Allah non è Dio e Maometto non è un profeta di Dio

Re: Allah non è Dio e Maometto non è un profeta di Dio

Messaggioda Berto » mer ago 12, 2020 7:09 am

L'antisemitismo islamico: Caratteristiche, origini e effetti attuali
Matthias Kuntzel
10 Agosto 2020

http://www.linformale.eu/lantisemitismo ... i-attuali/

I musulmani e non musulmani usano generalmente gli stessi topoi per esprimere l’avversione per gli ebrei. In entrambi i casi troviamo i classici miti del complotto; il libello del sangue, che è radicato nelle fonti cristiane, la negazione dell’Olocausto, e la diffamazione di Israele. C’è, tuttavia, una variante dell’antisemitismo che è specifica delle comunità musulmane e che gioca un ruolo importante nel plasmare le opinioni in Medio Oriente: l’antisemitismo islamico.

Questo termine non è inteso come un attacco generale all’Islam (i cui testi sacri includono passaggi che mettono gli ebrei in una luce positiva), né come un’accusa generale contro i musulmani, molti dei quali si oppongono all’antisemitismo. Invece, si riferisce a una forma specifica di antisemitismo che ha caratteristiche e conseguenze distinte e quindi deve essere combattuta in un modo specifico, in particolare all’interno del mondo musulmano. In questo articolo, discuterò prima lo sfondo e le caratteristiche principali dell’antisemitismo islamico e cosa lo distingue da altre forme di avversione per gli ebrei. Nella seconda parte, mi concentrerò sul ruolo svolto dalla Germania nazista nel suo sviluppo. Concluderò affrontando alcun conseguenze attuali di questo fenomeno.

Una nuova espressione dell’odio per gli Ebrei

L’antisemitismo islamico è una forma di antisemitismo moderno motivata religiosamente e un’espressione specifica dell’odio per gli ebrei che attinge a due fonti molto diverse: l’antisemitismo islamico del settimo e dell’ottavo secolo e l’antisemitismo europeo moderno, emerso nel diciannovesimo secolo.

La chimera di una cospirazione mondiale ebraica, che era centrale per l’antisemitismo europeo, non è stata una caratteristica dell’immagine originaria degli ebrei all’interno dell’Islam. Solo nella tradizione cristiana gli ebrei appaiono come una forza oscura e potente in grado di uccidere anche l’unico figlio di Dio. Seguendo questa falsariga, nel Medioevo gli ebrei sono stati accusati di diffondere le pestilenze e, nei tempi moderni di avere pianificato il capitalismo delle case da gioco. Solo sul terreno cristiano poteva fiorire la propaganda della “dominazione ebraica del mondo”, come stabilito nei Protocolli dei Savi anziani di Sion. I nazisti credevano a questa menzogna. Secondo le loro fantasie malate, unicamente attraverso l’annientamento degli ebrei la Germania e il mondo avrebbero potuto essere redenti.

Così non è nell’Islam. Secondo gli insegnamenti islamici non furono gli ebrei che presumibilmente uccisero il profeta, ma fu il profeta che uccise gli ebrei. Dal 623 al 627 d.C., Maometto fece schiavizzare, espellere o uccidere tutte le tribù ebraiche di Medina. Pertanto, alcune caratteristiche tipiche dell’antisemitismo cristiano non sono apparse nel mondo musulmano: “Non c’erano timori di una cospirazione e dominazione ebraica, nessuna accusa di un male di origine diabolica. Gli ebrei non sono stati accusati di avvelenare i pozzi o diffondere la peste”1. I musulmani trattavano gli ebrei con disprezzo o con una condiscendenza tollerante. L’odio per gli ebrei alimentato dal Corano e dalla Sunna [l’insieme delle usanze e delle pratiche islamiche] servì a mantenerli sottomessi come dhimmi [i non musulmani legalmente protetti che vivono in uno stato musulmano]. Questa ostilità venne accompagnata dall’umiliazione. Nel contesto di questa tradizione, l’idea antisemita cristiana che gli ebrei costituiscano una minaccia permanente per il mondo risulta assurda.

Con l’ascesa dell’antisemitismo islamico, questa differenza significativa venne offuscata, fondendo così l’antisemitismo islamico con l’antisemitismo europeo. Un esempio calzante di ciò è lo Statuto di Hamas del 1988. Nell’Articolo 7, la Statuto cita un hadith [detto del Profeta] in cui Maometto dichiara che i musulmani uccideranno gli ebrei “quando l’ebreo si nasconderà dietro le rocce e gli alberi. Le rocce e gli alberi diranno: ‘O musulmano, o servo di Dio! C’è un ebreo dietro di me. Vieni e uccidilo'”2. Si tratta di un hadith particolarmente crudele, perché raffigura l’ebreo non come una figura pericolosa, ma come qualcuno che è spaventato e tremante, che cerca di nascondersi prima di essere trascinato fuori e ucciso. Questa immagine dell’ebreo – un debole che si rannicchia – corrisponde alla tradizione islamica. Al contrario, nell’Articolo 22 dello stesso Statuto, sugli ebrei leggiamo quanto segue:

Con i loro soldi assunsero il controllo dei media mondiali, delle agenzie di stampa, della stampa, delle case editrici, delle emittenti e altri…Furono dietro la rivoluzione francese, la rivoluzione comunista e la maggior parte delle rivoluzioni di cui abbiamo sentito e sentito parlare, qua e là…Furono dietro la Prima guerra mondiale … furono dietro la Seconda guerra mondiale … Sono stati loro a istigare … le Nazioni Unite e il Consiglio di Sicurezza per permettergli di governare il mondo loro tramite. Non c’è guerra in atto da nessuna parte senza che dietro di essa vi sia il loro dito 3.

Paradossalmente, da un lato, lo Statuto di Hamas ritrae gli ebrei come degradati, in fuga e nascosti, e dall’altro, come i governanti segreti e sinistri del mondo. Accorpa il Settimo secolo con il Ventesimo, e quindi le peggiori delle vecchie immagini islamiche e cristiane moderne degli ebrei. Le due immagini sono, ovviamente, incompatibili e costituiscono una costruzione assurda e contraddittoria. Attraverso questa miscela, tuttavia, entrambe le componenti si radicalizzano: l’antisemitismo europeo è rivitalizzato dallo slancio religioso e fanatico dell’Islam radicale, mentre il vecchio anti-giudaismo del Corano – supportato dalle teorie cospirazioniste del dominio del mondo – riceve una qualità nuova e letale.

