Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mar giu 14, 2016 9:23 am

Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico
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Omosessualità e nazismo islamico
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mar giu 14, 2016 9:24 am

Usa, spara in locale gay: 50 morti. Assalitore ucciso. È americano di origini afgane. Il padre: "Era arrabbiato per bacio omosex"
È la peggiore strage commessa con armi da fuoco della storia americana. L'uomo si era barricato nella discoteca e aveva trattenuto molti ostaggi per alcune ore. Almeno 53 feriti. Nel locale trovati una pistola e un fucile mitragliatore d'assalto Ar-15. Fbi indaga su terrorismo islamico. Is: "Miglior regalo per Ramadan" ma nessuna rivendicazione
di AGNESE ANANASSO e PIERA MATTEUCCI
12 giugno 2016

http://www.repubblica.it/esteri/2016/06 ... -141837606


ORLANDO (Florida) - Sarebbe stato identificato il killer autore del massacro, il peggiore con armi da fuoco della storia americana, al night club gay di Orlando della scorsa notte. Il suo nome è Omar Mateen, è del 1986, ed è americano, originario della città Port St. Lucie, in Florida, ma figlio di genitori afgani. L'uomo, di professione vigilante, è entrato nella discoteca e ha aperto il fuoco sulle persone che stavano ballando, uccidendo almeno 50 persone. In un primo momento il bollettino delle vittime era di venti ma è peggiorato nel giro di poco tempo.

Dopo essersi barricato all'interno del locale e aver trattenuto numerosi ostaggi per ore, l'assalitore è stato ucciso dopo uno scontro a fuoco con gli agenti. Nel locale sono stati trovati una pistola e un fucile mitragliatore d'assalto Ar-15, forse le armi usate dall'attentatore. L'Fbi indaga su possibili legami con il terrorismo islamico. Potrebbe essere un bacio tra due gay la molla che ha fatto scattare la rabbia del killer, a quanto sostiene il padre dell'uomo, parlando alla Nbc: "Il movente religioso non c'entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato. Siamo scioccati come il resto dell'America". Agenti dell'Fbi e della polizia locale hanno circondato la casa del killer a Fort Pierce, nella contea di St. Lucie in Florida.
A renderlo noto il sito TcPalm, citando il portavoce della polizia, Ed Cunnigham.


53 feriti. La polizia ha annunciato la morte dell'aggressore su Twitter, mentre il sindaco Buddy Dyer ha ritoccato al rialzo il bilancio dei feriti che da 42 salgono a 53. Il capo della polizia, John Mina, ha detto che 30 ostaggi sono stati messi in salvo. Sul profilo di Orlando Police chiunque fosse stato all'interno del locale è invitato a fornire informazioni. Purtroppo serviranno diverse ore per identificare le vittime, ha fatto saper l'Fbi. "Non è ancora stato accertato se la sparatoria al club gay di Orlando è un crimine di odio o un atto terroristico" sottolinea il Federal Bureau. Il presidente Barack Obama è stato informato della tragedia e ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime, ha offerto tutto il supporto possibile del governo e chiesto di essere costantemente informato. Il sindaco e il governatore della Florida, Rick Scott, hanno dichiarato lo stato di emergenza

Il profilo. Emergono alcuni particolari sulla vita e sulla personalità di Mateen. Secondo i media statunitensi come CBS News, NBC e CCN si era sposato nel 2009 con una ragazza nel New Jersey, dalla quale aveva divorziato due anni dopo. Era una guardia giurata e viveva a Port St. Louise, a 200 chilometri da Orlando, e pare che fosse nella città armato apposta per compiere l'insano gesto. Non solo, ma avrebbe avuto legami con l'idelogia islamica.

Due ordigni. Fuori dalla discoteca, poco prima della notizia della morte dell'aggressore, era stata sentita una forte esplosione da un reporter di una tv locale mentre era in diretta. Il giornalista ha parlato di un ordigno fatto brillare dalla polizia che, infatti, era arrivata sul luogo dell'attacco con i cani anti-bomba. E la notizia è stata confermata dalla polizia che ha poi precisato che l'assalitore aveva un fucile, una pistola e un ordigno esplosivo addosso. Un secondo possibile ordigno era nell'auto dell'uomo.

