Mussulmani dementi che uccidono gridando Allahu Akbar

Musulmani ensemenii ke łi copa sigando Alà lè el pì grando

Messaggioda Berto » sab gen 21, 2017 5:20 am

"Allahu akbar". Paura in chiesa: irruzione con il volto insanguinato
Paura in una chiesa di Saronno. L'irruzione urlando frasi in arabo. Poi l'arresto di un immigrato marocchino
Sergio Rame - Gio, 19/01/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 53483.html

"Allahu akbar!". L'urlo è riecheggiato lungo la navata della chiesa dei Santi Pietro e Paolo in piazza Libertà.
Tra i fedeli di Saronno è scoppiato il panico quando hanno visto e sentito l'esagitato entrare urlando scompostamente frasi in arabo e togliendosi i vestiti davanti a tutti. Un epidosio inquietante, l'ennesimo in Lombardia, che fortunatamente si è concluso con l'arresto dell'immigrato e soltanto un grosso spavento per i fedeli a Messa.

Questa mattina, poco dopo le 11, l'immigrato di nazionalità marocchina è entrato prima nella chiesa urlando "Allahu akbar" e altre frasi in arabo che nessuno ha capito. Quindi, prima che qualcuno potesse intervenire, si è allontanato da solo per, poi, raggiungere il torrente Lura e gettarvisi dentro. Non contento, come racconta il sito Il Saronno, è tornato in chiesa "con il volto sporco di sangue" e, mentre il prete stava celebrando la Santa Messa, ha ripreso a urlare frasi in arabo incompresibili ai fedeli terrorizzati. Quindi, si è tolto i vestiti ed rimasto così "a torso nudo". Solo allora sono arrivati poliziotti e carabinieri che sono riusciti a bloccarlo mentre i fedeli fuggivano a gambe levate dalla chiesa.

"È assolutamente inquietante, e preoccupante", ha tuonato il deputato della Lega Nord Paolo Grimoldi. "Probabilmente si tratta del gesto di uno squilibrato - ha continuato l'esponente del Carroccio - ma il fatto che abbia scelto di entrare in una chiesa, durante la messa, per inneggiare ad Allah non può che inquietare".


Alberto Pento
Questo è preciso identico del demente e invasato Maometto, anche Maometto faceva così e per questo venne scacciato dalla Mecca come un un demente rompicoglioni; avrebbero dovuto ucciderlo, invece stupidamente si sono limitati a cacciarlo così questo invasato a Medina ha organizzato la sua banda di ladroni e di assassini, riuniti nel nome di Allah ed è ritornato alla Mecca sterminando tutti quelli che gli si opponevano. Così poi hanno sempre fatto gli islamici.
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Messaggioda Berto » sab gen 21, 2017 11:07 pm

Allahu Akbar
https://www.facebook.com/islamicamentan ... 3805087976

Uno degli argomenti più efficaci che Maometto usò per far compiere cose terribili ai suoi scagnozzi, fu quello di convincerli di non essere responsabili delle loro azioni. Con il versetto 17 della Sura 8 venne proiettata su Allah la responsabilità etica e morale dell'uccisione degli infedeli, attribuendo ad essa un valore divino e superiore. Questo è quanto credono ancora oggi i terroristi islamici quando massacrano gli infedeli nei mercati e nelle discoteche.

Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi. Quando (Maometto) gettavi (una manciata di polvere) non eri tu che tiravi, ma era Allah che gettava (la polvere negli occhi dei nemici a Badr), per provare i credenti [Musulmani] con bella prova. In verità Allah tutto ascolta e conosce. (Corano 8:17)

Ps. Il versetto fa parte della Sura "Il Bottino", rivelata interamente subito dopo la vittoria dei musulmani nella battaglia di Badr. Le parole tra parentesi sono state aggiunte dagli studiosi Islamici, confermando così che il Corano, senza la Sunna, è privo di senso.
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Messaggioda Berto » ven feb 03, 2017 7:57 pm

Tentato attentato al Louvre, uomo tenta di aggredire guardia con un machete e urla Allah Akbar. Il militare apre il fuoco. Chiuso il museo e transennata la zona
L'Huffington Post | Di Danilo Ceccarelli
03/02/2017

http://www.huffingtonpost.it/2017/02/03 ... 90708.html

Ci sono volute solamente un paio d’ore per riaprire al traffico rue de Rivoli, la rinomata via dello shopping parigino che costeggia il Palais Royal, dove intorno alle 10:00 di questa mattina un uomo armato di coltello e machete ha aggredito quattro soldati al grido di “Allah Akbar”.