Un altro documento chiave dell’antisemitismo islamico è l’opuscolo di Sayyid Qutb La nostra lotta contro gli ebrei, scritto all’inizio degli anni ’50. Quest’opera collega il Settimo secolo – il soggiorno di Maometto a Medina – con il Ventesimo secolo, come se nel frattempo non fosse accaduto nulla:

Gli ebrei hanno complottato contro la comunità musulmana dal primo giorno in cui è diventata una comunità … Questa guerra aspra che gli ebrei hanno lanciato contro l’Islam … non si è estinta, nemmeno per un momento, per quasi quattordici secoli fino a questo momento, il suo divampare infuria tutti in tutti gli angoli del mondo 4.

Facendo confluire la sua teoria all’interno del razzismo europeo, Qutb descrive il “male” ebraico come immutabile e permanente, una realtà che trascende il tempo e le circostanze. La conclusione di questa condanna razzista è ovvia: poiché gli ebrei presumibilmente non possono cambiare il loro comportamento, rimane solo un modo per sbarazzarsene: l’espulsione completa o l’annientamento.

Il testo di Qutb è caratterizzato da un’altra caratteristica interessante. Mentre in realtà gli ebrei di Medina non avevano alcuna possibilità di opporsi a Maometto, il trattato di Qutb rivisita quella storia e presenta i musulmani come le vittime e gli ebrei come gli aggressori contro l’Islam: “La lotta tra l’Islam e gli ebrei continua vigorosamente e dunque continuerà, perché gli ebrei saranno soddisfatti solo dalla distruzione di questa religione [l’Islam] “5.

Questo tipo di proiezione paranoica è ben noto dall’ideologia nazista. Coloro che vogliono uccidere gli ebrei giustificano la loro intenzione evocando l’idea che gli ebrei abbiano lanciato una guerra mortale contro di loro. Qutb fuse il razzismo e le illusioni paranoiche dei nazisti con l’antigiudaismo del primo Islam. Nella sua opera, la demonizzazione di Israele è stata radicalizzata in termini islamici e il conflitto territoriale è stato concepito come una guerra religiosa in cui i musulmani rappresentano il partito di Dio e gli ebrei rappresentano Satana. Una guerra religiosa implica che l’emotività sia messa al posto della ragione, l’irreconciliabilità al posto del pragmatismo e che, al posto del compromosse vi sia una battaglia all’ultimo sangue.

Una variante dell’illusione paranoica di Qutb è la campagnia di “Al-Aqsa in pericolo!”, diffusa ancora oggi e non meno virulenta di quando è iniziata. Hajj Amin al-Husseini, il Mufti di Gerusalemme dal 1921 al 1948, la mise in moto quasi 100 anni fa diffondendo la menzogna secondo cui gli ebrei erano ansiosi di demolire la Moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, il terzo santuario più importante dell’Islam. Negli anni Trenta affermava già che l’internazionale ebraica cercasse di distruggere la fede musulmana. Da allora, questa menzogna, che è centrale per l’antisemitismo islamico, è stata costantemente riproposta e propagata.

Ancora nel luglio del 2017 si sono avute mobilitazioni di massa basate su questa diffamazione, quando Israele cercò di aggiornare i dispositivi di sicurezza al Monte del Tempio e di nuovo alla fine del 2017, quando il presidente Donald Trump trasferì l’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme. L’Autorità Palestinese condannò quella decisione come una “aggressione contro l’Islam”, una “aggressione contro il Corano”, una “aggressione contro i musulmani”, una “aggressione contro la moschea di Al-Aqsa” e una “aggressione contro l’umanità”6. Nello stesso tempo, la bandiera di Israele venne bruciata di fronte all’iconica Porta di Brandeburgo di Berlino, mentre la rabbia dei giovani musulmani si espresse con slogan come “Gerusalemme appartiene a tutti i musulmani della umma del mondo. A nessun altro!”7. L’antisemitismo islamico rappresenta quindi un pericolo evidente e presente. Come e quando è nato questo tipo di odio per gli ebrei?

Gli inizi dell’influenza nazista

L’antisemitismo europeo fu lento nel prendere piede all’interno del mondo arabo. La metamorfosi degli avversari ebrei del Profeta da piccolo fastidio a incarnazione stessa del male richiese tempo. I suoi pionieri durante il Diciannovesimo secolo furono le minoranze cristiane nell’impero ottomano, in particolare sacerdoti e diplomatici europei. Trascinarono in Medio Oriente la “calunnia del sangue” del Medioevo cristiano. Nel 1918 apparve in Palestina la prima edizione dei Protocolli dei savi anziani di Sion. Questa forma di antisemitismo, tuttavia, riuscì a raggiungere solo una piccola minoranza di musulmani. Nel 1937, la Germania nazista iniziò a incitare gli arabi contro gli ebrei in modo più sistematico e su scala molto più ampia. Il fattore scatenante fu il primo piano di partizione della Commissione Peel per la Palestina, che prevedeva la creazione di un sottostato ebraico in miniatura.

Berlino, tuttavia, scoprì che l’idea dell’antisemitismo razziale non trovava terreno fertile nelle comunità musulmane. “Il livello di istruzione delle grandi masse non è abbastanza avanzato per la comprensione della teoria della razza”, scrisse un importante nazista in Egitto 8. L’incaricato della propaganda presso l’ambasciata tedesca a Teheran giunse alla stessa conclusione: “Alle grandi masse manca l’idea della razza”, spiegò in una lettera ai suoi superiori al ministero degli Esteri. Raccomandò quindi di porre “tutta l’enfasi possibile sul tema religioso nella nostra propaganda per il mondo islamico. Questo è l’unico modo per conquistare gli orientali “9.

Conseguentemente, la Germania nazista iniziò a usare l’Islam come chiave per diffondere il proprio messaggio tra le masse musulmane. “Berlino ha fatto un uso esplicito della retorica, della terminologia e delle immagini religiose e ha cercato di interagire e reinterpretare la dottrina e i concetti religiosi”, scrive David Motadel nel suo lavoro fondamentale del 2014, Islam and Nazi Germany’s War. “I testi sacri come il Corano … sono stati politicizzati per incitare alla violenza religiosa contro presunti nemici comuni”10.

L’Islam e gli ebrei

Per quanto ne sappiamo, questa pubblicazione è la prima prova scritta dell’antisemitismo islamico 11. Nel 1938, la Junker und Dünnhaupt, una casa editrice con sede a Berlino, lo pubblicò con il titolo Islam-giudaismo. L’appello del Mufti al mondo islamico nel 1937, attribuendo esplicitamente per la prima volta quello scritto ad al-Husseini 12 Nelle edizioni successive pubblicate dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, il Mufti continuò ad essere menzionato come l’autore. Se al-Husseini fosse di fatto l’unico iniziatore e autore del pamphlet resta una questione aperta. Tuttavia, una cosa è certa: fu un’innovazione sotto diversi aspetti e fu uno scritto precursore di molti dei pensieri espressi in seguito da Qutb.