Le testimonianze. "Ero lì. Un uomo ha aperto il fuoco intorno alle 2 di notte. La gente sulla pista da ballo e il bar si è buttata a terra e alcuni di noi che erano vicino al bar e alla uscita sono riusciti a raggiungere l'esterno", ha scritto un uomo, Ricardo J.Negron Almodovar su Twitter raccontando l'accaduto. "Siamo corsi fuori. Io sono sano e salvo a casa. Spero che anche gli altri stiano bene". Stando al racconto di Negron, c'erano più di 100 persone all'interno del locale, frequentato dalla comunità LGBT, quando l'uomo vi ha fatto irruzione e ha cominciato a sparare contro il soffitto e sulla folla; il testimone non ha chiarito neppure se a sparare fosse uno o più persone. "Ho solo sentito gli spari, è stato meno di un minuto, ma sembrava di più", ha detto. "C'è stata una breve pausa e abbiamo solo corso. Tutti stavano faccia a terra. Io avevo qualcuno sopra di me. Proprio non ho visto (se c'erano una o più persone). Posso solo dire che il club era pieno, c'erano oltre 100 persone".
"Ci ha preso, è qui con noi". È il testo dell'ultimo messaggio che Eddie Justice, 30 anni, che si trovava all'interno della discoteca di Orlando, ha mandato a sua madre Mina. Poi il silenzio. Lo riporta il Mail online con le foto dei messaggi sullo smartphone della donna che si è precipitata davanti alla discoteca per avere informazioni e chiedere aiuto. Il ragazzo aveva scritto in precedenza di chiamare la polizia e essersi rifugiato nel bagno. Poi "Lui sta arrivando". "Mamma ti amo", ha scritto ancora, "sto per morire".

La peggiore sparatoria della storia americana. Si è chiusa così l'ennesima sparatoria in Usa, appena un giorno dopo l'uccisione al termine di un concerto di Christina Grimmie. Pochi giorni fa a Los Angeles uno studente ha ucciso un professore all'interno dell'Università di Ucla e poi si è tolto la vita. Questa è la peggiore sparatoria (con questo termine si intende un incidente con arma da fuoco che registra almeno quattro vittime) della storia degli Stati Uniti. Solo quest'anno, se ne sono registrate 132 (con 156 morti). Prima di Orlando, la sparatoria più grave è accaduta il 22 aprile scorso nel contado di Pike nello Stato di Ohio, dove otto membri di una stessa famiglia sono morti in una sparatoria per motivi ancora sconosciuti. Il 20 febbraio, sei persone, tra cui un bambino di otto anni, hanno perso la vita nella città di Kalamazoo, nel Michigan. Nel 2015, secondo i dati registrati dal sito internet Shootingtracker, nel 2015 si sono verificate 372 sparatorie e 367 morti, quasi uno al giorno.

Is: "Miglior regalo per Ramadan". I jihadisti celebrano sul web la sparatoria di Orlando come "il miglior regalo per il Ramadan". Lo twitta Rita Katz, direttrice del Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste in rete. I jihadisti, riferisce il Site, lodano il killer: "Possa Allah accogliere l'eroe che lo ha fatto e ispirare altri a fare lo stesso". Tuttavia, riferisce la stessa Katz, non ci sono al momento rivendicazioni della strage.

Jihadists celebrate #Orlando shooting:"best Ramadan gift".Praise shooter"May Allah accept the hero who did it&inspire others to do the same"
Rita Katz (@Rita_Katz) June 12, 2016

Il presidente francese François Hollande condanna "con orrore" la strage. Lo comunica una nota sul sito dell'Eliseo, aggiungendo che Hollande esprime "il pieno sostegno della Francia e dei francesi alle autorità e al popolo americano in questa prova".

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sceglie Twitter per comunicare la solidarietà: "Solidarietà e commozione del governo italiano per l'atroce strage di #Orlando in Florida. Il nostro cuore è con i nostri fratelli americani".