Nonostante il quartiere sia stato subito bloccato dalle forze dell’ordine, il clima che si respira a poche ore dall’attentato non lascia trasparire nessun sentimento di paura. Il cordone di polizia dispiegato per presidiare l’area sembra suscitare più curiosità che timore tra i passanti, per lo più turisti ignari di quanto accaduto poche ore prima. “Ma cosa è successo?” chiede una signora a un poliziotto, il quale risponde tra il seccato e lo stupito: “ma non vede la televisione?”.

Neanche i visitatori che in quel momento si trovavano all’interno del Louvre si sono resi subito conto di quanto stava accadendo fuori. Costretti a restare rinchiusi per diverse ore nei sotterranei, i turisti sono riusciti a uscire solamente nel primo pomeriggio, quando ormai il pericolo è stato neutralizzato. Tra loro c’era anche Anais, studentessa poco più che ventenne. “Non abbiamo visto nulla, abbiamo capito di cosa si trattava solamente quando ci hanno detto di rimanere chiusi dentro” ha affermato la giovane, confessando che, dopo aver appreso quanto successo, ha avuto “un brivido di paura”. Intanto, la direzione ha annunciato che il museo resterà chiuso fino a sabato.

Una reazione più fredda, invece, quella di François, proprietario di un’edicola proprio su Place du Louvre, più preoccupato dalle ripercussioni che ci potrebbero essere sugli affari “come è già successo l’anno scorso”.

L’incubo di un attentato di matrice islamica è stato quasi subito confermato dal ministro dell’interno, Bernard Cazeneuve, che ha qualificato l’evento come “un tentativo di attacco di carattere terroristico”. L'inchiesta è stata affidata alla procura antiterrorismo di di Parigi, che ha aperto un fascicolo per "tentato omicidio aggravato in relazione a un'organizzazione terroristica e associazione a delinquere terroristica criminale".

I militari colpiti facevano parte dell’operazione Sentinel, un dispositivo militare attivato in seguito agli attentati di Charlie Hebdo, che ad oggi conta 7mila soldati dispiegati in tutto il paese. Solamente uno di loro è rimasto leggermente ferito al cuoio capelluto, mentre l’assalitore ha ricevuto cinque pallottole ed è attualmente ricoverato all’ospedale Georges Pompidou. Secondo quanto riportato dai media francesi, si tratterebbe di un uomo di 29 anni di origine egiziana, arrivato da poco in Francia.

L’attacco di oggi avviene in uno dei momenti più delicati per la vita politica francese, a soli due mesi dal primo turno delle prossime presidenziali. L’episodio è l’ennesima dimostrazione di quanto la minaccia terroristica resti uno dei temi principali di questa campagna elettorale, che ha messo in primo piano il tema della sicurezza.

I candidati all’Eliseo hanno elogiato all’unanimità la reazione dei soldati. Mentre il leader dei Républicains, François Fillon ha sottolineato “il sangue freddo delle forze di sicurezza”, Marine Le Pen ha dato il suo sostegno agli uomini che “sono in prima fila per combattere la minaccia e la barbarie islamista”. Anche Hollande ha espresso parole di ringraziamento, ricordando, però, che “la minaccia resta”.

Lo scorso 14 dicembre, lo stesso Hollande ha deciso di prolungare di sette mesi lo stato d’urgenza, una misura messa in atto in seguito agli attentati del Bataclan, che prevede una serie di provvedimenti restrittivi in termini di perquisizioni e controlli. Così, per la prima volta nella storia della V Repubblica, delle elezioni si terranno sotto questo “stato di eccezione”, in un clima di tensione e di altissima vigilanza.


