Basta finanziare il terrorismo nazi maomettano palestinese

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Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 7:30 pm

E bravo Francois!
La Francia ha appena 'sbolognato' la famigerata 'Al-Aksa TV' dal menù del satellite (francese) Eutelsat.

Un atto del resto coerente, in tempi normali perfino scontato, visto che Hamas è pur sempre ufficialmente considerata dall'Unione Europea una organizzazione illegale, dedita al terrorismo (e votata unicamente alla distruzione di Israele).

Anche se le sanguinarie canaglie antisemite di Gaza han già trovato una sorta di parziale contromossa.

p.s. Il passo successivo dovrebbe coerentemente essere quello di bandire anche 'Al-Manar TV', famigerata emittente degli Hezbollah libanesi, da ogni satellite europeo, visto - tra l'altro - che da anni bombarda il suo pubblico con la peggiore merda antisemita, dalle solite teorie sugli ebrei 'cospiratori e registi dell'11 settembre 2001' a riedizioni in puntate dei famigerati 'Protocolli di Sion'.

France shuts down Hamas TV station, only to see it pop up again
Several Gazan rockets explode in South; IAF strikes Hamas targets in response
Gaza boy killed in Israeli air strike after rockets hit Israel
Premier thanks Hollande after his government shut down Al Aksa TV broadcasts from satellite provider EUTELSAT.

http://www.jpost.com/Israel-News/Politi ... ion-447670

Attempts to shut down Hamas from operating its main television propaganda outlet in France appear to have failed - at least for now.
Prime Minister Benjamin Netanyahu expressed his gratitude on Saturday to French President Francois Hollande after the latter’s government shut down a Hamas television station that aired content which constituted anti-Israel and anti-Jewish incitement.
The prime minister had earlier urged Hollande to move against the transmission of Al Aksa television, the Hamas-run channel that was being broadcast on the French satellite service EUTELSAT.
After Netanyahu’s request, the Israeli embassy in Paris reported that Al Aksa’s transmission had been cut off from service.
Hamas, however, appears to have found a way to circumvent the ban. After the channel was removed from the European satellite carrier, the Islamist group managed to connect the frequency to the Egyptian satellite, Nilesat. Al Aksa TV is now operating as per usual.
Hamas is designated by the European Union as a terrorist organization, which means it is legal for governments to act in removing its network from television providers. In June 2010, French cable and satellite regulators ordered Al Aksa TV off the air for violating restrictions on airing racist material.
In addition to the military aspects of their conflict, the ongoing propaganda war between Israel and Hamas continues to be fought over the airwaves.
Suspected Palestinian hackers most likely from the Islamist group briefly overtook an Israeli television broadcast Friday evening.
During the airing of a popular television show "Big Brother" on Channel 2, the broadcast was briefly interrupted by a clip showing images of terror attacks and threatening messages in Hebrew.
"Stay in your homes," begins the ominous text. "The story is not over...there is more to come."
At the bottom of the message reads in Arabic: "Al-Quds Intifada."
Al-Quds intifada refers to the rash of terrorist violence Israel has experience for some six months, seeing nearly 30 Israelis killed and dozens more injured.
Earlier in the day, the Shin Bet (Israel Security Agency) together with the IDF and Israel Police shut down an Islamic Jihad media channel in Ramallah, according to security forces.
The move comes one day after the security-diplomatic cabinet approved a decision to close Palestinian media outlets that incite to terrorism against Israelis. The decision was taken following a spate of Palestinian knife and firearm attacks around the country in recent days.
The Falastin Al-Yom outlet is a television broadcast station, which also uses social media networks to send out its content.
The channel's manager, 34-year-old Faruk Aliat, from Bir Zeit, an Islamic Jihad operative who has been in an Israeli prison in the past, was arrested during the raid.
OC Central Command Maj.-Gen. Roni Nume, citing 1945 emergency laws, declared the channel to be an illegal organization, paving the way for its closure.
Incitement to terrorism "serves the interest of terror organizations, to widen the circle of terrorists carrying out attacks against targets in Israel and Judea and Samaria," the Shin Bet said.
Yaakov Lappin contributed to this report.
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Messaggioda Berto » sab mar 12, 2016 8:19 pm