Solidarietà e commozione del governo italiano per l'atroce strage di #Orlando in Florida. Il nostro cuore è con i nostri fratelli americani
Matteo Renzi (@matteorenzi) 12 giugno 2016


Gay, coki, omosessuali, votè tuti par l'Ixlam, par pì moskee, par i partidi ke łi vol verxarghe łe porte de l'Ouropa a Alah, par coełi ke on diman łi sarà łi vostri carnefexi.
Gay, coki, omosessuali, votate tutti per l'Islam, per più moschee, per i partiti che vogliono spalancare l'Europa ad Allah, per quelli che un domani saranno senza ombra di dubbio i vostri carnefici.
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Re: Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mar giu 14, 2016 9:25 am

Abbiamo paura di dire che la strage degli omosessuali è prescritta dall'islam
https://www.youtube.com/watch?v=EP1KpJDYANM
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Re: Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mar giu 14, 2016 9:25 am

Appello agli omosessuali: condannate l'islam e difendete la nostra civiltà
verità e rivoluzione
di Silvana De Mari 13/06/2016

http://www.magdicristianoallam.it/blogs ... vilta.html

Un terrorista islamico in nome dell'islam ha assassinato persone che affermano di essere omosessuali. Nell'islam queste persone sono normalmente assassinate, sono assassinate a Gaza, in Iran, in Iraq, in Libia e soprattutto in Arabia Saudita, nazione che contiene la tomba del profeta e che è il paradigma dell'islam.

Il vero islam è quello saudita. Il responsabile della strage è il terrorista islamico che l'ha compiuta. Il mandante la sua religione. Eppure molti rifiutano di affermare questa verità elementare. Le risse si spostano su altri campi. I movimenti lgbt, quegli stessi movimenti lgbt che ai loro Pride boicottano Israele, e inneggiano ai palestinesi che invece incarcerano (Cisgiordania) o uccidono (Gaza) le persone che ritengono di essere omosessuali, spiegano che il vero colpevole è la cosiddetta omofobia occidentale, che deve essere imbavagliata. Già da questo possiamo comprendere quanto gli appartenenti al movimento lgbt abbiano a cuore il benessere e la sopravvivenza delle persone che si ritengono omosessuali.

Eppure l'islam spesso non viene nemmeno nominato. I veri mandanti sono coloro che affermano che i figli devono avere una madre e un padre e che privare i figli di questa realtà sia una violenza atroce. Il movimento lgbt sta protestando contro il divieto di donazioni di sangue per le persone con comportamenti omosessuali. Chi ha questi comportamenti non può donare il sangue. Questi comportamenti moltiplicano per 20 in rischio di AIDS (dati dell'Oms), malattia che ha una "finestra immunologica", una fase in cui è già nel sangue e può già essere trasmessa ma non può ancora essere rilevata. Per il movimento lgbt è irrilevante il rischio di trasmettere malattie, come è irrilevante il dolore e la persecuzione di persone per il loro orientamento nei paesi islamici.

È un movimento politico pieno di odio: odio per il cristianesimo, odio per l'umanità, odio per la libertà, inclusa quella di affermare che la cosiddetta omosessualità non è un dato strutturale ma un comportamento, e odio per se stessi, odio per le persone che si ritengono omosessuali di cui ai loro Pride danno una visione caricaturale e oscena.

Noi che amiamo gli uomini e le donne e i bambini, sul sangue appena sparso osiamo dire la verità: a uccidere è stato un terrorista islamico. La compassione e l'orrore per quello che è successo, per quei poveri morti, per le madri che piangeranno la loro assenza ogni istante, ci impone il dovere della verità. Il mandante è una religione che condanna nelle sue terre l'omosessualità a morte e che non ha bisogno di attendere di essere maggioritaria sul nostro suolo per ucciderli anche da noi.
La nostra è l'unica civiltà che garantisce alla persona la libertà di vivere la propria vita, la propria sessualità, le proprie idee. Questa civiltà difendiamola.
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Re: Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mar giu 14, 2016 9:26 am

