la purezza della loro civiltà.

L'iniziativa è stata pubblicizzata distribuendo moltissimi volantini per la città, in particolare dove vivono famiglie non musulmane che hanno cani. Ma cosa c'è scritto nel volantino? "Questa zona è sede di una grande comunità musulmana. Si prega di avere rispetto per noi e per i nostri figli e di limitare la presenza di cani nella sfera pubblica. Manteniamo la purezza dello spazio pubblico dove vivono i musulmani: tutto deve rimanere incontaminato e senza macchia" - si legge su quel pezzo di carta che ha subito sollevato un mare di polemiche.

Come riporta Leggo, questa campagna ha scaldato gli animi di tutti i cittadini di Manchester e anche di qualche musulmano. "Io credo che questo volantino non si possa prendere seriamente - ha confessato Fayyaz Ali, un uomo musulmano di 39 anni che vive già da diverso tempo a Manchester -. Sono un musulmano e la legge islamica dice che se si vive in un Paese non musulmano, come l'Inghilterra, bisogna rispettare la legge di quella terra. La legge islamica non si deve applicare in nessun altro Paese".



"I cani sono immondi". In Iran 74 frustate a chi li porta a spasso
Gaia Cesare - Ven, 07/11/2014

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 65697.html

Il disegno di legge prevede anche multe fino a 3mila dollari contro chi vende e compra i quattrozampe. Salvi i gatti

Niente cani, siamo iraniani. Il miglior amico dell'uomo è il peggior nemico dei cittadini della Repubblica islamica dell'Iran.

L'ultima conferma arriva da un disegno di legge messo a punto da 32 deputati del Majlis, il Parlamento iraniano. E prevede pene severissime, nello stile della dittatura teocratica di Teheran, contro i proprietari di cani e scimmie sorpresi in pubblico con i loro amici oppure impegnati nell'acquisto o nella vendita di animali domestici. «Chiunque porti in pubblico un animale domestico come una scimmia o un cane e danneggi la cultura islamica o la salute e la tranquillità della gente - in particolare di donne o bambini - oppure tenti di acquistare o vendere (animali domestici, ndr) e non ascolti gli ammonimenti della polizia riceverà una multa da 10 a 100 milioni di rial (da 300 a 3mila dollari) o 74 frustate, inoltre i cani saranno sequestrati», è scritto nel disegno di legge, stando a quanto riportato da Al-Arabiya . Frustate per gli uomini e il trasferimento negli zoo pubblici o nel deserto per gli animali, spiega il disegno di legge in cui viene precisato che saranno esentati dal divieto gli agenti di polizia, i proprietari di fattorie, pastori e pescatori.

Sono anni che gli ultraconservatori nella Repubblica islamica si battono contro il «miglior amico dell'uomo». Sulla base di un precetto islamico che definisce «impuro» il cane, alcuni religiosi hanno emesso fatwe che autorizzano le forze dell'ordine a multare chiunque si faccia vedere per la strada con l'animale domestico. La questione era tornata all'attenzione dei media alcuni anni fa, quando l'allora presidente, Mahmoud Ahmadinejad, ordinò l'acquisto di quattro cani da guardia dalla Germania per la sua sicurezza. L'episodio scatenò polemiche e si dovettero scomodare addirittura gli ayatollah della città santa di Qom per giustificare l'acquisto. I religiosi decretarono che l'utilizzo di un cane, «se ha solo l'obiettivo di garantire la sicurezza degli uomini, non infrange alcuna regola religiosa».

Eppure qualche tempo fa il grande ayatollah Nasser Makarem Shirazi ha emesso una fatwa contro i Fido di Iran. Il cane, secondo gli hadith (i detti del profeta Maometto), è da considerarsi un animale impuro, il cui possesso è peccato e viene invece ammesso esclusivamente per attività come la caccia o la pastorizia. Il grande ayatollah ha sentenziato che il cane è «indubbiamente» un «animale immondo» e pur ammettendo che il Corano non dice nulla in proposito la guida spirituale ha sostenuto che «i rapporti amichevoli con i cani sono una cieca imitazione dei costumi occidentali, che amano i propri cani più delle mogli e dei bambini».

Esibire un quattrozampe in Iran è dunque il segnale di una sfida aperta al regime. Secondo le ordinanze emesse tre anni fa, chi porta a spasso il proprio cane rischia il sequestro dell'animale da parte delle autorità, oltre che una pesante multa. Eppure non sempre le regole vengono fatte rispettare in maniera categorica e la rigidità o la maggiore apertura con cui le autorità supervisionano la questione dà agli iraniani il polso di come si stiano muovendo le libertà nel Paese. Non a caso i cani sono diventati abbastanza diffusi nell'upper class delle città iraniane. I gatti invece, amati da Maometto come attestato dal Corano, godono di migliore considerazione in Iran e altri paesi islamici, dove la loro indipendenza e fierezza viene contrapposta alla servile ubbidienza dei cani.