Attentati e missili: Israele è sotto attacco ma il mondo tace
Rights Reporter
Mar 12, 2016

http://www.rightsreporter.org/attentati ... mondo-tace


Quattro missili sparati da Gaza verso il sud di Israele, attacchi terroristici contro civili e militari israeliani. Una “normale” giornata di terrore che se avvenisse in qualsiasi altro stato democratico del mondo non mancherebbe di suscitare sdegno e condanne contro i terroristi, ma siccome tutto ciò avviene in Israele e contro Israele tutto tace, come se fosse un fatto dovuto.

Missili da Gaza
Ieri sera intorno alle 10,30 locali le sirene hanno risuonato nel sud di Israele. Una salva di quattro missili è stata sparata dalla Striscia di Gaza contro le città israeliane. La zona sotto attacco è quella di Sha’ar Hanegev e Sderot. Per fortuna i quattro missili sono caduti in campo aperto e non c’è stato bisogno nemmeno che il sistema Iron Dome entrasse in funzione, ma l’allarme tra la popolazione del sud di Israele a ridosso della Striscia di Gaza è tornato di nuovo a livelli altissimi dopo un periodo di relativa calma. Secondo il comando del IDF i missili sono stati sparati dalla zona settentrionale della Striscia di Gaza.

Attentati contro civili e militari
Prima del lancio dei missili da Gaza in Israele c’erano stati due attentati che vanno ad aggiungersi alla lunghissima lista di attacchi degli ultimi mesi. Nel primo caso un terrorista palestinese ha accoltellato un giovane ebreo di 29 anni ferendolo in maniera non grave alla parte alta del corpo. L’attentato si è verificato a Gerusalemme, nella città vecchia. Dopo l’attacco il terrorista palestinese, un 19enne proveniente dalla Cisgiordania, si era dato alla fuga nascondendosi tra i veicoli parcheggiati nelle vicinanze del luogo dell’attacco, ma è stato individuato e arrestato. Poco tempo dopo un veicolo guidato da terroristi palestinesi veniva fermato a un posto di blocco in Cisgiordania, nei pressi di Beit Horon. I terroristi a bordo della macchina hanno fatto fuoco contro i militari israeliani ferendone due in maniera non grave per poi darsi alla fuga. Immediatamente è iniziata una caccia all’uomo per rintracciare i terroristi ma fino ad ora le ricerche non hanno avuto esito positivo.

Incomprensibile silenzio occidentale
I media occidentali come sempre non hanno minimamente parlato di questi fatti, nemmeno di quello gravissimo relativo al lancio di missili da Gaza che pure dovrebbe suscitare un certo allarme. Eppure la cosa dovrebbe interessare soprattutto in Europa dato che questi attentati sono finanziati con i soldi europei e molti di quei 252 milioni di Euro donati ai palestinesi finiranno per finanziare gli attentatori e le loro famiglie. Sembra quasi che gli attentati contro i civili israeliani e contro la democrazia israeliana siano una cosa dovuta e scontata. La deriva anti-israeliana, anti-democratica e pro-terrorismo palestinese a cui si assiste in Europa è diventata davvero difficile da comprendere.

Scritto da Sarah F.
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Messaggioda Berto » lun mar 14, 2016 12:10 pm

APPELLO DELLA JIHAD ISLAMICA ALLO STERMINIO DEGLI EBREI
14/03/2016

https://www.facebook.com/noicheamiamois ... 0252411371

La Jihad Islamica ha lanciato un appello a tutti i musulmani volto a spingerli allo sterminio degli ebrei. E’ stato uno dei leader della Jihad Islamica, Ahmed al-Modallal, a lanciare l’appello durante una manifestazione di massa tenutasi venerdì scorso a Gaza.