Coki-cokeria, veła, xmoca, gay e altre stranbarie
viewtopic.php?f=44&t=264
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Re: Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mar giu 14, 2016 9:27 am

Coki “justisià da i criminałi de l’Isis

Ecco come l'Isis giustizia i gay
Due uomini gettati dal tetto di un edificio davanti alla folla. Motivo? Sono accusati di essere gay
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ecc ... 83712.html

Nico Di Giuseppe - Sab, 17/01/2015 - 15:04

Immagini oscene.
Due uomini gettati dal tetto di un edificio davanti alla folla.
Motivo?
Sono accusati di essere gay.
Così l'Isis "giustizia" i presunti omosessuali. Le foto sono ambientate in Iraq, nella provincia di Ninive. I terroristi islamici prima leggono la sentenza di morte, poi portano le due vittime in cima alla torre e infine gli sparano in testa e li spingono giù. Il tutto viene fatto in pubblico per terrorizzare le persone e obbligarle alla stretta obbedienza dei vari precetti islamici.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -lisis.jpg



Lo Stato islamico e gli omosessuali
Matteo Carnieletto
Giu 13, 2016

http://www.occhidellaguerra.it/lo-stato ... mosessuali

Nel mirino dei terroristi del sedicente Stato islamico ci sono anche – e soprattutto – gli omosessuali. Nei filmati dell’orrore abbiamo visto i jihadisti uccidere i gay nei modi peggiori.

A gennaio di quest’anno, l’Isis ha diffuso un filmato in cui veniva mostrato un uomo “accusato” di essere omosessuale. I miliziani lo portano all’ultimo piano di un edificio. Sotto, la folla in attesa di vedere l’esecuzione. Gli smartphone nelle mani per filmare tutto e un’insaziabile voglia di sangue. L’uomo si avvicina al bordo del palazzo, poi viene gettato giù. La folla continua a filmare. Tutto viene poi diffuso sui social, Twitter in testa.

È solo uno dei tanti filmati dell’orrore che circolano in rete. Per giustificare i propri crimini, l’Isis si rifà al Corano, dandogli – ovviamente – una lettura radicale.
I versetti del Corano che condannano l’omosessualità

” ‘E Lot, quando disse al suo popolo: ‘Compirete forse voi questa turpitudine, tale che mai nessuno la commise prima di voi al mondo? Poiché voi vi avvicinate per libidine agli uomini anziché alle donne, anzi voi siete un popolo senza freno alcuno’. Ma la risposta del suo popolo non fu che questa: ‘Cacciateli fuori della vostra città! Sono uomini che voglion farsi passare per puri!'” (7:80-82).

“V’accosterete voi ai maschi di fra le creature? E abbandonerete le spose che per voi ha creato il Signore? Siete un popolo ribelle!”. Risposero: ‘Se tu non cessi, o Lot, sarai certo cacciato dalla nostra città!’. Rispose: ‘Le vostre azioni le odio! Signore! Salvami, e salva la mia gente, dal loro turpe agire!’. E Noi lo salvammo, e la sua famiglia tutta, eccetto una vecchia, che fu tra i rimasti. Poi distruggemmo gli altri, tutti. E facemmo piover su loro una pioggia; terribile pioggia per gli ammoniti invano. E certo in questo fu un Segno, ma i più di loro non furon credenti”. (26:165-174)

“Se alcune delle vostre donne avran commesso atti indecenti, portate quattro vostri testimoni contro di loro, e se questi porteranno testimonianza del fatto, chiudetele in casa fin che le coglierà la morte o fin quando Dio apra loro una via. E se due di voi commettano atto indecente puniteli; ma se si pentono e migliorano la loro condotta lasciateli stare, ché Dio è perdonatore benigno” (4:15-16)


https://www.facebook.com/salviniofficia ... 6635398155
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Re: Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mar giu 14, 2016 10:17 am

https://it.wikipedia.org/wiki/Omosessua ... stianesimo

All'interno del Cristianesimo sono presenti visioni differenti riguardo al tema dell'omosessualità; questa viene in prevalenza considerata un peccato, ma si tratta di un tema controverso nel quale le diverse opinioni nascono da differenti approcci alle Scritture, da differenti opinioni sulla natura dell'omosessualità (condizione di peccato, malattia, o identità di genere), nonché da fattori socio-culturali e di sensibilità personale.