Mentre la letteratura islamica classica tratta la lotta di Maometto con gli ebrei come se fosse un episodio minore nella vita del Profeta, ora “il conflitto di Maometto con gli ebrei è presentato come un tema centrale della sua attività e alla loro ostilità nei suoi confronti viene conferito un significato cosmico”13. I versetti antiebraici contenuti nel Corano sono stati generalizzati e ritenuti validi per il XX secolo. Infine, per la prima volta, i tropi religiosi sono stati combinati con elementi della teoria cospirazionista. Secondo L’Islam e gli ebrei, sin dai tempi di Maometto, gli ebrei hanno cercato costantemente di “distruggere i musulmani”. L’opuscolo conclude:

“I versetti coranici e gli hadith dimostrano che gli ebrei sono stati i nemici più acerrimi dell’Islam e continuano a cercare di distruggerlo. Non credetegli, conoscono solo l’ipocrisia e l’astuzia. Tenete duro, lottate per il pensiero islamico, per la vostra religione e la vostra esistenza! Non riposate finché la vostra terra non sarà priva di ebrei”14.

Qui i musulmani vengono presentati come eterne vittime per legittimare nuove forme di aggressione che ricordano più le politiche dei nazisti che gli atteggiamenti del Profeta. Nel settembre del 1937, giorni dopo la pubblicazione, l’opuscolo raggiunse un vasto pubblico grazie alla sua diffusione al “Congresso nazionale arabo”, tenutosi a Bludan, una stazione termale in Siria, 50 km a nord-ovest di Damasco.

La diffusione dell’antisemitismo islamico

Questo primo congresso pan-arabo, tenutosi dall’8 al 10 settembre del 1937, venne organizzato da al-Husseini. Egli inoltre “mise a disposizione le risorse finanziarie per affittare i due più grandi hotel di Damasco e di Bludan, e garantire gratuitamente un gran numero di camere ai partecipanti al congresso”15, Non sorprende, quindi, che il congresso abbia attirato 411 partecipanti, sebbene solo 250 di essi furono ammessi nella sala del “Grand Hotel di Bloudan”, dove si svolse l’evento. Il Mufti non poté partecipare perché si nascondeva a Gerusalemme dopo un fallito tentativo nel luglio 1937, da parte delle autorità britanniche in Palestina, di arrestarlo 16. Nell’ottobre del 1937, al-Husseini fuggì a Beirut controllata dai francesi. Tuttavia, i delegati lo nominarono presidente onorario dell’assemblea.

Il congresso non fu un evento pubblico; anche ai giornalisti non fu permesso entrare. Tuttavia, il colonnello Gilbert MacKereth, all’epoca console britannico a Damasco, fece partecipare una persona di sua fiducia. Sulla base dei rapporti della spia, MacKereth descrisse l’evento come “una manifestazione di giudeofobia”. Fece riferimento a “un opuscolo sorprendentemente incendiario intitolato” Gli ebrei e l’Islam “, che è stato consegnato a ciascun membro del congresso al suo arrivo. Era stato stampato in Egitto “. L’allegato V del memorandum di MacKereth, scritto dal suo confidente, reca il titolo “Descrizione di un opuscolo violentemente antiebraico stampato al Cairo per il Comitato per la difesa della Palestina, che è stato dato a ciascuna delle persone presenti al congresso di Bludan”. Il riassunto del contenuto dell’opuscolo presentato in un allegato al rapporto non lascia dubbi sul fatto che si riferisse alla pubblicazione del Cairo dell’agosto 1937 17.

I nazisti consideravano L’Islam e gli ebrei uno strumento particolarmente prezioso. Durante la guerra, Berlino stampò e diffuse questo testo pressoché invariato, in diverse lingue ed edizioni. Ad esempio, c’è la prova che nel 1942 le autorità spagnole sequestrarono circa 1500 copie di “un pamphlet di propaganda tedesco in lingua araba intitolato L’Islam e gli ebrei che era stato inviato al consolato tedesco a Tangeri. Secondo il ministero degli Esteri tedesco, questi opuscoli avrebbero dovuto essere distribuiti “con discrezione” nel Marocco spagnolo. “Con discrezione” è la parola chiave. I musulmani avrebbero riso di un ufficiale delle SS che distribuiva liberamente un testo arabo fingendo di parlare in nome dell’Islam. Ma era proprio quello che stava accadendo. I nazisti si finsero musulmani e falsificarono i testi sacri islamici in modo da dare credibilità al loro odio omicida per gli ebrei.

Ma le autorità spagnole che governavano a Tangeri, lo impedirono. Erano dell’opinione che “la diffusione di simili testi propagandistici diretti contro gli elementi ebraici nel Marocco spagnolo non poteva essere consentita” e tutte le copie vennero confiscate e distrutte 18. Nel 1943, a Zagabria, capitale del satellite croato della Germania, furono stampate altre 10mila copie dello stesso pamphlet, questa volta in serbo-croato (Islam I Zidovstvo), e distribuite in Bosnia e in Croazia 19.

Sebbene non si conosca la portata della diffusione di questo opuscolo, L’Islam e gli ebrei potrebbe essere considerato come il precursore del famigerato testo di Sayyid Qutb, La nostra lotta contro gli ebrei, degli anni Cinquanta. Nella sua opera di grande rilievo, Islam and Nazi Germany’s war (L’Islam e la guerra della Germania nazista), David Motadel considera L’Islam e gli ebrei come “uno dei più significativi esempi di questo tipo di propaganda antiebraica diffusa tra i musulmani”20, mentre lo storico Jeffrey Herf ritiene che quest’opuscolo sia “uno dei testi fondanti della tradizione islamista, un libello che definiva la religione dell’Islam come una fonte di odio verso gli ebrei 21.

Anche i tempi della pubblicazione di L’Islam e gli ebrei, nell’agosto 1937, sono rivelatori. Dimostrano che l’antisemitismo islamico prese piede quando la fuga e l’espulsione degli arabi palestinesi (1948) e il governo israeliano su Gaza e la Cisgiordania (1967) erano ancora un lontano futuro. Questo fatto da solo contraddice la diffusa convinzione che l’antisemitismo islamico si sia sviluppato come risposta a presunti misfatti israeliani. Non fu il comportamento dei sionisti a indurre la pubblicazione di questo testo ostile, ma piuttosto il fatto che un primo tentativo era stato fatto nell’estate del 1937 per concordare un piano che prevedeva la presenza di due Stati. Di conseguenza, L’Islam e gli ebrei culmina nel seguente invito: “Non si può tollerare il piano di partizione, perché la Palestina è un paese arabo da secoli e dovrebbe rimanere arabo per sempre”. Quest’opuscolo intendeva, pertanto, teologizzare il conflitto territoriale tra gli ebrei e gli arabi per distruggere il primo importante tentativo di compromesso – che inizialmente aveva incontrato un certo grado di approvazione da parte di alcuni arabi moderati.