Chiediamo al popolo di Gerusalemme, della Giudea e Samaria di inviare migliaia di Mujahedeen per bloccare le strade e i coloni, che entrino nelle loro case e li sterminino, organizzino attacchi di massa contro l’occupazione israeliana e massacrino gli ebrei.

Ahmed al-Modallal ha parlato durante la manifestazione tenutasi venerdì scorso e non ha mancato di lanciare moniti anche all’Europa e agli Stati Uniti affermando che «non fermeranno l’intifada palestinese» invitando poi i “veri musulmani” di tutto il mondo a compiere attentati contro gli ebrei «in ogni luogo dove si trovino».

Durante il suo discorso Ahmed al-Modallal ha apprezzato la nuova tecnica usata dai terroristi palestinesi che consiste nel colpire gli israeliani direttamente all’interno delle loro abitazioni invitando tutti i palestinesi a colpire gli israeliani «dentro le loro case».

La Jihad Islamica è legata direttamente all’Iran ed è, dopo Hamas, il più consistente gruppo terroristico palestinese.

Fonte:Rights Reporter
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Messaggioda Berto » mar mar 15, 2016 9:51 pm

REMEMBER: PALESTINESI FESTEGGIANO L'ATTACCO ALLE TORRI GEMELLE

https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 1714516190

Vi ricordate quell'11 settembre 2001?
Le nostre vite si sono fermate per qualche ora, tutti con l'orecchio attaccato alla radio o con gli occhi incollati alla TV, davanti a quelle scene che ci sembravano surreali. "Non è possibile, sembra un film di fantascienza", abbiamo pensato, e invece era tutto vero. Abbiamo seguito con apprensione il susseguirsi degli eventi, abbiamo pregato per i feriti e pianto per le vittime. Abbiamo rabbrividito davanti alle scene di quei poveri innocenti che si gettavano dai grattacieli e ci siamo commossi davanti alle eroiche gesta dei vigili del fuoco e della polizia americani. Eppure...
Eppure contemporaneamente alle nostre umane reazioni c'era chi festeggiava, chi brindava ed esultava per la morte di centinaia di persone. Nel video i palestinesi in strada.

https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 1714516190
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Messaggioda Berto » gio mar 17, 2016 2:52 pm

PALESTINESE RICEVE $1 MILIONE COME MIGLIORE INSEGNANTE DEL MONDO. SILENZIO SULLA DISEDUCAZIONE NELLE SCUOLE DI GAZA E WEST BANK
| di Roberta Vital
17/03/2016

