Mussulmani dementi che uccidono gridando Allahu Akbar

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » lun ago 20, 2018 1:25 pm

Entra nel commissariato urlando “Allah è grande”, ucciso dai poliziotti vicino a Barcellona
Paolo Magliocco
2018/08/20

http://www.lastampa.it/2018/08/20/ester ... agina.html

Un uomo armato di coltello è stato ucciso dai poliziotti dopo aver fatto incursione nel commissariato di Cornellà de Llobregat (Barcellona) al grido di “Allah è grande”. Secondo la prima ricostruzione la polizia avrebbe cercato di fermare l’attacco prima di sparare. Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais la vittima sarebbe un 29enne di origine algerina.

Il commissariato dei Mossos d’Esquadra di Cornella de Llobregat preso di mira si trova in Calle Travessera della cittadina, a 15 km da Barcellona. L’uomo è entrato nel commissariato e, impugnando un coltello, ha tentato di aggredire un agente nella reception che ha reagito all’attacco ed ha aperto il fuoco per fermare il presunto terrorista.

Sebbene di origine algerina, l’aggressore era residente a Cornella, aveva una carta di identità spagnola e nessun precedente penale, segnalano fonti della polizia catalana citate dalla tv nazionale RTVE. Il magistrato di turno dell’Audiencia Nacional, Carmen Lamela, ha aperto un’inchiesta ipotizzando un reato di terrorismo e ha disposto una perquisizione in casa del presunto attentatore. Il 17 e 18 agosto è stato celebrato il primo anniversario degli attacchi a Barcellona e Cambrils in cui morirono 16 persone, fra cui due italiani.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » sab ago 25, 2018 7:25 am

FRANCIA. UOMO AL GRIDO DI ALLAH-U AKBAR ACCOLTELLA I PASSANTI. DUE MORTI E QUATTRO FERITI.
23 agosto 2018

https://www.facebook.com/alessio.tramat ... 0864771851

L'uomo era già schedato come islamista radicale e già condannato per apologia di terrorismo.

Accoltellare i passanti è una pratica lanciata dai coloni e terroristi arabi che si spacciano per palestinesi, così come scagliarsi con macchine e camion contro la folla e attacchi dinamitardi, e oggi si stanno diffondendo anche in Europa.

Quando questi attacchi terroristici islamici saranno all'ordine del giorno anche in Europa, a casa nostra, e saremo costretti a mettere barriere ovunque, erigere muri difensivi nei quartieri e schierare le forze dell'ordine per tutte le strade delle nostre città, allora, solo allora, capirete cosa sta vivendo Israele da 70 anni.

O si reagisce o la situazione esploderà. Come in Svezia. Questo é solo un assaggio.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » mar dic 18, 2018 2:00 am

Terrorismo islamico: un fenomeno che non va minimizzato
Ugo Volli
16 dicembre 2018

https://www.progettodreyfus.com/terrori ... -attentati

Stiamo dando tutti troppo per scontato il terrorismo islamico, come se fosse un fenomeno naturale, che magari è meglio non nominare neppure, secondo il costume dei giornali e della maggior parte dei politici, come se a non parlare del male esso scomparisse. Eppure il terrorismo non è una fatalità. Fino agli anni Settanta, con l’esplodere del terrorismo rosso e di quello palestinista anche sul suolo europeo, nel nostro continente questo problema era limitato a territori particolari come i paesi baschi o l’Irlanda. Oggi invece è generale e si ripresenta spesso, anche se la censura sistematica dei media cerca di non farci pensare a questo fenomeno. E invece riflettervi è importante, perché solo comprendendo di che cosa si tratta è possibile prevenirlo.

Partiamo dunque da Strasburgo. L’assassino, Cherif Chekatt, come spiega Maurizio Molinari in un editoriale sulla Stampa:

“era un immigrato di seconda generazione divenuto «gangster jihadista» perché trovava nel mondo del crimine la propria dimensione, affiancandole la versione più estrema dell’Islam che lo ha portato a gridare «Allah hu-Akbar» mentre sparava su ignari passanti. Prima di lui «gangster jihadisti» sono stati Mohammed Merah, che attaccò nel 2012 una scuola ebraica a Tolosa, Said e Cherif Kouachi membri del commando del Bataclan nel 2015, Amedy Coulibaly che sempre nel 2015 fece fuoco in un supermercato kosher parigino, Zied Ben Belgacem e Karim Cheurfi che nel 2017 tentarono gravi attacchi, e Redouane Lakim che nel marzo scorso ha ucciso un agente francese.”