Secondo il suo rapporto, la proposta della Commissione Peel per la divisione della Palestina “non offre a nessuna delle parti tutto ciò che domanda; offre, tuttavia, a tutti ciò di cui hanno bisogno, ossia libertà e sicurezza”. Il Mufti e i suoi sostenitori non volevano né “libertà” per i musulmani né “sicurezza” per gli ebrei. Piuttosto, alimentarono l’odio per gli ebrei in un modo nuovo finalizzato a sovvertire la forza seducente di ogni tipo di coesistenza pacifica.

Radio Zeesen

Due anni dopo, un’emittente radiofonica con sede a Zeesen, una cittadina a sud di Berlino, divenne il più importante strumento per la diffusione dell’antisemitismo islamico. Ogni notte per sei anni – dal 25 aprile 1939 al 26 aprile 1945 – questa emittente propagava in arabo l’odio per gli ebrei in tutto il mondo musulmano. Radio Zeesen non si rivolgeva al pubblico radiofonico in quanto arabi, ma come musulmani. Jeffrey Herf, nel suo studio innovativo intitolato Nazi Propaganda for the Arab World, mette in evidenza la centralità degli insegnamenti coranici nella propaganda tedesca in lingua araba. L’emittente radiofonica assunse speaker arabi di prima classe; i suoi programmi iniziavano con la recita dei versetti coranici e venivano conditi con musica araba accuratamente selezionata.

Rapporti dell’epoca rilevano quanto fosse popolare questa emittente radio della propaganda tedesca. I nazisti si basarono sull’antipatia latente espressa nei versetti coranici intolleranti verso gli ebrei e nell’ideologia dhimmi, infondendo una dimensione antisemita nel conflitto locale tra il movimento sionista e gli arabi di Palestina al fine di osteggiare ogni soluzione basata sul compromesso. Quegli anni di propaganda incessante contribuirono a cambiare l’immagine “dell’ebreo” nel mondo arabo. In quel periodo, venne promossa un’interpretazione esclusivamente antiebraica del Corano, i miti della cospirazione mondiale europea furono resi popolari e prese forma la retorica genocida in relazione al sionismo e a Israele. A poco a poco, gli arabi musulmani iniziarono ad adottare il concetto cristiano-europeo di ebraismo come “male cosmico”.

Se Radio Zeesen concluse le sue trasmissioni nell’aprile 1945, gli echi della sua propaganda continuarono a riverberare. Quanto asserito dal Foreign Office britannico, che nel 1946 “diceva che l’odio arabo per gli ebrei era maggiore rispetto a quello dei nazisti” può essere considerata un’esagerazione 22. È ovvio, tuttavia, che la propaganda nazista in tempo di guerra contribuì ad accrescere l’ostilità antiebraica dopo il 1945 e che portò alla guerra araba contro Israele nel 1948 23.

L’impatto attuale

La storia dell’antisemitismo islamico rivela l’audacia con cui i nazisti tedeschi sfruttarono l’Islam per la realizzazione dei loro interessi politici, utilizzando le affermazioni contraddittorie del Corano sugli ebrei per scopi antisemiti.

Tuttavia, il breve incontro tra l’ideologia nazista e il mondo arabo ha avuto conseguenze che continuano a farsi sentire in Medio Oriente. A tutt’0ggi, i passi antiebraici dei primi scritti dell’Islam vengono ripetuti incessantemente; le questioni mondiali vengono spiegate utilizzando I Protocolli dei savi anziani di Sion; e i rappresentanti di spicco dell’Autorità Palestinese considerano ogni tentativo di normalizzare le relazioni con Israele un alto tradimento. Nel 2014, secondo un sondaggio globale condotto dalla Lega Antidiffamazione, il 37 per cento dei musulmani in Asia concordava con le affermazioni antisemite rispetto al 75 per cento dei musulmani del Medio Oriente e del Nord Africa.

Ma soprattutto, l’antisemitismo islamico odierno è una componente cruciale della guerra degli islamisti contro il mondo moderno. Esso si cela dietro il desiderio di Teheran di distruggere il “tumore canceroso” di Israele e la minaccia di Recep Tayyip Erdoğan che gli israeliani non saranno in grado di “trovare un albero dietro cui nascondersi”, una chiara allusione a un hadith che esige l’uccisione degli ebrei. Induce Mahmoud Abbas a negare ogni legame tra Gerusalemme e gli ebrei e trasforma il conflitto politico tra Israele e gli arabi in una lotta religiosa tra il bene e il male.

Solo di recente alcuni politici e giornalisti arabi hanno cominciato a prendere le distanze dagli slogan antiebraici che da ottant’anni dominano il mondo arabo. Il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman ha affermato che gli israeliani “hanno diritto a vivere pacificamente nel loro Stato”24. I commentatori arabi affermano che l’Islam non è affatto un ostacolo alla normalizzazione delle relazioni con gli ebrei. Il quotidiano Asharq Al-Awsat, che è allineato con la famiglia reale saudita, ha riportato – abbastanza correttamente – che il Mufti di Gerusalemme, nel suo tentativo di “combinare l’ideologia dei Fratelli Musulmani e quella nazista (…) ha danneggiato la causa [palestinese] più di chiunque altro” 25 . Il fatto che le forze dominanti in Arabia Saudita – la culla dell’Islam – stiano ripensando le loro relazioni con Israele dimostra che non è il Corano in quanto tale a ostacolare la normalizzazione dei rapporti tra arabi ed ebrei, ma la sua interpretazione antisemita.

Oggi, per i leader musulmani conservatori, l’antisemitismo islamico è il più importante strumento disponibile con cui contrastare i delicati tentativi di normalizzare le relazioni arabe con Israele. Questi leader considerano l’abolizione dello status di dhimmi degli ebrei una violazione della legge divina e fanno affidamento sul Corano per fermare l’avanzata della modernità nelle società islamiche. Non è quindi una coincidenza che la Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, utilizzi l’Islam per silurare i tentativi arabi di riavvicinamento allo Stato ebraico. “Coloro che normalizzano le relazioni con Israele abbandonano il Corano e la fede islamica”, egli ammonisce. “Il Corano dice: ‘Sii severo con i miscredenti’. Alcuni musulmani lo hanno dimenticato”26. Di recente, nel febbraio scorso, lo sceicco Yousuf Makharzah, a Gerusalemme, ha altresì affermato che “l’ostilità nei confronti degli ebrei è un compito religioso fondamentale ed è uno dei tratti distintivi del credente”27. Ciò dimostra che le interpretazioni del Corano possono avere implicazioni di vasta portata nelle questioni di di guerra e di pace. Un tempo promosso dalla Germania nazista, l’antisemitismo islamico continua a influenzare la percezione e la politica nel mondo musulmano odierno.