Esistono alcune difficoltà da tenere presente nell'affrontare il tema "Bibbia e omosessualità": nella Bibbia non si trova una parola corrispondente al termine "omosessualità" che utilizziamo oggi con una serie di implicazioni che erano estranee al mondo culturale degli autori biblici e dei primi destinatari. I discorsi che possono toccare l'etica sessuale nella Bibbia sono occasionali più che dogmatici: rispondono cioè a occasioni particolari e situazioni concrete (ved. ad es. le lettere di Paolo). Di qui la difficoltà di rispondere alla domanda: che cosa dice la Bibbia sull'omosessualità? Di seguito sono elencati i passi biblici che sono normalmente considerati attinenti alla questione omosessuale, e sono brevemente esposte le varie posizioni che si trovano in ambito cristiano in proposito.

https://it.wikipedia.org/wiki/Temi_LGBT ... e_giudaica
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Re: Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mar giu 14, 2016 12:52 pm

Orlando: strage islamica e omofoba in America, editoriale di IC
Informazione Corretta
Roberto Ramella: r.ramella@dgtmedia-no.spam.com
13.06.2016
http://www.informazionecorretta.com/mai ... w.facebook


La strage compiuta ieri in un locale omosessuale a Orlando, in Florida, da parte di un terrorista aderente allo Stato islamico, impone una triplice riflessione.

1) Il motivo dell'attentato è il fanatismo islamico, da sempre violentemente omofobo. Come sottolinea oggi Carlo Panella in un articolo che pubblichiamo in altra pagina, sono 9 i Paesi musulmani in cui per gli omosessuali vige la pena di morte, e in tutti gli altri essere gay è in ogni caso un crimine punito con carcere e violenze. Di conseguenza una cosa deve essere chiara a tutti: sono l'islamismo e l'omofobia dominanti (proprio come l'antisemitismo) nel mondo islamico i responsabili del massacro.

2) Un secondo responsabile è la vulgata omofoba, ancora presente in Occidente. In Italia questa vulgata è espressa in primo luogo dal cattolicesimo reazionario. Ecco, per esempio, come si è recentemente espresso il fanatico Adinolfi: "Contro la legge Cirinnà bisognerebbe prendere i fucili". Qualcuno, a Orlando, lo ha ascoltato, mentre sono vane e tardive la sua condanna, smentita dalla dichiarazione precedente.

Un secondo esempio è quello di un attore romano, tale Alberto Mosca, che ha pubblicato un messaggio in cui invocava l'uso del napalm per sterminare i partecipanti al Roma Pride. E questo a poche ore dalla carneficina di Orlando. C'è perciò poco da stupirsi se qualcuno può imbracciare un fucile per poi mettersi a sparare contro dei ragazzi che si trovavano in un locale gay. L'omofobia è ovunque un linguaggio violento e criminalmente tollerato.

Entrambe le notizie sono riportate dalla Agenzia Stampa Gayburg, il riferimento imprescindibile per capire quandto sia diffusa ancora l'omofobia nel nostro Paese e in Occidente. Ne consigliamo la quotidiana lettura, abbonarsi è gratis, arriva via cellulare o PC: http://gayburg.blogspot.it


3) Alcuni giornali italiani riportano correttamente la notizia della strage. Tra questi La Repubblica, che titola "Strage nel club gay, la firma dell'Is", Il Giornale ("Isis fa strage di gay, l'Occidente guarda la sua sottomissione", anche se tre giorni fa pubblicava un articolo violentemente omofobo, di Anna Rossi), il Corriere della Sera ("Terrore nel locale gay").

Minor spazio è concesso alla notizia da parte di altre testate. Libero non la considera una priorità, anche se pubblica un ottimo commento di Carlo Panella. Peggio fa il Fatto Quotidiano, che non solo dedica soltanto una paginetta interna, ma con il titolo "L'America spara ancora: strage nel locale gay, 50 morti e 53 feriti" attribuisce le responsabilità del fatto all'America e alla diffusione delle armi e non al terrorismo islamico (neppure citato).