In primo luogo dunque Chekatt era musulmano. Non tutti i musulmani sono terroristi, neppure tutti i terroristi sono musulmani (basta pensare al nazista Anders Behring Breivik responsabile della strage di Utoya in Norvegia sette anni fa). Ma la stragrande maggioranza dei terroristi attivi in Europa negli ultimi vent’anni sono proprio musulmani. Ed è vero che il terrorismo islamico è un fenomeno mondiale, che si estende dalla Nigeria alla Cina, dall’India al Caucaso, dagli Stati Uniti naturalmente a Israele e anche all’interno dei paesi musulmani. C’è chi giustifica questo fatto parlando di reazione al colonialismo, ma non risulta che gli induisti o i buddhisti e i membri di altre religioni, che pure sono stati almeno altrettanto oppressi e in parte lo sono ancora proprio dai musulmani, facciano altrettanto.

In secondo luogo è “un immigrato di seconda generazione”, cioè un cittadino francese grazie alla legge dello ius soli vigente in Francia. “Cherif è uno dei 26.000 individui considerati una potenziale minaccia per la sicurezza nazionale in Francia, diecimila circa di questi si considera siano i radicalizzati, ovvero i più pericolosi del gruppo, monitorati dalla DGSI”. In Italia gente così viene immediatamente espulsa, dato che per fortuna la sinistra non è riuscita a far passare lo ius soli. Per questo vi sono molti meno attentati da noi che in Francia o in Belgio. Ricordiamocene quando si tratterà di votare, perché l’idea dello ius soli alberga ancora nei pensieri della sinistra (compresa quelle dei 5s). Un’altra ragione connessa, che spesso è taciuta ma è nota alle autorità, è che anche fra le forze dell’ordine non mancano gli islamisti che proteggono il terrorismo. È vero che anche in Italia il contrasto al terrorismo è talvolta intralciato da magistrati ipergarantisti, ma è un’altra cosa.

La terza cosa su cui riflettere è la categoria dei terroristi gangster. Se sono gangster, cioè criminali che compiono reati per avvantaggiarsi illegalmente con la forza, perché allora tutti costoro vanno a farsi ammazzare, o quanto meno imprigionare, gratis? Questa è chiaramente la sorte dei terroristi. Perché lo fanno? Qual è la ragione di gesti come quelli di Chekatt? Se sono stati “radicalizzati”, come si dice con un eufemismo che non mi piace affatto e vogliono partecipare alla guerra mondiale dell’Islam, perché non vanno nei luoghi che non sono pochi dove questa guerra si svolge davvero al confine fra mondo islamico e altre religioni (Il Caucaso e il Sinkiang e Cipro e la Bosnia e il Kashmir…) e possono contribuire allo scontro militare? Che contributo è investire con un camion o sparare addosso a gente che fa shopping nei mercatini natalizi o fa festa sulle Ramblkas o nella passeggiata di Nizza?

Questo è il problema principale, che il terrorismo non ha una razionalità militare, ma un altro senso, è fine a se stesso, non serve a nulla, se non a terrorizzare, a umiliare a distruggere delle persone che hanno il torto di essere “miscredenti”. Ma questo non è un caso, perché è uno dei pilastri dell’Islam, ciò che rende più pericolosa di qualunque altra questa religione (che non è solo una fede ma una legge, una forma di vita, una politica).

Per capirlo, basta citare qualche frase dal Corano: Circa gli infedeli (coloro che non si sottomettono all’Islam), costoro sono «gli inveterati nemici» dei musulmani \[Sura 4:101\]. I musulmani devono «arrestarli, assediarli e preparare imboscate in ogni dove» \[Sura 9:95\]. I musulmani devono anche «circondarli e metterli a morte ovunque li troviate, uccideteli ogni dove li troviate, cercate i nemici dell’Islam senza sosta» \[Sura 4:90\]. «Combatteteli finché l’Islam non regni sovrano» \[Sura 2:193\]. «Tagliate loro le mani e la punta delle loro dita» \[Sura 8:12\] I musulmani devono essere «brutali con gli infedeli» \[Sura 48:29\] «Instillerò il terrore nel cuore dei non credenti, colpite sopra il loro collo e tagliate loro la punta di tutte le dita» \[Sura 8:12\] * «Essi (gli infedeli ndr) devono essere uccisi o crocefissi e le loro mani ed i loro piedi tagliati dalla parte opposta» \[Sura 5:33\] (Questa selezione viene da qui).