Questo particolare ceppo di odio per gli ebrei è un ostacolo alla modernizzazione delle società islamiche, mette in pericolo le comunità ebraiche in tutto il mondo e minaccia il globo con una guerra derivante dall’impegno profuso dall’Iran nella distruzione di Israele. Allo stesso tempo, il fatto che l’antisemitismo islamico sia emerso solo ottant’anni fa è motivo di speranza che alla fine esso possa essere sradicato nel contesto di nuovi dibattiti in seno al mondo musulmano.

Note

1 Bernard Lewis, Semites and Anti-Semites: An Inquiry into Conflict and Prejudice (London, 1986), p. 122.

2 Hamas Covenant, August 18, 1988, https://avalon.law.yale.edu/20th_century/hamas.asp.

3 Ibid.

4 Ronald L. Nettler, Past Trials & Present Tribulations: A Muslim Fundamentalist’s View of the Jews (Oxford, 1987), pp. 81–82.

5 Ibid., p. 85.

6 Palestinian Media Watch, “Abbas’ advisor incites religious war,” Bulletin, December 13, 2017.

7 Justus Bender, “Nichts gegen Juden, aber … ,” Frankfurter Allgemeine Zeitung, December 14, 2017.

8 Gudrun Krämer, Minderheit, Millet, Nation? Die Juden in Ägypten 1914–1952 (Wiesbaden, 1982), p. 278.

9 Politisches Archiv des Auswärtigen Amts (PAAA), R 60690, Hans Alexander Winkler, “Erfahrungen aus der deutschen Propagandaarbeit in Iran vom November 1939 bis September 1941,” January 10, 1942, pp. 2–3.

10 David Motadel, Islam and Nazi Germany’s War (London, 2014), p. 76.

11 Sono grato all’arabista e storico Dr. Edy Cohen, che ha scoperto l’opuscolo originale in arabo e ne ha tradotto alcune parti per me.

12 Mohamed Sabry, Islam-Judentum-Bolschewismus (Berlin, 1938), pp. 22–32.

13 Lewis, op. cit., p. 128.

14 Tradotto dalla versione tedesca di Islam-Judentum. Aufruf des Großmufti an die islamische Welt im Jahre 1937, Sabry, op. cit., pp. 22–32.

15 Console generale tedesco a Beirut, rapporto sul Congresso di Bludan del 16 settembre 1937, British National Archive (BNA), GFM 33/611, Serial 1525.

16 Matthias Küntzel, “Terror und Verrat. Wie der Mufti von Jerusalem seiner Verhaftung entging,” Mena-Watch, July 5, 2017, http://www.matthiaskuentzel.de/contents ... und-verrat.

17 Il memo di MacKereth del 14 settembre 1937, compresi gli allegati dall’1 al 6 è pubblicato in: Elie Kedourie, “The Bludan Congress on Palestine, September 1937,” Middle Eastern Studies 17. no. 1 (1981), 107-125.

18 Zentrum Moderner Orient Berlin, Höpp-Archiv, “Beschlagnahme einer deutschen Propagandaschrift, ‘Der Islam und die Juden’ (in arabischer Sprache)” [Arabic], No. 01.10.015.

19 Jennie Lebl, The Mufti of Jerusalem Haj-Amin el-Husseini and National-Socialism (Belgrade, 2007), pp. 311–19; Motadel, op. cit., p. 196.

20 Ibid.

21 Jeffrey Herf, “Haj Amin al-Husseini, the Nazis and the Holocaust: The Origins, Nature and Aftereffects of Collaboration,” Jewish Political Studies Review, XXVI:3,4 (2016), 15.

22 Benny Morris, 1948 (New Haven, 2008), p. 34.

23 Matthias Küntzel, “The Aftershock of the Nazi War Against the Jews 1947/48: Could this War against Israel Have Been Prevented?” Jewish Political Studies Review, XXVI:3,4 (2016), 38–53, http://www.matthiaskuentzel.de/contents ... s-19471948.

24 “Saudischer Kronprinz Bin Salman spricht Israel Existenzrecht zu,” Tagesspiegel, April 3, 2018.

25 “Saudi Writer: The Arab League Summits Are Completely Pointless: Palestinian Leaders—First and Foremost Jerusalem Mufti Al-Husseini and PLO Leader Arafat—Damaged the Palestinian Cause the Most,” MEMRI, Special Dispatch No. 7499, May 31, 2018.

26 “Normalizing ties with ‘Zionists’ is against Quran, Iranian supreme leader says,” The Times of Israel, April 15, 2019.

27 “Jerusalem Friday Sermon by Sheikh Yousef Makharzah: It Is the Religious Obligation of Muslims to Bear Animosity against the Jews; Mahmoud Abbas Is Wrong to Say Otherwise,” MEMRI-TV, No. 7849, February 14, 2020.

Traduzione di Niram Ferretti e Angelita La Spada

https://www.tandfonline.com/doi/full/10 ... 20.1793275



Gino Quarelo
Scrive Kuntzel : " ... l’antisemitismo islamico.

Questo termine non è inteso come un attacco generale all’Islam (i cui testi sacri includono passaggi che mettono gli ebrei in una luce positiva), né come un’accusa generale contro i musulmani, molti dei quali si oppongono all’antisemitismo. Invece, si riferisce a una forma specifica di antisemitismo che ha caratteristiche e conseguenze distinte e quindi deve essere combattuta in un modo specifico, in particolare all’interno del mondo musulmano."

???

Niram Ferretti
Esattamente. Cosa c'è di strano? Specifica accuratamente, nel resto del suo lungo pezzo cosa va inteso per antisemitismo islamico e il suo intreccio con l'antisemitismo di matrice nazista. Specifica che i primi a dovere opporsi a questa forma di antisemitsmo che trova legittimità nel Corano e su cui si va a innestare l'antisemitismo di importazione europea, dovrebbero essere i musulmani stessi.

Gino Quarelo
??? Questo termine non è inteso come un attacco generale all’Islam (i cui testi sacri includono passaggi che mettono gli ebrei in una luce positiva), né come un’accusa generale contro i musulmani, molti dei quali si oppongono all’antisemitismo. ???


Niram Ferretti
Gino Quarelo è vero. Ci sono sure che non sono pregiudizialmente avverse agli ebrei, come quelle meccane e di certo non tutti i musulmani sono antisemiti. Sono fatti difficilmente contestabili. Poi, che l'antisemitismo sia molto radicato nei paesi islamici e tra i musulmani è vero. Così come è vero che le sure medinesi sono avverse agli ebrei. Credo che Kuntzel abbia, con questa precisazione, ripararsi dall'accusa di essere islamofobo. Posso capirlo.