https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 6941072334

Andrà a Hanan al Hroub, insegnante palestinese, il premio della Fondazione Varkey assegnato pochi giorni fa. Un milione di dollari con le congratulazioni del Pontefice, del Principe William e di Bill Clinton. "Sono nata in un contesto in cui la violenza è all'ordine del giorno", ha raccontato del trauma subito dai suoi figli e dell' "occupazione" israeliana puntando il dito sui checkpoint, sul clima violento che si è costretti a respirare. Un metodo di studio basato sulla non violenza, "play and learn", così la docente insegna ai suoi studenti l'affermazione di sé stessi attraverso l'istruzione e non attraverso l’aggressività.
Un enorme passo avanti dinnanzi al quale non si può non nutrire sentimenti di speranza per una reale e pacifica convivenza. Ma nei media che riportano la notizia e nelle parole dell'insegnante non si può fingere di non vedere quel dito puntato sugli Israeliani e non sulle Autorità Palestinesi. Proprio a febbraio a Ramallah, oltre 20, 000 palestinesi sono scesi in piazza per sostenere lo sciopero degli insegnanti pubblici che chiedevano un aumento di stipendio all’ANP. La polizia dell'Autorità Palestinese ha arrestato e trattenuto per 24 ore due dirigenti scolastici e venti insegnanti per aver commesso il "crimine" di aver preso parte alla manifestazione. Inoltre, per evitare che altrettante persone partecipassero ad una dimostrazione simile, pensata per la settimana seguente, la polizia di Abu Mazen ha istituito dei checkpoint intorno ad alcune città palestinesi, impedendo il passaggio di diversi pullman pieni di insegnanti. Accanto al premio di un milione di dollari alla maestra palestinese manca la condanna di molti, di troppi, che nel congratularsi dimenticano di esprimere sconcerto per le indagini svolte sul sistema educativo palestinese. Indagini come quella di Gal Berger, un giornalista israeliano che mette in luce l'analisi su circa 70 libri di testo per l'anno scolastico 2015-2016 prodotti dall' AP per elementari, medie e licei analizzando in particolare temi come l'educazione civica, patria, Islam, storia e geografia. La revisione ha confermato come il sistema educativo delle Autorità Palestinesi incoraggi sistematicamente il terrorismo contro gli ebrei, ignori completamente l'Olocausto nei libri di storia e cancella regolarmente dalla mappa e dai testi lo Stato di Israele. Vogliamo nutrire sincere speranze di convivenza pacifica in Medio Oriente anche perché diventa sempre più difficile spiegare ad un bimbo israeliano come Yotam perché si ritrova senza una gambina o aiutare i bambini israeliani a dimenticare il suono delle sirene ed il trauma di quei 15 secondi di tempo che hanno per scappare nei loro rifugi quando lanciano razzi da Gaza. Un premio alla migliore insegnante palestinese, ma per favore non tacete sulle gravissime responsabilità della leadership palestinese sul sistema educativo, utilizzato come strumento di odio verso ebrei ed Israele.
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Messaggioda Berto » ven mar 18, 2016 6:53 pm

La frustrazione che spinge al terrorismo è quella di non riuscire a distruggere Israele
Israele ha bisogno di un’iniziativa di pace, ma senza farsi illusioni: il terrorismo non è causato dalla mancanza di prospettive diplomatiche
Di Ben-Dror Yemini

(Da: YnetNews, 03.12.16)
18 marzo 2016

http://www.israele.net/la-frustrazione- ... re-israele

Dobbiamo avere pazienza e ce la faremo, ha detto il ministro della difesa israeliano Moshe Ya’alon. Ha ragione. Eravamo in una situazione molto più frustrante durante la seconda intifada. Che fu molto più violenta. E le circostanze erano diverse. Iniziò quando al governo c’erano Barak-Peres-Sarid-Ben-Ami: il governo più “colomba” di tutta la storia d’Israele, il governo che accettò per la prima volta, il concetto di uno stato palestinese pienamente indipendente e di una Gerusalemme divisa. Ma non servì a niente. La violenza scoppiò con tutta la sua forza.

Israele tentò di tutto. Impresso un cambiamento storico ai compromessi accettati. Ma più spingeva avanti le concessioni, più gravi diventavano gli attentati. Dopo che Yasser Arafat respinse il piano di Bill Clinton, Israele venne trascinato in un conflitto con la coscienza pulita. Fu molto dura. Si aveva paura a sedersi in un caffè o prendere un autobus. Furono anni difficili e frustranti. Ma Israele li ha superati. E ha battuto i terroristi.

“Non servì a niente il governo più colomba di tutta la storia d’Israele: la violenza scoppiò con tutta la sua forza”

Quello che è importante ricordare è che l’affermazione per cui il terrorismo è causato dalla disperazione non corrisponde alla realtà, tanto è vero che quella offerta di indipendenza e di speranza non servì a nulla. La risposta furono spaventosi attentati terroristici a raffica e raffiche di mitra sulle case di Gilo a Gerusalemme. Più tardi, anche il disimpegno non ha portato ad alcuna distensione. Certo che c’è disperazione da parte palestinese: è la disperazione che nasce dall’illusione, alimentata per decenni e continuamente frustrata, di poter sconfiggere e distruggere Israele. È una disperazione prodotta all’interno, non da Israele.