Germania-rifugiato-siriano-ammazza-col-machete-donna-incinta
http://www.corriere.it/esteri/16_luglio ... b0a1.shtml

Belgio attentato-charleroi-due-poliziotte-ferite-colpi-machete
http://www.corriere.it/esteri/16_agosto ... 1635.shtml

Attacco con un machete in un ristorante di Columbus, in Ohio: 4 feriti, uno è grave
La polizia uccide l'aggressore, di origini somale. I proprietari del locale sono israeliani
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 81c48.html

Strage Dacca, Gentiloni: alcuni italiani uccisi con machete
7 luglio 2016, di Alessandra Caparello
http://www.wallstreetitalia.com/strage- ... le-vittime
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Messaggioda Berto » mar feb 07, 2017 10:38 pm

14mila ragazzine molestate
Nell'inferno di Rotherham si è perso il conto di vittime e carnefici. E i condannati gridano "Allah Akbar"
Lorenza Formicola
07 Febbraio 2017

https://www.loccidentale.it/articoli/14 ... condannati

Giovedì scorso in Gran Bretagna è arrivata la terza sentenza per i fatti di Rotherham, la cittadina inglese dove nel corso degli anni almeno 1400 ragazze minorenni sono state aggredite sessualmente, molestate o violentate da gang di maschi islamici in prevalenza di etnia kashmiri. Fino adesso, ci sono state 18 condanne per un totale di 280 anni di carcere. Abbiamo già raccontato questa storia, nel silenzio della stampa e dei media italiani su una vicenda così eclatante, drammatica e brutale, ma non è finita qui.

Andiamo con ordine. La storia di Rotherham mette i brividi. "Ci sono stati anche momenti in cui ragazzine prese singolarmente venivano chiuse in un solo appartamente per ore senza cibo, acqua o eletticità", alla mercé dei loro aguzzini, hanno detto i giudici nell'aula di tribunale, condannando gli ultimi sei arrestati a 81 anni di reclusione. "Sono state tutte sottoposte ad abusi terribili per mano di questi uomini". Ma dopo la lettura della sentenza, come titolano il Mirror e il Sun, un paio dei condannati ha lasciato l'aula di tribunale gridando "Allah Akbar!", senza mostrare alcun segno di pentimento ma rivendicando le violenze. Una doppia firma sotto gli atti bestiali commessi.

Per sedici anni i fatti sono stati taciuti da istituzioni negligenti e timorose di essere accusate di "razzismo" o "islamofobia". E' stato grazie al coraggio e alla costanza di un giornalista, Andrew Norfolk, se poi i fatti sono venuti a galla, nonostante le autorità avessero cercato di dissuadere il cronista dal fare il suo mestiere. E' stato Norfolk a risalire alla storia dei tre fratelli Hussain, uno dei primi nuclei di seviziatori individuati. Ma a quanto pare sarebbe stata proprio la polizia locale a provare a dissuadere una delle povere ragazze a cui è stata distrutta la vita, dal raccontare cosa era successo alla stampa. Norfolk e i giornali che per primi si sono occupati del caso all'inizio furono bollati di razzismo.

Un ruolo importante in questa storia lo ha giocato Alexis Jay, responsabile nazionale dei servizi sociali incaricata dal consiglio comunale di Rotherham di avviare delle indagini indipendenti. E' il rapporto di Jay ad aver fatto emergere un quadro terrificante: alcune delle persone ascoltate "pensavano che si trattasse di casi eccezionali, e secondo loro le violenze non si sarebbero ripetute". "Altri erano preoccupati dal fatto di dover riferire a chi investigava quali fossero le origini etniche dei responsabili, per paura di essere considerati razzisti", "altri ancora hanno spiegato di aver ricevuto istruzioni chiare dai propri superiori sul fatto di non lasciar trapelare la cosa".