Gino Quarelo
Come una rondine non fa primavera così una sura meccana non rende l'islam rispettoso degli ebrei, dell'ebraismo, dei cristiani e di ogni diversamente religioso e non religioso e pensante della terra. Condivido la tua spiegazione sulla ragione di queste precisazioni da parte di Kuntzel. Si tratta del primo passo diplomatico verso la dhimmitudine.

Niram Ferretti
Gino Quarelo che Matthias Kuntzel sia avviato alla dhimmitudine semplicemente perchè non afferma che tutti i musulmani sono antisemiti mi sembra un tantino eccessivo...

Bar Kohba
Niram Ferretti è un ossimoro.... = come chiedere al acqua di opporsi all' umidità....

Bar Kohba
Niram Ferretti mi sai indicare una sura che non è avversa agli ebrei?

Bar Kohba
purtroppo, Kuntzel, come tanti intellettuali occidentali proietta i suoi valori sul mondo arabo islamico, dove questi sono "disvalori".Esiste una opzione di pace in Islam tra credenti ed infedeli? esiste una opzione di convivenza civile, alla pari tra credenti islamici ed infedeli? esiste una opzione di compromesso nell' islam?


Chen Riccardo Lazzeri
Bar Kohba NO


Niram Ferretti
Bar Kohba sono diverse le sure del Corano che si riferiscono agli ebrei in una luce favorevole. Te le elenco, così puoi agevolmente consultarle: 2:62, 2.122, 2.135, 3:23, 20:80, e altre ancora, MA ed è un tema molto vasto, questa luce favorevole è unicamente relativa al fatto che gli ebrei sono considerati come i cristiani, "Gente del Libro", e dunque credenti nel Dio unico che, per i musulmani è Allah. Inizialmente Maometto cercò di ingraziarsi la comunità ebraica e la qibla inizialmente era rivolta verso Gerusalemme come segno di considerazione per gli ebrei al fine di avvicinarli a sè, ma quando le tribù ebraiche rigettarono l'autorità di Maometto come profeta le cose cambiarono drasticamente. Nessuno, dunque, contesta che il Corano contenga passi virulentemente antiebraici nè che Maometto ordinò il massacro dei Banu Qurayshi, ma Kuntzel è uno studioso e un ricercatore, come sono io, e siamo obbligati ad attenerci ai fatti, ai contesti e alla loro evoluzione.

Gino Quarelo
Per me e non solo per me, ma anche per Oriana Fallaci, per Magdi Allam e per molti altri apostati ed eroi della libertà e dell'umanità, l'Islam è il nazismo maomettano o nazismo dell'umma mussulmana che è stato ed è ben peggiore del nazismo hitleriano e Maometto è stato ancor più criminale di Hitler.
Il Corano poi con le sue Sure medinesi e meccane esprime l'idolatria nazi maomettana allo stesso modo del Mein Kampf di Hilter e non vedo perché si debba avere tanto riguardo per Maometto e il suo nazismo maomettano o Islam e non riservargli invece lo stesso trattamento che hanno avuto Hitler, il Mein Kampf e il loro nazismo ariano.

Non si può praticare l'ambiguità perché si fa solo che del male e ci si rende complici del male:
o Maometto era un vero profeta di Dio e tutto quello che ha detto e fatto è buono e giusto o era un falso profeta e quello che ha detto e fatto è cattivo e ingiusto, non vi sono vie di mezzo, non esiste una mezza verità.
E non è possibile il caso che Maometto sia stato un vero profeta di Dio e al contempo che quello che ha detto e fatto sia stato malvagio e ingiusto.
Se Maometto è stato un vero profeta di Dio e tutto quello che ha detto e fatto è buono e giusto allora gli ebrei e i cristiani come tutti i non mussulmani e tutti i diversamente pensanti debbono farsi maomettani per essere nel bene e nel giusto oppure Maometto non è stato un vero profeta di Dio e tutto quello che ha detto e fatto è malvagio e ingiusto e allora l'Islam va bandito e combattuto come il male peggiore che da sempre e universalmente è quel male che si fa passare per il bene per ingannare profondamente gli uomini.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Allah non è Dio e Maometto non è un profeta di Dio

Messaggioda Berto » mer ago 12, 2020 7:17 am

Ecco in verità chi era Maometto e cos'era la sua pace!

Maometto fu assai peggio di Hitler e di Stalin e di Toto Riina!
Maometto fu un ignorante, presuntuoso, invasato, esaltato, idolatra che si inventò il suo dio Allah tratto dagli idoli della Mecca, un dio-idolo dell'orrore, del terrore e di morte,
uno che abusò della credulità popolare e che poi si impose con la minaccia, l'intimidazione, il ricatto, la violenza (che non fu affatto per legittima difesa come raccontano i suoi seguaci per giustificarsi ma fu predatoria, aggressiva, sopraffatrice, assassina);
fu un bugiardo, un ladro, un razziatore rapinatore, sequestratore e ricattatore, schiavista, assassino e sterminatore;
fu un razzista al massimo grado che discriminò chiunque non si sottomettesse a lui e al suo idolo e che depredò, cacciò e sterminò ebrei, cristiani, zoroastriani e ogni diversamente religioso, areligioso e pensante che gli si contrapponesse e non si sottomettesse;
invase, depredò, ridusse in schiavitù e fece strage nei paesi altrui imponendo con la minaccia la sua politica e la sua criminale ideologia-teologia religiosa imperialista e totalitaria;
indusse al suicidio, all'omicidio e allo sterminio e fece dire al suo idolo, dettandolo ai suoi seguaci, ciò che poi
fu scritto nel Corano e che da 1400 anni induce e istiga alla violenza, alla discriminazione, alla falsità, alla minaccia, alla depredazione, al disprezzo degli altri non maomettani, alla riduzione in schiavitù e alla dhimmitudine, all'omicidio, al suicidio-omicidio, all'assassinio e allo sterminio di ogni diversamente religioso, areligioso e pensante della terra che non si sottometta ai suoi seguaci e al loro orrendo idolo Allah.

A chi esalta e santifica l'invasato criminale Maometto!
Santificare Maometto, il suo idolo Allah e il Corano è santificare il male, un mettersi dalla parte di ciò che di più maligno esista sulla faccia della terra.
Santificare Maometto, il suo idolo Allah e il Corano dichiarandoli elevatori di spiritualità e portatori di umanità, di amore, di pace, di fratellanza, di giustizia, di cultura e di civiltà significa ingannare e illudere l'umanità intera specialmente quella che soffre a causa dell'Islam e che vorrebbe potersi difendere e liberare da tutto ciò;
Santificare Maometto, il suo idolo Allah e il Corano è farsi demenzialmente, irresponsabilmente e vilmente complici del male, e costituisce di per sé un grave crimine contro l'umanità.