Il cane di Maometto - Europa Cristiana
Marco Bongi

https://www.europacristiana.com/il-cane-di-maometto

Il 5 marzo 2019 sarà probabilmente ricordato come il giorno del primo episodio italiano di intolleranza islamica nei confronti di un cane guida per ciechi. Il fatto si è verificato vicino a Torino, su un autobus di linea diretto nel capoluogo subalpino. La vittima è stata una signora pensionata, che si è sentita pesantemente insultare e minacciare da un individuo di origine magrebina: «Quel cane deve scendere, altrimenti lo butto fuori io, io ho il sangue rosso arabo…».

Le tiepide reazioni degli organi di informazione, contrariamente a quanto solitamente avviene in situazioni analoghe in cui siano coinvolti albergatori, ristoratori o anche sacerdoti, ci fanno nettamente percepire l’obbligatorietà, in certi ambienti politicamente corretti, di un atteggiamento, quanto meno indulgente, verso i seguaci dell’Islam. Fa, dunque, piacere sapere di essere finalmente in Europa e di essere riusciti a recuperare il tempo perduto.

Già… perché episodi simili si sono verificati da parecchio tempo in Paesi più “evoluti” come Gran Bretagna o Scandinavia (qui). Anzi, a Londra, dove operano da tempo molti conducenti di mezzi pubblici stranieri, non è normalmente possibile, come, invece, è avvenuto a Torino, neppure cercare aiuto e protezione negli autisti. I disabili sono spesso spaventati da certe reazioni e, non di rado, sono portati a rinunciare al cane, un prezioso ausilio alla loro mobilità autonoma.

Ma cosa pensa davvero l’Islam dei cani?

Questi animali sono considerati impuri dalla maggioranza dei “teologi”[1] mussulmani. In realtà, tale convinzione non deriva direttamente dal testo coranico, quanto piuttosto dalla tradizione orale degli “hadith” del Profeta, raccolti nella Sunna, il secondo libro sacro dell’Islam.

Risulta di uso corrente, tanto per fare un esempio, l’espressione «cani infedeli», rivolta ai seguaci di altre religioni. Chi entra in contatto con questi animali, poi, dovrà, sempre secondo le prescrizioni del Profeta, purificarsi e lavare più volte gli oggetti da loro toccati. Non siamo, dunque, probabilmente ai livelli di impurità attribuiti ai maiali ma, in ogni caso, il contatto con i cani deve essere limitato o, meglio, evitato del tutto (cfr, ad esempio, qui).

Per fortuna, non tutti gli immigrati arabi residenti in Italia si dimostrano rigorosi su questo punto. L’esperienza quotidiana vissuta, però, nella mia Associazione[2] ci conferma un atteggiamento di diffusa diffidenza e paura, anche da parte dei medesimi non vedenti mussulmani, nei confronti dell’animale solitamente considerato il più fedele amico dell’uomo. Costoro, normalmente, omettono di far riferimento ad argomenti di natura religiosa, ma tendono, comunque, ad accampare piuttosto ragioni di ordine sanitario, igienico o vagamente di insofferenza personale.

Certo non stiamo, dunque, parlando del problema più grande relativo alla forzata convivenza fra cristiani e mussulmani in Occidente, ma anche questi aspetti, apparentemente secondari, accanto a molti altri, hanno un loro oggettivo valore e meriterebbero di essere approfonditi, in quanto capaci di far meglio comprendere la questione, poiché, uniti agli altri, contribuiscono ad illuminare il quadro d’insieme.

[1] Il termine «teologo» viene qui usato in modo analogico, nel senso di «esegeta del Corano», di «giurisperito islamico» e, più in generale, di «cultore del “pensiero” musulmano», poiché, stricto jure, almeno per quanto concerne l’Islam sunnita e buona parte quello sciita, la teologia (dal greco Θεός [Theòs] = Dio e λόγος [logos] = parola, discorso, ragionamento), nel senso di indagine razionale su Dio, è rigorosamente vietata, come l’atto di presunzione dell’uomo che voglia comprendere l’infinità di Dio; per l’Islam, l’essenza e la natura divine sono e debbono rimanere una parete nera, poiché di Dio si può conoscere solo quanto Egli ci comanda: di fatto, la religione di Maometto è, unicamente, un insieme di precetti.

[2] L’Autore è Presidente dell’Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti (A.P.R.I.-onlus). www.ipovedenti.it – Tel. 360 77.19.93. NdR.





Il maiale per i maomettani e gli ebrei (i maomettani hanno assunto la tradizione ebraica)
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=1461
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » sab gen 22, 2022 7:46 pm

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Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » sab gen 22, 2022 7:46 pm

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Re: I comandamenti demenziali e criminali del Corano

Messaggioda Berto » sab gen 22, 2022 7:46 pm

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