Mohammed Shafiq, a capo di una organizzazione giovanile musulmana, la Ramadhan Foundation, ha confidato al Daily Mail che "gli asiatici non tendono ad andare con ragazze delle loro comunità, perché qualcuno potrebbe venire a bussare alla loro porta. Non vogliono padri o fratelli, o leader delle comunità che si scaglino contro di loro". Le ragazze bianche vengono considerate dai molestatori come più "disponibili", ma soprattutto, mai si troverebbero gruppi come la British Muslim Youth a coprirgli le spalle. Che, nel 2015, un anno dopo la pubblicazione del rapporto di Jay, in un messaggio su Internet ancora ordinava ai giovani musulmani di boicottare le indagini delle forze dell'ordine, magari facendo scoppiare qualche bella rivolta contro gli "islamofobi". Perché quell'indagine li aveva fatti demonizzare agli occhi delle comunità.

Quale pressione violenta devono aver subito quanti si sono rifiutati, in passato, di raccontare questa storia?

Sta di fatto che per anni le autorità di competenza hanno chiuso gli occhi e si sono tappati le orecchie, soprassedendo a leggi e deontologia professionale, perché pietrificate dall'idea di trovare fuori i propri uffici il marchio infame e indelebile di "islamofobia". Abbiamo deciso di continuare a raccontare questa storia perché, come dicevamo all'inizio, non è finita qui. Secondo una inchiesta del Daily Express dell'agosto scorso, violenze e abusi potrebbero avere una dimensione ben più ampia, mentre fonti della sicurezza inglese mandate a indagare sul caso a Rotherham, secondo BBC, parlando di centinaia di colpevoli ancora a piede libero.

Questo silenzio complice della comunità e di chi sulla comunità doveva vigilare ha probabilmente incoraggiato altre molestie e stupri di bambine e ragazzine in diverse città inglesi. Si parla di undici differenti città del Regno Unito, di violenze su giovani donne bianche, di almeno un'altra sessantina di arresti. Secondo la parlamentare laburista Sarah Champion, che si è occupata del caso Rotherham, sarebbero "centinaia di migliaia" i casi di abusi e la Champion ritiene che possa esserci "un milione di vittime" in Gran Bretagna, in quello che l'esponente politico inglese descrive come un "disastro nazionale".

Si potrebbe scrivere, e molto, dei frutti marci del multiculturalismo, delle belle illusioni su integrazione e tolleranza, del nostro Occidente dove in nome del politicamente corretto si accetta supinamente di far prevalere usi e costumi barbarici e violenti sulla legge e l'ordine costituito. Dovremmo anche chiederci perché le piazze delle nostre città non si riempiono con grandi manifestazioni di protesta e indignazione per quanto avvenuto in Gran Bretagna e dove sono le paladine dei diritti che marciano contro Trump. Ma la domanda vera in fondo sono altre: quanti sono esattamente gli stupratori di Rotherham? Quante le ragazze molestate o stuprate? E quanti altri processi dovranno essere istruiti prima che almeno da un punto di vista giudiziario si metta la parola fine a questa storia tragica targata islam?
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Messaggioda Berto » mer mar 15, 2017 4:06 pm

Il marocchino che grida «Allah Akbar» sul treno scatenando il panico
15/03/2017

http://www.giornalettismo.com/archives/ ... kbar-treno

Rachid Bousaid ha terrorizzato i passeggeri di un convoglio regionale sulla linea Bologna-Venezia

«Allah Akbar», urlato ad alta voce su un treno. Un grido sentito ogni volta che un terrorista islamico ha colpito in Europa così come negli altri occidentali: l’invocazione musulmana a Dio, ripetuta da milioni di persone ogni giorno in tutto il mondo, nel nostro Continente è associata al terrore. Per questo le urla «Allah Akbar» gridate da un marocchino su un treno regionale della linea Bologna-Venezia hanno scatenato il panico tra tutti i passeggeri. Diversi tra loro hanno allertato i carabinieri, nel timore di un possibile attacco terroristico. Le forze delle ordine hanno poi trovato l’urlatore di «Allah Akbar» in una stazione ferroviaria, San Pietro in Casale, dove era sceso dopo aver gridato l’invocazione a Dio della religione islamica. L’urlo «Allah Akbar» è stato scandito poco dopo la partenza del treno da Bologna da Rachid Bousaid, un marocchino di 38 anni riconosciuto grazie alla descrizione fatta dai ferrovieri che l’avevano visto mentre viaggiava così come da altri passeggeri. Bousaid, immigrato irregolare senza fissa dimora così come senza occupazione, ha confermato di aver gridato «Allah Akbar», anche se si è giustificato parlando di aver esclamato durante un momento di preghiera. L’uomo è stato denunciato per procurato allarme, e ora potrebbe esser sottoposto a un procedimento di espulsione. «Allah Akbar» è un takbir, una espressione religiosa, forma abbreviata della frase Allāhu akbar min kulli shay, che significa Allah (o Dio) è più grande di ogni cosa, che si ritrova in una Sura del Corano ed è utilizzata spesso durante i momenti di preghiera, ma non solo, della religione islamica.
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Messaggioda Berto » dom mar 19, 2017 8:00 am