La Stampa, infine, titola in prima pagina "Attacco all'America nel nome dell'Isis", ma l'immagine scelta a corredo della notizia è di rilevanza trascurabile. Ci chiediamo se invece di un locale gay si fosse trattato di una sinagoga, con 50 ebrei ammazzati e 50 feriti, la parola ebreo sarebbe anch'essa stata esclusa dal titolo? Anche in quel caso " Attacco all'America nel nome dell'Isis"? Si sarebbe accorto dell'errore anche l'ultimo cronista di cronaca appena assunto. Per fortuna il direttore Maurizio Molinari nel suo breve commento scrive " riconoscere l'identità di un simile nemico è il primo passo da compiere per poterlo battere".

Quello su cui i quotidiani sorvolano è l'odio islamico per gli omosessuali e la libertà di esprimere l'orientamento sessuale che ciascuno preferisce. Ma questo è soltanto una parte dell'odio, è l'insieme delle regole dell'islam - la Sha'ria- che, se verrà applicata come impone il Corano, distruggerà le società democratiche. Con l'aiuto di tutti i fanatici che combattono la stessa idea di progresso. Come dimostrano in Italia i cattolici reazionari.

4. Ultima riflessione, che non rivolgiamo al movimento delle donne nè al movimento Lgbti, ma direttamente alle singole persone che fanno parte, un richiamo alle responsabilità che sono sempre inviduali. È da vili tacere, eppure è questo il comportamento delle due categorie di persone citate, come se le condizioni di vita inaccettabili nei paesi arabo-musulmani riguardassero 'altri', quindi meglio lasciar perdere, sottovalutare e tacere. Questa è complicità con una religione che cerca di distruggere libertà e giustizia che l'Occidente ha conquistato per tutti dopo secoli di lotte. Come ha scritto Molinari il primo passo è riconoscere l'identità del nemico.
E' ora di dirlo a piena voce, il suo nome è islam.
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Re: Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mer giu 15, 2016 4:06 am

Così l'islam è diventato il primo inferno dei gay
L'omofobia è una malattia senza confini. Ma nel mondo musulmano è ancor più esplicita
Fiamma Nirenstein - Mar, 14/06/2016

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 71245.html


È un gioco stupido e dannoso quello per cui i vari commenti sulla carneficina di Orlando si dividono fra chi dà tutta a responsabilità alla matrice islamica dell'attentato, e chi invece a quella omofobica.

Un certo Islam è omofobico, punto. Peggio ancora, quando si attribuisce la strage al facile commercio delle armi negli Usa: gli attentatori della strage di Parigi non avevano comprato oltreoceano i loro mitra né i terroristi palestinesi a Tel Aviv. E risulta scoraggiante che Obama, che pure è stato giusto nel sostegno nazionale alla comunità gay tanto colpita, non sia riuscito a trascinare la sua oratoria oltre la parola «terrorismo» (già difficile per lui) e «crimine d'odio», hate crime, fino a sillabare finalmente la parola «musulmano» o «Islam».

La strage di Omar Mateen, di cui repugna ricordare solo il nome perché era quello che lui e l'Isis volevano, è sia islamica che omofobica. Punto. Non c'è contraddizione. Certo, esistono moltissimi islamici che non sono omofobici, e, come dicevamo, molti omofobi che non sono islamici. I primi oggi devono essere abbracciati, incoraggiati, e soprattutto deve esser richiesto loro di agire presso i loro fratelli per comunicare il loro Islam, e non quello dell'odio antigay. I secondi, anche se non hanno sparato, non si devono sentire al di sopra degli eventi di questo momento terribile per tanti essere umani con diritti pari ai nostri. Forse, anzi, è un momento opportuno per capire le loro famiglie, i loro compagni violati da una crudeltà che ogni giorno, sia pure in modo meno terribile, si avventa contro persone che dovrebbero essere protetti dal principio di eguaglianza sottoscritto dalle democrazie

Sulla mappa degli attacchi contro i gay nel nostro Paese, le botte e i delitti sono all'ordine del giorno. Il peso della tradizione giudaico-cristiana è forte, può passare dalla nostalgia per la famiglia patriarcale alla violenza. Succede continuamente, specie quando l'identificazione della comunità gay viene insieme a quella dei danni della «modernità». Angelo Pezzana ricordava ieri in un suo editoriale su Informazione Corretta come l'istigazione a uccidere i gay sia molto più diffusa di quello che si pensi, tanto da esprimersi a volte quasi inconsciamente.

Con l'Islam l'attacco è invece del tutto esplicito, e non soltanto nel caso dell'Isis che butta gli omosessuali dai tetti e manda in giro le fotografie dei delitti per testimoniare la sua fedeltà alla sharia: ci sono parecchi paesi dominati dalla sharia che hanno nei loro ordinamenti giuridici la pena di morte per gli omosessuali, e la praticano. Le immagini degli impiccati appesi alle gru in Iran sono note a tutti, e sono migliaia. I paesi islamici in cui si applica la pena di morte ai gay, cioè si compara la loro sessualità all'adulterio punito con la lapidazione sono: Afghanistan, Brunei, Iran, Mauritania, Nigeria, Arabia Saudita, Sudan, Emirati Arabi, Yemen, e Turkmenistan (solo i maschi). In molti altri Paesi a maggioranza musulmana l'omosessualità è illegale, punita con carcere e frustate e talora da squadroni della morte. La vita degli omosessuali è impossibile in quasi tutti questi Paesi e la fuga frequente, dall'Autonomia Palestinese per esempio è molto comune scappare in Israele. Le «sure» del Corano e i hadith sono espliciti e puntivi sull'omosessualità, e spiegano che «se ogni donna ha un demone, allora un bel giovane ne ha 17», e paragonano i «figli di Loth» ai criminali passibili di terribili punizioni. La Turchia, il Libano e un'altra ventina di Paesi a maggioranza islamica più propensi ad accettare la modernità (fra questi l'Albania, l'Azerbaigian, la Bosnia, e vari Paesi africani come il Ciad o il Burkina Faso) non considerano l'omosessualità un crimine, e discutono leggi di parificazione.

Dunque ci sono vari fronti: il primo è il mostro che impugna le armi e la mannaia; il secondo è durissimo comunque, e ancora sa di carcere e frustate; il nostro è il fronte ideologico contro l'irresistibile avanzare della società democratica. Certo, le strategie di guerra sono ben diverse, e l'Islamismo richiede la più aspra.
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Re: Coki e nasi ixlam - Omosessualità e nazismo islamico

Messaggioda Berto » mer giu 15, 2016 7:08 pm

Franco Grillini: "Sono contrario alla costruzione delle moschee. L'estremismo islamico è un grave pericolo"
Società - Il Populista
di Marco Dozio- 14 Giugno 2016 alle 21:57

http://www.ilpopulista.it/news/14-Giugn ... rario.html

Pareva una gara a scansare il termine islam, a omettere la definizione di terrorismo islamico. Parole incredibilmente non pervenute nelle dichiarazioni di cordoglio e commento di certa sinistra e di certi esponenti del mondo gay. Il tabù del politicamente corretto per la strage di Orlando impone di parlare genericamente di omofobia, senza indicarne la matrice ideologica e dunque islamica. Non è il caso però di Franco Grillini, leader storico della comunità gay, fondatore del primo circolo omosessuale a Bologna e dell’Arcigay nazionale di cui è attualmente presidente onorario, direttore di Gaynet, ex parlamentare di sinistra. Ora, a 61 anni, è in lotta contro un tumore molto aggressivo. “Qualcuno teme di essere additato come razzista o islamofobo. A me queste cose non interessano. Mi sono opposto alla costruzione di moschee e ho sempre detto che l’estremismo islamico è un nemico da combattere”.

Perchè nel comunicato ufficiale dell’Arcigay e nelle dichiarazioni di commento alla strage di Orlando non è mai citata la matrice islamica dell’attentato?