Infine, voglio fare ancora una riflessione. I media e i politici europei cercano di minimizzare il terrorismo islamico, le polizie hanno regole che le obbligano a non dare informazioni sulla provenienza degli assassini o sulle loro motivazioni, la locuzione “terrorismo islamico” fu proibita dall’Amministrazione Obama e ancora tutti subiscono questo ricatto del silenzio. Ma quando si parla delle vittime, esse almeno sono trattate come persone e compiante. Finché si tratta di attentati rivolti contro cittadini europei e sul suolo del nostro continente. Quando gli stessi assassini con la stessa motivazione ammazzano degli ebrei o dei cittadini israeliani, questa pietà scompare. Nessuno condanna l’assassinio di un neonato, l’attacco a una donna incinta, lo sparo o l’investimento automobilistico nel mucchio. Le vittime sono segnate col marchio di infamia dei “coloni” – paradossale atteggiamento da parte di paesi come quelli europei che sono stati davvero a lungo coloniali, cioè hanno sfruttato le risorse e la mano d’opera di paesi lontani con cui non avevano nessun rapporto, il che certo non è il caso degli israeliani che sono indigeni della Terra di Israele e non hanno mai sfruttato la mano d’opera araba neppure lontanamente come gli Europei hanno fatto con gli africani.

E qui dunque viene fuori un’altra contraddizione dell’atteggiamento diffuso in Europa rispetto al terrorismo: non bisogna parlarne, bisogna fingere che non ci sia, bisogna ignorare la sua natura islamica, ma soprattutto si può condannare e compiangere le vittime purché esse non siano quegli ebrei che l’Europa ha perseguitato per due millenni, fino al culmine della Shoah. Solo quando i media e i politici faranno i conti con queste storture e diranno le cose come stanno, il terrorismo si potrà combattere efficacemente.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì gran

Messaggioda Berto » mer gen 02, 2019 3:38 am

Manchester, accoltella tre persone e grida "Allah"
LaPresse Mar, 01/01/2019

http://www.ilgiornale.it/video/mondo/ma ... xhFKS-LPHQ

Ha ferito tre persone con un coltello da cucina alla stazione ferroviaria di Manchester Victoria, nel Regno Unito, prima di essere fermato dalla polizia. L’aggressore è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. Avrebbe accoltellato un uomo e una donna, entrambi sulla cinquantina, e un agente di polizia e gridato "Allah" prima e durante l'attacco. Le loro condizioni sarebbero gravi ma non si trovano in pericolo di vita. Si indaga per terrorismo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » lun feb 18, 2019 7:34 pm

Svizzera, multò uomo che urlava "Allauh akbar". La Procura: "Non è discriminazione"
Renato Zuccheri - Lun, 18/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/svi ... 47332.html

Secondo la procura, il codice penale svizzero richiede alcune condizioni specifiche. E in questo caso, mancava la pubblicità e anche l'odio

Cade l'accusa di discriminazione razziale per una poliziotta svizzera che a Sciaffusa, lo scorso gennaio, aveva multato un giovane dopo averlo sentito pronunciare "Allahu akbar", la formula araba che significa "Dio è il più grande".

La Procura cantonale si era vista arrivare il 10 gennaio una denuncia penale per discriminazione razziale dopo che una poliziotta aveva multato per 210 franchi per "pubblico disturbo" un 22enne di origini turche che aveva sentito per strada dire "Allahu akbar", a alcuni conoscenti. La frase, purtroppo, è divenuta tristemente nota perché spesso usata dai terroristi islamici. Il giovane si era difeso dicendo si trattasse di un saluto.

Secondo "20 Minuten", la denuncia è stata presentata da un gruppo chiamato "Linke People of Color Zurich", composto da alcune decine di persone binazionali e stranieri. Ma la Procura ha deciso di archiviare il caso: secondo l'articolo 261bis del Codice penale svizzero il colpevole di "discriminazione razziale" è "chiunque incita pubblicamente all'odio o alla discriminazione contro una persona o un gruppo di persone per la loro razza, etnia o religione". In questo, si legge, l'agente "ha semplicemente riferito le sue percezioni alla polizia comunale di Sciaffusa". Il rapporto della multa non è andato a "un vasto pubblico, motivo per cui manca l'elemento costitutivo dell'azione pubblica". "Poiché dalla denuncia penale e dal rapporto di polizia risulta chiaramente che il reato in questione non è stato commesso", i pm hanno dato via al non luogo a procedere. E intanto l'uomo ha però dovuto pagare la multa.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » lun apr 29, 2019 9:24 am

Nella cultura islamica il vero peccato è amare la vita
Karen Rubin - Sab, 27/04/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 85220.html

Quella di Mohammed Yusuf Ibrahim e i suoi figli era una famiglia cui non mancava nulla.