Parigi, sgozzatore di padre e fratello era schedato come jihadista
Lʼuomo avrebbe gridato "Allah Akbar" al momento di passare allʼazione contro i familiari
18 marzo 201711:03

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/pa ... 702a.shtml

L'uomo che venerdì mattina ha sgozzato il padre e il fratello in un condominio di Parigi risultava schedato "S", a rischio di radicalizzazione e jihadismo Lo rivelano fonti vicine agli inquirenti. L'uomo è sempre ricoverato nel reparto psichiatrico della prefettura ma non è stato dichiarato incapace di intendere e volere. Gli inquirenti sono convinti che abbia ucciso il padre, 63 anni, e il fratello, 29, nel quadro di un dramma familiare.

Sgozza il padre e il fratello: uccisi perché gli impedivano di unirsi all'Isis
Domenica 19 Marzo 2017

PARIGI - Un giovane di 31 anni ha sgozzato il padre e il fratello che volevano impedirgli di unirsi all'Isis. È accaduto in rue de Montreuil, nell’ XI arrondissement di Parigi, lo stesso quartiere delle stragi del 13 novembre. Ramzi D. Li ha ammazzati mentre gridava Allah Akhbar e indossava la djellaba (la tunica tradizionale musulmana). La famiglia era originaria di Tataouine, nel Sud della Tunisia.
I poliziotti l’hanno trovato sporco di sangue vicino al cadavere del padre mentre piangeva e recitava versetti del Corano. Una famiglia apparentemente normale fino a quando Ramzi ha deciso di diventare integralista. Per questo rimproverava il fratello per lo stile di vita troppo libero e all’occidentale, mentre lui parlava di partire per la Siria e l’Iraq e dare una mano allo Stato islamico. I familiari avevano avuto il coraggio di denunciarlo al commissariato e per questo Ramzi era finito nello schedario. L’ assassino è ora agli arresti in ospedale psichiatrico.
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Messaggioda Berto » mer mar 22, 2017 10:10 pm

Atentà terorista musulman de Londra

Il prezzo folle
22 marzo 2017 Niram Ferretti

http://www.linformale.eu/il-prezzo-folle

Il terrore che si presenta a Londra, a Westminster, davanti al palazzo del governo a un anno di distanza dall’attentato all’aeroporto di Bruxelles, si manifesta con due modalità tipiche del terrorismo di matrice palestinese degli ultimi anni, il coltello e l’uso di un mezzo di locomozione per falciare i pedoni. Come è accaduto a Nizza, a Berlino, a Gerusalemme, dove la modalità ha iniziato a essere utilizzata nel 2014, dopo l’ultimo conflitto a Gaza.

Il terrorista di Londra, ucciso dalle forze di sicurezza sul luogo dell’attentato, era un predicatore musulmano estremista, Trevor Brooks, alias Abu Izzadeen. È questo un ulteriore esempio di come la patologia del radicalismo islamico da cui Israele è affetta da decenni sia la medesima che oggi colpisce l’Europa e l’Occidente, i suoi simboli, Westminster, il giorno della festa della Bastiglia, il Natale, le Twin Towers. Sì, le sigle sono diverse, IS, Al Qaeda, l’OLP, Hamas, ma sono tutte generate all’interno dell’humus dell’estremismo islamico che sempre di più ha impregnato di jihadismo la propria ragione d’essere.