La forza da sola non risolverà il problema, ha detto il vice presidente Usa Joe Biden, che è stato in visita in Israele la scorsa settimana. Pure lui ha ragione. Anche se la più generosa delle iniziativa del primo ministro Benjamin Netanyahu non servirebbe a calmare le violenze, tuttavia Israele ha bisogno di una tale iniziativa. Probabilmente non porterebbe alla pace, ma rafforzerebbe il fronte giusto, ed è un fronte importante. Vi è un affascinante affinità tra i teppisti dell’ultradestra israeliana e i dirigenti di partiti arabi israeliani come Balad e Hadash. Entrambi fanno di tutto per rendere la propria parte, ebraica o araba, insopportabile agli occhi del grande pubblico, soprattutto alla parte del grande pubblico che appartiene all’altro campo. La presa di posizione di Balad e Hadash contro la decisione degli stati del Golfo di qualificare Hezbollah come un’organizzazione terroristica è stata accompagnata dalla impagabile giustificazione che, siccome Hezbollah è contro l’occupazione, quindi è meritevole di sostegno. È vero che Hezbollah è contro l’occupazione, ma non nel senso del controllo di Israele sulla Cisgiordania: è contro l’“occupazione” di Tel Aviv e Ramat Hasharon, cioè contro l’esistenza di Israele.
“È la disperazione che nasce dall’illusione, alimentata per decenni e continuamente frustrata, di poter distruggere Israele”. Sulla maglietta del palestinese, la consueta immagine della “Palestina” che copre tutto il paese: Israele è cancellato dalla carta geografica

Hezbollah fa parte del governo libanese, ha detto il segretario generale del partito Hadash nel tentativo di giustificare la mossa. Ha ragione. Hezbollah è la forza più potente, in Libano. In pratica controlla il Libano. E Hezbollah, come tutti i precedenti governi libanesi, è responsabile della politica di vero e proprio apartheid praticata contro i palestinesi in Libano: un paese dove i palestinesi, secondo tutti i criteri umanitari, possono solo sognarsi le condizioni in cui vivono i palestinesi in Giudea e Samaria (Cisgiordania). In Libano, patiscono restrizioni in fatto di istruzione, sviluppo residenziale, in gran parte dei posti nel mercato del lavoro e altro ancora. Sono anche privi della cittadinanza. Un apartheid che, per qualche motivo, non ha mai generato grandi proteste in giro per il mondo, per non dire di “settimane contro l’apartheid” nei campus universitari. Eppure Balad e Hadash stanno dalla parte di Hezbollah.

C’è tuttavia una fondamentale differenza fra i parlamentari arabo-israeliani e i teppisti dell’ultradestra israeliana, ed è che i parlamentari arabo-israeliani sono i leader votati a maggioranza dalla comunità araba d’Israele, mentre l’ultradestra ebraica è ridotta ai margini e non riesce nemmeno a raggiungere la soglia minima elettorale. La realtà è che Balad e Hadash non sono affatto interessati alla riconciliazione. A loro interessa soltanto inasprire il conflitto. Non si battono per i palestinesi, si battono contro Israele. Gli elettori “liberal” che li hanno sostenuti nelle ultime elezioni farebbero bene a prenderne atto.
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Messaggioda Berto » mer mar 23, 2016 11:30 pm

Rasisti antisemiti a Viçensa

Arabi musulmani pałestinexi ente łe scołe venete a fare propaganda antisemita, antixraełiana, na vargogna granda; come fała ła diresion de ła scola a parmetare ke drento na scoła veneta se fasa lesion de rasixmo antiebraego!

Dal Jornałàso de Viçensa de ancò 23 marso 2016

Immagine
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... rgogna.jpg


Propaganda antisemita a Noventa Vicentina.
Il Giornale di Vicenza ha riportato la notizia che un propagandista arabo islamico palestinese di al Fatah, un tal Jamal Nazzal, nel Teatro Modernissimo di Noventa, ha tenuto ad alcune classi di studenti studenti noventani, delle lezioni informative sulla situazione Israelo-palestinese accusando gli ebrei di ogni male. È vergognoso che si consenta questa propaganda antisemita, senza contradditorio. Si ricorda a tutti che Israele è terra ebraica da almeno 3500 anni e non araba e che gli arabi sono invasori come lo sono stati i romani.
In Israele come in tutto il mondo il terrorismo islamico è una delle peggiori piaghe moderne e non certo Israele dove possono vivere in pace ebrei, cristiani e mussulmani. Si ricorda ai cristiani che Cristo era ebreo e non arabo.



TERRORISMO NEGLI AEROPORTI, UN VECCHIO RETAGGIO PALESTINESE

Immagine
https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... tinexe.png


https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 9077224787

Era il 1979 quando proprio l'aeroporto Zaventem di Bruxelles, lo stesso colpito ieri, veniva assaltato da un commando di terroristi palestinesi che lanciarono diverse granate contro i passeggeri della compagnia israeliana ElAl mentre scendevano dal velivolo.
Erano contro la pace fra Egitto e Israele che invece andò a buon fine.
Pochi anni prima, nel '73, un commando dell'organizzazione palestinese Settembre Nero sequestrò un aereo Lufthansa all'aeroporto di Fiumicino dove vi lanciarono bombe al fosforo: al netto dell'attentato, 34 morti.
Era il 1976 quando due terroristi palestinesi del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) e due tedeschi dirottarono un aereo dell'Air France diretto a Tel Aviv. In quel caso ci pensò Israele a salvare passeggeri ed equipaggio limitando i danni a 3 morti.
Nell'85 toccò ancora all'aeroporto di Fiumicino e a quello di Vienna. A Roma quattro palestinesi armati di kalashnikov e bombe a mano fanno una strage di innocenti davanti al bancone della compagnia israeliana ElAl: 13 morti e 76 feriti.
Contemporaneamente a Vienna altri tre attentatori uccidevano 3 persone e ne ferivano 40.
Per non cadere nello stesso errore, ci si ricordi che dopo l'attentato del 1973 Aldo Moro pensò bene di trattare con i terroristi palestinesi: potevano transitare in Italia con armi ed esplosivi a patto che non compiessero più attentati nel Paese. Detto fatto, nel 1982 compirono l'attentato alla Sinagoga di Roma, morto un bimbo di due anni, e nell'85 il secondo attacco di cui sopra.
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Messaggioda Berto » mar mar 29, 2016 10:16 pm

CHIUSO L'ACCOUNT TWITTER DELL'ALA MILITARE DI HAMAS
28/03/2016

https://www.facebook.com/noicheamiamois ... 4731160923

Il gruppo terroristico accusa la pressione di "gruppi sionisti".
Al momento della sua chiusura, secondo l'admin dell'account, c'erano più di 140.000 seguaci.
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Messaggioda Berto » mer mar 30, 2016 8:36 pm

Li palestinexi arabo xlameghi sasini corteładori de ebrei ixraełiani

https://www.facebook.com/17303524438772 ... 813744601/
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Messaggioda Berto » ven apr 01, 2016 12:23 pm

A Palestinian teacher who won a $1 million prize for teaching nonviolence will keep her award even though her husband participated in a terror attack that killed six Israelis.

Un palestinese insegnante che ha vinto un premio di 1 milioni di dollari per l'insegnamento della nonviolenza manterrà il suo premio anche se suo marito ha partecipato ad un attacco terroristico che ha ucciso sei israeliani.

http://www.timesofisrael.com/husband-of ... for-terror
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