Ricchi, potenti, istruiti nelle migliori università occidentali, sposati e con bambini a cui dare e da cui ricevere amore. Eppure si sono fatti esplodere in due grandi hotel di Colombo con lo scopo di seminare morte e terrore in nome della jihad, superando quella paura primordiale che ci tiene legati alla vita.

Non solo lo sterminio dei cristiani a Colombo ma anche la condanna in Iran di Narsin Sotoudeh a 38 anni di carcere e 148 frustrate. La donna, famosa avvocatessa e attivista per i diritti umani, difendeva nei processi le iraniane condannate anche a 20 anni di carcere se non indossano il velo come prescrive la sharia. Il sultano del Brunei con un nuovo codice penale ha stabilito che per adulteri e omosessuali sarà prevista la lapidazione. Con una lettera ha spiegato al Parlamento europeo che esige rispetto e comprensione per una normativa che difende la sacralità della discendenza famigliare e del matrimonio. In 12 paesi musulmani l'apostasia è ancora un peccato capitale e si può essere condannati a morte per aver pronunciato una frase che denota ateismo o agnosticismo. Tranne che nel primo caso non si tratta soltanto dell'islam radicale, ma di un fanatismo che appartiene alla maggior parte dei regimi in cui la politica viene esercitata attraverso l'uso della religione musulmana. Fanatismo fondato su una credenza per cui l'uomo e la sua sopravvivenza non sono più il fine ultimo ma lo è la fedeltà a un ideale assoluto per cui si è disposti a morire.

Nella storia di tutti i popoli è sempre affiorata una distruttività a carattere biologico ma la modalità in cui emerge dipende soprattutto dalla cultura che la costruisce e in cui si manifesta. In quella occidentale il marito che uccide la moglie e i figli e poi si uccide lo fa per se stesso. L'abbandono da parte di lei è una ferita narcisistica intollerabile. Il kamikaze non uccide per sé ma per una credenza che lo spinge ad odiare l'altro diverso da sé. Una differenza generata dalla cultura di appartenenza. Quella islamica costringe l'individuo ad una scissione e una negazione del valore del suo corpo e dei suoi istinti vitali, che sono costantemente repressi, mentre a quelli mortali, da cui scaturisce la distruttività, viene autorizzato il libero sfogo. L'islamico non può possedere quel narcisismo necessario per cui in primis c'è l'amore e il rispetto di sé e dei propri figli.

Il senso di identità è legato a una religione che permea tutti gli aspetti dell'esistenza. In un momento di crisi personale, quando riemergono desideri rimossi si crea un conflitto con la realtà. Il kamikaze deve scegliere se soddisfare il suo anelito ai sensi e alla libertà o confermare la sua appartenenza a una cultura che impedendogli la realizzazione personale si trasforma in un persecutore interno. La contrapposizione, impossibile da conciliare, genera un delirio mistico in cui l'aggressività che si vorrebbe scaricare su chi impone i divieti viene proiettata su altri, innocenti. Si crea una nuova delirante e aberrante realtà: uccidere e uccidersi in nome di Allah è l'unica via da perseguire per affermare se stessi e dominare l'altro.

Alberto Pento
Io più che cultura la chiamerei incultura e inciviltà, poiché solo ciò che genere, tutela e promuove la vita è degno di essere considerato cultura e civiltà, ciò che invece promuove e genera la morte può essere solo in cultura e inciviltà.



Maometto, il Corano, Allah e i maomettani cos'hanno di buono? Nulla!
Ma cosa mai hanno da rivelare, insegnare e da trasmettere di buono, di vero, di giusto e di bello Maometto, il Corano, Allah e i maomettani, all'umanità intera e ai non maomettani? Nulla assolutamente nulla!
https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 6123975281
viewtopic.php?f=188&t=2850

Prendo lo spunto da questa frase attribuita all'imperatore bizantino Manuele II Paleologo del 14° secolo:
"Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo, e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede che egli predicava"


Il fascino perverso e mortale del nazismo maomettano
viewtopic.php?f=201&t=2828
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » lun giu 10, 2019 7:26 pm

Germania: Gruppo musulmano si lamenta del razzismo della polizia di Colonia
8 Giugno 2019

https://www.islamnograzie.com/germania- ... Zm-XO6QqQ4

La polizia tedesca è stata accusata di razzismo dopo aver arrestato un gruppo di musulmani che gridavano “Allah hu Akbar” davanti alla cattedrale di Colonia.