L’odio è per la democrazia, per l’assetto liberale, per la libertà e la pluralità, è quell’odio chiaramente e lucidamente teorizzato dai Fratelli Musulmani alla fine degli anni ’20, imbevuto del misticismo dell’autoimmolazione, della morte per la causa santa e sacra.

La macchina e il coltello sono solo un’altra e più facile strumentazione per dare la morte in nome della propria lucida pantoclastia.

Nel 2014, nel pieno svolgimento dell’operazione Margine Protettivo, contro i lanci di razzi provenienti da Gaza, durante una intervista con una emittente francese, Benjamin Netanyahu dichiarò:

“Non è la battaglia di Israele. E’ la vostra battaglia, è la battaglia della Francia. Se avranno successo qui, se sarà Israele a essere incolpato e non i terroristi, se non staremo uniti, allora questa peste del terrorismo vi raggiungerà. E’ solo una questione di tempo“.

Il 7 gennaio del 2015 a Parigi sarebbe stato il turno di Charlie Hebdo, il 15 novembre dello stesso anno sarebbe toccato al Bataclan, il 14 luglio del 2016 il terrore avrebbe colpito Nizza.

Sempre di più l’Europa sarà costretta a capire che voltare le spalle alle ragioni di Israele è il prezzo folle del proprio suicidio programmato.



L'attentatore "sulla via di Allah" pare sia Abu Izzadeen.
Inglese di origini giamaicane, una sorta di "celebrità" nel mondo islamico inglese, tra l'altro convertito.
Non un emarginato, non un cane sciolto, non un "affiliato all'ISIS". Un jihadista.
ISLAM IN ENGLAND ABU IZZADEEN INTERVIEW WITH VICE NEWS
INTERVIEW WITH ABU IZZADEEN MARCH 2015
https://youtu.be/nwfF4-yzOQc


Magdi Allam
https://m.facebook.com/story.php?story_ ... 1637826431
Cari amici l'ennesimo attentato terroristico islamico a Londra ci conferma che l'Europa è ormai una fabbrica del terrorismo islamico. Lo sconfiggeremo non continuando a intercettare la punta dell'iceberg, ma solo quando avremo l'onestà intellettuale e il coraggio umano di mettere fuorilegge l'islam come religione. È l'islam che ispira chi pratica e chi subisce il lavaggio di cervello che trasforma le persone in robot della morte. Ciò accadrà solo quando ci libereremo della paura di guardare in faccia l'islam, ciò che Allah prescrive nel Corano e ciò che ha detto e ha fatto Maometto.
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Messaggioda Berto » sab apr 08, 2017 6:20 am

Paris Horror: Elderly Jewish Woman Thrown from Apartment to Her Death to Cry of ‘’Allahu Akbar’’
Donna ebrea di Parigi, uccisa in casa sua a coltellate e poi gettata dalla finestra da un mussulmano che gridava Allahu Akbar come lo gridava Maometto e che era entrato di notte scalando la finestra proprio per ucciderla!
Sebastien Wolfe Apr 6th, 2017

http://www.thegatewaypundit.com/2017/04 ... lahu-akbar

In a violent attack causing trepidation amongst Paris’ Jewish community, a 66-year-old Orthodox woman, Sarah Halimi, was murdered to the cry of ‘‘Allahu Akbar’’ early Tuesday morning, pushed from the window of her top-floor apartment in Paris’ 11th arrondissement.

The accused, a 27-year-old of Muslim origin known to police for a string of offenses, had broken into the apartment of his victim – reportedly scaling the exterior wall from the floor below where he lived with his parents – to stab his victim before throwing her to her death.

The lifeless body of Ms. Halimi was found on the ground beneath her apartment, having been pushed to her death from her third story window during the attack which took place at approximately 4:30am.

Three armed police were on the scene prior to the murder, according to neighbors, who also reported hearing the cry of ‘’Allahu Akbar’’ at the moment of the crime. Unconfirmed reports circulating on social media also suggest that Ms. Halimi had previously been harassed by a relative of the accused, and that she had been subjected to verbal abuse in the days leading up to the incident. Neighbors claim that the accused had been ”radicalized” and that police were waiting for an anti-terrorist unit to deal with the situation.