Bisognerebbe chiederlo a chi ha scritto quel comunicato, cioè al segretario dell’Arcigay Piazzoni.

Lei che è presidente onorario dell’Arcigay cosa ne pensa?

Io ho sempre citato la questione islamica. Non ho mai avuto problemi a discutere di questo o a schierarmi contro la costruzione della moschea a Bologna. La matrice islamica l’ho citata eccome nei miei commenti.

Quindi perché alcuni esponenti del movimento gay e ampi settori della sinistra evitano addirittura di menzionare il fatto che si sia trattato di terrorismo islamico?

C’è la paura che la destra della Lega e della Meloni ci inzuppi il biscotto, c’è la paura di dar fiato a chi come Trump sostiene che il problema principale è quello islamico.

Dunque è una questione di opportunismo politico?

Per quanto mi riguarda ho sempre detto che l’estremismo islamico va combattuto come tutti gli estremismi, cattolici o ebraici che siano. Tutte le manifestazioni di fanatismo religioso sono deleterie e vanno combattute.

Nella sua ottica l’islam non rappresenta un pericolo maggiore?

Il fanatismo islamico produce lupi solitari che vanno in giro a sparare, soprattutto in America. Ma non farei un parallelo col Bataclan: quella era una strage organizzata, qui c’è un ragazzo con un profilo psichiatrico ancora tutto da interpretare. Detto questo ho sempre sottolineato che l’estremismo islamico è un nemico da combattere, e l’ho sempre detto con grande serenità.

Favorevole o contrario alla costruzione di nuove moschee?

Sono stato contrario alla costruzione di moschee e sono contrarissimo al fatto che ciò avvenga e sia avvenuto con denaro pubblico. Come sono contrario a finanziare con denaro pubblico la costruzione di chiese cattoliche. Sono un anticlericale coerente: non faccio sconti ai cardinali si figuri se li faccio agli imam.


La sua non pare una posizione condivisa all’interno del movimento gay.

No, al contrario credo sia condivisa. Tutti hanno paura dell’estremismo islamico, bisognerebbe essere matti per non averne. C’è però il timore di passare per razzisti e di venire accusati di islamofobia. In questo senso esiste una ritrosia che porta ad essere particolarmente prudenti. Necessità che io non avverto.

Occorre studiare nuove misure di sicurezza per i luoghi di ritrovo della comunità Lgbt anche in Italia?

Il problema sicurezza in Italia esiste e non da oggi. Quello di Orlando non è il primo attacco ai locali gay. A Tel aviv è stato attaccato un locale dagli integralisti ebraici, per non parlare della ragazza di 16 anni uccisa al Gay Pride di Gerusalemme o degli attacchi in Inghilterra. I luoghi di ritrovo gay sono nel mirino. In Italia qualcuno dovrà porsi questo problema di sicurezza: siamo esposti all’estremismo islamico, gli arresti lo testimoniano. E siamo esposti alla follia di un lupo solitario come Mateen.

Perché succede?

Sono persone che cercano un’identità, in particolare gli immigrati di seconda generazione non sentono propria l’identità del Paese che li ospita. Persone fragili e magari instabili sono affascinati della ideologie totalitarie come accadeva per la psicologia dei seguaci del fascismo. Trovano un senso alla vita in questo e poi si fanno uccidere. Il pericolo esiste.

È ancora convinto che il Family day sia una manifestazione nazifascista?

L’ho detto per quanto riguarda la prima edizione. L’ultimo Family day invece è stata una baracconata, una farsa. La nostre manifestazioni della settimana precedente lo avevano depotenziato. Grazie al flop dell’ultima edizione abbiamo portato a casa le unioni civili. Se ne organizzano un altro magari portiamo a casa anche la legge sull’omofobia.

Lei come sta?

Sto conducendo una battaglia contro un tumore che mi sta prendendo completamente. Sto facendo la chemioterapia. Spero di vincere. Nelle mie condizioni ho l’obbligo essere ottimista, altrimenti bisogna spararsi (sorride nda). Domattina comincio con un farmaco sperimentale. Vediamo come va a finire.
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