Maometto (santo o criminale terrorista ?)
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2030


L'uso degli assassinii per conseguire obbiettivi politico/religiosi ha avuto un ruolo importante durante tutta la storia dell'Arabia e dell'espansione Islamica, e la parola "assassino" trae origine dalla lingua araba (حشّاشين).
Questa lista contiene i risultati e le ragioni per le uccisioni mirate e gli assassinii ordinati o sostenuti dal Profeta Maometto, così come le fonti primarie che parlano di questi avvenimenti.
https://wikiislam.net/wiki/Lista_degli_ ... a_Maometto

Islam, Maometto, Allah, Corano e Sharia sono orrore e terrore
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2644

Maometto, il Corano, Allah e i maomettani cos'hanno di buono? Nulla!
Ma cosa mai hanno da rivelare, insegnare e da trasmettere di buono, di vero, di giusto e di bello Maometto, il Corano, Allah e i maomettani, all'umanità intera e ai non maomettani? Nulla assolutamente nulla!
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 6123975281
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2850

Maometto e Totò Riina, quali differenze?
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2699
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 5874201743




Ecco cos'è il Corano e il suo Islam

I versetti satanici del Corano sono centinaia,

i peggiori sono quelli che riguardano la demenziale presunzione idolatra che Allah sia il vero Dio e che Maomettto sia l'ultimo profeta di Dio e che il Corano sia la parola increata di Dio e questi sono i peggiori di tutti perché su di essi si fonda il suprematismo, l'assolutismo e il totalitarismo nazi maomettano e la convinzione fideistica che l'Islam sia il valore religioso e la legge divina assoluta per la quale valga la pena di morire e per la quale si può uccidere i non islamici, i non più islamici e sterminare i popoli che non si assoggettano all'Islam, che si oppongono all'Islam e che non ne vogliono sapere nulla di questa demenziale ideologia religiosa.

Versetti che riducono l'uomo e l'umanità in condizione di schiavitù degrandante, deprimente, desolante, disperante, alienante, schiava di una di una mostruosa divinità vuota e che si compiace del suo orrido vuoto umano, a cui l'umanità si deve sottomettere e in cui viene privata del libero arbitrio e della libera iniziativa.

Poi vi sono i versetti satanici che riguardano le ritualità maniacali e ossessive delle pratiche cultuali comprese le preghiere che offendono i non mussulmani e che inducono al loro disprezzo e al razzismo ideologico-teologico religioso.

Poi vi sono i versetti satanici che riguardano il modo di porsi e di trattare i non mussulmani e gli atei in cui si promuove la guerra di supremazia religiosa, di proselitismo violento e coatto, la depredazione e la schiavitù. l'uccisione e lo sterminio, la dhimmitudine e la menzogna nei rapporti sociali e politici con i non islamici.

Poi vi sono i versetti satanici che riguardano la donna e la sua inferiorità e schiavitù e per cui è stato ucciso Theo van Gogh e perseguitato con minaccia di morte Salman Rushdie.

Poi vi è tutto il resto che mantiene nella violenza teocratica e nel sottosviluppo civile, culturale ed economico i paesi del Mondo in cui il nazismo maomettano è al potere.

Basta entrare in un moschea e vi si trova un'umanità prostrata al vuoto assoluto e orrendo di un idolo mostruoso costituito dalle demenziali e assurde parole del Corano inventate da un invasato predone assassino chiamato Maometto.


Chiamare santo il Corano è come chiamare santo il Mein Kampf, una demenzialità assoluta, un controsenso assurdo; è un santificare il male.
Non si può assolutamente definire santo un libro che prescrive, istiga, induce, promuove e ordina il disprezzo, la discriminazione, la depredazione, la schiavitù, la dhimmitudine, l'odio, la violenza, la minaccia, la menzogna, il ricatto, l'omicido, il suicidio omicidio e lo sterminio dei diversamente religiosi non maomettani, degli apostati e dei diversamente pensanti come gli atei e tutti gli altri.

non debbono essere violente, minacciose, intimidatorie, costrittive, ricattatorie;
non debbono promuovere e indurre alla discriminazione, alla depredazione, al disprezzo, alla schiavitù, alla dhimmitudine, all'odio, al suicidio, all'omicido, allo sterminio;
non debbono trasformare gli uomini in mostruosità acritiche, fanatiche, ossessionate, criminali, disumane;
non debbono generare conflitti etnici, civili, religiosi e politici sia nazionali che internazionali;
non debbono come esempi esaltare figure criminali di assassini, predatori, bugiardi, sterminatori, invasati;
devono promuovere la pace, la fratellanza, la responsabilità, la proprietà, la libertà di parola di pensiero e di critica, la solidarietà volontaria e non forzata;
debbono rispettare i paesi, i popoli, le comunità, le etnie, le culture, le tradizioni e accettare tutte le diversità che promuovono la vita e il bene e che sono compatibili con i valori, i doveri e diritti umani naturali universali, civili e politici.
Se il nazismo hitleriano e Hitler rientrano in questa casistica e vanno giustamente banditi dal consesso civile, allo stesso modo dovrebbero essere banditi anche il nazismo maomettano e Maometto perché sono mille volte peggio.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Allah non è Dio e Maometto non è un profeta di Dio

Messaggioda Berto » ven set 24, 2021 6:27 am

Bandire e combattere l'Islam come nazismo maomettano, prima che distrugga l'Europa e il Mondo
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2374

Bandire il nazismo maomettano o Islam come male peggiore del nazismo hitleriano e dell'internazismo comunistra sovietico e cinese e tutti i paese che lo praticano e boicottarli economicamente, turisticamente, politicamente e militarmente.

Bandire l'Islam prima che distrugga l'Europa - L'Islam è il culto idolatra, politico religioso, dell'orrore e del terrore, il culto di morte dell'idolo Allah e del suo profeta e primo terrorista assassino islamico, modello per tutti i mussulmani, da sempre, per sempre e ovunque.
Chiediamo al Papa cattolico romano, quanti cristiani, europei, occidentali ed altri innocenti del mondo, dovranno ancora morire prima che il suo "D-o o idolo cristiano del perdono, della fraternità e dell'amore universale" sia sazio, del sangue delle vittime, del martirio dei cristiani, degli innocenti di tutto il mondo, di ogni colore e di ogni credo religioso, e si scagli contro questo credo idolatra di morte che è l'Islam.


Criticare l'Islam è una necessità vitale primaria, un dovere civile universale prima ancora che un diritto umano;
poiché l'Islam è il nazismo maomettano.