French media have been covering the event with limited reference to the background of either the victim or the accused, instead characterizing the crime as the act of an unhinged individual. Further details of the incident have been emerging in the local Jewish media, with the story now gaining traction in Israel.

Whilst the motives behind this crime are not yet 100% clear, it represents a growing phenomenon of criminal acts being preceded by cries of ‘‘Allahu Akbar’’ (‘’Our God is Greater’’) consistently explained by French media as the acts of ‘’déséquilibrés’’, the ‘’unbalanced’’ – a word fast entering the lexicon for such circumstances.

Examples of the phenomenon are manifold in the local press;

Wednesday morning, a man opened fire with a hunting rifle to cries of ‘’Allahu Akbar’’ in a shopping mall in suburban Nantes, in the west of the country, before being apprehended by police.

In the Mediterranean city of Nice last week, scene of an horrific attack on July 14th 2016 leaving 86 dead, a 22-year-old Algerian attacked passers-by in the street and tried to hijack a vehicle, whilst crying the same maxim.

Meanwhile in Flavigny, in Eastern France, thirty police were involved in an incident where an 18-year-old dressed in black terrorized patients and staff of a home for the handicapped whilst screaming ‘Allahu Akbar.’ He was later arrested under a French law banning apology for terrorism.

Earlier in March, in the southern city of Avignon, a 28-year-old man caused panic whilst roaming the center of town screaming ‘’Allahu Akbar – I’m armed and I’m going to kill you all.’’ Local media put the incident down to intoxication.

In February, also in Avignon, a 23-year-old man raped a prostitute in broad daylight, taunting ‘’infidel’’ police afterwards, threatening to ”send them to hell’ whilst incanting a prayer in Arabic and shouting the words ‘‘Allahu Akbar.’’

‘’I’m going to come back and kill you, I’m going to rape your wives, your daughters, then kill the whores!’’ the man, well known to police in Avignon, screamed during his arrest.

Whilst certain of these events can be put down to mental illness and intoxication, there is a worrying trend emerging, little reported outside of France; that of violent acts being committed by common criminals and amateur jihadists in the name of Islam with the battle cry of ”Allahu Akbar” being used to goad police and to strike fear into ordinary citizens. The resulting climate of insecurity is playing on nerves already jittery following a spate of terrorist attacks since 2015.

As the Paris investigation continues, France’s Jewish community will be paying close attention to this fast developing story. A march and vigil are set to take place Sunday outside the address of the deceased to honor her memory and draw attention to anti-Semitism in France.
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Messaggioda Berto » lun giu 05, 2017 3:19 pm

Espagne : mariage perturbé par un musulman dans une église
Le 4 juin 2017
https://www.facebook.com/Christianisezv ... 1068744313
http://www.christianophobie.fr/breves/e ... TVaB8b-ujJ


SABATO 3 Giugno alla sera, verso le 18 30, mentre si celebrava una messa di matrimonio in Chiesa San Pablo di valladolid, un giovane musulmano marocchino di 22 anni è entrato nella chiesa spingendo dei Grida di "Allahou akbar", challenging un inizio di panico. Si è citato verso l'altare sbalorditivo quello che vi si trovava e minacciando l'officiante.

È stato cacciato senza tante cerimonie da diversi partecipanti alla celebrazione, poi è stato fermato dalla polizia. Fu accusato di disturbo all'ordine pubblico, minacce e offese al sentimento religioso. Possiede un visto "studente" e un casellario giudiziario già caricato
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Messaggioda Berto » mer giu 07, 2017 5:28 am

Cari amici. Che cosa attende il terrorista islamico suicida-omicida nel Paradiso di Allah?
https://www.facebook.com/MagdiCristianoAllam
https://www.facebook.com/MagdiCristiano ... 6794715238

Vi invito a vedere e commentare questo video di Domenico De Pasquale, in arte Mingo, che con Fabio De Nunzio partecipava a "Striscia la notizia" su Canale5, ed ora sono i protagonisti del programma "Luciano" su Telenorba.
Io l'ho trovato interessante, sincero, coraggioso e istruttivo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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