Secondo il Consiglio centrale dei musulmani (ZMD), l’arresto di giovani di età compresa tra i 18 ei 28 anni nella parte anteriore della stazione ferroviaria principale di Colonia è stato un “attacco massiccio” e ha incolpato la polizia di non essere culturalmente sensibile, Dicendo che gli uomini che cantavano Allah celebravano la fine del mese sacro del Ramadan.

“Condanniamo le azioni della polizia e ci aspettiamo che siano culturalmente più istruiti e sensibilizzati“, ha detto il presidente della ZMD, Aiman Mazyek, il quale ha aggiunto che “gli ufficiali non dovrebbero essere così sospettosi nei confronti di coloro che sono diversi.”

Mazyek ha raccomandato alla polizia di apprendere un “livello minimo di conoscenza delle cose specifiche della religione, come le vacanze e le tradizioni“, e ha proseguito dicendo che spera “che la polizia si sia scusata con coloro che ne sono stati colpiti in qualsiasi forma e che faccia autocritica della propria pregiudizi“.

Il capo della polizia di Colonia Uwe Jacob ha respinto le accuse di razzismo dicendo: “Respingo fortemente le accuse contro i miei funzionari le loro azioni non sono state razziste e xenofobe“.

“Rispondiamo con la necessaria coerenza alle situazioni che spaventano le persone e danno l’apparenza che minaccino la loro sicurezza“, ha aggiunto che l’area intorno alla cattedrale era particolarmente affollata.

L’area intorno alla cattedrale di Colonia è diventata famigerata in seguito agli attacchi sessuali di massa avvenuti a Capodanno nel 2015, dove la stragrande maggioranza dei perpetratori è stata segnalata come proveniente da contesti migratori.

L’anno scorso, in quell’aria un uomo ha rapito una donna che ha portato a un ampio spiegamento di forze armate. Più tardi è emers che l’uomo, che tentò di dare fuoco al suo ostaggio, aveva parlato in arabo e aveva menzionato il gruppo terroristico dello Stato islamico.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » lun lug 29, 2019 9:09 pm

Casalecchio, urla 'Allah akbar' e aggredisce i passanti alla Meridiana
Casalecchio (Bologna), 28 luglio 2019

https://www.ilrestodelcarlino.it/bologn ... Q-6-6LyBVw


Urlando ‘Allah akbar’ ha aggredito prima dei passanti, poi ha danneggiato un autobus; e, infine, prima di essere bloccato da 118 e carabinieri, ha preso a pugni l’uomo che aveva tentato di fermarlo. È successo alla fermata vicino alla Meridiana, a Casalecchio, stamattina alle 11.

L’esagitato è un centrafricano di 27 anni che, una volta sedato, è stato portato in ospedale ed è stato arrestato. L’uomo che invece ha allertato le forze dell’ordine, dopo aver provato da solo a fermare il centrafricano è il consigliere comunale leghista di Casalecchio Andrea Doria.

«Si tratta di un episodio preoccupante, che per fortuna non ha avuto conseguenze gravi – racconta il consigliere, che adesso è in ospedale per farsi medicare –. Ero in macchina, quando ho visto questa persona che gridava ‘Allah akbar’ e colpiva chiunque gli capitasse a tiro. Ha anche preso a pugni il parabrezza di un bus fermo. Allora sono intervenuto, cercando di placarlo. Ho allontanato le persone che stavano passando per evitare che venissero picchiate anche loro. Non sapevo se fosse armato, sotto la tunica, aveva anche uno zaino con sé, ma ho comunque provato a trattenerlo, ma lui mi ha colpito con un pugno in testa ed è riuscito a scappare. Ho immediatamente chiamato i carabinieri, continuando a tenerlo a vista. Dopo poco i militari lo hanno preso: voglio ringraziarli per il tempestivo intervento, senza il quale la situazione avrebbe potuto avere risvolti imprevedibili».
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » ven ago 02, 2019 9:26 pm

Bologna: detenuto inneggia ad Allah e aggredisce gli agenti
2, agosto, 2019

https://www.imolaoggi.it/2019/08/02/bol ... TW5srns9IY

Bologna – “Il radicalismo islamico è un problema fuori e dentro gli istituti penitenziari. Il caso avvenuto alla casa circondariale della Dozza, a Bologna, è esemplificativo. Lo stesso individuo che domenica scorsa a Casalecchio di Reno aveva dato in escandescenze al grido di ‘Allah Akhbar’, ristretto in carcere, ha ripetuto il copione, inneggiando ad Allah e aggredendo fisicamente alcuni agenti, uno dei quali è stato costretto a ricorrere alle cure ospedaliere. Oltre a augurare pronta guarigione all’agente ferito, non possiamo che evidenziare quanto sia indispensabile l’attività di vigilanza da parte della Polizia penitenziaria su fenomeni di contiguità con ideologie jihadiste, proselitismo, radicalizzazione e di reclutamento tra i detenuti”.