Non va solo criticato ma denunciato, contrastato, perseguito e bandito.
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 188&t=2811

La blasfemia vera è quella che sta alla base delle religioni, ossia la presunzione sacrilega di detenere il monopolio di Dio, dello Spirito Universale;
questa blasfemia è la fonte di ogni male, specialmente laddove questa presunzione demenziale si accompagna alla mostruosa e disumana violenza coercitiva.
L'odio e la violenza sono intrinseci all'Islam, a Maometto e al Corano, vanno denuciati, perseguiti e banditi come il male assoluto.
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 6248299139



Ecco cos'è il Corano

Chiamare santo il Corano è come chiamare santo il Mein Kampf, una demenzialità assoluta, un controsenso assurdo; è un santificare il male.
Non si può assolutamente definire santo un libro che prescrive, istiga, induce, promuove e ordina il disprezzo, la discriminazione, la depredazione, la schiavitù, la dhimmitudine, l'odio, la violenza, la minaccia, la menzogna, il ricatto, l'omicido, il suicidio omicidio e lo sterminio dei diversamente religiosi non maomettani, degli apostati e dei diversamente pensanti come gli atei e tutti gli altri.

non debbono essere violente, minacciose, intimidatorie, costrittive, ricattatorie;
non debbono promuovere e indurre alla discriminazione, alla depredazione, al disprezzo, alla schiavitù, alla dhimmitudine, all'odio, al suicidio, all'omicido, allo sterminio;
non debbono trasformare gli uomini in mostruosità acritiche, fanatiche, ossessionate, criminali, disumane;
non debbono generare conflitti etnici, civili, religiosi e politici sia nazionali che internazionali;
non debbono come esempi esaltare figure criminali di assassini, predatori, bugiardi, sterminatori, invasati;
devono promuovere la pace, la fratellanza, la responsabilità, la proprietà, la libertà di parola di pensiero e di critica, la solidarietà volontaria e non forzata;
debbono rispettare i paesi, i popoli, le comunità, le etnie, le culture, le tradizioni e accettare tutte le diversità che promuovono la vita e il bene e che sono compatibili con i valori, i doveri e diritti umani naturali universali, civili e politici.
Se il nazismo hitleriano e Hitler rientrano in questa casistica e vanno giustamente banditi dal consesso civile, allo stesso modo dovrebbero essere banditi anche il nazismo maomettano e Maometto perché sono mille volte peggio.



Noi bruciamo il Mein Kampf di Hitler e il Corano di Maometto!
viewtopic.php?f=188&t=2931


Trattasi di due libri demenziali, razzisti e nazisti al massimo grado, il nazismo ariano o hitleriano e il nazismo dell'Umma islamica o maomettana.


Un fuoco di liberazione e di purificazione!

Noi bruciamo il Corano perché è un libro mostruoso, il libro del male, il libro dell'orrore e del terrore.
Noi bruciamo il Corano perché è un libro razzista e nazista che ci insulta e ci offende chiamandoci infedeli, miscredenti, immondi, maiali, scimmie, deviati, corruttori.
Noi bruciamo il Corano perché è un libro che ci minaccia di morte, che istiga all'omicidio, allo sterminio e al suicidio omicidio stragisti.
Noi bruciamo il Corano perché è un libro che promuove il disprezzo, l'odio, predazione, la riduzione in schiavitù o in dhimmitudine e l'uccisione dei non maomettani.
Noi bruciamo il Corano perché è un libro che nel suo insieme promuove la disumanità e l'inciviltà, la guerra politico religiosa, lo sterminio, il razzismo, il nazismo demenziale dell'Umma, la discriminazione di genere, religiosa, ideologica, sociale e politica.
Noi bruciamo il Corano perché è un libro che esalta il male che ci manca di rispetto che diffonde incultura e crimine che viola i valori, i doveri e i diritti umani naturali e universali dell'umanità.
Noi bruciamo il Corano per liberarci da questo male immenso che minaccia e opprime l'umanità.
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Re: Allah non è Dio e Maometto non è un profeta di Dio

Messaggioda Berto » ven set 24, 2021 6:38 am

Il maomettismo o nazismo maomettano e i maomettani o l''Islam e gli islamici sono una minaccia, una offesa, un'ingiuria, un pericolo per l'umanità intera
viewtopic.php?f=188&t=2667
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 5512703312
-Violazione dei diritti umani universali, degli uomini, delle donne, dei bambini, dei gay e dei non mussulmani, altro religiosi e diversamente pensanti;
-incitamento al disprezzo e all'odio verso i non mussulmani in particolare gli ebrei e i cristiani;
-violazione delle costituzioni occidentali, italiana ed europea, delle libertà democratiche;
-violazione della Legge Mancino;
-i crimini del maomettismo, crimini contro l'umanità a cominciare da Maometto;
...


Sogno un Mondo libero dalla peste islamica
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 2946540969

Sogno un Mondo liberato dalla millenaria piaga della peste islamica o nazi maomettana.

Un Mondo dove Maometto è stato bandito come Hitler, Stalin e Toto Riina in quanto criminale assassino, idolatra e invasato; dove il Corano è ricordato come il Mein Kampf e un lungo elenco di demenzialità disumane e Allah come un idolo mostruoso e assurdo.

Sogno un Mondo in cui le moschee sono divenute Case della libertà di pensiero, biblioteche, ristoranti, sale di musica e di convegni, discoteche, palestre, centri termali, grandi magazzini, alberghi, sinagoghe, templi indù e chiese cristiane; e la moschea della Mecca Al-Masjid al-Ḥarām sia stata convertita in un parco giochi come Gardalan e Disneyland.

Sogno un Mondo libero dalla orripilante nenia dei muezzin che dai minareti delle moschee chiamano alla preghiera idolatra umanamente offensiva e minacciosa, centinaia di milioni di zombi nazi maomettani terrorizzati e ossessionati dal loro maomettismo.

Un Mondo dove le donne dei paesi oggi mussulmani saranno libere di vestirsi come vogliono, di sposare chi vogliono e con gli stessi identici diritti degli uomini, in cui i bambini non siano più costretti col terrore a impare a memoria e a recitare da automi il demenziale Corano.

Sogno un Mondo in cui Israele non sarà più aggredito da ogni lato e gli ebrei potranno girare liberamente, ben accetti e ben voluti in ogni continente.

Sogno un Mondo non più minacciato da orde di nazi maomettani con la schiuma alla bocca e le bave sulla barba e che gridando come ossessi Allahu Akbar accoltellando, investendo, sparando, bombardando, facendosi esplodere per fare strage dei non maomettani in nome del loro demenziale e criminale profeta idolatra Maometto e del suo mostruoso idolo Allah.
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