Lo affermano in una nota congiunta il sottosegretario alla Giustizia, on. Jacopo Morrone, e il consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti.

“Non è un mistero che l’elevato flusso migratorio degli ultimi anni ha avuto come conseguenza una cospicua presenza di detenuti stranieri negli istituti carcerari italiani. Al 30 giugno 2019, secondo i dati ufficiali, su 60.509 detenuti presenti, quelli di origine straniera erano 20.263, 13.550 dei quali provenienti da paesi tradizionalmente di religione musulmana. Sul totale dei detenuti presenti, il 5 per cento circa (8.228) avrebbe dichiarato di praticare la religione musulmana (45 convertiti in carcere) e l’11, 99% di questi sarebbe ristretto in istituti dell’Emilia Romagna e Marche. Naturalmente nessuno afferma che tutti siano a rischio radicalizzazione, ma è evidente che per la sicurezza del paese, in considerazione dell’innalzamento della minaccia terroristica segnalata dall’intelligence, è indispensabile analizzare e sorvegliare preventivamente l’eventuale instaurazione del fenomeno. Per questo bene ha fatto il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ad adottare misure di vigilanza, sempre nel rispetto della riservatezza dei dati sensibili. In Emilia Romagna si starebbe monitorando in particolare il cinque per cento dei detenuti considerato a rischio”.

Marchetti ricorda, in particolare che il documentario intitolato ‘Dustur (Costituzione)’, del 2016 promosso dalla ex Garante regionale per i detenuti, raccontava tramite testimonianze di ex detenuti della Dozza di Bologna la vita all’ interno del carcere. Uno dei protagonisti di questo documentario, per mezzo stampa, raccontava come nel 2012, quando il terremoto colpì l’Emilia, alcuni carcerati avrebbero esultato al grido ‘Allah Akhbar’ avendo interpretato la scossa come un segnale di giustizia divina contro gli infedeli. Il fenomeno quindi non è nuovo ed è per questo indispensabile tenere alta la guardia”.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » mar ago 13, 2019 1:17 pm

Australia, grida “Allah è il più grande” e accoltella tre persone
2019/08/13

https://www.lastampa.it/esteri/2019/08/ ... 5WTqC1fDmY

SYDNEY. Ha ucciso una donna con un grosso coltello in un palazzo nel centro di Sydney, poi è sceso per strada e ha assalito i passanti. Altre due persone sono state ferite ma alla fine l’assalitore è stato fermato dalla folla, che lo ha colpito con sedie e cassette della frutta e poi lo ha bloccato a terra, prima dell’arrivo della polizia. La scena di terrore è stata filmata da una troupe di una televisione locale, 7news, che stava girando un servizio in città.

L’uomo, un giovane che non era nella lista dei sospetti terroristi né controllato dalle forze di sicurezza, avrebbe gridato “Allahu akbar”, Allah è il più grande, prima di colpire i passanti. Poi avrebbe pronunciato frasi scosse, “sai quante persone ho già accoltellato? ho accoltellato una ragazza”.

Poco dopo la polizia ha trovato il cadavere di una donna dentro a un palazzo, sulla stessa via delle aggressioni. Il killer è uscito dal portone dell’edificio coperto di sangue, con un’arma che alcuni testimoni hanno descritto come “simile a un machete”. Secondo il cameraman di 7news Paul Walker, l’aggressore “è saltato sul tetto di un’auto, aveva un passamontagna, agitava un coltello e gridava Allahu Akbar”. La polizia non conferma né smentisce la pista del terrorismo. Il sovrintendente Gavin Wood ha detto che “non si conoscono la causa o la logica” dell’attacco e che tutte le ipotesi sono aperte. Sydney e altre città australiane sono già state oggetto di attacchi jihadisti condotti da lupi solitari ispirati dall’Isis o da Al-Qaeda.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Islam

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron